La fotografia artistica sbarca per la prima volta sull’Isola di San Pietro: dal 25 maggio al 30 settembre, AMÍME (che significa “ guardami ” in Tabarchino) è il progetto fotografico che porterà a Carloforte 30 pannelli dittici di fotografia contemporanea, a cura dell’artista Maurizio Pighizzini.
AMÍME è un progetto fotografico su Carloforte e l’Isola di San Pietro, che racconta attraverso una serie di dittici fotografici questa isola magica nella sua completezza visiva: un dittico, due “parti”, due foto che, una accanto all’altra, formano un’opera. Due immagini a specchio che si riflettono e si completano: come il mare e il riflesso della terra, gli abitanti dell’isola e i turisti che la visitano, l’acqua e la sabbia, le onde e il vento. L’uomo e la donna.
Una dualità a volte contrastante, anima dell’Isola di San Pietro: la natura costante, eterna e solida al passare degli anni, e quella degli esseri umani che la vivono e la nutrono, mutevoli ed evolutivi. I dittici sono interdipendenti: forse l’uno non può esistere senza l’altro. La mostra cerca di raccontare con le immagini questo splendido mondo isolano in modo fluido, sincero, a volte con un reportage distorto e in chiave pop.
AMÍME si svolge in due momenti principali:
– Il 25 maggio è previsto un vernissage su invito nello splendido Teatro Cavallera in cui verranno presentate le opere raccontate dall’artista, visibili e acquistabili dai presenti.
– Dal 25 maggio al 30 settembre, i dittici saranno esposti nei punti centrali dell’isola, per essere ammirati da cittadini e turisti.
Sovvenzionata e fortemente voluta dal comune di Carloforte – grazie al lavoro del sindaco Stefano Rombi, del vicesindaco Betty di Bernardo, del consigliere delegato alla promozione Simona Sartirana – “AMÍME ” punta ad utilizzare l’arte per valorizzare il suo territorio e per una causa nobile: i ricavati della mostra serviranno a finanziare progetti di educazione civica e sensibilizzazione nella tutela del mare e delle spiagge dell’Isola di San Pietro.
Maurizio Pighizzini è un fotografo internazionale italiano. Lavorando tra Parigi e Milano, la sua arte eclettica lo ha visto coinvolto nella realizzazione di numerose campagne di moda, progetti artistici e partecipazioni televisive.
Classe 1980. Fotografo principalmente di moda, ritratto e fine art. Studia fotografia e grafica all’Istituto d’Arte di Udine. Da giovanissimo comincia a lavorare con le immagini. Prima in televisione, dietro le quinte a Mediaset, Magnolia ed Adventure Line Production, scrivendo e ideando format televisivi, tra Francia e Italia. In seguito si dedica interamente alla fotografia, scattando per riviste e brand internazionali, principalmente per la moda e il beauty /skin care.
Il progetto “Sotto lo stesso cielo”, sostenuto dalla legge regionale 19 del 1996, che ha come capofila il comune di Musei e al quale collaborano anche A.Se.Con (Associazione Senza Confini, un’organizzazione realizza progetti di solidarietà internazionale) e il Teatro impossibile, ha l’obiettivo di promuovere la biografia e gli insegnamenti di 10 donne sarde e marocchine, accomunate, come dice il titolo del progetto, dallo stesso cielo. Protagonisti del progetto 16 adolescenti del Marocco e del Sulcis Iglesiente che hanno organizzato dei laboratori dedicati all’astronomia, seguendo la metodologia didattica del coding. In questi 12 mesi sono stati occupati in attività di sensibilizzazione e formazione con i bambini delle scuole elementari dei due Stati. Responsabili di questa attività Silvia Casu e Paolo Soletta dell’INAF, guidati in questo dagli attori della compagnia teatrale Teatro impossibile.
L’Istituto nazionale di astrofisica è uno tra gli istituti pubblici con più collaborazioni internazionali al mondo, e i suoi 17 osservatori sparsi per l’Italia ospitano centinaia di ricercatori con un grande bagaglio di scienza, ma anche di contatti personali che possono essere messi a disposizione delle comunità di appartenenza e della solidarietà internazionale.
«La Sardegna – ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde -, ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazionalità affinché questi scambi formativi generino nuova ricchezza culturale. I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro ed è importante vedere l’unione e la collaborazione tra i ragazzi, che – ha concluso Alessandra Todde – deve andare oltre ogni forma di barriera.»
«Sono felice di vedere – ha dichiarato l’assessora della Cultura, Ilaria Portas – come i ragazzi del mondo sappiano collaborare tra di loro per costruire qualcosa di davvero speciale che nasce da uno scambio culturale. La Sardegna ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazioni affinché questo – ha concluso Ilaria Portas – generi nuova ricchezza e consapevolezza.»
Alcune decine di cittadini hanno manifestato questo pomeriggio in piazza Santa Barbara, a Bacu Abis, per rilanciare l’attenzione delle istituzioni sullo stato di abbandono in cui si trova, ormai da una ventina d’anni, lo stabile “Ex Casa del Fascio”, poi sede della Lega dei Minatori. Si tratta di oltre 800 metri quadri distribuiti su due piani, su una base di 36 metri x 12, che per un lungo periodo ospitaron0 anche un’edicola e alcune associazioni.
Il consigliere comunale di minoranza Sandro Mereu stamane ha presentato un’interrogazione per sollecitare l’intervento dell’Amministrazione comunale ad occuparsi del problema, al fine di trovare un’intesa con l’ente che attualmente amministra la struttura, Fintecna S.p.A., società pubblica con sede a Roma, interamente di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, per il suo trasferimento al patrimonio comunale, in modo da poter poi progettare un intervento di recupero.
Fintecna S.p.A. è subentrata nel 2017 a Ligestra S.r.l., società finanziaria italiana controllata al 100% dalla stessa Fintecna S.p.A., con la quale il 10 dicembre 2015 l’Amministrazione comunale di Carbonia, allora guidata dal sindaco Giuseppe Casti, concluse la transazione, avviata nel 2007 (quando lo stesso Giuseppe Casti, come anche oggi, era assessore dell’Urbanistica), dei terreni che facevano parte del patrimonio dell’Azienda carboni italiani, alla presenza dell’amministratore delegato Alessandro La Penna e l’avvocato Francesco Palladino.
Allegate le interviste al consigliere comunale Sandro Mereu e a Piero Lampis, cittadino che ha ricostruito con una visura i numerosi passaggi di proprietà della struttura.
Questa mattina la presidente della Regione, Alessandra Todde, insieme all’assessore dell’Industria Emanuele Cani e all’assessora dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Durante il confronto si è discusso dei vari temi che riguardano la Sardegna e che coinvolgono il Ministero: dalla mappa delle aree idonee al rapporto tra Governo e Regione, dal superamento delle centrali a carbone fino al tema della metanizzazione della Sardegna, ripartendo proprio dalla discussione sul decreto interministeriale che deve essere firmato. Un incontro necessario in cui il confronto sul decreto aree idonee ha evidenziato la posizione della Regione Sardegna rispetto a quello del Ministero avvicinando le due parti.
«Abbiamo discusso i principi alla base della realizzazione del disegno di legge concernente “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali” per gestire correttamente questo passaggio normativo. Abbiamo la necessità di convergere velocemente verso una soluzione condivisa non solo perché ci sono le scadenze del Pnrr, ma soprattutto perché questo processo dura da due anni e mezzo. Domani le Regioni si incontreranno per discutere una bozza che dovrebbe fare sintesi tra le posizioni provenienti dai territori. Per noi è essenziale che le Regioni siano coinvolte soprattutto quando si discute di temi relativi all’urbanistica, al paesaggio e ad un corretto sviluppo energetico», ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde, commentando l’incontro.
Nessuna revisione del burden sharing tra le Regioni. «Il burden sharing dovrebbe rimanere lo stesso però la proposta che faremo sarà quella di cambiare le modalità in cui verranno rilasciate le autorizzazioni: si utilizzeranno le linee guida del Ministero lasciando alle Regioni la possibilità di disporre del loro territorio. Ci auguriamo che il decreto venga chiuso in tempi brevi», ha aggiunto la presidente della Regione.
Per quanto riguarda le questioni legate al phase out dal carbone e alla metanizzazione della Sardegna, “il Ministero si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con tutti gli attori coinvolti per discutere delle priorità per la Sardegna e riprendere in mano i termini del progetto. Consideriamo l’incontro di oggi – ha concluso Alessandra Todde – un primo grande passo in avanti nella difesa e tutela del nostro territorio”.
—
Cinque anni fa avevano promesso di fare una rimpatriata con i nati del 1949 per festeggiare il 75° compleanno, finalmente ci sono riusciti; su iniziativa di Salvatore Altea, Gustavo Cotza e Piero Sabiu domenica 19 maggio si sono incontrati in 30 al ristorante Sa Musciara di Portoscuso, dove hanno trascorso una bella giornata insieme.
Alla scoperta del Monte Arci, un tempo vulcano, delle sue vette e del suo territorio: domenica 26 maggio il GeoMuseo MonteArci, in collaborazione con il CEAS Monte Arci, aderisce alla XVI Giornata Nazionale delle Miniere, con il patrocinio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
La Giornata Nazionale delle Miniere, giunta alla sua sedicesima edizione, si propone di promuovere il turismo minerario per diffondere la sua importanza culturale e storica tra i visitatori e gli abitanti del territorio.
Il percorso prevede un’escursione nel territorio di Morgongiori per visitare le vecchie cave di perlite (materiale di origine vulcanica, attualmente estratta in Sardegna solo in una cava in loco), attraversando punti panoramici come le Trebine, le vette del Monte Arci, e il bosco di lecci. Un’occasione per rivivere la storia geologica del vulcano “Arci” e dello sfruttamento delle sue principali materie prime come la perlite e l’ossidiana, l’oro nero di Sardegna.
A seguire si terrà un pranzo con prodotti locali e visite al GeoMuseo MonteArci, Museo Naturalistico Aquilegia e Giardino Botanico del Monte Arci. Le escursioni sono guidate dal geologo Luigi Sanciu con la presenza della guida ambientale ed escursionistica.