21 December, 2025
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E’ stata una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnate da “traccas”, cavalieri ed amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola e niente manifestazioni religiose e laiche, ma la comunità antiochense ha voluto celebrare ugualmente la festa per il Santo patrono della Sardegna, con la concelebrazione di una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, con al loro fianco don Carlo Cani, don Elio Tinti, don Giulio Corongiu e don Carmine Mura, a “porte chiuse”, trasmessa in diretta tv su Videolina.

Un evento inedito, unico, che resterà sicuramente nella storia della Festa e di tutta la comunità, al quale ha presenziato il sindaco, Ignazio Locci.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623402281676/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623481763663/

 

 

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Sarà una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire: lunedì 27 aprile 2020 ricorre la Festa di Sant’Antioco (come da tradizione 15 giorni dopo la Pasqua), la più antica della Sardegna, giunta quest’anno alla 661ª edizione. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnati da “traccas”, cavalieri e amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola. E non si terranno nemmeno le varie manifestazioni religiose e laiche che annualmente si svolgono in occasione della Festa in onore del Patrono della Sardegna.

L’emergenza Coronavirus e le misure di contenimento, infatti, obbligano a compiere scelte difficili ma ponderate, che tuttavia non impediranno ai fedeli di stringersi in un abbraccio ideale, in un momento di pura devozione: lunedì 27 aprile, infatti, a partire dalle 17.00, verrà concelebrata una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), dal vescovo della Diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, a “porte chiuse” ma trasmessa in diretta tv sull’emittente Videolina: «Questo momento di emergenza sanitariacommenta il sindaco Ignazio Loccici invita, con maggiore forza e fede, a rinnovare la nostra Devozione nei confronti di Sant’Antioco Martire, patrono di Sant’Antioco e di tutta la Sardegna. La 661ª Festa ricade in un periodo fortemente delicato, che ci vede costretti a rinunciare alle abitudini, alla socialità, alla “normalità” quotidiana. E, purtroppo, anche alle usuali celebrazioni che ogni anno ci permettono di avvicinarci al Santo Martire. Questo, però, non ci impedirà di abbracciarci idealmente in preghiera insieme al nostro amato Patrono. La Santa Messa rappresenta l’occasione per sentirci uniti, accanto al protettore degli antiochensi e dei sardi, rivolgendoci a Lui, medico e guaritore, affinché sostenga la nostra Comunità e l’intera Sardegna. Per ora è prematuro parlare di un’ipotesi di uscita della Statua del Santo anche per una breve processione, su un mezzo a motore, per le strade di Sant’Antioco: con responsabilità dobbiamo essere consapevoli che non dipende da noi, né dalla diocesi. Ci sono delle interlocuzioni in corso e attendiamo sviluppi. Ciò che conta è che il Voto nei confronti di Antioco verrà sciolto anche quest’anno».

Oltre alla Messa trasmessa in diretta Tv, per ricordare questa edizione tristemente “speciale” e diversa, verranno distribuiti ai cittadini un’immagine celebrativa e i “Coccois del Santo” benedetti, tra i simboli della tradizione e della devozione intimamente legati alla Festa di Sant’Antioco Martire.

 

 

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Il comune di Sant’Antioco ha reso già disponibile la modulistica per l’accesso all’avviso pubblico per l’erogazione delle “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2”, che può contare su una dotazione finanziaria di 800mila euro. Le indennità previste sono cumulabili con altre forme di sostegno al reddito, anche connesso all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si tratta di 800 euro mensili per due mesi ai nuclei familiari, destinati anche ai titolari di partite IVA delle attività sospese a causa dell’emergenza e ai lavoratori precari. Per le famiglie con più di tre componenti è prevista una somma aggiuntiva di 100 euro per ogni persona.

Il comune di Sant’Antioco riceverà dalla Regione Sardegna 520.000 euro complessivi, con un acconto immediato del 20%, pari a 104.000 euro.

La domanda di accesso alle indennità avviene sotto forma di AUTOCERTIFICAZIONE e deve essere presentata via PEC all’indirizzo: protocollo@comune.santantioco.legalmail.it; al Protocollo Generale tramite il centralino del comune di Sant’Antioco (dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13,00). Per ogni informazione o chiarimento è possibile contattare il servizio tramite e-mail all’indirizzo servizisociali@comune.santantioco.ca.it o tramite telefono mobile, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00, ai numeri: 366 318 0370/ 351 122 4013.

Tutta la modulistica è reperibile al link: https://www.comune.santantioco.ca.it/articolo/emergenza-covid-19-pubblicato-bando-244mila-euro-contributi-solidarieta

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La Giunta del comune di Sant’Antioco ha deliberato lo stato di crisi comunale, così come hanno fatto Stato e Regione Sardegna, mettendo a disposizione circa 600mila euro di strumenti finanziari per affrontare la difficile situazione economica e sociale dovuta all’emergenza coronavirus. Per la precisione 595mila euro, di cui 242mila euro subito per buoni alimentari.

«Non si tratta di elemosina, ma di uno strumento messo a disposizione della città commenta il sindaco Ignazio Loccianche di una nuova platea di beneficiari e, al riguardo, non accetteremo che qualcuno approfitti di questa situazione: abbiamo ben chiaro quali sono i soggetti che potranno usufruirne. Su questa misura possiamo fare affidamento su una dotazione di 90mila euro concessa in via straordinaria dallo Stato mentre i restanti 150mila sono attinti dal bilancio comunale. Già nei prossimi giorni l’ufficio delle Politiche sociali emanerà gli avvisi pubblici necessari per accedere alla misura.»

A tutto ciò si aggiungono 201mila euro per il nuovo bando Reis che verrà pubblicato a breve, altri 80mila per iniziative sociali e un primo fondo di 70 mila euro per la compensazione dei tributi locali dedicato a una serie di cittadini e imprese che potranno beneficiarne in base a criteri che verranno stabiliti nei prossimi giorni, dopo attente valutazioni.

«Siamo certi che già mercoledì o al massimo giovedìprosegue il sindaco di Sant’Antioco saremo in grado di operare concretamente: questo è un piano importante, una reazione immediata alla crisi che attanaglia anche il nostro Comune. Lo facciamo con grande senso di responsabilità, sapendo che non si tratta di un obolo, di un insulto ai cittadini bisognosi: saranno, infatti, strumenti di “passaggio”, un ausilio temporaneo che cercheremo di dare soprattutto laddove esistono “nuove necessità”. Nei prossimi giorni metteremo a disposizione anche un numero di conto corrente per raccogliere donazioni di chi vorrà contribuire a dare una mano di sostegno a chi oggi soffre più di altri. Infine, tengo a ringraziare gli uffici delle Politiche Sociali, delle Finanze, dei Servizi al cittadino – conclude Ignazio Locci – per il grande lavoro compiuto per la stesura di questo Piano Straordinario.»

 

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«Il Servizio di Igiene Pubblica dell’ATS ci ha confermato due nuovi casi di Covid-19 a Sant’Antioco: stanno bene, sono asintomatici e si trovano in isolamento sociale. A loro va la vicinanza di tutta la comunità, in modo univoco e sincero.»

Lo ha annunciato questo pomeriggio il sindaco di Sant’Antioco, in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune.

«L’ATS ed il Comune stanno mettendo in pratica tutti i protocolli previsti dal caso – ha aggiunto Ignazio Locci –. Diciamo basta alle comunicazioni fornite da taluni a mezzo social, in maniera ignobile: non facciamoci prendere dal panico o ancora peggio dalla corsa ai messaggini o alle catene su Facebook. Restiamo a casa e presto sarà tutto finito. E’ necessario concentrarci sul restare a casa, occorre avere la mente libera, ferma e lucida, per continuare tutti quanti noi l’isolamento sociale. Non si esce da casa per motivi inutili ma solo per comprovate necessità. Tutto, prima o poi, speriamo nel più breve tempo possibile, andrà bene. Torneremo tutti a festeggiare le nostre giornate, nel mondo del lavoro, dello sport, nelle nostre uscite quotidiane, arriverà quel tempo, Ora è ancora il momento di stare a casa, di difenderci da questo virus e di stare uniti in un momento davvero delicato per la nostra Nazione».

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Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ha prorogato fino al 3 aprile 2020 la validità dell’ordinanza del 17/03/2020 con la quale si vietano le passeggiate e l’attività sportiva all’aria aperta, fatti salvi i casi di non rinviabile e certificata necessità terapeutica e sempre con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri. La precedente ordinanza, infatti, aveva validità fino al 25 marzo 2020.

Fino al 3/04/2020, dunque, su tutto il territorio comunale di Sant’Antioco, è fatto obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad esigenze primarie delle persone (acquisto generi alimentari, medicinali), per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora.

È consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi:

– Spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità;

– Nel caso di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi.

È espressamente vietato praticare attività sportive e motorie all’aperto, fatti salvi i casi di non rinviabile, seria, rigorosa, comprovata e certificata necessità terapeutica e sempre con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri. È consentito spostarsi dalla propria residenza, dimora o domicilio per consentire agli animali domestici l’espletamento dei loro bisogni fisiologici ma sempre ad una distanza massima di mt. 200 dal portone di ingresso della propria abitazione o della struttura condominiale nella quale è inserita e, in ogni caso, con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri.

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Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ha emesso un’ordinanza (n° 12 del 17/03/2020, valida fino al 25/03/2020) con la quale si vietano le passeggiate e l’attività sportiva all’aria aperta, fatti salvi i casi di non rinviabile e certificata necessità terapeutica e sempre con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri.

Con decorrenza immediata e fino al 25/03/2020, su tutto il territorio comunale di Sant’Antioco, è fatto obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad esigenze primarie delle persone (acquisto generi alimentari, medicinali, etc.), per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora.

È consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi:

– Spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità;

– Nel caso di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi.

È espressamente vietato praticare attività sportive e motorie all’aperto, fatti salvi i casi di non rinviabile, seria, rigorosa, comprovata e certificata necessità terapeutica e sempre con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri. È consentito spostarsi dalla propria residenza, dimora o domicilio per consentire agli animali domestici l’espletamento dei loro bisogni fisiologici ma sempre ad una distanza massima di mt. 200 dal portone di ingresso della propria abitazione o della struttura condominiale nella quale è inserita e, in ogni caso, con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri.

 

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«Quest’oggi abbiamo potuto leggere il testo della Finanziaria depositato sul sito del Consiglio regionale e, in maniera molto sommessa, ci dispiace dover dire che mancano le misure annunciate per il rilancio degli Enti locali e contro lo spopolamento dei piccoli Comuni della Sardegna. L’assenza di questi strumenti non è una buona notizia. Nessuna situazione emergenziale può impedire al legislatore regionale di comprendere che queste due misure avevamo la prospettiva di rilanciare gli Enti locali: si tratta di azioni che non possono essere rimandate a giugno, luglio, agosto o, ancora peggio, a settembre. Ciò significherebbe mettere gli Enti locali nelle nefaste condizioni di non poter programmare le risorse: in sostanza, si potrebbe spendere solo dopo i consuntivi 2020.»

La denuncia arriva da Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, ex vicepresidente del Consiglio regionale nella XV legislatura.

«Di fatto le procedure d’urgenza che il Consiglio regionale intende adottare per l’approvazione della Finanziaria, depurando il testo da queste importanti proposte del governo regionale, rischiano di vanificare gli effetti della stessa Finanziaria. Soprattutto, in una previsione come quella attuale, dato che nei prossimi mesi, superata l’emergenza Coronavirus, ci troveremo in piena recessione. Allo stato attuale, fatta eccezione per alcune buone decisioni, come quelle previste per il settore dell’Artigianato, la proposta così come è stata concepita non va bene. Il centrodestra, in questo momento, non cada nel tranello del Partito Democratico. Faccio un appello personale al presidente Christian Solinas – conclude Ignazio Locci -, affinché dia una risposta forte a questo momento di crisi.»

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Si è tenuta questa mattina una riunione operativa nel Municipio di Sant’Antioco. L’incontro, convocato dal sindaco, Ignazio Locci, per fare il punto della situazione alla luce del nuovo Dpcm e dell’ordinanza del presidente della Regione Sardegna (documenti emessi entrambi ieri, domenica 8 marzo, per contenere la diffusione del nuovo coronavirus), ha visto la partecipazione della Polizia Municipale, della Compagnia Barracellare, della Protezione Civile e dei responsabili dei servizi comunali coinvolti. Le diverse forze in campo saranno impegnate prioritariamente affinché vengano rispettate le misure contenute nel Dpcm e nell’ordinanza del presidente Christian Solinas. Nello specifico, si procederà alle dovute verifiche di coloro che, provenienti dalle “Zone Rosse”, nei giorni scorsi sono arrivati nell’isola di Sant’Antioco e alloggiano in centro o nei diversi complessi residenziali presenti nel territorio comunale. Questi, in base all’ordinanza regionale, hanno l’obbligo di comunicare tale circostanza alle autorità sanitarie, di mettersi in isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti o viaggi, di rimanere raggiungibili per ogni attività di sorveglianza. Per adempiere all’obbligo di autotutela e per maggiori informazioni, possono contattare i numeri: 0781.6683900;  0781.6683920; 0781.6683938; o scrivere all’indirizzo e-mail: igienepubblica.carbonia@atssardegna.it medicinalegale7@gmail.com .

«Questo vale anche per gli antiochensi che risiedono al Nord e in questi giorni sono rientrati a Sant’Antioco – commenta il sindaco Ignazio Locci – sono tenuti a rispettare l’ordinanza regionale, mettendosi in autotutela: non abbiamo alcuna intenzione di tollerare atteggiamenti sconsiderati. Per chi viola le prescrizioni sono previste sanzioni che, nostro malgrado, non esiteremo ad applicare.»

Inoltre, verranno intensificati i controlli nei supermercati e nei negozi di vicinato, così come negli esercizi commerciali in genere, affinché vengano rispettate le norme contenute nel Dpcm.

 

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Il presidente Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco, in seduta straordinaria – prima convocazione – per mercoledì 11 marzo, con inizio alle 19.00 e termine entro le ore 22.00, presso la Sala Consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

– Interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su: Annali 2016 (edizione speciale in riduzione a fumetto), mancata consegna 1.500 copie;

– Interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su: procedure dismissione degli alloggi popolari;

– Variazione n° 1 al bilancio di previsione 2020-2022;

– Gestione del demanio marittimo/rilascio concessioni demaniali sulle aree e sugli specchi acquei del Lungomare per finalità turistico-ricreative, così come previsto dall’art. 41, lett. C Bis, della L.R. N° 9 del 2006, attraverso impianti di facile rimozione;

– Individuazione delle aree pubbliche da destinare alla pratica sportiva e all’accesso dei cani in spiaggia, da affidare in gestione, mediante autorizzazione stagionale, ad associazioni sportive o ad associazioni senza scopo di lucro;

In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 12.00 di giovedì 12/03/2020.