26 April, 2024
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La commissione Sanità del Consiglio regionale ha espresso forti preoccupazioni sulla situazione in cui versa la Sanità sarda.

Ospedale Microcitemico copia

La commissione Sanità del Consiglio regionale ha espresso forti preoccupazioni sulla situazione in cui versa la Sanità sarda, nel corso dell’audizione dell’assessore regionale Luigi Arru. Sono disponibili 2 miliardi 899 milioni di euro, ma per coprire tutte le esigenze ne mancano circa 90.

«Siamo molto preoccupati per la situazione – ha affermato il socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), presidente della Sesta commissione -: mancano sicuramente 40 milioni per il sociale che devono assolutamente essere trovati tra le pieghe del bilancio. Non è pensabile che manchi la copertura per il progetto “Ritornare a casa”, per gli invalidi gravissimi, per i malati di Sla, stiamo parlando di persone che soffrono.»

I commissari di maggioranza e opposizione hanno chiesto maggiori chiarimenti all’assessore su come voglia ripartire le risorse e sulla base di quali criteri. Da entrambi gli schieramenti è emersa la necessità di convocare i commissari delle Aziende per capire quale situazione hanno trovato e in che modo stanno operando. L’assessore ha spiegato che i 2 miliardi 899 milioni di euro per le spese del servizio sanitario regionale del 2014 sono stati suddivisi in tre macro livelli: assistenza collettiva (5,3%), assistenza distrettuale (50%) e assistenza ospedaliera (44,7%). L’esponente della Giunta ha illustrato la delibera 53/20 “Criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del Servizio Sanitario Regionale tra le Aziende Sanitarie. Approvazione preliminare”, su cui la Commissione dovrà formulare il proprio parere. L’assessore ha spiegato che «solo per il 2014 i criteri di riparto si applicheranno su base annuale», come previsto dall’articolo 11 della legge 23 del 2014, in quanto «si tratta di un anno di transizione tra il vecchio sistema e la riforma delle Aziende sanitarie ospedaliere e la riforma delle Aziende sanitarie e ospedaliere».

In base ai dati forniti alla Terza commissione le attribuzioni di ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera (FSR 2014-DGR 53/20) sono le seguenti: Asl di Sassari 486.542.633,44 euro, Asl di Olbia 210.304.567,63 euro, Asl di Nuoro 258.925.193,25 euro, Asl Lanusei 89.358.011,68 euro, Asl Oristano 257.511.383,70 euro, Asl Sanluri 142.025.170,21 euro, Asl Carbonia 193.483.183,70 euro, Asl Cagliari 856.353.036,87 euro, Azienda ospedaliera Brotzu 154.957.256,37 euro, AUO Sassari 115.907.626,67 euro, AUO Cagliari 133.846.442,83 euro. Per il 2015 la previsione è di 2 miliardi 818 milioni di euro senza tenere conto dei costi storici. Quindi un’ulteriore diminuzione della spesa garantita, secondo l’esponente della Giunta, dall’importante lavoro che verrà fatto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, dalla centrale unica di acquisto e dalla razionalizzazione dei servizi previsti nella legge 23/2014 appena approvata.

L’assessore Arru ha però affermato di aver ricevuto notizie poco confortanti sui conti delle Aziende e che, se fossero confermate, gli ex direttori generali, che hanno disatteso la direttiva di marzo scorso che imponeva loro di non andare oltre l’ordinaria amministrazione, dovranno rispondere del loro operato davanti alla Corte dei Conti.

La Commissione ha deciso di approfondire meglio la delibera prima di esprimere il parere. La seduta è stata aggiornata.

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