25 December, 2025

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Sarà inaugurata questa sera, alle 18.00, nella sede della Fondazione di Sardegna di via Carlo Alberto a Sassari, la mostra “Sironi 1933 – I figurini per Lucrezia Borgia”. Si tratta della prosecuzione del percorso espositivo ospitato nei mesi scorsi a Cagliari nel palazzo del Consiglio regionale della Sardegna. L’allestimento, curato da Giorgio Dettori, vanta la collezione completa dei figurini realizzati da Mario Sironi per la rappresentazione della “Lucrezia Borgia” di Gaetano Donizetti nella prima stagione del maggio musicale fiorentino, andata in scena nel 1933.

Alla kermesse sassarese sarà presente anche il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau: «Prosegue il percorso di valorizzazione e condivisione con i sardi di questo straordinario patrimonio – spiega Gianfranco Ganau – ora la collezione completa dei figurini di Mario Sironi verrà ospitata in un’altra prestigiosa sede, grazie alla disponibilità del prezioso partner di questo progetto, la Fondazione di Sardegna, da sempre sensibile alla promozione culturale. Un patrimonio inestimabile dal grande valore storico e artistico che ritorna dunque “a casa”, e non solo perché Sironi è uno di quei sassaresi illustri, ma anche perché il Parlamento sardo entrò in possesso dei figurini nel 2003, acquistandoli proprio da un collezionista sassarese. La mostra che inaugureremo venerdì – prosegue il presidente del Consiglio regionale – avrà il pregio di mettere in luce l’eclettismo di Sironi e in particolare la sua straordinaria dote artistica da scenografo, molto meno conosciuta».

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E’ stata riaperta al traffico ieri mattina, a San Giovanni Suergiu, la via Vittorio Emanuele. Era stata chiusa durante i lavori di sistemazione della piazza IV Novembre e dell’intero centro storico, realizzati dalla precedente Amministrazione, che decise per la sua chiusura definitiva con trasformazione in isola pedonale.

«Dopo un anno di lavori che hanno interessato l’ingresso storico del paese – ha spiegato il sindaco Elvira Usai – ora è possibile percorrere la strada anche con i mezzi a motore. I lavori realizzati hanno contribuito a migliorare la via e a renderla più sicura. Con il posizionamento dei dissuasori, sono state ricavate le zone pedonali, i parcheggi, le aree per il servizio all’aperto dei bar, le panchine e le zone scarico/carico merci. La presenza delle piante e delle aiuole con fiori e verde contribuisce a rendere l’ingresso di San Giovanni Suergiu più gradevole per chi invece la vuole percorrere a piedi e desidera sedersi sulle panchine.»

«La riapertura al traffico dovrebbe inoltre favorire le numerose attività commerciali presenti in quel tratto di strada, che da tempo soffrono per mancanza di flussi veicolari. Un risultato a cui si è lavorato sin da subito – ha concluso Elvira Usai – e che porterà benefici all’intero centro storico.»

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Proseguono le ricerche, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, della signora tedesca, dispersa dal 16 ottobre nella zona di Punta Catirina a Lodè.

La donna, E.Z. di 54 anni, ospite in un hotel della costa olbiese, non avendo fatto ritorno da un’escursione presumibilmente pianificata nella zona di Punta Catirina, mercoledì sera ha fatto scattare le operazioni di ricerca a seguito della segnalazione fatta dall’azienda di autonoleggio presso le autorità competenti.

Le ricerche sono condotte in maniera congiunta dai tecnici del CNSAS della Sardegna con il personale del C.N. dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale e V.A., operai Forestas, Carabinieri e volontari.

Le forze in campo, sulla base della strategia di ricerca elaborata, hanno in primis, perlustrato tutti i sentieri possibili in prossimità della macchina della dispersa, ispezionando anche alcune gallerie minerarie poco distanti dal punto iniziale di ricerca.

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La mattina del 19 ottobre 1937 il Capo del Governo, Benito Mussolini, firmava il decreto che sanciva la nascita del comune di Carbonia, 14 mesi prima dell’inaugurazione della città; il pomeriggio di quello stesso giorno, dieci minuti prima della conclusione del turno di lavoro, 14 minatori perdevano la vita in una tragica esplosione (8 si salvarono, tra loro un ragazzino di soli 15 anni, Antonio Canè), nel pozzo di Schisorgiu, nell’area dove ora sorge il parcheggio del supermercato Lidl, all’incrocio tra la via Logudoro e la via Dalmazia. Quella tragedia è rimasta a lungo nascosta, nessun organo di informazione se ne occupò, per l’evidente interesse del Governo di non influenzare l’opinione pubblica, per la quale con la nascita di Carbonia, città destinata ad una rapida crescita nel bacino carbonifero per lo sfruttamento dell’unica risorsa energetica disponibile per il soddisfacimento del fabbisogno dell’intera Nazione, si aprivano concrete prospettive di lavoro.

A distanza di 80 anni, quella tragedia viene ricostruita e diventa il tema di un progetto di ricostruzione della memoria storica, “Schisorgiu 1937”, presentato ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai, nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.

Alla conferenza, presentata da Paolo Serra, Direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, sono intervenuti Mario Zara, presidente dell’associazione Amici della Miniera; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia e studiosa della storia delle miniere del Sulcis; Sandro Mantega, giornalista e curatore storico del progetto; il regista Paolo Carboni; Monica Porcedda, direttore artistico del gruppo teatrale La Cernita e Riccardo Podda, operatore della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A. per i Servizi Audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

Il progetto si propone di rendere omaggio a quei minatori attraverso la realizzazione di una docu-fiction, della durata di 40/50 minuti, che ricostruisca le vicende legate all’incidente di Schisorgiu sia attraverso la documentazione esistente, ma, soprattutto, fissando con filmati ed interviste, le ultime testimonianze che è ancora possibile raccogliere tra i familiari dei minatori coinvolti in quella tragedia. Un progetto che si inquadra in un percorso, avviato da tempo, di recupero della memoria storica e della cultura mineraria della Sardegna e del Sulcis Iglesiente, territorio, quest’ultimo, dove proprio la cultura mineraria si è radicata più profondamente.

Il progetto è promosso dal Centro di Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria-Fabbrica del Cinema, con il patrocinio dell’assessorato ai Beni culturali della Regione Autonoma della Sardegna, l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in stretta collaborazione con l’Associazione Amici della Miniera di Carbonia ed il supporto dei Servizi Audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A., della Sezione di Storia Locale, e dell’Associazione Sonebentu.

Vediamo ora le interviste realizzate ieri, al termine della conferenza stampa, con Mario Zara e Sandro Mantega.

   

 

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Il sindaco di Masainas, Ivo Melis, 55 anni lunedì 23 ottobre, è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. E’ stato eletto dall’assemblea nella seduta del 16 ottobre 2017, nel corso della quale è stato rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione. Ivo Melis succede al sindaco di Perdaxius, Gianfranco Trullu.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è così composto:

Presidente: Ivo Melis (sindaco del comune di Masainas)

Consigliere: Paola Massidda (sindaco del comune di Carbonia), Marco Antonio Piras (sindaco del comune di Tratalias), Andrea Pisanu (sindaco del comune di Giba), Elio Sundas (sindaco del comune di Santadi).

L’assemblea dell’Unione dei Comuni del Sulcis è composta dai sindaci di 12 Comuni: Ivo Melis (Masainas), Andrea Pisanu (Giba), Mariano Cogotti (Piscinas), Elvira Usai (San Giovanni Suergiu), Elio Sundas (Santadi), Paola Massidda (Carbonia), Pier Andrea Deias (Nuxis), Teresa Pintus (Sant’Anna Arresi), Marco Antonio Piras (Tratalias), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Gianfranco Trullu (Perdaxius), Giorgio Alimonda (Portoscuso).

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Nuovo incontro dell’Amministrazione comunale di Carbonia per illustrare le principali novità relative ai Comitati di Quartiere.

Dopo gli appuntamenti tenutisi a Bacu Abis e Cortoghiana, oggi, venerdì 20 ottobre, alle ore 17.00, presso il salone dell’ex circoscrizione di Is Gannaus, il sindaco Paola Massidda e l’assessore comunale del decentramento Paola Argiolas, presenteranno ai cittadini il regolamento sui Comitati di Quartiere, che a breve verrà approvato dal Consiglio comunale di Carbonia. 

«I Comitati di Quartiere, che rappresenteranno una novità assoluta nello scenario politico-istituzionale della città – ha spiegato l’assessore Paola Argiolas -, sono stati fortemente voluti dalla Giunta comunale soprattutto per supplire all’abolizione delle circoscrizioni e per garantire nuovamente ai cittadini la possibilità di avere uno strumento di partecipazione attiva alla vita amministrativa.»

Queste entità saranno, quindi, un esempio di democrazia partecipata e potranno collaborare fattivamente con gli organi istituzionali del Comune (Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e Consulte).

All’incontro di Is Gannaus faranno seguito altri appuntamenti con i cittadini di Serbariu, Barbusi, Carbonia Nord, Carbonia Centro e Carbonia Sud.

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L’UGL ha indetto un’assemblea dei lavoratori della Comunità integrata, ex Casa Protetta “Clemenza e Giuseppe Pietri” di Ozieri.

«Abbiano chiesto un incontro con il sindaco di Ozieri Marco Murgia, per chiarire quale sia la situazione relativa all’assegnazione dell’appalto per l’esternalizzazione della Comunità integrata, ex Casa Protetta “Clemenza e Giuseppe Pietri”– spiega Antonella Tedde, segretaria territoriale Ugl sanità –; teniamo a mente che è uno dei servizi amministrato dalla società in house del Comune, la “Prometeo srl”.»

«Abbiamo convocato per venerdì prossimo,  27 ottobre, l’assemblea delle lavoratrici per discutere della pesante incertezza dovuta alla mancanza assoluta di informazioni, l’apertura delle buste con le offerte risale al 19 settembre, quasi la cosa non riguardasse i dipendenti che, invece, si sentono sospesi nel vuoto, senza sapere di fatto cosa li aspetta – aggiunge Antonella Tedde -. Dipendenti che ormai sono giunti ben oltre i limiti dello stato di agitazione dichiarato da alcuni mesi e, in base alla risposta o non risposta del sindaco, hanno deciso pertanto di aggiornare il loro incontro a venerdì 27 ottobre con, all’ordine del giorno: «Casa Protetta, quale futuro?»

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«Mi auguro che in occasione del G7 di Ischia, tra foto di gruppo e cene a base di pesce, si trovi il tempo per affrontare anche il tema del flusso migratorio che collega l’Algeria e la Sardegna, una rotta preoccupante e potenzialmente pericolosa per la sicurezza nazionale.»

Lo scrive, in una nota, l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu.

«Come affermato dallo stesso ministro Marco Minniti, il rischio che i militanti in fuga dell’Isis utilizzino le rotte migratorie è davvero molto alto, e l’odierna espulsione di un algerino dall’Italia rappresenta un ulteriore incentivo ad accrescere i controlli sin da subito, senza perdere tempo. Il ministro dell’Interno non potrà prolungare ancora per molto il suo silenzio sulla rotta Algeria-Sardegna – conclude Stefano Maullu -, è ora di affrontare l’argomento e di trovare una soluzione.»

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«L’aeroporto di Elmas dovrebbe diventare lo specchio della Sardegna, la vera piattaforma turistica della nostra Isola in termini di immagine e ricadute economiche per il territorio. Sarebbe quindi auspicabile che Meridiana tornasse nello scalo di Cagliari.»

E’ la proposta di Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia.

«E’ un azzardo che non possiamo permetterci – aggiunge Edoardo Tocco -. In questo senso, Meridiana costituisce un simbolo per la Sardegna, visto anche il legame con l’Aga Khan. Una grande fetta del personale è stato dirottato al Costa Smeralda di Olbia, un’altra parte è finita nel tunnel della cassa integrazione con prospettive incerte. La Sardegna non può continuare ad aspettare delle compagnie straniere che approdano per soddisfare altre esigenze, non prestando attenzione agli interessi della Sardegna. Per questo – conclude Edoardo Tocco – la speranza è che la Sardegna si riappropri della sua compagnia di bandiera Meridiana per collegare lo scalo di Elmas a Roma, Milano, Verona e Torino, solo per citare le rotte più appetibili.»

 

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Non si fermano gli arrivi di migranti algerini nel Sulcis. Ieri sera, a Sant’Antioco, gli uomini della Guardia Costiera sono intervenuti a seguito della segnalazione del comandante di un peschereccio, con la motovedetta CP812, per prestare soccorso a sette uomini ed una donna in navigazione su un barchino in grande difficoltà per le cattive condizioni meteorologiche, nelle acque del Golfo di Palmas. In porto, ad attenderli, hanno trovato l’ambulanza del 118. Una volta identificati, stamane sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza di Monastir.