29 April, 2024
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E’ stato ritrovato vivo a mezzogiorno in località Riu Alinu, in territorio di Sarroch, il signor P.S., 76 anni, disperso dal 13 pomeriggio tra i monti di Domus de Maria, nei quali si era recato con degli amici per cercare funghi.

L’uomo ha incontrato un cercatore di funghi che ha immediatamente allertato i carabinieri impegnati anch’essi nelle ricerche riprese stamattina con le prime luci dell’alba ed è stato poi condotto nella stazione carabinieri di Domus de Maria, era in perfetta forma fisica ed ha riferito di aver camminato di giorno e dormito la notte.

Stamane erano impegnati per la ricerca nella zona 11 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, con operatori addestrati per il soccorso in forra e due piloti per l’utilizzo di drone che hanno supportato le ricerche con l’Hyperion, un SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) dotato di telecamera e camera termica.

Hanno operato anche i Vigili del fuoco, il Corpo forestale di vigilanza ambientale ed i carabinieri.

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Qualità ambientale, storicità e integrità del paesaggio urbano, presenza di attrattori turisti rilevanti e strutture ricettive, numero degli abitanti: sono questi alcuni dei parametri per l’adesione alla nascente “Rete dei borghi caratteristici di Sardegna”, fissati dalle Linee guida approvate dalla giunta regionale nell’ultima seduta e contenute in una delibera proposta dall’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas.

«Le nostre piccole comunità sono uno dei tesori più autentici della Sardegna – dice Barbara Argiolas – e vogliamo che diventino il fulcro di una offerta turistica strutturata, riconoscibile e sostenibile, capace di attrarre nuova domanda, sviluppare nuove stagionalità che si affianchino al balneare e valorizzino le zone interne dell’isola dal punto di vista turistico.»

La “Rete dei Borghi caratteristici di Sardegna” è stata istituita dall’articolo 39 della legge sul turismo, la 16 del 2017. Spiega Barbara Argiolas: «In Italia e in Europa, i borghi, sono una destinazione emergente che sta ottenendo crescente attenzione mediatica e richiama sempre più visitatori: offrono occasioni di turismo lento incentrate sulla condivisione di culture ed esperienze tra viaggiatori e abitanti locali, e permettono di immergersi nella storia, nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del territorio. È un’ascesa certificata anche dal Mibact, che ha celebrato “L’Anno dei Borghi” nel 2017, con molteplici iniziative alle quali hanno partecipato anche la Regione e le nostre comunità».

In Sardegna sono 57 i piccoli centri certificati dalle varie associazioni nazionali: 6 “Borghi Bandiera Arancione” (Touring Club Italia), 6 “Borghi più Belli d’Italia” e 45 “Borghi Autentici d’Italia”. «I Borghi – commenta l’assessore del Turismo – sono un tassello fondamentale del progetto contenuto nel nuovo Piano strategico del turismo e basato su sostenibilità ambientale, economica e sociale, su tutela e riproposizione in chiave innovativa delle ricchezze materiali e immateriali dei piccoli centri».

Ecco i parametri individuati dalle Linee guida approvate dall’esecutivo e condivise con l’Assessorato degli enti locali. Prima di tutto, il numero degli abitanti, che dovrà essere pari o inferiore a 5.000: i Comuni più grandi, ma aderenti alle associazioni Borghi più Belli d’Italia, Borghi Bandiera Arancione (Touring Club Italia) e Borghi Autentici d’Italia, in possesso di tutti gli altri requisiti necessari all’iscrizione, potranno comunque chiedere una deroga. Poi, tra le altre cose, dovranno essere centri di antica formazione che: conservino l’originale modello insediativo, i caratteri costruttivi degli edifici riconoscibili e curino il decoro del centro urbano; abbiano attenzione per la gestione sostenibile del territorio; offrano servizi di informazione e comunicazione turistica; presentino attività organizzate e aperte ai visitatori del borgo, di carattere culturale, tradizionale, sportivo, musicale e la produzione di “Filiere di qualità certificata” o di prodotti DOC, DOCG, DOP, IGP nella rete commerciale e nei pubblici esercizi del Borgo; ospitino strutture ricettive e di ristorazione aperte tutto l’anno.

«La “Rete dei Borghi caratteristici di Sardegna” si propone come offerta di comunità che diventa turistica e culturale, improntata ad accoglienza e qualità, nei circuiti di promozione nazionali e internazionali. Nei borghi infatti ritroviamo un’idea di Sardegna incentrata sulle persone, la cultura e l’identità più autentica, dal quale può nascere uno sviluppo turistico sano, che valorizzi i progetti territoriali attraverso una governance centrale capace di creare relazioni tra tutti i soggetti coinvolti. La capacità dei centri minori di attrarre flussi turistici è legata alla partecipazione a “reti territoriali” e “reti di comunità”, che rendono fondamentale il protagonismo delle comunità nel loro insieme, e quello degli amministratori, operatori economici, sociali e culturali intorno a comuni interessi e obiettivi. Sarà così possibile anche attivare percorsi virtuosi dei territori che contribuiscano alla riduzione dello spopolamento nelle zone interne creino nuova occupazione. Inoltre – conclude l’assessore del Turismo – il riconoscimento a livello regionale consentirà di beneficiare di incentivi finalizzati al mantenimento e al miglioramento degli standard richiesti per l’inserimento nella Rete e l’utilizzo di risorse comunitarie che l’Assessorato mette a disposizione proprio per i borghi.»

Sarà ora compito dell’assessorato regionale del Turismo predisporre il Disciplinare che indicherà il procedimento amministrativo di riconoscimento come “Borgo Caratteristico di Sardegna” dei Comuni sardi in possesso dei requisiti indicati nelle Linee Guida.

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Raptus: sostantivo maschile, dal latino raptus, rapimento, derivato da rapere, rapire. In psichiatria, impulso improvviso e incontrollato che, in conseguenza di grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti. Oppure, momento di ispirazione intensa e improvvisa, di fervore creativo, nel migliore dei significati. Ma oggi quella parola viene utilizzata quando è un fenomeno tragico come il femminicidio a riempire le pagine di cronaca nera di giornali e tv. E RAPTUS. Dal mito greco al femminicidio, è il titolo dello spettacolo inserito nel cartellone della Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata e promossa da Cada Die Teatro alla Vetreria di Pirri e che sarà in scena sul palco del centro culturale sabato 17 novembre, alle 21.00, e domenica 18, alle 18.00.

“Raptus” è una produzione di Cada Die Teatro, di e con Rossella Dassu, con la regia di Alessandro Lay, che ha collaborato anche alla drammaturgia (voce fuori campo: Francesca Mazza; disegno luci, audio: Giovanni Schirru; elaborazione suono: Matteo Sanna), inscritta nelle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e inserito nelle manifestazioni di “Viva la libertà – Cagliari ciontro la violenza”, promosse dal comune di Cagliari (Assessorato alle Pari Opportunità). Domenica 18, dopo lo spettacolo Rossella Dassu e Alessandro Lay dialogheranno con Daniela Paba, che aderisce alla rete Giulia giornaliste, impegnata nella difesa dei diritti delle donne.  

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Il sardista Christian Solinas è stato eletto vicepresidente vicario della commissione Antimafia del Senato ma resta in pole position per la candidatura a governatore del centrodestra.

Lo ha annunciato lo stesso senatore con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

«Questa mattina ho avuto l’onore di essere eletto a scrutinio segreto vicepresidente vicario della Commissione bicamerale d’inchiesta Antimafia – ha scritto Christian Solinas -. Oltre la rinnovata gratitudine per la stima e la considerazione che Matteo Salvini mi ha voluto riservare anche in questa occasione, avverto per intero la responsabilità alle quali mi chiama questo alto ruolo nelle istituzioni democratiche. Sono stati giorni intensi di valutazioni complesse e trattative importanti. Credo sia un giusto punto di equilibrio – ha aggiunto Christian Solinas -, che non ipoteca le scelte che saremo chiamati a fare da qui a breve come avrebbe fatto un’eventuale Presidenza diretta. È un punto di serietà, perché l’importanza e il perimetro degli argomenti e dei poteri connessi alla Commissione meritano una guida stabile e duratura. Una scelta ponderata, senza rimorsi nè rimpianti, per chi – come me, sardo e sardista – ha concluso Christian Solinas – porta sempre e prima di tutto la Sardegna nella testa e nel cuore. Fortza Paris!!!»

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Martedì sera si è tenuta la riunione del Consiglio comunale di Sant’Antioco, con all’ordine del giorno due punti: un’interrogazione, presentata dal consigliere Massimo Melis, inerente una richiesta di informativa, sullo stato di attuazione delle procedure del Piano Sulcis, riguardo i lavori per l’attraversamento dell’istmo e la circonvallazione; e una mozione, presentata sempre dal consigliere Massimo Melis, tesa a rilevare le situazioni di precarietà vissute durante la stagione estiva, in particolare per quanto riguarda le spiagge, la viabilità e la prevenzione incendi.

«La risposta all’interrogazione data dal sindaco – scrive in una nota il consigliere Massimo Melis -, purtroppo non ha portato elementi di novità, riguardo alla delibera di Consiglio Comunale del 6 marzo 2018 ove si chiedeva la rimodulazione degli interventi riguardanti nuovo ponte e circonvallazione. Prendendo, supinamente, praticamente atto di questa situazione, il Sindaco ha dichiarato al Consiglio, inoltre, che non era nel suo stile incatenarsi per ottenere le cose. La posizione delle opposizioni è stata netta e decisa, proponendo al Sindaco forme di lotta importanti, alle quali tutta l’opposizione presente in aula si è detta disposta a garantire la sua partecipazione per il bene del paese.»

«Riguardo il secondo punto all’ordine del giorno – rimarca Massimo Melis – la situazione delle spiagge quest’anno è stata catastrofica, a partire da Cala Lunga, interdetta per negligenza grave dell’amministrazione, per proseguire con Cala Sapone, resa fruibile solo a fine luglio, e terminare con Coaquaddus in gran parte della stagione occupata dai banchi di posidonia spiaggiata, per poi intervenire confusamente in pieno luglio, con la ruspa anche in tarda mattinata, con la presenza dei turisti a pochi metri. Per tutta l’estate un cantiere comunale ha limitato la viabilità nell’arteria principale del paese, nel momento del massimo flusso turistico, nonostante un regolamento comunale vietasse l’esercizio dei lavori in quel periodo. Inoltre sempre sullo stesso tema, per tutto il mese di luglio la passeggiata del lungomare è stata limitata da un cantiere per la manutenzione delle beole, creando grosso disagio agli operatori delle barche di pesca turismo, oltre che a turisti e antiochensi che passeggiavano sul lungomare. L’ultimo punto della mozione riguardava la prevenzione incendi, riferita soprattutto alla pineta comunale, è chiaro che gli interventi di prevenzione sono sconosciuti all’amministrazione e che, ancora una volta, essa si affida ciecamente alla buona sorte, per fortuna quest’anno è andata bene. Lo stato dei luoghi è desolante con abbondanti rifiuti sparsi nel sottobosco e a coronamento dell’incuria sono stati riscontrati numerosi alberi secchi segno di sofferenza del complesso verde.»

«Ancora una volta – conclude Massimo Melis – i sacrifici delle opposizioni, tesi ad aiutare la maggioranza, rimbalzano dalla condizione di permalosità, che dal primo giorno caratterizza il Sindaco ed il suo gruppo di maggioranza, a discapito della collettività antiochense.»

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Si terrà domani, venerdì 16 novembre, alle 10.00, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Centro per l’Impiego di Alghero, trasferito nei nuovi locali in via Sergio Atzeni 8. Saranno presenti l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, il sindaco di Alghero, Mario Bruno, e il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi.

A seguire l’Open Day, organizzato dal Centro per l’Impiego di Alghero, “Prospettive occupazionali: la parola chiave è la formazione”, un’intera giornata di approfondimenti sul tema, rivolta ai disoccupati di tutte le fasce di età, iscritti ai CPI dell’area, ai rappresentanti istituzionali, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e degli enti di formazione.

Fino alle 18.00, per i giovani che parteciperanno all’open day, le agenzie formative e gli Istituti Tecnici Superiori del territorio presenteranno la loro offerta formativa.

Dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 16.30, sono in programma due laboratori informativi: Fabio Roma, funzionario dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e delegato OCSE per il programma internazionale per l’Analisi delle Competenze degli adulti (PIAAC) terrà il focus dal titolo “Le competenze per vivere e lavorare oggi”; a cura del servizio Risorse Umane e Formazione dell’Agenzia Sarda per il Lavoro si terrà un approfondimento sulla formazione e i nuovi scenari per la valorizzazione, la certificazione e lo sviluppo delle competenze.

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Il grande numero di domande presentate, l’urgenza di dare risposte rapide alle istanze e la necessità di estendere il Microcredito a tutti i soggetti non bancabili, non solo i disoccupati. In risposta a tali esigenze è stata varata lo scorso martedì dalla Giunta una delibera che incrementa le risorse disponibili del Fondo Microcredito per complessivi 16 milioni di euro. Il provvedimento, che mette a correre gli importi restituiti dai beneficiari nel corso della precedente Programmazione, 2007-2013, fa in modo che la Sfirs, la società in house della Regione che gestisce lo strumento finanziario, possa procedere ad istruttorie più rapide.

«Il Microcredito è uno strumento che esiste in Sardegna da tempo – ha spiegato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, nell’incontro con il giornalisti oggi a Villa Devoto -. Per farlo decollare abbiamo attinto al Fondo Sociale Europeo, rispettando tutti i limiti e paletti che lo stesso impone. Nato come intervento in favore dei soli disoccupati ha finanziato nell’Isola quasi 4 mila persone, delle quali il 49% donne, che restituiscono il finanziamento meglio di quanto fanno i soggetti bancabili. Essendo il Microcredito un fondo di rotazione, siamo riusciti a rifinanziare l’avviso 2018, e, procederemo alla fine di quest’anno a bandire un nuovo avviso, esteso, quest’ultimo, anche ai soggetti già occupati, dato che rispetto alle somme restituite non si applicano i limiti del Fondo Sociale Europeo: a titolo esemplificativo, potranno accedere al prestito partite IVA e lavoratori precari.»

Sui tempi rapidi delle nuove istruttorie Mura ha dichiarato: «In collaborazione con la Sfirs abbiamo previsto anche di fare in modo che la finanziaria regionale possa dare risposta alle domande ammesse dal bando 2018 in tempi molto rapidi: l’arco di tempo non superiore a 45 giorni è il nostro obiettivo». E sull’impatto occupazionale dello strumento finanziario ha spiegato: «Il Microcredito è uno strumento molto importante per dare una risposta in termini occupazionali, non solo in riferimento ai titolari delle nuove imprese, al lavoro autonomo, che ha aiutato diversi target di persone: quelle non giovani  passate attraverso il programma Flexicurity, ma anche gli under 29 che hanno aderito a Garanzia Giovani. Indirettamente favoriamo il lavoro dipendente, perché i neoimprenditori hanno bisogno di assumere personale. Per la stima dell’impatto occupazionale – ha concluso Virginia Mura – ci confortano gli studi dell’Ente Nazionale per il Microcredito e i rapporti di un Valutatore indipendente chiamato a stimare l’impatto del  Microcredito a livello regionale e ci incoraggiano nell’intenzione di rafforzare ulteriormente la misura. È in programma da parte dell’Assessorato una giornata seminariale nella quale daremo i dati precisi dell’occupazione complessiva generata dal Microcredito in Sardegna, reperiti dal SIL».

La delibera incrementa con 4 milioni di euro la dotazione dell’avviso pubblicato nel mese di gennaio e chiuso lo scorso giugno. L’incremento delle risorse allocate nel bando 2018 (finanziato con 6 milioni di euro a valere sui rimborsi del POR FSE 2007-2013) consentirà di soddisfare tutte le richieste istruite positivamente, tenuto conto del rilevante numero delle domande pervenute: più di 800.

La delibera finanzia inoltre, con ulteriori 12 milioni di euro, anche un nuovo avviso, rivolto anche coloro che, pur avendo un’occupazione, hanno un’idea d’impresa ma non sono “bancabili” e necessitano di un sostegno per l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale.

Lo strumento finanziario è una misura di sostegno per l’avvio d’impresa che consente l’erogazione di prestiti da 5 a 25mila euro a tasso di interesse nullo a soggetti “non bancabili”. Al via nel 2009, con risorse del POR 2007-2013, il fondo ha raggiunto una dotazione finale pari a 78,5 milioni di euro e ha erogato complessivamente 93 milioni di euro. Dal primo bando, del 2010, all’ultimo chiuso lo scorso giugno, il Fondo Microcredito FSE ha finanziato in Sardegna 3921 progetti, dei quali il 49% presentati da donne. L’impatto positivo della misura nel contesto socio economico regionale ha permesso all’esperienza sarda di ottenere un prestigioso riconoscimento a livello internazionale: è stata individuata come buona pratica da European Microfinance Network nell’ambito del progetto ATM for SMEs, disponibile sulla piattaforma del Programma Interreg Europe.

Sono 12.300 le domande presentate dal 2010 ad oggi per 3921 progetti finanziati. Dal 2012 al 2017, sul totale delle imprese ammesse al finanziamento (3890, escluse le 112 domande ammesse in base all’avviso del 2018), 822 hanno restituito il prestito regolarmente e integralmente. I microprestiti ancora in essere sono 2.400, mentre le revoche sono state 840 (metà per cessata attività dell’impresa, metà per uno stato di sofferenza del debito da parte di imprese ancora in vita).

A livello nazionale, secondo l’Ente Nazionale per il Microcredito, che ha analizzato i dati di attuazione dal 2011 al 2014, ogni operazione di microprestito genera 2,43 posti di lavoro (oltre all’imprenditore risultano occupate un’altra persona full time e una terza part time). Se si sottrae al numero delle domande finanziate in Sardegna il numero delle posizioni revocate, o in fase di avvio di procedura, e si moltiplica il risultato ottenuto per il coefficiente 2,43, si può stimare che nell’Isola il Microcredito FSE abbia generato oltre 7.400 nuovi occupati.

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Da domani, venerdì 16, a domenica 18 novembre, Carbonia sarà protagonista della terza edizione dell’evento intitolato “Una miniera di cultura”.

L’iniziativa di promozione dell’editoria libraria sarda, finanziata e coordinata dall’assessorato regionale alla Cultura, fa parte del circuito regionale “L’Isola dei libri” ed è organizzata dall’Associazione Editori Sardi d’intesa con l’assessorato della Cultura del Comune di Carbonia, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, la Società Umanitaria di Carbonia e le librerie locali.

«Si tratta di un’iniziativa fortemente incoraggiata dall’Amministrazione Comunale al fine di diffondere tra i cittadini e gli addetti ai lavori la conoscenza dei libri pubblicati in Sardegna, molti dei quali scritti da autori di talento del nostro territorio che necessitano di essere valorizzati», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«L’evento prevede presentazioni di libri, incontri con gli autori e con le scuole, reading letterari e proiezioni cinematografiche. Gli appuntamenti saranno suddivisi tra la Torre Civica (ex Torre Littoria) e il Teatro Centrale, mentre la Biblioteca comunale ospiterà gli incontri con gli studenti», ha precisato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Nell’arco dei tre giorni sarà inoltre allestita la vetrina completa dell’editoria sarda, una delle poche occasioni in cui scoprire in un unico allestimento le migliori proposte di trenta case editrici isolane.

L’inaugurazione di “Una Miniera di cultura” è prevista per domani, venerdì 16 novembre, alle ore 10.30, nella sala riunioni della Torre Civica. Interverranno il sindaco Paola Massidda, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, l’assessore alla Cultura del Comune di Carbonia Sabrina Sabiu ed il presidente dell’Associazione Editori Sardi (AES) Simonetta Castia.

Tra le curiosità più interessanti nel calendario degli eventi spicca l’incontro di sabato 17 Novembre con Claudio Pozzani, poeta e scrittore genovese, direttore artistico del Festival Internazionale della Poesia di Genova, che porterà in scena “Poetici scavi”.

Nella mattinata di domenica 18 novembre, sarà organizzato un convegno per mettere a confronto i sindaci di diverse località interessate, durante il ventennio fascista, dalla fondazione di centri urbani, come Carbonia, Fertilia ed Arborea.

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Prima sconfitta questa sera per la Dinamo sul campo dello Szolnoki Olaj, in Ungheria, nella quinta giornata del girone eliminatorio della Fiba Europe Cup: 87 a 74. L’incontro è stato equilibrato per 20′ (23 a 22 al 10′, 39 a 37 all’intervallo lungo di metà gara) e in pratica è stato deciso dall’esito del terzo quarto, chiuso dalla squadra ungherese con un margine di 10 punti: 25 a 15. L’ultimo quarto ha visto lo Szolnoki Olaj allungare ancora e, infine, la reazione d’orgoglio sassarese, purtroppo quando era ormai troppo tardi: 87 a 74. La Dinamo ha chiuso con quattro uomini in doppia cifra: Smith 16, Bamforth 25, Cooley 15, Petteway 12.

Con questa vittoria lo Szolnoki Olaj aggancia la Dinamo a quota 9 punti ma la scavalca in testa alla classifica per miglior differenza punti nel doppio confronto diretto (a Sassari la Dinamo si impose in rimonta di 4 punti, 98 a 94). Entrambe sono già qualificate alla seconda fase.

Domani la Dinamo rientrerà in Sardegna e si metterà al lavoro in vista del prossimo incontro di campionato che domenica la vedrà ospitare il Pistoia.

Szolnoki Olaj 87 – Dinamo Banco di Sardegna 74

Parziali: 23 a 22; 16 a 15; 25 a 15; 23 a 22.

Progressivi: 23 a 22; 39 a 37; 64 a 52; 87 a 74.

Szolnoki Olaj: Rowsey 4, Airington 7, Andric 13, Murphy 5, Vojvoda 23, Kovacs 2, Benke 9, Toth 8, Milosevic 16, Csak. All. Dragan Aleksic.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu, Smith 16, Bamforth 15, Petteway 12, Devecchi, Magro, Pierre 1, Gentile 2, Thomas 7, Polonara 5, Diop 1, Cooley 15. All. Vincenzo Esposito.

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Le nuove assunzioni dell’Ats, annunciate per far fronte alla carenza di personale, potrebbero riaprire anche la partita sulla vertenza riguardante il personale delle cliniche di Sant’Anna e Villa Elena. E’ l’appello lanciato dal vicepresidente della commissione sanità in Consiglio regionale Edoardo Tocco: «Le procedure di assunzione per nuovi dipendenti dovrebbero assegnare una corsia preferenziale ai lavoratori impegnati nelle due strutture di via Dante e via La Vega – spiega Edoardo Tocco – con i punti nascita soppressi a causa del piano sanitario regionale». Una battaglia che il rappresentante forzista porterà anche all’interno della Commissione. «Il sistema ha bisogno di nuova linfa che passa attraverso lo sblocco del turnover e il reclutamento di nuove figure nelle strutture. L’emergenza organici nei diversi presidi ospedalieri dovrebbe assicurare l’apertura di un nuovo percorso lavorativo per operatori già qualificati, espulsi dalle case di cura per gli effetti devastanti della riforma sanitaria. Il blocco di Neonatologia del Santissima Trinità, parte della struttura complessa di Ginecologia e ostetricia – conclude Edoardo Tocco -, è uno dei tanti nervi scoperti della sanità isolana, con i reparti che esigono un rafforzamento dell’organico.»

«Il sistema ha bisogno di nuova linfa che passa attraverso lo sblocco del turnover e il reclutamento di nuove figure nelle strutture. L’emergenza organici nei diversi presidi ospedalieri dovrebbe assicurare l’apertura di un nuovo percorso lavorativo per operatori già qualificati, espulsi dalle case di cura per gli effetti devastanti della riforma sanitaria. Il blocco di Neonatologia del Santissima Trinità, parte della struttura complessa di Ginecologia e ostetricia – conclude Edoardo Tocco -, è uno dei tanti nervi scoperti della sanità isolana, con i reparti che esigono un rafforzamento dell’organico.»