21 December, 2025

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Giancarlo Scarteddu

 

Si sono svolte domenica scorsa, ad Arborea, le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale dell’Associazione nazionale bersaglieri Sardegna per il triennio 2016-2019. Alla presidenza è stato confermato il bersagliere Giancarlo Scarteddu, vice presidente è stato eletto il bersagliere Franco Biddau. I nuovi consiglieri sono i bersaglieri Gianfranco Melis, Paolo Marroccu, Aldo Puppin, Sergio Sanna e Raimondo Casti.

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Le opposizioni in Consiglio regionale si scatenano dopo la proroga dei commissariamenti delle Asl deliberata dalla Giunta Pigliaru.

«La Giunta cerca di ricucire la spaccatura interna alla maggioranza con l’ennesima proroga dei Commissari straordinari della Asl della Sardegna, a breve in aula – attacca Ignazio Locci, consigliere di Forza Italia -. Così tutti sono contenti, i posti di comando restano al sicuro e almeno per qualche mese potranno proseguire nell’opera di demolizione del sistema sanitario sardo: continueranno a governare la Sanità nel segno della continuità e del disordine, sia normativo che organizzativo. Resta, dunque, il riordino della rete ospedaliera applicato in maniera strisciante, senza rispettare le prerogative del Consiglio regionale. Rimane in piedi il progetto scellerato delle “cinque Asl uniche”, che di fatto non tiene conto della reale situazione sarda, della sua orografia, della demografia e dei fenomeni epidemiologici. Un’idea scellerata che per il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore Luigi Arru e il direttore generale dell’assessorato Giuseppe Sechi, è un totem intoccabile. Scelgono la strada per loro più semplice, meno pericolosa per i loro equilibri, e così facendo possono affrontare in maniera tranquilla eventuali questioni legate a ballottaggi, rimpasti, poltrone in enti e Comuni, disinteressandosi completamente della Sanità, ormai lasciata senza timone. Un settore determinante che, occorre ricordare agli illuminati del centrosinistra, non è lo strumento per conservare il potere, spartire i posti di comando e risolvere le beghe interne.»

«Un teatrino ridicolo e grottesco per la Sardegna – commenta Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc -. E’ un tentativo di allungare l’agonia della maggioranza lacerata da tensioni interne e scontri su un tema fondamentale per l’Isola. La verità è che il riordino sanitario non piace a nessuna forza politica, in quanto rischia di cancellare e sopprimere le strutture ospedaliere nei territori marginalizzati, non incrociando certo le speranze dei pazienti che si vedono privare dell’assistenza. Non basta. Si tenta di far passare la riforma come un risparmio per la sanità. Solo parole buttate al vento. La preoccupazione è che, invece, possano aumentare i costi con sacche di inefficienza che rimangono in tantissimi casi all’interno del sistema sanitario.»

«E’ una farsa – denuncia Edoardo Tocco, consigliere di Forza Italia –. Siamo arrivati al ridicolo, la realtà è che questo argomento sta minando l’andamento dei lavori, provocando una paralisi all’interno dell’assemblea regionale per le beghe della maggioranza. Un salto nel vuoto che non risolve certo i problemi della sanità sarda, visto che assistiamo ai presidi ospedalieri senza personale, ai reparti che operano in condizioni di difficoltà, a pazienti senza un’adeguata assistenza. Si continua a girare a vuoto, senza toccare i mali di un comparto in perenne emergenza.»

«L’anno scorso – dice Michele Cossa, consigliere regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi -, quando si profilava la seconda proroga dei commissari Asl, abbiamo presentato una proposta di legge per prorogarli sino al 31 dicembre 2017. Quella che poteva sembrare una provocazione oggi si rivela una facile profezia, visto che siamo all’ennesima proroga, sulla quale stamattina in commissione i Riformatori hanno votato contro. In attesa di una riforma che appare sempre più improbabile, sarà bene che la commissione d’inchiesta sulla sanità accenda una faro su questi quasi due anni di commissariamento, nei quali si è visto di tutto»

«Da ora in poi – conclude Michele Cossa – cominceremo a segnalare gli atti alle competenti procure della Repubblica.»

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Mercoledì prossimo, 22 giugno, alle ore 10.00, nella sala Falck di Assolombarda, a Milano, la Regione presenterà agli investitori italiani gli strumenti finanziari per favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative in Sardegna. L’incontro, organizzato con il supporto di AIFI – Associazione italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt – rappresenta il primo appuntamento di un percorso che la Regione avvia per far conoscere le opportunità messe in campo per incentivare gli investimenti privati, sostenere la modernizzazione dei sistemi produttivi territoriali e migliorare la capacità competitiva delle aziende sarde nei mercati internazionali.

La Sardegna si presenta oggi dinanzi agli investitori come una delle regioni più fertili e dinamiche, dove il tasso di nuove imprese, start-up e spin-off, è in costante crescita e dove l’innovazione è vista come leva strategica per rendere il sistema produttivo più competitivo a livello internazionale. Una regione ricca di opportunità di investimento, con un enorme potenziale da sviluppare che può essere indirizzato verso progetti di ampio respiro. Per questo, grazie ai finanziamenti del POR FESR 2014-2020 sono stati introdotti strumenti di nuova generazione in grado di soddisfare le esigenze di finanziamento delle imprese innovative attraverso il capitale di rischio. È il caso del Fondo di Venture Capital che, grazie a una dotazione di 10 milioni di euro, investirà con operatori privati nazionali e internazionali sulla capacità delle imprese sarde ad alto contenuto innovativo sia in fase di definizione e sviluppo del progetto (Seed Capital) che nella fase di start-up di imprese già costituite (Venture Capital).

Per presentare la strategia generale d’intervento e le misure più importanti varate dall’Amministrazione regionale a supporto della competitività delle imprese innovative, parteciperanno all’evento di Milano il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras e il direttore Generale dell’Assessorato Roberto Saba, il Direttore Generale AIFI, Anna Gervasoni, il Presidente della SFIRS, Antonio Tilocca, e il responsabile dello sportello start-up di Sardegna Ricerche, Giuseppe Serra.

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La VI commissione “Sanità” del Consiglio regionale ha approvato definitivamente il testo della proposta di legge n. 5 del 2014 sul Reddito di Inclusione Sociale, dopo aver incassato l’approvazione definitiva da parte della II commissione “Bilancio”.

«La proposta – dice Luca Pizzuto, segretario regionale e consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà – arriverà all’esame dell’aula prima della pausa estiva e questo rappresenta per noi un grande traguardo. Rappresenta, innanzitutto, il segnale che questo centrosinistra non ha dimenticato il mandato ricevuto da tutti quei cittadini che, attanagliati dalle morse della crisi socio-economica, hanno creduto in noi per rappresentarne le istanze. Rappresenta, anche, la volontà politica di discutere dei temi del sociale, reinterpretandone i mezzi e gli strumenti e sforzandosi di ripensare un sistema in cui l’individuo e la sua emancipazione sociale, siano la base per superare la crisi ed i meccanismi di pura assistenza.»

«Ci batteremo ancora affinché nessuno venga lasciato indietro – conclude Luca Pizzuto – e seguiremo con attenzione tutti i passaggi, politici, legislativi e burocratici, per fare in modo che questa legge sia realmente una delle soluzioni per svoltare pagina e dare risposte concrete.»

L'on. Luca Pizzuto e il governatore Francesco Pigliaru.

L’on. Luca Pizzuto e il governatore Francesco Pigliaru.

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Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Diminuiscono le imprese del trasporto merci della Sardegna ma aumentano le tonnellate movimentate. Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, le aziende dell’autotrasporto erano 2.591, il 3,6% in meno (-98 unità) rispetto al 2015, che davano lavoro a 6.554 addetti. Di queste il 69,6% (1.803 aziende) sono artigiane, le quali hanno registrato un calo del 5% netto (-94 imprese) rispetto a 12 mesi fa. Tra il 2009 e il 2016, sono scomparse in Sardegna 574 aziende, con una percentuale di chiusura che va oltre il 20%.

Tra le merci trasportate, sempre nell’ultimo anno, è stata registrata una ripresa del +7,6% equivalenti a oltre 18milioni di tonnellate veicolate (di cui 6milioni conto proprio e 12milioni conto terzi) che va a recuperare solo in parte il disastroso -33,9% registrato tra il 2010 e il 2014. Il giro d’affari che venne rilevato 2 anni fa era di 1miliardo569milioni di euro, per un valore aggiunto del 5,4% sul valore dell’economia regionale.

Nonostante l’incremento positivo sulle merci, la difficolta dell’autotrasporto in Sardegna viene confermata dal dossier “Dati chiave sul settore Autotrasporto” realizzato dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, che ha analizzato i dati ISTAT e UnionCamere-Infocamere (2010-2015) sulle imprese del trasporto merci su strada.

«Da anni, soprattutto nell’isola, il settore non riesce a ripartire – afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e vicepresidente nazionale – e il segno positivo registrato nella quantità veicolata, purtroppo, non rappresenta ancora la svolta che sarebbe necessario attendersi per una concreta ripresa. E’ necessario ricordarsi sempre che sul comparto si scaricano tutti i problemi delle imprese sarde e se la manifattura, o l’edilizia, non ripartono, o se alle famiglie mancano le condizioni economiche, ovviamente i mezzi rimangono fermi. Tutto ciò si riverbera in modo principale su occupazione e crescita dei territori.»

A livello provinciale a Cagliari le imprese registrate nel primo trimestre di quest’anno sono 1.167 di cui 795 artigiane. Rispetto allo scorso anno, nel totale delle imprese di autotrasporto merci, il calo registrato è del 4,4%. A Nuoro sono 383 (di cui 286 artigiane), con un calo del 2,3%. A Oristano sono 260 (198 artigiane): a sorpresa il comparto ha registrato un +0,8%. A Sassari, infine, ci sono 781 imprese, di cui 524 artigiane; le cancellate sono il 4,5%.

Un settore molto fragile, quello dell’autotrasporto le cui sorti sono legate al calo delle commesse, tra l’altro non adeguatamente pagate dai committenti, alla concorrenza sleale delle aziende straniere, e soprattutto alle decisioni del Governo Nazionale e del Ministero delle Infrastrutture, come nel caso delle motorizzazioni in Sardegna e della ripartizione delle risorse strutturali 2016.

«Sulle Motorizzazioni in Sardegna siamo a una situazione insostenibile, che è peggiorata rispetto allo scorso anno – denuncia Mellino – siamo quasi al blocco completo e i casi più gravi si registrano a Nuoro e Sassari dove il personale manca da più di un anno. Il Ministero, quasi 12 mesi fa, firmò il decreto ma nulla si è mosso oggi ci vogliono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 ne occorrono per le patenti di guida. Il sistema è collassato ma nessuno interviene; presto rifaremo la segnalazione al Ministero e ai vari Prefetti affinché si intervenga con urgenza:»

Sulle risorse strutturali 2016 per il settore, anche qui decreti firmati da tempo ma che stentano a essere applicati. L’ultimo caso è quello dello stanziamento di 70 milioni per le spese non documentate, da parte del Ministro Del Rio.

«E’ un primo passo importante verso l’operatività delle misure necessarie per l’autotrasporto, come atteso da tempo dalla categoria – afferma Mellino – per questo riteniamo indispensabile che si proceda velocemente alla definizione dei necessari adempimenti per consentire l’effettiva utilizzazione delle risorse per l’autotrasporto, finalizzate alla riduzione dei costi di esercizio delle imprese meno strutturate. Tuttavia – conclude il presidente Mellino – questo non è un punto di arrivo, poiché si attende la risoluzione di altre questioni quali l’attuazione della norma sulla decontribuzione, i provvedimenti sugli incentivi per il trasporto intermodale, che sono in corso di definizione a livello comunitario.»

Imprese dell’Autotrasporto al 1 aprile 2016

Totale Imprese

Imprese Artigiane

% imprese artigiane sul totale imprese

Variazione TOTALE imprese % 2015 su 2016

Variazione IMPRESE ARTIGIANE % 2015 su 2016

Cagliari

1.167

795

68,1%

-4,4%

-6,5%

Nuoro

383

286

74,7%

-2,3%

-2,1%

Oristano

260

198

76,2%

+0,8%

-1,5%

Sassari

781

524

67,1%

-4,5%

-5,4%

Sardegna

2.591

1.803

69,6%

-3,6%

-5,0%

ITALIA

96.125

57.179

59,5%

-2,2%

-4,6%

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 Ex Tribunale Carbonia C copia

In occasione delle elezioni di domenica 19 giugno 2016, per andare incontro alle esigenze degli elettori, il comune di Carbonia ha attivato i seguenti servizi straordinari:

Rilascio carte d’identità

Il servizio per il rilascio o il rinnovo della carta d’identità è garantito presso il Front-Office del palazzo comunale, in piazza Roma sotto il portico, nei seguenti orari straordinari:

– sabato 18 e domenica 19 giugno, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

Richiesta duplicato tessera elettorale:

il servizio, viene garantito dall’Ufficio elettorale centrale aperto presso la sede dell’ex Tribunale in via XVIII Dicembre.

Giorni e orari:

 venerdì 17 giugno, dalle ore 9.00 alle ore 18.00

 sabato 18 giugno dalle ore 9.00 alle ore 18.00

 domenica 19 giugno dalle ore 7.00 alle ore 23.00

Telefono: 0781 694428 e 0781 694423. E-mail: rerriu@comune.carbonia.ca.it

Per la richiesta dei duplicati della tessera elettorale, il servizio è attivo anche presso gli uffici delle ex circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis, nei seguenti orari:

   venerdì 17 giugno, dalle 15.30 alle 19.30;

   sabato 18 e domenica 19 giugno, dalle 9.00 alle 13.00  e dalle 15.30 alle 19.30;

Presso la sede di Bacu Abis viene effettuato il ritiro della richiesta del duplicato e successivamente il rilascio della nuova tessera. Per tale motivo è necessario che la richiesta sia inoltrata per tempo.

Servizio di accompagnamento persone diversamente abili

I Servizi Sociali del Comune, in collaborazione con le associazioni di volontariato, hanno organizzato il servizio di trasporto presso i seggi elettorali di persone anziane e disabili con difficoltà di deambulazione. Il servizio è gratuito.

Le persone interessate possono fare richiesta di accompagnamento telefonando al  numero 0781 694487 secondo il seguente calendario:

venerdì 17 giugno: dalle ore 14.00 alle ore 19.00

sabato 18 giugno: dalle ore 9.00 alle ore 13.00.  

Servizio per l’erogazione del contributo agli elettori residenti all’Estero.

Il servizio è assicurato dall’Ufficio Economato, presso la sede dell’ex Tribunale in via XVIII Dicembre, secondo il seguente calendario:

Domenica 19 giugno dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.30;

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Economato. Telefono: 0781 694455 e 0781 694456. Da lunedì 20 giugno 2016 gli elettori potranno consegnare eventuale documentazione secondo i seguenti giorni e orari:dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Domenica 19 giugno, dalle 23.00 in poi, presso la Sala polifunzionale di piazza Roma, sarà operativo il servizio diffusione dati per i risultati elettorali.

Sarà possibile conoscere in tempo reale, man mano che i dati arriveranno dalle sezioni, l’affluenza e l’esito delle elezioni anche sul sito www.comune.carbonia.ci.it .

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Casti-Massidda

Ultime ore di campagna elettorale, a Carbonia, per il ballottaggio tra il sindaco uscente Giuseppe Casti, sindaco della coalizione di centrosinistra, e Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle; a mezzanotte si chiude e domenica si vota per scegliere il nuovo sindaco.

Domenica 5 giugno, al primo turno, hanno votato 17.341 elettori, il 61,72% degli aventi diritto. I dati storici sui ballottaggi, dal 1993, anno in cui entrò in vigore la legge sull’elezione diretta del sindaco e del Consiglio comunale, documentano un consistente (fisiologico) calo di affluenza tra il primo e il secondo turno e la percentuale di votanti potrebbe rappresentare uno degli elementi decisivi per l’esito finale, unitamente alla capacità dei due sindaci e dei rispettivi schieramenti, di confermare i consensi ottenuti al primo turno e, infine, alla capacità attrattiva che gli stessi riusciranno ad esercitare sui candidati esclusi dal ballottaggio e, soprattutto, sui loro elettori del primo turno.

Il vantaggio acquisito il 5 giugno dal sindaco uscente è sensibile, 2.386 voti, il 14,20%, ma quella del ballottaggio è una nuova partita, completamente differente rispetto alla prima e sul risultato finale nessuno può avere certezze. La storia dei ballottaggi riporta molti casi di rimonte clamorose ed una di queste maturò a Iglesias il 23 novembre 1993, proprio l’anno in cui entrò in vigore la legge sull’elezione diretta del sindaco e del Consiglio comunale. Mauro Pili, allora 27enne, affrontò il ballottaggio con il 22%, opposto a Nico Grillo, candidato della coalizione di centrosinistra, che sfiorò la vittoria al primo turno, fermandosi al 48%! Il ballottaggio determinò la clamorosa rimonta e l’elezione a sindaco di Mauro Pili.

Quella che si conclude oggi è stata una campagna elettorale durissima che spesso ha superato i limiti. Lo scontro non si è fermato ai confini della politica ed è andato ben oltre. Quello cui si è assistito non è stato certamente uno spettacolo decoroso che allontana sempre più molti cittadini dalla politica, alimentando il fenomeno dell’astensionismo.

Ricordiamo quelli che sono stati i risultati del primo turno che hanno portato al ballottaggio tra Giuseppe Casti e Paola Massidda.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, il 5 giugno ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Le liste degli altri candidati a sindaco concorreranno all’assegnazione dei 24 seggi in misura variabile a seconda dell’esito del ballottaggio di domenica 19 giugno.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale, nelle due ipotesi che a vincere sia Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Ipotesi n° 1: Viene eletto sindaco Giuseppe Casti

La coalizione di cinque liste collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Partito Democratico 7 consiglieri: Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376; Ivonne Fraternale 313; Cinzia Grussu 311; Antonio Caggiari 270, Roberto Cotza 205, Fulvio Cabiddu 185.

Partito dei Sardi 3 consiglieri: Fabio Usai 867 preferenze; Nino Spanu 193; Giampaolo Puddu 137.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Matteo Sestu 264 preferenze; Moreno Pilloni 174.

Cittadini per Carbonia 2 consiglieri: Pierangelo Porcu 193 preferenze; Claudia Di Marco 162.

Unione cittadina 1 consigliere: Roberto Concas 243 preferenze.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Carbonia Rinasce 1 consigliere: Maria Luisa Poggi 219 preferenze.

Movimento 5 Stelle 3 consiglieri: Paola Massidda (candidata sindaco non eletto); Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

Unidos 1 consigliere: Andrea Corda (candidato sindaco non eletto).

Ipotesi n° 2: Viene eletta sindaco Paola Massidda

La lista del Movimento 5 Stelle collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 227; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168;Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 126; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94; Elio Loi 84; Massimiliano Zonza 82.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 867 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

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A Buggerru il dopo-Silvano Farris, sindaco negli ultimi dieci anni, inizia sabato 25 giugno, alle ore 18.00. Il nuovo sindaco, Laura Cappelli, eletta lo scorso 5 giugno, ha convocato per quella data la riunione d’insediamento del Consiglio comunale, con all’ordine del giorno quattro punti: l’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità dei consiglieri eletti; il giuramento del sindaco; la comunicazione sulle nomine della Giunta e del vicesindaco; e, infine, l’elezione della commissione elettorale comunale.

Laura Cappelli, 37 anni, candidata della lista “Buggerru Idea Comune” è stata eletta sindaco di Buggerru con 441 voti, il 58,25%, superando Nicola Piras, candidato della lista civica “Buggerru libero”, che ha ottenuto 316 voti, il 41,74%.

La lista “Buggerru Idea Comune” porta in Consiglio comunale 8 consiglieri, 4 quelli della minoranza della lista “Buggerru libero”.

Di seguito gli eletti con relative preferenze.

Lista “Buggerru Idea Comune”Francesco Diego Orrù 63, Massimo Chessa 46, Riccardo Atzei 44, Rita Martina Andreuccetti 43, Francesco Ledda 36, Andrea Salis 30, Simona Spada 29. Luana Medda 28.

Lista “Buggerru libero”: Nicola Piras (candidato sindaco non eletto), Fiorenzo Mura 40, Marta Meloni 36, Gianni Ledda 31.

Municipio Buggerru 03 copia

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Municipio Domusnovas 3 copia

Il nuovo Consiglio comunale, eletto il 5 giugno, è stato convocato dal sindaco, Massimiliano Ventura, per mercoledì 22 giugno, alle 16.30 in 1ª e per venerdì 24 giugno, alle 16.30, in 2ª convocazione. All’ordine del giorno figurano cinque punti: l’esame delle condizioni di eleggibilità dei consiglieri comunali; il giuramento del sindaco; la comunicazione da parte del sindaco della nomina degli assessori; l’elezione della commissione elettorale comunale; e, infine, la perimetrazione delle aree relative ad interventi di aumento della manutenzione e valorizzazione del patrimonio boschivo in prossimità di aree interessate da forme gravi di deindustrializzazione, da cave dimesse, da impianti di incenerimento da rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile, annualità 2015.

Massimiliano Ventura, candidato della lista civica “Domusnovas 2016” è stato eletto sindaco con 1.379 voti, il 32,77%; alle sue spalle, nell’ordine: Fabrizio Saba, candidato della lista civica “ProDomusnovas per cambiare”, con 1.113 voti, il 24,07% dei voti; Stefano Soru, candidato della lista civica “Aria Nuova”, 984 voti, il 23,38%; e, infine, Attilio Stera, candidato della lista civica “Utile per una Domusnovas migliore“, con 831 voti, il 19,75%.

Il nuovo Consiglio comunale sarà composto da 11 consiglieri di maggioranza della lista civica“Domusnovas 2016” e 5 di una minoranza distribuiti in tre liste: 2 consiglieri della lista civica“ProDomusnovas per cambiare”, 2 della lista civica “Aria Nuova” e 1 della lista civica “Utile per una Domusnovas migliore”.

Di seguito gli eletti con relative preferenze.

Lista “Il Comune che vorrei” : Angelo Deidda 471, Alessio Stera 202, Matteo Moi 212, Daniela Villasanta 200, Ilaria Ottavia Pisu 185, Martina Melis 138, Ilenia Congiu 128, Rossano Catzeddu 87, Attilio Usai 59, Natascia Tamara Porcu 47, Erizio Pranteddu 41.

Lista “ProDomusnovas”: Fabrizio Saba (candidato sindaco non eletto), Isangela Mascia 230.

Lista “Aria nuova”: Stefano Soru (candidato sindaco non eletto), Daniela Cocco 225.

Lista “Utile, per una Domusnovas migliore”: Attilio Stera (candidato sindaco non eletto).

 

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Dopo l’audizione di martedì 14 giugno, il presidente del Comitato Uniti per la Salute, Paride Reale, ha chiesto una nuova audizione al presidente della VI commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, Raimondo Perra, per un esame «della grave compressione del diritto alla salute nel Sulcis Iglesiente» con «la riorganizzazione della rete ospedaliera approvata con la delibera del 2 febbraio 2016 dalla Giunta regionale».

Paride Reale evidenzia «la gravissima situazione in cui versa la Asl 7 di Carbonia,a causa delle scelte del Commissario che ha sostanzialmente anticipato quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale, in difformità alle leggi, come attestato dallo stesso assessorato regionale della Sanità (per esempio rammenta la legge regionale 28 luglio 2006 n. 10)».

CTO Iglesias 1 copia