19 May, 2024
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La Biennale Internazionale d’Arte di Cerveira, la più antica del Portogallo e della Penisola Iberica, ha scelto San Sperate per la sua prima volta italiana.
Dal 4 maggio al 30 giugno, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero della Cultura Portoghese, giungeranno nel “Paese Museo” sardo le opere di 16 artisti lusitani di diverse generazioni, selezionati all’interno della importante Collezione d’arte della Biennale.
A sancire una sorta di gemellaggio artistico, e non solo, tra due piccole realtà lontane geograficamente ma unite dal filo dell’arte come riscatto sociale. San Sperate e Vila Nova de Cerveira, infatti, sono, rispettivamente da 50 e da 40 anni, dei laboratori di sperimentazione artistica e luoghi d’incontro aperti ad artisti di tutto il mondo, con lo scopo di scambiare e diffondere idee. Questa esposizione rappresenta, anzi, un importante passo nella pluriennale collaborazione tra San Sperate e Vila Nova de Cerveira e tra la Biennale e l’Associazione Noarte di San Sperate.

«Vila Nova de Cerveira, il “Villaggio delle Arti”, e San Sperate, il “Paese Museo” – sottolinea João Fernando Brito Nogueira, presidente della Fondazione lusitana – sono il risultato di comuni denominatori: l’utopia dei promotori, la partecipazione degli artisti, l’entusiasmo della comunità ed il supporto di chi detiene il potere decisionale.»

Ad unire le opere dei 16 artisti è la riflessione intorno ad una questione di attualità a livello europeo ma in realtà planetario, quello delle migrazioni. Italia e Portogallo vivono il fenomeno migratorio con sensibilità e con urgenze diverse. E non è un caso che a curare l’esposizione la Biennale abbia scelto Elisa Noronha, una curatrice che, essendo brasiliana residente in Portogallo, vive in prima persona il tema.
Ad essere indagato dai 16 artisti coinvolti è un preciso aspetto del tema emigrazioni, quello della percezione del territorio. Quella che vive chi emigra ma altrettanto quella che esalano le terre abbandonate o esprime chi giunge o invece è radicato nelle terre di arrivo. Portogallo e Sardegna, sono stati e sono terra di partenze e di approdi, lungo una consuetudine più volte millenaria che ha contribuito a forgiare l’identità lusitana altrettanto di quella sarda.
«L’emigrazione – come sottolinea la curatrice della mostra Elisa Noronha -, è sempre una storia condivisa. Presente in ciascuno e in ciascuna famiglia e in ogni comunità. Coinvolge chi arriva o chi se ne va ma altrettanto chi resta e chi accoglie. Stratifica storia e storie, miti, narrazioni, memorie collettive e individuali. Segna e plasma gli uomini non meno che le terre.»

Ciascuno dei 16 artisti lusitani ha scelto una visione originale, proponendo un racconto suo proprio, cogliendo gli aspetti che per lui risultano essere i più pregnanti. A sortirne è un affresco estremamente composito, assolutamente originale e altrettanto stimolante di visioni e posizioni culturali, di interpretazioni sociali, di approcci ideologici.

Nel corso della mostra il direttore artistico della Biennale, prof. Cabral Pinto, realizzerà un nuovo grande murale nello spazio pubblico, insieme ad altri artisti portoghesi e sardi

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In una mattina come tante altre, all’autrice del testo viene rivolta una domanda molto semplice: “Come prendi il caffè?”. Non pensando assolutamente di generare un silenzio imbarazzante, rispose su due piedi: “Senza zucchero. Come la vita”. Una vita che Francesca Saba, accompagnata in scena da Matteo Sau, racconterà senza sconti nel suo nuovo monologo prodotto da Artisti Fuori Posto, questa sera, alle 20.30, a Palazzo Siotto (Via dei Genovesi 114, Cagliari), aprendo la terza edizione della rassegna “Teatro in Castello e Marina”.

“Senza zucchero” è un monologo teatrale che pian piano diviene un fiume in piena di parole, per dar voce a tutte quelle donne cosiddette “comuni” ma non per questo meno “speciali”. Donne che decidono di curare le loro insicurezze ed i loro inciampi emotivi, con una medicina speciale: la risata.

50 minuti di cinica ironia senza giri di parole, in cui l’autrice non fa sconti a nessuno, nemmeno sul finale, decisamente a sorpresa. Una sola domanda a far da sfondo durante tutta l’esecuzione: “In questo spettacolo, si ride o si piange?”. Anche qui arriva una risposta molto semplice: “Dipende. Come la vita”.

Per la rassegna “Teatro in Castello e Marina” vedremo inoltre in scena la compagnia Teatro Concentrato il 28 aprile con l’ironico “All you can bibbia” nella sala delle mura de “Il Ghetto” in via Santa Croce che il 5 maggio ospiterà anche la compagnia Batisfera Teatro con lo spettacolo di burattini Efisio e la peste, mentre il 26 maggio tornano nuovamente gli Artisti Fuori Posto al Teatro Sant’Eulalia con lo spettacolo grottesco “Tipping point”.

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Cagliari in campo alle 12.30 sul campo del Torino, altra tappa fondamentale verso la salvezza anticipata, nella 32ª giornata del campionato di serie A (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti di linea Lorenzo Gori di Arezzo e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Federico Dionisi di L’Aquila, addetti al VAR Luca Banti di Livorno e Giorgio Schenone di Genova.

Il tecnico granata Walter Mazzarri deve fare a meno di Andrea Belotti e Iago Falque e si affida a Simone Zaza, per trovare i goal che potrebbero portare la sua squadra ancora più in alto in classifica, in piena zona Europa.

Rolando Maran, da parte sua, dovrà fare a meno del capitano Luca Ceppitelli, squalificato, e di Fabrizio Cacciatore, Alessandro Deiola e Lucas Castro (assente da alcuni mesi), infortunati.
«I granata stanno ottenendo tutti questi ottimi risultati non per caso: hanno costruito una squadra forte sia sul piano tecnico che su quello fisico. Dovremo essere bravi a reggere l’impatto fisico – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. La gara della settimana scorsa nascondeva mille insidie: la Spal era reduce da tre vittorie consecutive, era in salute, dunque alcuni aspetti psicologici potevano influire. Infatti, dopo il loro gol abbiamo subito una specie di contraccolpo psicologico. D’altro canto abbiamo mantenuto la lucidità, senza farci prendere dall’ansia. Una delle nostre prove migliori sotto il profilo della capacità di lettura: lo ripeto sempre ai ragazzi, dentro una partita si nascondono almeno altre tre-quattro partite e dobbiamo saperle interpretare tutte, sfruttando i momenti favorevoli, altrimenti si rischia di rovinare tutto. Era un nostro difetto all’inizio del campionato, strada facendo siamo migliorati, ora dobbiamo confermarci.»

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Dyshawn Pierre e Tyrus Mcgee. Fonte: www.dinanobasket.com .

E’ una Dinamo in splendida forma quella che alle 12.00 ospita la Sidigas Avellino, per l’11ª di ritorno della “regular season”. In palio ci sono due punti pesantissimi per l’accesso al tabellone delle rime otto che saranno protagoniste dei playoff scudetto. La squadra di Gianmarco Pozzecco affronta la squadra irpina reduce da sette vittorie consecutive (tra campionato e Fiba Europe Cup) e, in particolare, dalle strepitose vittorie esterne ottenute al Forum di Assago con la capolista del campionato Olimpia e in Israele contro l’Hapoel Holon, con la ferma di continuare a vincere e di agganciarla a quota 28 punti, in piena zona playoff.

La Sidigas Avellino arriva in Sardegna reduce da un periodo opaco che ha portato al cambio di guida tecnica, con le dimissioni e conseguente rescissione consensuale di coach Vucinic e la promozione al suo posto dell’assistant Massimo Maffezzoli, ex Dinamo. Ex, sul parquet, è Lollo D’Ercole, a Sassari dal 2015 al 2017, confermato dalla Sidigas insieme ad Ariel Filloy, Hamandy Ndiaye ed al giovane talento classe 2000 Antonino Sabatino. Altro ex è Caleb Green, protagonista della prima Coppa Italia della Dinamo, arrivato la scorsa estate in Campania con Demetris Nichols, ex Panatinaikos e Cedevita, Keifer Sykes, Matt Costello e l’italiano Luca Campani. Completano il roste irpino Norris Cole, vincitore di due titoli Nba con i Miami Heats, Patric Young, l’ex Trento Ojar Silins, Demonte Harper e Ike Udanoh.

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Martedì scorso, alle ore 18.00, nella sala Remo Branca del Municipio di Iglesias, a conclusione dell’iniziativa del Rotary Club di Iglesias partita in febbraio con il “Concerto per Ilaria”, Il presidente del Rotary Daniele Riva e Luigi Mascia, presidente della Ciclistica Monteponi hanno consegnato il tandem da competizione a Ilaria Meloni, la campionessa italiana ipovedente che ne aveva bisogno per potersi allenare in modo adeguato.

La cerimonia ha avuto inizio con l’intervento della d.ssa Angela Scarpa, assessore dei Servizi sociali, che in rappresentanza del comune di Iglesias, ha dato il benvenuto ai presenti felicitandosi in particolare con Ilaria; hanno fatto seguito gli interventi del rag. Salvatore Meloni, Presidente onorario della Federazione Ciclistica Regionale e delegato del CONI per la provincia del Sud Sardegna, e dei Presidenti delle due associazioni promotrici dell’iniziativa. Tutti hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa ed i problemi incontrati per reperire il tandem per Ilaria prima del fortunato incontro fra la Ciclistica Monteponi ed il Rotary Club di Iglesias; il magg. Riva ha voluto in particolare ringraziare, oltre a Fabio Furia ed i soci rotariani che hanno promosso ed organizzato il progetto, Veronica Maccioni ed Oliviero Farci, che, con la loro esibizione gratuita, e l ‘importante partecipazione dei cittadini iglesienti, hanno consentito di raccogliere la somma che, con l’integrazione del contributo della Società Ciclistica Monteponi, ha permesso l’acquisto del tandem.

I due Presidenti hanno quindi provveduto a togliere il drappo che copriva il tandem, che è quindi stato benedetto dal Cappellano della Caserma Trieste, don Giancarlo Caria, che alla preghiera ha aggiunto una sentita riflessione sull’avvenimento.

Il tandem è quindi stato portato all’esterno e, dopo essere stato “collaudato” da Luigi Mascia ed Ilaria (che avrà il tandem in comodato gratuito esclusivo finché praticherà la sua attività sportiva), è stato affidato ad Ilaria ed alla sua nuova compagna-guida di allenamenti, Sara Sireus, che si sono esibite in alcuni giri della piazza fra gli applausi dei presenti ed accompagnate dal suono benaugurante delle campane della Cattedrale.

Al termine, Ilaria è stata intervistata da alcuni giornalisti di fronte alle telecamere e le interviste (nelle quali Ilaria ha parlato in modo splendido dei suoi incontri con gli altri atleti con disabilità) hanno rivelato una straordinaria giovane donna: pressoché non vedente da poco dopo la nascita (0 decimi in un occhio, 1 decimo nell’altro), è riuscita a prendere lalaurea breve in Scienza delle comunicazioni, a vincere un Giro d’Italia e due titoli italiani in pista per atleti paralimpici, in tandem con la guida di un’atleta non più giovane, Patrizia Spadaccini, ed ora sogna di prendere un master in giornalismo sportivo e di andare alle paralimpiadi di Tokio (o, se non ci riesce dato il non molto tempo a disposizione, alle successive).

  

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E’ stata inaugurata questa mattina, nell’area parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la nuova area sgambamento cani.

Si tratta del primo dog park della città di Carbonia. Una zona, di circa 1.000 metri quadrati, aperta 24 ore su 24, che mira a diventare un punto di riferimento per tutte le famiglie proprietarie di cani. Una nuova area destinata ai nostri cani, che potranno circolare liberamente senza guinzaglio e privi di museruola, pur rimanendo sotto la vigilanza attiva dei loro accompagnatori.

«Apre un nuovo servizio nella città di Carbonia, che per la prima volta si doterà di un’area verde per cani. Uno spazio attrezzato e dedicato al divertimento e alla socializzazione dei nostri amici a quattro zampe. L’iniziativa nasce a seguito dello scrupoloso lavoro portato avanti dalla IV Commissione Consiliare Permanente, che ha redatto un regolamento approvato dal Consiglio comunale il 7 febbraio scorso. Una piccola conquista di civiltà per tutelare il benessere dei nostri “migliori amici” e dei loro padroni», ha detto il sindaco Paola Massidda.

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E’ stata annullata la conferenza della musicologa Miriam Quaquero dal titolo “Il Conservatorio di musica di Cagliari, il cuore musicale della città”, che lunedì 15 aprile avrebbe dovuto aprire il IX festival pianistico del Conservatorio.

Gli appuntamenti con la manifestazione pertanto prenderanno il via martedì 16 aprile, alle 18.00,nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana con una conferenza del musicologo Felice Todde su “Conservatorio ed Ente Lirico: dall’Orchestra Monteverdi all’Orchestra e Coro stabili”.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, pianista e docente al “Da Palestrina”, il festival quest’anno è dedicato agli ottant’anni dell’istituzione di alta formazione.

Su questo tema verterà, oltre all’incontro di martedì, anche quello di mercoledì 17 aprile, sempre alle 18.00, nell’aula magna del “Da Palestrina”, dove il musicolo Antonio Trudu parlerà di “Le Avanguardie musicali al Conservatorio”.

Dopo le conferenze introduttive il Festival pianistico entra nel vivo il 6 maggio col primo dei sei concerti in programma. Protagonista sarà l’Ensemble Palestrina con la partecipazione del violinista Attilio Motzo e della pianista Angela Oliviero.

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«La spinta sull’acceleratore impressa dalle regioni del Nord, che chiedono più poteri e risorse, non può e non deve lasciarci indifferenti. E’, al contrario, l’occasione per pretendere il riconoscimento principio di insularità.»

Lo sostengono il coordinatore regionale dei Riformatori, Pietrino Fois e i consiglieri regionali dei Riformatori Michele Cossa, Alfonso Marras, Aldo Salaris, Giovanni Antonio Satta, che  hanno chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, per condividere tutte le nuove iniziative sull’insularità nei confronti del Governo e del Parlamento.

Il federalismo differenziato procede, sottolineano i Riformatori, e proprio in queste ore Zaia (Veneto) e Fontana (Lombardia) hanno incontrato le commissioni parlamentari per spiegare le ragioni della loro richiesta di maggiore autonomia e di maggiori risorse economiche. Dinamismo e tempistiche, quelli delle regioni del Nord, che non devono passare inosservati. Da qui il monito: «Dopo la disponibilità manifestata verso i sardi da tanti autorevoli esponenti della politica nazionale, non ultimi il vice presidente del Consiglio Salvini ed il sottosegretario della Presidenza Giorgetti di sostenere il principio di insularità, è indispensabile che i sardi vadano a Roma a difendere il proprio diritto ad avere pari opportunità con tutti gli altri italiani!».

«Noi sardi siamo consapevoli che le richieste delle regioni del Nord Italia rischiano di innescare processi di rivendicazione egoistica che possono creare nuovi problemi alle regioni più deboli – proseguono i Riformatori sardi -. E’, dunque, indispensabile che i sardi, guidati dalle loro massime rappresentanze istituzionali,  passino subito dalle parole ai fatti e vadano immediatamente a Roma a spiegare l’unicità assoluta e peculiare della nostra condizione di insularità e di perifericità, chiedendo che – attraverso l’inserimento del principio di insularità in Costituzione – l’intera comunità nazionale si faccia garante del nostro diritto ad avere uguali diritti di tutti gli altri cittadini italiani.»

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Scade il 6 maggio il bando di concorso del “Premio Amnesty International Italia”, sezione Emergenti, organizzato nell’ambito del festival Voci per la libertà.

Il festival è in programma dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo): dopo una anteprima il 18, nei giorni 19 e 20, si svolgeranno dal vivo le semifinali del contest, a cui prenderanno parte quattro artisti per serata, mentre il 21 ci sarà la finale con cinque di loro.

Possono iscriversi tutti i gruppi o solisti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e genere musicale. Tutte le informazioni sul concorso, i premi, le modalità di iscrizione e il bando completo sono disponibili all’indirizzo www.vociperlaliberta.it .

Giovi e la Massimo Francescon Band

Uno degli otto semifinalisti è stato appena definito. Si tratta di Giovi e la Massimo Francescon Band con il brano “Quello che io non so”, in qualità di vincitori del Premio Web Social 2019, grazie ai voti raccolti sul sito di Voci per la libertà tra tutti i concorrenti che si erano iscritti entro il 15 marzo (ben 61). L’iniziativa ha avuto un successo notevolissimo: ci sono stati oltre 100.000 ascolti con quasi 30.000 voti espressi.

Grazie a ciò Giovi e la Massimo Francescon Band si aggiudicano anche un pacchetto promozionale offerto dal MEI, il Meeting degli Indipendenti, partner storico di Voci per la libertà.

Tutti gli altri concorrenti restano comunque ancora in lizza per partecipare alle semifinali di luglio. L’Associazione Voci per la libertà sceglierà infatti fra loro e gli iscritti successivi altre sette proposte, che si batteranno assieme al vincitore del Premio Web Social nelle semifinali a Rosolina mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia Emergenti.

Nelle serate si esibiranno in veste di ospiti anche importanti nomi della musica in Italia, che saranno annunciati nelle prossime settimane. In particolare, in occasione della finale del 21 luglio saliranno sul palco anche Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, come vincitori del Premio Amnesty International Italia nella sezione “Big” con il brano “Salvagente”.

Giovi e la Massimo Francescon Band hanno una particolarità importante: si sono conosciuti proprio a Rosolina mare in occasione di Voci per la libertà, nel 2017. Già da allora avevano pensato ad una collaborazione, che si è concretizzata proprio recentemente. “E perché non iniziare appunto da dove tutto è partito? In fondo è il ritorno che dà senso ad ogni viaggio” si sono detti.

Giovi è di Rovigo ed ha sedici anni (classe 2002). Nonostante la giovane età ha già avuto diversi riconoscimenti, ad esempio è stato da poco finalista nel Premio Fabrizio De André.

 

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Ieri, in occasione delle imminenti festività pasquali, nella Basilica di “N.S. di Bonaria” in Cagliari, l’arcivescovo di Cagliari S.E.R. mons. Arrigo Miglio ha presieduto la celebrazione del tradizionale Precetto Pasquale Interforze, concelebrata unitamente ai cappellani militari presenti sul territorio.

Alla solenne funzione religiosa, presenziata dal Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Corpo D’Armata Giovanni Domenico Pintus, dalle più alte Autorità Civili e Militari dell’Isola, dalle rappresentanze delle quattro Forze Armate, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Guardia Forestale, dei Corpi Armati dello Stato e dei Vigili del Fuoco di stanza a Cagliari e centri viciniori, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e i familiari dei militari caduti nei diversi teatri operativi.

In occasione della solenne funzione religiosa, che rappresenta, un importante momento di aggregazione e meditazione spirituale per tutti gli uomini e le donne in uniforme e il coro polifonico interforze, ha accompagnato il solenne rito liturgico.