26 April, 2024
HomeLavoroSindacatoSadirs: «La revisione del sistema organizzativo della Regione, deve avvenire nell’ambito di un sistema di garanzie e di certezze per i lavoratori».

Sadirs: «La revisione del sistema organizzativo della Regione, deve avvenire nell’ambito di un sistema di garanzie e di certezze per i lavoratori».

Palazzo della Regione 1 copiaPalazzo del Consiglio regionale 3 copia

Lo scorso 9 ottobre, il Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Sardegna ha tenuto un incontro molto partecipato con i lavoratori della Regione, per fare un’analisi sulle numerose problematiche inerenti il riordino e la classificazione, le progressioni professionali, la riserva dei posti per i concorsi, il servizio mensa, gli orari di lavoro e le assenze per malattia. Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema del nuovo ddl 72 “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”, che incide, in proiezione futura, in modo particolare sugli aspetti organizzativi dell’amministrazione.

«Gli interventi dei colleghi – spiega il segretario generale Sadirs Luciano Melis – hanno focalizzato l’attenzione sul grave silenzio delle OO.SS. su una materia così delicata e rilevante, evidenziando la scarsa informazione dei dipendenti sui contenuti del ddl 72 e il rilevante rischio di una eccessiva concentrazione di poteri in capo alla Giunta Regionale, che potrebbe consentire alla maggioranza di turno di variare a piacimento l’organizzazione, attraverso l’emanazione di semplici delibere. Nei fatti la Giunta potrà decidere la sorte dei lavoratori in via diretta, senza dover sottoporre le nuove disposizioni organizzative, quali la creazione/soppressione di nuove direzioni generali, al vaglio del Consiglio regionale, che non deve mai scordarsi è il vero organo elettivo che rappresenta il popolo, a differenza della Giunta che può essere costituita da tecnici, non sottoposti al vaglio popolare ne preventivamente ne a posteriori. Fra i risvolti maggiormente inquietanti vi è certamente, quello delle possibili deportazioni di massa fra una direzione generale all’altra, anche appartenenti ad Assessorati differenti, attuato con il semplice trasferimento di competenze sancite attraverso deliberazioni della Giunta regionale. Non va infatti sottaciuto il fatto che il ddl 72 prevede, a seguito dell’attuazione dei provvedimenti riorganizzativi, il ricorso a processi di mobilità del personale.»

«Se a ciò aggiungiamo – aggiunge Luciano Melis – la fretta con la quale parrebbe la Giunta proponga il recepimento delle norme recentemente varate dal governo “Renzi” e di alcune parti della legge “Brunetta”, che ad esempio contemplano la mobilità d’ufficio entro 50 km., si configura un quadro poco rassicurante, se non supportato da un idoneo sistema di garanzie per i lavoratori. Ciò non significa che questa Organizzazione sia contraria alla revisione del sistema organizzativo della regione, che al contrario sostiene ed ha sempre sostenuto, ma ciò deve avvenire nell’ambito di un sistema di garanzie e di certezze per i lavoratori. L’assemblea ha evidenziato inoltre, l’attuale grave degrado gestionale del bene pubblico, e la necessità di una seria ed efficiente revisione della macchina organizzativa, respingendo però al mittente qualunque tentativo di far ricadere l’inefficienza sui lavoratori, in realtà anch’essi vittime di un sistema obsoleto e clientelare, e non certo per colpa loro.»

«A conclusione dei lavori, l’assemblea ha deliberato che il S.A.D.I.R.S. si faccia carico di promuovere e intraprendere azioni unitarie che coinvolgano tutte le OO.SS., abbandonando i personalismi, considerata la rilevanza e la portata generale dei provvedimenti in questione che coinvolgono l’intero comparto dei lavoratori regionali, mettendo a rischio la dignità e la professionalità di tutti. Per questi motivi chiediamo anche a nome dei colleghi, l’organizzazione di un’assemblea generale unitaria, che ponga all’Ordine del giorno il ddl 72, e le eventuali azioni da intraprendere, possibilmente unitariamente, a tutela dei lavoratori. Diamo fin d’ora la disponibilità – conclude Luciano Melis – per predisporre tutti gli atti necessari al fine di convocare con la massima urgenza l’assemblea unitaria, considerato che il dibattito consiliare sul ddl 72 dovrebbe concludersi a breve.»

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