20 December, 2025

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Venerdì 30 novembre, presso la sala “I Sufeti” della biblioteca comunale, in piazza De Gasperi, a Sant’Antioco, si terrà un incontro pubblico sui temi legati alla valorizzazione della laguna e della portualità di Sant’Antioco, organizzato da Italia Nostra Sardegna e dal Comitato cittadino Porto Solky.

Italia Nostra Sardegna ed il comitato cittadino Porto Solky ancora una volta ribadiscono la contrarietà alla realizzazione del nuovo viadotto di 2 km poggiante su 25 piloni e relativa circonvallazione, per un costo totale di 57,5 milioni di euro, che definiscono «un’infrastruttura assolutamente inutile e dannosa per il paesaggio e per l’ecosistema lagunare, oltreché economicamente improponibile se rapportato al costo della manutenzione per l’attuale ponte di soli 1,3 milioni di euro».

«Aumentano sempre più le perplessità sulla progettazione in corso relativa alle nuove opere portuali che a tutt’oggi sta condizionando negativamente la programmazione futura del porto e delle aree adiacenti, impedendo di fatto la realizzazione di un porto polifunzionale e la valorizzazione delle aree ex Sardamag fondamentali ai fini della realizzazione di nuova ricettività turistica e di servizi al territorio indispensabili per la realizzazione di un vero polo nautico e ricettivo oggi assente in tutto il Sulcis», aggiungono Italia Nostra ed il comitato Porto Solky, ritenendo che «le attuali proposte del Piano Sulcis non corrispondono alle reali esigenze del territorio», ricordano «l’assenza di finanziamenti per la SS126 tra Carbonia e Sant’Antioco» e «propongono di dare avvio con l’incontro pubblico di venerdì 30, ad una serie di momenti di approfondimento e confronto tra gli amministratori locali dei comuni interessati dal Piano Sulcis e le istanze proveniente dal territorio, al fine di trovare le soluzioni più efficaci, condivise e rispondenti per un auspicato rilancio economico del Sulcis Iglesiente».

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«All’ospedale Marino di Cagliari sono stati interrotti gli interventi nei diversi reparti del presidio sanitario, dall’ortopedia alla traumatologia sino alla chirurgia della mano con i pazienti trasferiti negli altri ospedali cittadini. Le attività sono state cancellate (pare per un’avaria agli impianti elettrici) con una criticità che si è spostata inevitabilmente sugli altri presidi del capoluogo.» 

Il grido d’allarme è arrivato dal vicepresidente della commissione sanità Edoardo Tocco (Forza Italia).

«Si segnala una gestione carente dell’Ats, incapace di prevedere all’emergenza – aggiunge Edoardo Tocco – senza una programmazione per fronteggiare le disfunzioni interne al nosocomio. Una scelta che, di fatto, sembra il preludio ad una chiusura del presidio sanitario. I pazienti in lista d’attesa per alcuni interventi chirurgici non sono stati nemmeno avvertiti, con effetti prevedibili per gli altri ospedali presi d’assalto dagli utenti.»

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Salvatore Sanna è stato eletto nuovo presidente provinciale delle Acli di Sassari. Ha ottenuto 30 voti su 31 presenti e con una sola scheda bianca riposta nell’urna con tutta probabilità proprio dal neo presidente.

Salvatore Sanna, ha 37 anni, è entrato a far parte delle Acli nel 2008. Dipendente di un istituto bancario è stato eletto consigliere comunale a Sassari nel 2014. Ha ricoperto diversi ruoli nelle Acli: è stato componente del Forum nazionale dei giovani, ha fatto parte della commissione esteri e ha partecipato a numerose iniziative di cooperazione internazionale, l’ultima lo scorso mese di maggio in Tunisia. È stato inoltre vice commissario provinciale delle Acli di Sassari e componente del consiglio regionale dell’associazione di cui è anche segretario con delega alle istituzioni e agli enti locali.

«Per me è un grande onore ed una grande responsabilità guidare le Acli di Sassari dopo la fase di commissariamento gestita in questi tre anni nel migliore dei modi da Antonello Caria – ha detto il neo presidente subito dopo la sua elezione -. Il mio primo obiettivo è lavorare per far ripartire le Acli ma anche per far sì che la nostra associazione si riappropri del nostro territorio. La presenza nelle nostre comunità è sempre stato un tratto distintivo delle Acli e anche nella composizione del consiglio abbiamo cercato di rispettare la geografia rappresentando i diversi centri del sassarese. Con il nuovo consiglio provinciale abbiamo inoltre abbassato sensibilmente l’età media dei componenti.»

«Viviamo un momento sicuramente non facile – ha aggiunto Salvatore Sanna – nel quale anche la politica divide e non riesce a creare quell’unità che invece sarebbe necessaria ed auspicabile. Compito di organizzazioni come la nostra è proprio cercare di unire e di lavorare per progetti e obiettivi comuni. Uniti facciamo bene le Acli e possiamo toglierci tante soddisfazioni. Siamo certi – ha concluso Salvatore Sanna – che se stiamo vicini alle persone e alle famiglie non possiamo sbagliare.»

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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato il progetto di “Adeguamento alle norme di sicurezza e sistemazione palestra di Via Bologna”, che può fare affidamento su una dotazione finanziaria di 280mila euro, frutto di #sbloccascuole2018 – Spazi finanziari per l’edilizia scolastica per l’annualità 2018. «Il progetto si inserisce in un’operazione ampia e articolata – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – che, da una parte, prevede la realizzazione di un nuovo deposito officina comunale, i cui lavori sono già iniziati con un investimento di 300mila euro; dall’altra, prevede l’adeguamento degli spazi della palestra di via Bologna, attualmente impegnati dal deposito provvisorio, con l’obiettivo di consacrare quella struttura definitivamente alla funzione per la quale nasce: quella dell’istruzione. La palestra ed il plesso scolastico principale verranno collegati da un tunnel che consentirà a bambini e maestre di muoversi tra le due strutture in tutta sicurezza, ed al riparo da eventuali piogge».

L’edificio, una volta adeguato, verrà destinato anche al servizio di mensa scolastica per i bambini che svolgono il tempo pieno. Approvato il progetto, gli Uffici procederanno alle fasi successive fino alla gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, che prenderanno avvio nella primavera prossima. «Quest’anno abbiamo dedicato ingenti risorse ed energie alle scuole cittadine – commenta il sindaco Ignazio Locci – i lavori in programma nell’edificio di via Bologna si aggiungono alla lunga lista di opere sulle strutture scolastiche messe in campo dall’Amministrazione. E presto, oltre a questi lavori, procederemo anche con il rifacimento della copertura del plesso di Via Virgilio, con un investimento di 120mila euro: fondi, anch’essi, risultato dell’operazione “sblocca scuole”».

 

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Nel primo pomeriggio i carabinieri della Compagnia di Iglesias, hanno arrestato un 55enne cagliaritano, di fatto domiciliato ad Iglesias, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L’uomo viaggiava a bordo di una vettura quando è stato fermato per un normale controllo alla circolazione stradale; il controllo si è prolungato per un accertamento approfondito sui documenti di viaggio del veicolo, non risultato di proprietà del 55enne. Alle banali domande dei carabinieri sul perché guidasse una macchina non sua, l’uomo, incensurato tra l’altro, ha iniziato a tradire un ingiustificato nervosismo che ha di fatto suggerito ai militari operanti che ci fosse altro sotto. In uno dei calzini l’uomo nascondeva circa 21 grammi di cocaina, un quantitativo non giustificabile altrimenti se non con l’attività di spaccio; al termine delle formalità di rito il 55enne è stato arrestato ed accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza con rito direttissimo prevista per la mattinata di domani.

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La commissione Lavoro, presieduta da Piero Comandini (Pd), è stata impegnata alla presenza dell’assessore Virginia Mura e dei dirigenti dell’assessorato, in un ciclo di audizioni dei lavoratori precari del sistema Regione, in vista dell’imminente discussione della Finanziaria 2019.

La prima delegazione ascoltata dalla commissione è stata quella dei “lavoratori in utilizzo” (circa 350 persone impiegate nelle autonomie locali e nella sanità) rappresentata da Angela Caddeo, che ha sollecitato 3 interventi: la continuità dei progetti, la possibilità per le amministrazioni di utilizzare i fondi residui del 2018 in modo da avviare i programmi a ridosso dell’approvazione della prossima legge Finanziaria, ed uno stanziamento adeguato a garantire ai precari un periodo lavorativo di 12 mesi l’anno.

Il presidente Piero Comandini, dopo aver ricordato l’impegno del Consiglio sulle politiche attive del lavoro e l’aumento della dotazione finanziaria da 4 a 7 milioni di euro, ha annunciato diverse novità. La più importante riguarda la programmazione triennale 2019-2021 dei progetti, che darà più certezze ai lavoratori e più capacità al sistema Regione di utilizzare al meglio le risorse umane e finanziarie disponibili. Inoltre, ha proseguito, sarà possibile contare sia sui fondi residui del 2018 che su quelli degli anni precedenti, in quest’ultimo caso con una norma specifica introdotta nella prossima Finanziaria.

Piero Comandini ha poi chiesto agli uffici dell’assessorato del Lavoro una ricognizione dettagliata dei residui per definire l’ammontare delle risorse necessarie a garantire il pieno impiego dei lavoratori: 30 ore settimanali per 12 mesi l’anno.

Successivamente Marco Campus ha portato all’attenzione della commissione la vicenda dei borsisti Agris, 20 unità specializzate che in questi anni hanno operato presso l’Agenzia di ricerca in agricoltura. «Si tratta – ha detto Campus – di professionisti con qualificate esperienze precedenti che hanno svolto attività di ricerca documentata da relazioni e pubblicazioni scientifiche, eppure ancora privi di una collocazione stabile solo perché “sprovvisti di cartellino”.»

Il presidente Piero Comandini ha assicurato l’impegno della commissione che, ha specificato, fornirà all’assessorato in tempi brevissimi e prima della Finanziaria una nota di dettaglio su tutte le situazioni dei lavoratori finora esclusi dalla stabilizzazioni, con particolare riferimento ai requisiti fissati dalla normativa nazionale e regionale, come continuità lavorativa di almeno 36 mesi e superamento di selezioni pubbliche.

Un’altra vicenda emblematica della presenza del lavoro precario nel sistema Regione quella di Enas, dove 9 lavoratori continuerebbero ad avere un trattamento da “autonomi” pur svolgendo di fatto mansioni proprie del lavoro subordinato. Tutte persone che hanno partecipato a suo tempo ad una selezione ad evidenza pubblica, ha lamentato il portavoce Giovanni Ledda, ed abbandonati nella zona grigia delle interpretazioni normative.

Davide Musinu, a nome del Comitato idonei graduatorie di Area, ha invece espresso la preoccupazione di 20 vincitori di concorso (tutte figure professionali tecniche) con graduatoria approvata nel 2016, che rischiano di vederla scadere il 31 dicembre di quest’anno, perdendo ogni possibilità di accesso nell’Agenzia.

In risposta il presidente della commissione ha detto di ritenere molto probabile, a livello nazionale, la proroga di tutte le graduatorie in scadenza che, in questo caso, avrebbero una validità estesa a tutto il perimetro pubblico, compreso ovviamente il sistema Regione.

La commissione ha infine esaminato anche le situazioni del centro anti insetti e dell’Associazione degli enti locali per le attività culturali e di spettacolo della ex provincia di Cagliari.

Per il centro anti insetti (nel quale operano in tutta la Sardegna circa 100 unità nelle Province più alcuni addetti di società in house delle stesse, con una spesa complessiva di 10 milioni annui a carico della Regione) il portavoce Luca Locci ha auspicato la costituzione di un organismo di controllo centralizzato, per evitare dispersione delle risorse, pianificazione settoriale degli interventi e miglioramento dell’efficienza nella lotta ai parassiti.

Per quanto riguarda le vicende dell’Associazione degli enti locali che opera nella cultura e nello spettacolo (84 Comuni iscritti) il presidente Stefano Delunas, sindaco di Quartu Sant’Elena, ha messo l’accento sulla costante diminuzione delle risorse anche a seguito della riforma degli Enti locali. Ed ora, ha aggiunto, abbiamo grossi problemi per tenere in vita un circuito pubblico che ha assicurato in questi anni manifestazioni ed eventi di qualità e, soprattutto, servizi per i piccoli Comuni che hanno avuto la possibilità di “emergere” con le loro iniziative.

Il presidente Piero Comandini, nelle conclusioni, ha riconosciuto l’importanza del ruolo svolto dall’Associazione in vent’anni di attività. «Un ruolo che contiamo di rafforzare – ha proseguito – sia nel breve termine intervenendo sul capitolo riservato alle associazioni, rifinanziato con 2.5 milioni, sia eventualmente con un contributo straordinario. Ma senza trascurare – ha concluso -, una visione di prospettiva che potrebbe portare o ad una legge “ad hoc” o alla costituzione di una fondazione, sul modello della Biblioteca Satta di Nuoro.»

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L’anatomopatologo e ricercatore dell’Università di Cagliari Roberto Demontis stamane ha tenuto un seminario di aggiornamento professionale nella sala di rappresentanza del Comando Legione Carabinieri Sardegna, in via Sonnino, a Cagliari, in favore di un folto e qualificato uditorio di militari di ogni ordine e grado dell’isola, teso ad approfondire la materia del sopralluogo della polizia giudiziaria specie in relazione alla migliore efficacia della medicina legale.
L’iniziativa, tra le tante di analogo scopo di approfondimento che periodicamente vengono organizzate dal citato Comando Legione, ha visto la partecipazione dei vertici operativi dell’Isola a livello provinciale (i Comandanti Provinciali di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano) e circa 100 operatori (per lo più già specializzati ed esperti) in servizio presso le articolazioni territoriali dell’Arma sarda che più frequentemente sono chiamate ad intervenire nelle primissime fasi di ogni particolare scena del crimine e dove, necessariamente, è richiesta anche la competenza della medicina legale.
Il seminario è stato presentato è dal generale di divisione Giovanni Truglio (comandante della Legione Carabinieri Sardegna) che ha introdotto sia il dottor RobertoDemontis sia il dottor Fabio Barbarossa (medico convenzionato con il Comando Legione Carabinieri Sardegna), moderatore e co-ideatore dell’iniziativa.

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Ieri pomeriggio, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena, nel prosieguo dello sforzo di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti che 2 giorni fa ha portato ad un arresto e al sequestro di 90 kg di hashish, hanno ulteriormente sviluppato le attività di indagine relative all’operazione di avantieri, che ha consentito loro di arrestate A.D., 42 enne cagliaritano, disoccupato, incensurato, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A seguito di un’accurata attività informativa, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione in un’abitazione del quartiere cagliaritano di Villanova, dove vi era il sospetto che vi fosse una centrale di spaccio, anche in base a diverse segnalazioni pervenute dai residenti della zona riguardanti movimenti e traffici sospetti, che sono stati confermati con il ritrovamento di numerosi panetti di sostanza solido-resinosa di colore marrone, da 500 grammi cadauno, ermeticamente confezionati con cellophane e custoditi all’interno di due scatoloni di cartone protetti da scotch da imballaggio. Sottoposta ad analisi speditiva, la sostanza è risultata essere hashish per un peso complessivo di circa 45 kg., di cui il giovane, abituale frequentatore dell’abitazione, non ha saputo giustificare la provenienza.
Si tratta di un’importante operazione, frutto dell’intensificarsi dei servizi di controllo del territorio, che ha stroncato un tentacolo della diffusione di sostanze stupefacenti nel territorio isolano destinato a soddisfare il mercato della zona del cagliaritano e soprattutto dei giovani della movida.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Aeroporto di Elmas - Partenze.

Il 29 e 30 novembre 2018 si svolgerà, nella Business Centre dell’Aeroporto di Cagliari, la seconda sessione dei tavoli di lavoro per i gruppi impegnati nella costruzione di prodotti turistici innovativi. L’evento è aperto a tutti gli operatori privati e pubblici che intendono conoscere meglio il mercato tedesco, e sarà una grande opportunità per approfondire le metodologie adatte per intercettare questo target, e gli strumenti necessari per avviare una campagna di comunicazione in Germania. Il 29 novembre in particolare l’analista Dirk Schmucher, a capo della più importante società di ricerche del Nord Europa, la NIT ReiseAnalyse, illustrerà il trend delle vacanze tedesco.

Obiettivo del progetto ideato da Geasar – società di gestione dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda-, e sostenuto dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, nell’ambito del Piano di promozione e comunicazione attraverso il sistema aeroportuale sardo, è quello di proporre nuove stagionalità coinvolgendo direttamente gli operatori dell’offerta turistica destinata al mercato Germania.
La prima sessione si è svolta all’Aeroporto Olbia Costa Smeralda a metà aprile 2018, dove gli operatori turistici della Sardegna hanno partecipato ad un incontro formativo coadiuvato dallo spagnolo Josep Ejarque, esperto di destination e marketing management, dalla società svizzera di certificazione IAS Register-EnergetiCoaching, e supportato dagli esperti tedeschi della NIT-ReiseAnalyse.
Durante il primo modulo sono stati analizzati dati, flussi e motivazioni di viaggio dei tedeschi diretti nel Mediterraneo, sono state individuate le condizioni-base per la costruzione di prodotti turistici adatti a loro, sia nell’ispirazione del viaggio che nella strategia di comunicazione.
Si sono costituiti cinque gruppi di progettazione e ai partecipanti sono stati assegnati obiettivi specifici da sviluppare nell’arco di sei mesi, fino alla seconda sessione dove si procederà all’esame dei progetti.
La seconda ‘due giorni’, si svolgerà dunque nell’Aeroporto di Cagliari, grazie alla collaborazione tra la Geasar e la società di gestione dello scalo di Cagliari – Sogaer, e nella quale, coach ed esperti, supporteranno gli operatori in un confronto attivo per verificare la fattibilità delle azioni pianificate e per misurarne l’efficacia, affrontare le criticità e programmare ulteriori azioni.
Sarà premiato il progetto e il gruppo che presenterà il lavoro più adatto a penetrare il mercato tedesco, che avrà un carattere di destagionalità e compatibile con le risorse della Sardegna. Il prodotto turistico ideale deve essere multi-destinazione, multi-prodotto, mantenendo e trasmettendo la sua personalità identitaria, che la rende unica rispetto a qualsiasi altra destinazione. La strutturazione dell’offerta deve anche rispettare un completo sfruttamento delle sinergie di sistema, che coinvolga gli operatori nel portare valore aggiunto all’esperienza del viaggiatore.
Coaching&Networking nasce all’interno di questa dimensione strategica, progettato per offrire strumenti innovativi, facilitare processi virtuosi e l’incontro di energie positive. Il programma è un progetto sperimentale nel quale per la prima volta in Italia si fondono insieme tre approcci di management turistico avanzato: i big data al servizio di chi deve capire motivazioni e desiderata del cliente, aggiornando le conoscenze quali-quantitative del mercato-obiettivo; l’aspetto metodologico del coaching e del networking, collante per acquisire metodologie e costruire reti di competenze compatibili con scenari di cooperazione e sinergia indispensabili per lo sviluppo di filiere turistiche integrate; il coordinamento di Joseph Ejarque, esperto di marketing internazionale e destination management, che da trent’anni opera con successo su mercati turistici evoluti, adattando modelli di sviluppo alle caratteristiche dell’offerta.
Nel 2019 ci sarà un’altra edizione del modello di Coaching&Networking promosso da Geasar e dall’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, incentrato su di un altro mercato internazionale per migliorare la consapevolezza e il cambio di prospettiva nel pensare un prodotto.
«Completiamo – spiega l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas – il lavoro di formazione e approfondimento sul mercato tedesco destinato agli operatori e previsto dal programma Sardinia Tourism – Call 2 Action. La Germania è storicamente il nostro primo mercato: i dati degli ultimi anni dicono che, tra Germania e Austria, le presenze hanno sfondato quota due milioni. Le stime sulla prima metà del 2018, un periodo tradizionalmente meno vivace, dicono invece che il forte interesse per l’isola da parte di questi mercati si rafforza anche nel cosiddetto “fuori stagione”, con una crescita che supera l’11%. I viaggiatori tedeschi scelgono la Sardegna per la cultura, il turismo attivo, l’outdoor, il turismo enogastronomico e questo si concretizza in una presenza più forte nei mesi di spalla e autunnali: per questa ragione, all’interno del Piano di promozione e comunicazione con gli aeroporti sardi, abbiamo voluto dare agli operatori una occasione di conoscenza e crescita, affinchè possano intercettare al meglio la domanda proveniente dal mercato tedesco con un’offerta di qualità.»
«Il programma è ambizioso, innovativo e partecipato – afferma Lucio Murru, direttore commerciale della Geasar – ed è stato costruito raccogliendo le esigenze formative e conoscitive degli operatori con l’obiettivo di ‘costruire cultura turistica ’ampliando competenze, singole e collettive, per costruire insieme prodotti turistici tailor made sul target identificato, sviluppando e rinforzando un tessuto imprenditoriale di professionisti pronti alle sfide dei mercati internazionali.»

«Bisogna cambiare prospettiva – aggiunge Josep Ejarque – conoscere e capire i segnali dei mercati per costruire offerte attraenti e competitive che vadano incontro alle richieste dei viaggiatori internazionali, che intercettino la domanda, perché essa impone scelta, tempistiche e modalità di vacanza. Fermo restando che il balneare è il prodotto di punta, la Sardegna deve essere multi-destinazione, multi-prodotto, mantenendo e trasmettendo la sua personalità identitaria, che la rende unica rispetto a qualsiasi altra destinazione.»
Dall’analisi del mercato tedesco nella prima sessione è emerso che in Germania sono stati spesi in totale 96 miliardi di euro per effettuare 82 milioni di short break (dei quali tre quarti in Germania) e 50 milioni di viaggi-vacanza all’estero. Tra le destinazioni internazionali la Spagna è leader, seguita da Italia, Turchia e Austria. I tedeschi si muovono principalmente in auto, poi in aereo. La tipologia di alloggio preferito all’estero sono gli hotel. Le vacanze ‘a pacchetto’ rimangono la forma più venduta, specie attraverso agenzie di viaggio, ma da anni è in atto un cambiamento strutturale a favore delle prenotazioni individuali online; un trend in aumento: dal 17% al 38% nel 2017. Entro il 2020 la maggior parte delle prenotazioni saranno generate su internet. I vacanzieri si giovano di varie fonti di ispirazione e informazione sulla destinazione e pianificazione delle vacanze: brochure e cataloghi, consigli degli agenti di viaggio, siti web di alloggi e destinazione.
Questo è quanto riporta per l’anno 2017 la NIT-ReiseAnalyse, società che dal 1994 conduce ricerche sulle abitudini di viaggio dei tedeschi e ne registra preferenze, motivazioni e interessi.

Oltre 350 mila arrivi che, con una permanenza media di circa cinque giorni, hanno generato quasi un milione e 900mila presenze nelle strutture ricettive isolane. Sono i numeri del 2017 del mercato turistico tedesco, di gran lunga il principale in ingresso per la Sardegna, che lo scorso anno ha fatto registrare un ulteriore aumento dell’otto per cento rispetto al 2016 (quando gli arrivi erano stati 330 mila e le presenze un milione e 740 mila),che va ad aggiungersi a una crescita in atto da cinque anni. L’aumento è esponenziale e costante: 1,270 milioni di presenze nel 2013, 1,375 milioni nel 2014 (+8%), 1,555 milioni nel 2015 (+13%), 1,740 milioni nel (+11,5%), quasi due milioni l’anno scorso. In pratica i turisti tedeschi con crescite di 100-200 mila unità di presenze all’anno, che oggi rappresentano più di un quarto del totale delle presenze straniere dell’Isola.

 

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Una delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, assegna all’Aspal, l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro, ulteriori 2,3 milioni di euro, da destinare a un nuovo bando per promuovere tirocini formativi in favore dei disoccupati con 30 e più anni.

«I funzionari dei Centri per l’Impiego stanno ricevendo molte richieste, sia dai datori di lavoro, sia dagli aspiranti tirocinanti. Si è reso necessario, dunque, finanziare una misura che favorisce l’accesso dei disoccupati al mercato del lavoro – commenta l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. Il bando per gli over 30 sarà pubblicato entro la fine dell’anno, in contemporanea con l’avviso sui tirocini per giovani under 30, finanziato dalla nuova edizione di Garanzia Giovani. Siamo in attesa dell’imminente via definitivo da parte dell’Agenzia Nazionale per le Politiche attive, Anpal, e contiamo di far partire i tirocini a gennaio, sia per i giovani under 30, sia per gli over 30.»