28 March, 2024
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Cristiano Erriu

Dal mese di settembre sarà operativa la piattaforma digitale #SardegnaCAT per i comuni sardi. Lo ha annunciato stamane, con una lettera inviata a tutti i sindaci sardi, l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu. L’obiettivo è scongiurare la possibile paralisi di acquisti e appalti legato al cambio delle normative.

«La legge 89 del 23 giugno 2014 su competitività e giustizia sociale – scrive Cristiano Erriu – ha apportato importanti modifiche di carattere normativo in materia di acquisizioni di beni, servizi e lavori da parte dei Comuni.»

Il cambiamento più importante riguarda «un più accentuato ricorso al metodo dell’aggregazione della domanda sia da parte dei Comuni che delle stesse Regioni».

«La nuova legge – dice ancora Erriu – sancisce l’obbligatorietà dell’aggregazione per i Comuni, con l’esclusione di quelli capoluogo di provincia.»

I Comuni non capoluogo di provincia devono procedere all’acquisto o attraverso le unioni dei comuni, o costituendo un apposito accordo consortile con altri Comuni ed avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, o ancora ricorrendo a un soggetto aggregatore o alle province”. In alternativa, spiega ancora l’esponente della Giunta Pigliaru, «gli stessi Comuni possono acquisire beni e servizi attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A. o da un altro soggetto di riferimento». 

L’obiettivo è quello di evitare «il rischio della paralisi del sistema degli acquisti e degli appalti delle autonomie locali», per questo l’assessorato degli Enti locali ha avviato le procedure per aprire «l’utilizzo del centro acquisti regionale SardegnaCAT ai Comuni – conclude Erriu -. Sarà anche garantito un piano formativo con attività teorico-pratiche che punta a istruire nel modo più efficace gli enti locali a un utilizzo delle funzionalità della piattaforma».

Palazzo del Consiglio regionale 3

Si è aperto oggi a Cagliari il primo #Tavolo permanente per la semplificazione di leggi e norme, coordinato dalla presidenza della Regione. Erano presenti il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori Cristiano Erriu (Enti locali, Finanze e Urbanistica), Gianmario Demuro (Affari Generali, Personale e Riforma della Regione), Maria Grazia Piras (Industria), Raffaele Paci (Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio), Francesco Morandi (Turismo, Artigianato e Commercio), i direttori generali degli assessorati, i rappresentanti delle autonomie locali, dei sindacati, delle categorie produttive e del mondo cooperativistico. 
«L’apertura del Tavolo – ha detto Pigliaru – è un passo importante, in linea con quanto annunciato in campagna elettorale. L’obiettivo è ridurre il gravame burocratico accumulato negli anni e nello stesso tempo far sì che le nuove norme non ne creino altro. Su alcune problematiche possiamo intervenire noi, su altre deve farlo il governo centrale, altre ancora vanno affrontate insieme, e lavoriamo in questa direzione. Siamo fortemente impegnati ad attrarre investitori stranieri – ha aggiunto il presidente della Regione – l’aspetto di cui parliamo, insieme alla tassazione, è decisivo. Per schiacciare la burocrazia e avviare la semplificazione non servono risorse finanziarie – ha concluso Pigliaru – occorre soltanto la nostra determinazione.»
L’obiettivo della Regione è quello di ridurre i costi indiretti alle imprese ed ai cittadini dovute alla burocrazia. «Non è pensabile che un imprenditore debba attendere fino a nove, dieci anni prima di avere una risposta da parte della Pubblica Amministrazione – ha detto l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras – il rilancio economico della Sardegna passa soprattutto attraverso lo snellimento delle procedure e il riordino dell’apparato normativo.” 
«La Sardegna – ha spiegato il direttore generale dell’assessorato all’Industria, Roberto Saba – è una regione pilota grazie all’attività dello SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) attorno al quale si è voluto costruire il Tavolo della semplificazione. Il SUAP – ha aggiunto Saba – è solo una parte del processo che vogliamo avviare.»
L’analisi dell’assessore Gianmario Demuro, invece, si è incentrata sull’inflazione normativa. «Serve una nuova collaborazione e un nuovo rapporto con il Consiglio regionale – ha detto – occorre intervenire sulle norme singolarmente, in maniera chirurgica, e valutare quelle ridondanti, usando lo strumento del testo unico»
Le richieste di imprese, sindacati, enti locali. Nel corso della prima riunione del Tavolo sono intervenuti i rappresentanti degli enti locali, dei sindacati e delle categorie imprenditoriali. L’esigenza – hanno sottolineato i vari esponenti – è quella di intervenire su tre ordini di problemi: legislativo, procedurale e organizzativo. La tenuta della qualità della democrazia – è stato detto – passa attraverso la semplificazione del rapporto tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese. 
Il direttore generale dell’assessorato all’industria, Roberto Saba, ha annunciato che nei prossimi giorni si svolgerà la riunione dei direttori generali degli assessorati per la composizione del Nucleo Tecnico per la semplificazione. Il Tavolo sarà invece riconvocato alla fine di agosto.

Consiglio regionale 35 copia

Il Consiglio regionale ha approvato la mozione n. 54 (Floris e più) “sulla dismissione dei beni patrimoniali e demaniali della Regione, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio”.

Il consigliere Mario Floris (Sardegna) illustrando la mozione, ha espresso preoccupazione per alcune dichiarazioni dell’assessore degli Enti locali Erriu, con riferimento «ad alcuni incontri ed intese per dismettere immobili di particolare pregio in assenza di un indirizzo chiaro sia della Giunta che del Consiglio». Il problema, ha aggiunto, «va inquadrato sotto un duplice aspetto, il trasferimento di immobili dallo Stato alla Regione e dalle stessa Regione alle Autonomie locali, problema complesso che occorre affrontare con un crono-programma per evitare episodi come quelli della vendita di cala Sintzias». Floris si è poi soffermato sulle aree viale Trento, viale Trieste, San Paolo: sono aree, ha detto Floris, «che devono restare nella disponibilità della Regione, proseguendo una azione amministrativa che risale agli anni ’70 e che negli anni ‘90 si era evoluta nel progetto di una cittadella regionale, cui occorre dare un seguito concreto attraverso un accordo di programma con il Comune di Cagliari per dare al capoluogo della Regione e a tutta la Sardegna servizi moderni ed efficienti». Per quanto riguarda Monte Urpinu, Floris ha ribadito la validità della scelta di assegnare l’area al corpo forestale e ha auspicato la massima condivisione delle scelte in materia di patrimonio pubblico. (Af)

Il presidente Ganau, dopo avere rilevato che non c’erano iscritti a parlare, ha dato la parola all’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, il quale ha sottolineato l’importanza dell’argomento e ha evidenziato come le notizie apparse sulla stampa non siano rispondenti alla realtà. L’assessore ha ricordato che non è ancora pronto alcun piano di dismissione dei beni, ma che sono in corso interlocuzioni con i Comuni per attuare quegli accordi di programma sottoscritti nel 2000 (Giunta Floris) e nel 2006 (Giunta Soru) che allo stato attuale risultano disattesi. In particolare Erriu ha sottolineato che l’obiettivo di mettere nella disponibilità dei Comuni della Sardegna quei beni che sono ritenuti non significativi per la Regione, sulla base dei principi espressi dalla Legge 35 che disciplina la dismissione dei beni immobili regionali.

«La situazione di Cagliari – ha spiegato l’assessore – è particolarmente complessa perché gli accordi sono stati disattesi. L’incontro con il Comune è servito per approfondire la conoscenza specifica dello stato delle cose». Erriu ha affermato che il progetto della cittadella regionale è ancora in piedi e che si stanno facendo valutazioni approfondite sull’utilizzo dell’area.

Per quanto riguarda l’attuazione dell’articolo 14 dello Statuto regionale sull’accordo sottoscritto con il ministero della Difesa e Demanio, l’assessore ha riferito che l’accordo del 2006 ha avuto un’esecuzione parziale da parte della precedente Giunta. L’impegno immediato, ha affermato,  è di riavviare la discussione con il Demanio militare per ovviare a questa situazione di stallo.

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha dunque concesso la parola per la replica al presentatore della mozione n. 54 sulla dismissione dei beni patrimoniali e demaniali della Regione. Il consigliere Mario Floris ha dichiarato di condividere lo stupore espresso dall’assessore Erriu nel corso del suo intervento, in riferimento ad  alcune recenti indiscrezioni riportate dalla stampa locale. Il leader dell’Uds ha rimarcato che la città di Cagliari vanta un immenso patrimonio immobiliare che potrebbe essere utilizzato anche per il contenimento della spesa pubblica ed ha concluso il suo intervento esprimendo apprezzamento, per le dichiarazioni rese dall’assessore, a proposito del riconoscimento del preesistente “piano generale e complessivo” sulla materia.

Per dichiarazione di voto è intervenuto il capogruppo del Psd’Az, Christian Solinas, che ha richiamato l’attenzione della Giunta sul dettato dell’articolo 14 dello Statuto di Autonomia speciale della Sardegna. «Lo Stato – ha dichiarato l’esponente della minoranza – da qualche tempo fa ricorso a pratiche poco leali per sottrarre alla Regione beni che gli spettano, proprio per effetto dell’articolo 14». L’esponente dei Quattro Mori ha ricordato il caso della società pubblica Rfi, a Cagliari, che ha dismesso immobili e terreni nell’area di via San Paolo, trasferendoli però non alla Regione sarda ma ad una società che ne cura la vendita. «Operazioni simili – ha aggiunto Solinas – sono state condotte a Golfo Aranci e in altre realtà dove opera Rfi». Il capogruppo del Psd’Az ha concluso il suo intervento con un richiamo alla giunta perché vigili, inoltre, sulla corretta applicazione del comma 2 dell’articolo 14 dello Statuto, che prevede il passaggio alla Regione dei servizi dismessi dallo Stato. «E ciò che non è stato fatto nel caso dei traghetti Tirrenia», ha dichiarato il consigliere sardista.

Palazzo della Regione 1 copia

Tra le delibere approvate ieri dalla Giunta regionale vi è la revisione e la riformulazione del budget di previsione e del piano degli obiettivi di #SardegnaIT per l’anno in corso. L’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro ha rimarcato che a partire dal prossimo anno verrà rivista interamente l’attività della società in house della Regione. L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto tre delibere che sono state tutte approvate: la sospensione della nomina del commissario straordinario del comune di Putifigari, a seguito dell’ordinanza del #Consiglio di Stato che ha superato l’efficacia di una precedente sentenza del Tar e ha fissato la discussione nel merito l’11 dicembre 2014. Di conseguenza saranno per il momento reinsediati il sindaco ed il Consiglio eletti nello scorso mese di maggio; l’autorizzazione all’alienazione di due tratti di terreno sdemanializzati nel comune di Valledoria; il riparto dei contributi per l’anno 2013 per le associazioni di Enti locali per un totale di 160mila euro con l’impegno di modificare in seguito la norma. 

L’apertura della valutazione di impatto ambientale relativa al progetto di un impianto eolico dell’impresa Gilberto Lostia è stata proposta dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano ed approvata dalla Giunta. Si tratta di un singolo aerogeneratore tripala da 200 kilowatt dell’altezza di 65 metri nel comune di Ruinas località Monte Ironi. L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha chiesto l’aggiornamento del comprensorio del #Consorzio di bonifica della Sardegna centrale mentre il titolare del Lavoro, Virginia Mura, ha sottoposto all’attenzione della Giunta gli interventi per incentivare l’apprendistato qualificante. Entrambe le delibere sono state approvate.
L’assessore dei Beni culturali, Claudia Firino, ha proposto alla Giunta, che ha dato il via libera, la delibera che riporta in capo all’assessorato le azioni di comunicazione riferite ai due progetti “Sistema museale della Regione Sardegna” e “Patrimonio Sardegna Virtual Archeology”. Riguardo alla Sanità, l’assessore Luigi Arru ha proposto e la Giunta ha approvato l’adeguamento delle strutture contabili delle Asl alle nuove disposizioni previste dalle leggi nazionali e la riapertura dell’elenco già costituito degli idonei, da aggiornare con cadenza trimestrale, cui attingere i direttori generali delle Aziende sanitarie.

Palazzo della Regione 1 copia

Entro 120 giorni l’assessore della Sanità Luigi Arru presenterà alla Giunta la proposta di #rete ospedaliera regionale. Questa importante quanto attesa novità è emersa ieri pomeriggio, nella seduta di Giunta presieduta dal vice presidente Raffaele Paci (il presidente Francesco Pigliaru era assente perché poche ore prima è mancata la madre). Con l’approvazione degli indirizzi sull’applicazione degli atti aziendali di ASL e aziende ospedaliere, in materia di personale ed acquisti, presentati dall’assessore Luigi Arru, la Giunta regionale procede verso la riformulazione del quadro normativo ed organizzativo che ridefinirà l’assetto assistenziale regionale e stabilisce la priorità del contenimento della spesa. Alla presentazione della proposta di rete ospedaliera regionale, seguiranno i criteri per la definizione degli atti aziendali, cioè degli atti organizzativi delle Asl. Si mettono così le basi per il controllo della spesa, subordinando al monitoraggio della Regione i principali atti delle aziende che incidono sulla spesa. Sono misure indispensabili per rispondere alla situazione finanziaria e organizzativa disastrosa in cui il sistema sanitario sardo è stato trovato da questa giunta. 
Dalla sanità anche il programma di contrasto delle povertà, con interventi di sostegno al reddito e per il reinserimento sociale delle persone e famiglie in gravi condizioni di deprivazione. 15 milioni di euro vengono ripartiti tra i comuni che valuteranno le richieste in base alla disponibilità finanziaria, ammettendo cittadini e famiglie il cui ISEE non superi i 4.500 euro. 
Viene garantita inoltre la continuità delle attività svolte presso la #Clinica psichiatrica di Via Liguria a Cagliari. 
Sono due le delibere presentate dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura. Con la prima si dispone lo spostamento di risorse residue a favore dei beneficiari dei “Progetti integrati per lo Sviluppo locale” e “Progetti operativi per l’imprenditorialità Comunale” dei comuni virtuosi. La seconda proroga l’incarico dell’attuale commissario straordinario dell’Agenzia per il lavoro fino all’imminente nomina del prossimo Direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro e, comunque, non oltre 60 giorni. 
L’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ha presentato la delibera che finanzia i programmi di mobilità studentesca internazionale (Erasmus Plus o sulla base di accordi bilaterali). Crescono in maniera progressiva in entrambe le università di Cagliari e Sassari gli studenti che se ne giovano, in sintonia con l’interesse regionale allo scambio di studenti e docenti sul piano internazionale. Ammontano a 3.220.000 euro le risorse stanziate, l’85% destinato alla realizzazione dei programmi, il restante 15% al miglioramento dei servizi. Prendendo atto della necessità di una ricognizione dei criteri di ripartizione delle risorse, la delibera ripartisce tra le università di Cagliari e Sassari in base al numero degli studenti che hanno usufruito dei programmi di mobilità. 
Recuperando risorse europee, procede con una seconda delibera il Progetto Scuola digitale, che si rafforza del software e relativa assistenza tecnica utile a completare l’Anagrafe dell’Edilizia scolastica e degli studenti, strumento attraverso cui troverà piena attuazione l’autonomia regionale in materia di dimensionamento scolastico. 
La Giunta ha approvato la proposta dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci sulla presa d’atto della programmazione dei fondi europei 2014-2020, per i quali si aprirà, dopo il 22 luglio, un semestre di negoziazioni con la UE. La Giunta ha preso atto di quanto deliberato dal Consiglio regionale. 
L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto la nomina del commissario ad acta per l’approvazione della variante al Piano Urbanistico Comunale del comune di Villaputzu. 
In tema di difesa dell’ambiente, è stata approvata la proposta dell’assessore Donatella Spano per l’autorizzazione del personale dell’Ente Foreste ad effettuare interventi di valenza ambientale presso il comune di Baunei, sottolineando la necessità di approvare gli atti di indirizzo relativi alla riforma dell’Ente Foreste. 
Sono state approvate, inoltre, due procedure relative a verifiche ambientali (un impianto eolico da 200 KW presso Scano di Montiferro; proroga e rinnovo autorizzazione della cava località Su Narboni per la produzione di rocce ornamentali nel comune di Carbonia) e l’Intesa con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso sul Piano di gestione dei rifiuti dei porti di Portovesme, Portoscuso e Buggerru. 
In tema di agricoltura, le nuove disposizioni regionali per la gestione della Riserva regionale dei diritti di impianto viticolo, proposte dall’assessore Elisabetta Falchi, prevedono i criteri per la riassegnazione dei vigneti confluiti nella riserva regionale a seguito del mancato utilizzo, con una chiara premialità per i giovani. 
Per la messa in sicurezza degli edifici di culto, infine, sono stati approvati i criteri generali, proposti dall’assessore Paolo Maninchedda, per la programmazione relativa al milione e mezzo previsto nella Finanziaria 2014 cui i comuni, tenuti al cofinanziamento nella misura del 25%, e in base al principio della rotazione, potranno fare richiesta.

Cristiano Erriu  11 copia

Lunedì 21 luglio 2014, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, si terrà un incontro dibattito sul tema “Il Piano paesaggistico regionale – Il Piano urbanistico di Carbonia”, con la partecipazione dell’assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu.

Il dibattito sarà introdotto dall’assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia, Mauro Esu e dall’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu.

Sono invitate a partecipare tutte le persone interessate e, in particolare, i consiglieri comunali di Carbonia ed i sindaci del territorio.

Al fine di sollecitare proposte e spunti critici per la discussione, assumeranno particolare importanza gli interventi dei tecnici della città di Carbonia che, quotidianamente, si confrontano con le norme paesaggistiche e urbanistiche.

Concluderà i lavori il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

Pier Sandro Scano A

Il sindaco di Villamar, Piersandro Scano, è il nuovo presidente di #Anci Sardegna. L’ex consigliere regionale del Partito democratico, è stato eletto pochi minuti fa dall’assemblea dei sindaci, riunita nella sala convegni dell’Hotel Holiday Inn, a Cagliari (172 i voti favorevoli alla sua candidatura, 5 le astensioni, su 177 votanti; i sindaci aventi diritto al voto erano 374). Subentra a Cristiano Erriu, dimessosi da sindaco di Santadi e da presidente di Anci Sardegna dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali (anche Erriu era espressione del Partito democratico).

Pier Sandro Scano A

Inizia questa mattina alle 10.30, nella sala convegni dell’#Hotel Holiday Inn, a Cagliari, l’assemblea dell’#Anci Sardegna chiamata ad eleggere il nuovo presidente, al posto di Cristiano Erriu, ex sindaco di Santadi, dimessosi da entrambi gli incarichi dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali.

Alla vigilia il favorito è l’ex consigliere regionale Piersandro Scano, attuale sindaco di Villamar, del Partito Democratico. I sindaci aventi diritto al voto sono 374, quanti i comuni associati sui 377 complessivi.

L’assemblea, nel corso della riunione convocata per l’elezione del nuovo presidente, discuterà sul tema “I Comuni sardi tra patto di stabilità e nuovo ordinamento degli enti locali”.

Giunta regionale 90
La seduta odierna della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, riunita oggi nella sala di viale Trento. Due le delibere portate al tavolo dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. La prima ha riguardato il #Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, che è stato autorizzato all’assegnazione temporanea ai Comuni di 13 unità lavorative, e la seconda il programma relativo a spese per il potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali. Si tratta di un importo di circa 176mila euro per far fronte alle varie emergenze fitosanitarie: circa 111 mila euro sono destinati all’implementazione dei procedimenti del Servizio Fitosanitario sul Sistema Informativo Agricolo Regionale, e 65 mila euro sono assegnati all’Agenzia #Agris per il personale con competenze specialistiche diagnostiche dedicato all’attività del laboratorio.
L’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha presentato gli indirizzi per la predisposizione del disegno di legge in materia di governo del territorio, approvati dalla giunta. Secondo le indicazioni della delibera, «nel quadro normativo che si andrà a delineare dovrà assumere un ruolo fondamentale la parte dedicata alla pianificazione paesaggistica, in armonia alla convenzione europea del paesaggio, alle previsioni costituzionali e statutarie, alle disposizioni normative nazionali e regionali nonché, sul piano più strettamente politico, alle strategie tratteggiate nel programma di governo che considera il Paesaggio bene comune su cui si basa l’identità della Sardegna, indicando le finalità che si intendono conseguire nell’azione di governo, ovvero quelle di tutela, promozione e valorizzazione in un quadro di certezze per i cittadini e per gli amministratori locali». 
L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha presentato l’atto di indirizzo sull’#Igea: attraverso la delibera approvata viene dato mandato all’approvazione del bilancio in assemblea e si prevede, in prospettiva, una convenzione triennale che semplifica il rapporto tra la Regione e Igea.
La Giunta ha approvato inoltre la proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru che recepisce l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sulle Linee guida per l’adozione dei piani di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina, malattia infettiva e trasmissibile in grado di provocare danni ingenti agli allevamenti. Con una modifica al cronoprogramma, è stato inoltre definito il percorso che consentirà la certificabilità dei bilanci delle ASL secondo quanto disposto dal DM 1 marzo 2012.
La delibera presentata dall’Assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, infine, sull’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA) individua inadempimenti e criticità tali da condizionare regolarità e tempistica nella normale conduzione dell’Azienda, e dà avvio al procedimento per lo scioglimento anticipato del Consiglio di Amministrazione di AREA, assegnando dieci giorni di tempo per eventuali controdeduzioni. La giunta ha infine approvato alcune delibere di tipo legale.

 

Cristiano Erriu

“Noi sappiamo talmente bene che il problema della mancata approvazione dei Puc nasce dal ginepraio di norme e normette e dalla burocrazia che entro il primo anno di legislatura approveremo proprio il testo che semplifica la materia urbanistica.  
Non aspetteremo l’ultimo giorno della legislatura come fatto, inutilmente, dalla giunta Cappellacci. Daremo certezza ai cittadini e alle imprese e snelliremo le pratiche. Insomma faremo in pochi mesi tutto quello che il centrodestra non ha fatto in cinque anni.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, replicando al coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.«La politica degli annunci è più consona al centrodestra di cui fa parte Cossa – ha aggiunto Cristiano Erriu -. Lo abbiamo visto nella riforma degli enti locali dopo l’esito referendario, mai concretamente attuata con un continuo rinvio a tempi futuri. Stia pure sereno l’onorevole Cossa: sappiamo bene ciò di cui parliamo. Tanto bene da essere riusciti a portare a termine in poche settimane i processi di adeguamento di un numero di piani urbanistici comunali equiparabile a quelli dei cinque anni del centrodestra: in tre mesi sono stati approvati la metà dei Puc che la Giunta Cappellacci era riuscita a far approvare in cinque anni, senza dimenticare che le malcelate promesse di modifica del Piano Paesaggistico Regionale, fatte dal centrodestra, avevano fatto arrestare i procedimenti di approvazione. Tutti sanno che nei cinque anni del governo di centrodestra – ha concluso l’assessore regionale dell’Urbanistica – le amministrazioni locali non sono state certo aiutate in termini di semplificazione e assistenza.»