26 April, 2024
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I Riformatori sardi propongono un master plan per il rilancio dei mercati civici.

Riformatori al mercato di San Benedetto 2 Riformatori al mercato di San Benedetto 1

Più attenzione ai mercati civici, anzi un vero e proprio master plan per dei luoghi che rappresentano la storia gastronomica di Cagliari. È quanto chiedono la coordinatrice cittadina dei Riformatori sardi di Cagliari, Noemi Migliavacca, è il consigliere comunale dei Riformatori, Giorgio Angius, che ieri mattina hanno promosso la manifestazione “Facciamo la spesa” che ha visto coinvolti un centinaio di militanti del partito, che si sono riversati all’interno del mercato di San Benedetto per dare solidarietà agli operatori del mercato e facendo la spesa. Sul tema Giorgio Angius ha anche presentato un’interrogazione al sindaco.

« La manifestazione “Facciamo la spesa al mercato” – spiega Noemi Migliavacca – pone l’attenzione sul problema dei mercati civici (la seconda azienda cittadina dopo l’ente lirico) e quindi del settore alimentare, anche se questi fanno parte del più ampio e complesso mondo del commercio al dettaglio, per il quale, assieme al Centro Studi, abbiamo già proposto un piano di incentivazione nel dicembre 2014. L’Amministrazione comunale si è distinta per aver chiuso per lavori alcune strade del centro commerciale cittadino (via Garibaldi, via Sassari, parte di largo Carlo Felice), riuscendo là dove neanche Equitalia e le tasse statali erano riuscite, come si legge nel cartello esposto nei giorni scorsi in via Sassari da un’ortolana; cosa pensano di fare? dobbiamo ancora aspettare sino a che il bubbone scoppierà?»

La manifestazione “Facciamo la spesa al mercato” si concentra sul problema dei mercati civici e quindi del settore alimentare, anche se questi fanno parte del più ampio e complesso mondo del commercio al dettaglio, per il quale, assieme al Centro Studi, i Riformatori sardi hanno già proposto un piano di incentivazione nel novembre 2014.

Cagliari ha 5 mercati cittadini:

San Benedetto: il principale per numero di addetti e di clienti

Sant’Elia : mezzo vuoto, con molti box inutilizzati

Via Santa Chiara: piccolo e disagevole; 6 box attivi su 15, in via di chiusura

Via Quirra: circa 80 box; alcuni già chiusi, molti in ritardo nel pagamento del canone di mesi nei confronti del Comune

Is Bingias Pirri: nella stessa situazione di via Quirra

I Riformatori sardi propongono di favorire l’occupazione dei box rimasti ormai vuoti all’interno dei mercati, e quindi anche la “regolarizzazione” degli abusivi; agevolare l’occupazione dei box abbassando i canoni di concessione: ognuno pagherebbe meno ma il numero di operatori crescerebbe e, quindi, il ricavo totale aumenterebbe; oppure rilasciando delle licenze per commercio itinerante, in osservanza alle norme di settore (registratore di cassa, formazione degli ambulanti, ecc.).

«Un altro piccolo passo da fare è far rispettare la legge negli immediati dintorni dei mercati: il Sindaco, in quanto capo dei Vigili Urbani, faccia intensificare i controlli almeno nel raggio di 500 metri. Non dimentichiamo, infatti, che, dal canto loro, quelli che stazionano a distanza dai mercati civici rendono in qualche modo un servizio alla popolazione soprattutto quella anziana o comunque “a mobilità ridotta” anche temporanea (donne incinte o con passeggini, per esempio); difatti questo genere di commercio urbano è sempre stato tollerato.» 

Il direttivo PSI di
Le strategie e le az

giampaolo.cirronis@gmail.com

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