La Polizia di Stato, durante i servizi di controllo del territorio, ha arrestato in flagranza un giovane di 21 anni, per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Nella notte di ieri 17 ottobre, nella via San Giovanni a Cagliari, gli agenti della Squadra Volante procedevano al controllo di due persone a piedi, insospettiti dal loro comportamento alla vista della pattuglia.
Gli agenti, proceduto al controllo di entrambe le persone, hanno rinvenuto addosso ad uno dei due, numerosi involucri di cellophane contenenti verosimile sostanza stupefacente, risultata poi essere cocaina e hashish, la somma di denaro di 275,00 € suddivisa in banconote di vario taglio ed un coltello a serramanico.
La perquisizione, estesa al domicilio del predetto, un 21enne cagliaritano, ha dato esito positivo, in quanto vi sono stati rinvenuti ulteriori involucri contenenti cocaina, hashish, marijuana e ketamina, due bilancini elettronici di precisione ed ulteriore denaro contante per una somma complessiva di 560,00 €.
La sostanza stupefacente rinvenuta nella perquisizione domiciliare e locale, quantificata complessivamente per circa 13 gr di cocaina, circa 1,15 kg di marijuana, circa 1,8 gr di ketamina e 0,4 gr di hashish, è stata sequestrata unitamente al denaro contante, quale ipotetico provento dell’attività di spaccio.
Il giovane è stato arrestato in flagranza per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e accompagnato presso gli uffici della Questura.
I fatti accertati dagli investigatori della Polizia di Stato sono stati sottoposti alla valutazione del G.I.P., che nell’udienza tenutasi ieri mattina ha convalidato l’arresto, disponendo per il 21enne l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Ritorna l’attesissimo appuntamento con gli Oscar Green di Coldiretti. Davanti a circa 200 giovani provenienti da tutta la Sardegna andrà in scena, domani giovedì 19 ottobre, dalle ore 10.30, l’appuntamento 2023 della festa dell’innovazione e della sostenibilità agricola promossa da Coldiretti Giovani Impresa Sardegna. L’appuntamento è nella splendida cornice della miniera di Montevecchio a Guspini. Location scelta per l’edizione 2023 è il Birrificio 4 Mori.
Anche quest’anno i giovani agricoltori e allevatori sardi presenteranno i progetti e i prodotti più innovativi dell’anno ideati e già messi in campo dalle aziende agricole under 40. Ancora una volta a cercare di conquistare le sei categorie (Custodi d’Italia, Coltiviamo solidarietà, Campagna Amica, Energie per il futuro e sostenibilità, Fare filiera, Impresa digitale) saranno 12 aziende che concorrono a un premio che gli permetterà anche di proiettarsi a Roma per le finali italiane dove la Sardegna è sempre stata protagonista, anche grazie alle importanti vittorie su scala nazionale.
Oscar Green rappresenta sempre una vetrina unica per i giovani agricoltori che sono i veri testimonial di tante idee innovative proposte ogni anno a dimostrare il grande fermento che il settore può vantare in Sardegna e in Italia. All’appuntamento, oltre ai vertici regionali di Coldiretti Sardegna, il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba, interverranno, tra gli altri Enrico Parisi, delegato Coldiretti Giovani Impresa nazionale; Nicola Stefano Tuveri, delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa; Antonio Zanda, Birrificio 4 Mori; Stefano Cucca, fondatore e direttore ‘Rumundu’; Mauro Loddo e Giuseppe Murru, titolari del Birrificio Marduk. Ma saranno tantissimi gli altri ospiti a intervenire.
I carabinieri della stazione di Iglesias, in esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzione Penali del Tribunale di Cagliari, ieri hanno arrestato un 33enne di Cagliari, residente ad Iglesias, il quale deve espiare la pena di anni uno e mesi sei di reclusione, per reati di ricettazione e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, commessi a Cagliari tra l’anno 2013 e il 2018. Al termine delle formalità, l’uomo è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.
Con la visita guidata al 3° Reggimento bersaglieri da parte di tre classi dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. M. Angioy” di Carbonia e di una scolaresca dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Sant’Antioco, si è aperto il ciclo di incontri didattici delle scuole del territorio con l’unità della Brigata “Sassari” di stanza nella caserma “Pisano” di Teulada.
La visita è iniziata con la partecipazione alla cerimonia dell’alzabandiera, al termine della quale studenti e docenti accompagnatori sono stati salutati dal comandante di reggimento, il colonnello Nazario Onofrio Ruscitto.
Le classi hanno poi assistito a un saggio ginnico durante il quale i bersaglieri del Terzo hanno dato prova della loro preparazione atletica. Nel frattempo, la fanfara “Goito” ha allietato i presenti con le musiche e i canti tipici della tradizione bersaglieresca.
A seguire, gli studenti hanno fatto visita alla sala “Cimeli e ricordi” del “Glorioso” Terzo, dove hanno ripercorso le gesta eroiche dei “fanti piumati” che hanno donato la vita per la Patria.
All’incontro erano presenti il vicesindaco di Carbonia Michele Stivaletta e l’assessore della Pubblica Istruzione Antonietta Melas.
Tzia Antioca Serafini, la nonnina più longeva di San Giovanni Suergiu, oggi compie 103 anni. Con lo spirito che da sempre la caratterizza, candidamente ammette: «Non mi sembra vero di essere così vecchia!»
Circondata dagli affetti familiari, tzia Antioca ha spento le sue 103 candeline in presenza del sindaco Elvira Usai, dell’assessore Gianfranco Ghisu e della consigliera Nadia Piras, che hanno omaggiato la simpatica nonnina con un mazzo di fiori. Sempre lucida e ironica, l’ultracentenaria ha anche mangiato con gusto una fetta di torta e brindato con i presenti.
Questo pomeriggio, alle ore 15.00, presso l’Aula Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato, si svolgerà un evento dal titolo: “Prevenzione primaria del tumore alla mammella: una proposta UNICA”. L’incontro avrà come obiettivo presentare i risultati di uno studio che vede tra i fattori di rischio di tumore alla mammella anche il consumo di alcol.
Sarà inoltre occasione per divulgare e rendere disponibile gratuitamente una applicazione realizzata da un gruppo multidisciplinare dell’Università di Cagliari che permetterà alle donne di aumentare la conoscenza dei fattori di rischio prevenibili del tumore alla mammella.
Al gruppo appartengono i docenti del dipartimento di Scienze biomediche Roberta Agabio, Fabrizio Angius e Monica Deiana; Claudia Sardu, Alessandra Mereu, Sofia Cosentino, Clelia Madeddu, Elena Massa, Carola Politi, Luigi Minerba e Paolo Contu del dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica; Matteo Fraschini, docente del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica. Fa parte del gruppo anche Julia Sinclair, docente della University of Southampton.
Lo studio è partito dal presupposto che fino al 40% dei tumori alla mammella possa essere prevenuto attraverso il controllo dei fattori di rischio modificabili quali obesità, inattività fisica e consumo di alcol. In particolare, il lavoro di ricerca si è concentrato sulla relazione esistente tra consumo di alcol e rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Europa oltre il 50% delle donne consuma alcol e, tra le donne che assumono alcol, un quarto ne assume elevate quantità.
Tuttavia, uno studio inglese ha riscontrato che meno del 20% delle donne che partecipavano a programmi di screening per il tumore alla mammella aveva identificato nell’alcol un fattore di rischio. Il gruppo di ricerca ha replicato lo studio inglese trovando esattamente gli stessi risultati: l’alcol è stato identificato da meno del 20% delle donne partecipanti allo studio come fattore di rischio per il tumore, nonostante la maggior parte abbia riferito di assumere bevande alcoliche.
In base a questi risultati, ci si è posti l’obbiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza della popolazione generale della relazione esistente tra alcol e rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Per raggiungere questo obbiettivo, grazie ad un finanziamento della Fondazione di Sardegna, è stata realizzata un’applicazione interattiva a partire dalla versione inglese “Abreast of Health” (a braccetto con la salute) dell’Università di Southampton. Il gruppo dell’Università di Cagliari ha adattato l’applicazione per il suo uso in Italia e svolto uno studio per valutarne accettabilità, comprensione ed efficacia in un campione di donne italiane.
Giovedì 19 ottobre, alle ore 11.30, nell’Aula Magna dell’Istituto Minerario di via Roma 45, a Iglesias, verrà presentato il progetto “Leg’s go in Cammino”, un’avventura unica, a piedi nel Sud Ovest della Sardegna dedicata agli under 35.
La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara lancerà la campagna “Leg’s go in Cammino” per incentivare i giovani sotto i 35 anni a esplorare le meraviglie del Cammino Minerario di Santa Barbara. Acquistando una credenziale al costo di 5 euro ed effettuando una donazione, i partecipanti riceveranno fino a tre voucher per pernottamenti gratuiti in strutture ricettive convenzionate lungo il percorso.
Durante la conferenza stampa verranno comunicati tutti i dettagli di questa importante iniziativa dedicata ai giovani.