13 May, 2024
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Ricorso ai giudici amministrativi contro il diniego del ministero per i Beni e le attività culturali sul progetto di completamento della strada Sassari-Alghero. La Regione sceglie di affiancare al confronto politico anche quello giudiziario, per difendere un’opera considerata strategicamente fondamentale.

«La strada Sassari-Alghero rappresenta una delle principali arterie stradali dell’Isola, il cui completamento potrà consentire un adeguato collegamento dell’abitato di Alghero con la SS131 e con Sassari – afferma il presidente della Regione Christian Solinas -. Il mantenimento della sezione a quattro corsie lungo tutto il tracciato rappresenta, sottolinea il Presidente, una condizione non derogabile. Riteniamo il parere negativo gravemente lesivo per il completamento dell’opera, frutto di una errata interpretazione ed applicazione di una normativa di emanazione della Regione, ed in merito alla quale gli Uffici regionali avevano già fornito ampia documentazione al Ministero in fase istruttoria, dimostrando il rispetto delle prescrizioni del Piano paesaggistico.  Ritengo dunque indispensabile, a tutela degli interessi del territorio – conclude il presidente della Regione – porre in essere tutte le azioni possibili anche in sede giudiziaria, per chiedere l’annullamento del parere rilasciato.»

Il parere, a firma del Ministro, si esprime negativamente sulla proposta progettuale che prevede la realizzazione del tratto conclusivo, che collega Alghero con lo svincolo per Mamuntanas, con sezione a quattro corsie, in analogia alla restante parte dell’arteria. La parte conclusiva della strada dovrebbe invece essere realizzata restringendo la carreggiata a due corsie.

La decisione del Ministero si basa sulle interpretazioni ed applicazioni delle prescrizioni del Piano paesaggistico regionale, che non consente la realizzazione di nuove strade extraurbane con sezione a quattro corsie nella fascia costiera, nella quale appunto insiste la strada. Tale interpretazione non può trovare d’accordo la Regione.

«La decisione – dice l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia –, è stata assunta nonostante le nostre continue interlocuzioni sia con i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente sia del Ministero per i beni culturali, ai quali è stata fornita tutta la documentazione che dimostra la necessità sia tecnica che economica che sociale di realizzare la strada con il mantenimento delle quattro corsie, e la sua legittimità e rispetto del piano paesaggistico. La posizione contraria è espressa a mio parere – aggiunge l’assessore Roberto Frongia -, con motivazioni assolutamente non supportate dalle disposizioni legislative o motivazioni tecniche. Abbiamo il dovere di colmare quel gap infrastrutturale che fino a oggi è stato freno allo sviluppo. È per questo che il ricorso rappresenta un atto dovuto, una risposta alle esigenze dei sardi e della Sardegna. La nostra Isola – conclude Roberto Frongia – ha urgente necessità di quelle reti indispensabili per le imprese e per le famiglie che rappresentano la base su cui può poggiare una vera ripresa economica.»

La strada di collegamento Sassari-Alghero ha la sua genesi negli anni ’80 e nasce con sezione a quattro corsie. Il primo tratto fra Sassari ed Olmedo venne aperto nel 2003 e nello stesso anno fu approvato, ed ottenne tutte le autorizzazioni necessarie, il progetto di completamento da Olmedo ad Alghero. L’insufficienza di fondi consentì di realizzare solo in parte la strada, precisamente fino allo svincolo per Mamuntanas, aperto al traffico nel 2013.

Nel 2014, a seguito del reperimento delle risorse necessarie, fu redatto il progetto per la realizzazione del tratto finale, già ricompreso nel precedente progetto. Vi è stato un aggiornamento nel marzo del 2018 e l’istanza al ministero dell’Ambiente per l’espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Nell’ambito di tale procedura si è espresso negativamente il ministero dei Beni culturali, sulla scorta di considerazioni che sono state oggetto di ampie discussioni e divergenze con l’assessorato dei Lavori pubblici e con l’assessorato all’Urbanistica.

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Parte domani, con oltre 120 iscritti, a Cagliari, la Scuola di formazione politica promossa dai Riformatori sardi. In apertura della prima giornata il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale Assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale dell’Azienda Zero Friuli VG, Nicola Colacurci, presidente dell’associazione ginecologi universitari, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli ed amministratore delegato del Mater Olbia, Paolo Cannas, commissario dell’Ospedale Brotzu di Cagliari.

Le lezioni potranno essere seguite anche in streaming, previa iscrizione sulla piattaforma e-learning dell’Ente di Formazione S.O.So.R. (il corso rimarrà disponibile anche in seguito) e/o di acquistare i moduli di interesse nella stessa piattaforma, soluzioni individuate dagli organizzatori per far fronte al record di domande pervenute nelle ultime settimane.

Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono conoscere da più vicino la politica, la macchina regionale e i meccanismi di governo dell’Isola – sempre con lo sguardo punto sulle prospettive future – la Scuola si presenta con una offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale  e un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza. Non a caso, il target degli iscritti varia passando dai numerosi amministratori locali, ai giovani studenti universitari, imprenditori, professionisti, fino ad alcuni consiglieri regionali che anno deciso di iscriversi.

Seconda giornata di formazione venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione con il Prorettore per il Territorio dell’Università di Cagliari, Chiara Di Guardo ed il Presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Nicola Bonaccini, docente di comunicazione, Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista  e autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza e ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e assessore regionale dei Lavori pubblici, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Il “nodo finanziario”, quindi l’’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico e finanziario negli interventi di Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi e Carlo Stagnaro, economista e direttore Ricerche e Studi dell’Istituto Bruno Leoni. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria del MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici ed al professor Carlo Bernardini fare una panoramica delle sfide future per la Sardegna legate all’energia. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi Mario Segni.

Modalità per seguire le lezioni.

a) – In presenza nei giorni 18 e 31 gennaio e 15 di febbraio

b) – In streaming in diretta video durante gli stessi giorni di erogazione – € 80

c) – In FAD (formazione a distanza) video-lezioni in differita scaricabili in e-learning – € 40

Le iscrizioni potranno essere effettuate presso l’Ente Sosor sul sito www.sosor.eu nella sezione E-LEARNING

 

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«Impedire ai cittadini italiani di esprimersi su un aspetto così importante della democrazia e delle Istituzioni, come è la Legge Elettorale, è una sconfitta per tutti.»

Così il presidente della Regione Christian Solinas, tra i sostenitori della proposta referendaria, commenta la decisione della Consulta che ha dichiarato inammissibile il referendum finalizzato all’abolizione della quota proporzionale dalla legge elettorale.

«In attesa di leggere le motivazioni della sentenza – afferma il presidente Christian Solinas -, non posso che rammaricarmi nel vedere negato agli italiani il diritto di scegliere un modello di legge elettorale confacente alle proprie aspettative, e alla legittima aspirazione – questo era e resta il nostro intendimento – di garantire un sistema che insieme al rispetto delle regole democratiche assicuri governabilità e stabilità al Paese.»

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«Esprimo anche a nome della Giunta regionale i migliori auguri di buon lavoro affinché la collaborazione della Regione con i vescovi sardi prosegua proficuamente nell’interesse della comunità. Con la Conferenza Episcopale Sarda abbiamo avviato un percorso virtuoso e positivo che attraverso il dialogo e l’ascolto sta portando buoni frutti che si traducono in servizi che sostengono il processo di crescita ed educazione di tantissimi sardi.»

Lo ha affermato il presidente della Regione Christian Solinas dopo aver appreso dell’elezione di monsignor Antonello Mura, vescovo di Nuoro ed amministratore apostolico di Lanusei, quale nuovo presidente della Conferenza Episcopale Sarda.
Il presidente della Regione ha altresì espresso «l’augurio di buon lavoro nell’impegno cristiano» anche al vice presidente della CES, Monsignor Giuseppe Baturi e ai nuovi componenti della Commissione per il Seminario Regionale Sardo: monsignor Mauro Maria Morfino, monsignor Roberto Carboni e monsignor Corrado Melis.

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Il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, ha espresso soddisfazione per il superamento dell’ultimo ostacolo tecnico ambientale alla realizzazione del tratto nord della dorsale che porterà il metano in Sardegna.

«Con il parere favorevole di compatibilità ambientale della Commissione tecnica nazionale sul progetto della rete metano della Sardegna nord si compie un altro passo fondamentale per la realizzazione in tempi brevi di un’opera strategica per lo sviluppo dell’Isola.»

Il decreto di valutazione di impatto ambientale per il tratto sud della rete, che ha già superato tutte le verifiche tecniche, è già pronto per la firma al ministero dell’Ambiente, mentre quello del tratto nord sarà preparato nei prossimi giorni.

«Con questo esame sul progetto della rete si conclude la fase tecnica e si compongono tutti i tasselli per arrivare alle decisive firme dei Ministri competenti – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -. In pochi mesi, da quando l’attuale Giunta regionale ha preso in carico il progetto metano, sono stati superati tutti i problemi tecnici, recuperando il tempo perso. Terminato l’iter procedurale, con la realizzazione delle infrastrutture, si potrà programmare il futuro energetico della Sardegna.»

Resta de definire il nodo relativo al prezzo che i Sardi dovranno sostenere per le forniture: «Su questo tema – aggiunge il Presidente -, continueremo la nostra battaglia in ogni sede per vedere riconosciuto un regime favorevole a chi vive e lavora nella nostra regione, tale da mettere i Sardi nelle medesime condizioni delle famiglie e delle imprese del resto d’Italia, e per colmare il divario del prezzo dell’energia fino ad ora subito, e che ha rappresentato una forte penalità per il nostro tessuto produttivo».

«La valutazione positiva della Commissione tecnica rappresenta il naturale apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente, che ha riservato assoluta priorità all’istruttoria tecnico-amministrativa – ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. In questi primi mesi di legislatura abbiamo dimostrato come le prospettive di crescita e di sviluppo della Sardegna siano conciliabili con le esigenze di tutela dell’ambiente e del paesaggio. L’infrastruttura energivora verrà realizzata con le dovute prescrizioni chieste dalla Regione e non ci sarà alcun impatto negativo. Si tratta di opere prevalentemente interrate, perciò tutte le piante saranno preservate e rimesse a dimora, e i siti di interesse comunitario e quelli archeologici coinvolti non saranno in alcun modo alterati.»

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«Abbiamo messo tutto il nostro impegno per restituire alle comunità un’infrastruttura fondamentale per il territorio e per accelerare il completamento dei lavori e garantire la massima sicurezza. La Regione ha lavorato intensamente per mettere a punto tutti gli adempimenti tecnici, in sintonia con le altre Autorità, dando tutti i chiarimenti possibili e confidando in una rapida riapertura.»

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il parere favorevole dato dalla procura della Repubblica di Nuoro al dissequestro del ponte di Oloè.

«In attesa del dissequestro – ricorda il presidente Christian Solinas – abbiamo comunque provveduto a trovare con urgenza una soluzione alternativa per ridurre i disagi alle popolazioni con un ponte provvisorio in grado di assicurare i collegamenti.»

Il dissequestro del ponte sulla strada provinciale Oliena-Dorgali, crollato a seguito dell’alluvione del 2013, era stato chiesto dall’amministratore straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, a conclusione dei lavori di messa in sicurezza.

«Abbiamo lavorato instancabilmente senza mai perdere di vista le necessità dei territori e l’urgenza di restituire un collegamento sicuro alle comunità – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Al dialogo costante con le amministrazioni è seguito un impegno straordinario da parte dell’Assessorato che rappresento, teso a trovare finalmente una soluzione. In attesa che vengano espletate le procedure per la riapertura, insieme al ponte restituiamo finalmente fiducia ed ottimismo alle Comunità.»

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Il presidente della Regione Christian Solinas ha ricevuto a Villa Devoto Fabrizio Pinna, il giovane olbiese Campione Italiano di agility dog, terzo classificato ai recenti campionati mondiali. 21 anni, affetto da una rarissima patologia, il giovane atleta ha scalato in pochi anni le classifiche mondiali di una disciplina sportiva che unisce le qualità del conduttore a quelle del suo cane, in un percorso a ostacoli che richiede preparazione atletica e una profonda sinergia tra conduttore e cane. Fabrizio Pinna gareggia con la sua Kira, incrocio tra labrador e golden retriever, adottata da un canile di Olbia.

«Orgogliosi di te, della tua tenacia e dell’orgoglio con il quale porti nel mondo i valori dello sport e i colori della Sardegna – ha detto il presidente Christian Solinas all’atleta -. Ogni volta che gareggi, porti fuori dall’Isola un pezzo di Sardegna.»

Al presidente della Regione, Fabrizio Pinna ha anche illustrato le esigenze e le problematiche delle persone affette da malattie rare, affrontate con grande sacrificio dai pazienti e dalle loro famiglie.

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Sardegna e Sicilia unite nel sostenere le grandi battaglie delle Isole in Europa. Un percorso che vede le regioni insulari coinvolte in sinergia per trasferire nel Parlamento e nella Commissione Europea le rivendicazioni legate alla condizione di insularità. Dai trasporti alla continuità territoriale alla disciplina degli aiuti di Stato, alla predisposizione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Su questi temi si sono concentrati in un incontro a Villa Devoto il presidente della Regione Christian Solinas e l’eurodeputato del Collegio Insulare Francesca Donato, membro della Commissione Economia, coordinatrice Commissione Sviluppo Regionale e della Commissione Agricoltura.

«Crediamo in un’Europa dei popoli, vicina ai cittadini, capace di ascoltare le proposte e le richieste che vengono da tutti i territori, e in modo particolare dalle Isole, ha detto il Presidente Solinas. Già dall’ottobre scorso, la Sardegna si è fatta promotrice di un’alleanza politica e strategica a difesa dei diritti e degli interessi delle Isole del Mediterraneo, che ha portato alla stesura di un documento stilato dai rappresentanti delle regioni insulari mediterranee d’Europa, che pone le basi per una nuova stagione di rivendicazioni delle isole, unite in una strategia comune per ottenere dall’Unione e dalla Commissione provvedimenti immediati per contrastare gli svantaggi naturali e strutturali dell’insularità, come riconosciuto dall’art. 174 del TFUE e dalla risoluzione del Parlamento europeo del 24 febbraio 2016. Le isole d’Europa, sottolinea il presidente Christian Solinas, hanno costituito una piattaforma di cooperazione per presentarsi unite alle istituzioni dell’Unione europea, con precise e urgenti rivendicazioni. Partendo dalla definizione chiara degli svantaggi geografici, naturali e demografici delle isole, occorre individuare le misure compensative per superare le sfide e i vincoli derivanti dall’insularità. Chiediamo, dunque, anche attraverso i nostri rappresentanti nelle Istituzioni Europee, un impegno preciso della Commissione sulle misure che si intendono adottare nel breve e medio termine.»

Argomenti recepiti e condivisi dall’europarlamentare Francesca Donato, che ha espresso la volontà di avviare a breve un tavolo di lavoro sui temi dei trasporti, dell’insularità, della competitività delle isole, della disciplina degli aiuti di Stato.

«Con il presidente Christian Solinas abbiamo già stabilito un confronto costante e un rapporto di piena collaborazione, ha detto l’europarlamentare, con la individuazione dei temi più urgenti da trattare in sede europea a tutela dell’economia della Sardegna. Nei prossimi mesi, ha aggiunto Francesca Donato, si trasferirà in Sardegna per una sessione di lavoro interamente dedicata all’Isola la Commissione REGI, l’organismo parlamentare che valuta l’incidenza delle politiche dell’Unione europea sulla coesione economica e sociale e coordina gli strumenti strutturali dell’Unione. C’è grande attenzione nei confronti della Sardegna, grazie all’impegno con il quale il presidente Christian Solinas sta portando all’attenzione dell’Europa le rivendicazioni della Sardegna·»

 

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La Regione amplia la propria competenza legislativa in materia di lavori pubblici. La Giunta regionale ha approvato i due schemi di decreto legislativo attraverso cui vengono individuate le “Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Sardegna in materia di strade, porti, aeroporti e opere idrauliche e di edilizia pubblica e, in generale, di infrastrutturazione del territorio regionale nonché in materia di contratti pubblici”.

«L’adeguamento delle attribuzioni statutarie in questo settore strategico consente l’individuazione e l’ampliamento delle competenze sui lavori pubblici in capo alla Regione – spiega il presidente Christian Solinas -. Mettiamo in atto una forte affermazione della nostra Autonomia regionale, che anche in questo caso si traduce in atti concreti finalizzati al pieno riconoscimento di una potestà primaria fissata dallo Statuto e che ci consentirà, nei fatti, di sostenere concretamente importanti segmenti dell’economia sarda.»

Con le norme di attuazione dello Statuto vengono individuati come “lavori di esclusivo interesse della regione” quelli relativi alle strade, porti, aeroporti, opere idrauliche e di edilizia pubblica e in generale gli interventi di infrastrutturazione del territorio regionale. Grazie a queste modifiche viene anche attribuita alla Regione la competenza a disciplinare le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici, compresa la fase della loro esecuzione, relative a lavori, servizi, forniture. La Regione potrà anche prevedere misure per ampliare la partecipazione agli appalti pubblici delle Piccole e Medie Imprese (PMI) in quanto importanti fonti di competenze imprenditoriali nell’innovazione, efficientamento e risparmio energetico, nella bioedilizia e nell’occupazione.

«Attualizzare lo Statuto – commenta il presidente Christian Solinas – significa esercitare concretamente la nostra autonomia intervenendo su settori vitali per lo sviluppo della Sardegna.»

«Stiamo compiendo un ulteriore e determinante passo in avanti, teso a tutelare la nostra autonomia. Con queste importanti novità di carattere legislativo poniamo i sardi davanti a un tema di fondamentale importanza per la Sardegna, che va finalmente ad ampliare i contorni della competenza legislativa regionale in materia di lavori pubblici – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, che ha proposto alla Giunta i due schemi di decreto legislativo -. Oggi le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici, compresa la fase della loro esecuzione, relative a lavori, servizi e forniture, restano incagliate nelle maglie della burocrazia procurando ritardi non più tollerabili. Quelle procedure devono essere ricondotte alla competenza legislativa esclusiva della Regione così come previsto dall’Articolo 3 dello Statuto, che attribuisce alla Sardegna la competenza esclusiva in materia.»

«Si tratta di un risultato straordinario – aggiunge Roberto Frongia – che consentirà alla Sardegna di superare quegli ostacoli, primi fra tutti quelli burocratici, che fino a oggi hanno bloccato le opere pubbliche. Le necessità di un’Isola che sconta un gap enorme in termini infrastrutturali sono evidenti a tutti, riprenderci ciò che ci spetta per legge è il primo passo che ci porterà a compiere una vera rivoluzione.»

In seguito all’approvazione degli schemi di decreto legislativo da parte della Giunta regionale la delibera verrà ora trasmessa alla Commissione paritetica Stato-Regione per le procedure di legge.

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«Dove sono finite le risorse Saremar? Ricordate la flotta Sarda? Ricordate chi era l’assessore regionale dei trasporti ai tempi di quella strabiliante proposta? Ricordate gli effetti disastrosi per i dipendenti Saremar? Noi ricordiamo tutto. L’allora assessore regionale, Cristian Solinas, oggi presidente della Regione, annunciò con giubilo il ritorno della “Regione Armatrice”. Questo sogno si infranse poco dopo non solo con il fallimento di quest’epica avventura ma anche, cosa ancor più grave, con il fallimento della Saremar e la messa a terra di circa 170 dipendenti.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.

«Questo “regalo” se lo trovò tra le mani la Giunta guidata da Francesco Pigliaru che si impegnò per salvaguardare tutti i lavoratori – aggiunge Luca Pizzuto -. L’ultima partita rimasta aperta la passata Giunta la chiuse con la deliberazione 8/30 del 19 febbraio 2019 che integrava precedenti delibere del 2018. Questa delibera permetteva di salvare i “dipendenti con ruolo dirigenziale, operatori delle biglietterie e titolati impiegati nei servizi esterni, lavoratori precari con almeno dieci anni di anzianità presso la ex SAREMAR”. Per ottenere questo ci si avvaleva dell’Agenzia Sarda per le politiche attive – ASPAL, con un finanziamento superiore ai 355mila euro

«Ad oggi tutto tace e ci chiediamo che intenzioni abbiano l’attuale Giunta ed il presidente della Regione. É assurdo che un piano trovato pronto per dare dignità ai lavoratori non venga portato a compimento – conclude il segretario regionale di Articolo 1 -. Chissà, forse i problemi legati alle nomine li sta impegnando troppo distraendoli da quello che per noi rimane il tema più importante di tutti: il lavoro.»