23 December, 2025

Inizia la nuova stagione di Teatro Ragazzi “Io teatro, tu teatri, noi teatranti” de Il Crogiuolo, organizzata tra i teatri Alkestis e Sant’Eulalia a Cagliari, con frequenza la mattina per gli studenti di tutti gli ordini, dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori.

Il primo appuntamento è in programma domani, giovedì 16 ottobre 2014, alle ore 11.00, al Teatro Alkestis di via Loru, a Cagliari, con “Cammina… cammina… Lucertolina”, da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu, Drammaturgia, scene e regia Giampietro Orrù, interpreti Maura Grussu, Nanni Melis. Musiche di e con Ottavio Farci, Veronica Maccioni, una produzione: Fueddu e Gestu.

La storia

Quando le lucertole si crogiolano al sole, le lumache dormono al riparo di alberi e cespugli o sotto terra. Lucertole e lumache non si incontreranno mai?

Lucertolina, di pietra in pietra gioca e danza, ma ecco all’improvviso il tempo muta d’umore, il cielo si oscura e la pioggia battente costringe lucertolina a cercare riparo. Intanto una lenta lumaca ride sorniona lasciando una scia brillante lungo la strada, lei è al riparo nella sua casa ambulante. Una tana fra i sassi offre riparo alla lucertolina bagnata, che però ha paura. Si trova forse nella casa di un topo o di un pericoloso serpente?

Poi in fondo al riparo una voce lontana, come un richiamo la attira e lucertolina curiosa si lascia guidare, laggiù c’è un segreto che non vogliamo rivelare ma…

Lo spettacolo

Nella metafora sulla vita e l’arte contenuta in “Cammina…Cammina…Lucertolina”, vi è una proposta e una possibilità di incontro tra mondi diversi, (simbolicamente quello della lucertola e quello della lumaca). Attraverso il linguaggio dell’arte e della poesia, Fueddu e Gestu con la drammaturgia di Giampietro Orrù trasporta la fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu sulla scena ed è gioco, magia di parole, gestualità e musica dal vivo.

Nella rappresentazione indirizzata ai bambini vi è l’utilizzo della lingua sarda insieme a quella italiana e riferimenti alla cultura popolare della Sardegna; suoni e parole che danno un carattere specifico a contenuti universali.

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Si profila un duro scontro, in Consiglio regionale, tra maggioranza e opposizione, sull’assestamento di bilancio. Il leader dell’Udc, Giorgio Oppi, ha annunciato l’avvenuta presentazione di alcune alcune centinaia di emendamenti all’assestamento della manovra finanziaria 2014-2016 «fatta prevalentemente di tagli a spese che il bilancio regionale a suo tempo aveva cercato di ridurre».

«L’impegno del gruppo consiliare – ha aggiunto Giorgio Oppi – è stato rivolto non solamente ad arginare l’atteggiamento di chiusura e oserei dire quasi prevaricativo avuto dalla maggioranza che spesso sembra voler fare dei blitz veri e propri. In ogni modo, per formazione culturale e politica abbiamo cercato di presentare anche degli emendamenti che costituiscono un’apertura al ragionamento con l’attuale maggioranza. Parlo in particolare di alcuni modificativi rispetto all’impostazione data dalla Giunta col DL 111. Cito, per esempio, quello che abbiamo presentato per ripristinare i 10 milioni di euro per gli agricoltori colpiti dall’alluvione, piuttosto che quelli per ripristinare i tagli alle borse di studio delle scuole di specializzazione in materie sanitarie. Non ultimo vorrei citare l’emendamento che prevede il ripristino degli  8 milioni di euro tagliati dalla giunta all’Ente foreste.»

«Proponiamo inoltre il reintegro delle risorse ai comuni per i cantieri verdi  che hanno creato concrete possibilità di lavoro, così come stiamo presentando un emendamento che preveda l’aumento di risorse per il servizio 118  con uno stanziamento di 7 milioni di euro. Ultimo ma non per importanza, siamo contro il taglio di 1.300.000 euro ai Parchi ed aree naturalistiche: io stesso, da assessore regionale dell’Ambiente, avevo istituito e concordato con le comunità locali il “Parco de Su Sercone”. Questo ha svolto un ruolo importante soprattutto per l’occupazione giovanile di quel territorio. Ritengo inoltre, che queste iniziative servano anche ad arginare i massivi fenomeni di spopolamento delle zone interne. La nostra posizione – ha concluso il leader dell’Udc – non sarà preconcetta e ben comprendiamo l’esigenza della Giunta e del Centrosinistra di dare una sua impostazione ma riteniamo che praticare tagli su settori nevralgici come salute, trasporti ed agricoltura sia penalizzante soprattutto per le fasce più deboli della società sarda.»        

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e i rappresentanti dei gruppi consiliari, hanno incontrato oggi gli ex dipendenti della Nuova Scaini. I lavoratori, dal 2010, sono stati inseriti nei piani di utilizzo nelle amministrazioni pubbliche, Asl e Comuni, come strumento di reinserimento nel mondo del lavoro, accompagnamento alla pensione e a garanzia della dignità personale. Dal primo settembre sono regrediti a lavoratori beneficiari del sussidio, equiparato al servizio civico, senza contributi pensionistici e per un massimo di 8 mesi per il 2014 e 4 per il 2015. L’età media dei circa 50 lavoratori è superiore ai 50 anni e percepivano circa 700 euro al mese. I rappresentanti degli ex dipendenti Nuova Scaini non hanno chiesto un sussidio ma lavorare e conservare la propria dignità.

Il sindaco di Arbus, Francesco Atzori, ha raccontato la grande importanza che hanno avuto questi lavoratori nel suo comune e negli altri. Figure fondamentali che hanno garantito servizi importanti per l’amministrazione guadagnando anche da parte dei Comuni la quinta giornata per poter raggiungere il numero di contributi necessari ai fini pensionistici. Lavoratori ormai grandi, ma non ancora in età pensionabile.

Il presidente ha ascoltato le loro richieste e ha affermato che tutto il Consiglio ha la volontà di trovare una soluzione per la prosecuzione di questi rapporti di lavoro e per un’eventuale stabilizzazione. Il presidente Ganau ha però ricordato che le norme di legge nazionali sono molto rigide e non lasciano molti spazi di manovra. Il consigliere del Pd, Rossella Pinna, ha confermato, come ex sindaco di Guspini, l’importanza dei dipendenti ex Nuova Scaini inseriti nelle Amministrazioni e ha annunciato che oggi si è tenuto un incontro a Roma con il Governo a cui ha partecipato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura. L’esponente della Giunta ha già convocato per domani, alle 16,30, lavoratori e sindaci, per fare il punto sulla situazione. Il consigliere Pinna ha anche affermato di aver chiesto agli uffici di verificare la fattibilità di una stabilizzazione di questi lavoratori assimilandoli agli Lsu.

I consiglieri Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) e Ignazio Locci (FI) hanno proposto di trovare un sostegno per i quattro mesi mancanti, nel frattempo, trovare una soluzione definitiva. Solidarietà e pieno appoggio sono stati espressi dal vicepresidente del Consiglio, Eugenio Lai (Sel), dai capigruppo di Soberania e Indipendentzia, Emilio Usula, e del Centro democratico, Roberto Desini, dai consiglieri del Pd Roberto Deriu e Mario Tendas.

«Un milione di euro per salvaguardare il sito di Mont’e Prama. E’ quanto l’Udc ha chiesto oggi nel corso della discussione generale dell’assestamento di bilancio in Consiglio regionale».

Lo ha affermato il consigliere regionale dell’Udc, Gianni Tatti, che ha aggiunto: «Ho presentato un emendamento assieme ai colleghi Oscar Cherchi e Attilio Dedoni per la valorizzazione di questo importantissimo sito archeologico, bene della Sardegna e del mondo intero».

I lavori del Consiglio regionale convocata per le 18.00, per l’esame del disegno di legge di assestamento del bilancio sono stati rinviati a domani mattina, alle 9.30. La seduta è durata pochi minuti. Il presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto i lavori e deciso di rinviare a domani mattina la discussione sull’articolato del disegno di legge di assestamento di bilancio, per consentire alla Terza Commissione di esaminare gli oltre mille emendamenti presentati.

Gianfranco Ganau 1 copia

Attendati Alcoa 2

Ci sarebbe la firma sul MoU, di un importante operatore internazionale (firma condizionata ad alcune garanzie e non formale). Ne dà comunicazione, con una breve nota, Stefano Lai, delegato del sindacato UGL.

«La vertenza Alcoa, oramai viene considerata, dati i notevoli passi in avanti fatti in questi ultimi mesi, dovrebbe essere in dirittura d’arrivo – aggiunge Stefano Lai -, in diversi ambienti, viene definita “avviata ad una conclusione positiva”. Le riserve sulla firma “condizionata e non ufficiale” dell’operatore internazionale, sarebbero legate al “parere” della Unione Europea, che sta valutando il tutto (soprattutto sugli aspetti legati all’Interconnector Virtuale/Fisico). La richiesta sembra però molto ben istruita (rispecchia il modello attuato da altri paesi europei, vedi Spagna) e anche dalla UE, ci si aspetta un parere favorevole. Si prevedono notizie ufficiali entro i prossimi 10 giorni e, comunque, la definizione entro il mese di ottobre. Il MoU, contiene condizioni per la fornitura di energia elettrica a tariffa concorrenziale, che varranno a carattere generale, ma solo per operatori energivori. L’interconnessione virtuale/fisico, sarà applicato per acquisire energia da un paese europeo (francese o tedesco).»

«La notizia che Klesch avrebbe abbandonato il tavolo al MiSE è priva di ogni fondamento – sottolinea ancora Stefano Lai -. E’ certo invece, che il MiSE ha richiesto a Klesch ancora ulteriore documentazione, che attesti e garantisca inequivocabilmente, la sostenibilità economica nella fase di riavvio. Klesch resta in attesa dei risultati della perizia commissionata a Pechinei, per conoscere da un operatore terzo, l’importo ipotizzato e necessario per il riavvio, che resta a carico di Alcoa. Pertanto – conclude il delegato UGL – sembrerebbe che la firma non formale e condizionata, sia quella di Glencore.»

Agea (organismo pagatore), con circolare n. 30 del 14 ottobre, ha provveduto a rettificare le istruzioni operative in merito alle misure di sostegno eccezionale a carattere temporaneo per i produttori di alcuni ortofrutticoli. Ne dà comunicazione l’assessorato regionale dell’Agricoltura.
La rettifica, in particolare, riguarda la parte relativa alle operazioni di mancata raccolta e raccolta prima della maturazione effettuate da produttori in proprio.
L’aiuto verrà concesso alle organizzazioni di produttori e ai produttori che non appartengono a tali organizzazioni. Le misure riguardano le operazioni di ritiro, mancata raccolta e raccolta prima della maturazione svolte nel periodo dal 30 settembre sino al 31 dicembre 2014.
Le comunicazioni dovranno essere fatte dalle organizzazioni di produttori/produttori non soci, con le modalità di notifica indicate nelle circolari, ai Servizi territoriali dell’Agenzia Argea Sardegna, mentre per eventuali informazioni è possibile rivolgersi all’Area coordinamento istruttorie dell’Agenzia ai numeri 07060262275 – 07060262274.

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Lo scorso 9 ottobre, il Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Sardegna ha tenuto un incontro molto partecipato con i lavoratori della Regione, per fare un’analisi sulle numerose problematiche inerenti il riordino e la classificazione, le progressioni professionali, la riserva dei posti per i concorsi, il servizio mensa, gli orari di lavoro e le assenze per malattia. Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema del nuovo ddl 72 “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”, che incide, in proiezione futura, in modo particolare sugli aspetti organizzativi dell’amministrazione.

«Gli interventi dei colleghi – spiega il segretario generale Sadirs Luciano Melis – hanno focalizzato l’attenzione sul grave silenzio delle OO.SS. su una materia così delicata e rilevante, evidenziando la scarsa informazione dei dipendenti sui contenuti del ddl 72 e il rilevante rischio di una eccessiva concentrazione di poteri in capo alla Giunta Regionale, che potrebbe consentire alla maggioranza di turno di variare a piacimento l’organizzazione, attraverso l’emanazione di semplici delibere. Nei fatti la Giunta potrà decidere la sorte dei lavoratori in via diretta, senza dover sottoporre le nuove disposizioni organizzative, quali la creazione/soppressione di nuove direzioni generali, al vaglio del Consiglio regionale, che non deve mai scordarsi è il vero organo elettivo che rappresenta il popolo, a differenza della Giunta che può essere costituita da tecnici, non sottoposti al vaglio popolare ne preventivamente ne a posteriori. Fra i risvolti maggiormente inquietanti vi è certamente, quello delle possibili deportazioni di massa fra una direzione generale all’altra, anche appartenenti ad Assessorati differenti, attuato con il semplice trasferimento di competenze sancite attraverso deliberazioni della Giunta regionale. Non va infatti sottaciuto il fatto che il ddl 72 prevede, a seguito dell’attuazione dei provvedimenti riorganizzativi, il ricorso a processi di mobilità del personale.»

«Se a ciò aggiungiamo – aggiunge Luciano Melis – la fretta con la quale parrebbe la Giunta proponga il recepimento delle norme recentemente varate dal governo “Renzi” e di alcune parti della legge “Brunetta”, che ad esempio contemplano la mobilità d’ufficio entro 50 km., si configura un quadro poco rassicurante, se non supportato da un idoneo sistema di garanzie per i lavoratori. Ciò non significa che questa Organizzazione sia contraria alla revisione del sistema organizzativo della regione, che al contrario sostiene ed ha sempre sostenuto, ma ciò deve avvenire nell’ambito di un sistema di garanzie e di certezze per i lavoratori. L’assemblea ha evidenziato inoltre, l’attuale grave degrado gestionale del bene pubblico, e la necessità di una seria ed efficiente revisione della macchina organizzativa, respingendo però al mittente qualunque tentativo di far ricadere l’inefficienza sui lavoratori, in realtà anch’essi vittime di un sistema obsoleto e clientelare, e non certo per colpa loro.»

«A conclusione dei lavori, l’assemblea ha deliberato che il S.A.D.I.R.S. si faccia carico di promuovere e intraprendere azioni unitarie che coinvolgano tutte le OO.SS., abbandonando i personalismi, considerata la rilevanza e la portata generale dei provvedimenti in questione che coinvolgono l’intero comparto dei lavoratori regionali, mettendo a rischio la dignità e la professionalità di tutti. Per questi motivi chiediamo anche a nome dei colleghi, l’organizzazione di un’assemblea generale unitaria, che ponga all’Ordine del giorno il ddl 72, e le eventuali azioni da intraprendere, possibilmente unitariamente, a tutela dei lavoratori. Diamo fin d’ora la disponibilità – conclude Luciano Melis – per predisporre tutti gli atti necessari al fine di convocare con la massima urgenza l’assemblea unitaria, considerato che il dibattito consiliare sul ddl 72 dovrebbe concludersi a breve.»

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L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha partecipato ai lavori del convegno organizzato dall’ISFOL, a Roma, sul tema “I mille volti dell’orientatore: verso la definizione di una specifica area professionale”.

«La gravità e la durata della crisi impongono di migliorare i sistemi educativi – ha detto Virginia Mura nel corso del suo intervento – moltiplicare i modi d’intreccio tra formazione e lavoro e sviluppare ulteriormente i percorsi di transizione dalla scuola all’occupazione. Negli ultimi quindici anni lo sforzo in tal senso è stato notevole, ma non basta.»

L’esponente della Giunta Pigliaru ha richiamato i contenuti dell’accordo del 2012 tra Governo, Regioni ed Enti locali sull’orientamento permanente nel quale, tra l’altro, si evidenzia la necessità di superare la frammentazione degli interventi dei diversi soggetti istituzionali, definendo standard di servizi comuni cui riferirsi. «Bisogna migliorare tutti i livelli di governance dell’orientamento – ha detto l’assessore Mura – c’è, soprattutto, da superare un ostacolo di natura “culturale”. L’istruzione tecnica e la formazione professionale hanno sempre sofferto di debolezze strutturali e di una distribuzione disomogenea sul territorio. Serve allora un impegno di tutti i soggetti attivi del settore per avviare il cambiamento. Gli strumenti a disposizione ci sono il quadro normativo è ricco di novità e di azioni di sostegno». Sul tema dell’orientamento, il tempo concesso per avvicinare l’apprendimento teorico alla pratica professionale è poco. Ma non solo. «È poco il tempo per costringere i docenti a confrontarsi con gli operatori del mondo economico e del lavoro ed è poco anche il tempo per agevolare l’immissione “anticipata” al lavoro di quote rilevanti di giovani».

In questo scenario, la figura professionale del “consulente d’orientamento” non è ancora disciplinata e non conosce ancora un percorso di studi universitario finalizzato. «È una contraddizione che richiede un rapido intervento risolutivo – ha commentato Virginia Mura – se l’orientamento ha assunto la centralità nei processi di valorizzazione del capitale umano, allora la figura professionale dell’orientatore è, e sarà sempre di più, l’elemento-cardine di questo centro».

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Per Meridiana, dalla Cina strizzano gli occhi verso la Sardegna. Un gruppo di investitori del Paese asiatico sarebbe pronto ad acquistare della compagnia Meridiana, il vettore identitario dell’Isola. I primi contatti ci sarebbero già stati sin dai giorni scorsi. La delegazione di imprenditori cinesi avrebbe già manifestato l’interesse all’acquisto alla Regione.

«C’è un interesse concreto – rivela il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) -. Abbiamo avuto modo di incontrare gli emissari degli investitori cinesi che hanno segnalato l’idea di poter rilanciare la compagnia dell’Aga Khan, garantendo così le risorse necessarie ad un nuovo decollo del settore dei trasporti aerei nell’Isola.»

Una nuova speranza, dunque, per la compagnia aerea vista anche la prossima scadenza del 21 ottobre. «Il taglio dei dipendenti, con 1.634 lavoratori a rischio, è una prospettiva da scongiurare con tutte le azioni tese a salvaguardare l’occupazione – conclude Tocco -. E’ indispensabile che le istituzioni si mobilitino per  superare le difficoltà e proporre nuove strategie di alleanza nei cieli, seguendo il modello della sinergia tra Alitalia-Etihad. Gli investitori cinesi sarebbero una conquista per il mercato dei trasporti isolani, con ripercussioni positive sul fronte lavorativo».