27 April, 2024
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Fabio Enne (CISL): «Il territorio muore sotto gli occhi indifferenti della Regione».

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«Il Sulcis muore sotto gli occhi della Giunta regionale e di pochi “capobastone” che imperterriti proseguono con la loro opera di smantellamento.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«E’ della settimana scorsa il nostro invito, indirizzato al presidente Pigliaru, di costituire immediatamente un tavolo tecnico che si occupi della grave crisi che attanaglia il Sulcis. All’invito abbiamo allegato una relazione con le nostre proposte. Ad oggi alcuna risposta è pervenuta alla nostra segreteria.

Con evidente indifferenza questa Giunta regionale e ancor più il Governo nazionale dribblano tatticamente il dialogo e il confronto con le parti sociali da noi tanto auspicato. Sembra quasi che le azioni messe in campo dal Comitato per la Mobilitazione Generale Popolare, le proteste, le proposte e gli inviti al dialogo, non interessino proprio a nessuno. Della serie “lasciamo lavorare indisturbato il manovratore”.

In questi ultimi giorni si susseguono le dichiarazioni del “politico di turno” e i proclami del coordinatore Cherchi sul Piano Sulcis. Ci lasciano senza fiato. Non possiamo che rimandare al mittente le inutili frasi di rito pre campagna elettorale. Non ci appassionano e ci lasciano fortemente perplessi.

Il Sulcis sta esalando l’ultimo respiro. La vertenza Alcoa è appesa ad un filo. Il governo Renzi, inefficiente e irrispettoso, prende tempo senza rendere pubbliche e definitive le proposte, sempre che ne abbia, in merito alla questione energetica. Eurallumina non se la passa meglio.

Del rilancio del territorio grazie al Turismo, l’artigianato, l’agricoltura e la pesca non si intravvede alcuna programmazione all’orizzonte. Insomma, il deserto all’orizzonte.

Le istituzioni sono lontane anni luce dalle esigenze reali dei territori. Occorre avere responsabilità e senso civico, visione collettiva.

Sollecitiamo, ancora una volta, il presidente Pigliaru. La convocazione del tavolo è improcrastinabile, diversamente, saremo costretti a prendere atto di un silenzio irresponsabile e poco accorto. Noi – conclude Fabio Enne – non resteremo certamente a guardare.»

Fabio Enne 55

   

A Sant'Antioco cresc
Giuseppe Bonanno (pr

giampaolo.cirronis@gmail.com

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