22 December, 2025

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Sette associazioni hanno diffuso un comunicato stampa sull’esito del primo incontro del tavolo tecnico tenutosi lo scorso 30 luglio per l’esame delle problematiche legate al processo di decarbonizzazione che prevede il termine del 2025 per l’abbandono del carbone quale fonte di alimentazione per la produzione di energia. La posizione di Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, USB – Unione Sindacale di Base, Cobas – Confederazione di Base, Cagliari Social Forum, Assotziu Consumadoris Sardigna e Confederazione Sindacale Sarda è ferma sul rispetto del termine del 2025, ritenuto «un obiettivo tecnicamente perseguibile ed alla nostra portata».

«Lasciano sgomenti le dichiarazioni dei rappresentanti della Giunta regionale e di CGIL, CISL e UIL – sostengono nel comunicato stampa – che invece di sostenere questa stringente e globale necessità, invocano di posticipare la fuoriuscita dal carbone e la sua sostituzione con un’altra energia fossile, il metano, pretendendo un’infrastruttura, “la metanizzazione della Sardegna”, che per costi e ricavi una volta realizzata deve per forza mantenersi per almeno i prossimi 25 anni, in ciò contribuendo al danno climatico e della salute delle popolazioni sarde, che già stanno pagando un prezzo altissimo in tumori e malattie degenerative a causa dell’inquinamento da servitù industriali, energetiche e militari.»

«La Sardegna è in grado di fare la sua parte garantendo l’autosufficienza attraverso l’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell’efficienza energetica – sostengono le sette associazioni -. Di più, può diventare un laboratorio della decarbonizzazione e dell’economia circolare dove sperimentare ed utilizzare nuove energie, tecnologie ed apparecchiature, per semplificare il sistema elettrico, per renderlo più decentrato, diffondendo l’autoproduzione, e potenziando all’uopo le Università ed i centri di Ricerca presenti nell’Isola.»

Sullo stesso incontro svoltosi al MISE, Legambiente ha diffuso un altro comunicato stampa molto critico.

«La posizione espressa da Legambiente in questa sede è certamente nota. Non possiamo che sostenere il rispetto dell’impegno stabilito dalla SEN di cessare l’impiego del carbone entro il 2025, fermamente contrari non solo a qualsiasi slittamento dell’uscita del carbone, come proposto dalla Regione  Sardegna e sostenuto dai sindacati, ma anche a qualsiasi progetto di metanizzazione che porti la Regione Sardegna nella preistoria energetica. Appare del tutto anacronistico discutere oggi di questo posticipo se non fossimo di fronte ad una grave emergenza climatica, agli 11 anni che l’IPCC dichiara di avere di fronte per invertire la rotta e mantenere l’innalzamento della temperatura al di sotto del grado e mezzo, e di fronte alla reale opportunità di sviluppo e innovazione che la decarbonizzazione può portare in Sardegna e in tutti gli altri territori del nostro Paese.»

«Non saranno 5 anni in più a cambiare le sorti delle centrali a carbone, mentre 5 anni e mezzo sono un tempo assolutamente sufficiente a sviluppare un piano energetico sostenibile, anche dal punto di vista sociale, e industriale necessario per rendere la Sardegna sempre più competitiva, abbandonando ogni idea che rischia, invece, di rendere la Sardegna un territorio fragile e isolato rispetto a quanto accade nel resto d’Europa – aggiunge Legambiente Sardegna -. Quello di cui abbiamo bisogno per la Regione Sardegna è un piano per la transizione, che preveda depositi costieri con minirigassificatori (che comunque andrebbero fatti anche nel caso della dorsale del metano), ma che una volta completati e in ottica di decarbonizzazione cesserebbero la loro utilità. Questi, infatti, risponderebbero in maniera temporanea – come deve essere – alle esigenze energetiche delle industrie, alle reti di distribuzione esistenti e in costruzione, alle esigenze di mobilità, trasporto pesante incluso, e delle centrali termoelettriche. Favorendo, al contempo, lo sviluppo di nuove filiere come quella del biometano che può arrivare a coprire il 4-6% dei fabbisogni attuali, delle altri fonti rinnovabili spingendo su una elettrificazione dell’isola, accompagnata dal potenziamento della interconnessione con il continente.»

«Non si tratta di un percorso semplice, per rispettare la data del 2025 è necessario lavorare velocemente e senza sosta per poter sviluppare nell’isola sarda tutte le condizioni necessarie per lo spegnimento delle centrali – conclude Legambiente Sardegna -. Una sfida di tutto rispetto, ma che, se portata avanti in ottica di decarbonizzazione, può portare solo benefici.»

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Lunedì 29 luglio, a Tuili, in piazza Vittorio Veneto, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, si è tenuto il concerto “Vivere e Rinascere Tour” del cantautore e chitarrista italiano Michele Zarrillo, con ingresso libero. L’artista nasce come componente di alcuni gruppi per poi esordire, con successo, come solista, vincendo il Festival di Castrocaro nel 1979. Negli anni successivi continua la sua carriera e inizia anche collaborazioni importanti, sino al 1987, anno in cui partecipa e vince il Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” con il brano “La notte dei pensieri”. Da quel momento il suo particolare timbro di voce e le sue doti interpretative lo rendono presto popolare e la sua notorietà lo porta per mano al Festival di Sanremo nel 1994, dove presenta  la canzone “Cinque giorni” che risulterà nel tempo un brano molto gettonato.

Ancora un Sanremo nel 1996, dove il cantante partecipa con il pezzo ”l’elefante e la farfalla”. Le sue partecipazioni al Festival di Sanremo continuano e si susseguono nel tempo con pezzi che diventano immediatamente noti. Sono, infatti, molte di più le canzoni di Michele Zarrillo che lasciano un segno nel cuore dei suoi fan. Non solo un cantautore ma anche un polistrumentista che passa con disinvoltura dal pianoforte alla chitarra elettrica, mostrando insieme alla sua voce un’energia travolgente e contagiosa. Per questi motivi sono accorsi in tanti, a Tuili, ad applaudirlo e a duettare con lui che, per l’intero concerto, non ha smesso di sorridere e ringraziare il pubblico che dimostrava per lui un affetto indescrivibile.

Una serata veramente intensa dal punto di vista emotivo, in quanto l’artista ha ripercorso nella scaletta proprio i suoi pezzi forti, riportando tutti indietro nel tempo sulla scia di quei ricordi che per sempre tutti conservano nel cuore.

Un’atmosfera magica che solo un artista di questo spessore poteva creare, mostrandosi umile e modesto e prestandosi ad un lungo “bis”, richiesto a gran voce dal pubblico che festoso acclamava il suo nome.

Nadia Pische

                                  

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Grande successo di pubblico per la quinta edizione dell’evento “Calici DiVini”, organizzata a Luogosanto dalla Pro Loco, col patrocinio del Comune e la collaborazione del Comitato Fidali 75: la manifestazione si è svolta la sera di venerdì 2 agosto e ha consentito alle tante persone che si sono affollate nelle strade del borgo medievale di scoprire alcune delle migliori produzioni enogastronomiche della Gallura.

Le degustazioni dei vermentini galluresi sono state accompagnate dai cibi e dai piatti tipici della zona: gli organizzatori hanno lavorato per garantire uno standard qualitativo dei prodotti molto alto, cosi come impone la tradizione di questo evento.

Le Cantine galluresi che hanno partecipato a “Calici DiVini” sono state Siddùra, Ohes e Balares di Luogosanto, Surrau di Arzachena, Tondini di Calangianus e La Neula di Telti, oltre all’ospite speciale, ossia la Cantina Berritta di Dorgali, che ha presentato il suo vino bianco Panzale. «La valorizzazione in chiave turistica delle aree interne della Sardegna passa necessariamente tramite la promozione delle eccellenze enogastronomiche, e Luogosanto può vantarne alcune di altissimo profilo – spiega il sindaco Agostino Pirredda – noi crediamo fortemente in Calici DiVini e ci auguriamo che la manifestazione possa continuare anche in futuro.»

Molti turisti tra gli stand esposti venerdì sera: sia sardi, sia nazionali, ma anche provenienti da paesi esteri.

«L’amministrazione comunale continuerà a lavorare per potenziare gli attrattori turistici di Luogosanto: quelli naturalistici, religiosi, culturali, archeologici ed enogastronomici – sottolinea Agostino Pirredda – devo ringraziare la Pro Loco, il Comitato Fidali 75, l’ufficio turistico, il parroco don Francesco Cossu e tutte le persone coinvolte in Calici DiVini.»

Angelo Cuccu, presidente della Pro Loco Luogosanto, afferma: «Siamo sicuramente soddisfatti della buona riuscita della manifestazione. Calici DiVini è nata con noi, ed è cresciuta grazie alla sinergia di una intera comunità, cercando sempre di caratterizzarla per la qualità dei prodotti  esposti. È questa la peculiarità che ci differenzia da altre iniziative simili. I vini sono i grandi protagonisti dell’enogastronomia di Luogosanto e della Gallura, pertanto ringrazio tutte le cantine che hanno partecipato all’evento: senza di loro, non sarebbe stato possibile realizzarlo. Ringrazio anche i soci della Pro Loco, i Fidali, il Comune e le forze dell’ordine».

Un evento nell’evento è stata la consegna della bandiera di Città del Vino: una cerimonia che suggella ufficialmente l’ingresso del comune di Luogosanto nella grande associazione nazionale che unisce le aree enologiche più prestigiose d’Italia. Il sindaco Agostino  Pirredda spiega: «Per la nostra comunità si tratta di una opportunità notevole, l’associazione Città del Vino garantisce visibilità e operazioni di marketing territoriale molto efficaci. Ci aspettiamo sicuramente un ritorno d’immagine e non solo, sia per il Comune ma soprattutto per le attività produttive che lavorano qui a Luogosanto».

Calici DiVini ha rappresentato l’esordio di Luogosanto in qualità di Comune appartenente a Città del Vino. La bandiera è stata consegnata dal coordinatore dell’associazione in Sardegna, Giovanni Antonio Secchi. Gli eventi a Luogosanto proseguono oggi con “Lu paliu di la stella”, una spettacolare gara equestre organizzata dall’associazione “Lu Juali”.

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Serata all’insegna del vino Carignano e della musica, nel cuore del centro storico di Sant’Antioco, Piazza de Gasperi e Via Castello. A partire dalle 20.00 i produttori locali di Carignano vi accompagneranno alla scoperta dei vini antiochensi. A fare da cornice, la musica di “Remigio Pili – Jazz Manouche”: Remigio Pili alla fisarmonica; Diego Deiana al violino; Roberto Boi alla chitarra; Filippo Mundula al contrabbasso.

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E’ stata presentata ieri al Consiglio regionale un’interrogazione sui disservizi segnalati dai pazienti del Day Hospital oncologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.

La richiesta è promossa da Gian Franco Satta ed Antonio Piu, consiglieri regionali del Gruppo consiliare dei Progressisti ed esponenti del territorio sassarese.

L’iniziativa nasce dal fatto che i pazienti del Day Hospital oncologico dell’AOU di Sassari, soggetti già provati dai trattamenti terapeutici, si trovano negli ultimi tempi a dover affrontare una serie di disagi come ad esempio la discontinuità nella somministrazione della terapia, le lunghe attese o l’essere costretti a sottoporsi alle terapie infusionali su semplici sedie per mancanza di posti sufficienti, in un ambiente dove si registra sempre di più una generale, progressiva e inesorabile carenza di personale sanitario.

«Si consideri, come esempio, che la farmacia per via di suddetta carenza degli organici non riesce a fornire i medicinali se non dopo le dieci del mattino, causando un ulteriore ritardo nella somministrane delle terapie – spiegano Gian Franco Satta ed Antonio Piu -. Queste problematiche pongono così gli oltre 300 pazienti del Day Hospital oncologico dell’AOU di Sassari, obbligati a lottare contro la malattia, a doversi anche scontrare contro la burocrazia e un’organizzazione insufficiente delle strutture sanitarie. Per comprendere meglio la situazione di precarietà in atto, si consideri che le attività vengono svolte in una sede transitoria. Infatti, il trasferimento temporaneo del Day Hospital oncologico dalle cliniche di San Pietro al terzo piano della Clinica di Malattie infettive ha avuto inizio nel 2017 e a tutt’oggi non risulta concluso. Si resta, purtroppo, pertanto ancora in attesa dell’assegnazione della nuova sede presso l’Ospedale Santissima Annunziata.»

«Per tali ragioni, appare urgente e non più differibile un intervento tempestivo e risolutivo del presidente della Regione e dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale – concludono Gian Franco Satta ed Antonio Piu -, al fine di scongiurare l’ennesimo episodio di disservizio della sanità sassarese che va a discapito di una comunità e di un territorio già ampiamente penalizzati sotto il profilo della tutela del diritto fondamentale alla salute.»

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«A questo punto possiamo immaginare che la chiusura delle centrali a carbone in Sardegna non avverrà entro il 2025.»

Lo hanno detto Vincenzo Colla e Ilvo Sorrentino, rispettivamente vicesegretario generale della CGIL e segretario nazionale della FILCTEM CGIL, al termine del primo tavolo tecnico sul phase out del carbone in Sardegna, svoltosi lo scorso 30 maggio al MISE.

«Il dato politico emerso da questa riunione tecnica – hanno aggiunto Vincenzo Colla e Ilvo Sorrentino – è che la Sardegna, a differenza di altre regioni, ha bisogno di ulteriori incontri tecnici riguardo alla data prevista per l’uscita dal carbone. Non avendo una produzione al momento alternativa al carbone, per fare fronte alla domanda energetica, la Sardegna ha bisogno comunque di 400 MW da produzione termoelettrica (dichiarazione Terna al tavolo ministeriale). Per questo l’infrastrutturazione del Gas è necessaria per compiere in maniera non traumatica la completa transizione e per difendere e rilanciare lo sviluppo industriale della regione. Senza il gas la Sardegna muore.»

«Nell’incontro abbiamo ribadito – hanno sottolineato Vincenzo Colla e Ilvo Sorrentino – la necessità di un ‘tavolo politico’ che affronti il tema complessivo della transizione energetica e del phase out dal carbone come nella richiesta presentata da CGIL, CISL e UIL al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Luigi Di Maio e Sergio Costa. Da ciò che è emerso nell’incontro – hanno concluso Vincenzo Costa e Ilvo Sorrentino -, possiamo immaginare che, per quanto riguarda questo territorio, la chiusura delle centrali a carbone non potrà avvenire entro il 2025 come, con forza, ha sostenuto anche la Regione Sardegna.»

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Martedì 6 agosto, ad Iglesias, alle ore 11.00, presso la Sala Remo Branca del Palazzo Municipale, si terrà una conferenza stampa sulla prossima Processione dell’Assunta con la Discesa dei Candelieri.

Saranno presenti il sindaco di Iglesias Mauro Usai, l’assessore della Cultura Claudia Sanna e gli Obrieri Comunali Federico Garau e Carlotta Scema.

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Dopo lo strepitoso successo dello spettacolo del comico di Colorado Gianluca “Scintilla” Fubelli, al quale si riferiscono le foto allegate, questa sera si chiude a Bacu Abis la 61ª Sagra di Santa Barbara, la patrona dei minatori. L’evento è organizzato dalla Parrocchia Santa Barbara e dall’Associazione Culturale Santa Barbara Vergine Martire, con il patrocinio del comune di Carbonia.

Alle 19.00, il parroco don Andrea Zucca, guiderà la processione votiva che si snoderà lungo le vie della frazione. La celebrazione sarà aperta dallo sparo dei mortaretti, da un gruppo di ragazzi a cavallo, dalla presentazione del nuovo stendardo di Santa Barbara e dalla partecipazione di diversi gruppi folkloristici con costume tipico di provenienza (Santu Jacu di Perdaxius, Sant’Ignazio di Domusnovas, Sant’Isidoro di Nuraxi Figus, Santa Maria di Flumentepido, Gruppo Folk Città di Iglesias, Gruppo Folk San Giacomo e Sant’Anna di Perdaxius, Gruppo Folk Musei) e dal gruppo di launeddas del maestro Vincenzo Canova.

Tra le manifestazioni civili, stasera alle ore 21.30, spazio al ballo liscio, latino americano e ai balli di gruppo.

A seguire, alle ore 23.00, il gran finale della 61ª Sagra di Santa Barbara con lo spettacolo pirotecnico dei fuochi d’artificio, all’interno del campo sportivo comunale.

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione pirotecnica, stasera, dalle ore 20.00 alle ore 24.00, è prevista la chiusura del traffico veicolare in via Pozzo Nuovo, dalla rotatoria della strada statale 126 in ingresso della frazione fino alla rotatoria fronte ex Circoscrizione.

Il percorso alternativo d’ingresso e d’uscita da Bacu Abis, sarà assicurato dalla strada statale 126, in direzione via Pozzo Castoldi.

 

 

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Dopo la Sagra dell’Arrosto del 27 luglio, l’Antiochense 2013 presenterà il 9 agosto, dalle ore 20.00 alle ore 3.00, la Sagra del Pesce Spada, con pesce arrosto, pasta ragù spada e gamberi, vini delle cantine Sardus Pater di Sant’Antioco, pane, acqua e frutta.
La serata enogastronomica che si svolgerà sul Lungomare di Sant’Antioco, nello splendido e suggestivo parco del Waikiki, prevede posti a sedere per tutti e sarà allietata gratuitamente dal gruppo cagliaritano di musica Rock Franci Ferdi live.
«Queste iniziative programmate e realizzate dai nostri dirigenti, con il prezioso contributo di amici e genitori e di Fabrizio, titolare del Waikiki – dice Mariano Gala direttore sportivo del sodalizio Antiochense 2013 – sono indispensabili per reperire risorse per affrontare, dopo la promozione, l’impegnativo campionato di 1ª Categoria e quello della categoria Allievi, nel quale abbiamo acquisito il diritto ad essere inseriti in prima fascia regionale.»
Questi tornei vedranno i ragazzi sulcitani visitare gran parte del Sud Sardegna, fino all’Oristanese, al Medio Campidano e parte del Cagliaritano.
Per raggiungere i suoi obiettivi, la società auspica una grande partecipazione di amici, tifosi e turisti presenti attualmente nell’isola, che potranno approfittarne per gustare sapori di Sardegna.

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Dopo il meraviglioso spettacolo confezionato da Michele Placido ed i suoi musicisti, oggi, domenica 4 agosto, alle ore 21.30, andrà in scena il quarto ed ultimo appuntamento della rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia ed il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

Protagonisti della serata saranno Gavino Murgia, Jarrod Cagwin, Andrea Tedde, Noemi Medas, Lea Antona ed Orlando Forioso, che porteranno sul palco dell’Anfiteatro di Monte Sirai “Orfeo sardo: bestiario, suoni e parole”.

Uno spettacolo in cui verrà sublimato il connubio tra la parola, l’oralità, il racconto ed il mito. In particolar modo, a librare nell’aria saranno i molteplici suoni di due isole magiche come la Sardegna e la Corsica.

Lo spettacolo “Orfeo sardo: bestiario, suoni e parole” sarà preceduto, come di consueto, alle ore 19.30, dall’esibizione dei bravissimi attori della Clessidra Teatro, che eseguiranno una rappresentazione dal titolo “Da Orfeo e Euridice: cucina paesana”, dedicata a grandi e piccini.