21 December, 2025
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Si è tenuta questo pomeriggio, nella sala riunioni del Centro direzionale della ASSL, in via Dalmazia, a Carbonia, una seduta della Conferenza socio-sanitaria presieduta dal sindaco di Carbonia Paola Massidda, nel corso della quale sono state esaminate le criticità del Punto nascite del CTO di Iglesias, la cui “sopravvivenza” è posta a rischio dalle disposizioni del Decreto Ministeriale 2 Aprile 2015 n. 70 – Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi l’assistenza ospedaliera che prevede un numero minimo di 500 parti annui.

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, recentemente ha annunciato la volontà della Giunta regionale di richiedere alcune deroghe al Governo Conte ma, ad oggi, non ci sono certezze. Nel corso del confronto tra i sindaci, il primo cittadino di Sant’Antioco ha fatto una proposta “provocatoria”, a suo parere l’unica in grado di consentire il superamento dell’attuale situazione critica che rischia di portare alla cancellazione del Punto nascite del CTO di Iglesias: il ripristino del Punto nascite del Sirai di Carbonia, affiancato al Punto nascite del CTO di Iglesias.

Vediamo l’intervista che abbiamo realizzato termine della seduta della conferenza, con Ignazio Locci.

 

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Il comune di Sant’Antioco ottiene l’Istituto globale sull’isola di Sant’Antioco, comprendente l’Istituto Comprensivo Statale Sant’Antioco-Calasetta ed il Liceo Scientifico Statale “Emilio Lussu”. Una vittoria storica, che salva l’autonomia del nostro liceo e garantisce stabilità e continuità all’offerta formativa che insiste nella città, dalla scuola dell’infanzia allo storico Liceo Lussu, passando per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado. Questa mattina, infatti, l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, ha illustrato il piano di Programmazione della Rete Scolastica e dell’offerta formativa della Regione per l’anno scolastico 2020/2021, annunciando la nascita dell’Istituto Globale di Sant’Antioco.

«Siamo felici – commenta il sindaco Ignazio Loccida quando ci siamo insediati alla guida della città abbiamo avviato questa battaglia con lo scopo di salvare l’autonomia scolastica del Liceo Emilio Lussu: una scuola che da sempre assicura un’offerta formativa di livello, adeguata alle nuove sfide, di cui beneficiano studenti provenienti dall’isola e dal Basso Sulcis. La provincia del Sud Sardegna e la Regione hanno finalmente accolto in pieno la nostra richiesta: garantiamo in autonomia un’offerta di primo e secondo ciclo, assicuriamo stabilità alla scuola con un’unica Dirigenza scolastica. Con questo traguardo non solo salviamo l’autonomia, ma creiamo anche le condizioni per riprogrammare le attività didattiche, migliorando e ampliando l’offerta, ancora più adeguata ai tempi che corrono, in modo che il Lussu rafforzi sempre più la sua valenza di scuola attrattiva sia per i giovani di Sant’Antioco, sia per i ragazzi del restante territorio. È una vittoria politica che ci gratifica ma è, soprattutto, una vittoria di Sant’Antioco. Era inaccettabile rinunciare all’autonomia scolastica perché ancorati alla fredda logica dei numeri, considerato che negli ultimi anni il Liceo Emilio Lussu ha registrato una diminuzione degli iscritti, sia per il calo demografico, sia per il proliferare di nuovi corsi di studio. Questo avrebbe comportato numerosi problemi a un ampio bacino di studenti. Ma con l’Istituto Globale la nostra autonomia è salva e con essa si aprono nuove prospettive – conclude Ignazio Locci -. Possiamo dirci pienamente soddisfatti: adesso inizia un nuovo ed entusiasmante cammino.»

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Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e l’assessore del Turismo Roberta Serrenti invitano Associazioni, Operatori turistici e commerciali, nonché tutta la cittadinanza al primo di una serie di incontri con il dott. Josep Ejarque, esperto di sviluppo delle destinazioni turistiche, che si terrà martedì 4 febbraio 2020, alle 15.00, in Aula consiliare, nell’ambito della redazione del “Piano Strategico Partecipato per lo sviluppo e marketing turistico di Sant’Antioco”.

L’obiettivo finale è creare le condizioni affinché l’Isola di Sant’Antioco e il suo ingente patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, diventino definitivamente un volano turistico, ovvero l’asset strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.

L’Amministrazione comunale, infatti, ha avviato un percorso programmatico relativo alla strutturazione di un sistema integrato che consenta di potenziare l’offerta turistica locale e la creazione di un brand del territorio, promuovendo la conoscenza delle innumerevoli risorse di Sant’Antioco, nell’ottica di una progettazione partecipata che includa l’intera comunità. Per centrare questo obiettivo, ci si è dunque rivolti ad un professionista dalla pluriennale e consolidata esperienza nel settore turistico, in quanto figura indispensabile all’interno di un progetto di sviluppo territoriale quale il Museo Diffuso, al fine di fornire principi e metodologie per lo sviluppo della competitività, sia attraverso l’identificazione di un’immagine unitaria e appetibile del territorio, sia tramite la valorizzazione e la gestione virtuosa dell’offerta turistica e culturale.

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Sono stati conclusi, a Sant’Antioco, i lavori di manutenzione straordinaria e coibentazione della scuola primaria di via Manno, realizzati grazie a un investimento di 230mila euro. L’intervento è consistito nella costruzione ex-novo di una copertura, necessaria alla luce delle criticità presenti nel plesso e, in particolare, dei danni arrecati alla struttura e alle aule dalle continue infiltrazioni di acqua piovana provenienti dal tetto piano.

Il sindaco. «Finalmente abbiamo messo la parola fine a un problema datato – commenta il sindaco Ignazio Loccicon un’azione importante che ristabilisce le giuste condizioni igienico-sanitarie: con la copertura non sentiremo più parlare di infiltrazioni di acqua piovana. Da quando ci siamo insediati abbiamo investito ingenti risorse nelle scuole, con l’obiettivo prioritario di garantire ai nostri ragazzi strutture sicure e funzionali. Nel frattempo, dopo le operazioni già eseguite negli edifici scolastici di via Lazio, Antioco Mannai, Carlo Sanna e via Bologna, sono in corso i lavori di efficientamento e coibentazione del padiglione A della scuola di via Virgilio, mentre procede la gara d’appalto per l’efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi. E ancora: a breve si procederà con i lavori, già appaltati, per la conclusione della palestra della scuola primaria di via Bologna. Tutto questo a testimonianza che le scuole sono una nostra priorità.»

Sulla scuola di via Manno interviene anche l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau, il quale sottolinea che «negli ultimi anni erano stati fatti vari interventi, mai risolutivi, perché durante le piogge si ripresentavano infiltrazioni nel soffitto delle aule, causando non pochi problemi all’attività scolastica. Ragione per cui abbiamo optato per la  realizzazione di una copertura, così da risolvere in modo definitivo il problema. Con il progetto di completamento procederemo con la ritinteggiatura dei prospetti esterni, lato corte, con la creazione dell’impianto di illuminazione del giardino e con  la predisposizione dell’impianto fotovoltaico, che verrà installato in una seconda fase».

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Procede l’iter per la riqualificazione dell’ex Mercato Civico di Sant’Antioco, che può contare su uno stanziamento di circa 2 milioni di euro derivante in gran parte dal Fondo per lo sviluppo delle Isole Minori. Nei giorni scorsi, infatti, l’Ufficio Lavori Pubblici e Appalti ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria per la progettazione definitiva esecutiva dei lavori di “Ristrutturazione Mercato Civico (Residenza Artistica – Sala Convegni – Auditorium)”.

La volontà dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco è quella di restituire alla collettività uno spazio dedicato alla cultura e al teatro riqualificando un edificio che in passato ha rappresentato un punto di riferimento per l’intera comunità. Il programma, dunque, prevede la realizzazione di una nuova sala cinematografica – auditorium e di una residenza artistica: una struttura polivalente ed attrattiva nel cuore del paese.

«Il nostro obiettivo – commenta il sindaco, Ignazio Locci – è recuperare un bene che in passato è stato il cuore pulsante del piccolo commercio, puntando sulla creazione di uno spazio condiviso, in cui cultura e arte possano sentirsi a casa. Lo studio di fattibilità progettuale approvato dalla Giunta nel luglio scorso, ha messo in luce le caratteristiche dell’ambiente circostante dal punto di vista sociale, storico, economico e ambientale, attraverso la ricerca e l’interpretazione delle esigenze della collettività, del fabbisogno del contesto urbano e paesaggistico. Crediamo fermamente in questo progetto, certamente ambizioso, e siamo animati dalla volontà di dotare il nostro paese di una struttura moderna, finalmente consacrata alla Cultura in tutte le sue declinazioni – conclude Ignazio Locci -. È un impegno che stiamo portando avanti con convinzione.»

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Questa mattina l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, si è recato a Sant’Antioco per un sopralluogo dove, lo scorso 21 dicembre, si è incagliata la nave mercantile ”Cdry blue”. Ha poi partecipato ad un incontro in Municipio, con il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci ed i rappresentanti della Capitaneria, dell’Arpas, del Corpo forestale e della Protezione civile.

«Nessun danno ambientale: i campionamenti effettuati, anche ieri, dai tecnici dell’Arpas escludono la presenza di idrocarburi sul fondale e nell’acqua di superficie. Ovviamente, i controlli proseguiranno fino al termine delle operazioni di recupero», ha detto l’assessore regionale dell’ambiente, Gianni Lampis.

«Dopo l’incidente – ha sottolineato l’assessore Gianni Lampis – la Giunta regionale ha monitorato immediatamente la situazione, al fianco dell’Amministrazione comunale, tenendosi informata sulle operazioni realizzate per tutelare l’integrità ambientale, che finora hanno consentito di ridimensionare i rischi di inquinamento.»

«Un meritato riconoscimento va a chi, in questi giorni, si è prodigato, in perfetta collaborazione, per evitare gravi danni ambientali: gli uomini della Capitaneria e degli organismi regionali Arpas, Forestale e Protezione civile. Ora puntiamo alla chiusura in tempi brevi di un’emergenza che è stata affrontata nel migliore dei modi e con capacità professionale», ha concluso l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente.

 

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900mila euro di investimento per garantire un nuovo look al Municipio e alla scuola Enrico Fermi. Ma, soprattutto, efficientamento e risparmio energetico. Il comune di Sant’Antioco ha bandito la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori proiettati verso l’efficientamento energetico del Palazzo comunale e della scuola Enrico Fermi, con lo scopo di dare seguito a un importante progetto dedicato alla salvaguardia dell’ambiente. Si tratta di fondi europei ottenuti dal Comune di Sant’Antioco grazie alla partecipazione al bando regionale per il finanziamento di “Interventi di efficientamento energetico e di realizzazione di micro reti in strutture pubbliche nella Regione Sardegna. POR FESR 2014-2020. «Adesso possiamo intervenire in maniera concreta sia sul Municipio, sia sulla scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi – dice il sindaco, Ignazio Locci – Con questo ampio progetto, in linea con le direttive europee, ridurremo considerevolmente il consumo di energia, agendo su più fronti e, quindi, sull’impianto di approvvigionamento energetico e sulle strutture, esterni e infissi».

In merito, interviene anche l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau: «Obiettivo del progetto – commenta Francesco Garau –  è la realizzazione di interventi di efficientamento energetico del sistema edificio-impianto al fine di ottenere performance che consentano di raggiungere importanti riduzioni dell’indice di prestazione energetica globale oltre a un’importante riduzione della CO2 emessa. Con questo intervento si possono garantire risparmi diretti sul costo dell’energia dando un grosso contributo anche alla salvaguardia dell’ambiente: i lavori si concentreranno sull’involucro edilizio degli edifici e, in particolare, sull’utilizzo di impianti di climatizzazione ad alta funzionalità, sul cappotto termico e sugli infissi esterni esistenti, che saranno sostituiti con nuovi infissi ad elevate prestazioni di isolamento termico ed acustico. Molto importante anche l’installazione di impianti fotovoltaici e batterie di accumulo energetico nel Municipio e nella scuola».

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Il comune di Sant’Antioco si è aggiudicato un finanziamento regionale di 200 mila euro da destinare al restauro e al consolidamento della Torre Campanile (torretta dell’orologio) di Piazza De Gasperi, struttura attigua alla Basilica di Sant’Antioco Martire. Una somma che consente di mettere un altro tassello al grande progetto di rinascita e riqualificazione del Centro Storico, culla della cultura antiochense, tra Basilica, Catacombe, Palazzo del Capitolo, Necropoli di Sulky, Su Forti e l’Acropoli. Un programma ampio e articolato che vede l’impegno dell’Amministrazione Comunale profuso su più fronti: da una parte, i lavori di restauro della Basilica, spazio sacro delle reliquie del Patrono della Sardegna, Antioco Martire, che procedono spediti insieme a quelli della Necropoli (settore Nord) proiettati vero la riapertura al pubblico di uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo; dall’altra, il progetto di riqualificazione di “prac’e cresia” e la “cancellazione” definitiva della voragine che da oltre vent’anni la squalifica, avviato verso la gara d’appalto per la realizzazione delle opere (a fine 2019 è stata approvata la progettazione definitiva), mentre il restauro dei prospetti esterni del Palazzo del Capitolo, edificio confinante con la Basilica, è stato già concluso, ridando bellezza a uno dei monumenti storici della città.

«Il nostro impegno verso la riqualificazione del centro storico troppo a lungo dimenticato è massimo – commenta il sindaco Ignazio Locci – il finanziamento che ci è stato accordato ci consente di favorire un intervento risolutivo sulla torre campanile, la quale necessita di opere urgenti per problemi di natura strutturale che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Problemi che, in virtù della relazione tecnica degli Uffici comunali datata 15/06/2018, mi hanno indotto a emanare un’ordinanza di inagibilità del locale deposito della Piazza Parrocchia e del campanile. Mettiamo così mano a tutti gli edifici presenti nella piazza De Gasperi, dalla Basilica alla “voragine”, passando per il Palazzo del Capitolo e, infine, per la torretta dell’orologio. Ma non solo: va osservato che parallelamente si sta intervenendo nei siti archeologici che sorgono nei pressi della piazza, al fine di aprire al pubblico alcune delle nostre perle. In primis, la Necropoli Punica, sulla quale attualmente è in corso un ampio progetto di consolidamento che garantirà la fruibilità del sito e quindi importanti ricadute turistiche. Senza dimenticare l’Acropoli, situata accanto al Forte “Su Pisu”, che verrà sistemata al meglio dal cantiere del Cammino minerario di Santa Barbara per poi essere mostrata ai visitatori. Tutto questo grande lavoro perché il centro storico va inteso e vissuto come una grande area archeologica e culturale capace realmente di attrarre visitatori. A ciò si aggiunge il recentissimo inserimento di Sant’Antioco e del patrono della Sardegna tra i Cammini religiosi della Fede. Un grande successo che si fa guardare al futuro con ottimismo.»

Cenni sul campanile.

La torre fu ultimata nel 1900: nella cella campanaria furono installate due campane e un orologio De Biasi. Sant’Antioco iniziò così il ventesimo secolo con la torre comunale munita di un orologio che scandiva le ore col suono delle campane. Smise di funzionare intorno agli anni 60 del secolo scorso. Le campane rimasero ancora in esercizio fino alla morte dell’ultimo campanaro avvenuta alla fine degli anni ottanta del secolo scorso.

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PROFUMO DELLA STORIA

Sabato 21 dicembre presso la sala consiliare del comune di Sant’ Antioco è stato presentato il libro “Il profumo della storia”, edito CTE di Iglesias, grazie ai fondi stanziati dalla Fondazione Banco di Sardegna, che l’associazione Agorà ringrazia sentitamente per aver permesso la realizzazione di tale progetto.

La serata, coordinata e moderata dal giornalista e scrittore Giacomo Mameli si è rivelata molto partecipata ed interessante, tanto d’attirare l’attenzione del numeroso pubblico presente in sala sino alla fine, senza mai veder calato l’interesse.

Il libro narra le circostanze storiche della nascente comunità isolana di Sant’Antioco e prende vita in seguito alla lettura, da parte dell’associazione Agorà, del romanzo storico “Il profumo del ginepro” scritto da Paolo Balia, giunto, come seconda pubblicazione, dopo una raccolta di storie per bambini intitolata “Il bosco delle fiabe”.

L’autore racconta uno spaccato di storia lungo circa 70 anni, durante i quali un popolo sofferente cerca con grande coraggio di riappropriarsi di una terra in passato appartenente ai loro padri, terra che per tanto tempo ha custodito radici profonde da cui dar vita a “nuove piante”, linfa rigenerante per una nuova comunità. Il ripopolamento di Sant’Antioco iniziato nel 1700, dopo che per circa 1.000 anni gli abitanti, che prima popolavano le coste, e che non si sentivano più sicuri a causa delle incursioni dei predatori provenienti dal mare, si erano ritirati a vivere nell’entroterra. Un popolo fiero delle proprie origini, che con l’aiuto del suo santo protettore Antioco, ricominciò a vivere e a ripopolarsi sino a giungere, tra mille difficoltà socio-economiche e di salute, al momento che portò finalmente a dire a don Pintus, nell’omelia del 1° maggio 1954, «Ora siamo un bel paese». Oggi questo paese ha voluto rendere omaggio, a quelle lotte per la sopravvivenza, in vista di un futuro migliore che miri alla salvezza della propria identità storico-culturale, come simbolo di appartenenza alla propria terra nativa, pubblicando questo libro, importante testimone del passato.

Hanno curato la stesura degli argomenti trattati:

L’associazione Agorà

Maria Cossu: presidente della sopracitata associazione

Dario Siddi: letterato, regista, archeologo

Mario Marrocu: chirurgo e studioso di storia locale

Onorino Strina: letterato scrittore

Giuseppe Mura: scrittore, studioso di storia medievale del Sulcis Iglesiente

Giovanni Sedda: studioso di storia sarda

Marco Massa: direttore dell’archivio storico di Sant’Antioco.

Un grande lavoro svolto con attenzione, puntualità, precisione e professionalità, un lavoro nato inizialmente come una serie di conferenze in cui venivano sviscerati i vari argomenti che, sono poi sfociati nella stesura del libro.

L’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e dell’assessora della Cultura Rosalba Cossu, presenti all’evento, ha espresso grande stima per gli autori dell’opera di promozione culturale ed ha invitato alla lettura del romanzo storico di Paolo Balia, scomparso poco dopo la pubblicazione del suo secondo libro, e del testo di ricerca storica allegato.

Buona lettura a tutti!

Nadia Pische

 

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha firmato oggi l’accordo di collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo che prevede azioni di valorizzazione e promozione nel segmento del Turismo identitario, culturale e religioso. Sant’Antioco diventa luogo di “Destinazione e Pellegrinaggio” ed entra ufficialmente nel Registro dei Cammini di Sardegna e degli itinerari turistici religiosi e dello Spirito”.

«Con l’accordo di collaborazione sottoscritto con la RAS – commenta il sindaco, Ignazio Locci – che è stato possibile grazie all’impegno dell’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa e di tutta la Direzione Generale dell’Assessorato, Sant’Antioco Martire viene ufficialmente riconosciuto patrono della Sardegna e driver regionale per le destinazioni di pellegrinaggio. La città di Sant’Antioco entra così nel registro dei Cammini religiosi di Sardegna insieme ad altri sei comuni. Durante la riapertura della Basilica, suggelleremo questo momento storico, rendendo omaggio al Santo Martire Patrono della Sardegna, sia tagliando il nastro al grande lavoro di restauro e consolidamento della struttura attualmente in corso, sia con una serie di iniziative legate a questo importante evento che coinvolge una rete di comuni sardi. Finalmente riusciamo a sottoscrivere questo accordo che avrà importanti e decisive ricadute turistiche per la nostra città.»

I Comuni rientranti nella rete sono Galtellì, Luogosanto, Laconi, Gesturi, Dorgali, Orgosolo e, infine, Sant’Antioco.

«Si tratta del giusto riconoscimento tributato a Sant’Antioco e alla nostra città – commenta l’assessore del Turismo Roberta Serrenti – che giunge dopo anni di attesa: ci siamo arrivati grazie a un lavoro scientifico e di collaborazione con l’assessorato del Turismo e con la Presidenza della Giunta regionale. Siamo finalmente protagonisti: si tratta del giusto riconoscimento al valore culturale e religioso di questo grande patrimonio immateriale che è Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Adesso non ci resta che sfruttare questa opportunità al fine di creare ulteriori ricadute positive in termini turistici ed economici.»

Roberta Serrenti.