10 May, 2024
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Giuseppe Casti 2

«Condivido la scelta fatta dall’assessorato regionale della Cultura per l’edizione 2015 della Mostra regionale del libro in Sardegna, che diverrà itinerante toccando diversi comuni della Sardegna, compresa Carbonia.» Lo dice Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia.

La Mostra del libro è uno degli appuntamenti più importanti del settore che coinvolge gli enti locali che a vario titolo ospitano e programmano l’evento, gli editori e gli operatori del settore.

La tappa cittadina della Mostra regionale del libro dovrebbe tenersi a fine febbraio nei locali della Grande Miniera di Serbariu.

«Nel corso degli anni Carbonia – prosegue il Sindaco Giuseppe Casti – ha ospitato, e in diverse occasioni organizzato, importanti appuntamenti letterari e culturali. Ricordo, per esempio, la rassegna “Carbonia scrive” e altri importanti appuntamenti come “La Città che legge” o il “Festival Tuttestorie. Questo viene arricchito – aggiunge il sindaco di Carbonia – dalla scelta della Location. La Grande Miniera di Serbariu si sta infatti affermando, anno dopo anno, come grande laboratorio culturale e polo di attrazione turistica della Città e del territorio, in grado di ospitare manifestazioni di interesse regionale, e non solo, come mostre, convegni, rassegne e tanto altro ancora.»

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L’Ente Concerti Città di Iglesias presenta questa sera, alle 20.00, al Teatro Electra, Villa di Chiesa in Jazz 2015 “LovnSound” Live Piano & Voce. Musiche dal jazz al pop, di Nina Simone, Etta James, John Legend, Nat King Cole, Christian Aguilera, Sia, Beyoncé, AvicII, Mariah Carey, Lara Fabian, George Gershwin, Louis Armstrong & musiche originali di Gianluca Erriu.

Voce Fabiola Marras, pianoforte&LiveElectronics Gianluca Erriu. Ingresso gratuito.

VDC in Jazz - Iglesias 12-04

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Piero Comandini 6

Il consigliere regionale Piero Comandini è il primo firmatario di un’interpellanza, presentata insieme agli esponenti del gruppo PD della maggioranza in Consiglio regionale, nella quale si sottolinea che, nonostante la Regione Sardegna abbia sempre prestato un’attenzione particolare al fenomeno dell’immigrazione, perseguendo l’obiettivo principale di favorire la piena integrazione del cittadino immigrato nel tessuto sociale locale in tutti i suoi aspetti e livelli: civile, politico e culturale, nel rispetto di ciò che lo differenzia dalla società ospite, non si riesce a superare la situazione di impasse che perdura ormai da diversi mesi.

Il servizio, infatti, è stato sospeso lo scorso 30 aprile, data di scadenza del contratto di collaborazione coordinata e continuativa sottoscritto tra l’Amministrazione provinciale e i mediatori culturali, contratto mai rinnovato nonostante, prosegue Comandini, la Giunta regionale con propria delibera n. 25/17 del 26 maggio 2015 abbia ribadito l’importanza professionale e umana che il mediatore culturale ricopre in una società sempre più multi etnica, confermando la volontà dell’esecutivo di favorire la piena integrazione del cittadino immigrato attraverso l’attivazione di un progetto innovativo nell’ambito dei servizi di mediazione culturale che valorizzi appunto le buone prassi già avviate in passato, stanziando ben 2.400.000,00 euro per rendere esecutivo il progetto, ritenuto urgente, volto a garantire la continuità dei servizi esistenti e nel contempo uniformare il servizio nell’intero territorio regionale, sorge spontanea una domanda: come mai, nella totale assenza delle istituzioni, dopo ben sette mesi dall’approvazione della delibera il progetto non sia stato ancora attivato?

Piero Comandini sostiene, con fermezza e decisione, che in considerazione delle tragedie che periodicamente si consumano nel Mediterraneo e che colpiscono anche la nostra isola, la Sardegna deve imprimere una svolta positiva nel processo di accoglimento e integrazione dei migranti, solo attraverso l’intervento dei mediatori culturali possiamo garantire e favorire i loro l’accesso ai servizi socio-sanitari e assistenziali, nel circuito scolastico e alle altre opportunità di tipo educativo-formativo, condizioni essenziali, conclude Comandini, per un buon inserimento sociale.

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Municipio di Villacidro copia

Il Magmma (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede a Villacidro), con il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, ha indetto un concorso internazionale di arte contemporanea intitolato a Dino Marchionni, incisore sopraffino e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase sino alla fine della sua vita.

I dettagli dell’iniziativa, che oltre a un premio in denaro prevede anche la realizzazione di eventi espositivi e la pubblicazione di un catalogo, saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 7 dicembre alle ore 10.30 nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, a Cagliari in via Salvatore da Haorta, 2.

All’incontro con la stampa saranno presenti il direttore del Magmma e della Fondazione Estetica&Progresso (organizzatrice dell’evento), Walter Marchionni, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione Banco di Sardegna, Graziano Milia, e monsignor Angelo Pittau, responsabile Centro Culturale Alta Formazione di Villacidro.

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La Giunta regionale ha approvato ieri, in via preliminare, il sistema regionale delle cure territoriali, secondo importante tassello della riorganizzazione della sanità in Sardegna. Il documento è aperto alla discussione e al confronto per venti giorni dalla pubblicazione.
La sanità sarda, quindi, cambia anche sul territorio, secondo un modello multidisciplinare e interprofessionale dell’assistenza, complementare al sistema ospedaliero e basato sul coinvolgimento delle comunità.
Alla base della riorganizzazione del territorio ci stanno le cure primarie come aggregazione tra professionisti di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, specialisti e infermieri.
«Partendo dall’analisi che ha portato alla riforma della rete ospedaliera – spiega l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru – la rete territoriale vuole dare risposta ai alla pazienti cronici, quelli che ora, troppo spesso, vengono inappropriatamente ricoverati. Il nostro principale obiettivo strategico è mantenere le persone in condizione di benessere quanto più possibile, senza sprechi, con efficienza e con percorsi di cura e assistenza il più vicino possibile a dove le persone vivono e in maniera coordinata, non frammentaria. Con questo modello, l’assistenza territoriale viene garantita per tutto l’arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, con percorsi assistenziali condivisi, il dialogo e la collaborazione tra gli operatori della medicina convenzionata e i colleghi dei servizi distrettuali e ospedalieri.
In quest’ottica – ha aggiunto Luigi Arru – i presidi territoriali di salute (case della salute, ospedali di comunità, etc.) saranno il punto di raccolta dell’offerta territoriale del servizio sanitario regionale, integrata con il servizio sociale e con la rete ospedaliera e in grado di rispondere alla domanda di assistenza di persone e famiglie con esigenze di assistenza differenti.»
Gli allegati alla delibera approvata dalla Giunta indicano il numero dei Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta (PLS) distribuiti per ambiti territoriali, i punti di continuità assistenziale (MCA – medici di continuità assistenziale), l’ambito e la popolazione assistita, il numero delle farmacie convenzionate e ambito con popolazione servita, il numero delle Case della Salute attive e in fase di realizzazione, l’ubicazione dei poliambulatori e con l’indicazione delle branche specialistiche presenti.
Il lavoro sarà organizzato in team e ognuno di questi potrà gestire i propri pazienti in maniera integrata. Sarà possibile prevedere un budget sanitario e uno sociale, garantendo la concreta integrazione sociosanitaria in riferimento a progetti personalizzati di cura.
Il modello di cura che verrà attuato è quello sperimentato a livello nazionale e internazionale: il modello di approccio alla cronicità basato sulla medicina d’iniziativa in alternativa alla medicina d’attesa.

 

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E’ stato rinnovato, a Cagliari, nella sede dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, l’accordo di programma tra Regione Sardegna e Cic, il Consorzio Italiano Compostatori, che aveva condotto a un salto di qualità degli impianti isolani grazie alla formazione specializzata degli operatori.
Il documento, siglato dall’assessore Donatella Spano e dal presidente del Cic Alessandro Canovai, intende promuovere nel territorio regionale la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti organici compostabili per un riuso sui campi. L’accordo stretto con la struttura nazionale senza fini di lucro prevede di completare il manuale di utilizzo del compost e la creazione del marchio di qualità “Compost Sardegna”.
L’esponente dell’esecutivo conferma l’impegno della Regione a supportare tutti i meccanismi di virtuosità in materia di rifiuti. «Siamo impegnati a dare continuità al riutilizzo del compostaggio nei terreni isolani, ormai caratterizzati da povertà di sostanze organiche, puntando al miglioramento della qualità del prodotto», ha dichiarato l’assessore Spano, la quale evidenzia in merito una buona pratica di sostenibilità: «La frazione organica rappresenta l’unico rifiuto interamente recuperato in Sardegna, che è una delle poche regioni italiane in grado di coprire con l’impiantistica il fabbisogno di recupero».

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Nemmeno a dicembre si fermano gli sbarchi di clandestini a Porto Pino. La scorsa notte, intorno all’1.00, a Porto Pino sono stati notati dagli abitanti del poso 4 giovani extracomunitari che si aggiravano nella zona e immediatamente sul posto sono state inviate le pattuglie dei carabinieri delle stazioni di Santadi e Cortoghiana che hanno rintracciato i quattro ed hanno provveduto alla loro identificazione. Si tratta di persone di sesso maschile, maggiorenni, di nazionalità algerina, sbarcate in una località non meglio precisata, in quanto l’imbarcazione utilizzata non è stata trovata. I quattro giovani sono stati trasferiti questa mattina al C.A.R.A. di Elmas per il proseguo dell’identificazione.

Alle 10.30, a Sant’Anna Arresi, il personale della Polizia di Stato di Carbonia ha rintracciato altri 9 extracomunitari, tutti di sesso maschile. Gli stessi, di presumibile nazionalità algerina, maggiorenni, erano sbarcati nel corso della notte, anche in questo caso in una località non precisata. Saranno trasferiti a cura della Polizia di Stato di Carbonia al C.A.R.A. di Elmas. Alle ricerche ha partecipato anche il velivolo A 109 Nexus CC 41 dell’XI NEC di Cagliari Elmas che ha sorvolato l’intero comprensorio alla ricerca del natante che non è stato ancora trovato.

Porto Pino 21 novembre 2015 8

 

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Stasera (PalaSerradimigni, inizio ore 19.00) contro il Maccabi la Dinamo cerca conferma e la prima vittoria in Eurolega.

La squadra israeliana è una delle più blasonate del panorama continentale, appena due stagioni fa campione d’Europa. Attualmente il Maccabi attraversa un momento difficile e come la Dinamo ha un nuovo coach rispetto alla gara d’andata, il croato Zan Tabak. Il Maccabi ha ottenuto fin qui una sola vittoria in Eurolega, proprio contro la Dinamo. La squadra biancoblù che scenderà in campo questa sera è molto diversa da quella vista alla Nokia Arena di Tel Aviv, reduce dalla vittoria autoritaria con Capo d’Orlando in campionato e dalla convincente prestazione di venerdì scorso contro la corazzata del Cska Mosca. Per Jack Devecchi e compagni l’imperativo è vincere e sovvertire la differenza canestri (a Tel Aviv finì 79-63). Arbitreranno l’incontro Sasa Pukl (SLO), Milovije Jovcic (SER) e Carlos Peruga (SPA).

«Mi aspetto dalla squadra che continui il processo di crescita e che cerchi di mettere in pratica ciò che proviamo in allenamento – ha detto alla vigilia coach Marco Calvani -. Il Maccabi rappresenta la storia del basket e nonostante le difficoltà ha un roster di primissimo livello, vogliamo essere pronti non tanto per la classifica del girone, che è compromessa, ma per noi stessi per una questione di mentalità e di approccio, proveremo in tutti i modi a portare a casa la vittoria. La squadra andrà in campo non solo per i 2 punti ma anche per ribaltare differenza canestri. Vogliamo chiudere l’esperienza in Eurolega non da ultimi della classe e per questo avremo bisogno del sostegno del pubblico.»

David Logan al tiro da sotto 1 copia

 

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Arrivano da Londra altri prestigiosi riconoscimenti internazionali per i vini della Cantina gallurese Siddùra. Il Cagnulari Bàcco 2014 Isola dei Nuraghi, ha vinto l’oro in uno dei più prestigiosi concorsi internazionali, l’International Wine Challenge 2016. La manifestazione si è svolta a Londra alcuni giorni fa: la giuria, composta da cinque tra i massimi esperti di vino a livello mondiale, ha attestato la medaglia d’oro al Cagnulari in purezza Bàcco dell’annata 2014 prodotto dalla cantina gallurese. Il grande risultato ottenuto dal rosso di Siddùra, non è l’unica sorpresa arrivata da Londra: il Vermentino di Gallura Spèra 2014 e il Cannonau in purezza Fòla 2013 hanno ottenuto la medaglia d’argento.

Dino Dini, l’enologo di Siddùra, riguardo ai riconoscimenti ottenuti a Londra, commenta: «Mi emoziona sempre di più vedere vitigni autoctoni della Sardegna salire sui primi gradini del podio di concorsi internazionali come l’International Wine Challenge. I nostri Cagnulari, Cannonau e Vermentino di Gallura sono tutti vini di carattere che hanno un forte legame con il territorio di origine, evocano i profumi e i sapori della nostra regione anche quando ci si trova seduti a un tavolo dall’altra parte del globo. Vini unici ed autentici, composti al 100 per cento dalle varietà di un singolo vitigno».

Il 2015 è stato un anno veramente importante per la giovane azienda di Luogosanto, che sta continuando a mietere successi ed ha ormai intrapreso un percorso di crescita che fa ben sperare per il futuro. Lo scorso settembre, il Vermentino Docg di Gallura Maìa ha ottenuto il massimo riconoscimento in Italia: i Tre bicchieri del Gambero rosso. Un risultato cercato e ottenuto grazie a un lavoro basato sulla ricerca della qualità e della purezza. Come ha sottolineato Giuseppe Carrus, vice curatore della guida dei vini del Gambero Rosso «i Tre Bicchieri non si danno ai vini buoni, ma ai grandi vini». La consegna del premio italiano più prestigioso nell’ambito vinicolo, è stata celebrata a Cagliari martedì 1 dicembre con un evento a cui hanno partecipato lo stesso Carrus; Fabrizio Abis, sommelier dell’Associazione italiana sommelier; Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra e Luca Vitaletti, agronomo della Cantina gallurese.

Siddura 2055-1

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Loriana Pitzalis 4 copia

E’ in corso di svolgimento, oggi giovedì 3 dicembre, presso il  Salone del Consiglio del Collegio Romano a Roma, la  conferenza conclusiva del progetto Archeomedsites, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma di cooperazione transfrontaliera  ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013  e attuato dal  MiBACT. Partecipano all’evento, dal titolo  Cultural heritage and development strategies for the Mediterranean, i rappresentati delle istituzioni di tutti i paesi del bacino del Mediterraneo che hanno partecipato al progetto. Il comune di Carbonia è rappresentato dall’assessore della Cultura Loriana Pitzalis.

Il progetto Archeomedsites ha avuto l’obiettivo di creare e sviluppare un processo teso all’adozione di piani di gestione dei siti archeologici e linee guida per garantire la loro salvaguardia, manutenzione e valorizzazione e dei contesti urbani circostanti, anche ricorrendo ad iniziative di scambio di buone pratiche e formazione degli operatori.

Capofila del progetto Archeomedsites è il MIBACT. Il comune di Carbonia è partner insieme al ministero della Cultura del Libano, l’Institut National du Patrimoine della Tunisia, la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea (PaBAAC), la Soprintendenza Archeologica per le province di Avellino-Benevento-Caserta e Salerno, la Soprintendenza Archeologica delle province di Cagliari e Oristano, il comune di Siena e di Firenze, Università di Sassari, FederCultura, Ricerca e Cooperazione.