23 December, 2025

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Graziano Lebiu.

Graziano Lebiu.

Il presidente dell’Ipasvi, Graziano Lebiu, ha sollecitato alla Regione Sardegna e alla Asl 7 la stabilizzazione delle infermiere pediatriche.

«Facendo seguito alla nota del 4 luglio ultimo scorso sul contesto delle infermiere pediatriche che il Asl 7 hanno cessato il servizio – scrive Graziano Lebiu in una nota indirizzata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis e al presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Raimondo Perra – se non vi siano le condizioni per dare avvio alle procedure concorsuali straordinarie di cui alla legge 208/15 art. 1, comma 543 per la loro stabilizzazione, anche se il percorso dovesse concludersi nei mesi prossimi e finanche nel 2017. Non possiamo non credere, anche nell’interesse dell’utenza pediatrica, che non si possa giungere ad un atto in tal senso con un accordo firmato con tutti i sindacati.»

«In base a quanto previsto dal decreto – aggiunge Graziano Lebiu – la Asl 7 potrebbe dare avvio alle procedure concorsuali anche per il personale infermieristico pediatrico titolare di contratto di lavoro delle tipologie di cui al comma 543 dell’art. 1 delle legge 2008 ed in possesso dei requisiti ivi previsti: tutte le infermiere pediatriche aventi causa rientrano in questa cornice. Sarebbe, inoltre, il caso di valutare – conclude Graziano Lebiu – la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato e delle altre forme di lavoro flessibile attualmente in atto fino al 31 dicembre 2017, data entro la quale tutto il percorso di stabilizzazione previsto potrebbe essere concluso.»

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Massimo Deiana 11 53 copia

L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, è intervenuto davanti alla quarta commissione, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) alla quale hanno preso parte anche il presidente dell’Arst Gianni Caria ed il direttore generale Carlo Poledrini.

«Per sistemare tutto il tracciato del Trenino Verde che, con i suoi 400 km, è il più esteso d’Italia – ha detto Massimo Deiana -, servirebbero almeno 130 milioni: sono risorse che non abbiamo e dobbiamo scegliere di intervenire sulle parti della rete meno efficienti da un lato e con maggiori potenzialità turistiche dall’altro, nel quadro di un progetto che coinvolga tutto il sistema-Regione.»

Scopo dell’incontro, quello di acquisire ulteriori elementi di conoscenza sui motivi che hanno portato alla chiusura, per motivi di sicurezza, di alcune parti della linea del Trenino Verde (Seui-Arbatax e Laconi-Sorgono), argomento oggetto di una precedente audizione con gli amministratori locali dell’Ogliastra e del Madrolisai.

Nel suo intervento l’assessore Deiana ha ricordato inoltre di aver partecipato nello scorso mese di giugno ad una audizione presso la commissione Trasporti della Camera su un disegno di legge riguardante la valorizzazione delle ferrovie turistiche già di proprietà delle Ferrovie dello Stato. «In quella sede – ha affermato Deiana – abbiamo illustrato le specificità storiche, culturali, ambientali e turistiche delle rete sarda, a sostegno dell’iniziativa di alcuni parlamentari sardi che puntano ad inserire il percorso del Trenino all’interno del provvedimento». «Come Regione – ha concluso – grazie al finanziamento di 5 milioni per anno nel triennio 2016-2018 ritengo che l’Arst possa impostare una buona programmazione ma il problema complessivo va risolto con un progetto più ampio cui partecipino le amministrazioni locali interessate ed i privati, con il sostegno di tutto il sistema-Regione».

Il presidente dell’Arst, Gianni Caria, ha fornito alcune cifre sull’attività della linea, che ha fatto registrare una percorrenza annuale di 110.000 km, ricavi per circa 250.000 euro e costi attorno ai 5 milioni. «Siamo consapevoli – ha affermato – che il Trenino Verde è uno strumento delicato e al tempo stesso importante per molte comunità ma riteniamo che la sua mission vada ben oltre l’aspetto trasportistico, ci vuole un progetto integrato guidato da una strategia in più direzioni, senza escludere di segmentare la linea perché un percorso di quasi 5 ore senza alcun servizio di supporto non credo sia sostenibile».

Il direttore di Arst, Carlo Poledrini, ha ufficializzato la chiusura di una parte della tratta (un ponte metallico) fra Seui e Gairo, ritenuta da una azienda specializzata in collaudi di infrastrutture ferroviarie “a rischio di crollo improvviso”, assicurando comunque che gli interventi di riassetto sono già in corso e che per l’anno venturo il tracciato sarà transitabile. «La linea ferrata – ha spiegato – è un sistema sofisticato composto da tanti elementi (ponticelli, tombini, gallerie, sovrappassi, traversine, rotaie) ciascuno dei quali ha una funzione; nel nostro caso siamo in presenza di una linea vecchia, in alcuni casi risalente all’800, con specificità ancora più marcate, per esempio le traversine che costano 50 euro l’una, hanno una vita media di 15 anni e devono essere smaltite a fine esercizio come rifiuti speciali, con costi elevatissimi».

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Gianni Tatti (Udc), Salvatore Demontis (Pd) ed il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta, che ha sollecitato una risoluzione della commissione sulla materia.

Nelle conclusioni, il presidente della commissione Antonio Solinas ha invitato l’assessore dei Trasporti ad avviare un tavolo comune con gli assessori del Turismo e dell’Ambiente, in vista dell’auspicato progetto di rilancio del Trenino Verde in chiave turistica. «Seguiremo passo dopo passo gli sviluppi della vicenda – ha assicurato – valutando anche la possibilità di una risoluzione da sottoporre al Consiglio».

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Piero Comandini e Giuseppe Meloni, consiglieri regionali del Partito Democratico, si fanno portavoce, con un’interrogazione presentata oggi e rivolta al presidente dell’Esecutivo Francesco Pigliaru e all’assessore Cristiano Erriu, dei lavoratori addetti al servizio di facchinaggio per la Regione Autonoma della Sardegna, che denunciano l’esiguità delle loro buste paga che risultano essere sotto la soglia di povertà.

«Non dimentichiamo – ribadiscono gli esponenti in Consiglio regionale – che dietro questi lavoratori ci sono la vita di intere famiglie che non possono certo andare avanti con un trattamento economico che non è in grado di garantire adeguati livelli retributivi.»

«Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 15 luglio 2015, la risoluzione n. 12 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare), e della Seconda Commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), dove al punto 4 si impegna la Giunta regionale a vigilare affinché nelle fasi di predisposizione dei futuri bandi di gara vengano attentamente vagliate le possibili conseguenze e gli impatti sull’occupazione al fine di conseguire non solo la salvaguardia dei livelli occupazionali ma altresì quella dei livelli retributivi, e ci chiediamo – sottolineano i due consiglieri regionali di maggioranza – per quali motivi la Giunta regionale non abbia ancora intrapreso quelle azioni efficaci necessarie per risolvere queste situazioni.»

«In questo clima di incertezza – aggiungono Comandini e Meloni – dobbiamo essere garanti dei lavoratori, e porre in essere tutte le strategie necessarie per sanare questa situazione e vigilare affinché, in futuro, si proceda salvaguardando i livelli occupazionali ma anche e, soprattutto, quelli retributivi, anche in conformità di quanto approvato nella risoluzione n. 14 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare) e della Seconda Commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), sulla necessità di effettuare un monitoraggio dei rapporti di lavoro precario presenti in Sardegna direttamente o indirettamente ricollegabili alla regione, di risolvere nell’immediato alcune situazioni urgenti e di intraprendere un percorso normativo finalizzato al superamento del precariato.»

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Lab. di sculture di sabbia al Poetto 2 Laboratorio di sculture di sabbia al PoettoI partner, gli organizzatori e alcuni giovani coinvolti nel progetto

Accoglienza e interazione multiculturale si possono fare anche con l’arte e azioni capaci di liberare emozioni positive e creatività. L’esempio arriva da “Navigare i confini”, il progetto ideato dall’associazione Carovana SMI, portato avanti in questi mesi a Cagliari insieme a organismi e mediatori culturali che si dedicano ad attività per il dialogo interculturale, la valorizzazione delle differenze e la coesione.

Primo classificato sui 21 ammessi tra 400 progetti  presentati da tutta Italia al Mibact per il programma MigrArti, Navigare i confini è un momento di formazione e informazione rivolto ai giovani di diverse culture e provenienze: asiatici, africani, italiani. Obiettivo è rafforzare i legami tra immigrati (migranti in attesa di permesso di soggiorno, altri richiedenti asilo politico,  sino a ma anche studenti universitari arrivati qui con progetti di scambi rivolti agli studenti) e popolazione locale, ma anche rafforzare i legami col proprio paese d’origine.

Sin da aprile il progetto ha organizzato diverse attività: danza, musica, scrittura creativa, video, pratiche di cura del corpo e della persona, nuove tecnologie per la realizzazione di collegamenti virtuali con i paesi d’origine, sport. Dopo un primo percorso propedeutico, i partecipanti sono quindi passati ai laboratori veri e propri. In quest’ultimo scorcio di luglio le attività, tenute da artisti altamente qualificati di rilevanza internazionale (l’ex giocatore del Cagliari dello Scudetto Beppe Tommasini, l’ex campione di basket Massimo Antonelli, il videoartista Marc Mercier, i mediatori cultuale Celerina de Claro e  Mamadou M’Bengue, la cantante tunisina Alia Sellami e il coreografo dal Marocco Said Ait Elmoumen, solo per citarne alcuni), si aprono all’esterno con un ricco e interessante calendario di appuntamenti per il pubblico.

Dopo la presentazione, lunedì 18 nell’Hostel Marina, dei risultati del laboratorio “Cartoline video” tenuto da Marc Mercier insieme al videoartista sardo Matteo Fadda e la direttrice artistica del progetto Ornella D’Agostino, in cui i partecipanti hanno creato con la scrittura multimediale e visiva messaggi da inviare a persone care lontane o a interlocutori in generale, oggi alle 21 l’appuntamento è nel Centro sportivo Scuola basket Cep (in via Talete 1) con Music BasketBall. Si tratta di una performance di hip hop con il danzatore di break dance Nippon (Ormus Force è il nome del suo gruppo) e i rapper di Navigare i Confini. L’evento chiude il corso di basket tenuto da Massimo Antonelli, l’ex campione della squadra Virtus Bologna, fondatore del metodo Music Basket Ball, un sistema innovativo e divertente che usa la musica per insegnare i fondamentali della pallacanestro. Dopo il basket domani, giovedì 21, alle 19.00, nel Centro Calcio Sant’Elia (in via Schiavazzi), è la volta di “Calcio oltre i confini”, realizzato in collaborazione con l’Associazione ex calciatori rossoblu. L’iniziativa è una vera e propria disputa calcistica finalizzata a selezionare i calciatori migranti più dotati di talento. L’incontro sarà inframezzato da momenti di danza e musica. Calcio oltre i confini è l’ultimo atto di un progetto sul calcio ispirato da Beppe Tommasini, il campione del Cagliari dello scudetto, che in questi mesi ha incontrato i giovani migranti appassionati di calcio.

Sempre da domani, e sino a sabato 23, in alcune residenze private della città è in programma “Navigare i confini”: installazioni, flash mob, incursioni urbane, percorsi sensoriali e storie di viaggio a cura dei partecipanti al progetto e degli artisti che hanno fatto un’esperienza di residenza artistica. Per partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail a carovana.smi@gmail.com.

Venerdì 2,2 alle 17.30, nel Centro d’arte e cultura comunale Il Lazzaretto, è il momento della riflessione con la tavola rotonda “Politiche innovative d’interazione multiculturale per la riqualificazione dei territori. Viaggio consapevole e sensibile ai luoghi dell’incontro”. Moderato da Patrizia Manduchi, docente del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Cagliari, l’incontro mira a favorire lo scambio di esperienze per uno sviluppo responsabile e sostenibile dei territori. Oltre ai rappresentanti della Regione Sardegna e del comune di Cagliari, parteciperanno personalità come Maurizio Davoli, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, Enrico Marletto, presidente Viaggi Solidali e rappresentante del Progetto Internazionale Migrantour, Giuseppe Tommasini, Franco Contu, co-fondatore di Sardex, Massimo Mancini, direttore TRIC Sardegna, referente progetto NOIS / MigrArti.

Sabato 23 alle 18 appuntamento ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia per “Palestina in Sardegna”, festa a cura dell’associazione Sardegna-Palestina in collaborazione con Carovana SMI. Dopo la cena palestinese (prenotazioni al numero 338 378854), la serata si chiude con “Se fossi una candela nel buio”, spettacolo a cura dei SANDAL FALASTIN, ensemble di danza, musica, teatro con la direzione artistica Fabrizio Lai.

Domenica 24 cala il sipario sul ciclo di appuntamenti: alle 19 tra i Lazzaretto e il resto del quartiere Sant’Elia si ricorda il patrono Sant’Elia con “Navigare i confini”, rito in mare in onore anche dei migranti. L’evento, che vede la collaborazione dei pescatori e dell’intera comunità di Sant’Elia, proporrà la processione con le barche e i pescherecci, musica, canti e poemi dal mare a cura degli artisti e partecipanti del progetto. Si prosegue alle 20,30 con “Navigare i Confini. Tra Asia e Africa in un’isola che c’è!”, performance, installazioni video, percorsi sensoriali, con i partecipanti ai laboratori. Alle 21.30 la rassegna si chiude sulle note della serata danzante “InterNation Disco”, con il DJ DYAS  Said Ait Elmoumen e interventi musicali e coreografici a cura dei partecipanti e degli artisti del progetto.

Eventi collaterali. Faranno da corollario alle iniziative alcune esposizioni allestite nel Centro d’arte e cultura comunale il Lazzaretto: dal 21 al 23 luglio la mostra, a cura dell’associazione Amici Sardegna Palestina, di artigianato palestinese, abiti e videoinstallazioni che proporranno, tra l’altro, filmati storici e di repertorio della Palestina prima del 1948.

Dal 22 al 24 luglio ci saranno “Migrazioni di corpi e d’immagini”, installazione video d’arte dall’archivio del Festival di “Instants Video” Marsiglia a cura di Marc Mercier, e “Dal Ciusa a….Ciusa (Francesco)”, mostra di disegni e dipinti dei corsisti dell’ex CTP 23, Scuola Media “Ciusa”, via Meilogu. Quest’ultimo è un progetto di Marina Pisano in collaborazione di Franca Angioi.

«Navigare i confini nasce per la creazione di mandala emozionali nel viaggio tra sé e l’altro – spiega Ornella d’Agostino – ovvero per far sì che ci sia una libera espressione dei sentimenti e per favorire l’incontro e il rinsaldamento di relazioni creative tra i giovani». Un percorso, quello proposto, che valorizza i rapporti sociali più genuini, faccia a faccia, senza tuttavia inibire l’utilizzo delle nuove tecnologie, ma ponendo al centro dell’interesse l’esplorazione della sensorialità, del contatto con la natura, con il paesaggio e con il corpo.

Nei mesi precedenti, dopo gli incontri propedeutici con i giovani che seguono i corsi di alfabetizzazione dall’italiano nelle sedi dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) di Cagliari e Quartu Sant’Elena, hanno scandito le attività del progetto  i più diversi laboratori. Oltre a quelli già citati, si è trattato di:

– Laboratori di danza e musica con i giovani della comunità Filippina

– Festa di fine anno scolastico dei CPIA

– Festa di commemorazione della liberazione delle Filippine dalla dominazione spagnola

– Happening di scultura e fotografia, in cui, nel Poetto di Quartu, sono state realizzate sculture di sabbia con l’artista Stefania Lai

• AAA! un percorso sul comico per rigenerare spirito e gusto del gioco a cura di Maria Benoni

– L’arte della narrazione, laboratorio sul gioco con Mamadou M’Bengue

– Il corpo rituale, laboratorio di danza e musica con Ornella d’Agostino e i coreografi marocchini

– Viaggio nel corpo della memoria, una scoperta di diversi siti archeologici della Sardegna in compagnia di Jo Azer, maestro di antiche arti marziali indiane.

Navigare i confini si avvale, per la parte relativa al web e a social media, del supporto della testata Mediterraneaonline, mensile di cultura mediterranea che al progetto dedicherà interamente uno dei suoi prossimi numeri.

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Dal 22 al 25 settembre Cagliari ospiterà la Finale nazionale del Trofeo CONI di ciclismo. Parteciperanno alla manifestazione le rappresentative di 15 regioni, composte ciascuna da quattro Giovanissimi, formanti la squadra vincitrice della Fase regionale.

La rappresentativa sarda è composta dai Giovanissimi: Michele Lampis (Velo Club Sarroch); Mirko Pani (Taxus Baccata MTB Club); Gabriele Pili (Velo Club Sarroch); Chiara Porta (Unione Ciclistica Guspini).

Il teatro di gara sarà il Parco di Molentargius.

Cagliari Molentargius 45 copia

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Domenica 17 luglio, negli spazi del porto turistico di Calasetta, si è svolta la prima edizione di “Una giornata d’aMare” organizzata dalla ASD Diportisti Marina di Sant’Antioco e patrocinata dal comune di Calasetta.

Una giornata interamente dedicata ai ragazzi diversamente abili, protagonisti dalle prime ore del mattino fino al primo pomeriggio.

Alle ore 9.30 come da programma, il vescovo della diocesi di Iglesias, Giovanni Paolo Zedda, ha celebrato la messa improntata sulla giornata e sul significato dell’amore per il prossimo. Una messa che ha coinvolto tutti i presenti toccandoli nel profondo del cuore. Ad accompagnarlo, i ministri della chiesa, un missionario ed il coro magistrale. Oltre 200 i fedeli presenti per la Santa Messa tra i quali i sindaci di Calasetta, Sant’Antioco, Teulada, e Perdaxius, il vice sindaco di Narcao, alcuni assessori del comune di Carbonia, Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu. Presenti rappresentanze delle associazioni UNITALSI, Stella Speciale, Cooperativa Speciale Smile, N.A.B.A., gli Equilibristi.

E’ stata quindi gestita la procedura delle adesioni e degli imbarchi per le persone speciali che hanno superato le aspettative, un centinaio a bordo comprese anche le persone con la sedia a rotelle.

Il percorso in mare, ben delineato, è stato coordinato anche grazie all’ausilio delle motovedette che hanno seguito con attenzione il corteo delle imbarcazioni, dalla prima fino all’ultima. Dalla vedetta della Guardia di Finanza, a quella della Capitaneria di Porto, del Corpo Forestale, al gommone della Protezione Civile, ai bagnini presenti su ciascuna imbarcazione, tutti operativi per pronti per un eventuale intervento.

Presenti anche diverse moto d’acqua con bagnini che hanno dato il loro supporto alla riuscita dell’evento.

Un piccolo rinfresco a bordo come messaggio di benvenuto, animazione con palloncini, maschere, trombe e fischietti.

Il gabibbo a bordo di un imbarcazione, salutava i ragazzi abbracciandoli all’arrivo con foto di rito e pianti di gioia.

La professionalità della Gest.Por.Tur.  che gestisce il porto turistico, ha messo a proprio agio ogni comandante dell’imbarcazione che accompagnato al pontile dedicato veniva poi supportato all’attracco dal personale di terra.

Oltre 200 i pasti serviti, con la collaborazione anche del Circolo Velico di Calasetta che si è messo a disposizione allestendo ulteriori gazebo e sistemando le panche necessarie per soddisfare le esigenze dei presenti.

Tutti hanno voluto dedicare una giornata a questi ragazzi fantastici che hanno saputo contagiare i presenti con la loro gioia, entusiasmo, sorrisi, abbracci e ricchezza nel cuore.

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Le associazioni giovanili sarde scendono in campo per una mobilità internazionale accessibile a tutti, con una conferenza stampa pubblica, convocata per giovedì 21 luglio, alle ore 10.30, dinanzi all’Assessorato della Pubblica Istruzione.

«Veniamo a conoscenza dai mezzi di stampa e dallo stesso sito istituzionale della Regione Sardegna della conferma esclusiva del finanziamento di 3 milioni di euro alle università sarde in favore della mobilità internazionale degli studenti – sostiene Luca Frongia, presidente dell’associazione TDM 2000 – . Le nostre associazioni, impegnate da anni nella promozione della mobilità internazionale per tutti i giovani sardi, ritengono utile il provvedimento regionale ma, non trovando riscontro all’interno dello stesso di adeguate risorse per la mobilità internazionale rivolta ai giovani a rischio di esclusione e marginalizzazione sociale e/o al di fuori dei canali dell’educazione formale/universitaria (finanziata ai sensi dell’art. 9 comma 9. lett. e della L.R. 3 del 7 agosto 2009), chiedono che venga posta altrettanta attenzione verso quei giovani con minori opportunità, garantendo loro il sostegno di uno strumento finalizzato alla loro formazione, alla crescita individuale, culturale e professionale.»

«Al fine di supportare tale richiesta e sensibilizzare gli organi preposti e i cittadini, le associazioni ABìCì, ACLI, AEGEE-Cagliari, ESN Cagliari, Malik, Mine Vaganti, NUR, Rete Sarda della Cooperazione Internazionale, Studenti per la Città, Sulcis’s Youth, TDM 2000, YOUSardinia e Associazione Culturale Nieddì – conclude Luca Frongia -, si riuniranno giovedì 21 luglio, alle ore 10.30 ,di fronte all’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, Viale Trieste 186, per una conferenza stampa.»

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Istituto MInerario Iglesias 1 copia

Martedì 26 luglio, alle ore 19.00, in piazza Pichi, nel cuore del centro storico di Iglesias, il FAI si presenterà ufficialmente alla città e al territorio del Sulcis Iglesiente Guspinese con una serata dal significativo titolo “Iglesias: Memoria della storia mineraria della Sardegna e dell’Europa”. Sotto gli auspici della Presidenza regionale del FAI Sardegna, del Miur e del Mibac e dell’Università di Cagliari, l’iniziativa parte con il patrocinio dell’Associazione Mineraria Sarda, del comune di Iglesias, del Consorzio AUSI e dell’Associazione Periti Industriali Minerari e Minerari Geotecnici, che gestisce il Museo dell’Arte Mineraria. 

In modo speciale, la serata sarà occasione per presentare il comitato “Perché l’Istituto Minerario “Giorgio Asproni” di Iglesias, memoria della storia mineraria della Sardegna e dell’Europa, diventi il tuo Luogo del Cuore”, con sede nella storica palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda. La campagna per l’Istituto Minerario quale Luogo del Cuore, un censimento biennale dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI per il 2016, è peraltro già avviata e il sito può essere votato all’indirizzo http://iluoghidelcuore.it/luoghi/88372 previa una veloce registrazione gratuita. Le firme possono essere raccolte anche su moduli stampati, che saranno distribuiti in vari punti della città.

Come il titolo già racconta, il comitato si è recentemente costituito per difendere il ruolo della gloriosa Scuola Mineraria voluta da Quintino Sella e valorizzarne il carattere di testimone della cultura mineraria e industriale di una Sardegna aperta all’Europa e al Mediterraneo. Il Museo dell’Arte Mineraria ospitato nei locali seminterrati, l’Associazione Periti Industriali Minerari e Minerari Geotecnici e l’Associazione Mineraria Sarda, gli ordini professionali che raccolgono tra i propri aderenti i tecnici che nel Minerario si sono formati, partecipano al progetto ricordandone la preminente importanza come presidio didattico, ancora vitale nella formazione di tanti giovani locali, come centro di formazione e scienza, con il suo Museo mineralogico che potrebbe essere ulteriormente arricchito e sostenuto, per la sua forza evocativa e simbolica, grazie alla quale il Minerario può diventare il perno di una nuova lettura del paesaggio iglesiente, condivisa e di congiunzione, tra il centro storico e le periferie, tra il passato e il futuro della città.

Ecco perché, per la storia di Iglesias e dell’intero bacino minerario e industriale, per il contributo offerto (e che ancora offre) alla crescita professionale, sociale e culturale di intere generazioni, per la ricchezza del patrimonio tecnologico, storico e archivistico che conserva, l’Istituto Minerario, inserito nel contesto di progresso ed emancipazione vissuto dall’Iglesiente tra Otto e Novecento, è davvero il luogo del cuore di tutti gli iglesienti e gli amanti della cultura mineraria.

Il programma della serata, dopo i saluti istituzionali di Emilio Gariazzo (sindaco di Iglesias), Maria Antonietta Mongiu (presidente regionale Fai Sardegna), e Paolo Lamieri, (dirigente scolastico IIS Minerario Asproni – ITCG Fermi), prevede un dibattito aperto al pubblico con gli interventi dello storico Giampaolo Atzei (delegazione Fai Cagliari), del geologo Fausto Pani (responsabile Ambiente Fai Sardegna), della storica dell’arte Anna Maria Saiu Deidda (Università di Cagliari) e dell’architetto Franco Masala (responsabile Paesaggio Fai Sardegna). Durante l’iniziativa sarà possibile iscriversi al FAI – Fondo Ambiente Italiano.

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Aeroporto Elmas 1 copia

«Nella procedura di conversione del decreto legge sugli Enti locali, la scorsa notte, sono stati fatti degli errori che non hanno consentito di far approvare immediatamente l’emendamento che abbatte le tasse aeroportuali. Ma oggi l’approvazione è arrivata ed è questo che conta». Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha commentato il via libera da parte della Commissione Bilancio della Camera all’emendamento sulla cancellazione dell’aumento delle tasse aeroportuali, che potrà così arrivare in Parlamento.
«Il Governo si era impegnato assicurandoci questo risultato e siamo contenti di poter dare atto che l’impegno è stato mantenuto, seppure attraverso un percorso più complicato di quanto ci saremmo aspettati. La ricerca della soluzione, oltre che il Governo, ha coinvolto tutti noi. Abbiamo lavorato in costante contatto con lo stesso Governo, con il presidente dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, con il relatore dell’emendamento Antonio Misiani, con parlamentari sardi che si sono mossi bene e in tempi strettissimi per garantire un esito che riteniamo dovuto ed essenziale per la nostra Isola. Questo è solo l’inizio – ha concluso Francesco Pigliaru – e da questo momento dobbiamo metterci tutti al lavoro perché la “sospensione” delle tasse per il 2016 diventi soppressione definitiva.»

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L’Agenzia Laore Sardegna in collaborazione con l’Unione Operatori di Fecondazione Artificiali Animali (Uofaa), nell’ambito delle proprie attività, organizza due corsi di fecondazione artificiale per il comparto bovino da carne mirato al conseguimento del diploma di abilitazione.
L’obiettivo è quello di favorire la crescita professionale degli operatori del settore, aumentando e valorizzando le produzioni.
Possono partecipare gli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese della camera di commercio industria artigianato e agricoltura e all’anagrafe regionale delle imprese agricole, in qualità di titolari e/o rappresentanti legali o dipendenti, in possesso di bovini iscritti ai Llgg (libri genealogici).
I corsi, che verranno attivati nel mese di settembre, si svolgeranno nel comune di Bortigali e di Tempio Pausania e avranno una durata ciascuno di 24 giorni. È previsto un costo di 400 euro a carico di ciascun corsista.
Sono ammessi a partecipare 20 operatori per ogni corso.
Le domande dovranno pervenire entro il 5 agosto 2016 con una delle seguenti modalità:
– tramite consegna a mano presso l’ufficio protocollo dell’Agenzia Laore Sardegna in via Caprera, 8 a Cagliari (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00; il martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00) e presso le sedi dell’Agenzia Laore del territorio;
– tramite Pec al seguente indirizzo: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it .