20 December, 2025

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Il prossimo 30 novembre, 700 volontari sardi saranno ricevuti in Vaticano, in udienza speciale, da Papa Francesco. Il pontefice ha accolto l’invito del Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale che in questo modo festeggerà i suoi primi vent’anni di attività. 

La visita a Roma del volontariato sardo verrà illustrata nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Cagliari venerdì 28 settembre, a partire alle 10.30, presso la sede della Rete delle Associazioni nella sede della ex scuola elementare di via Quintino Sella, e a cui parteciperanno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

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Nella sede di Antica Fornace Villa di Chiesa nella piana di Ottana è tutto pronto. I lavori per ampliare la sede sono già in corso, le assunzioni anche e supereranno abbondantemente le 92 previste, la produzione aumenta con il moltiplicarsi delle richieste: il contratto di sviluppo da 50 milioni di euro presentato dalla società, già approvato da Invitalia (l’agenzia che fa capo al Ministero per lo Sviluppo economico e che ha dato il via libera ad agevolazioni per 25 milioni, di cui 17 a fondo perduto), e cofinanziato dalla Regione a marzo scorso con 5 milioni, entra in fase pienamente operativa. L’assessore della Programmazione e vicepresidente della Regione Raffaele Paci, che ha proposto il cofinanziamento regionale ottenendone l’approvazione in Giunta, ha incontrato nella sede sarda l’imprenditore bergamasco Usvaldo Paris, patron dell’azienda, per avviare simbolicamente questa nuova, importante fase per l’industria e l’economia di tutto il territorio.

«Questa è industria di eccellenza. Ed è la dimostrazione che industria di eccellenza in Sardegna si può fare – dice Raffaele Paci -. Con i contratti di sviluppo ci siamo impegnati a sostenere e cofinanziare progetti che partecipano a procedure nazionali ma che hanno un forte impatto sul sistema produttivo sardo, come questo che è strategico per l’area di Ottana e in generale per l’economia dell’intera regione. Un investimento importante, che dà ampie prospettive di sviluppo a una zona profondamente colpita dalla crisi industriale. Oggi abbiamo visto un’industria viva, con tanti giovani sardi che qui lavorano e costruiscono il loro futuro: come ha più volte sottolineato il presidente Paris, il valore aggiunto di questa azienda sono proprio le competenze e l’impegno quotidiano dei lavoratori, che credono fortemente nel progetto e in un futuro possibile per il territorio.» 

Antica Fornace, nata nei primi anni Duemila con il contributo pubblico di 12 milioni del Contratto d’area, produce o-rings, ovvero anelli in gomma di 8.000 diverse misure che vengono impiegati come guarnizioni meccaniche e sigilli in vari settori, dall’industria automobilistica all’elettronica, dalla telefonia all’industria di precisione. Un’avventura iniziata con 6 dipendenti che oggi sono diventati 202 a tempo indeterminato, tutti sardi e tutti provenienti dai comuni della zona: età media 35 anni, 60 donne, 200 tonnellate al mese di gomma lavorata per milioni di pezzi prodotti ed esportati per il 70% all’estero, un fatturato di oltre 12 milioni all’anno. Quella che lavora nel cuore della Sardegna è la più grande del settore in Italia. Il progetto di investimento presentato a Invitalia e cofinanziato dalla Regione prevede ora l’ampliamento del sito con quattro nuovi immobili, un nuovo corpo di fabbrica di 3.600 metri quadri, l’inserimento di nuove linee produttive dedicate all’O-rings e ai cordini in gomma e un nuovo sistema informatico per una fase di lavorazione della mescola di gomma, attualmente demandata a fornitori esterni. L’obiettivo è quello di ampliare l’export raddoppiando la produzione di O-ring dalle attuali 2.300 fino a 4mila e 600 tonnellate all’anno. Il programma di investimenti, che dovrà essere portato a termine in 36 mesi, consentirà di completare nello stabilimento di Bolotana l’intero ciclo produttivo, avviando nuove attività di filiera, e di ampliare l’organico portandolo a oltre 250 dipendenti (una sessantina sono già stati recentemente assunti e fanno parte del pacchetto previsto dal contratto di sviluppo, che dunque andrà oltre i 92 previsti). 

«Un programma ambizioso, importante, che si propone di far crescere l’economia di questa zona ma con ricadute positive sull’intera Sardegna, anche in termini di azioni anti spopolamento, perché ai nostri ragazzi viene offerto un lavoro e dunque la possibilità di non andar via – sottolinea Raffaele Paci -. La Regione, utilizzando gli strumenti a sua disposizione, continuerà a sostenere realtà imprenditoriali serie e affidabili, che portano lavoro, che consentono ai giovani di poter fare affidamento su uno stipendio che permetta loro di costruire la loro famiglia e restare nella loro terra. La formula vincente in realtà come queste è saper coniugare radicamento alla comunità e vocazione internazionale – conclude il vicepresidente della Regione -, creando ecosistemi industriali sostenibili che sappiano crescere e creare sviluppo.»

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UBI Banca, terzo gruppo bancario commerciale in Italia, nasce il 1° aprile 2007 grazie alla fusione tra altre 2 banche BPU (Banche Popolari Unite) e Banca Lombarda e Piemontese, è presente in Italia con oltre 1800 filiali, soprattutto in Lombardia e Piemonte, e conta oltre 21.000 dipendenti. Il Gruppo vanta inoltre una presenza internazionale in Europa, America e Asia attraverso banche estere, filiali e uffici di rappresentanza e partecipazioni in società straniere. Con l’acquisizione di altre 3 banche (Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti) avvenuta nel maggio del 2017, Ubi Banca ha aggiornato il proprio Piano Industriale 2019/2020 e il 6 settembre 2018 ha siglato un accordo con le rappresentanze sindacali che riguarda anche il piano di ricambio generazionale correlato all’iniziativa di esodo che consentirà l’ingresso di circa 120 nuove risorse entro il 2019. Sul sito del gruppo sono presenti alcune posizioni che riguardano diverse figure come  … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ubi_banca.html .

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«Dobbiamo correre ai ripari ripristinando gli ammortizzatori sociali ed erogando nuovi sussidi, in modo tale da non mettere sulla strada migliaia di famiglie a causa del Jobs Act, che ha creato solo danni ai lavoratori rendendo il mercato sempre più precario e incerto.»

E’ Simone Testoni, segretario Territoriale dell’UGL a sollecitare l’intervento del governo alla vigilia dell’incontro con i sindacati metalmeccanici sugli ammortizzatori sociali in scadenza in questi giorni.

«È un grave allarme sociale, per cui migliaia di lavoratori del settore perderanno la copertura della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà – dice chiedendo con urgenza un tavolo di confronto con il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio – per studiare delle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio, in grado di bloccare l’ondata di disoccupazione prevista a fine settembre.»

«Non possiamo permetterci che vengano messe al bando le tutele antecedenti al 2015 per i lavoratori altamente usuranti. Siamo a caccia di risposte concrete: basta riforme che danneggiano il lavoro, il sistema occupazionale ha bisogno di finanziamenti per cui non siamo disposti a fare sconti», conclude Simone Testoni.

 

 

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Distinto Dottor Arru,

ho intercettato sul suo profilo facebook alcune lamentele sull’ingratitudine che la stampa e la comunità le riserverebbe per un impegno da Lei ritenuto eroico ma il resto del mondo non coglie, non valorizza, non comprende. Il suo sfogo del 20 settembre scorso riportato nel Sulcis dalla testata “La Provincia del Sulcis Iglesiente” presenta affermazioni stravaganti e decisamente non condivisibili, proverò a ragionare con Lei e con i cittadini del Sulcis Iglesiente decisamente, mi creda, delusi da Lei e dai politici che dopo le quattro riforme sanitarie (1978/92/99 e 2012) hanno dimostrato inequivocabilmente che la Sanità è riserva di caccia dei partiti politici e le aspettative delle comunità devono adeguarsi ad equilibri non sempre nobili.

Grazie Dott. Arru, a differenza di altri Lei esterna e si espone.

“Abbiamo salvato l’ospedale di Iglesias, attraverso la legge regionale 23/2014

Affermazione inconcepibile! La legge che Lei propone come aspirante Robin Hood ha modificato le leggi regionali n.23/2005 (Soru-Dirindin ), la n.10/2006 (Soru-Dirindin) se non sbaglio suoi amici e la n. 21/2012 (Cappellacci – De Francisci apparentemente avversari vista la recente solidarietà dimostrata nel dileguarsi prima di censurarla in Consiglio Regionale. Avete, Lei e il Centro sinistra nel 2014 applicato del cellofan sul tubo arrugginito.

a) Da quando Lei è Assessore alla Sanità le criticità nell’accoglienza del malato e del disabile nel Sulcis sono aumentate, si è incrementata la mobilità passiva e tanti pazienti sono costretti con grandi sofferenze e sacrifici economici a riferirsi altrove.

b) Da quando Lei è Assessore abbiamo osservato la più grande mobilità passiva di medici e infermieri. Nessuno oggi, a differenza del passato, desidera lavorare negli ospedali del Sulcis dove sono state mortificate aspirazioni, possibilità di crescita professionale e programmazioni.

c) Da quando Lei è Assessore i reparti chirurgici del CTO hanno subito il week surgery, Lei era d’accordo?

d) Da quando Lei è Assessore crollano i controsoffitti dell’Ortopedia del CTO e del laboratorio analisi del Santa Barbara.

e) Da quando Lei è Assessore vive in rianimazione l’ortopedia storicamente eccellenza del territorio (mai reintegrati gli ortopedici andati in pensione), la chirurgia pediatrica (avete preferito far decollare Cagliari e Olbia), l’otorino del CTO fino a qualche anno addietro riferimento apprezzato dal Sulcis e oltre, la chirurgia generale orgoglio del territorio mortificata con il week surgery.

f) Da quando Lei è Assessore il CTO di Iglesias è un campo di battaglia che espone i nostri Colleghi medici del Pronto Soccorso a responsabilità ingiuste e mortificanti, impossibilitati a garantire un’assistenza proporzionata alle qualità professionali e umane dei suoi Operatori.

g) “Per tanti la sanità è la Caporetto del Centro Sinistra”, questa Sua affermazione esprime l’attuale sfondo depressivo e sindrome da accerchiamento del centro sinistra, francamente desidero proporre una alternativa a Lei e all’intero Consiglio Regionale; la Sanità è la Caporetto dello spoil system dei partiti politici di centro sinistra e centro destra, inadeguati nel riconoscere nel bisogno della comunità la propria mission, prioritaria rispetto agli interessi del partito e delle poltrone, mi sgomenta pensare che un Uomo intelligente e sensibile come Lei, medico apprezzato e stimato, non abbia rilevato il marciume della politica in sanità.

h) Pensando alla Sua Paziente brillantemente sopravvissuta alla leucemia grazie all’impegno del suo reparto e alla sua conclusione «…sto cercando di riportare con le dovute proporzioni quel che ho fatto con Lei, cioè una buona sanità pubblica…» viene da pensare che Lei sia astuto o patologicamente velleitario per sognare che i partiti dopo il clamoroso fallimento nella gestione della sanità dalla prima riforma sanitaria (1978) ad oggi possano convertirsi.

i) In un momento di condivisione e testimonianza Le riferisco quanto quotidianamente mi confessano tantissimi Pazienti: «L’assistenza sanitaria del passato era vicina a noi, oggi per trovare risposte siamo costretti ad andare a Cagliari o partire».

Gentilissimo Assessore, se pensassi a Lei come il responsabile della Caporetto sanitaria sarei ingiusto e superficiale, penso però che rischia di passare alla storia come uno dei tanti supporter della “Sanità dei Partiti” di non aver intercettato Lei, brillante ematologo, l’anemia morale che alligna nel potere politico quando si discute di sanità, quando le priorità sono dettate dagli uomini di partito e non dai bisogni della comunità.

Gentilissimo Assessore, colgo l’occasione per ricordarle un peccato originale.

Il 13 giugno 2014, lei presente, il Consiglio Regionale dei Sardi approvò la legge N. 12 Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica. Era la prima legge che Lei e Pigliaru approvavate con la condivisione della minoranza in Consiglio. La proposta di legge nasceva da un decennale lavoro tra il Volontariato e le amministrazioni comunali del Sulcis. Oggi dopo oltre quatto anni Lei non è riuscito a produrre sul tema un risultato, sia più prudente in futuro quando si autocelebra, rischia di essere credibile solo tra i suoi amici.

Amici del Sulcis Iglesiente, la crisi della sanità, la povertà della nostra comunità, la mancanza di idee, progetti e aspirazioni ha un responsabile: siamo Noi che da quarant’anni deleghiamo il nostro futuro senza impegnarci quotidianamente nella progettazione di una società a misura dei nostri figli e genitori, il disastro sanitario che colpisce il CTO di Iglesias e il SIRAI di Carbonia merita una reazione composta, organizzata, condivisa. Oggi il nostro territorio non è UNITO, condizione indispensabile per avanzare richieste a Cagliari e Roma, non ha un PROGETTO condiviso sui bisogni del territorio, manca una valutazione epidemiologica sulle patologie più diffuse ed emergenti, manca una previsione demografica che vede il Sulcis invecchiare e quindi programmare risposte assistenziali sagge e competenti. Inutili saranno le rivendicazioni se non si raggiunge l’UNITA’ e si arriva al PROGETTO CONDIVISO dei 125.000 sulcitani.

NOI ABBIAMO UN SOGNO: la società della Solidarietà e dell’Auto Aiuto.

Giorgio Madeddu

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol-Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha pubblicato un Avviso di condizioni meteo avverse, dalle 18.00 di oggi alle 15.00 di mercoledì 26 settembre, per venti forti da nord-est sulle coste settentrionali dell’Isola, fino a burrasca sulle Bocche di Bonifacio e sul Golfo dell’Asinara, dove saranno possibili mareggiate. Localmente saranno interessate da ventilazione da grecale anche le estreme coste meridionali.

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Si è riunito oggi, nel palazzo della Regione, a Cagliari, il Tavolo partenariale finalizzato al reimpiego dei lavoratori del bacino ex Ati Ifras.

All’incontro hanno preso parte l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, coordinatore del Tavolo, insieme ai sindaci e agli amministratori dei Comuni coinvolti, ai responsabili degli enti e delle strutture regionali con specifiche competenze e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

Si è discusso in particolare dell’integrazione al reddito nel periodo in cui i lavoratori hanno percepito la Naspi, che subisce varie decurtazioni nel corso dei mesi, e del superamento attraverso la stipula di un accordo di prossimità della norma introdotta con il cosiddetto decreto “Dignità” che prevede una durata massima di 24 mesi per i contratti a tempo determinato.  

«Si rende necessario – ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu – trovare una soluzione a questioni specifiche già affrontate in sede tecnica. Il tavolo partenariale sui temi dell’integrazione al reddito e dell’accordo di prossimità è chiamato a dare una risposta definitiva che arriverà nel giro di poche settimane. La sintesi finale sarà oggetto di una delibera della Giunta. Intanto si va delineando, anche grazie al bando del Consorzio del Parco Geominerario per 121 persone, il quadro delle assunzioni a tempo determinato. Il percorso è stato lungo e complesso ma vogliamo dare risposte, entro breve tempo, a tutti i lavoratori.»

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Dopo le recenti e fortunate performances musicali in Sardegna dell’artista cubano Beni Medina, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno di Cagliari, con slancio ed entusiasmo rafforza il sodalizio con le realtà creative del mondo latino, con una nuova tournée in Francia in collaborazione con la BM Productions MC e l’Associazione BOOM Latino.

Quattro giorni di concerti, incontri e scambi culturali, dal 27 al 30 settembre, che vedranno protagonista il gruppo “Beni Medina e Sol Latino”. Una formazione che da tempo lavora con passione e incessantemente sulle sonorità caraibiche, estrapolando e proponendo al pubblico il cuore di una cultura ricca di richiami storici, etnologici, religiosi e sociali per uno spaccato artistico di grande spessore e impatto comunicativo.

Ed è proprio la forza di una comunicazione (artistica ed umana) aperta e straordinariamente vulcanica, tipica del popolo cubano, che ha ispirato l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno a mettere a punto, in sinergia con questi eclettici musicisti, un progetto multiculturale assolutamente inedito ed originale, previsto in Sardegna per l’estate 2019.

Si tratta di percorso artistico trasversale, orientato ad amalgamare in modo coerente e stimolante musica, pubblico, improvvisazioni, laboratori, dialogo tra popoli, danza, natura, ambiente: il tutto declinato in un work in progress sullo splendido scenario del litorale cagliaritano. 

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Via libera, in Conferenza di Servizi, riunitasi a Cagliari nella sede dell’Assessorato dell’Industria, all’Autorizzazione Unica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 31 MWp nell’area industriale di Porto Torres. Con la conclusione dell’iter autorizzativo, avviato dall’Assessorato, si apre adesso la fase che porterà all’installazione delle opere all’interno di aree interamente di proprietà di società del gruppo ENI. Il cantiere dovrebbe essere aperto entro la fine dell’anno e i lavori, per un costo che si aggira sui 30 milioni di euro, garantiranno occupazione per circa un anno a 200 lavoratori della zona industriale del nord Sardegna.

«L’approvazione dell’intervento – afferma l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è solo un piccolo ma importante tassello di tutti gli investimenti sull’energia previsti nel territorio e delle iniziative articolate di reindustrializzazione che l’Assessorato e la Giunta stanno portando avanti nell’area di Porto Torres. Dal completamento della Chimica Verde, sulla quale è in corso di definizione l’accordo con ENI, all’attuazione dei progetti relativi all’Area di crisi complessa che adesso andranno a confluire nell’Accordo di Programma Quadro, da definire con il Governo, e che potranno beneficiare dei vari strumenti di sostegno promossi a livello nazionale e regionale. In particolare, l’investimento fa parte del più generale Progetto Italia di ENI i cui obiettivi abbiamo condiviso, fin dall’inizio, in quanto pienamente coerenti con la nostra strategia energetica. Si è concluso, quindi, un percorso complesso che gli uffici del nostro Assessorato hanno seguito con molta attenzione con l’obiettivo di garantire un intervento importante per il territorio. L’investimento previsto – aggiunge l’assessore Maria Grazia Piras – mette insieme innovazione, tutela dell’ambiente e opportunità rilevanti per le imprese del settore energetico. Si tratta di un intervento che va ad aggiungersi a quello che si sta realizzando ad Assemini. L’obiettivo è di creare laboratori permanenti per lo sviluppo tecnologico in campo ambientale ed energetico e installare impianti molto avanzati come il CSP, Concentrated Solar Power. La Sardegna si conferma una delle prime regioni in Italia in tema di rinnovabili e si proietta sempre più a livello internazionale nel campo della ricerca applicata ai nuovi impianti. L’infrastruttura, inoltre, è sicuramente un valore aggiunto in termini di economia circolare, riduzione delle emissioni climalteranti e valorizzazione dell’area industriale.»

L’intervento di Porto Torres rientra perfettamente nel Piano Energetico Regionale, approvato dalla Giunta due anni fa, grazie al quale la Regione ha programmato e indirizzato gli interventi strategici in tema di energia. Una grande attenzione, nel PEARS, è rivolta alle rinnovabili, alla ricerca, all’efficientamento e alla riduzione di emissioni di CO2. La Commissione europea, per esempio, ha definito un modello innovativo a livello mondiale l’impianto solare termodinamico e fotovoltaico realizzato dalla Regione nell’area industriale di Ottana e inaugurato nel novembre scorso. L’opera sperimentale integra per la prima volta le tecnologie solari, il termodinamico e il fotovoltaico a concentrazione con nuove tecnologie. Il PEARS, inoltre, prevede interventi decisivi sul fronte dell’efficienza energetica: quasi 100 Comuni, infatti, hanno avviato, o stanno avviando, progetti sperimentali di reti intelligenti grazie al Bando Micro Grid (6,5 milioni di euro) per massimizzare l’autoconsumo di energia attraverso l’installazione di sistemi di accumulo; con un altro bando sulle Smart Grid (44 milioni di euro) si sta invece garantendo più efficienza energetica in numerose strutture pubbliche. Non meno importanti sono gli interventi sulla Mobilità elettrica, una scelta verde e di avanguardia che prevede la spesa di 15 milioni di euro per realizzare 650 stazioni di ricarica per le auto elettriche. Infine, nel PEARS trovano spazio anche gli interventi a Berchidda e Benetutti, titolari dell’intera rete elettrica, per sviluppare un nuovo modello energetico basato sulla sperimentazione e la realizzazione di reti intelligenti.

     

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Il presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, in veste di commissario straordinario del Governo per il recupero e riqualificazione del compendio di La Maddalena, si è recato questa mattina, assieme all’assessore della difesa dell’Ambiente Donatella Spano, al direttore generale Alessandro De Martini e al capo di gabinetto degli Enti Locali Gianluca Palla, a La Maddalena. Durante l’incontro con il sindaco, Luca Montella, è stata condivisa l’esigenza che il Governo nomini immediatamente il soggetto attuatore, indispensabile per far partire e dare operatività al processo di riqualificazione. Il confronto si è allargato alla composizione dell’Ufficio del Commissario, organo tecnico cui parteciperanno, è stato deciso, anche membri del Comune maddalenino.

«È stata una giornata di lavoro molto proficua. Come abbiamo detto fin da principio, vogliamo procedere in stretta collaborazione con la comunità locale, condividendo le azioni e concordando le modalità di realizzazione del piano specifico degli interventi e delle attività – ha detto il presidente Francesco Pigliaru al termine delle riunioni e del sopralluogo all’Arsenale -. Quando siamo arrivati alla guida della Regione qui non solo era tutto bloccato, ma non si vedeva nessuna prospettiva di recupero né tantomeno di rilancio dopo i danni causati dallo scippo del G8. Da allora abbiamo lavorato molto, con grande determinazione, per restituire a questo territorio le opportunità cui ha diritto. Siamo riusciti a convincere due governi a seguirci nel ridare alla Sardegna e a La Maddalena la responsabilità diretta di impostare la rinascita di questo luogo – ha ricordato il Presidente -, ma ci sono ancora dei passaggi da fare. Ora a questo governo spetta individuare il soggetto attuatore, necessario per far partire i bandi e quindi trovare chi, concretamente, metterà in atto questo processo atteso da troppi anni. Continueremo a sollecitare – perché questi passi vengano fatti nel più breve tempo possibile. Firmeremo con il Sindaco un’intesa istituzionale e nell’ufficio del Commissario ci sarà un dirigente indicato dal Comune – ha concluso Francesco Pigliaru –, e questo, nel percorso di lavoro, contribuirà ad accelerare i tempi.»

Il percorso per restituire a La Maddalena le prospettive di sviluppo interrotte dal mancato G8, che prevede la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana dell’area dell’Arsenale – ex Area militare, attende infatti tale passaggio amministrativo, dopo la nomina effettuata dall’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, lo scorso 25 maggio, del presidente della Regione a commissario straordinario del Governo e la precedente dichiarazione, con atto del Consiglio dei ministri, dell’Arsenale di La Maddalena a Area di rilevante interesse nazionale.