28 April, 2024
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Il presente documento è stato redatto a seguito di diverse riunioni aperte organizzate dal Circolo del Partito Democratico di Iglesias e indette dal gruppo di lavoro “Una Sanità migliore per tutti” allo scopo costituito, cui hanno partecipato, oltre al PD, altre sigle partitiche, sindacati, rappresentanti della Rete Sarda a difesa della sanità pubblica, cittadini, simpatizzanti ed iscritti.

Oggetto di discussione la nuova legge regionale di riforma del Sistema Sanitario approvata dal Consiglio regionale lo scorso primo settembre, ma non ancora entrata in vigore, perché non pubblicata sul Bollettino Ufficiale.

Pur valutando positivamente l’impianto generale della riforma, perché in parte restituisce ai territori la gestione della sanità locale, si rilevano enormi carenze e disorganizzazioni generalizzate, mancata capacità organizzativa e tagli scriteriati a spese dei lavoratori e dei pazienti a seguito di quelli operati sul personale medico, infermieristico e amministrativo, in continuità con il recente passato. In particolare, nel nostro territorio, le carenze sono amplificate dai numerosi pensionamenti a cui a tutt’oggi non è corrisposto un piano di assunzioni per colmare i vuoti a causa dei ritardi dei concorsi. La mancata assunzione di responsabili di struttura, di medici, di infermieri, di amministrativi ha pesanti ricadute immediate sulla organizzazione dei servizi accentuati dall’emergenza Covid-19 che ha messo a nudo la disorganizzazione del sistema a partire dalla carenza dei posti letto per acuti e un rallentamento generalizzato dei servizi sanitari con reparti ormai al collasso.

Oltre alla carenza di personale, appare ingiustificata la chiusura di interi servizi o il loro depotenziamento, a causa della rottura o mancata sostituzione di diverse apparecchiature elettromedicali, come ad esempio la risonanza magnetica presso il servizio di radiodiagnostica del Presidio Ospedaliero CTO.

Il rischio è che la nostra sanità imploda, andando incontro a morte definitiva, perché i responsabili della sanità regionale appaiono inadeguati nell’affrontare la situazione per garantire un’assistenza sanitaria efficiente a lungo termine. In questo scenario, è del tutto evidente lo scoramento e la rassegnazione dei cittadini nel chiedere ed ottenere il diritto alla salute, come dichiarato dall’art. 32 della nostra costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Seppure prima del Covid-19 la situazione della sanità del nostro territorio non fosse eccellente anzi, per alcuni versi disastrosa, la pandemia ha di fatto ulteriormente peggiorato tutta l’assistenza sanitaria, non solo bloccando tutta l’attività programmata, ma anche il turn over delle assunzioni del personale, facilitando lo smantellamento dei servizi sanitari più volte tentato negli scorsi anni ma di fatto bloccato grazie all’opposizione di tutte le forze sociali e politiche.

La carenza di personale medico ed infermieristico ha paralizzato l’attività di molti reparti, in particolare tra i reparti in maggiore difficoltà abbiamo Anestesia e Rianimazione, Terapia intensiva, Pneumologia, Cardiologia, Pediatria, ecc… con medici che si dividono fra le strutture ospedaliere del nostro territorio, per cui viene a mancare la tutela degli operatori sanitari, si creano promiscuità tra reparti ed è forte il rischio di compromettere le funzioni sia del CTO di Iglesias che del Sirai di Carbonia, a causa della continua mobilità di operatori tra i due ospedali.

Appare evidente che l’unica cosa che si sta continuando ad implementare è la mobilità passiva ed il costo della sanità del nostro territorio, nonché il costringere fiumane di persone, in prevalenza anziane, a viaggi della salute verso altri territori e diverse strutture sanitarie private: appaiono ormai troppo lontani i fasti di una sanità di eccellenza che andava a rappresentare il Polo Ospedaliero di Iglesias (ortopedia, chirurgia, medicina, chirurgia pediatrica, pneumologia, Trasfusionale, Laboratorio Analisi.. etc).

Da ultimo, a seguito dell’esplosione esponenziale di casi Covid-19 e viste le fila delle ambulanze al pronto soccorso del SS Trinità di Cagliari ed il trasferimento di alcuni nostri pazienti Covid in strutture ospedaliere di altre province, è scandaloso che l’ospedale del Santa Barbara non sia stato ancora allestito come punto di ricovero per le persone positive che devono essere adeguatamente curate e per trascorrere la quarantena in attesa della negativizzazione. Eppure, nello scorso marzo, il Santa Barbara è stato individuato come uno dei presidi territoriali per l’incremento delle terapie intensive e sub-intensive che supporta e integra gli ospedali regionali principali e in caso di emergenza avrebbe garantito la gestione dei pazienti affetti da Covid-19, mantenendo libero il CTO ed il Sirai e supportato al SS. Trinità di Cagliari. Inoltre, nel provvedimento dell’esecutivo regionale era stabilito un incremento a livello regionale del numero dei posti di terapia intensiva che dovevano passare da 135 a 236, e quelli di sub-intensiva di ulteriori 115 attivabili.

Tant’è che un consigliere regionale di maggioranza, nello scorso giugno, si è espresso in questi termini «il Santa Barbara di Iglesias è fra gli ospedali che vedranno un incremento dei posti letto previsti per fronteggiare l’emergenza Covid. L’inserimento del nostro ospedale nel piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera è un importante segnale d’attenzione verso la nostra città e il nostro territorio». Parole tante, fatti nessuno.

Dopo 6 mesi siamo ancora in una situazione molto critica. Il Santa Barbara non ha ancora nessuna infrastruttura per accogliere le persone affette da Covid-19 per evitare di non intasare il CTO e comprometterne le attività ospedaliere come invece sta avvenendo.

Tutto ciò, sa di ennesima presa in giro per tutti i cittadini di Iglesias e di tutto il territorio: senza personale medico e paramedico, senza un reparto di radiodiagnostica, senza un reparto di terapia intensiva e, soprattutto, senza i macchinari necessari a svolgere l’attività di prevenzione e degenza, ci ritroviamo ad avere un nulla tra le mani.

Per le ragioni esposte, si ritiene che in relazione all’art. 1 della Legge Regionale 1/09/2020 sia necessario:

• Attivare effettivamente l’attività Chirurgica e di ricovero programmato presso il presidio ospedaliero CTO

• Ripristinare il reparto di Chirurgia presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di Ortopedia presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di ORL presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare ill reparto di Oculistica presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di Chirurgia Pediatrica presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di Pneumologia presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Istituire il reparto Covid presso il presidio ospedaliero Santa Barbara 7/7gg 24h

• Avviare le procedure concorsuali per l’implementazione del personale di questa ASL (medici – paramedici – amministrativi tecnici)

• Acquisire una nuova risonanza magnetica per il presidio ospedaliero CTO

• Acquisire i macchinari necessari per il reparto di radiodiagnostica del presidio ospedaliero Santa Barbara

• Istituire il reparto di terapia intensiva e nuova radiologia presso il presidio ospedaliero Santa Barbara;

• Aprire il nuovo laboratorio analisi presso il presidio ospedaliero CTO come già previsto.

Alla luce dell’evoluzione del diffondersi della pandemia si chiede, prioritariamente, l’attuazione urgente dell’apertura del reparto Covid-19 presso il Santa Barbara di Iglesias. Investe altresì l’Amministrazione comunale di Iglesias ed il sindaco Mauro Usai nel farsi portavoce presso le altre amministrazioni territoriali di un intervento coordinato e di richiesta dei servizi sanitari presso l’amministrazione regionale.

Gruppo di lavoro “Una Sanità migliore per tutti”

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«La tenda del pretriage al Pronto Soccorso non sta operando. Abbiamo constatato che anche ad Iglesias c’è carenza di personale come in gran parte degli ospedali della Sardegna. Abbiamo preso contatti con Ats per dare una mano al rafforzamento del Presidio e risolvere il problema»
L’amara constatazione arriva da Daniele Reginali, presidente del Consiglio comunale di Iglesias, intervenuto stamane con il sindaco, Mauro Usai, a poco più di 12 ore dall’emanazione dell’ordinanza comunale n° 138, contenente i provvedimenti (tra i quali la chiusura per 10 giorni di tre scuole e alcune aree pubbliche) scaturiti dalla riunione d’urgenza del COC (Centro Operativo Comunale), convocata dopo l’annuncio di ben 25 nuovi casi di positività al Covid-19 tra i residenti nella città di Iglesias, prevalentemente giovani tra i 14 e i 24 anni.

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Questa mattina, nel piazzale del Centro Direzionale del comune di Iglesias, è stata posizionata una ceramica artistica donata dal Centro Servizi per il Volontariato Sardegna Solidale, nell’ambito del ventennale dell’associazione.
L’opera, realizzata da Nioi Ceramiche di Assemini, è stata installata in 40 Comuni della Sardegna nei quali opera l’Associazione, all’interno dell’iniziativa “Non è più tempo di navigatori solitari. CAMBIA ROTTA. Scegli di essere un volontario!”.
«La ceramica donata da Sardegna Solidale, vuole ricordare a tutte le persone che entrano nella casa comunale l’importanza fondamentale del volontariato e dell’impegno verso il prossimoha detto il sindaco Mauro Usaiun aspetto ancora più rilevante in un periodo come quello che viviamo, dove è necessario operare insieme, come una comunità.» 

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«Siamo costretti, purtroppo, ad essere rigorosi, a non tollerare più nessun tipo di violazione delle disposizioni contenute nel DPCM, perché 25 casi di positività al Covid-19 in più in sole 24 ore, significano che dobbiamo adottare delle misure più stringenti.»

Al termine della riunione del COC, il Centro Operativo Comunale, alla quale hanno partecipato tutte le forze dell’ordine, il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha rivolto un nuovo appello alla cittadinanza, con particolare riferimento ai giovani tra i 14 e i 24 anni che si sono rivelati negli ultimi giorni i più esposti a rischio di contagio da Coronavirus.

Mauro Usai ha iniziato il suo intervento in diretta Facebook, annunciando la chiusura, per 10 giorni, dell’asilo nido di via Arruastas, dove è stato riscontrato un caso positivo su una bambina; dell’Istituto Fermi di Col di Lana, ex Geometri, dove sono stati riscontrati diversi casi positivi anche tra il corpo docente; del plesso scolastico di via Grazia Deledda, scuole elementari e medie, dove è risultato positivo un insegnante. Sono state inoltre isolate una classe dell’Istituto Alberghiero ed una classe delle Scuole medie ex n° 1. Entrambi gli Istituti resteranno aperti e verrà effettuato un tracciamento, nel caso di nuove positività si potrebbe arrivare ad ulteriori chiusure.

Mauro Usai ha annunciato inoltre la chiusura di alcune aree pubbliche facilmente circoscrivibili. Si tratta dei Giardini pubblici e delle aree adiacenti alla Scuola media n° 2, lo skate park, il campo da basket ed il campetto di calcio situato dietro la palestra di via 2 Giugno, mentre resterà aperta la Palestra di via Toti, distinta dal resto dell’area.

Rivolgendosi in modo particolare ai ragazzi e alle ragazze, agli studenti e alle studentesse, Mauro Usai ha detto: «Non è più tempo di scherzare, di sottovalutare la situazione e, soprattutto, dimostrate che avete profondo senso di responsabilità, non lasciate che tante persone dicano che i giovani sono irresponsabili. Io confido nelle giovani generazioni, categoria alla quale ancora appartengo, e sono certo che risponderanno con responsabilità e maturità a questo appello. E’ necessario preservare la salute nostra, dei nostri parenti e delle persone più fragili e lo possiamo fare solo utilizzando le mascherine e, soprattutto, evitando i contatti fisici, i baci, gli abbracci, le strette di mano, che sono un veicolo di diffusione del contagio. Ho visto personalmente questo nelle ultime settimane e ho visto, purtroppo, con troppa superficialità, il non utilizzo delle mascherine. Queste sono poche regole da rispettare che sono misure salvavita».

Ci sarà una stretta sui distributori automatici, che non verranno chiusi perché il DPCM non lo consente, ma Mauro Usai ha annunciato che chiederà ai gestori di dotarsi di controlli rigorosi agli accessi, perché si tratta di uno dei luoghi dove si verificano assembramenti dei giovani tra i 14 e i 24 anni, spesso poco propensi a rispettare le regole.

Sentito il parere del Prefetto di Cagliari, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, si provvederà a rafforzare l’attività di controllo in alcune aree della Città frequentate in special modo dai più giovani, allo scopo di vigilare sul rispetto del distanziamento interpersonale e dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Nello specifico, le aree dove verranno rafforzati i controlli sono:
– Piazza Sella
– Piazza Oberdan
– Fermate trasporto pubblico
– Stazione ferroviaria
– Aree adiacenti gli Istituti scolastici
– Portici Via Corsica
– Campi sportivi Via Moro
– Area adiacente distributore automatico Corso Colombo
– Area adiacente Centro Culturale Via Deledda
– Scalette pressi Via Diana
– Scalette Via Sant’Antonio
– Scalette Via Eleonora
– Parcheggio supermercato Via Mons. Saba

Mauro Usai, infine, ha annunciato ancora che il prossimo Consiglio comunale convocato per il 29 ottobre si terrà in videoconferenza ed ha ribadito che nessuna attività commerciale verrà chiusa, anche perché è stato dimostrato che i titolari delle stesse stanno rispettando rigidamente le normative.

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E’ emergenza Coronavirus a Iglesias. Il sindaco Mauro Usai ha annunciato 25 nuovi casi positivi nel corso di un’improvvisa diretta Facebook e ha convocato una riunione urgente del COC. Mauro Usai ha rivolto un appello a tutta la cittadinanza, in modo particolare agli studenti e alle studentesse e ai loro genitori, ad osservare la massima cautela e a limitare le uscite allo stretto necessario.

«25 casi in più non sono uno scherzo – ha detto ancora Mauro Usaie siamo nella condizione di assumere le decisioni più opportune e idonee a contenere l’emergenza. Tutti, alla luce di questi dati, dobbiamo fare più attenzione al rispetto delle norme di prevenzione dei contagi, più di quanto abbiamo fatto fino ad oggi».

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5 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati tra i residenti nel comune di Iglesias. ATS Sardegna, nell’ambito delle attività di prevenzione, individuazione e contenimento delle infezioni da Covid-19, ha fornito i nuovi aggiornamenti al comune di Iglesias, nei quali rispetto alla precedente comunicazione, risulta che 5 pazienti si sono negativizzati ed attualmente 8 persone risultano positive agli esami diagnostici. Oltre ai pazienti positivi, 48 persone si trovano in stato di quarantena.
«Siamo costantemente in contatto con le autorità sanitarie, al fine di monitorare la situazioneha spiegato il sindaco Mauro Usai e colgo l’occasione per invitare gli Iglesienti alla massima responsabilità, con l’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale e con il rispetto della distanza interpersonale, evitando assembramenti. Un obbligo di Legge ed una norma di buonsensoha concluso il sindaco di Iglesias -, per tutelare la nostra salute e quella del prossimo.»

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L’acqua destinata al consumo umano in via Catalani e nelle restanti vie del Distretto 2 Monte Cresia, a Iglesias, è nuovamente potabile. Lo ha annunciato il sindaco, Mauro Usai.

«In seguito alla nota della A.T.S. Sardegna (Azienda Tutela Salute), Dipartimento di Prevenzione Zona Sud– Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione, ASSL Carbonia, del 19/10/2020, avente ad oggetto “Giudizio di idoneità d’uso acque destinate al consumo umano – Revoca ordinanza non potabilità”, assunta al Protocollo Generale del Comune di Iglesias al n. 37031 in data 19/10/2020, nella quale si evidenzia come le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato in data 13/10/2020 dal gestore Abbanoa nel Comune di Iglesias, presso Via Catalani 20 siano risultate conformi agli standard di qualità previsti dal D. Lgs.vo 31/2001, considerato che a seguito di tali risultanze, nella nota di cui sopra è stato espresso un giudizio di idoneità dell’acqua destinata al consumo umano; l’acqua in distribuzione nella Via Catalani e nelle altre Vie del Distretto 2 Monte Cresia sotto elencate, è idonea al consumo umano.»

Elenco vie interessate – Distretto 2 Monte Cresia

▪️Via Alfredo Catalani,
▪️Via Amilcare Ponchielli,
▪️Via Antonio Canepa,
▪️Via Antonio Vivaldi,
▪️Via Arborea,
▪️Via Arrigo Boito,
▪️Via Belgio,
▪️Via Buon Cammino,
▪️Via Campidano,
▪️Via Claudio Monteverdi,
▪️Via Domenico Cimarosa,
▪️Via Domenico Scarlatti,
▪️Via Enea Marras,
▪️Via Ennio Porrino,
▪️Via Eva Mameli Calvino,
▪️Via Francesco Cilea,
▪️Via Francia,
▪️Via Gaetano Donizetti,
▪️Via Giacomo Puccini,
▪️Via Gioachino Rossini,
▪️Via Giovanni Antonio Pintus,
▪️Via Giovanni Battista Pergolesi,
▪️Via Giovanni Battista Viotti,
▪️Via Giovanni Pierluigi da Palestrina,
▪️Via Giuseppe Pietri,
▪️Via Grazia Deledda,
▪️Via Lao Silesu,
▪️Via Marco Tangheroni,
▪️Via Maria Montessori,
▪️Via Monteponi,
▪️Via Niccolo’ Paganini,
▪️Piazza Monsignor Enea Selis,
▪️Via Roberto Cattaneo,
▪️Via Ruggero Leoncavallo,
▪️Via Sant’Antioco,
▪️Via Saverio Mercadante,
▪️Via Svezia,
▪️Via Tenente Alessandro Maccio’,
▪️Via Trexenta,
▪️Via Ungheria,
▪️Via Villamarini,
▪️Via Vincenzo Bellini,
▪️Via Zardin,
▪️Viale Aligi Sassu,
▪️Vicolo 1° Trexenta,
▪️Vicolo 2° Trexenta,
▪️Vicolo Danimarca,
▪️Vicolo Domenico Scarlatti,
▪️Vicolo Francia,
▪️Vicolo Primo Vergine Maria,
▪️Vicolo Primo Zardin,
▪️Vicolo Quarto Vergine Maria,
▪️Vicolo Secondo Vergine Maria,
▪️Vicolo Terzo Vergine Maria,
▪️Vicolo Zardin.

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Il 14 e 15 ottobre, il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, ha rappresentato la città di Iglesiente ed il territorio dell’Iglesiente, al TTG Travel Experience di Rimini, la manifestazione di riferimento per la promozione e commercializzazione turistica in Italia e nel resto del mondo.
Due giorni ricchi di impegni e di spunti di interesse, in una manifestazione che, come ogni anno ha attirato nella città romagnola operatori provenienti da diverse parti d’Italia e da diverse nazioni, rappresentanti delle Istituzioni, tour operators, agenzie di viaggi, operatori nel settore dei trasporti ed in quello ricettivo, nonostante quest’anno la rassegna sia stata inevitabilmente condizionata dall’emergenza sanitaria in corso.
Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, quest’anno ha partecipato il qualità di “buyer”, prendendo parte agli incontri business to business e promuovendo realtà ormai consolidate del territorio, come i siti ex minerari, uno dei fiori all’occhiello dell’offerta per i visitatori, i musei della città di Iglesias ed i pacchetti turistici, che contribuiscono ad ampliare e diversificare un offerta che vuole abbracciare ogni tipologia di visitatore.
«Il tutto grazie ad una importante sinergia tra le Istituzioni, come i comuni di Iglesias e di Gonnesa, le associazioni del territorio ed il mondo produttivoha sottolineato Attilio Casti, presidente del Consorzio Turistico per l’Iglesientegrazie ad una collaborazione che rappresenta una delle chiavi per lo sviluppo del settore turistico, soprattutto in un periodo di difficoltà per tutto il comparto come quello che stiamo vivendo.»
Proprio per questo motivo, quest’anno si è deciso di mettere l’accento sulle possibilità offerte dai social network.
«Abbiamo portato avanti ha proseguito Attilio Casti la collaborazione con alcuni youtubers ed instagrammers, sulla scia di quanto fatto in questi mesi, un tipo di promozione che ha dato i suoi frutti, rappresentando una forma di investimento low cost in grado di far conoscere il nostro territorio ad un numero di persone sempre maggiore.»
«Malgrado le limitazioni dovute alle prescrizioni sanitarieha evidenziato con soddisfazione il sindaco di Iglesias, Mauro Usai la valorizzazione turistica della nostra Città e del nostro territorio prosegue, grazie a soggetti come il Consorzio Turistico e grazie ad operatori formati e competenti, che hanno permesso a tantissimi turisti di visitare anche quest’anno il nostro territorio in tutta sicurezza.»

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Verrà inaugurata sabato mattina, alle 12.00, a Iglesias, l’area riqualificata del cantiere di forestazione di via Torricelli che, grazie ai lavori del cantiere comunale di forestazione, è stata trasformata in un giardino urbano.
Nel cantiere, con il lavoro di due squadre di 5 operai ciascuna, provenienti dalle liste di collocamento e coordinati dall’agr. dott. Raimondo Manunza, è stata bonificata l’area, ripulita da rifiuti e detriti, è stata salvaguardata la flora mediterranea esistente (con piante di lentisco, mirto, olivastro fillirea, rovo selvatico e rosa canina), sono state piantumate di altre specie della macchia mediterranea ed è stato sistemato il manto erboso.
Altri interventi hanno riguardato la realizzazione degli stradelli, di una staccionata in legno, di alcuni scalini che permettono di accedere ai diversi livelli del giardino urbano e di una struttura, sempre in legno, che accoglie le schede delle piante messe a dimora nell’area riqualificata.
«Grazie al lavoro degli operai del cantiere, la città ha una nuova area di verde pubblico, riqualificata e messa a disposizione della collettività», ha spiegato il sindaco Mauro Usai.
«Un importante lavoro realizzato tenendo conto della salvaguardia delle specie endemiche del nostro territorio – ha messo in evidenza l’assessore dell’Ambiente Francesco Melisuna maniera per coniugare la creazione di nuove aree pubbliche e la tutela dell’ambiente. I cantieri forestali sono un’importante occasione di lavoro per il nostro territorio e testimoniano come chi ci lavora, con passione ed impegno sia in grado di realizzare importanti opere per tutta la comunità. Un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno partecipato a questo progetto.»

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3 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati riscontrati tra i residenti nel comune di Iglesias, mentre 1 paziente, dopo le valutazioni cliniche, risulta essersi negativizzato, per cui si ha un totale di 8 persone attualmente positive. Oltre ai pazienti attualmente positivi, 20 persone si trovano in quarantena fiduciaria, 2 delle quali termineranno il periodo di isolamento domani. Lo comunica il sindaco, Mauro Usai.
«I dati forniti da ATS, pur non essendo allarmanti, ci impongono di mantenere la massima attenzione sui comportamenti da adottareaggiunge Mauro Usaiutilizzando correttamente i dispositivi di protezione individuale ed evitando assembramenti.
Non sono solamente obblighi previsti dalla normativa, ma sono gli strumenti più efficaci per tutelare la nostra salute e quella del prossimo, evitando allo stesso tempo misure più restrittive.»
«Ripongo grande fiducia nella serietà e nella collaborazione degli Iglesienti, come testimoniato dai controlli messi in attoconclude Mauro Usai -. Non possiamo permetterci nessun tipo di nuova chiusura, che significherebbe aggravare ulteriormente il peso che tutti, e soprattutto le attività produttive, hanno dovuto sopportare nei mesi scorsi.»