20 May, 2024
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«Accogliamo con soddisfazione l’approvazione, da parte del Governo, delle norme di attuazione del nostro Statuto speciale in materia di promozione e valorizzazione della lingua e della cultura sarda e catalana. Era un passaggio che la Sardegna attendeva da tempo e che ci consentirà finalmente di attuare quell’importante aspetto della nostra specialità che è l’autonomia linguistica. Potremo finalmente dare nuovo impulso ai vari strumenti di promozione e valorizzazione delle nostre lingue identitarie.»
Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo oggi a Roma, alla seduta del Consiglio dei ministri che ha approvato lo schema del decreto legislativo.
«Il trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione ci consentirà un ruolo diretto nella distribuzione delle risorse dedicate in funzione degli obiettivi, indirizzi e priorità stabiliti dagli atti di programmazione regionale in materia – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Ciò va naturalmente a investire alcuni settori nevralgici circoscritti dalla legge 482/99 quali, ad esempio, l’uso o l’insegnamento delle lingue minoritarie del territorio nelle scuole di diverso ordine e grado. Siamo consapevoli che un simile trasferimento imporrà un impegno gravoso in termini di programmazione e coordinamento ma che permetterà interventi diffusi, incisivi e continuativi. Migliorando il regime generale delle entrate, poi, potremo attuarlo al meglio. Ritorna dunque centrale – ha concluso il presidente della Regione – la rapida approvazione delle norme di attuazione dell’art.8 dello Statuto, che ci auguriamo possa avvenire al più presto.»
Francesco Pigliaru 3321

 

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha partecipato questa mattina ai festeggiamenti per Santa Barbara nella miniera della Carbosulcis, a Nuraxi Figus, e nella miniera Monteponi.
«Valorizzare in chiave turistica i tesori della storia e dell’archeologia mineraria, salvaguardare il presente puntando sulle bonifiche delle aree dismesse e investire nella ricerca per dare un futuro alle aziende e ai lavoratori: ecco i nostri progetti per Igea e Carbosulcis» ha detto l’assessore dell’Industria che ha ringraziato gli amministratori delle due società, Antonio Martini (Carbosulcis) e Michele Caria (Igea), per il lavoro svolto in quest’ultimo anno. «Igea in particolare – ha detto l’assessore Piras – appena dodici mesi fa rischiava la chiusura. Oggi, grazie all’impegno dell’assessorato, del liquidatore e dei lavoratori, Igea naviga in acque più tranquille e ha ripreso ad avere un ruolo importante nei progetti di ripristino del territorio e di manutenzione dei siti minerari. Con la collaborazione preziosa dei Comuni interessati e del Parco Geominerario, inoltre, Igea è riuscita a rendere fruibile una parte delle ex miniere a visitatori e turisti anche nel periodo di Pasqua e di Ferragosto. Sul versante della valorizzazione turistica c’è ancora tanto da fare – ha aggiunto l’assessore Piras – ma siamo sulla buona strada e Igea, insieme agli altri enti coinvolti, si è dimostrato un soggetto affidabile e competente.»
L’assessore dell’industria si è quindi soffermata sulle prossime sfide che attendono la Carbosulcis, altra società interamente di proprietà della Regione, interessata da un piano di dismissione concordato con l’Unione Europea. «La Carbosulcis – ha detto l’assessore Piras – va verso una graduale riconversione. Esaurita la fase di estrazione del minerale, il sito di Nuraxi Figus si candida a diventare un polo di eccellenza nel settore della ricerca. Il Piano industriale redatto dall’amministratore unico punta a razionalizzare le spese, senza operare tagli alle retribuzioni, e ad assicurare un futuro a chi, soprattutto i lavoratori più giovani, resterà nella società all’indomani del Piano di dismissione. L’obiettivo dei prossimi anni – ha concluso l’assessore Piras – è rappresentato dal consolidamento del presente ma soprattutto dalle tecnologie sperimentali e dall’innovazione, quali il progetto Aria, e dalle iniziative nell’ambito dell’efficientamento energetico.»

 

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Meo Sacchetti, il coach della Dinamo Banco di Sardegna trionfatrice della stagione agonistica 2014/2015 culminata con la conquista dello storico “Triplete” Supercoppa-Coppa Italia-Scudetto, è in finale con il CT della Nazionale di calcio Antonio Conte e il tecnico del Napoli (ex Empoli) Maurizio Sarri, per la conquista del premio della prima edizione dei Gazzetta Sports Awards nella categoria riservata agli allenatori. La candidatura alla conquista del prestigioso riconoscimento (per il quale dovrebbe avere grandi chances, considerati i tre titoli vinti, a fronte della qualificazione dell’Italia agli Europei per Antonio Conte, e alla salvezza con l’Empoli e al primo posto in classifica raggiunto dal Napoli in questo avvio di stagione, per Maurizio Sarri) arriva in un momento particolare per Meo Sacchetti, esonerato due settimane e sostituito con Marco Calvani alla guida della Dinamo Banco di Sardegna.

«I Gazzetta Sports Awards sono premi annuali dedicati allo sport italiano e ai suoi grandi campioni. Otto diverse categorie, dieci atleti per ogni categoria scelti dalla redazione tra i migliori di ogni disciplina sportiva tra cui i tifosi possono votare chi far entrare nel firmamento dello sport.

Uomo e Donna dell’anno, Squadra, Allenatore, Exploit, Performance, Atleta Paralimpico, Gentleman: gli appassionati sono chiamati a votare il loro preferito per ogni categoria in una sorta di gara ad eliminazione in due fasi. Fino a inizio dicembre i lettori esprimono la propria preferenza tra i 10 nominati di ogni categoria; successivamente sui tre finalisti di ciascuna per il rush finale. Una giuria di qualità, che terrà conto del parere degli appassionati, stabilirà poi i vincitori. La premiazione dei campionissimi avverrà qualche giorno dopo, durante un gran galà di premiazione che si svolgerà in una prestigiosa location nel cuore di Milano.»

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Search engine friendly contentLa Regione accelera i tempi per agevolare e promuovere la capacità di esportazione delle imprese sarde. L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprendo ieri mattina a Cagliari i lavori della Cabina di regia del Programma triennale per l’Internazionalizzazione 2015-2018, ha annunciato che nelle prossime settimane saranno pubblicati i primi bandi del Piano. L’incontro di oggi, nel corso del quale sono state illustrate le direttive di attuazione del programma, ha consentito di condividere le osservazioni presentate dalle associazioni imprenditoriali e di categoria prima dell’approvazione definitiva da parte dell’esecutivo.
«Stiamo rispettando il cronoprogramma – ha detto l’assessore Piras – e presto faremo partire i bandi con l’obiettivo di spendere subito le risorse previste dal Piano. Per consentire una rapida erogazione dei fondi, abbiamo previsto di introdurre nelle direttive anche alcune norme di snellimento burocratico già previste dal disegno di legge sulla semplificazione. Ciò – ha aggiunto l’assessore – permetterà di valutare con più rapidità le domande e di dare risposte in tempi certi alle imprese.»
La prima tranche di interventi, illustrati dal Direttore generale dell’assessorato dell’Industria, Roberto Saba, prevede la spendita di 2,5 milioni di euro sui 16 milioni complessivi previsti dal Piano. A beneficiare delle risorse saranno le piccole e medie imprese che hanno sede operativa in Sardegna, le associazioni temporanee di imprese, i contratti di rete, i consorzi e le società consortili. Le imprese dovranno presentarsi in aggregazione tra loro con la presentazione di un unico progetto che consenta la razionalizzazione dei costi, lo scambio e la condivisione di conoscenze e un approccio integrato ai mercati esteri. Le direttive del Piano hanno già individuato le filiere ammissibili: agroalimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design, turismo e beni culturali. Le direttive prevedono un tetto massimo di costi ammissibili, per aggregazioni di impresa, che può arrivare fino a 600mila euro qualora le imprese partecipanti optino per gli aiuti de minimis.
Questa mattina all’incontro era presente anche l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha posto l’accento sull’esigenza di una maggiore sinergia nell’ambito dell’export del settore agricolo. «Il nostro sforzo è massimo – ha detto l’assessore Falchi – e lo testimonia il fatto che adesso abbiamo una serie di strumenti per sostenere e supportare quelle imprese dell’agroalimentare che intendano esportare prodotti di qualità ed eccellenza. I bandi del Piano di Internazionalizzazione – ha aggiunto – dovranno essere sinergici con quelli già previsti dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale dove l’aggregazione delle imprese e i Progetti integrati di filiera (Pif) si integrano con altri percorsi come quello dell’Interprofessione, già avviato per il comparto ovino».
In attesa dell’approvazione definitiva delle direttive, proseguono le iniziative stabilite dal Programma. Il 16 dicembre, infatti, nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, a Cagliari, si svolgerà un workshop dedicato alle imprese che operano nel settore dell’agroalimentare. L’evento è curato e organizzato dalla Regione in collaborazione con la SFIRS e l’ICE (Istituto per il Commercio Estero).

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Nuova denuncia dell’associazione “Le Rondini”: «Cronaca di una piccola storia ignobile».

Quella raccontata in una nota dall’associazione protagonista da alcuni mesi di un durissimo scontro con la direzione della Asl 7 di Carbonia sulla gestione del servizio di Assistenza domiciliare integrata di III livello, «è una storia che narra l’ennesimo fallimento del sistema di Assistenza Domiciliare voluto dal Dr. Onnis, solo che questa volta è stata sfiorata la tragedia se la paziente non fosse stata trasportata tempestivamente in Rianimazione. Un cambio cannula urgente. La chiamata al centralino dell’Ospedale Sirai. Il medico reperibile, che è anche il Responsabile dell’Unità di Cure Palliative, giunge da Cagliari non prima di un’ora. Procede al cambio della cannula senza riuscire a posizionarla correttamente. Per oltre 20 minuti la paziente deve sopportare dolorose manipolazioni tracheali e l’aria prende la via addominale invece di quella polmonare. L’arrivo in Rianimazione pone fine alla sofferenza».

«La notizia rimbalza di famiglia in famiglia – aggiunge la nota -, generando ulteriore angoscia in quei pazienti che ogni giorno lottano contro la loro stessa malattia, provati e debilitati dallo sciopero della fame ancora in corso. Gli invisibili appunto, e adesso anche inascoltati da una politica che gioca con la loro dignità.»

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E’ in programma sabato 5 dicembre 2015, alle ore 16.00, l’inaugurazione della 5ª Mostra “In Miniera tra i presepi”. La mostra, allestita nella “Sala Docce” del Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu, sarà visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2016, durante gli orari di apertura del Museo (dalle 10.00 alle 17.00, tutti i giorni esclusi i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1 gennaio; il 24 e il 31 dicembre dalle 10.00 alle 13.00).

I presepi in mostra nascono dalla fantasia di bambini e ragazzi delle scuole, di associazioni, gruppi di appassionati, cooperative sociali per l’assistenza ai disabili e artigiani. I circa 40 lavori, provenienti dal Sulcis Iglesiente e dalle province di Cagliari e Oristano, sono stati realizzati con tecniche e materiali diversi: dalla ceramica al sughero, dalla carta al legno, dal gesso alla terracotta, dai materiali di riciclo ai cristalli Swarovski, dalle conchiglie alla pasta di mais.

Sino al 5 gennaio è possibile votare il presepe preferito, utilizzando il  modulo che sarà consegnato a ciascun visitatore all’ingresso. Il 6 gennaio 2016 gli autori del presepe vincitore riceveranno un riconoscimento e le fotografie dell’opera saranno pubblicate sul sito web e sulle pagine Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest e Google+ del Museo del Carbone.

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«Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, oggi prenderà parte al Consiglio dei ministri, che approverà le norme di attuazione dello Statuto Speciale sulla promozione e la tutela della lingua sarda, elaborate dalla commissione paritetica Stato/Regione che da qualche tempo presiedo.»

Lo scrive su facebook Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

«Tutte le funzioni e i fondi attribuiti allo Stato dalla legge 482/1999 sulle lingue minoritarie – conclude Francesco Sanna – diventano compiti e poteri della Regione, che amplia così la sua autonomia speciale.»

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Verrà inaugurata domani, sabato 5 dicembre, alle ore 16.00, presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu la Mostra personale di arte contemporanea informale (pittoscultura) “La Materia e lo spirito” di Gianni Lardieri. La Mostra, che si potrà visitare sino al 13 dicembre, dalle 10.30 alle 12.30, e dalle 16.00 alle 19.00, è organizzata in collaborazione con il comune di Carbonia.

Gianni Lardieri, nato a Carbonia, sin da bambino manifesta particolari capacità creative, soprattutto nella creazione di mini complessi abitativi, impiegando i materiali poveri a sua disposizione. Si dedica alla pittura e scultura e, dopo anni di esperimenti, trova finalmente la sua dimensione che si discosta dall’ortodossia dell’arte informale, fondendo la pittura con la scultura.

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«Non si può chiamare riforma ciò che, anziché migliorare, complica il quadro di riferimento degli Enti locali. Quanto proposto dalla Giunta regionale fa acqua da tutte le parti: un progetto sbagliato nell’impianto di base e destinato a peggiorare ulteriormente a causa delle pressioni che giorno dopo giorno aumentano in maniera esponenziale, tanto che sarà impossibile ottenere un buon lavoro.»

A dirlo è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Il legislatore non è sereno – aggiunge Locci -. Il rischio è perdere la facoltà di autodeterminarsi per capire quale sia il migliore modello di gestione degli Enti locali. E di sicuro non lo è la riforma proposta dall’Esecutivo Pigliaru, che innanzitutto non tiene conto delle variazioni a livello costituzionale.»

«La Giunta sta mettendo in piedi un sistema che resuscita le province, spalmandole in molteplici Unioni di comuni – sottolinea ancora Ignazio Locci -. Complicando, appunto, il quadro di riferimento. E, soprattutto, creando il caos nella gestione delle funzioni primarie e fondamentali degli Enti locali (come definite nella Costituzione), ovvero quelle che hanno una ripercussione diretta sui cittadini (politiche sociali, edilizia scolastica, Polizia municipale, pianificazione urbanistica, etc). Basti pensare che i consigli comunali verranno vuotati di ogni prerogativa: spariranno le facoltà in capo alle opposizioni e il potere decisionale sarà esclusivamente in mano al Presidente dell’Unione dei comuni e alla sua Giunta, composta dai sindaci dei comuni aderenti. E stop ai contrappesi alla base della moderna democrazia: il cosiddetto check and balance, quell’insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l’equilibrio tra i vari poteri.»

«Non si possono fare le riforme tenendo come faro di riferimento logiche che sono di fatto tecnocratiche e tengono a salvaguardare e nutrire chi è dentro questo sistema. E lo dimostra la processione di tutti i possibili portatori di interessi (i propri interessi, sia chiaro). Il presidente Francesco Pigliaru deve fare uno sforzo e guardare oltre la coalizione, concentrandosi sulla realtà, quella vera, fatta di cittadini che hanno bisogno di punti di riferimento e che non vogliono essere considerati semplici numeri o fattori di un’equazione matematica. Fermarsi non è una sconfitta – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco -. È invece una vittoria della politica che guarda alle esigenze dei sardi.»

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