28 April, 2024
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“Mariapoli dei ponti”, così è stata definita da una degli oltre 400 partecipanti, l’evento che per 4 giorni, dal 25 al 28 aprile si è svolto tra il Palazzetto dello Sport e le piazze nel cuore di Alghero. “Ponti tra etnie, chiese, religioni, generazioni, transazioni. Come la città di Alghero che ci ha accolto, tra tradizione e innovazione, tra radici e nuovi germogli”.

L’intento pare riuscito: mostrare che una cultura di fraternità è possibile, se INSIEME, come recitava il titolo. Di fronte alle enormi sfide che si pongono oggi, il cambiamento è possibile “solo se si muovono i cuori, solo se ci si riscopre fratelli”.

È questo un impegno di vita riproposto nei giorni della Mariapoli dalla voce (in videoregistrazione) di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ente che ha promosso l’evento. Un impegno assunto inizialmente da un piccolo gruppo, 70 anni fa, a partire da quel primo viaggio di Chiara dell’aprile 1949 a Sassari e a Sanluri, gruppo poi cresciuto e diffuso in tutta l’isola, che in questi giorni ha dato vita alla Mariapoli. Coinvolgendo tutte le fasce di età, a cominciare dai più piccoli, dai ragazzi e dai giovani che hanno avuto un ruolo di protagonisti.

Ancora una volta, in questa originale convivenza, come avviene ogni anno da decenni in varie parti del mondo, si è realizzata la sua caratteristica: essere bozzetto di una società dove l’amore scambievole richiesto dal Vangelo diventa motore di trasformazione sociale.

Trasformazione che ad Alghero si è mostrata attraverso le molte vie alternative presentate in questi giorni, come: l’economia civile, antidoto alla cultura del consumo e dello scarto, il disarmo con l’impegno per la riconversione dell’industria bellica, l’accoglienza del diverso, la famiglia, inserita in una rete di famiglie che diventa cellula viva della società al di là di tutti gli attacchi e le sfide, la salvaguardi  del creato avvertita in tutta la sua urgenza. Ed è stato questo il momento culmine che ha segnato nuovo impegno su questo fronte.

“L’ambiente è divenuto fonte di guadagno e di consumo e non più fonte di vita, ma di morte”. Un grido risuonato con forza che chiamava una risposta. Sul palco, dopo l’immersione nelle meraviglie della natura, il giorno precedente, con l’escursione al Parco di Porto Conte, si è reso visibile l’INSIEME di giovani e adulti di diverse confessioni cristiane e religioni, provenienti non solo d

«L’ecologia viene definita “scienza della nostra casacomune” e “arte delle relazioni”, “dell’interdipendenzadegli esseri viventi.»

Così ne parla la pastora battista, Elisabeth Green.

Si prende coscienza che il degrado ambientale, alla radice, è provocato da “una malattia dello spirito umano”. Se ne fa portavoce Gabriella Toselli, responsabile della comunità della religione Bahai di Sassari. La voce di un vescovo, Giovanni Dettori, risuona nella preghiera corale insieme ai giovani, con forti denunce. Viene invocato il perdono di Dio e «nuova energia per trasformare le idee in amore e l’amore in opere». È l’assunzione collettiva di nuova responsabilità verso le generazioni del presente e del futuro. È un momento di intensa sacralità che interpella ciascuno e insieme, nel decidersi per un diverso stile di vita.

A conclusione della 4 giorni, domenica scorsa, la concelebrazione presieduta dal vescovo di Alghero, mons. Mauro Maria Morfino. Definisce l’amore scambievole “il primo sacramento”. Dà una forte sottolineatura all’INSIEME. «Il Risorto si fa vedere solo quando Tommaso ritorna nella comunità degli apostoli. Questo stare insieme è la grande possibilità di vedere Dio, quando tutti dicono che Dio è morto. Ed è del suo cuore che abbiamo bisogno: per vivere la vita umana, per ‘spezzarci’ per i fratelli. Ecco il perché dell’Eucarestia». È il “viatico” per portare là dove ognuno vive la cultura della fraternità sperimentata in Mariapoli.

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Quattro giornate fitte di incontri e presentazioni letterarie, mostre, concerti e altro ancora: dal 6 al 9 giugno ritorna Licanìas, il festival di casa a Neoneli (OR), una manifestazione cresciuta nel tempo fino a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel panorama delle iniziative culturali in Sardegna.
L’appuntamento promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu si sposta dunque, ed è un novità significativa, dal consueto periodo di inizio autunno alla tarda primavera; resta invece fissata per i primi di ottobre Sa Fregulada, la rassegna enogastronomica nel cui seno è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas. Altra novità di rilievo, l’esordio del Premio Licanìas, un concorso letterario di narrativa per autori nati o residenti in Sardegna.
Da giovedì 6 a domenica 9 giugno, oltre quaranta ospiti, tra scrittori, giornalisti, musicisti e artisti, animeranno il centro storico di Neoneli, tra le piazze, le strade e le caratteristiche case in trachite, per un denso cartellone di appuntamenti che comprende anche una sezione dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Tra i nomi di spicco Massimo Zamboni, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Cotroneo.

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«Un’occasione importante nella lotta alle infezioni correlate all’assistenza, un’occasone per noi operatori, oltre che per la sicurezza dei pazienti ricoverati nelle nostre strutture.»

Così ieri il direttore dell’unità operativa Direzione igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, professor Paolo Castiglia, ha aperto l’incontro dedicato alle celebrazioni per la giornata mondiale per l’igiene delle mani che, nell’aula A del complesso biologico di viale San Pietro ha coinvolto operatori sanitari dell’Aou, dell’Ats e studenti specializzandi e studenti di medicina. L’incontro è stato l’occasione per presentare la sfida per la creazione di messaggi efficaci sul tema dell’igiene delle mani e il progetto che ha coinvolto 10 reparti Aou a medio alto rischio infettivo.

È stato proprio Paolo Castiglia a ricordare come l’igiene delle mani rappresenti una delle strategie da adottare per vincere la sfida globale per la sicurezza dei pazienti. E il progetto avviato nel 2017 dall’Aou di Sassari all’interno delle proprie strutture, con l’obiettivo di sensibilizzare alla corretta esecuzione di igiene delle mani, ha proprio questa finalità. Un progetto che si inserisce nelle percorso tracciate dall’Organizzazione mondiale della sanità che, con l’obiettivo di ridurre le infezioni correlate all’assistenza, dal 2009 ha elaborato le linee guida in materia.

Il progetto sperimentale, avviato da parte della struttura complessa Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Aou, ha coinvolto 10 reparti (sei del plesso cliniche universitarie e quattro del Santissima Annunziata), ha fatto registrare un netto miglioramento generale in tutte le strutture. In relazione al traguardo indicato dall’Oms, il reparto di Clinica medica ha registrato il miglior risultato. I premi, magliette per gli operatori, chiavette elettroniche usb e orologi da camice sono stati consegnati dal direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini al direttore della Clinica medica, professore Roberto Manetti e alla coordinatrice dottoressa Simona Farina.

«Gli studiosi sostengono che nel mondo una più accurata igiene delle mani potrebbe salvare ogni anno oltre 8 milioni di persone ricoverate», ha sottolineato nel suo intervento il direttore amministrativo dell’Aou, ricordando i dati diffusi dagli studi in materia. «Nell’unione europeaha ricordato si stima che 3,2 milioni di pazienti si ammalano per infezioni durante il ricovero e di questi 37mila muoiano a causa delle conseguenze correlate». Il professor Alessandro Maida, igienista e rettore emerito, ha tracciato una sintesi della storia dell’igiene delle mani, mentre il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Sassari, Nicola Addis, ed il preside della Facoltà di Medicina, Andrea Montella, hanno posto l’accento sulla prevenzione e sulla necessità che queste pratiche diventino abitudinarie.

Premiati dal presidente del corso di laurea in Infermieristica, professor Pasquale Bandiera, anche gli studenti che hanno partecipato alla sfida creativa, volta alla creazione di messaggi efficaci sul tema dell’igiene delle mani e rivolta ai corsi di studio della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Professioni sanitarie, Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria). Gli studenti che si sono aggiudicati il premio per la sezione artigrafiche, Giovanna Ruiu, Marilena Pisano, Francesco Sebastiano Carta ed Alessandro Nieddu, hanno realizzato un’immagine da applicare alle cover degli smartphone che raffigura delle mani sotto un getto d’acqua e lo slogan Invisibili ma presenti, sfreghiamoli.Il premio sezione Roll-up, con un disegno che raffigura una bambina che si lava le mani e la frase Se le mani lavi bene al batterio non conviene.Se c’è tanta pulizia prende i piedi e scappa via” è andato ad Angela Uda. Il premio per la sezione video, infine, realizzato con il contributo degli alunni e delle maestre della scuola elementare “Figlie di Maria” di via Muroni a Sassari, è stato consegnato a Cristina Del Cuoco.

A precedere le premiazioni le relazioni delle dottoresse Lucia Pesapane ed Alessandra Palmieri e dell’infermiera epidemiologa Sabina Bellu della struttura complessa Direzione Igiene.

Durante la mattinata gli operatori della Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, in collaborazione con gli specializzandi della scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva, hanno svolto un’importante azione di comunicazione e divulgazione inserita nell’ambito delle attività di pubblic engagement dell’Ateneo sassarese. Agli ingressi dei presidi ospedalieri, Santissima Annunziata e palazzo Clemente, hanno illustrato le corrette modalità per l’igiene delle mani quindi distribuito gadget, magliette e gel antisettico per la disinfezione della mani. Con l’ausilio di un box pedagogico, munito di lampada fluorescente, hanno quindi mostrato ai 1.000 partecipanti all’iniziativa, tra personale medico e infermieristico, pazienti e visitatori che hanno disinfettato le mani, l’efficacia dell’azione di igienizzazione.

Alla riuscita della giornata hanno contribuito anche imprese locali, Medical spa, Ecolab, Memis srl, Gioielleria idee preziose e Marras e Usai catering, che hanno risposto all’avviso-invito pubblicato dall’Aou di Sassari per la sponsorizzazione della campagna di informazione e sensibilizzazione.

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Donare gli organi è un gesto di grande solidarietà e altruismo. Al fine di sensibilizzare la cittadinanza in merito all’importanza di un atto di generosità che, se seguito dal trapianto, può salvare vite umane, il comune di Carbonia ha organizza
to, in collaborazione con Sardegna CORT (Centro Operativo Regionale Trapianti) e con OPI (Ordine Professioni Infermieristiche) Carbonia Iglesias, un incontro pubblico dal titolo “Una scelta in Comune”, che si svolgerà venerdì 10 maggio, alle ore 16.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Si ricorre al trapianto quando una grave insufficienza d’organo o una grave malattia del sangue non risulta curabile con altri trattamenti medici; spesso, infatti, il trapianto è una terapia salvavita, come nel caso rappresentato da una grave insufficienza cardiaca, al fegato, ai polmoni e all’intestino.
«Alla base del trapianto c’è la donazione, un atto volontario, consapevole e gratuito. Risulta però necessario che si rendano disponibili sempre più donatori che, con il loro nobile gesto, possono dare un contributo efficace alle tante richieste dei pazienti in attesa di trapianto», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

«In questo contesto assolvono un ruolo importante i Comuni e, nel caso specifico, l’Ufficio Anagrafe, individuato quale punto di raccolta e registrazione delle dichiarazioni di volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti», ha spiegato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

A tutte le persone maggiorenni, infatti, in occasione del ritiro o del rinnovo della carta d’identità, è offerta una modalità aggiuntiva con la quale esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione.
Tutti questi aspetti verranno approfonditi da qualificati esperti del settore nel corso dell’incontro di venerdì 10 maggio, di cui alleghiamo la locandina.

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Sardegna Ricerche finanzia cinque borse di studio per la partecipazione alla summer school internazionale di tessitura LUNA(Laboratorio Unico Nuove Attività), che si terrà a Samugheo (OR) dal 28 al 30 agosto 2019. La scuola è organizzata dall’associazione NAPAS, che cura la realizzazione di progetti culturali sull’arte tessile. NAPAS è stata fondata da Giuseppe Demelas, amministratore dell’azienda Mariantonia Urru, che da anni porta avanti un rilancio aziendale attraverso la riscoperta della tradizione e la rielaborazione dei prodotti in chiave contemporanea.
La scuola, rivolta a venti allievi, promuove il dialogo tra designer e artigiani attraverso l’apprendimento e la pratica di tecniche tradizionali e la sperimentazione di linguaggi innovativi. L’obiettivo della summer school è fornire ai partecipanti le basi per la progettazione e la lavorazione di tappeti e tessuti. Le docenti sono le maestre tessitrici dell’azienda Mariantonia Urru, la designer Paulina Herrera Letelier, Angelika Rösner, docente di design della Hochschule Niederrhein – Università delle scienze applicate (Germania) e Miyako Hanashiro, professoressa di tessitura dell’Università delle arti di Okinawa (Giappone).
Le borse di studio, del valore di 600 euro, coprono i costi di iscrizione alla summer school e di vitto e alloggio per i tre giorni di svolgimento delle lezioni, con pernottamento il 28 e 29 agosto. Per partecipare alla selezione c’è tempo fino alle ore 13:00 del 17 giugno.
Il bando sarà presentato al pubblico giovedì 9 maggio, alle 17.30, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, alla conclusione del workshop “Quando il sapere artigiano incontra il design: tessitura, tradizione e design di progetto”, organizzato dallo Sportello proprietà intellettuale di Sardegna Ricerche nell’ambito di “Punti di frontiera”, il progetto che ha l’obiettivo di indagare, stimolare e sostenere i saperi tradizionali della Sardegna, in particolare quelli legati all’artigianato artistico.

 

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Grande successo per l’edizione numero 660 della festa di Sant’Antioco Martire, patrono della città e di tutta la Sardegna, la più antica dell’Isola, che si è chiusa ieri sera. Migliaia i visitatori provenienti da tutta l’Isola e da diverse località estere (in prevalenza Francia, Germania ed Inghilterra) che non sono voluti mancare alla manifestazione che si conferma uno degli appuntamenti più sentiti nell’Isola. Tre giorni di festa in un percorso tra fede e storia, cultura e folklore, musica e buon cibo. Appuntamenti clou del ricchissimo programma de ‘Sa Festa’ 2019 sono stati ‘Sulkinfiera’, l’esposizione di prodotti tipici della Sardegna, e le sfilate de “Is Traccas”, i carri da lavoro, decorati in modo sfarzoso e particolare che già in passato venivano addobbati in occasione delle celebrazioni popolari e che hanno riscosso grande apprezzamento da parte dei tanti visitatori.

«Anche quest’anno la festa in onore del Patrono della Sardegna ha saputo portare a Sant’Antioco tanti fedeli giunti nell’isola per rendere omaggio al martire – commenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci – gli eventi che hanno accompagnato i riti religiosi si inseriscono in una strategia volta al rilancio dello sviluppo turistico della città e di tutto il Sulcis, soprattutto in un momento in cui questo territorio ha la necessità di affermarsi come nuova destinazione turistica. Ecco perché all’interno della festa e della valorizzazione della fede, abbiamo voluto inserire anche quest’anno una serie di iniziative per catalizzare l’attenzione nei confronti di tutto un territorio che ha grandissime risorse da mettere in vetrina dalle bellezze naturalistiche, con il mare e le nostre spiagge premiate quest’anno con la bandiera Blu, a quelle storiche e archeologiche con i musei, le necropoli e le catacombe – conclude Ignazio Locci – grandi eccellenze che vogliamo valorizzare al meglio per affermarci sempre più come meta turistica dell’Isola.»

Tra gli altri eventi che hanno caratterizzato la manifestazione, grande successo per le emozionanti pariglie con le evoluzioni acrobatiche dei cavalieri provenienti da diverse parti della Sardegna. E per tutti i tre giorni di festa, spazio anche alla musica dei gruppi folk, musicisti e strumentisti e, in serata, i concerti che hanno portato sul palco Elena Ledda con il suo ultimo lavoro discografico “Làntias” e i sette Briganti dell’Armeria, band capitanata da Samuel Dessì. Le celebrazioni in onore di Sant’Antioco sono culminate nella giornata di chiusura con la messa solenne presieduta da monsignor Giovanni Paolo Zedda e con la processione in devozione al Santo Antioco.

Il prossimo appuntamento è per il 1° agosto con le celebrazioni estive.

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Dopo il presidente della Repubblica ed i presidenti del Senato e della Camera una copia della Costituzione in Braille è stata consegnata, stamattina a Cagliari, al presidente del Consiglio regionale Michele Pais da Francesco Santoro, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e degli ipovedenti di Sassari.

«Le consegniamo – ha detto Francesco Santoro – questo libro a nome di tutti i ciechi del Nord Sardegna con la richiesta di aiutarci a stamparlo e a diffonderlo in tutte le biblioteche isolane.»

Il presidente Michele Pais ha assicurato la massima disponibilità: «Già nella scorsa legislatura il Consiglio regionale ha deciso di stampare e diffondere lo Statuto sardo in Braille. Sono convinto che sia importantissimo dare la possibilità a chiunque di entrare nei luoghi di lettura e poter accedere ai libri fondamentali per la nostra formazione».

Per il presidente del Consiglio è necessario abbattere le barriere che non sono solo quelle architettoniche. «Da sempre sostengo che, purtroppo, i “portatori di handicap” sono “ricevitori di handicap” – conclude Michele Pais -. Uno degli obiettivi di  questa legislatura, sarà anche quello di cercare di abbattere le barriere culturali e permettere a chiunque, in qualunque condizione, di accedere ai servizi e di poter condurre una vita meno difficile».

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Lunedì 6 maggio, in località Ceramica, alla periferia di Iglesias, sono iniziati i lavori di adeguamento e messa in sicurezza dello svincolo della SS 130, sul Viale Villa di Chiesa, all’ingresso della città.
I lavori prevedono la realizzazione di due rotatorie, poste su ciascun versante dello svincolo e di una bretella di collegamento dello svincolo con la località Ceramica.
Questi interventi permetteranno di integrare e collegare i versanti comunali separati dall’attuale infrastruttura stradale.
L’importo complessivo del finanziamento è di euro 2.150.000,00 e la conclusione degli stessi è prevista per il mese di marzo del 2020.

Vito Didaci, assessore dei Lavori pubblici del comune di Iglesias.

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Terzo appuntamento, venerdì 10 maggio, alle 20.00, presso la sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2, a Cagliari, con i concerti di Primavera 2019 di Anna Tifu, inseriti nel programma de “I pomeriggi della Fondazione”. Anna Tifu, come ha già fatto a Sassari giovedì 2 maggio e ad Oristano sabato 4 maggio, sarà accompagnata al pianoforte da Marco Francesco Schirru. L’ultimo appuntamento di questa serie di concerti è in programma a Nuoro sabato 11 maggio, alle ore 20.00, al Teatro Eliseo, in via Roma, 73.

Anna Tifu, vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucharest, è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione. Nata a Cagliari, ha iniziato lo studio del violino all’età di 6 anni sotto la guida del padre e a suonare in pubblico a 8 anni, vincendo il primo premio con Menzione Speciale di Merito alla Rassegna di Vittorio Veneto. A 11 anni ha debuttato come solista con l’Orchestra National des Pays de la Loire e l’anno dopo, all’età di 12 anni, alla Scala di Milano con il Concerto n. 1 di Max Bruch. All’età di 14 anni vince il 1° premio al Concorso Internazionale Viotti Valsesia e nello stesso anno il 1° premio al Concorso Internazionale M. Abbado di Stresa. Si diploma appena quindicenne al Conservatorio di Cagliari con il massimo dei voti e la Menzione d’Onore. Ha studiato con Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena dove, nel 2004, ottiene il Diploma d’Onore. Viene ammessa, all’età di 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove ha studiato con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e successivamente si perfeziona a Parigi, dove ottiene il diploma superiore di Concertista. Si è esibita con alcune tra le più prestigiose Orchestre Nazionali ed Internazionali e ha collaborato con alcuni tra i più importanti musicisti contemporanei. Suona il violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.

Marco Francesco Schirru è nato a Cagliari nel 1994, intraprende lo studio del pianoforte all’età di 11 anni presso il Conservatorio ‘’G.P. da Palestrina’’ di Cagliari, dove si diploma con dieci, lode e menzione d’onore. È stato vincitore di concorsi nazionali e si è esibito in rassegne e festival prestigiosi. Ha brillantemente concluso il corso di perfezionamento triennale della Scuola di musica di Fiesole. Attualmente è iscritto al biennio sperimentale di pianoforte al Conservatorio di Cagliari e frequenta il corso di perfezionamento tenuto dai maestri Pietro De Maria, Andrea Lucchesini e Ricardo Castro presso l’Accademia di Pinerolo.

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Proseguono i preparativi in vista della “Festa del Volontariato”, organizzata dal comune di Carbonia per domenica 9 giugno. Un evento importante che cade in concomitanza con una data storica per la nostra città, la sua fondazione. Il 9 giugno 1937, infatti, fu posata la prima pietra della città di Carbonia.

«Invitiamo le associazioni cittadine a prendere parte, insieme a tutti i loro iscritti, a una giornata all’insegna dei valori del volontariato, della solidarietà e della filantropia. Valori che dovrebbero rappresentare la stella polare a cui affidarsi in un contesto sociale caratterizzato sempre più da un’esaltazione dei valori individuali ed egoistici», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Al fine di stilare un programma da attuare in vista della Festa del Volontariato, abbiamo organizzato un incontro che si svolgerà giovedì 9 maggio, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma – ha spiegato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera -. In quella sede, le associazioni potranno portare al tavolo della discussione tutte le loro proposte atte a garantire la buona riuscita dell’evento.»