26 April, 2024
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Il coordinamento dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente denuncia lo stato di grave degrado in cui versano le strade del territorio.

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Il coordinamento dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente denuncia lo stato di grave degrado in cui versano le strade del territorio, precarietà che preoccupa ancora di più alla vigilia dei flussi turistici estivi.

«Il manto stradale è dissestato più o meno su tutta la rete: buche, crepe, strisce segnaletiche sulla carreggiata sbiadite, inesistenti, invisibili ai lati anche per la presenza di masse di erbacce che ostruiscono la vista in diverse  rotatorie per cui occorre muoversi a passo d’uomo perché si procede al buio – scrive il coordinatore Francesco Loi -. Questa situazione sta aumentando i pericoli per chi percorre le strade e non di rado i guidatori sono costretti a invadere la corsia opposta per evitare buche profonde.»

«In questi giorni si possono vedere degli interventi manuali ed approssimativi per coprire qualche buca lungo le arterie principali ma non nelle secondarie e l’operazione avviene in modo poco comprensibile in quanto nello stesso tratto di strada si copre una buca e poi si passa oltre lasciandone tante senza intervenire. Ci può essere qualche spiegazione? Forse si va avanti a caso? – aggiunge Francesco Loi – Certamente le piogge delle scorse settimane hanno aggravato la condizione delle strade che già però era precaria e nelle arterie secondarie, disastrosa e pericolosa.»

«Per quanto ancora ci dovremmo tenere queste strade? Non facciamo un elenco perché le percorriamo e le conosciamo e perché non sarebbe semplice indicare quelle più dissestate e pericolose.

Ci preme invece sottolineare che nel tanto sbandierato cosiddetto “Patto Sardegna” ci sono risorse importanti per le strade, naturalmente non spese e che nel nostro “Piano Sulcis” ci sarebbero pronte le risorse per la S.S. 195, per la 293, per la 126 ed inoltre per le strade provinciali 73 e 77. Questi interventi – conclude Francesco Loi – li aspettiamo da troppo tempo.»

Va detto che la situazione di precarietà delle strade si è aggravata dopo la cancellazione della provincia di Carbonia Iglesias. La viabilità, come è noto, è una delle principali competenze delle Province ed è innegabile che nei quasi dieci anni di esistenza della provincia di Carbonia Iglesias, la situazione della rete stradale nel territorio fosse notevolmente migliorata. E certamente la nuova mastodontica provincia del Sud Sardegna non ha gli stessi strumenti – soprattutto finanziari – per dare risposte alle necessità dei territori in materia. Ciò che poi è inspiegabile – come ha sottolineato il coordinatore dei Riformatori sardi – è il mancato utilizzo delle risorse previste dalla programmazione delle risorse inserite nel Piano Sulcis.

 

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