21 December, 2025
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Sant’Antioco è pronta per un nuovo ed entusiasmante progetto artistico, la cui direzione è affidata a colui che ha realizzato il ritratto dell’ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama giudicato nel 2010 il migliore tra i venti in esposizione alla Casa Bianca e oggi appartenente alla “Permanent Collection of White House”. L’artista d’eccezione, della cui collaborazione Sant’Antioco si fregia, è Giorgio Casu, sardo di San Gavino Monreale, di comprovata fama ed esperienza internazionale, esecutore di murales in Messico e Sardegna ma anche a Miami, New York, Los Angeles, Costa Rica, Serbia, India e Australia. Mentre il progetto di cui Casu curerà la direzione artistica è “Street Art e riqualificazione urbana”, una delle azioni rientranti nel più ampio “Museo Diffuso”, il cui obiettivo principale è dare una nuova immagine ad angoli del centro città ma anche ad alcune aree periferiche in attuale stato di abbandono e degrado, migliorando il paesaggio e il decoro urbano grazie all’espressione artistico-creativa dei partecipanti: artisti professionisti o emergenti, scuole e associazioni. L’artista di San Gaviano Monreale che ha conquistato New York (tanto che uno dei suoi dipinti più celebri, “The Owl”, è stato esposto a Times Square, uno dei maggiori incroci del distretto newyorkese di Manhattan) non solo curerà la direzione di “Street Art”, ma ne realizzerà anche la prima opera, lasciando in maniera indelebile la sua “firma” in un angolo della città di Sant’Antioco.

«Per noi è un orgoglio poter collaborare con Giorgio Casu – commenta il sindaco Ignazio Locci – la sua fama lo precede. Nel 2017, quando mi sono insediato alla guida della città, l’ho contattato, incontrandolo a Sant’Antioco e illustrandogli il progetto che già da allora avevamo in animo di realizzare. E oggi, a distanza di due anni, possiamo dire di aver centrato l’obiettivo, varando “Street Art e riqualificazione urbana” con la sua direzione artistica. È un progetto di grande valenza che ci consentirà di riqualificare e ridare decoro a molteplici angoli della nostra città. E in più, offrirà la possibilità agli studenti e ai giovani artisti emergenti di Sant’Antioco, di dare sfogo al proprio estro creativo nell’ambito di un progetto valido, con regole chiare e dai confini ben definiti, sotto lo sguardo attento di un vero maestro della Street Art.»

Gli artisti o le scuole o le associazioni potranno proporre delle idee progettuali tali da migliorare l’arredo urbano (applicazioni e pitture) da realizzare su segnaletica orizzontale, muretti, cabine elettriche, scale, ringhiere, panchine, barriere New Jersey, eccetera. Tutti luoghi già inseriti in un catalogo di spazi redatto dal comune di Sant’Antioco. Una commissione interna al Municipio (già costituita) insieme al Direttore artistico, valuterà la fattibilità dell’opera. A breve verrà reso noto il catalogo degli spazi disponibili e contestualmente sarà pubblicata la manifestazione d’interesse per la partecipazione di artisti, scuole o cittadini.

 

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Il comune di Sant’Antioco ha consegnato mille borracce in alluminio agli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale, compresi il corpo docente e il personale ATA: scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e scuola Secondaria di Primo grado. Un’azione che incentiva un comportamento più consapevole rispetto all’ambiente e all’utilizzo sia della plastica, sia dell’acqua, nonché un piano di grande valenza ambientale che va nella direzione “Plastic Free”.

«È un altro atto concreto che mettiamo in campo a difesa del territorio, dell’isola di Sant’Antioco e del mare che la circonda – commenta il sindaco Ignazio Locci, il quale questa mattina ha simbolicamente consegnato le borracce agli studenti della scuola primaria di “Via Bologna” – che si somma agli altri interventi in questa direzione adottati dall’Amministrazione comunale, non solo verso la sensibilizzazione ma anche e soprattutto con gesti tangibili. Da ultimo, l’ordinanza sindacale “Plastic Free”, che dal primo marzo 2020 metterà al bando la vendita e l’utilizzo della plastica monouso in tutto il territorio di Sant’Antioco. Una rivoluzione che proietta la cittadinanza verso comportamenti consapevoli e rispettosi dell’Ambiente. E le borracce in alluminio si inseriscono proprio nel solco delle azioni poste a difesa del territorio: non è un caso, infatti, che nei contenitori in alluminio sia riportata la dicitura “Sant’Antioco per l’Ambiente”. Ancora non è possibile quantificare la riduzione di plastica che produrremo con le borracce in alluminio, ma siamo certi che avrà un impatto positivo, sia in termini pratici, sia da un punto di vista sociale ed educativo.»

Era presente alla cerimonia di consegna anche Rosalba Cossu, consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione: «Innanzitutto va osservato che nelle scuole di Sant’Antioco in cui è attivo il servizio mensa è in corso il progetto “Acqua in brocca” – commenta Rosalba Cossu – che abolisce l’utilizzo della plastica a favore di contenitori in vetro sanificati e acqua potabile al 100% proveniente dalla rete idrica cittadina. L’utilizzo delle borracce si affianca proprio a questo programma: più acqua del rubinetto significa meno plastica. Ne consegue un forte stimolo alla coscienza dei più piccoli. Una esortazione al rispetto per l’ambiente e per il futuro del pianeta in cui viviamo di cui tutti, con piccoli sacrifici e cambiando le nostre abitudini quotidiane, siamo chiamati a farci carico. Auspichiamo che i bambini, le nuove generazioni, siano da esempio per i più grandi».       

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L’aula consiliare del comune di Sant’Antioco ospiterà lunedì 9 dicembre, dalle 17.30, la “Tavola Rotonda per la Provincia del Sulcis Iglesiente”. Introdurrà il dibattito il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci. Interverranno il presidente della Prima Commissione del Consiglio regionale – Affari Istituzionali e Riforme – Pierluigi Saiu, ed i sindaci dei Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. Parteciperanno consiglieri regionali e parlamentari.

Modererà il dibattito il giornalista Giampaolo Cirronis.

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Il comune di Sant’Antioco diventa “Plastic Free”. Il sindaco Ignazio Locci, infatti, ha firmato l’ordinanza n° 21 del 2/12/2019 “Disposizioni per la minimizzazione dei rifiuti, l’incremento della raccolta differenziata e la riduzione dell’impatto della plastica sull’ambiente. Divieto di commercializzazione e utilizzo dei sacchetti, dei contenitori e delle stoviglie monouso non compostabili – Sant’Antioco Comune Plastic free”.  

A decorrere dal primo marzo 2020, dunque, agli esercenti per i generi alimentari, quali supermercati, botteghe di vicinato, salumerie e ogni altro esercizio e centro abilitato alla vendita di stoviglie per alimenti, è fatto esplicito divieto di commercio di qualsiasi materiale monouso in plastica e non biodegradabile quali piatti, bicchieri (di qualsiasi dimensione), cannucce, posate, cotton fioc non biodegradabili, mescolatori di bevande. E ancora, sempre dal primo marzo 2020, i titolari che esercitano sul territorio comunale le attività della ristorazione, quali bar, pub, birrerie, ristoranti, pizzerie, paninerie, take away, rosticcerie, friggitorie, gelaterie e attività similari aventi quale finalità la somministrazione di alimenti e bevande (inclusi gli stabilimenti balneari e i chioschi) non potranno distribuire ai clienti sacchetti, contenitori e stoviglie monouso in materiale non biodegradabile. Infine, gli enti e le associazioni che organizzano feste pubbliche e sagre dovranno attenersi scrupolosamente alle disposizioni e agli effetti già contenuti nell’ordinanza n° 30 del 27/09/2010, che impone il “Divieto di commercializzazione degli shopper (sacchi di asporto merci) in polietilene ed il divieto di uso dei contenitori e delle stoviglie monouso non biodegradabili in occasione di feste pubbliche e sagre”. I destinatari del divieto di vendita e utilizzo di plastica monouso, a partire dal primo marzo 2020, avranno sessanta giorni di tempo per smaltire le scorte contenute in magazzino.

«Il nostro è un impegno concreto – commenta il sindaco, Ignazio Locci – abbiamo il dovere di tutelare il territorio e, soprattutto, il mare che circonda l’isola di Sant’Antioco. Ormai non sussistono più dubbi sul fatto che la plastica sia un materiale altamente inquinante e noi, con questo provvedimento, intendiamo ridurre fortemente il suo impatto sull’ambiente. I sacchetti, i contenitori e le stoviglie di plastica, utilizzati quotidianamente, hanno gravi conseguenze ambientali con un effetto nocivo sia per la produzione, sia per lo smaltimento. Già nel 2010 il comune di Sant’Antioco aveva emesso un’ordinanza che imponeva il divieto di commercializzazione degli shopper (sacchi di asporto merci) in polietilene e di uso dei contenitori e delle stoviglie monouso non biodegradabili in occasione di feste pubbliche e sagre. Con questo provvedimento anticipiamo i tempi già scanditi dall’Unione Europea che, salvo ripensamenti, mette al bando la plastica monouso a partire dal 2021.»

«Andiamo avanti sulla strada della tutela del nostro territorio – commenta il consigliere comunale con delega dell’Ambiente Pasquale Renna -, l’ordinanza rappresenta un impegno concreto verso questa direzione. Gli effetti del provvedimento partiranno dal primo marzo e, per dare modo a tutti di assimilare ciò che rappresenta una vera rivoluzione, ci saranno ulteriori sessanta giorni per smaltire le scorte.»

 

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L’aula consiliare del comune di Sant’Antioco ha ospitato lunedì pomeriggio un convegno organizzato dalla Cgil e dalla Filctem Cgil con il patrocinio del comune di Sant’Antioco, nel corso del quale è stato fatto un focus sulle bonifiche e, in particolare, sul caso della Seamag di Sant’Antioco, le cui operazioni di risanamento ambientale non sono state ancora terminate, nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla dismissione della fabbrica che sorgeva alle porte del centro abitato, rimasta in attività dal 1965 al 1997.

Dopo la relazione introduttiva svolta da Emanuele Madeddu, segretario territoriale (Sulcis Iglesiente e Medio Campidano) Filctem, ed i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e del segretario della Camera del Lavoro territoriale (Sulcis Iglesiente e Medio Campidano) Antonello Congiu, la relazione tecnica è stata fatta da Mario Cabriolu (“Bonifica e progettazione area Seamag”). Sono poi intervenuti i capi di gabinetto degli assessorati regionali dell’Industria e dei Lavori pubblici Alberto Urpi e Vincenzo Corrias; l’amministratore unico di Igea, Michele Caria; il portavoce del Comitato Porto Solky, Rolando Marroccu; l’ex coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi. Ha concluso lavori, coordinati dal segretario regionale della Filctem, Francesco Garau, il segretario generale della CGIL sarda Michele Carrus.

Allegati gli interventi dei capi di gabinetto degli assessorati regionali dell’Industria Alberto Urpi e Vincenzo Corrias e dell’amministratore unico di Igea, Michele Caria. Alberto Urpi ha annunciato l’avvio delle bonifiche.

               

 

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria – prima convocazione – per martedì 26 novembre con inizio dei lavori alle 19.00 e termine entro le 22.00, presso la sala consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

– Variazione n° 9 al Bilancio di previsione 2019-2021;

– Variazione al Bilancio di previsione finanziario n° 8 – Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n° 138 del 25/10/2019 adottata ai sensi dell’art. 175, comma 4 del decreto legislativo n° 267/2000;

– Approvazione del regolamento comunale di contabilità in attuazione dell’armonizzazione degli schemi e dei sistemi contabili di cui al decreto legislativo n° 118/2011;

– Prima Commissione consiliare permanente – sostituzione rappresentante di maggioranza.

In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 12.00 di mercoledì 27/11/2019.

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L’ingresso di Sant’Antioco ai tempi della Sardamag (poi Seamag).

Questo l’argomento del convegno che si terrà lunedì 25 novembre, alle 16.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, Piazzetta Italo Diana, 1. Organizzato dalla Cgil e dalla Filctem Cgil con il patrocinio del Comune di Sant’Antioco,  propone un focus sulle bonifiche e, in particolare, sul caso della Seamag di Sant’Antioco, le cui operazioni di risanamento ambientale non sono state ancora terminate, nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla dismissione della fabbrica che sorgeva alle porte del centro abitato.

Il programma prevede la relazione introduttiva di Emanuele Madeddu, segretario Filctem SSO, i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e del segretario della Camera del Lavoro SSO Antonello Congiu. Seguiranno la relazione tecnica di Mario Cabriolu (“Bonifica e progettazione area Seamag”) e gli interventi degli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, nonché dell’amministratore unico di Igea, Michele Caria. Concluderà io lavori il segretario generale della CGIL sarda Michele Carrus. Coordina i lavori Francesco Garau, segretario regionale Filctem.

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Prosegue il lavoro di sistemazione e pulizia dei principali siti nuragici di Sant’Antioco, operato dal Cammino Minerario di Santa Barbara e mirato alla loro fruibilità ai fini turistici e culturali. Dopo gli interventi nel nuraghe “S’Ega e Marteddu” di Maladroxia e nel bacino nuragico di “Grutti’e Acqua”, le squadre di operai sono attualmente impegnate nel nuraghe “Femminedda”, in località Canai. C’è ancora tanto da fare, ma il grande lavoro fatto fino a oggi ha reso il nuraghe polilobato, fino a poco tempo fa letteralmente sommerso dalla macchia mediterranea cresciuta negli anni in maniera incontrollata, nuovamente visibile e ammirabile in tutta la sua bellezza. Non solo: i camminamenti sono stati liberati da erbacce e arbusti e, in generale, tutta l’area su cui sorge il nuraghe “Femminedda” è accessibile, consentendone la visione dalle diverse prospettive, tra palme nane, lentisco e altre essenze arboree tipiche della macchia Mediterranea.

«Questo è un altro passo in avanti verso la valorizzazione delle nostre attrazioni culturali – commenta il sindaco Ignazio Locci – con l’avvio del Museo diffuso, infatti, i siti di maggiore interesse avranno una nuova cartellonistica e saranno inseriti all’interno di un percorso “museale” che, finalmente, renderà loro giustizia, dandogli la visibilità che meritano.»

Negli anni Novanta erano stati realizzati i camminamenti per rendere accessibili e visitabili cinque siti nuragici antiochensi di maggiore pregio: appunto “Femminedda”, “S’Ega e Marteddu”, “S’Uttu de su Para”, il bacino nuragico di “Grutti’e Acqua”, e “Corongiu Murvonis”.

«L’obiettivo della nostra Amministrazione comunale – commenta Rosalba Cossu, consigliere comunale con delega alla Cultura – è rendere nuovamente godibili i cinque siti, non solo per le finalità turistiche e culturali, ma anche per riscoprire le nostre origini e rimettere in luce le impronte del nostro passato.»

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Nei prossimi giorni prenderanno il via, a Sant’Antioco, i lavori di isolamento termico e di impermeabilizzazione della copertura del padiglione A del plesso scolastico di “Via Virgilio”. La struttura negli anni è stata oggetto di numerose operazioni di manutenzione e ristrutturazione che allo stato attuale, tuttavia, non hanno riguardato l’efficientamento energetico delle pareti perimetrali.

«Interveniamo in maniera definitiva – commenta l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – esclusivamente sui prospetti esterni, con lavori finalizzati alla ristrutturazione e all’efficientamento energetico dell’immobile che non costituiranno alterazione dell’estetica, della sagoma e del volume edilizio preesistente. Nello specifico, si tratta di opere di manutenzione straordinaria che prevedono la realizzazione di una coibentazione a capotto delle pareti esterne, a tutt’oggi semplicemente intonacate e tinteggiate. Con questa operazione, solo l’ultima di una serie che, da quando ci siamo insediati, abbiamo avviato nelle scuole della città, procediamo sulla strada del risparmio energetico.»

E proprio in merito al grande impegno che Amministrazione comunale e Uffici stanno profondendo sulle scuole cittadine, si esprime il Sindaco Ignazio Locci: «Il plesso di via Virgilio – spiega il sindaco di Sant’Antioco – è uno degli edifici storici di Sant’Antioco. Qui proseguiamo con il programma di risparmio ed efficientamento energetico e il prossimo passaggio sarà predisporre il fotovoltaico in tutti gli edifici della città. Questi lavori si sommano a una lunga serie di progetti già realizzati e in corso di realizzazione nelle scuole antiochensi. Attualmente, infatti, si avviano a conclusione i lavori di costruzione ex novo della copertura della scuola di “Via Manno”, al fine di mettere la parola fine alle continue infiltrazioni di acqua, fonte di disagio per gli alunni durante la stagione delle piogge. Ma non solo: abbiamo già messo mano sulle scuole “Mannai”, “Enrico Fermi”, “Via Lazio”, e nell’edificio di “Via Bologna”, dove a breve procederemo con la conclusione della palestra e dei locali adibiti a mensa scolastica».

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La sala consiliare del comune di Sant’Antioco ha ospitato questa sera il terzo ed ultimo incontro organizzato dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, per dibattere i temi legati alla riforma del Servizio sanitario nella XVI legislatura del Consiglio regionale. All’invito dell’OPI hanno risposto gli amministratori del comune di Sant’Antioco, guidati dal sindaco Ignazio Locci, che ha messo a disposizione la sala consiliare, come in precedenza avevano fatto i comuni di Calasetta e Carbonia; il sindaco di Carbonia Paola Massidda, presidente della conferenza dei sindaci dei comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessore della Sanità del comune di Carloforte Gianfranco Grosso; il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai; alcuni sindacalisti e cittadini sensibili alle tematiche della sanità.

Nel corso del dibattito, aperto dagli interventi del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente Graziano Lebiu, del sindaco di Carbonia e presidente della Conferenza socio-sanitaria del Sulcis Iglesiente Paola Massidda, sono emerse tutte le problematiche del sistema sanitario pubblico nel territorio, acuitesi negli ultimi anni dopo la cancellazione delle ASL e l’istituzione dell’ATS Sardegna, emergenze determinate principalmente dalla carenza di personale che ha portato all’accorpamento di alcuni servizi, al depotenziamento di altri; e ancora del mancato superamento dell’emergenza delle liste d’attesa lunghissime, della crescente mobilità passiva, della vertenza dei lavoratori AIAS che ha raggiunto livelli drammatici per 1.200 lavoratori che rivendicano ben dieci mensilità arretrate.

Diversi gli interventi, tra i quali quello dell’assessore di Carloforte Gianfranco Grosso, che ha evidenziato l’emergenza del servizio dialisi che, a causa della mancanza di personale, ha rischiato la sospensione, scongiurata solo dal fermo intervento del sindaco Tore Puggioni; e di Mauro Puddu, lavoratore dell’AIAS, che ha esposto la situazione difficilissima che si trascina ormai da anni e che – ha sottolineato, rivolto al consigliere regionale Fabio Usai – risale ad un periodo precedente alla XV legislatura, nel corso della quale è stato approvato il piano di riordino della rete ospedaliera ed è stata istituita l’ATS Sardegna. Mauro Puddu ha aggiunto che i lavoratori sono arrivati al punto, in molti casi, di non poter garantire la loro presenza sul posto di lavoro, in quanto non hanno neppure i soldi per coprire i costi di trasporto ed ha lanciato un appello perché si arrivi finalmente a sbloccare la situazione di stallo che si trascina ormai da troppo tempo ed ha evidenziato la preoccupazione per gli sviluppi che potrebbe prendere l’istanza di fallimento che pende sul capo dell’Azienda.

Gianluca Lindiri, ex amministratore del comune di Tratalias, dializzato all’ospedale Sirai di Carbonia, ha evidenziato la scarsa presenza di amministratori dei Comuni del territorio, ad un incontro su un tema così importante qual è quello del Servizio sanitario pubblico.

Il consigliere regionale Fabio Usai ha replicato rimarcando quanto fatto dalla nuova maggioranza in pochi mesi dall’insediamento, con l’istituzione della commissione d’inchiesta che è arrivata ad accertare finalmente l’entità dei crediti vantati dall’AIAS nei confronti della Regione, circa un milione e mezzo di euro, una cifra nettamente inferiore ai crediti vantati ai lavoratori, complessivamente circa 10 milioni di euro, e quanto pagato dalla Regione all’AIAS negli ultimi cinque anni, oltre 100 milioni di euro. Fabio Usai ha assicurato il massimo impegno sia per cercare di chiudere, finalmente, in un modo o nell’altro, la vertenza AIAS, sia per dare risposte alle legittime richieste avanzate dai sindaci per assicurare ai cittadini del Sulcis Iglesiente, servizi sanitari adeguati.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Sergio Lai, delegato del comune di Calasetta in materia sanitaria; Efisio Aresti UIL Fpl e Giovanni Zedde Fp CGIL; Raffaele Pistis, direttore del reparto Dialisi di Iglesias; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; e, infine, Eleonora Spiga, vicesindaco del comune di Sant’Antioco.

L’appuntamento è ora fissato per il 16 novembre, quando in piazza Roma, a Carbonia, si terrà una manifestazione territoriale per rivendicare risposte adeguate alle emergenze denunciate a più riprese e rilanciate nell’incontro odierno.