25 April, 2024
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Taglio del costo della benzina per i sardi, i fondi per l’alluvione e il collegio Sardegna per le europee: tre schiaffi alla Sardegna su tre battaglie dei Riformatori sardi. L’ultimo è arrivato ieri con la decisione del Governo guidato da Matteo Renzi di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la norma sulle accise, inserita in Finanziaria e che è stata votata all’unanimità, dunque anche dal Pd, dal Consiglio regionale. E’ la posizione dei Riformatori sardi, espressa durante la conferenza stampa di questa mattina a cui hanno partecipato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il capogruppo Attilio Dedoni e il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu.

«Per quanto riguarda la questione accise, se l’assessore Raffaele Paci si fosse documentato con i suoi colleghi su come si sono svolti i lavori in commissione e in Aula sulla Finanziaria- sostengono i Riformatori sardi – avrebbe evitato dichiarazioni improvvide e senza nessun fondamento. Infatti l’argomento accise è stato quello più sviscerato e dibattuto che ha caratterizzato, grazie anche al voto del Pd una Finanziaria che diversamente sarebbe stata piatta e inutile. L’assessore Paci inizia supino, figuriamoci come sarà a fine legislatura. C’è da augurarsi che il presidente Francesco Pigliaru non la pensi come lui.»

«Oggi all’ordine del giorno – aggiungono Cossa, Dedoni e Vargiu – è la situazione all’armante per l’autonomia della Sardegna. Soprattutto in considerazione dell’atteggiamento assunto da Pd e Forza Italia al Senato, che hanno bocciato l’emendamento alla legge elettorale per le elezioni europee, che avrebbe consentito di avere un collegio Sardegna separato dalla Sicilia. Il Governo Renzi ha espresso parere contrario e Pd e Forza Italia con il Nuovo Centrodestra hanno votato contro la proposta di modifica: in sostanza alle Europee la Sardegna sarà insieme alla Sicilia e ancora una volta i voti dei sardi serviranno a eleggere parlamentari siciliani. Non è tollerabile che i sardi paghino sempre dazio allo Stato e il governo non tenga in alcun conto le esigenze della Sardegna.»

«In questa situazione – concludono i tre esponenti dei Riformatori sardi – ai sardi non resta altro che l’obiezione di coscienza. Ai sardi se non è concesso di esprimere un loro parlamentare che senso ha votare per le europee? Per questo motivo proporremo agli Stati generali dei Riformatori che si terranno a breve, di scegliere la strada della non partecipazione attiva alle elezioni per il Parlamento europeo.»

 

Michele Cossa copia

Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge finanziaria sarda 2014, all’interno delle quale erano inseriti tagli alle accise della benzina. Alcune disposizioni, secondo il Consiglio dei ministri, lederebbero “le competenze esclusive dello Stato”.

«Lo Stato continua a prendere a schiaffi la Sardegna: dopo la bocciatura dei fondi per l’alluvione, il no al collegio sardo per il Parlamento europeo, il governo ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale per la norma, inserita in Finanziaria ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, che consente alla Sardegna di tagliare le accise sui carburanti e, dunque, di far avere ai sardi la benzina a metà prezzo. Si tratta di una decisione grave da parte di un governo che, a parole, dice di voler fare una riforma al mese e nei fatti chiacchiera e quando fa lede solo gli interessi dei sardi.»

Lo dice Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, commentando la decisione del Governo di impugnare la legge Finanziaria 2014.

«Ci aspettiamo – dice ancora Cossa – che il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, difenda gli interessi dei sardi e della Sardegna, in tutte le sedi anche giurisdizionali, e prenda in mano questa vertenza. I sardi hanno diritto ad avere la benzina e i carburanti a metà prezzo. Noi non ci fermeremo davanti a questo sopruso.»

«L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, inizia male – ha aggiunto in serata Michele Cossa -: prenda lezioni da Renzi che va in Europa per rivendicare i nostro diritti e non certo con il cappello in mano, come invece, a quanto pare vorrebbe fare questa Giunta regionale con il governo nazionale». 

 

«La Giunta dei professori – dice ancora Cossa – se vuol fare gli interessi dei sardi scenda dalla cattedra e inizino davvero a battagliare per difendere gli interessi dei sardi. Ricordiamo a Paci che la norma sulle accise non è un’invenzione ma è consentita dallo Statuto sardo. Quel provvedimento non è in contrasto con nulla e la decisione del governo è la conferma di quanto lo Stato e questo governo considerino la Sardegna. Un governo e un Parlamento che in una settimana hanno solo preso a schiaffi la Sardegna. Dunque, il presidente Pigliuaru e l’assessore Paci hanno a cuore gli interessi dell’Isola e dei sardi inizino a combattere con noi in Sardegna. A Roma amici non ne troveranno.»

 

Lunedì 9 dicembre, al Lù Hotel di Carbonia, si svolgerà il convegno “La sanità che ci a-spetta”, organizzato dal Gruppo consiliuare regionale dei Riformatori Sardi.

La relazione introduttiva, dopo la presentazione di Peppino La Rosa, coordinatore Riformatori Sardi Sulcis Iglesiente, verrà svolta da Pierpaolo Vargiu, presidente della commissione Sanità della Camera dei Deputati.

Sono previsti i seguenti interventi:

“Proposte per un’efficace integrazione ospedale territorio”, del dott. Giuseppe Santeufemia, capo dipartimento ostetricia e ginecologia della Asl 7;

“Rete territoriale dei servizi”: del dott. Giuseppe Ottaviani, responsabile strutture di staff della direzione generale;

“Ridurre il sovraffollamento nei pronto soccorso: il contributo delle professioni sanitarie”, del dott. Antonello Cuccuru, direttore struttura professioni sanitarie;

Le nuove tecnologie: situazione e prospettive”, del dott. Nazareno Pacifico, primario radiologia dell’ospedale Sirai;

“Incidenza delle nefropatie e la dialisi notturna”, del dott. Giorgio Mirarchi, primario di nefrologia e dialisi dell’ospedale Sirai.

I lavori verranno moderati da Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori Sardi.

Dopo il dibattito, a trarre le conclusioni sarà Franco Meloni, vice capogruppo consiliare regionale Riformatori Sardi, componente della commissione Sanità.

Sono invitati a partecipare l’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci; il direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida;  il commissario della Provincia di Carbonia Iglesias, Roberto Neroni; le istituzioni locali; associazioni e organizzazioni pazienti e utenti.

Ospedale Sirai 5

I Riformatori Sardi rilanciano la riforma delle Province e mandano un ultimatum al Consiglio regionale. Pur nel mezzo della sessione di Bilancio, secondo il coordinatore regionale, Michele Cossa – come riporta una nota del sito dei Riformatori Sardi -, i tempi ci sono e  bastano 32 giorni per arrivare alla riforma delle autonomie locali. La Commissione Autonomia è stata convocata per venerdì mattina e c’è già una bozza di testo predisposta dallo stesso Cossa, da Pietro Pittalis (Pdl) e Gian Valerio Sanna (Pd).

«Il Consiglio regionale non ha completato l’opera – ha spiegato Cossa – una scadenza è stata rispettata, con l’abrogazione dell’articolo 43 dello Statuto per eliminare l’articolazione della Sardegna in Province. Ma poi l’assemblea non ha adottato una normativa per mettere in sicurezza il sistema, dando quindi un termine certo ai commissariamenti e avviando un trasferimento delle competenze. Noi e altri gruppi abbiamo lavorato su questo problema e oggi un’ipotesi di lavoro è stata fatta, ma ora non si può perdere neanche un minuto.»

I Riformatori Sardi lanciano anche un appello a tutte le forze politiche perché “possano essere date tutte le deroghe che servono per discutere della riforma anche durante la sessione di Bilancio, ma abbiamo la sensazione che c’è chi vuole utilizzare questi cavilli regolamentari per frenare questo processo”. Infine un messaggio agli attuali alleati del centrodestra: «Per noi la questione Province è prioritaria ma anche dirimente rispetto a quella delle alleanze».

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Ignazio Artizzu.

Ignazio Artizzu, nuovo presidente della 1ª commissione Autonomia del Consiglio regionale.

Ignazio Artizzu è il nuovo presidente della 1ª commissione Autonomia e Riforme del Consiglio regionale. 48 anni, giornalista professionista Rai in aspettativa, Ignazio Artizzu è alla seconda legislatura. Fa parte del gruppo consiliare UDC – Unione di centro verso il Partito della Nazione – FLI, dal 23 febbraio 2011 ne è il vice presidente. Nella precedente aveva già ricoperto l’incarico di vicepresidente della stessa commissione.

Il vicepresidente della commissione Autonomia è Pietro Cocco (PD), segretario Tarcisio Agus (PD).

Consiglieri: Michele Cossa (Riformatori Sardi), Angelo Francesco Cuccureddu (Misto), Rosanna Floris (PDL), Gabriella Greco (PDL), Onorio Petrini (PDL), Antonio Pitea (UDC – Unione di centro verso il Partito della Nazione – FLI), Matteo Sanna (Fratelli d’Italia – Centro destra Sardegna), Renato Soru (PD).