23 December, 2025

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TV headed businessman with folded arms standing on concrete wall background. Mock up

Se pensate che il mondo dell’imprenditoria sia la vostra strada e volete arricchire le vostre conoscenze manageriali e aziendali, potete prendere spunto dall’evoluzione delle grandi imprese del passato e del nostro tempo, nonché dalle storie di imprenditori e manager nazionali e stranieri.

In questo articolo abbiamo raccolto per voi i 10 documentari che ogni aspirante manager dovrebbe guardare almeno una volta prima di lanciare il suo business. Buona visione!

  • Leopoldo Pirelli. Impegno industriale e cultura civile

Partendo dalla grande industria del nostro paese, i futuri imprenditori possono trovare illuminante e piacevole il documentario trasmesso da Sky che delinea la personalità di Leopoldo Pirelli e che ci lascia una sorta di decalogo del buon imprenditore. L’esperienza umana e professionale di questo capitano d’industria viene raccontata da chi lo conosceva e ha avuto la possibilità di lavorare con lui: dai familiari, come la compagna Rosellina Archinto e il figlio Alberto, a Marco Tronchetti Provera, ossia colui che lo ha sostituito nella guida del gruppo e che ancora oggi riveste il ruolo di Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli.

  • The Director

Rimanendo sempre in Italia, questo documentario apre una finestra su un altro settore industriale fondamentale nel nostro paese, ossia quello della moda. In maniera originale e interessante, il regista delinea la carriera di Frida Giannini, stilista e direttore creativo di Gucci, mostrando agli spettatori e ai futuri imprenditori il dietro le quinte di una grande casa di moda e quali sono gli step fondamentali per creare un brand di fama internazionale.

  • American Experience: Henry Ford

Chi ama i documentari dal taglio più biografico non può perdersi quello sulla vita di Henry Ford, che fa parte delle miniserie sulla storia americana prodotte dalla PBS. A questo grande industriale va il merito di aver rivoluzionato il nostro modo di lavorare e di aver aumentato la produttività delle grandi industrie, automobilistiche e non, rendendole moderne e competitive.

  • Steve Jobs: One Last Thing

Sempre la PBS ha prodotto un altro documentario su uno degli imprenditori più famosi e venerati del nostro tempo: Steve Jobs. In questo caso, più che ripercorrerne la vita e la carriera in maniera biografica, come fa forse meglio il film Steve Jobs di Danny Boyle uscito nel 2015, il documentario svela la formula vincente alla base del suo business, ossia la combinazione tra un buon prodotto e una sua buona presentazione sul mercato. Anche il marketing è fondamentale se si vuole costruire un’impresa di successo.

  • Downloaded

Al centro di questo film documentario del 2013 ci sono Napster e i suoi creatori, Shawn Fanning e Sean Parker. La nascita e lo sviluppo dell’azienda, fino all’acquisizione da parte di Rhapsody, viene narrata da diversi punti di vista, non solo quello dei fondatori e degli utenti, ma anche quello degli artisti del panorama musicale internazionale e dei giuristi, chiamati a confrontarsi sul tema della libera condivisione di file e contenuti incentivata dal web.

  • TED Talks: Life Hacks

Se poi siete in cerca di consigli utili e molto pratici, affidatevi a questa raccolta di lezioni del marchio di conferenze statunitense TED. Disponibili anche su Youtube, i video forniscono i consigli di diversi esperti che vi aiuteranno a trasformare la vostra vita, rivitalizzare il vostro business e incrementare gli affari e la produttività della vostra azienda.

  • Enron: The Smartest Guys in the Room

Per chi si preoccupa dei rischi e delle responsabilità derivanti dall’essere alla guida di una grande impresa, questo documentario del 2005 sulla caduta della compagnia energetica Enron può essere un utile ammonimento, perché mostra come anche un grande colosso industriale può essere toccato dal fallimento una volta imboccata la strada sbagliata.

  • Something Ventured

Alla base di un’impresa di successo non ci sono solo delle buone idee e un buon manager, ma spesso, soprattutto per il primo lancio sul mercato, è fondamentale il contributo di capitalisti e investitori spregiudicati. Questo documentario del 2011 mostra l’esempio di capitalisti geniali che hanno intuito il potenziale di aziende tecnologiche come Apple e Google e hanno collaborato con fondatori e imprenditori per portarle al successo.

  • Somm

Il motore di un grande imprenditore è la passione e la convinzione in quello che fa e nel proprio prodotto, nonché l’ambizione di poterlo rendere il fulcro centrale di un business di successo. La visione del documentario Somm, attraverso il racconto della storia di quattro uomini che si preparano all’esame di sommelier per trasformare la loro passione in una professione, vi ispirerà a perseguire le vostre ambizioni a tutti i costi.

  • Freakonomics

Un aspirante manager deve essere un abile conoscitore non solo delle leggi del mercato, ma anche dei desideri, delle ambizioni e delle motivazioni scientifiche ed economiche che stanno alla base del comportamento umano, e in particolare di quello dei propri collaboratori, investitori e clienti. In questo può aiutarvi il film del 2010 Freakomics, ispirato al libro di Steven Levitt e Stephen Dubner, assolutamente da vedere.

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La direzione regionale di Sinistra Italiana, riunita ieri, sabato 7 aprile, a Ghilarza, ha confermato l’impegno assunto con gli elettori di lavorare attivamente alla costruzione di un soggetto politico unitario che, superando i limiti evidenziati anche dal risultato elettorale negativo (e, in particolare, un assemblearismo disordinato e sterile), promuova al livello regionale e ai livelli provinciali la costituzione di Comitati di coordinamento tra le forze politiche che hanno dato vita all’alleanza di Liberi e Uguali e ad altri movimenti e realtà associative e sindacali che volessero concorrervi, con il compito di preparare una conferenza programmatica nella quale possano essere affrontati i principali temi che interessano la società sarda.

Ha dato inoltre mandato al segretario regionale di verificare con i dirigenti nazionali l’opportunità di svolgere un congresso regionale straordinario in tempi brevi, per rilanciare l’azione politica di Sinistra Italiana in Sardegna, anche nelle forme autonome proprie di una regione a statuto speciale.

Un apposito gruppo di lavoro è stato incaricato di prendere gli opportuni contatti con le altre forze politiche regionali e con i gruppi presenti nel Consiglio regionale per verificare eventuali convergenze nella individuazione di una piattaforma politico-programmatica da presentare agli elettori sardi nella ormai prossima consultazione elettorale.

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Per la Festa della Misericordia si è svolta questa mattina una cerimonia a Genna Gonnesa, un piccolo ma molto unito centro del comune di Carbonia, nel quale risiedono otto famiglie. L’’antico casale agro-pastorale situato nei pressi di Cortoghiana si è vestito a festa per celebrare questa ricorrenza.

Gli abitanti sono da sempre molto legati alla festa della Misericordia, nella quale anche l’’Amministrazione comunale ha voluto far sentire la sua presenza, con la partecipazione del sindaco Paola Massidda, del vicesindaco Gian Luca Lai e del consigliere comunale Marco Serafini. “

Genna Gonnesa ha dimostrato – anche nella giornata odierna – di essere un esempio di comunità locale che valorizza e consolida le proprie tradizioni e la propria identità, sviluppando un forte senso di appartenenza e di solidarietà tra le famiglie che vi abitano”, ha affermato il sindaco Paola Massidda.

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E’ stata una giornata positiva, per le due squadre sulcitane, la nona di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale. Il Carloforte ha regolato il Sant’Elena Quartu, con il minimo scarto, 1 a 0, ed approfittando delle sconfitte del La Palma Monte Urpinu sul campo della capolista solitaria Arbus (2 a 1), ora avanti a tutti di 5 punti e ad un passo dalla promozione diretta in Eccellenza, e della San Marco Assemini ’80 ad Arborea, 1 a 1, ha ridotto da 7 a 4 punti il ritardo dalla seconda posizione. Il Carbonia ha espugnato il campo del Vecchio Borgo Sant’Elia con il punteggio di 2 a 0, con reti di Fabio Biccheddu e Momo Konatè, isolandosi al sesto posto, con 37 punti. La squadra di Andrea Marongiu si conferma in un buon periodo di forma, a 17 giorni dalla finale di Coppa Italia in programma il 25 aprile a Oristano contro la Dorgalese, che nell’anticipo di ieri del girone B ha maltrattato la Macomerese (avversario del Carbonia nel terzo turno eliminatorio di Coppa Italia) con il punteggio di 8 a 1.

Sugli altri campi, l’Andromeda ha espugnato il campo del Seulo 2010 per 2 a 0 e con lo stesso punteggio il Quartu 2000 (prossimo avversario del Carbonia) ha superato l’Idolo di Arzana; il Siliqua ha superato nettamente il Selargius per 3 a 0 e il Bari Sardo, infine, ha avuto la meglio sul Gonnosfanadiga per 1 a 0.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, continua il testa a testa tra il Villamassargia e la Monteponi Iglesias. La capolista ha fatto suo, come da pronostico, il derby con il Domusnovas Junior Santos con un largo punteggio, 5 a 0, e la Monteponi ha risposto espugnando il campo del Villanovafranca, per 3 a 1. Pari nel derby tra Cortoghiana e Fermassenti, 2 a 2, e tra Atletico Villaperuccio e Gioventù Sarroch, 1 a 1. Preziosa vittoria per l’Atletico Narcao sulla Virtus Villamar, 1 a 0, stesso punteggio con il quale la Villacidrese ha battuto l’Atletico Masainas. Larga vittoria per la Libertas Barumini sul Pula, 3 a 0 e vittoria esterna in una partita ricca di goal per la Gioventù Sportiva Samassi sul campo del Senorbì, 3 a 2.

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Il presidente Stefano Sardara.

Ancora una sconfitta al fotofinish, per la Dinamo, nel match casalingo con la Germani Basket Brescia, valido per la decima giornata della regular season del campionato LBA. E’ finita 76 a 80 (primo tempo 43 a 44, al termine di 40′ combattutissimi ed eqilibratissimi.

Nonostante la sconfitta, la Dinamo ha fornito importanti segnali di reazione, alla prima in panchina del nuovo coach Zare Markovski, chiamato dal presidente Stefano Sardara al posto del dimissionario Federico Pasquini, con una buona circolazione di palla e una grande aggressività per 35’, ma sulla sua strada ha trovato una squadra, la Germani dell’ex Brian Sacchetti, terza in classifica, che non le ha lasciato spazio, lottando dal 1° al 40° minuto di gioco.

Nella Dinamo quattro i giocatori finiti in doppia cifra. Il migliore è risultato un ritrovato Scott Bamforth, a referto con 13 punti  3/4 da due punti e 2 assist. Bene anche Darko Planinic a segno con 12 punti, 7 rimbalzi e 15 di valutazione. In doppia cifra anche Joshua Bostic (11 punti): poco sotto la doppia doppia Shawn Jones, uscito poi per 5 falli a referto con 8 punti e 9 rimbalzi. Buon secondo tempo per William Hatcher, autore di 8 punti nella terza frazione e 5 falli subiti. Top alla voce assist Rok Stipcevic: per lui 7 cioccolatini serviti ai compagni. Importante apporto dalla panchina di Jonathan Tavernari (8 punti, 1 su 2 da due punti, 2 su 6 da tre punti), e Marco Spissu (5 punti, 1 assist).

«Penso che quando ci hanno ridotto a giocare uno contro uno con Landry e Moss in post basso, saltando la nostra pressione esterna, abbiano costruito almeno 10 punti, che alla fine hanno fatto la differenza – ha commentato Zare Markovski -. Noi quella differenza nell’uno contro uno potevamo recuperarla soltanto con un gioco di squadra, in attacco, ma non siamo stati lucidi nelle letture delle loro difese su pick&roll, magari facendo un palleggio in più e  dando più tempo al loro lungo di recuperare. Per di più il pick&roll di Vitali ha creato ulteriore differenza, lui è stato sempre lucido a passare la palla e i lunghi a leggere i suoi passaggi. Alla lunga, nell’arco dei quaranta minuti, sono state queste differenze tecniche ad impedirci di portare a casa questi due punti molto importanti per proseguire il cammino verso i playoff. La squadra ha fatto quello che doveva fare, ovviamente con tutte le difficoltà oggettive che davanti a un’avversaria come questa si sono evidenziate. Questa settimana i ragazzi hanno lavorato benissimo, sapendo che tutti devono dare il loro contributo alla causa. Continueremo a lavorare – ha concluso il coach macedone – per cercare di capire quali sono le difficoltà oggettive e quali quelle che si possono curare.»
«Innanzitutto voglio ringraziare tutti perché come sardi, come sassaresi, mi avete fatto risentire a casa, è stato davvero speciale – ha detto l’ex Brian Sacchetti -. All’inizio ero molto emozionato, è stata una gara particolare dove ho rivisto tanti amici dentro e fuori dal campo. Sapevamo che sarebbe stata una partita con grandi insidie ma noi per tutto l’arco dei quaranta minuti. Poi, nel finale, punto a punto la nostra leggerezza mentale ha fatto sì che noi fossimo più lucidi e portassimo a casa i due punti. Sono fiero di questa vittoria di squadra, vogliamo continuare così. Chiaramente, per la Dinamo non è un momento facile, ha appena fatto un cambio di allenatore e chiaramente le cose non cambiano da un giorno all’altro. Mi auguro davvero che si possa riprendere – ha concluso Brian Sacchetti -, non è tutto perduto, ci sono ancora 5 partite e credo che non sia un’impresa impossibile.»

Dinamo Banco di Sardegna 76 – Leonessa Brescia 80

Parziali: 26 a 26; 17 a 18; 20 a 20; 13 a 16.

Progressivi: 26-26; 43 a 44; 63 a 64; 76 a 80.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Bostic 11, Bamforth 13, Planinic 12, Devecchi, Pierre, Jones 8, Stipcevic 7, Hatcher 8, Polonara 4, Picarelli, Tavernari 8. All. Zare Markovski.

Leonessa Brescia: Moore 6, Hunt 13, Mastellari 3, L.Vitali 11, Landry 13, Ortner 4, Fall, Traini, M.Vitali 19, Moss 10, Sacchetti 1. All. Andrea Diana.

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Due giorni di musica (e non solo) in cinque angoli diversi della Sardegna: Alghero, Nuoro, Barumini, le isole dell’Asinara e di Tavolara. Così la terra dei nuraghi celebra l’International Jazz Day, l’appuntamento annuale del 30 aprile promosso dall’UNESCO, l’Agenzia dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura: una giornata istituita nel 2011 per sottolineare il ruolo che la musica jazz può giocare nell’unire le persone di ogni angolo del globo, per promuovere la pace, il dialogo tra le culture, la diversità e il rispetto dei diritti umani e della dignità umana, la libertà di espressione, l’uguaglianza di genere e il ruolo dei giovani nell’attuazione del cambiamento sociale.

 Jazz Island for UNESCO 2018: questo il titolo dell’iniziativa in programma in Sardegna che, cambiando percorsi e raddoppiando in durata, rilancia la formula della riuscita edizione del 2016. Artefici delle due giornate del 29 e 30 aprile sono la rappresentanza sarda dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, promotrice della rassegna Jazz Island for Unesco 2016, e tre diverse realtà attive nella promozione e diffusione del jazz nell’isola: l’Ente Musicale di Nuoro, responsabile dei Seminari Jazz che da trent’anni si tengono ogni estate, tra fine agosto e i primi di settembre, nel capoluogo barbaricino; l’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda, titolare dell’omonimo festival fondato (nel 1988) e diretto da Paolo Fresu; e JazzAlguer, la rassegna in corso ad Alghero, con appuntamenti mensili, dallo scorso dicembre al prossimo luglio. 

Fitto e variegato il cartellone che, mescolando musica, ambiente, siti storici, natura e cultura, si snoderà in un ideale percorso a tappe dal nord al sud dell’isola, dall’Asinara a Tavolara, da Alghero ai nuraghi di Nuoro e di Barumini, sito riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Ernst Reijseger © Roberto Cifarelli

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In attesa della partenza dei lavori per lo smantellamento della strada asfaltata della Pelosa e l’avvio del progetto di recupero delle dune a monte della strada, il consiglio comunale dà il via libera alla la concessione del servizio per la gestione delle aree con sosta a pagamento. Intanto, diminuiranno le aree sosta per auto e moto e sarà realizzata un info point turistico ed ambientale.

La decisione è arrivata nell’ultimo consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza, di due della minoranza e due astensioni. Adesso gli uffici potranno avviare le procedure per la gara d’appalto per la gestione che sarà limitata alla stagione estiva 2018.

Ad illustrare la pratica è stata l’assessore del Turismo Francesca Demontis che in apertura ha fatto sapere che quest’anno, con molta probabilità, le tariffe della sosta potranno subire un lieve aumento. «Si tratta di alcuni centesimi – ha precisato la componente della giunta di Antonio Diana – anche perché saranno eliminati alcuni parcheggi, dal centro servizi al bar “I Ginepri”. Saranno una ventina in tutto, tra stalli per auto e moto, quelli che saranno eliminati per fare spazio all’area da destinare all’info point turistico e di sensibilizzazione ambientale».

Inizierà proprio da qui la compagna di comunicazione sui lavori che, a partire dal 2019, interesseranno l’area delle dune della Pelosa. Un’occasione, che l’amministrazione non vuole assolutamente, perdere per informare da subito un vasto pubblico di turisti sull’importante lavoro di salvaguardia di una delle più belle spiagge al mondo.

L’assessore, inoltre, ha fatto sapere che a breve sarà dato incarico all’ufficio tecnico comunale di avviare le procedure per l’installazione dei lava piedi all’uscita delle passerelle che dalla spiaggia conducono alla strada. «Si tratta – ha aggiunto ancora Francesca Demontis – di strumenti utili a ridurre il trasporto di sabbia. Inoltre, nei pressi della Pelosetta prevediamo di installare un’isola ecologica, sorvegliata e attiva per il solo periodo estivo. Un sistema che ci consentirà di smaltire e differenziare i rifiuti che vengono lasciati numerosi nel periodo estivo».

Con l’approvazione della concessione del servizio da parte del consiglio comunale, la gestione delle aree sosta a pagamento sarà attuata sempre con parcometri e servizio di controllo della sosta attraverso gli ausiliari del traffico nominati tra i dipendenti della società di gestione.

La Giunta, intanto, nella seduta di febbraio ha stabilito le nuove tariffe che entreranno in vigore con l’avvio del servizio, previsto il 1° giugno prossimo.

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Il Cagliari affronta questo pomeriggio un passaggio fondamentale sul cammino che porta alla salvezza. I punti in palio al Bentegodi contro il Vero o sono di un’importanza capitale e la squadra di Diego Lopez deve fare assolutamente risultato, possibilmente vincere, per scacciare buona parte delle paure riaffiorate dopo gli ultimi risultati negativi, determinati in parte per propri demeriti, ma anche per sfortuna (vedi il caso di domenica scorsa a Marassi contro il Genoa dell’ex Davide Ballardini, impostosi all’ultimo munito c0n una prodezza del portoghese Iuri Medeiros dopo aver rischio di perdere sulla conclusione di Leonardo Pavoletti terminato sul palo a portiere battuto).

Il Verona, in crisi profonda, è avversario che non va sottovalutato, perché nel calcio, si sa, la disperazione a volte moltiplica le forze e complica la vita agli avversari ed oggi, probabilmente, la squadra scaligera si gioca le ultime chances di permanenza in serie A.

Diego Lopez, purtroppo, non può disporre degli Farias, Han, Deiola e Dessena e degli squalificati Ceppitelli e Andreolli. Ritorna Luca Cigarini.

«Sapevamo che questa sarebbe stata una partita fondamentale, sin dall’uscita del calendario, perché è uno scontro diretto – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Conteranno molto i primi 20′. Dovremo avere lo stesso atteggiamento di Benevento, dove avevamo rubato quattro-cinque palloni stando dieci metri più avanti a centrocampo ma poi non eravamo riusciti ad andare in porta. Sono dettagli da migliorare: il Napoli ci ha rubato due palle e ha segnato due gol. Sarà una gara particolare, dobbiamo essere intelligenti, mostrare personalità, andare a fare la partita.»

«Il Cagliari non è una squadra fragile – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Sempre a Benevento abbiamo avuto una grande reazione di carattere negli ultimi minuti, sul campo di una squadra in salute che ha battuto avversarie come Sampdoria, Crotone; contro il Torino abbiamo fatto male nella ripresa ma nel primo tempo avevamo costruito tre palle gol pulite. A Genova siamo andati a cercare la vittoria anche dopo avere raggiunto il pareggio e abbiamo avuto l’occasione per vincerla: certo, poi abbiamo preso il gol del 2-1, è stato un errore nostro perché se una partita non riesci a vincerla devi cercare almeno di non perderla. Questi dettagli fanno la differenza.»
«Dipende da quello che faranno le altre, ma è sicuro che se usciamo da Verona con un risultato positivo facciamo un buon salto in avanti: non solo muoviamo la classifica ma limitiamo uno dei nostri avversari diretti. Non dimentichiamo – ha concluso Diego Lopez – che abbiamo 5 punti di vantaggio: sono le altre a dover inseguire.»

 

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A mezzogiorno la Dinamo ospita al PalaSerradimigni la Germani Brescia, all’esordio in panchina il nuovo coach Zare Markovski, per la 10ª giornata di ritorno della regular season del campionato LBA.

Da oggi alla fine il calendario propone sei partite, sei vere e proprie finali da affrontare al massimo per centrare l’obiettivo dell’accesso ai play-off scudetto.

«E’ stata una settimana particolare dove abbiamo cercato di alleggerire i tanti eventi accaduti in pochi giorni concentrandoci sul lavoro quotidiano – ha detto alla vigilia Zare Markovski -. Affrontiamo Brescia, una squadra che contro Reggio Emilia ha confermato il suo stato di forma e l’ambizione ad entrare tra le prime quattro ai playoff, grazie anche ai recenti rinforzi al roster. Un avversario che è pronto a giocarsi tutto ai playoff. Noi giocando in casa abbiamo altre mille motivazioni per ottenere i due punti che possono permetterci di proseguire il nostro cammino e portare avanti i nostri piani.»

Oggi più che mai un ruolo fondamentale per il raggiungimento della vittoria lo avranno i 5.000 tifosi che riempiranno il PalaSerradimigni.

Foto: http://www.dinamobasket.com/

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Ripartono, dopo una lunga pausa di tre settimane, i campionati regionali di calcio. Nel girone A di Promozione, il calendario propone il big match tra la capolista Arbus ed il La Palma Monte Urpinu, una delle due seconde (l’altra è la San Marco Assemini ’80).

Il Carloforte, deluso per gli ultimi risultati che ormai sembrano averlo tagliato fuori dalla lotta per la promozione, ospita il Sant’Elena (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Stefano Siddi e Valeria Spizuoco di Cagliari), mentre il Carbonia gioca sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia (dirige Gabriele Caggiari di Cagliari, assistenti di linea Flavio Pisu di Oristano ed Annamaria Sabiu di Carbonia), con la testa già alla finalissima della Coppa Italia, in programma il 25 aprile a Oristano, contro la Dorgalese (impostasi ieri in uno dei due anticipi del girone B, sulla Macomerese, per 8 a 1).

Sugli altri campi, si giocano Arborea – San Marco Assemini ’80, Bari Sardo – Gonnosfanadiga, Quartu 2000 – Idolo, Seulo 2010 – Andromeda e, infine, Siliqua – Selargius.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, dopo la vittoria nel confronto diretto, con conseguente sorpasso in vetta alla classifica del Villamassargia sulla Monteponi, la squadra di Giampaolo Murru ospita il Domusnovas, ultimo in classifica, mentre la Monteponi è di scena a Villanovafranca.

Sugli altri campi, sarà derby tra Cortoghiana e Fermassenti, l’Atletico Narcao ospita la Virtus Villamar, l’Atletico Villaperuccio la Gioventù Sarroch, mentre l’Atletico Masainas gioca a Villacidro. Completano il programma della nona giornata di ritorno le partite Libertas – Pula e Senorbì – Gioventù Sportiva Samassi.

Giacomo Sanna (Carloforte).