24 December, 2025

Questo pomeriggio si è sviluppato un incendio in un deposito di demolizioni d’auto, nei pressi di un’area industriale della statale 130, alle porte di Iglesias. Sono andate in fiamme diverse carcasse d’auto e rottami.
I vigili del fuoco con un’autopompa ed il supporto di un’autobotte, hanno circoscritto e spento l’incendio, evitando la propagazione delle fiamme all’intera attività.
Nessuna persona è stata coinvolta.
Sono state avviate le operazioni di bonifica, di messa in sicurezza dell’area e gli accertamenti per stabilire le cause del rogo.

Si è svolta stamane con toni sobri e contenuti, a causa della pandemia in atto, ma in un contesto di grande contentezza ed emozione, la cerimonia di inaugurazione della nuova Stazione Carabinieri di Vallermosa, avvenuta alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora”, Generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio, appositamente giunto da Roma, nonché delle autorità civili e militari e del vice sindaco di Vallermosa, signora Chiara Carta.

Sono trascorsi circa otto anni da quando, a causa degli importanti danni strutturali a suo tempo manifestatisi nella vecchia sede della Stazione CC di Vallermosa, il 13 maggio 2014 il reparto è dovuto ripiegare presso i locali della confinante Stazione di Siliqua.

In questo periodo di tempo i carabinieri non hanno mai fatto mancare regolari servizi di vigilanza su quel territorio e costanti rapporti con la popolazione residente, grazie anche all’istituzione di un posto ricezione denunce presso il comune di Vallermosa.

L’evento è stato, altresì, caratterizzato dal passaggio simbolico di una bandiera tricolore dal vice sindaco al comandante della Stazione, maresciallo Andrea Farci, cui hanno fatto seguito lo scoprimento di una targa, il successivo taglio del nastro tricolore e la benedizione dei locali da parte del cappellano militare. La rappresentante della comunità locale ha anch’ella espresso grande apprezzamento per l’opera svolta dai carabinieri che non hanno mai fatto mancare la loro presenza.

La riapertura della nuova sede della Stazione dei carabinieri a Vallermosa, in via Verdi al n. 5, è stata possibile grazie, soprattutto, alla disponibilità della famiglia Cagnacci, a capo dell’omonima Fondazione proprietaria dello stabile, che si è prodigata quotidianamente per il raggiungimento del risultato in tempi ristretti, consentendo così alla comunità vallermosese di ricostituire un importante presidio di legalità completamente ristrutturato e ammodernato.

Da oggi la nuova caserma dei carabinieri di Vallermosa, come avviene soprattutto nei piccoli Comuni, potrà di nuovo rappresentare fisicamente un essenziale presidio di riferimento per la cittadinanza, simbolo di legalità e della visibile presenza dello Stato, riprendendo finalmente il proprio naturale percorso storico, iniziato nell’aprile del 1978, quando fu istituita per servire un territorio che ancora oggi mantiene grande rilievo quale crocevia fra il Medio Campidano ed il Sulcis  Iglesiente.

Sono 1.432 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 25.354 test eseguiti (5.254 molecolari, 20.100 antigenici), il 5,65%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 30 (3 in più di ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 265 (4 in più di ieri).

Sono 21.885 le persone in isolamento domiciliare (163 in più di ieri).

Si registrano 3 decessi: una donna di 78 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna, una di 84 anni, residente della provincia di Sassari, e una di 87 anni, residente della Città Metropolitana di Cagliari.

Sono 264 gli attualmente positivi al Covid-19 residenti nel comune di Iglesias. Lo ha comunicato il sindaco, Mauro Usai, dopo aver ricevuto dalla Sanità territoriale gli aggiornamenti relativi all’attività di individuazione e contenimento dei casi.
«In un momento delicato in cui si registra ovunque un aumento dei casi, occorre mantenere alta l’attenzione – ha aggiunto il sindaco Mauro Usai -. Siamo in contatto con la Sanità territoriale al fine di monitorare la situazione, e voglio rivolgere, come di consueto, l’invito ad adottare comportamenti responsabili, per contenere i casi di positività, tutelando la nostra salute e quella del prossimo.»

È stato presentato nell’Aula consiliare del comune di Pula il progetto “Promuovere Impresa per lo sviluppo locale sostenibile” nato da un’idea dell’Amministrazione in collaborazione con il “GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari”.
«Con questo traguardo, raggiunto dopo due anni di costante lavoro, puntiamo allo sviluppo imprenditoriale dei giovani, delle donne e all’ammodernamento delle imprese preesistentidichiara la sindaca, Carla Medau -. Il Gal del Sulcis metterà a disposizione gruppi di esperti in varie discipline che attraverso uno studio basato sulla valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e identitario, sapranno indicare i portatori d’interesse a nuovi e moderni metodi d’impresa.»
L’obiettivo è promuovere il lavoro autonomo e favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali.
Antonio Caria

E’ stato avviato ufficialmente ieri in Regione, l’iter per l’ingresso del porto di Sant’Antioco nell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. Erano presenti al tavolo istituzionale tutti i soggetti che, a vario titolo, avranno un ruolo in questo procedimento che si spera possa essere il più celere possibile. L’incontro, svoltosi presso la sede dell’Assessorato regionale dell’Urbanistica e degli Enti Locali guidato da Quirico Sanna che ha fatto gli onori di casa, ha visto la partecipazione della dirigenza degli assessorati regionali dei Trasporti e dei Lavori pubblici, del Demanio regionale, della Direzione Marittima di Cagliari e del Comandante del porto di Sant’Antioco, nonché, soprattutto, della Presidenza dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana, in compagnia del Direttore Generale Natale Ditel. Presenti, inoltre, il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e l’assessore comunale dell’Urbanistica Francesco Garau.

«Abbiamo scritto una pagina storicacommenta il Sindaco Ignazio Loccila Regione Sardegna si è finalmente fatta carico della nostra richiesta, avviando l’iter per l’ingresso del nostro scalo portuale nel sistema della Sardegna. Un grande traguardo che, una volta raggiunto, significherà guardare il nostro porto all’interno di logiche regionali e nazionali, con fondi di investimento che gli consentiranno di assurgere definitivamente a scalo di riferimento per tutto il territorio circostante. Questo segue l’impegno che in questi anni abbiamo profuso per riuscire nell’intento: nel novembre scorso abbiamo deliberato la richiesta alla Regione ed oggi incassiamo il risultato. Il nostro, infatti, per ora è l’unico scalo isolano fuori dall’ambito del sistema portuale di Sardegna. Ormai, di fronte all’attuale scenario, non ha alcun senso che il porto di Sant’Antioco resti fuori dall’Autorità di sistema e continui a rimanere sotto l’egida della Regione Sardegna. Lo scalo antiochense riveste un ruolo fondamentale per tutto il Sud Ovest della Sardegna e ringrazio la Regione, in particolare l’assessore Quirico Sanna, per aver accolto l’istanza della nostra comunità.»

L’Amministrazione comunale, peraltro, a conclusione di un iter durato anni, nel 2019 ha approvato la presa d’atto della “Variante al Piano Regolatore del Porto”, che prevede la suddivisione delle aree portuali salvaguardando l’attività della pesca, la produzione commerciale e concedendo ampi spazi alla cantieristica e ai posti barca da diporto, nonché ai servizi che faranno dal collegamento al centro urbano.

«Questa pianificazione spiega l’assessore all’urbanistica Francesco Garausarà la base di partenza per lo sviluppo del porto. È sempre stato nostro intendimento garantire un futuro all’insegna dello sviluppo economico alle aree portuali di Sant’Antioco che passi per una loro riconversione attraverso la valorizzazione del comparto turistico e lo sviluppo della cantieristica, senza dimenticare la pratica professionale della pesca e la residuale attività dell’industria del sale. E per realizzare tutto questo adesso abbiamo un valido alleato e la certezza che Sant’Antioco entrerà nel sistema regionale garantendo lo sviluppo turistico del territorio e favorendo anche il traffico marittimo.»

«Il porto di Sant’Antioco diventerà un porto di interesse nazionaleha detto l’assessore regionale dell’Urbanistica Quirico Sanna -. Le caratteristiche dello scalo antiochense non sono quelle di un piccolo porto: riteniamo, infatti, che la posizione strategica di Sant’Antioco possa essere di supporto al porto di Cagliari. La volontà politica della Regione c’è tutta: oggi avviamo l’iter con il massimo impegno. Questa è stata la prima tappa e ne seguiranno a breve altre con l’intento di chiudere il procedimento celermente, al fine di garantire importanti occasioni di sviluppo per la comunità di Sant’Antioco e per il territorio circostante.»

Il presidente dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu, interviene sull’emergenza Covid-19 nel Sulcis Iglesiente, soprattutto per la mancanza nel territorio di un ospedale dedicato al trattamento dei CoViD+ e di uno CoViD Free e la continua difficoltà dei cittadini all’accesso alle cure.

«Dal piano regionale di emergenza per l’attivazione progressiva di strutture di area critica, nella fase 2 l’Ospedale CoViD in ASL Carbonia era stato individuato inizialmente al CTO di Iglesias con ben 33 posti letto dedicabili a potenziare terapia intensiva, pneumologia, infettivi. Ma per una serie sinergica e trasversale di altre determinazioni politiche, è stato invece ed immediatamente variato l’atto strategico per il governo della prima ondata pandemica, annunciando lo scostamento della struttura sanitaria individuata dal CTO all’ex Ospedale Civile Santa Barbarascrive in una nota Graziano Lebiu -. E’ sotto gli occhi di tutti come sia stata una previsione fallita sotto tutti i punti di vista, e le responsabilità sono diffuse. Il Sulcis Iglesiente meritava ben altro dell’attuale modello organizzativo assistenziale, che si sta dimostrando incapace di affrontare anche l’emergenza sanitaria di questi giorni come se due anni non avessero insegnato che la parola d’ordine è programmazione e non improvvisazione.»

«La politica del territorio ha solo rimodulato il piano di emergenza dal CTO al Santa Barbara senza seguirne ed essere capace di pretenderne l’effettiva realizzazione – aggiunge Graziano Lebiu –. Nei fatti, il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera durante l’emergenza Covid-19 ha visto escluso il Sulcis Iglesiente dalla fruizione per  cittadini di un reparto Covid-19 dedicato, favorendo i viaggi della speranza di ammalati Covid-19 in altri centri della Sardegna.»

«Soprattutto, pensando alla popolazione più fragile, gli anziani, i cronici, i disabili, i meno abbienti, che continuano a correre il rischio di non poter ricevere cure e assistenza adeguate perché hanno già difficoltà a spostarsi anche nel breve raggio, ci sarebbero volute ben altre soluzioni che previsioni irrealizzate perché irrealizzabili conclude il presidente dell’OPI Carbonia Iglesias -. Nonostante ciò, riteniamo possano esserci ancora margini di approfondimento e confronto tra le istituzioni e le rappresentanze del Sulcis Iglesiente per una prospettiva di Servizio Sanitario Pubblico che possa trarre insegnamenti anche dal passato.»

Questa mattina i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali Fiom, Fsm, Uilm e CUB hanno incontrato il prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao. In discussione l’erogazione dell’integrazione della mobilità in deroga 2021 ai lavoratori ex Alcoa, oggi Sider Alloys.

«Nel corso dell’incontroriporta la segreteria Uilmil Prefetto ha assunto l’impegno di intervenire rivolgendosi, sia al ministero del Lavoro sia al ministero dell’Interno. Il rappresentante del Governo ha richiesto alle organizzazioni sindacali un resoconto tecnico sulle procedure di erogazione dell’integrazione, affinché il suo intervento possa essere risolutivo e non contestabile. Il Prefetto ha assicurato alle organizzazioni sindacali il suo tempestivo intervento e la massima collaborazione, per risolvere il problema.»

Armando Cusa

Dopo un mese abbondante di interruzione, determinata prima dalle festività di Natale e fine anno, poi dall’elevato numero di casi di positività al Coronavirus, domenica 23 gennaio ripartirà il campionato di serie D, con le partite della 17ª ed ultima giornata del girone di andata.

Il Carbonia, fermo dal 12 dicembre (sconfitto 4-0 a Muravera), giocherà sul campo del Gladiator, a Santa Maria Capua Vetere e tre giorni dopo sarà di scena ad Artena, alle 14.30, nel recupero della 15 giornata. Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Serie D, infatti, ha pubblicato il nuovo calendario dei recuperi, tra i quali, oltre a Vis Artena-Carbonia, figurano per il girone G, le partite Afragolese-Torres, Aprilia-Team Nuova Florida e Cynthialbalonga-Real Monterotondo Scalo. Per il Carbonia, resta in sospeso il recupero della partita casalinga con l’Aprilia, rinviata alla 16ª giornata.

La società, intanto, è sempre attiva sul mercato che quasi certamente verrà riaperto ufficialmente dopo la riunione di Lega di venerdì 21 gennaio ma consente sempre il tesseramento di calciatori svincolati. Dopo i nove acquisti definiti nel mese di dicembre, nelle ultime ore il Carbonia ha tesserato il trequartista fuoriquota Antonio Cristiano Altieri, classe 2002, originario di Sesto San Giovanni, lo scorso anno nella Primavera della Fermana ed attualmente svincolato. Nei prossimi giorni potrebbe vestire la maglia biancoblù anche Alexandre Koré, 30 anni, ala sinistra con doppia nazionalità Francia-Costa d’Avorio. E domani arriverà in città un nuovo attaccante, anche lui probabile innesto nell’organico a disposizione di David Suazo che, alla ripresa del campionato, avrà a disposizione una squadra rinnovata per oltre il 50% rispetto a quello con il quale ha iniziato la seconda stagione alla guida del Carbonia.

Giampaolo Cirronis

Dopo il calo di ieri, oggi sono triplicati i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna, 2.023 (numero mai raggiunto prima), su 23.784 test eseguiti (4.881 molecolari, 18.903 antigenici), l’8,5%.

E’ rimasto ancora invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva 27, mentre è salito di 26 unità quello dei pazienti ricoverati in area medica, 261.

Sono 21.722 le persone in isolamento domiciliare (965 in più di ieri). 

Si registrano 4 decessi: due uomini di 77 e 88 anni, residenti rispettivamente nella provincia di Nuoro e di Sassari, e due donne di 81 e 88 anni residenti rispettivamente nella provincia del Sud Sardegna e nella Città Metropolitana di Cagliari.