25 December, 2025

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90 minuti per conquistare l’accesso alla finalissima, in programma l’8 febbraio 2020 sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano. Il Carbonia ospita l’Arbus alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli“, con la ferma determinazione di superare anche l’ultimo ostacolo che la divide dall’atto finale, nel quale inseguire quella Coppa che gli sfugge sistematicamente ormai da 10 anni! Al 2010 risale la precedente finale della Coppa Italia di Eccellenza, persa ai calci di rigore al Quadrivio di Nuoro, dopo il vantaggio iniziale e la rimonta della quadra turritana; ma sono più recenti le altre due cocenti delusioni subite nella Coppa Italia di Promozione regionale, nel 2015 con il Bosa e nel 2017 con la Dorgalese, sfuggite ugualmente entrambe ai calci di rigore, dopo l’iniziale vantaggio (1 a 1 con il Bosa, 3 a 3 dal 3 a 1 con la Dorgalese).

Il tecnico biancoblu Andrea Marongiu, in panchina in entrambe le finali della Coppa Italia di Promozione (nel 2010 in panchina c’era Graziano Mannu), non ha mai nascosto, nel corso di questo avvio di stagione, che qualora la sua squadra quest’anno dovesse riuscire ad arrivare a giocarsi la finalissima, questa volta la Coppa Italia cercherà in ogni modo di non farsela sfuggire.

Carbonia ed Arbus scenderanno in campo partendo dall’1 a 1 maturato quindici giorni fa ad Arbus, quando Luca Orgiana al 10′ portò in vantaggio il Carbonia ed Alessio D’Agostino pareggiò i conti alla mezz’ora dello stesso primo tempo. Il Carbonia, dunque, parte con un leggero vantaggio, derivante dal goal segnato in trasferta, ma sarebbe un grave errore partire puntando al nulla di fatto (lo 0 a 0 varrebbe l’accesso alla finalissima) ed Andrea Marongiu ha catechizzato a dovere i suoi giocatori alla vigilia. Il Carbonia scenderà in campo per vincere!

Il Carbonia è stato fin qui protagonista assoluto sia in campionato sia in Coppa Italia. In campionato, dopo 11 giornate, guida la classifica con tre punti di vantaggio sulla Ferrini, quattro sul Castiadas, cinque sull’Ossese e sei sulla Nuorese (queste quattro sono le squadre con le quali si giocherà la promozione in serie D). In Coppa Italia è stata fin qui un’autentica macchina da goal, eliminando prima la San Marco Assemini ’80 (4 a 1 in trasferta e 3 a 0 in casa), poi la Ferrini (6 a 1 in casa, 4 a 1 in trasferta), prima dell’1 a 1 di Arbus. Samuele Curreli è il capocannoniere della Coppa Italia, con 10 goal realizzati in 5 partite, alla straordinaria media di 2 goal a partita ed anche oggi sarà la punta di diamante dell’attacco biancoblu, alla ricerca dei goal della qualificazione alla finalissima

L’Arbus in campionato ha avuto fin qui, anche per una serie di vicissitudini, un rendimento inferiore alle attese e a quello che è il potenziale dell’organico a disposizione del tecnico Marco Piras. Domenica scorsa è tornato alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive, superando il Ghilarza che arrivava da quattro vittorie consecutive, ed occupa l’ottavo posto in classifica in compagnia della Kosmoto Monastir, con 13 punti. In Coppa Italia ha vinto quattro partite nei primi due turni, eliminando prima i cugini del Guspini (2 a 0 in trasferta e 2 a 1 in casa), poi la Kosmoto Monastir (2 a 0 in casa, 2 a 1 in trasferta).

Questo pomeriggio dirige Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

Nell’altra semifinale, a Nuoro si affrontano Nuorese ed Atletico Uri. Dirige Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna e Francesco Meloni di Cagliari. Nella gara d’andata, due settimane fa, l’Atletico Uri s’è imposto per 2 a 1, con il doppio vantaggio iniziale e goal della Nuorese, con Mauro Ragatzu su calcio di rigore, al 93′.

Giampaolo Cirronis

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La Commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo!), si è riunita questa mattina e ha espresso quattro pareri favorevoli su altrettanti provvedimenti, predisposti dall’assessorato regionale della Sanità. Il Parlamentino, sentito in audizione l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha approvato, a maggioranza, il Parere 15, “Integrazione delle risorse destinate alle borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione di area sanitaria non medica. Modifica della delibera della Giunta regionale n. 39/16 del 9.8.2017. Capitolo SC02.1118”. Il testo prevede di destinare 350mila euro alle borse di studio per le specializzazioni non mediche per il triennio 2019-2021. Si tratta di risorse risparmiate per le borse di studio delle specializzazioni mediche, «dovute alle rinunce dei beneficiari o alla recente riduzione della durata di alcune scuole di specializzazione». Le borse di studio da assegnare, si legge nel testo della delibera della Giunta regionale, saranno 30 da ripartire tra gli Atenei di Cagliari e Sassari. I commissari dell’opposizione hanno chiesto di estendere il beneficio agli studenti che hanno già iniziato il corso di studi e a quelli che si iscriveranno nei prossimi anni, per evitare una disparità di trattamento. Sono intervenuti il presidente Domenico Gallus, il vice presidente Daniele Cocco (capogruppo Leu) e Antonio Mundula (FdI).

La Commissione ha approvato all’unanimità il parere 17 Legge regionale 2 agosto 2016, n. 18 recante ”Reddito di inclusione sociale – Fondo regionale per il reddito di inclusione sociale – “Agiudu torrau”. Atto interpretativo ed applicativo ai sensi dell’art. 8 della L.R. n. 31/1998. “Linee guida per il biennio 2019-2020 concernenti le modalità di attuazione. Approvazione preliminare. Missione 12 – Programma – 04 – Cap. SC05.0680”. Francesca Piras, direttore generale della Direzione generale delle politiche sociali dell’assessorato della Sanità, ha spiegato che la richiesta dell’Anci Sardegna di attribuire le risorse del Reis direttamente ai Comuni per quest’anno non è possibile, perché non ci sono i tempi tecnici necessari. Sarà possibile, ha affermato Piras, dal 2020. La dirigente dell’assessorato ha anche sottolineato che ci sono limiti normativi nel destinare eventuali economie del Reis per i cantieri comunali. Sul tema sono intervenuti il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, vicepresidente della Commissione, e la consigliera della Lega, Annalisa Mele.

La Commissione ha, poi, approvato all’unanimità il Parere 18 (Sistema regionale dei servizi per la tutela della salute mentale dedicati a persone con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Modifica alla delibera della Giunta regionale n. 53/8 del 29.12.2014. Approvazione della programmazione, del sistema tariffario, dei requisiti minimi autorizzativi delle strutture residenziali e semiresidenziali. Approvazione preliminare dei requisiti ulteriori di accreditamento istituzionale). Il problema dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) è in costante aumento, ha spiegato l’assessore Mario Nieddu, e molti pazienti sono seguiti in centri che si trovano in altre regioni. Il testo ha l’obiettivo di regolamentare una problematica emergente in Sardegna: attualmente, ha spiegato Marcello Tidore, direttore generale della Direzione generale della Sanità dell’assessorato regionale della Sanità, la Regione spende per i pazienti seguiti fuori dall’Isola circa 400mila euro, a fronte di 166mila euro che si spendono per le cure in Sardegna. «Ci sono due strutture – ha spiegato Marcello Tidore – pronte ad entrare in attività nel Sulcis e nella Marmilla, ma ce ne potrebbero essere anche altre». La Commissione ha, infine, approvato all’unanimità il Parere 22 (Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli. Linee guida. Approvazione preliminare).

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I portacolori della Porto Cervo Racing sono rientrati dal 10° Tuscan Rewind con un maggior bagaglio d’esperienza e la voglia di affrontare con sempre più passione e determinazione la stagione agonistica 2020.

Sugli sterrati senesi Michele Liceri e Salvatore Mendola (Peugeot 208 R2B) hanno chiuso al 34esimo posto assoluto e al 7° nel CIRT. «Una gara che mi aspettavo completamente diversa – ha commentato Michele Liceri – perché avevamo l’esperienza dello scorso anno e il nostro obiettivo era fare una bella gara. Purtroppo abbiamo avuto problemi con i freni dalla prima prova speciale, e questo ha compromesso tutta la gara, dalla prima all’ultima speciale. Volevamo ritirarci, invece abbiamo scelto di continuare a fare chilometri per acquisire maggiore esperienza. Speriamo in una stagione migliore».

«E’ andata benino – ha detto Salvatore Mendola – purtroppo abbiamo avuto problemi ai freni dalla prima prova speciale e, prima dell’assistenza, dovevamo effettuare tre prove. Sulla speciale Torrenieri-Castiglion del Bosco di 27 chilometri, da metà prova siamo rimasti completamente senza freni. E’ stata dura arrivare in assistenza, abbiamo rischiato tanto, non ci siamo ritirati e, dopo tante sofferenze, siamo riusciti a salire sulla pedana d’arrivo. I presupposti erano diversi, in quanto avendola già corsa lo scorso anno, puntavamo ad un altro risultato o almeno, a divertirci di più. Però fa parte del gioco, le gare sono così. Ringrazio gli sponsor, la nostra scuderia Porto Cervo Racing, gli amici con cui abbiamo condiviso questa avventura e quelli che ci hanno seguito da casa.»

Gara da incorniciare per il navigatore Fabio Salis, 33esimo assoluto e sesto nel CIRT, in coppia con il pilota Andrea Gallu (Peugeot 208 R2B). «E’ stata una trasferta positiva – ha dichiarato Fabio Salis – una gara impegnativa con prove molto tecniche. Nonostante Andrea non avesse molta esperienza su fondi fangosi, si è comportato egregiamente, cercando di accumulare esperienza ed evitando errori. Chilometro dopo chilometro, si è cercato di migliorare e, alla fine, è venuta fuori una gara comunque da incorniciare».

Per quanto riguarda le attività della Porto Cervo Racing, lo scorso weekend, a Ilbono, in occasione della 18ª edizione di “Pane e Olio”, il direttivo e lo staff del Team hanno allestito uno spazio espositivo all’interno del quale sono stati ripercorsi i primi vent’anni di attività della scuderia. E’ stato dato ampio risalto a tutte le gare e agli eventi organizzati dalla scuderia, in particolar modo a tutte le edizioni del Rally d’Ogliastra, iniziato nel 2010 proprio in occasione dell’evento “Pane e Olio”.

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Unisulky-Università Popolare del Sulcis, lunedì 2 dicembre, alle ore 16.30, proporrà la conferenza “Lo sviluppo del turismo in Sardegna, tra spinte digitali e la necessità di un nuovo umanesimo: un connubio possibile”, a cura del prof. Giuseppe Melis, docente di Marketing Turistico all’Università di Cagliari.
L‘incontro, con il patrocinio del CSC della Società Umanitaria, si terrà nella Sala Cinema della Fabbrica del Cinema, presso la Palazzina Ex-Di’, alla Grande Miniera di Serbariu, piazza Sergio Usai.

Unisulky-Università Popolare del Sulcis da quest’anno ha trasformato le caratteristiche e la funzione di SulciScienza, che ora si configura come un grande laboratorio in progress di proposte per la formazione intergenerazionale, come un innovativo incubatore di idee per la cultura, per la società, per la scienza, attraverso la realizzazione di progetti di lungo termine e di eventi con l’obiettivo di mettere in movimento nel territorio un processo strategico integrato, finalizzato alla creazione di un nuovo modello di sviluppo.

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Il Sulcis Iglesiente riavrà la sua ASL. Lo ha assicurato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, alla  delegazione della Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica e gratuita, nel corso dell’incontro svoltosi questa sera, dalle 17.30 alle 19.30. All’incontro, la “Rete” era rappresentata dalla portavoce regionale Claudia Zuncheddu e dalle delegazioni di tutti i territori della Sardegna. Il Sulcis Iglesiente era rappresentato da Rita Melis e Giuseppe Perseu.

Le rassicurazioni dell’assessore circa il riassetto del sistema sanitario regionale, con il riconoscimento della ASL al Sulcis Iglesiente, rappresenta la risposta più attesa e la base di tutte le rivendicazioni, contenute in un documento portato all’attenzione dell’assessore.

Il coordinamento territoriale del Sulcis Iglesiente, ha evidenziato all’assessore che, «a seguito dei pensionamenti avvenuti da settembre 2017 ad oggi, è emerso il grave problema della mancanza dell’organico (specialisti, primari, medici, infermieri, OSS) necessario per il mantenimento e l’erogazione dei servizi sanitari. Rivendica l’immediata reintegrazione delle figure professionali andate in quiescenza e/o in mobilità verso strutture sanitarie del capoluogo; l’immediata riattivazione dei reparti di emodinamica, chirurgia e traumatologia H24, 7 giorni su 7; l’immediata riattivazione dei servizi diagnostici per immagini (risonanza magnetica, radiologia)».

Il coordinamento ha evidenziato che «questi semplici interventi non comportano nessun costo aggiuntivo rispetto a quelli sostenuti nel 2017, permettono inoltre l’immediato abbattimento delle liste d’attesa, liste cresciute a dismisura negli ultimi 24 mesi, e riducono in misura esponenziale i costi della mobilità passiva di questa ASSL a favore dei presidi pubblici e privati del capoluogo».

Il coordinamento territoriale del Sulcis Iglesiente ha altresì segnalato «il totale abbandono della struttura ospedaliera del Santa Barbara di Iglesias, sede dei servizi ambulatoriali, priva della guardiania diurna e notturna, lasciata alla mercé di qualsiasi male intenzionato».

Il coordinamento, infine, ha chiesto all’assessore «il dovuto riconoscimento dell’istituzione della ASL Sulcis Iglesiente, ASL che è stata sempre presente e riconosciuta indispensabile per la peculiarità del territorio, ASL venuta meno con la riforma Pigliaru-Arru-Moirano», convinto che «solo con questo strumento si potrà avere un centro organizzativo e di spesa in sede locale, richiamando i dirigenti preposti alle proprie responsabilità di corretta gestione».

L’assessore Mario Nieddu, come sottolineato all’inizio, ha assicurato che il Sulcis Iglesiente riavrà la sua ASL e, nell’immediato, entro la fine dell’anno (perché nel 2020 le nuove norme non consentiranno più di mantenere le graduatorie aperte), verranno fatte le selezioni per il completamento degli organici, con particolare attenzione alle aree che oggi lamentano le maggiori carenze. In questo modo si dovrebbero superare le emergenze più gravi.

«Il nostro giudizio sull’esito dell’incontro è cautamente positivo – spiegano Rita Melis e Giuseppe Perseu -. Abbiamo apprezzato sia la disponibilità dell’assessore al confronto, sia le rassicurazioni sull’istituzione della ASL del Sulcis  Iglesiente. E, ancora, l’apertura di credito annunciata nei confronti della “Rete”, che sarà chiamata al tavolo al momento in cui verrà avviato il confronto per la Riforma del Servizio sanitario pubblico regionale.»

L’annuncio sul riconoscimento di una ASL al territorio, contiene in sé l’implicita conferma che il Sulcis Iglesiente riavrà anche la sua Provincia.

«Abbiamo rimarcato all’assessore il rischio che un eventuale allungamento dei tempi di approvazione della legge di riordino del sistema degli enti locali, potrebbe provocare un altrettanto lungo iter per l’approvazione della riforma del servizio sanitario – concludono Rita Melis e Giuseppe Perseu – e la sua risposta è stata che una volta che la maggioranza ufficializzerà l’impegno politico per l’istituzione delle nuove Province, compresa quella del nostro territorio, si procederà celermente all’approvazione della riforma del Servizio sanitario pubblico regionale, nel quale sarà compresa anche la ASL del Sulcis Iglesiente.»

Giampaolo Cirronis

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«Consideriamo positivo l’impegno preso dal ministro Giuseppe Provenzano, in particolare sul piano di metanizzazione, per il quale ha affermato che il governo deve parlare con una voce sola e rispettare i patti già sottoscritti.»
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca hanno commentato così l’esito dell’incontro avuto con il ministro per il Sud in Prefettura, nel corso del quale gli hanno rappresentato opportunità e difficoltà della Sardegna.
Giuseppe Provenzano – si legge in una nota della triplice sindacale – ha chiarito che spetta al suo ministero vigilare sull’attuazione del Patto per la Sardegna – che comprende anche gli accordi sulla metanizzazione – e, poiché gli accordi non si modificano senza il consenso dei contraenti, è indispensabile il dialogo fra Regione e Governo sulle sue modalità di attuazione o su eventuali modifiche. Ha detto, inoltre, di essere certo dell’attenzione al tema da parte del ministro Giuseppe Patuanelli, assumendosi il compito di rapportarsi a lui e all’intero Consiglio dei ministri affinché le eventuali migliorie al Piano siano discusse e concordate e non frutto di decisioni unilaterali.
«Bene anche gli impegni presi sulla necessità di riportare Eni a un tavolo sul riavvio della chimica verde a Porto Torres e sui complessivi investimenti in Sardegna – hanno aggiunto Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca, citando anche il caso Ottana – e sui temi della continuità marittima e aerea, soprattutto in relazione a una interlocuzione con la Commissione europea affinché la disciplina della concorrenza non soverchi il diritto alla mobilità dei sardi.»
L’incontro si è concluso con la disponibilità del ministro ad incontrare nuovamente i sindacati per discutere di tutte le questioni aperte, tra cui il tema delle aree interne, delle infrastrutture materiali e sociali (scuola e sanità) e delle opere pubbliche, sulle quali ha garantito massima attenzione, in particolare sull’accelerazione dei bandi e dei relativi lavori di quelle incluse nel Patto.

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Si è svolto ieri mattina, nella Sala Alcoa della Biblioteca comunale di Portoscuso, un incontro organizzato dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. Nel corso dei lavori è stato fatto sono state sviscerate tutte le tematiche legate al mercato del lavoro in Sardegna, con un focus specifico sul territorio di competenza del CPI di Carbonia. Dopo i saluti del sindaco Giorgio Alimonda, che poi ha coordinato i lavori, è stata fatta la relazione sull’andamento del mercato del lavoro nel territorio del Cpi di Carbonia, curata dall’osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal. Sono seguiti alcuni interventi di sindacalisti e imprenditori che hanno evidenziato le criticità presenti nel territorio e gli interventi richiesti alla Regione ed al Governo per invertire la tendenza negativa. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda. Abbiamo registrato integralmente l’intervento dell’assessore del Lavoro, che ha fatto una panoramica completa su programmi della Giunta Solinas e sulle varie problematiche sul tappeto, ad iniziare da quelle dell’energia e dei trasporti.

                                                                              

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Il valore e il significato del cibo nei nostri piatti, e in particolare in quelli dei nostri giovani, assume ogni giorno che passa più forza e significati. Per indagare al meglio queste tematiche, la programmazione di “Skillellé. Pronti per il mondo” (progetto firmato dall’associazione Malik sui temi del contemporaneo e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile), si arricchisce venerdì 29 novembre della presenza di una delle figure più attive nel campo dell’alimentazione, quella di Stefania Ruggeri, specialista particolarmente sensibile all’alimentazione degli adolescenti, docente del corso di Scienze della nutrizione umana nella facoltà di Medicina dell’Università Tor Vergata di Roma e autrice di “Mamma che fame! Adolescenti: dall’acne al peso, i consigli pratici (e le ricette) della nutrizionista” (Editore Sonzogno, 2018).

L’appuntamento, inserito all’interno della vivace azione Skill4life, prevede due incontri, distribuiti nell’arco della medesima giornata, programmati per favorire l’incontro dell’esperta sia con gli adolescenti, sia con le persone adulte che a vario titolo sono in stretta relazione coi ragazzi. Figli e genitori, dunque, due voci distinte, talvolta incapaci di reciproco ascolto, invitate a riconoscere proprio a partire dall’incontro a tavola la necessità di generare momenti e spazi di dialogo e di conoscenza.

Volto noto di numerose trasmissioni televisive (“Tutta salute”, “Mi manda Raitre”, “La vita in diretta”, “Selfie”) e molto attiva presso il CREA, Centro di ricerca alimenti e nutrizione, Stefania Ruggeri presenterà venerdì 29 novembre (ore 11.30) il suo nuovo libro edito da Sonzogno “Mamma che fame! Adolescenti: dall’acne al peso, i consigli pratici (e le ricette) della nutrizionista” agli studenti e studentesse del Liceo Eleonora d’Arborea e del Liceo Euclide di Cagliari. Nel pomeriggio di venerdì (ore 18.30), negli spazi della Biblioteca Montevecchio, tra i principali presidi del progetto Skillellé, Ruggeri sarà invece la protagonista dell’incontro dal titolo “L’alimentazione dei nostri figli, consigli e ricette per tutti” aperto alla partecipazione di un pubblico adulto e alle famiglie. L’incontro sarà coordinato da Luigi Minerba, professore associato al dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Clinica e Molecolare dell’Università degli Studi di Cagliari.

A partire dalla propria esperienza personale, di madre di due figlie adolescenti, Stefania Ruggeri esplora con l’agilità delle sue capacità comunicative e con il rigore della ricerca di cui da anni è promotrice, il mondo insidioso dell’alimentazione dei più giovani. Se è vero che la relazione col cibo è specchio spesso impietoso della relazione che ciascun individuo instaura col proprio corpo, questo tema diventa di massima delicatezza se riferito a una delle fasi della vita per sua natura più esposta all’accettazione di sé e alle dinamiche di emulazione e omologazione rispetto all’immaginario estetico imperante. I dubbi e le criticità di questi tempi moderni sono innumerevoli, ed è significativa la mancanza di informazione e di conoscenza, sia dell’adolescente che pratica le diete alimentari, sia del genitore che assiste il più delle volte impotente al loro attuarsi. Il cibo e l’atto del nutrirsi, se concepito non solo come pura necessità biologica ma soprattutto come dimensione di relazione tra sé e il proprio sistema affettivo di riferimento, può diventare lo spazio dell’incontro e dei legami.

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L’elevata crescita dei settori più innovativi (i cosiddetti S3 della strategia regionale di specializzazione intelligente) attenua ma ancora non riesce a modificare sensibilmente il quadro, piuttosto debole, dell’economia regionale della Sardegna.

Come emerge dalla fotografia scattata dal 3° Report su economia, imprese e territori, realizzato nell’ambito del progetto Sisprint, i comparti a maggior grado di innovazione sono cresciuti del 22,8% fra il 2014 e il 2018, diversi punti percentuali in più, quindi, dell’intera economia (+14,3%). Decisiva in proposito è stato il rapido incremento degli addetti dell’areaturismo-beni culturali ed ambientali, il comparto di gran lunga più importante come peso occupazionale nella S3 sarda.

Proprio quest’area beneficia della crescente specializzazione dell’economia regionale nei servizi turistici ed in quelli culturali, artistici, creativi, ricreativi e sportivi, una vocazione già  tradizionalmente molto forte sul territorio ed in continua espansione. Cresce in misura superiore alla media regionale anche l’area della biomedicina, spinta soprattutto dai servizi di assistenza sociale domiciliare. Buona è la crescita delle reti intelligenti di energia, grazie ad un potenziamento delle attività forestali, mentre l’Ict, che alimenta un importante polo innovativo della regione, aumenta la sua occupazione poco meno del dato medio regionale.

Un ulteriore indicatore della capacità innovativa della regione è rappresentato dal Regional Innovation Scoreboard. Nella classifica utilizzata dall’Unione europea, la Sardegna si trova ad occupare la 163esima posizione, a ridosso quindi delle trenta regioni meno performanti del Vecchio Continente, così come peraltro avviene a quasi tutte le regioni del Mezzogiorno.

La regione, sotto questo profilo, mostra di poter contare su alcuni punti di forza (quali, ad esempio, la propensione alle pubblicazioni scientifiche, la spesa pubblica per ricerca e sviluppo e l’incidenza delle vendite di prodotti innovativi per l’azienda o per il mercato di riferimento), ai quali, tuttavia, si affiancano elementi di debolezza sostanziale, come, ad esempio, la modesta propensione delle piccole e medie imprese innovative a stipulare accordi di collaborazione con altre imprese o la capacità di generare brevetti e marchi.

Una serie di fattori di ritardo specifici alla regione contribuiscono infine a collocare la Sardegna al 237esimo posto (su 268) secondo il Regional Competitiveness Index, che misura la capacità di un territorio di offrire un ambiente attraente e sostenibile per le imprese e i residenti. Tra i punti di forza dell’isola in questo ambito il buono stato di salute della popolazione, migliorato nell’ultimo triennio. Le altre misurazioni sono invece negative anche se si riscontra qualche lieve miglioramento in tema di infrastrutture e di istruzione di base.

Tutti questi elementi si riflettono poi sulla tenuta e benessere sociale della Sardegna, 230esima a livello europeo su 281 regioni censite. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale incide il basso tasso di occupazione giovanile, per il quale la Sardegna finisce al 253° posto a livello europeo (su 281).

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Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari organizza giovedì 28 novembre un seminario per la presentazione dei risultati intermedi del progetto “INNOQUINOA – Valorizzazione e messa a punto della coltivazione della Quinoa per la creazione di prodotti tradizionali da forno innovativi con e senza glutine”. Il progetto collaborativo è promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e vede coinvolte al momento 17 imprese agricole e agroalimentari del territorio.

L’incontro si svolgerà nella sede dell’Azienda didattica sperimentale del Dipartimento, a Ottava (SS), con inizio alle 10.00.

Il progetto è nato dall’esigenza delle aziende agrarie isolane di trovare colture alternative che consentano di diversificare l’offerta rispetto a quella tradizionale garantendo una miglior remunerazione. La Quinoa (Chenopodium quinoa), uno “pseudo cereale” di alto contenuto proteico e privo di glutine, è stata identificata come la più adatta per questo compito, anche perché può essere coltivata utilizzando lo stesso parco macchine usato per i cereali tradizionali. L’obiettivo del progetto è pertanto la messa a punto delle tecniche di processo dell’intera catena produttiva della Quinoa al fine di ottenere prodotti da forno innovativi.

All’incontro di giovedì, aperto al pubblico, saranno presenti il responsabile scientifico del progetto, Costantino Fadda, gli esperti che collaborano alle attività, i referenti di Sardegna Ricerche e i rappresentanti delle diciassette imprese – agricole, di trasformazione, ristorazione e commercio – già coinvolte nel cluster, alcune della quali porteranno una testimonianza sulla loro partecipazione al progetto. Al termine dei lavori è prevista una degustazione di alcuni prodotti tradizionali rivisti con l’impiego della quinoa.

InnoQuinoa è uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per in questo caso vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.