25 December, 2025

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Massimo Deiana 5 copia

L’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha presentato alla quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) il disegno di legge della Giunta che riconosce all’azienda regionale una serie di crediti (compresi 6.3 milioni di interessi passivi) per un importo complessivo di oltre 30 milioni di euro.

«Con questo provvedimento – ha detto Massimo Deiana – la Regione percorre l’ultimo tratto di strada per il risanamento finanziario dell’Arst e crea tutte le condizioni per mettere in equilibrio i conti dell’azienda nell’arco dei prossimi due esercizi.»

«Si tratta di un disegno di legge – ha precisato l’assessore – predisposto al termine di un negoziato fra l’area legale della Regione e quella di Arst in sui sono state dettagliatamente analizzate, voce per voce, le posizioni debitorie e creditorie dei due soggetti, un lavoro analitico che sarà molto utile anche in futuro per regolare correttamente i rapporti reciproci.»

«Nell’immediato – ha aggiunto Deiana – l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio regionale consentirà anche di dare il via libera al bilancio 2014 di Arst mentre per il 2015 la Regione ha già versato, ad oggi, la quasi totalità delle somme dovute.»

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Antonello Peru (Forza Italia) e Franco Sabatini (Pd).

Il Dl n°267, in caso di parere favorevole della conferenza dei capigruppo, dovrebbe essere approvato dal Consiglio nei primi giorni della prossima settimana.

(Af)

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Gianmario Demuro 2

Il fenomeno del precariato nell’amministrazione regionale è stato esaminato nella II commissione, con l’audizione dell’assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro.

I numeri sono i seguenti: i dipendenti con posizioni precarie all’interno dell’amministrazione regionale sono 137, tra questi, 86 hanno i requisiti per la stabilizzazione, 36 non risultano in possesso di tali requisiti e 15 hanno raggiunto i 30 mesi di servizio alla data del 18 agosto 2009.

Negli enti e nelle agenzie regionali i cosiddetti precari sono in totale 317, così suddivisi: 301 in servizio all’Agenzia regionale del lavoro (Csl e Cesil), 3 all’Ersu di Sassari, 3 all’Ersu di Cagliari e 10 all’Agris.

Il personale precario all’Ente foreste raggiunge la cifra di 1.955 unità (1.672 con contratto semestrale e i restanti con contratto trimestrale). A questo proposito l’assessore Demuro ha ricordato che lo scorso 18 ottobre  la giunta ha approvato le procedure di stabilizzazione per 312 lavoratori.

Per quanto attiene i comparti, il record è del “comparto sanità” con 563 unità a tempo determinato, mentre il “comparto Enti locali”, in riferimento ai Comuni, conta 239 precari (48 Cococo e 191 a tempo determinato) a cui si aggiungono i 57 precari delle Province (15 Cococo e 42 a tempo) per un totale di 296 unità.

L’assessore ha confermato l’impegno a completare la ricognizione sul fenomeno entro la prossima settimana, così da definire il quadro certo della situazione.

Il presidente della commissione ha quindi comunicato i dati forniti dall’assessorato del Lavoro sui lavoratori socialmente utili risultanti in organico nelle diverse società in house degli Enti locali e che saranno ricompresi, dunque, nella stesura finale della ricognizione curata dall’assessorato del Personale. Si tratta di 290 unità in servizio presso le cosiddette municipalizzate la cui crisi è stata portata all’attenzione della stessa commissione anche nell’ultimo ciclo di audizioni che ha interessato nel particolare i casi della “Romangia servizi” e della “Algheroinhouse”.

Gavino Manca ha sottolineato con soddisfazione l’imminente conclusione del primo monitoraggio sul fenomeno del precariato nell’amministrazione regionale ed ha concordato con l’assessore Demuro sulla necessità di procedere con successivi approfondimenti sulla questione, non secondaria, della natura giuridica dei rapporti di lavoro ed in particolare sulle modalità di assunzione. «Fermo restando il principio – hanno dichiarato Manca e Demuro – che per l’accesso alla pubblica amministrazione la strada maestra resta quella dei pubblici concorsi».

Il presidente Manca ha inoltre ricordato la necessità di predisporre interventi straordinari per affrontare le diverse emergenze fino al termine dell’anno in corso, così come previsto dalla risoluzione congiunta n.14 del 14 ottobre 2015.

Il presidente e l’assessore Demuro hanno concluso rimarcando l’impegno per «mettere in campo ogni azione possibile per avviare un piano di stabilizzazione» ed in riferimento alla cosiddetta “capacità assunzionale” (la legge di stabilità in discussione nel Parlamento prevede il tetto del 25%) hanno auspicato un confronto con il governo finalizzato all’ottenimento di eventuali deroghe in favore della Regione sarda.

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Il segretario regionale della CNA, Francesco Porcu, è intervenuto questo pomeriggio ai lavori della Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale sul Testo Unico dell’Energia.

«Bisogna perseguire politiche di promozione ed efficienza energetica deve diventare la stella polare del processo di modernizzazione della società sarda», ha detto Francesco Porcu che ha espresso apprezzamento per il provvedimento all’esame dell’organismo consiliare presieduto da Luigi Lotto: «I temi dell’energia, del risparmio e dell’efficientamento costituiscono oggi i riferimenti su cui ruotano i processi di innovazione e sviluppo – ha affermato il segretario della CNA – la competitività dei sistemi economici e produttivi si giocherà sul terreno della sostenibilità ambientale. Ciò consentirà di assicurare importanti risultati sul fronte del risparmio energetico e, contestualmente, farà da propellente alla ripresa economica e alla crescita dell’occupazione».

L’associazione degli artigiani guarda con favore agli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato che consuma il 40% dell’energia utilizzata in Sardegna. Se si considera il solo settore pubblico, il 35% (circa 160mila edifici) è stato costruito prima del 1961: «E’ un patrimonio immobiliare vecchio e bisognoso di manutenzioni straordinarie, da anni CNA sostiene l’idea che il rilancio dell’economia dell’Isola passi anche attraverso un piano di riqualificazione ed efficientamento degli immobili pubblici».

Francesco Porcu ha presentato i risultati di una simulazione fatta dai tecnici di CNA sulla scuola: «Oggi la bolletta energetica di 1800 edifici scolastici costa alla Regione circa 34 milioni di euro – ha detto il segretario della Confederazione degli Artigiani – se si intervenisse sul 20% di questi, si risparmierebbero circa 4 milioni di euro all’anno, con l’abbattimento complessivo dei consumi generali del 12,6%. Il costo dell’operazione sarebbe di poco superiore ai 100 milioni di euro con un importante ricaduta occupazionale: gli investimenti consentirebbero di creare circa 1500 posti di lavoro (1000 nel settore delle costruzioni e 500 nell’indotto)».

Il rappresentante della CNA è poi entrato nel merito del provvedimento esprimendo un giudizio positivo «sulla volontà del legislatore di dotarsi di una legge che punta a individuare strumenti decisivi per governare il settore e dotare la Sardegna di una vera e organica politica energetica». Particolare gradimento è stato manifestato per la decisione di istituire l’Agenzia regionale dell’Energia e il Catasto unico degli edifici e degli impianti termici.

L’associazione degli artigiani ha invitato la Commissione a specificare meglio nel testo le finalità assegnate all’Agenzia, affermando che deve orientare le politiche energetiche regionali verso obiettivi di efficientamento e sostenibilità, di risparmio e di diffusione delle rinnovabili.

Sugli interventi negli edifici della Pubblica Amministrazione, la Cna ha proposto di mutuare le disposizioni contenute nella Direttiva Europea 2010/31 che, dal 1 gennaio 2014, assicura annualmente la ristrutturazione del 3% della superficie coperta degli edifici di proprietà del Governo centrale. «Questa disposizione – ha concluso Francesco Porcu – potrebbe essere prevista per le scuole sarde prevedendo di ristrutturare ogni anno il 10% degli istituti».

La Cna, infine, ha auspicato una rapida approvazione del Testo in modo da consentire alla Sardegna di colmare un vuoto normativo e mettersi al passo di altre regioni che hanno già legiferato in materia.

Francesco Porcu

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Franco Sabatini 2 copia

«Sarà una sottocommissione guidata dal presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini a definire il percorso legislativo che porterà alla costituzione dell’Agenzia sarda delle entrate.»

Lo ha annunciato lo stesso Sabatini al termine di una di un’audizione dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci in cui sono stati illustrati il disegno di legge della Giunta e le proposte di legge presentate dai consiglieri regionali Annamaria Busia (Sdl) e Christian Solinas (Psd’Az); sulla materia è stata presentata, infine, una proposta di iniziativa popolare.

La sottocommissione che all’unanimità abbiamo deciso di costituire, ha poi spiegato Sabatini, «avrà il compito di definire i passaggi successivi del provvedimento e decidere, in particolare, se mettere a punto un testo-base unificato o procedere con l’esame comparato delle diverse proposte; del nuovo organismo faranno parte lo stesso assessore Paci, i firmatari delle due proposte di legge consiliari, ed i consiglieri Gianfranco Congiu (Pds) ed Alessandra Zedda (Forza Italia)».

«Nello stesso tempo – ha aggiunto il presidente della commissione – predisporremo un calendario di audizioni sentendo, fra gli altri, i rappresentanti del mondo delle imprese e delle associazioni dei contribuenti». «Per noi, inoltre, sarà molto importante il contributo dell’Anci perché il sistema della riscossione dei tributi locali ora affidato ad Equitalia è destinato a cambiare dal 31 dicembre del 2016; i Comuni potranno assegnare la riscossione all’esterno attraverso bandi specifici o all’Agenzia sarda delle entrate, se costituita».

«La materia che stiamo esaminando – ha concluso il presidente Sabatini – è di grande rilevanza per la nostra Regione e presenta aspetti complessi e delicati anche dal punto di vista tecnico-giuridico, senza dimenticare che, sul piano politico, si affianca ad una fase importante della vertenza entrate che proprio in questi giorni vede impegnati la Giunta regionale ed il ministero dell’Economia.»

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Dopo il primo appuntamento di domenica 25, prosegue giovedì 29 ottobre, alle ore 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, la quarta edizione di “Identità in transito”, giovane retrospettiva cinematografica “su quello che siamo stati, quello che siamo e ciò che vorremmo essere”.

La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio del comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci-Ucca e Ficc.

Il titolo del secondo film in programma è “Hungry hearts” di Saverio Costanzo, con Adam Driver, Alba Rohrwacher, Roberta Maxwell, Jake Weber, David Aaron Baker, Victoria Cartagena, Toshiko Onizawa, Dennis Rees.

Teatro Centrale Carbonia copia

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THotel 42 copia

Giovedì 29 ottobre, dalle 8.45 al THotel, in via dei Giudicati, a Cagliari, si apre il workshop “From the womb to the adult”. L’evento è incluso nell’undicesima edizione del congresso internazionale di neonatologia curato da Vassilios Fanos. Il docente dell’ateneo di Cagliari presiede i lavori con i professori Murat Yurdakök (Ankara), Antonio del Vecchio (Bari) e Bo Sun (Shanghai). Atteso anche Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia.

La migliore assistenza e le cure più adatte per il bambino: è questo il fattore chiave dei lavori che da giovedì fino a sabato 31 ottobre si tengono in città. In calendario numerosi meeting scientifici, sette appuntamenti interdisciplinari di alto livello con la partecipazione di 670 tra neonatologi, pediatri, ginecologi, perinatologi, ecografisti, farmacologi, infermieri, ostetriche, laboratoristi e anatomopatologi, provenienti da mezzo mondo. Il programma prevede letture scientifiche, sessioni dedicate a pediatri di famiglia, infermieri pediatrici, medicina perinatale, neonatologia interventistica, medicina di laboratorio dal feto al bambino. Infine, una giornata è rivolta alla ricerca sulle cellule staminali

“From the womb to the adult” (Dal grembo materno all’età adulta) è un’iniziativa del dipartimento di Scienze chirurgiche, sezione materno-infantile – patologia e terapia intensiva neonatale, puericultura e nido del Policlinico AOU di Monserrato, diretto dal professor Fanos. L’11th International Workshop on Neonatology fa seguito al successo delle precedenti edizioni (oltre cinquemila presenze complessive) e vanta l’adesione dei principali esperti di neonatologia.  Il congresso ha il patrocinio della Società italiana di neonatologia, della Società italiana di pediatria, della Union of European Neonatal and Perinatal Societies, della Union of Mediterranean Neonatal Societes e della International Federation of Clinical Chemistry (IFCC) and Laboratory Medicine, vanta anche quest’anno la partecipazione dell’Unicef.

Nell’ambito dei lavori viene presentato il sito del Progetto Action, finanziato dalla Comunità Europea con un contributo di sei milioni di euro. Action si avvale di una partnership internazionale in cui Vassilios Fanos è responsabile per la Dissemination del progetto. Inoltre, il meeting mostra grande attenzione ai giovani: negli ultimi anni la discussione è stata ampliata dalla presentazione di circa 80 poster selezionati per ogni convegno. Anche in questa edizione sono previsti cinque premi da 500 euro ciascuno per i migliori contributi.

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Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane” o la “Società”) ha comunicato oggi i risultati definitivi dell’Offerta Globale di Vendita delle proprie azioni ordinarie finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita, conclusasi in data 22 ottobre 2015, sono pervenute richieste per complessive n. 1.530.154.215 Azioni; in base alle richieste pervenute nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita sono state assegnate n. 498.300.000 Azioni a n. 179.226 richiedenti. Tali Azioni sono rivenienti quanto a n. 453.000.000 Azioni dalla vendita da parte dell’Azionista Venditore e, per le restanti n. 45.300.000 Azioni, dall’esercizio integrale dell’Opzione di Sovrallocazione ai fini di un Over Allotment nell’ambito del Collocamento Istituzionale come descritta nella Nota di Sintesi e nella Sezione Seconda, Capitolo V, Paragrafo 5.2.5 del Prospetto.

La ripartizione delle Azioni tra Investitori Istituzionali e pubblico indistinto così come di seguito descritta è stata effettuata avvalendosi anche, limitatamente a n. 50 Azioni, della facoltà di claw-back dal Collocamento Istituzionale all’Offerta Pubblica, prevista dalla Sezione Seconda, Capitolo V, Paragrafo 5.2.3.2 del Prospetto Informativo. Pertanto n. 362.399.950 Azioni sono assegnate agli Investitori Istituzionali e n. 135.900.050 Azioni sono assegnate al pubblico indistinto e ai Dipendenti.

Nell’ambito dell’Offerta Pubblica:

(i) Sono pervenute richieste per n. 387.108.050 Azioni da parte di n. 303.536 richiedenti così ripartite:

  • n. 170.807.000 Azioni da parte di n. 216.445  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo;
  • n. 106.894.000 Azioni da parte di n. 46.651  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Intermedio;
  • n. 101.885.000 Azioni da parte di n. 14.206  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato;
  • n. 7.522.050 Azioni da parte di n. 26.234 Dipendenti del Gruppo Poste Italiane residenti in Italia, a valere sull’Offerta ai Dipendenti, per adesioni al Lotto Minimo per i Dipendenti.

(ii) Sono state assegnate n. 135.900.050 Azioni a n. 179.004  richiedenti nelle seguenti proporzioni:

  • n. 64.189.000 Azioni a n. 128.378  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo;
  • n. 38.514.000 Azioni a n. 19.257  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Intermedio;
  • n. 25.675.000 Azioni a n. 5.135 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato;
  • n. 7.522.050 Azioni a n. 26.234 Dipendenti del Gruppo Poste Italiane residenti in Italia, a valere sull’Offerta ai Dipendenti, per adesioni al Lotto Minimo per i Dipendenti.

Nell’ambito del Collocamento Istituzionale:

(i) sono pervenute richieste per n. 1.143.046.165 Azioni da parte di n. 359 richiedenti così ripartite:

  • n. 141.617.622 Azioni da parte di n. 80 Investitori Qualificati in Italia;
  • n. 1.001.428.543 Azioni da parte di n. 279 Investitori Istituzionali all’estero;

(ii) sono state assegnate n. 362.399.950 Azioni a n. 222 richiedenti nelle seguenti proporzioni:

  • n. 59.580.000 Azioni a n. 54 Investitori Qualificati in Italia;
  • n. 302.819.950 Azioni a n. 168 Investitori Istituzionali all’estero.

Nessuna Azione è stata sottoscritta dai membri del Consorzio per l’Offerta Pubblica e/o dai membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale in conseguenza degli impegni assunti.

Sulla base del prezzo di offerta e del Prezzo Istituzionale di euro 6,75 per Azione, la capitalizzazione di borsa della Società è di circa 8.816 milioni di euro.

L’inizio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario è stato fissato con provvedimento di Borsa Italiana per il 27 ottobre 2015.

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Il presidente del Collegio IPASVI Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu. ha chiesto al presidente dell’associazione Le Rondini di valutare la possibilità di interrompere il rifiuto dell’assistenza infermieristica e l’ultima forma di protesta dichiarata contro il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare ai pazienti.

«E’ interesse di tutti cercare di evitare, piuttosto che amplificare, che gli assistiti e i vostri familiari subiscano ulteriori contraccolpi di un’evidente disfunzione che ha molti responsabili – sottolinea Graziano Lebiu -. Ma, soprattutto, è da intendere con assoluta chiarezza che può sfuggire di mano l’obiettivo prefissato con la vostra protesta. E questo sarebbe imperdonabile.»

«Faremo il necessario per mantenere aperto il dialogo – conclude Graziano Lebiu -, come già manifestato anche in altre note, nei limiti delle nostre possibilità e per individuare le soluzioni percorribili nell’interesse generale, ad iniziare dall’incontro convocato in data odierna presso l’assessorato regionale della Sanità.»

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Il comune di Carbonia si schiera al fianco dei pazienti con malattie neurodegenerative progressive.

Il sindaco, Giuseppe Casti, presente stamane alla manifestazione svoltasi in via Dalmazia, ha diffuso una nota, nella quale si legge che «dura ormai da troppo tempo la mobilitazione dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative progressive con necessità di ventilazione meccanica assistita e dei loro familiari, i quali chiedono con forza la modifica della Delibera della ASL 7 che istituisce l’Unità Operativa di Cure Palliative, Terapia del Dolore e Hospice, che ricomprende anche l’assistenza domiciliare  dedicata a quei particolari malati. Pazienti e familiari ritengono indispensabile la prosecuzione di un percorso differenziato per i pazienti ad elevata criticità, così come previsto dalla DRG n. 10/43 del 11.02.2009, che recita: “l’Unità Operativa di Terapia Intensiva e/o di Rianimazione rappresenta il punto di riferimento per gli interventi di supporto specialistico alle Cure Domiciliari Integrate di 3° livello per quanto riguarda la gestione della ventilazione assistita e della nutrizione artificiale; gli accessi degli operatori specialisti (medici e infermieri professionali) programmati nell’ambito del PAI, assumono la massima valenza assistenziale nella prevenzione e gestione delle problematiche più urgenti di tipo respiratorio ed internistico”».

La stessa delibera prevede l’Unità Operativa distrettuale o aziendale, con la funzione di «supportare la famiglia nel percorso assistenziale e di mantenere in equilibrio le dinamiche psicologico-relazionali connesse alle varie fasi della malattia».

«Quando i livelli di autonomia si riducono – si legge ancora nella nota -, la persona deve poter essere curata e assistita nel proprio domicilio senza soluzione di continuità e con la stessa efficacia ed efficienza del regime di ricovero.

Questo è ciò che si è verificato fino ad ora, ed i pazienti hanno beneficiato di un’assistenza impeccabile, che ha garantito interventi in sicurezza ai malati e  tranquillità ai familiari.

La nuova e diversa organizzazione del servizio, proposta dall’Azienda Sanitaria, ha creato apprensione e disorientamento nelle famiglie che, interpretando le modifiche apportate come uno stravolgimento del sistema e, soprattutto, ritenendo che venga a mancare il riferimento diretto con il Reparto di Rianimazione,  dal 20 ottobre scorso rifiutano in toto le prestazioni sia mediche che infermieristiche, con tutte le conseguenze che da ciò possono derivare.»

«L’Amministrazione comunale di Carbonia, che pure si è adoperata per cercare soluzioni condivise, è preoccupata per la radicalizzazione della protesta e le possibili ripercussioni sulla  salute dei pazienti, e conferma la sua  vicinanza ai malati e la solidarietà alle famiglie. È  compito specifico dell’Azienda Sanitaria definire un adeguato modello organizzativo e gestionale del servizio di ADI di 3° livello, ma questo deve rispondere in maniera soddisfacente alle esigenze di assistenza e sicurezza dei pazienti, mantenendo gli elevati standard qualitativi finora garantiti. Resta indispensabile superare con il dialogo e la condivisione gli elementi di criticità o di incomprensione ancora presenti, individuando all’interno dell’Azienda soluzioni utili a garantire ai pazienti  e ai loro familiari serenità e fiducia. Nella convinzione che si possa e si debba con urgenza perseguire questo obiettivo, si chiede al commissario straordinario dott. Antonio Onnis – conclude Giuseppe Casti – di ricercare, con il contributo costruttivo di tutte le parti coinvolte, una soluzione condivisa che finalmente ponga fine alle azioni di protesta in atto che a nessuno giovano, ma anzi possono avere conseguenze molto gravi per tutti.»

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale informa che tutte le domande di aiuto relative alla misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” azione 1 “Itinerari” del Psr Sardegna 2007-2013 istruite positivamente, saranno finanziate anche in “sovraimpegno” rispetto alla dotazione finanziaria prevista dal bando.
Il bando è rivolto alle associazioni di comuni i cui territori sono classificati C o D nel Psr 2007-2013, inclusi gli enti che fanno parte delle aree Leader. Tali associazioni potranno, in particolare, beneficiare di un finanziamento a fondo perduto, pari al 100% della spesa ammessa, per realizzare itinerari e percorsi in grado di incrementare, anche qualitativamente, l’offerta di “turismo rurale” attraverso la messa in rete del patrimonio culturale, ambientale, agroalimentare ed enogastronomico isolano.