24 December, 2025

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La Giunta Massidda perde un altro pezzo: s’è dimessa oggi l’assessore degli Affari Generale e del Personale Paola Argiolas. E’ il quinto assessore dimissionario dall’inizio della consiliatura. Nella lettera di dimissioni presentata all’ufficio protocollo, Paola Argiolas non ha motivato la sua decisione che arriva a distanza di 9 mesi e mezzo dalle ultime dimissioni, quelle dell’assessore della Cultura Emanuela Rubiu. In precedenza avevano lasciato la Giunta Massidda Arianna Vinci, Riccardo Cireddu e Carla Mario. Al posto dei primi quattro assessori dimissionari, Paola Massidda ha nominato Loredana La Barbera, Luca Caschili, Valerio Piria e Sabrina Sabiu.

Paola Argiolas, ex dipendente del comune di Carbonia, pensionata, era stata eletta consigliera comunale il 5 giugno 2016, con 185 preferenze. Nominata assessore, aveva lasciato, come prevede il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, la carica di consigliere comunale.

Della prima Giunta presentata da Paola Massidda il 5 luglio 2016, composta da 7 assessori, ne sono rimasti in carica soltanto 2: il vicesindaco Gian Luca Lai e Mauro Manca.

L’avvio di consiliatura per la maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle è stata caratterizzata anche da altre dimissioni: quelle di due presidenti di commissione, Mauro Uccheddu (sostituito da Angelo Rosas, a sua volta sostituito da Marco Serafini; e Maurizio Soddu, sostituito dal capogruppo Manolo Cossu), della consigliera Sabrina Soru, sostituita dal primo dei non eletti Marco Craig; e, infine, del presidente del Consiglio comunale, sostituito da Daniela Marras.

Le dimissioni odierne di Paola Argiolas, in attesa di conoscerne le motivazioni, appaiono un segnale evidente che la fase di maturazione politica del Movimento 5 Stelle, a Carbonia, dopo la clamorosa vittoria elettorale di due anni fa, non sia ancora terminata.

Il sindaco, Paola Massidda, ha annunciato la presentazione delle dimissioni dell’assessore degli Affari Generale e del Personale Paola Argiolas, protocollate questo pomeriggio, in apertura della seduta del Consiglio comunale, in corso per l’avvio della sessione di Bilancio.

Giampaolo Cirronis

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Il vice sindaco di Suni Emanuele Ruggiu è il nuovo coordinatore di Forza Italia per il territorio che si allunga dalla Planargia sino al basso Montiferru. La decisione è arrivata ieri con la nomina decretata dal coordinatore provinciale degli azzurri Antonio Iatalese. Un’investitura che conferma la volontà della pattuglia berlusconiana verso una ricostruzione e ristrutturazione del partito. Un esercito di militanti e simpatizzanti che fa da perno al consigliere regionale Oscar Cherchi che – dopo una breve tregua – è pronto al suo ritorno nell’aula di via Roma.

«Emanuele Ruggiu – spiega l’ex assessore dell’Agricoltura – avrà il compito di ricostruire il partito nel compendio che si ritaglia tra Planargia e Montiferru, con l’obiettivo ormai proiettato verso le amministrative di giugno e le regionali del 2019. Con questa nomina Forza Italia vuole avere un ulteriore punto di riferimento nella provincia». L’area di Oristano, infatti, intende giocare un ruolo da protagonista per le prossime regionali. Pensiamo debba esserci un modo profondamente diverso di concepire il legame con i territori. La scelta di Ruggiu rappresenta un segnale di discontinuità e apertura verso le aree svantaggiate. Sin dai prossimi mesi, in Consiglio, saranno affrontate tematiche fondamentali per lo sviluppo dell’interno – conclude Oscar Cherchi -, che dovranno portare a porre l’accento sul grave disagio delle zone più marginali, con il rischio spopolamento che diventa uno spettro da scongiurare.»

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«Il circolo Partito Democratico isola di Sant’Antioco condanna fermamente gli autori dell’abbandono in piena area verde della città di alcuni rifiuti di attrezzatura legata all’esercizio della pesca, fatto avvenuto pochi giorni fa.»

Lo scrive, in una nota, la segretaria Monica Fois.

«E’ decisamente inammissibile che al netto dell’inciviltà e dell’ignoranza di taluni personaggi, in uno scenario come quello odierno nel quale la tecnologia è arrivata ormai a fornire strumenti con i quali si può monitorare in maniera precisa e puntuale la vita di ciascuno di noi, spesso anche in modo eccessivo, per quel che concerne invece dare dei servizi utilissimi nella nostra nostra città non si sia ancora riusciti a creare un sistema di controllo accurato che garantisca il massimo rispetto delle norme legate all’igiene, al decoro ed al rispetto dell’ambiente, e che ancora tutti coloro che sono privi di senso civico e rispetto per il prossimo e per l’ambiente in cui vivono possano agire indisturbati – aggiunge Monica Fois –. Se è necessario integrare il personale addetto al controllo nel corpo di polizia municipale lo si metta tra le assolute priorità, così come si è fatto presto a mettere insieme risorse per altre situazioni che il Sindaco ha ritenuto improcrastinabili, e che forse alla luce di quanto sta avvenendo avrebbe potuto gestire in maniera differente.»

«Accogliamo positivamente la recente ordinanza emessa dal primo cittadino in materia di decoro ed igiene pubblica – sottolinea ancora Monica Fois -, che racchiude al suo interno temi importanti come quello della salute pubblica legata alla proliferazione di insetti ed animali nocivi all’interno delle proprietà private, soprattutto, quelle abbandonate o non utilizzate, lo sfrondamento delle siepi a garanzia della viabilità e della sicurezza antincendi; rilevando, tuttavia, che l’ordinanza emessa ha escluso di menzionare l’importanza di tenere in ordine facciate di abitazioni private, che quando si affacciano sul pubblico dovrebbero essere subordinate all’obbligo di tenerle sempre in buone condizioni sia dal punto di vista strutturale che di decoro, anche vietando di collocare sulla facciata fronte strada le macchine per gli impianti climatizzazione.»

«Invitiamo il Sindaco, infine, ad essere conseguente con i fatti a quanto dichiarato prima in campagna elettorale e poi nelle linee programmatiche di governo – conclude Monica Fois -, ed appunto, infine, recentemente con l’ordinanza dello scorso 8 marzo, in modo tale che la nostra città faccia quel passo fondamentale verso una migliore vivibilità e fruibilità da parte di tutti, turisti e cittadini residenti.»

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria, in prima convocazione, mercoledì 28 marzo, con inizio dei lavori alle 19,00 e termine entro le 22.00, presso la sala consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

  • L.R. 28/97 Istituzione Scuola Civica di musica “Don Tore Armeni”, approvazione del programma di spese per l’anno scolastico 2018/2019 e richiesta di contributo alla Regione Autonoma della Sardegna;
  • approvazione del regolamento per l’affidamento di contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione degli elenchi di operatori economici;
  • modifica del regolamento e del piano delle aree per l’esercizio del commercio su aree pubbliche;
  • approvazione degli indirizzi per la redazione del piano Regolatore del Porto di Sant’Antioco.

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Due teste umane sorrette soltanto dalle corrispettive braccia aggrappate a un trespolo, in posizione da volatile. In un romanzo dell’800, saremmo di fronte alla fantasia di uno scienziato pazzo. Nella realtà di oggi, siamo di fronte a un’opera di Sara Renzetti e Antonello Serra, due artisti radicali e rigorosi, poeti della carne che trovano nelle anatomie impossibili la rappresentazione visiva e concettuale dell’essere e dell’esistere. Sono i Santissimi, duo sardo che il 24 marzo inaugura a Roma “Rebirth”, l’esposizione curata da Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti della White Noise Gallery. E “Rebirth” sarà il primo atto di un nuovo percorso della galleria romana che dal quartiere di San Lorenzo si trasferisce in pieno centro, nel cuore di uno dei quadrilateri dell’arte contemporanea a Roma, inaugurando una programmazione più coraggiosa e concettuale, di matrice fondamentalmente installativa.

I Santissimi usano il corpo come strumento di comprensione dello spazio e del tempo, indagandolo nel ciclo nascita-morte. Il corpo è una sorta di guscio che racchiude storie e memorie, individuali e collettive, la superficie narrativa di un discorso sulle condizioni sociali, politiche e culturali del soggetto contemporaneo in crisi, condannato a dimenarsi fra isolamento e allucinazione, desiderio e frustrazione.

Attraverso una tecnica di modellazione del silicone, successivamente cristallizzato nella resina, i Santissimi creano meticolosamente sculture a misura umana (che così diventano specchio riflesso dello spettatore) di corpi indeboliti e crudelmente imperfetti, portatori sani di deformazioni emotive e fisiche. Corpi dagli occhi chiusi ed il volto impassibile. Corpi disturbanti ma immersi in una calma irreale perché hanno imparato l’angoscia esistenziale e riconosciuto l’incompletezza come condizione inevitabile dell’esistenza. Ogni opera suggerisce la promessa di un movimento che non arriva mai, dilatando il tempo in un unico, infinito attimo. E tra angoscia e malinconia, si susseguono fossili anatomici e corpi da incubo, fino ad arrivare a una scultura come “Mom”, per la prima volta in esposizione, in cui la forma torna all’origine e la carne diventa pura materia da plasmare, embrione indefinito che evoca inquietudini ancestrali. I Santissimi indagano forma e sostanza di esseri che hanno dimenticato la loro storia naturale e da dove provengono, in uno sfasamento continuo dell’identità. Una sorta di passione da laboratorio rivela l’empirismo filosofico come corrente culturale di riferimento dei Santissimi e si traduce nella messa in forma, in materia, in arte del pensiero filosofico-scientifico. La potenza delle immagini dei Santissimi, dunque, sconvolge e riscrive il concetto di pudore, di morbosità, di corpo in un orizzonte che contempla il cinema del primo David Cronenberg, alcune metamorfosi di Jan Fabre e il “corpo senza organi” teorizzato da Antonin Artaud.

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Sull’onda dell’entusiasmo per gli ultimi risultati positivi, tre nette vittorie consecutive ed una sconfitta al tie-break, che hanno portato ben dieci punti, che l’hanno rilanciata in classifica, fino al sesto posto, a quota 28 punti, la VBA/Olimpia Sant’Antioco è attesa domenica dalla trasferta sul campo della Lazio Castello, a Roma (inizio ore 16.00). Una vittoria sarebbe quasi certamente decisiva per il raggiungimento della salvezza, considerato che i laziali, ora quart’ultimi a 8 punti dai sulcitani, scivolerebbero a -11 a 5 giornate dalla conclusione del campionato.

La capolista Pol. Sarroch è attesa domani pomeriggio (inizio ore 15.15) da un delicatissimo impegno casalingo con la Roma 7 Volley, terza a 5 punti di distanza ma con una partita in più disputata, mentre la terza squadra sarda, il Cus Cagliari Sandalyon, in lotta per la salvezza, domani, inizio ore 15.30, ospiterà il Volley Marcianise, formazione quinta in classifica.

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Il comune di Santadi ha prorogato al 30 marzo il termine per la presentazione delle domande per la concessione delle agevolazioni economiche sotto forma di rimborsi tariffari per i nuclei familiari residenti, il cosiddetto Bonus idrico.

Le domande devono essere compilate esclusivamente sui moduli appositamente predisposti dall’Ente di Governo dell’ambito della Sardegna (Egas), reperibili presso l’ufficio protocollo del Comune o scaricabili dal sito internet www.comune.santadi.ci.it .

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Domani, sabato 24 marzo, al Teatro Massimo di Cagliari, a partire dalle 10.00, si terrà un’iniziativa di Campo Progressista Sardegna sul tema: “Il nostro programma per la Sardegna“.

Dopo il saluto del presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru, interverranno Francesca Ghirra, Marzia Cilloccu, Arianna Carola e Margherita Zurru.

E’ previsto un faccia a faccia tra il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e Massimiliano Smeriglio, vicepresidente ed assessore della Formazione, ricerca, scuola, università, diritto allo studio e turismo della Regione Lazio.

Coordinerà i lavori Daniela Preziosi.

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Un dibattito pubblico per discutere del futuro dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari. E’ la richiesta avanzata in una mozione sottoscritta dai consiglieri regionali Francesco Agus, primo firmatario, Raimondo Perra, Anna Maria Busia, Pierfranco Zanchetta, Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Alessandro Collu, Paolo Zedda, Emilio Usula, rivolta al presidente della Regione per decidere insieme ai residenti del centro storico della città, l’amministrazione comunale e l’Università di Cagliari il destino dell’ospedale cagliaritano, la cui futura destinazione d’uso non è stata stabilita nella riorganizzazione delle rete ospedaliera regionale.

Recentemente, con una petizione sottoscritta da 1.500 cittadini, i residenti del quartiere hanno espresso al sindaco di Cagliari le loro preoccupazioni sul futuro dell’ospedale.

Così Francesco Agus illustra le motivazioni contenute nella mozione:  «La completa soppressione dei servizi sanitari nel centro storico di Cagliari sarebbe un grave danno non solo nei confronti dei numerosi residenti dei quartieri limitrofi, ma per tutta la città. L’area è frequentata quotidianamente da migliaia di persone che accedono a servizi e attività commerciali, e l’imponente aumento dei flussi turistici riscontrato in città negli ultimi anni ci obbliga a ragionare tutti insieme se un’ utenza così consistente possa avere bisogno di un presidio sanitario stabile nel centro di Cagliari, mantenendo alcuni servizi indispensabili per la sicurezza e l’emergenza sanitaria».

A mettere in allarme l’esponente di Campo Progressista Sardegna è anche la possibilità che in futuro possa ripetersi un nuovo caso “ex ospedale marino”,  questa volta nel centro storico della città.

«In passato la scarsa sinergia tra le istituzioni ha trasformato la vicenda dell’ex ospedale marino di Cagliari in un emblema dell’inefficienza dell’azione politica e amministrativa, una brutta storia che solo dopo tanti anni di totale abbandono e  interminabili contenziosi finalmente sembra avviata verso una soluzione positiva – conclude Francesco Agus -. Ora stabiliamo insieme, quanto prima, il futuro dell’Ospedale San Giovanni di Dio evitando che la struttura possa nel tempo decadere e divenire un rudere su cui, in futuro, dover dibattere solo per deciderne la demolizione

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I dipartimenti dell’Aou di Sassari hanno i loro direttori. Sono stati nominati mercoledì con delibera del direttore generale con la quale sono stati nominati anche i vice direttori di dipartimento e i coordinatori di area funzionale dipartimentale. Sempre mercoledì, è stato costituito il collegio di direzione dell’Aou di Sassari.

«Abbiamo creato una squadra di professionisti clinici – afferma il direttore generale Antonio D’Urso – che supporteranno la direzione aziendale nel governo dell’Aou. Un’attività corale e condivisa che, assieme alla professionalità degli attori coinvolti, deve rappresentare e contraddistinguere l’azione della nostra azienda.»

Sono undici i direttori di dipartimento nominati dal direttore generale: dieci quelli dei dipartimenti dell’assistenza integrata e uno del dipartimento amministrativo e tecnico. Per quanto riguarda i primi, cinque sono direzione universitaria e cinque a direzione ospedaliera.

Per quelli a direzione universitaria, il direttore generale Antonio D’Urso ha preso atto della nota del rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli che ha indicato quale direttore del dipartimento Emergenza Urgenza Pierpaolo Terragni, per quello Chirurgico Alberto Porcu, per quello Oncoematologico Gian Vittorio Campus, per quello della Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole, per il dipartimento Tutela delle fragilità Stefano Sotgiu.

Per quelli a direzione ospedaliera, il rettore dell’Università di Sassari ha espresso parere favorevole sulle nomine comunicate dal direttore generale. Queste ultime, sulla base del regolamento per l’organizzazione e funzionamento dei dipartimenti, sono state fatte sui candidati in possesso dei requisiti validi. I loro nominativi sono venuti fuori dalle riunioni dei comitati di dipartimento che si sono svolte nei giorni scorsi. Direttore del dipartimento Medico sarà Francesco Bandiera, del dipartimento Specialità mediche e della riabilitazione Maria Cossu, del dipartimento Neuroscienze testa collo Francesco Bussu, del dipartimento Cardio toraco vascolare Pierfranco Terrosu e del dipartimento Farmaco e diagnostica Stefano Profili.

Chiara Seazzu, infine, sarà il direttore del dipartimento amministrativo e tecnico.

Contestuali quindi le nomine dei coordinatori di area funzionale dipartimentale. Per il dipartimento Farmaco e diagnostica saranno Stefano Profili all’area della diagnostica per Immagini e interventistica quindi Salvatore Rubino all’area della diagnostica di laboratorio. Per il dipartimento amministrativo e Tecnico, invece, Chiara Seazzu all’area amministrativa e Luigi Spanu all’area tecnica.

Nominati anche i vice direttori del dipartimento Farmaco e diagnostica, sarà Salvatore Rubino, e del dipartimento amministrativo e tecnico, sarà Luigi Spanu.

Successivamente saranno nominati gli altri vice direttori di dipartimento. Restano ancora da istituire il comitato di dipartimento delle Professioni sanitarie e da nominare il relativo direttore.

L’incarico di direttore di dipartimento ha natura fiduciaria, è triennale, rinnovabile a seguito di valutazione e decade in ogni caso trascorsi 90 giorni dalla cessazione dell’incarico di direttore generale.

È stato costituito, infine, il collegio di direzione, cioè l’organo deputato a supportare la direzione strategica nel perseguimento della missione aziendale e nel governo complessivo dell’azienda.

È formato dal direttore generale che lo presiede, quindi dal direttore sanitario, Nicolò Orrù, e amministrativo, Lorenzo Pescini, dai direttori di dipartimento, dal direttore della direzione Medica di presidio, Bruno Contu, e dal direttore Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere Ida Mura. A questi componenti con diritto di voto si affiancano i componenti senza diritto di voto rappresentati dai vice direttore del dipartimento Farmaco e diagnostica e dal vice direttore del dipartimento amministrativo e tecnico, quindi dal direttore della struttura complessa di Farmacia, Gabriella Carmelita, e dal direttore della struttura complessa delle Professioni sanitarie, Pina Brocchi.