25 December, 2025

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Una battaglia referendaria, di tutti i sardi, per inserire nella Costituzione italiana in principio dell’insularità della Sardegna: la chiedono i Riformatori sardi con una lettera inviata questa mattina al presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

I Riformatori sardi prendono le mosse dai referendum consultivi per il principio di sussidiarietà che a ottobre prossimo si terranno in Veneto e in Lombardia e rilanciano il tema al popolo sardo. Per il consigliere regionale Luigi Crisponi «nella testa dei sardi non c’è ancora una piena consapevolezza di cosa valga in concreto l’insularità e di quanto sia determinante. Vogliamo un nuovo corso per la Sardegna, un new deal: possiamo scrivere tutti insieme una nuova pagina».

Per l’on. Michele Cossa «non si tratta di andare dal governo con il cappello in mano ma di comprendere che questo tema è trasversale e nodale per la Regione. Abbiamo un gap nei trasporti che comporta un onere spalmato su tutti i sardi, ingiustamente. In Lombardia e in Veneto si preannuncia un plebiscito che avrà ricadute evidenti sui trasferimenti statali, che saranno diminuiti, verso il  Mezzogiorno e le Isole. E’ davvero l’ora che la nostra non eliminabile insularità sia fatta valere in concreto».

Anche il consigliere Attilio Dedoni è intervenuto e ha aggiunto: «E’ una battaglia che viene da lontano, dai tempi delle “autostrade del mare” lanciate da Mario Segni. Ma è sempre attuale. Basta una piccola riforma, piccola solo in apparenza, a migliorare la vita dei sardi. Su questo vogliamo stimolare anche le forze indipendentiste, per evitare che di insularità si chiacchieri soltanto, come accaduto finora».

Per il coordinatore del partito, Pietrino Fois, «la Sardegna è la terza regione d’Italia per estensione ma conta poco più di un milione e mezzo di abitanti. La Lombardia è la quarta ma ha undici milioni. Ecco, sarei curioso di vedere se i tanti capaci imprenditori lombardi sarebbero altrettanto lumbard e bravi se provassero a fare gli imprenditori in Sardegna, con i limiti che abbiamo noi a causa dell’insularità».

Il presidente del partito, Roberto Frongia, ha aggiunto che il percorso di modifica della Costituzione parte da un referendum: «A partire da settembre raccoglieremo le firme. Vogliamo fare del caso Sardegna un caso nazionale e invitiamo tutte le forze politiche  a condividere questo percorso democratico».

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Mercoledì 19 luglio ricorrerà il venticinquesimo anniversario della strage di via D’Amelio, nella quale a Palermo persero la vita il giudice Paolo Borsellino ed i suoi agenti di scorta, tra cui la sestese Emanuela Loi. Proprio Sestu ospiterà il giorno della ricorrenza una iniziativa dal titolo “Noi non dimentichiamo”, organizzata dal comune di Sestu, dalla Polizia di Stato, da Libera Sardegna, dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e dall’associazione Musicanova. La agente verrà ricordata con un murale, una mostra e un concerto serale in Piazza 1° Maggio, durante il quale non mancheranno le testimonianze dei familiari, di tante autorità e di chi ha conosciuto e ha lavorato con la giovane uccisa dalla mafia. 

«Come disse Borsellino, “se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia sparirà”», ha affermato la sindaca di Sestu Paola Secci, presentando stamattina l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’aula consiliare del Comune. «Con la nostra manifestazione vogliamo fare in modo che anche i giovani ricordino e siano protagonisti della lotta alla mafia, diventando portatori di una cultura della legalità. La musica poi è uno strumento straordinario e con un concerto in piazza vogliamo coinvolgere tutta Sestu per ricordare la nostra concittadina».

«La ricorrenza del 19 luglio non è solo di tipo formale ma deve diventare un momento di lezione di storia, di memoria e di impegno per tanti cittadini», ha spiegato il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, che ha ricordato anche come lo scorso anno ben cinquemila giovani provenienti da tutta l’isola hanno partecipato a Sestu alla Giornata della Memoria, organizzata da Libera per non dimenticare le vittime innocenti della mafia e della criminalità organizzata.

Alla conferenza stampa è intervenuta anche Barbara Vacca, vice capo gabinetto e responsabile relazioni esterne della Questura di Cagliari: «Il nostro è un lavoro particolare fatto da persone normali e noi vogliamo ricordare Emanuela Loi in maniera particolare, pensando che in questo 2017 avrebbe compiuto cinquant’anni. Il suo è un esempio di sacrificio, una lezione di vita che va fatta conoscere ai giovani». 

«Siamo felici di mettere la musica al servizio della legalità – ha affermato Andrea Buffa presidente dell’associazione Musicanova -. Sarà una serata di buona musica per veicolare il buon ricordo che tutti hanno di Emanuela Loi» ha proseguito il direttore artistico della serata musicale Luciano Piga.

Per l’assessore comunale alla cultura e allo spettacolo Nicola Ruggiu «persone come Claudia Loi hanno lavorato per la legalità e hanno lasciato una immensa eredità, e per questo oggi noi le ricordiamo: perché ciò che hanno fatto unisca e insegni che la legalità è la base della convivenza civile».

La giornata di mercoledì 19 si aprirà, alle 9.30, nella chiesa di San Giorgio Martire, con una messa in suffragio di Emanuela Loi che sarà celebrata dall’Arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

Alle 10.30 al cimitero di Sestu, alla presenza delle autorità civili e militari, dei familiari di Emanuela Loi e dei volontari di Libera Sardegna e di Sardegna Solidale, la sindaca di Sestu Paola Secci deporrà una corona di fiori sulla tomba della agente.

Alle 11.30 l’appuntamento invece è in via Emanuela Loi dove verrà inaugurato un murale raffigurante la giovane agente scomparsa a Palermo, realizzato da artisti della street art, in collaborazione con Sardegna Solidale. 

“Falcone e Borsellino” è invece il titolo della mostra realizzata dall’agenzia Ansa in collaborazione con il Consiglio dei ministri, che verrà inaugurata alle 12.00 nei locali di Casa Ofelia (in via Parrocchia 88) e che resterà allestita fino a domenica 23 luglio. 

La manifestazione “Noi non dimentichiamo” si concluderà a partire dalle 20.00 con il “JaManuela Festival”, una serata presentata da Matteo Bruni e in cui sul palco di Piazza 1° Maggio si alterneranno musica e testimonianze. A ricordare Emanuela saranno i suoi familiari, Claudia e Marcello Loi, insieme alla sindaca di Sestu Paola Secci, all’Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, al Questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo, al vice prefetto di Cagliari Andrea Leo, al vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, al Referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, al parroco di San Giorgio Martire don Onofrio Serra, al parroco di Nostra Signora delle Grazie don Franco Puddu, e a tante altre persone che hanno avuto modo di conoscere e lavorare con Emanuela Loi.

Il concerto, curato da Musicanova Contest con la direzione artistica di Luciano Piga, vedrà protagonisti otto gruppi della scena musicale cagliaritana: Musicanova Band, Befunk, Rock Story Quintet, Easysound, Almamediterranea, Alessandro Lilliu Band, Santana Tribe e Il Clan dei Mercanti e Servi. Ospiti della serata saranno il cantante e autore americano Ronnie Jones, Paki (la voce storica dei Nuovi Angeli) e Franco Malgioglio, che saranno accompagnati nella loro esibizione dalla Musicanova Band.

Alla serata, aperta a tutti, parteciperanno i giovani del campo di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie E!state Liberi! in corso di svolgimento a Gergei, e le associazioni di volontariato della Sardegna e i presidi territoriali di Libera Sardegna.

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Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, ha convocato l’Assemblea per questa sera, alle ore 19.00, in seduta straordinaria, presso l’Aula Consiliare di Piazza Municipio. Il Consiglio discuterà sul tema dello “Stabilimento R.W.M”.

La riunione del Consiglio è stata richiesta con forza dal Comitato per la riconversione della fabbrica RWM, nato dopo la marcia della pace del 7 maggio ad Iglesias, per chiedere con forza, anche a livello politico locale e non solo, una presa di posizione su questo tema.
Alle 17.00, in attesa della riunione del Consiglio comunale, si terrà un incontro in Piazza Municipio, per un momento di informazione, riflessione e confronto.

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Il commissario straordinario Tarcisio Agus ha scritto una lettera aperta al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sull’impianto termodinamico proposto nel perimetro del Parco Geominerario.

«Mi permetto, con il rispetto dovuto a colui che mi ha chiamato a ricoprire l’importante e delicato compito di guidare, da Commissario Straordinario, l’importante Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna che nei prossimi giorni sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione del Global Geoparks Network coordinata dall’UNESCO (GGN) – scrive Tarcisio Agus al ministro dell’Ambiente -, di esprimerle la mia opinione circa l’impianto in oggetto, nell’intento di promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori interessati che ricadono al’interno delle aree del nostro Ente. L’impianto, contestato da più parti, non esclusa la Regione Autonoma della Sardegna che ha espresso parere negativo, si colloca nell’area dei comuni di Gonnosfanadiga e Guspini, porte di ingresso del Parco Geominerario per quel che riguarda le aree storico-minerarie del Guspinese-Arburese.»

«Le domando – aggiunge Tarcisio Agus – se una megacentrale di tali dimensioni, che occupa oltre 400 ettari di superficie agricola, sia compatibile con un territorio di particolare valore storico, culturale ed ambientale, nel quale sono presenti due fra i più significativi impianti minerari della Sardegna, quello di “Perd’e Pibera” a Gonnosfannadiga e quello di Montevecchio, sicuramente fra i più rilevanti d’Europa, nonché il geosito noto come “Canne d’Organo” ubicato nell’abitato di Guspini. Mi permetto di suggerire, per una riflessione sul merito, se l’energia prodotta dalla mega centrale non possa essere prodotta diversamente, per esempio incentivando le numerose aziende agricole affinché si dotino di impianti capaci di generare elettricità pulita, come ad esempio avviene con successo in Trentino Alto Adige che certo non può vantare il soleggiamento della Sardegna, consentendo alle stesse di abbattere i costi di produzione e conferire il surplus a costo zero in rete. Ciò renderebbe possibile inoltre l’eliminazione definitiva della ragnatela di linee aeree elettriche che oggi deturpano visivamente il paesaggio.»

«Educare le comunità interessate al Parco al rispetto per l’ambiente e all’ossequio di quanto saggiamente indicato dal Global Geoparks Network, credo imponga agli organi cui è affidata la responsabilità delle scelte, la necessità di trovare una via coerente, praticabile e forse anche coraggiosa. Ciò al fine di evitare situazioni destabilizzanti all’interno di un territorio che aspira, con non poche difficoltà – conclude Tarcisio Agus -, a misurarsi con analoghe, importanti realtà presenti ovunque in Europa.»

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«I 14 milioni di euro stanziati in Finanziaria per il ritiro delle eccedenze di pecorino romano dal mercato devono conservare la loro destinazione originaria. No a modifiche che segnano un ritorno al passato e si traducono in misure di puro assistenzialismo.»

Lo afferma il consigliere regionale Gaetano Ledda (La Base) che, nella discussione della scorsa manovra finanziaria, si era battuto in Aula per ottenere un congruo stanziamento indirizzato all’aumento del prezzo del latte ovi-caprino attualmente ai minimi storici (50/60 centesimi di euro a litro).

L’esponente della Base contesta apertamente l’esito dell’incontro promosso ieri dalla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale al quale hanno preso parte l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, le organizzazioni di categoria e i rappresentanti del mondo della cooperazione.

«L’assessore ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per cambiare la destinazione dei 14 milioni stanziati in Finanziaria – aggiunge Gaetano Ledda – noi esprimiamo assoluta contrarietà. L’idea di un contributo a capo di circa 4 euro è un insulto a chi ogni giorno fatica negli ovili. Questa misura avrebbe un senso solo per eventuali indennizzi da calamità naturali. Inserirla nel pacchetto di interventi per favorire l’aumento del prezzo del latte – conclude Gaetano Ledda – è l’ennesima dimostrazione di insipienza di questo governo regionale.»

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Venerdì 14 luglio, alle 18.00, la Biblioteca Comunale di viale Arsia, a Carbonia, nell’ambito della rassegna “Carbonia scrive”, ospiterà la presentazione del libro di Fabio Garuti, dal titolo “L’invenzione dell’alfabeto nella antica civiltà sarda”.

«”Carbonia scrive” sta registrando un ottimo apprezzamento da parte del pubblico – ha detto il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. Siamo contenti di dare l’opportunità, ad un numero sempre crescente di autori, di far conoscere al pubblico le proprie opere. Gli scrittori, molti dei quali residenti in città o nel territorio, hanno fino ad ora presentato libri che spaziano dal romanzo ai testi specialistici, dalla storia  della Sardegna e della città di Carbonia al genere fantastico. Libri di generi diversi, ma con un denominatore comune: la capacità di stimolare la curiosità del pubblico, incentivando e promuovendo la lettura.»

Il libro di Fabio Garuti ci riporta indietro nel tempo, tracciando le origini dell’invenzione dell’alfabeto nell’antica civiltà sarda, risalenti a ben prima del 4.000 Avanti Cristo.

L’appuntamento è organizzato dal comune di Carbonia, in collaborazione con l’Associazione Culturale Sa Nuraxìa.

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L’arte della felicità, gli artisti di strada che sanno e fanno sognare. La strada come palcoscenico, luogo della creatività, della follia, del sorriso, come scelta di vita. Ritorna il “Gallura Buskers Festival”, la rassegna internazionale di artisti di strada e circo contemporaneo. Musica, colori, magia: un esercito di acrobati, giocolieri, giullari, marionette, clowns e cantastorie da tutto il mondo si appresta a sbarcare a Santa Teresa per trasformarla nel regno fantastico dell’allegria, dello stupore, della fantasia, dell’estate. Dai più importanti festival di giocoleria, arte di strada e musica arrivano a Santa Teresa Andrea Fidelio, Bence Sarkadi, Chris Lynam, Circo Pacco, Coltivatori di Musica, Compagnia Rasoterra, Crazy Pony, El Grito, Ete Clown, Felice Pantone, Francesca Mari, Funky Jazz Orchestra, Gunter Rieber, Keiichi Iwasaki, La Sbrindola, Mabò Band, Nicola Virdis, Rufino Clown, Sblattero, Trukitrek.

Dal 17 al 23 luglio oltre venti compagnie internazionali invaderanno anche quest’anno le vie e le piazze di una delle località marittime tra le più belle della Sardegna, sede ormai da quattro anni del mondo meraviglioso e sorprendente del Gallura Buskers Festival che accoglie i migliori artisti regionali, nazionali e internazionali. Un tuffo nel cuore della creatività e nell’incantevole natura incontaminata della Gallura.

Quinta edizione organizzata dall’associazione “Dietro Le Quinte” con la direzione artistica e organizzativa di Alberto Pisu, il Gallura Buskers Festival porta quest’anno un mare di stravaganti performer tra i più richiesti nei più importanti festival italiani ed internazionali provenienti dall’Ungheria, UK, USA, Italia, Argentina, Giappone, Svizzera, Spagna e Sardegna, pronti ad accogliere nelle magiche serate sotto le stelle un pubblico di adulti e bambini, da zero a novantanove anni. La strada, il miglior teatro a cielo aperto, per divertire, intrattenere, raccontare e portare le persone dentro i sogni, le storie ed i loro fantastici personaggi.

Il teatro itinerante fra trucchi, numeri, poesia e gag esilaranti e parate musicali attraverserà le vie e le piazze principali di Santa Teresa: dalla frazione di San Pasquale al centro storico del paese, le piazze San Vittorio/Chiesa e Vittorio Emanuele, il Porto turistico, via XX Settembre, via Cavour, via Maria Teresa, fino alla splendida Torre Spagnola di Longosardo e il suo sguardo infinito sul mare, una delle poche torri visitabili edificata nella seconda metà del Cinquecento. E ancora mostre fotografiche delle precedenti edizioni del festival, convegni, incontri, parate musicali, degustazioni, visite al sito archeologico Lu Brandali.

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«L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco punta a istituire il servizio di Asilo nido comunale ed annessa Sezione primavera nella storica struttura “Asilo Generale Carlo Sanna”. Il presupposto è quello di riattivare i servizi di rilevante valenza sociale ed educativa che consentano ai genitori di crescere i propri figli in totale serenità senza rinunciare agli impegni professionali e alle incombenze quotidiane. Il servizio, infatti, se da una parte assolve a compiti quali favorire l’armonico sviluppo della personalità infantile, sollecitando tutte le attività cognitive, affettive, personali e sociali del bambino, dall’altra facilita l’accesso dei genitori al lavoro, nonché l’inserimento sociale e lavorativo della donna.»

Ne danno comunicazione il sindaco Ignazio Locci e gli assessori delle Politiche sociali, Pari opportunità e Protezione civile, Eleonora Spiga, e dei Beni culturali, Cultura e Scuola, Rosalba Cossu.

«Con l’obiettivo di coinvolgere la comunità anche in queste decisioni e di offrire un progetto che risponda alle esigenze e all’effettivo bisogno delle famiglie – aggiungono i tre amministratori -, abbiamo avviato un’indagine conoscitiva (manifestazione di interesse) finalizzata a misurare il gradimento del servizio di Asilo nido e Sezione primavera. Nel contempo, ci proponiamo di raccogliere indicazioni e suggerimenti direttamente dalle famiglie, al fine di andare incontro alle loro necessità.»

«Invitiamo quindi gli interessati a compilare la scheda di manifestazione di interesse scaricabile dal sito internet del Comune di Sant’Antioco e di farla pervenire in Municipio tassativamente entro il 30 luglio 2017. La scheda può essere inviata, scansionata e mandata via e-mail all’indirizzo antonella.serrenti@santantioco.ca.it , oppure presentata a mano presso l’Ufficio protocollo del Comune. Si ricorda che il servizio (previsto a tempo pieno, con mensa e pannolini) richiederà una compartecipazione economica da parte delle famiglie. Le manifestazioni di interesse non sono vincolanti: ciò significa – concludono Ignazio Locci, Eleonora Spiga e Rosalba Cossu – che la partecipazione all’indagine conoscitiva non comporta alcun obbligo ai fini delle iscrizioni per l’anno educativo 2017-2018, per le quali occorrerà, invece, attendere l’apertura del bando.»

 

 

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La II commissione del Consiglio regionale ha concluso il ciclo di audizioni sul testo unificato in materia di lingua sarda (proposte di legge nn. 6, 167 e 228) e non è escluso che già dalla prossima settimana proceda con la discussione generale e l’esame degli articoli. «L’obiettivo – ha detto il presidente della commissione Cultura, Gavino Manca – resta quello di approvare una proposta condivisa prima della pausa estiva, così da consentirne la discussione in Aula a partire da settembre».

Questa mattina la commissione ha ascoltato l’operatore culturale Ivo Murgia; il presidente della società cooperativa “l’altra cultura”, Antonio Garau; il direttore editoriale del periodico on line in lingua sarda “Boxis”, Manuela Ennas; il direttore di “Eja tv”, Tore Cubeddu; il docente dell’Università di Sassari, Dino Manca; il direttore di Rai Regione, Giovanni Maria Dettori; il consigliere di amministrazione della Rai, Franco Siddi ed il direttore della comunicazione della Regione sarda, Michela Melis.

Ivo Murgia e Antonio Garau hanno svolto considerazioni con riferimento alle parti del provvedimento che trattano, principalmente, gli sportelli linguistici, l’agenzia per la lingua ed anche le cosiddette arti proprie ed entrambi hanno dichiarato una sostanziale condivisione per i contenuti presenti nel testo unificato.  Il presidente della coop “Altra cultura”, per ciò che attiene l’insegnamento nelle scuole, ha inoltre rimarcato il favore per la limba sarda comuna («ma è chiaro che campidanese e logudorese continueranno ad esistere»).

Manuela Ennas e Tore Cubeddu hanno invece incentrato i rispettivi interventi sugli aspetti legati alla comunicazione (articolo 19, informazione e editoria) auspicando maggiori opportunità per le aziende portatrici di innovazione ed interventi mirati per incentivare la comunicazione in limba dei grandi eventi patrocinati dalla Regione ed in generale dagli enti pubblici.

Il professore associato dell’Ateneo turritano, Dino Manca, nel corso del suo articolato intervento ha invece confermato contrarietà per l’utilizzo della limba comuna ma ha salutato con favore la proposta di legge ribadendo “la centralità della scuola” per la valorizzazione e la tutela delle lingue della Sardegna. Il rappresentante dell’Università ha quindi evidenziato l’assenza di un linguista e di un esperto in letteratura e poesia nell’istituendo comitato tecnico scientifico (art. 15) ed ha sollecitato una misura immediata per il “controllo” del materiale didattico in lingua sarda («in via transitoria si potrebbero istituire apposite commissioni nelle università di Cagliari e Sassari che valutino testi e altri materiali didattici») nonché la previsione in legge di un congruo numero di assegni di ricerca finanziati dalla Regione.

Il consigliere di amministrazione della Rai, Franco Siddi, ha insistito sulle questioni attinenti l’inserimento del sardo nella convenzione nazionale, siglata di recente tra  la Rai e lo Stato («è la prima volta che accade ed è un fatto di rilevanza storica per la valorizzazione e la promozione della lingua») a cui seguirà, presumibilmente entro la fine dell’anno in corso, la firma del contratto di servizio nel quale sono indicate le risorse e le azioni. «È opportuno – ha dichiarato Franco Siddi – che la Regione si attivi per aprire il negoziato con il Governo,  perché siano garantite, nel contratto di servizio, le risorse per sostenere e finanziare la lingua sarda nelle produzioni Rai». Il consigliere di amministrazione Rai ha quindi illustrato le opportunità che ne deriverebbero alla Sardegna non solo sotto il profilo culturale e identitario ma, soprattutto, sotto l’aspetto economico ed occupazionale, ad incominciare dal recupero dell’autonomia della sede Rai della Sardegna e per la possibilità di richiedere la “riserva” nelle assunzioni per i giornalisti sardofoni.

La direttrice della comunicazione della Regione sarda, Michela Melis, ha esplicitato ai commissari le “conseguenze” che l’approvazione della legge produrrebbe sul sistema regione  in relazione alle attività dell’Urp, della pubblicità istituzionale, della cosiddetta comunicazione diffusa e della formazione del personale dell’amministrazione. La dottoressa Melis ha quindi evidenziato la necessità di una congrua dotazione finanziaria per sostenere e attuare le misure previste nel testo unificato.

Sul tema delle risorse e sulla opportunità di un testo organico è intervenuto, tra gli altri, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che ha auspicato «la fine dei meccanismi che hanno portato, nel corso degli anni, ad una spesa disorganica nelle attività di promozione della lingua e della cultura sarda» per realizzare una programmazione “seria” delle risorse e delle azioni «per affermare una efficace politica linguistica in Sardegna».    

 

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, oggi ha incontrato i minatori di Olmedo, rimasti senza mobilità. Il segretario territoriale della Ugl Chimici Simone Testoni, nel corso dell’incontro, ha sottolineato l’importanza del bando che mira alla ricerca da parte della Regione Sardegna di un nuovo imprenditore disposto ad investire nella miniera di bauxite, dopo la rinuncia da parte della società greca (Elmin) che un anno fa aveva ottenuto la concessione per lo sfruttamento del sito.

«Durante l’incontro odierno – ha detto Simone Testoni -, abbiamo chiesto con forza la ricollocazione immediata dei minatori che oggi hanno perso la mobilità, tenendo presente che secondo la Ugl, l’Igea (società in house della Regione) potrebbe essere la soluzione più rapida e risolutiva per chi oggi non ha più il pane da portare a casa. Abbiamo chiesto – ha concluso Simone Testoni – una nuova convocazione urgente alla presenza degli Assessori Lavoro e Industria per trovare soluzioni concrete. »