29 April, 2024
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Il Comitato di Sorveglianza del POR FSE 2014-2020 della Regione Sardegna si è riunito in seduta plenaria oggi a Cagliari, per valutare l’attuazione del Programma e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi.

Alle sessioni di lavoro del Comitato – presiedute dall’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, con l’Autorità di Gestione del POR FSE 2014-2020 – hanno partecipato i rappresentanti della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio, dell’ANPAL, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, dell’ASPAL, oltre ai responsabili della Regione Sardegna, delle Autorità Urbane di Cagliari, Olbia e Sassari, e del Partenariato.

«Grazie all’ordinata ed equilibrata spesa dei fondi europei, e del Fondo sociale in particolare, la Sardegna ha l’occasione di crescere e diventare più competitiva. Si tratta di importanti risorse che dobbiamo destinare al meglio, rafforzando la performance finora raggiunta, che soddisfa i parametri imposti dalla Commissione europea», ha dichiarato l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda. «Possiamo però fare di più: investendo nel capitale umano, soprattutto quello giovanile e quello più distante dal mercato del lavoro, e puntando sulla qualità. L’obiettivo che deve guidarci in questa azione è quello di portare la Sardegna ad un livello di crescita sostenuta da progetti attrattivi, per incentivare le persone a restare nell’Isola per studiare e lavorare». «Dobbiamo osare di più – ha aggiunto – ed ottimizzare l’utilizzo dei fondi in una direzione più ambiziosa e coraggiosa. Abbiamo circa la metà dei 444 milioni FSE da impegnare, lo faremo con estrema attenzione perché ogni risorsa venga spesa in modo ottimale, tenendo conto dei bisogni di tutti i destinatari.»

L’Autorità di Gestione del POR FSE Sardegna 2014-2020 ha evidenziato che il Programma nel 2018 ha operato per conseguire gli obiettivi di performance assegnati, ricercando i necessari equilibri lungo il corso di un’annualità non semplice, in particolare sotto il profilo gestionale, caratterizzata, tra gli altri, da interventi di sostanziale modifica organizzativa.

Un dato che aiuta a rappresentare il risultato del lavoro svolto e le linee dello scenario prospettico è il target di spesa – il cosiddetto “n+3”: previsto in oltre 54 milioni di euro, in realtà, al 31.12.2018, è riuscito a superare i 64 milioni.

Inoltre, grazie al raggiungimento degli obiettivi di performance assegnati al Programma sarà possibile garantire al POR FSE Sardegna la preziosa “riserva di premialità”.

I referenti della Commissione Europea, al riguardo, hanno sottolineato l’eccellente lavoro svolto, valutando la Regione Sardegna tra le più virtuose. Auspicano, pertanto, una continuità in prospettiva dei target previsti per il 2023. 

Lo scenario complessivo emerso durante i lavori del Comitato di Sorveglianza indica un miglioramento progressivo, con un’accelerazione impressa grazie ad un mix di attività e strumenti di assistenza fornite ai RdA, di monitoraggio e di verifiche periodiche, che hanno garantito il raggiungimento dei target prefissati, sia riguardo gli indicatori finanziari che di realizzazione. Complessivamente, quindi, l’orizzonte che si prospetta offre elementi che inducono all’ottimismo e legittimano aspettative positive.

Il Comitato di Sorveglianza è stato l’occasione per presentare le misure attivate in Sardegna negli ultimi anni grazie al finanziamento (totale o parziale) del Fondo Sociale Europeo.

 

ASSE 1 / PRINCIPALI MISURE ATTIVATE – Ha proceduto in sostanziale continuità con il 2017, confermando i programmi già avviati e rafforzando la relazione con il tessuto imprenditoriale sardo. In particolare, attraverso la Green & Blue Economy, gli incentivi all’occupazione nel turismo e i tirocini formativi. Con l’avvio del Programma LavoRAS, inoltre, è stata quasi completata la programmazione della dotazione finanziaria, attraverso misure destinate ad incentivare l’occupazione.

ASSE 2 / PRINCIPALI MISURE ATTIVATE – Inclusione sociale e lotta alla povertà, già penalizzate da un sensibile ritardo, hanno richiesto una decisa implementazione, portando alla scelta di utilizzare le risorse in una nuova modalità che, mantenendo l’obiettivo di contrastare le condizioni di povertà, ha saputo valorizzare la funzione di prevenzione generata da misure di politica attiva.

ASSE 3 / PRINCIPALI MISURE ATTIVATE – Ben avanzata è l’attuazione dell’Asse 3, dedicato all’Istruzione e alla Formazione che, coerentemente con quanto già avviato, ha confermato l’impegno contro la dispersione scolastica e verso il rafforzamento dell’istruzione primaria e secondaria, con il Programma IeFP, il Programma “Tutti a Iscol@”, dell’istruzione universitaria, con le borse di studio, e post-universitaria con il Programma “Talent up”.

ASSE 4 / PRINCIPALI MISURE ATTIVATE – L’Asse della capacità istituzionale e amministrativa, di carattere trasversale, procede in modo lineare con i programmi formativi previsti, coinvolgendo un articolato e composito insieme di soggetti (personale regionale in generale e dell’AdG in particolare, e degli Enti locali) nell’azione di rafforzamento generale delle competenze.

Questa l’istantanea relativa alla spesa monitorata al 31.12.2018 sui cinque Assi prioritari: 

Asse 1 – Occupazione: risorse impegnate 87.887.325,06 euro, risorse rendicontate 33.178.736,67 euro; 

Asse 2 – Inclusione sociale: risorse impegnate 21.862.806,40 euro, risorse rendicontate 7.283.476,43 euro;

Asse 3 – Istruzione e formazione: risorse impegnate 98.863.088,92 euro, risorse rendicontate 33.646.709,27 euro;

Asse 4 – Capacità istituzionale: risorse impegnate 55.813.052,93 euro, risorse rendicontate 3.480.860,91 euro; 

Asse 5 – Assistenza tecnica: risorse impegnate 6.499.832,74 euro, risorse rendicontate 3.826.011,00 euro. 

Risultato ottimale anche sulla spesa certificata. Al 31 dicembre 2018 è stata certificata la spesa di 64.304.897,60 milioni.

Nel mese di aprile 2019 è stata effettuata un’ulteriore domanda di pagamento che ha portato la spesa certificata a un valore complessivo di 72.008.714,98.

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Venerdì 10 maggio, alle ore 17.30, nella Sala del Centro di documentazione di Storia locale della Grande Miniera di Serbariu, nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive”, organizzata dal Comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), verrà presentato il libro dell’Ingegnere Urbanista Paolo Costa, già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, ente del quale è stato uno dei dirigenti sino alla pensione. Il suo impegno professionale si è concretizzato, in particolare, nell’attività urbanistica, con la partecipazione alla redazione dei Piani di Fabbricazione in diversi comuni del Sulcis come San Giovanni Suergiu, Giba e Santadi, del Piano Regolatore di Sant’Anna Arresi, del Piano delle aree turistiche (Zone F) di Chia-Comune di Domus de Maria. Costa è stato anche incaricato, per conto dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari della Provincia di Cagliari, del progetto di Recupero Urbano del Rio Cannas-Corso Iglesias a Carbonia. Città di cui è stato assessore ai Beni Culturali e Ambientali dal 1988 al 1990 e dal 1990 al 1993 Vicesindaco.

La presentazione del libro “Due case e altre cose” è stata promossa dall’Associazione Amici della Miniera, Storia e radici della Città di Carbonia e dalla CSC Società Umanitaria di Carbonia.
Il testo propone elementi di riflessione che meritano di essere approfonditi attraverso una discussione ad ampio spettro sui temi dell’urbanistica e dell’architettura della città di Fondazione, della sua impronta razionalista, attraverso i suoi protagonisti principali, Cesare Valle e Ignazio Guidi, personalità a cui si deve l’impostazione del Piano Urbanistico Originario. A loro si aggiunge Gustavo Pulitzer Finali, che ha progettato il profilo architettonico del centro, ed Eugenio Montuori, che si è occupato dell’attività di realizzazione di alcuni edifici di particolare pregio, Villa Sulcis e l’Albergo Centrale.

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In questa edizione di Monumenti aperti il Consiglio regionale proporrà al pubblico la mostra permanente sui 70 anni dell’Autonomia speciale della Sardegna, un racconto cronologico e tematico sugli eventi principali della storia della Regione, illustrato da immagini fotografiche speciali applicate sulle scale dei 6 piani del palazzo di via Roma e da totem multimediali per una visione più particolare e dettagliata.

Gli ospiti, oltre che dal personale del Consiglio, saranno accompagnati dai ragazzi e dagli insegnanti della Scuola elementare – Convitto nazionale di via Sant’Alenixedda a Cagliari che, dopo la mostra, potranno proseguire la loro visita entrando nel cuore del palazzo: l’Aula consiliare, gli uffici con la galleria dei ritratti dei presidenti che si sono succeduti nelle diverse legislature, lo studio privato del presidente dell’Assemblea, la sala riunioni dei capigruppo.

Nelle due giornate di sabato e domenica il Consiglio sarà aperto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

 

 

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Roberto Frongia, 59 anni, avvocato, presidente dei Riformatori sardi e del Comitato per il riconoscimento dell’Insularità in Costituzione, nonché consigliere comunale di minoranza al comune di Iglesias, è il nuovo assessore regionale dei Lavori pubblici. Ritorna così in Giunta regionale, a distanza di 15 anni, avendo ricoperto l’incarico di assessore del Turismo, Artigianato e Commercio per l’intera XII legislatura, nelle tre Giunte presiedute da Mario Floris, Mauro Pili ed Italo Masala.

Roberto Frongia ha iniziato la sua esperienza politico-amministrativa al comune di Iglesias, la sua città, il 5 dicembre 1993 da assessore e vicesindaco al fianco di Mauro Pili, con il quale fu protagonista di una clamorosa rimonta al ballottaggio (partendo dal 22% contro il 48% maturati al primo turno) nei confronti della coalizione di centrosinistra guidata da Nico Grillo. L’esperienza al comune di Iglesias si interruppe anticipatamente per la candidatura di Mauro Pili alla carica di governatore, alla vigilia delle elezioni regionali del 1999 che lo videro candidato, non eletto, alla carica di consigliere. Venne subito indicato dai Riformatori sardi come assessore tecnico del Turismo, Artigianato e Commercio, incarico che ricoprì per l’intera legislatura, in tre diverse Giunte. Conclusa quell’esperienza, ha continuato il suo impegno politico, senza soluzione di continuità, con i Riformatori sardi, candidandosi prima alla carica di consigliere regionale, poi a quella di sindaco di Iglesias, senza fortuna, e un anno fa è tornato in Consiglio comunale da consigliere di minoranza. Dal luglio 2016 è presidente del partito. Ha proseguito le battaglie storiche dei Riformatori sardi per le riforme e da un paio d’anni guida il Comitato per il riconoscimento dell’insularità in Costituzione.

Dalla prossima settimana, subito dopo il giuramento in Aula, Roberto Frongia guiderà l’assessorato dei Lavori pubblici della Giunta Solinas.

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74 giorni dopo il voto, 34 dopo l’insediamento e la nomina dei primi 5 assessori, questa mattina il presidente della Regione, Christian Solinas, ha ufficializzato la nomina di altri 6 assessori, nel corso della seduta del Consiglio convocata per la presentazione in Aula delle dichiarazioni programmatiche. 2 dei 6 nuovi assessori sono donne: Gabriella Murgia, nuovo assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale; Valeria Satta (Lega), assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione; Roberto Frongia (Riformatori sardi), assessore dei Lavori pubblici; Quirico Sanna (PSd’Az), assessore degli Enti locali e Urbanistica; Andrea Biancareddu (Udc), assessore della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Giorgio Todde (Lega), assessore dei Trasporti. La settima delega ancora vacante, dodicesima complessiva, quella dell’Industria, resta ancora ad interim al presidente Christian Solinas, fino a quando verrà indicata la quarta donna del nuovo Esecutivo.

Uno dei 6 nuovi assessori, Andrea Biancareddu, unico consigliere eletto, ha già prestato giuramento all’insediamento del Consiglio regionale, il 4 aprile, gli altri 5 assessori giureranno la prossima settimana, in apertura della nuova seduta del Consiglio.

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L’Associazione Unione Avvocati della Sardegna ha organizzato il convegno “Rapporti di colleganza, divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega e disposizioni deontologiche in materia di diritto di famiglia e dei minori” che si terrà venerdì 10 maggio 2019, dalle ore 16.00, presso la Sala “Rita Lepori”  di via Isonzo n. 3, a Iglesias. Sono previsti gli interventi degli avvocati Andrea Loi, Umberto Cossu, Fabio Basile, Michela Sorgia e Marina Bardanzellu. Presiederà e modererà i lavori l’avvocato Monica Pinna.

L’evento, patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Cagliari, è valido per la formazione permanente degli avvocati e rappresenta l’occasione ufficiale della presentazione dell’Associazione nella città di Iglesias, nella prospettiva di poter garantire un’offerta formativa decentrata a beneficio degli avvocati residenti nei territori delle ex Sezioni Distaccate del Tribunale di Cagliari (Iglesias, Carbonia e Sanluri).

Si tratta del quinto evento formativo organizzato dall’Associazione dal momento della sua formale costituzione (6 novembre 2018).

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Il progetto nasce dalla volontà di utilizzare l’archivio maturato durante le riprese del film documentario “le stagioni di nughedu”, girato nel 2015. Una testimonianza filmica immensa che senza pregiudizi di sorta abbraccia momenti conviviali, di lavoro, di gioco, solenni, religiosi, attimi di intimità, solitudine e aggregazione.
 Allo spettatore curioso viene permesso di passare un anno all’interno della comunità di Nughedu, di vivere il suo scorrere del tempo e conoscere la vita dei suoi abitanti, di entrare dentro le case, la parrocchia, i rioni, alla scoperta di un mondo sconosciuto e lontano dalle metropoli moderne.

1.000 ore di girato sono andati a confluire in 7 ore e mezzo di film ininterrotto, da un cuore che batte nel ventre materno, al canto delle prefiche durante un funerale, dando così vita ad un progetto poliedrico che ha coinvolto tutta la popolazione di Nughedu Santa Vittoria, dal neonato Giacomo alla centenaria Tzia Rosa.
Due abitanti, Nicola e Andrea, si sono cimentati nell’arte del montaggio e sono diventati protagonisti e autori, modellando insieme al regista l’immagine del proprio paese.

L’obiettivo era quello di raccontare e mostrare una Sardegna autentica, lontana dalla feste in costume e dalle sagre artefatte per attrarre turisti svogliati.

Viene messa in risalto una parte dell’isola che oggi vive un fenomeno di spopolamento devastante, ma che mantiene al suo interno uno stile di vita semplice, diventato nell’epoca attuale, speciale ed unico. Il legame con le tradizioni del passato, uno sguardo verso le opportunità del presente,

una voglia di esplorare aspetti futuri della contemporaneità.
L’ambizione è quella di restituire uno spaccato dell’epoca che oggi viviamo, le immagini si fanno veicolo e diventano una capsula del tempo per tramandare ai posteri il mondo delle nostre comunità.

Interverranno il sindaco di Nughedu Santa Vittoria Francesco Mura ed il regista Vincenzo Ligios.

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Il Consiglio regionale si riunisce domani mattina alle 11.00, con all’ordine del giorno le dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione Christian Solinas. La discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche si aprirà venerdì alle 10,30. A norma del Regolamento del Consiglio ogni consigliere regionale che si iscrive potrà  intervenire per un massimo di 15 minuti.

Non ci sono ancora certezze sul completamento della Giunta, con la nomina dei sette assessori ancora mancanti.

Ieri sera, intanto, il presidente della Regione ha replicato alle critiche del Movimento 5 Stelle, sui ritardi per il completamento della Giunta.

«Fin dal primo giorno del nostro insediamento stiamo affrontando le numerose vertenze e i problemi che abbiamo ereditato da cinque anni di una gestione politica superficiale – ha detto Christian Solinas -. Appaiono pertanto lunari, se non fuori luogo, le dichiarazioni dei consiglieri regionali del M5S che evidentemente dimostrano di non saper distinguere bene la concretezza dalla propaganda. Come hanno invece ben fatto i sardi che anche alle ultime consultazioni elettorali hanno relegato il Movimento ad un ruolo marginale. Le rivendicazioni su lavoro, trasporti, imprese, ambiente sarebbero, infatti, meglio indirizzate ai ministri della loro compagine politica, in primis quello del Lavoro, che, invece, quando arrivano in Sardegna si limitano ad effettuare sconnesse escursioni elettorali o ancora peggio allegre gite fuori porta senza alcun beneficio per i sardi.»

«La Giunta regionale esiste, il suo presidente e gli assessori sono concretamente impegnati e lo stiamo dimostrando con i fatti, sia sulla continuità aerea, che sulle vertenze del porto canale ed ex Alcoa, sia sulle decine di provvedimenti amministrativi adottati ogni giorno dalla Regione. Insistere sventolando fantomatiche accuse significa costruirsi un comodo alibi per nascondere l’insipienza politica», ha concluso il presidente della Regione,

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Si è svolto oggi l’incontro tra Teresa Manes, mamma e autrice, e i ragazzi e i docenti di molte scuole di Napoli e provincia. Al centro del dibattito odierno c’è stato il bullismo e il cyberbullismo che, nonostante la delicatezza e la difficoltà del tema, ha coinvolto oltre 300 persone tra docenti e studenti. L’evento di oggi dà il via a una collaborazione tra l’assessorato alla scuola e all’istruzione del Comune di Napoli, retto da Annamaria Palmieri, che ha partecipato all’evento, e la casa editrice Graus Edizioni, che da anni collabora con l’autrice nel combattere il fenomeno. Oltre a Palmieri e Teresa Manes, mamma e autrice di “Diario di giorni difficili” (Graus Edizioni, 2018) e “Andrea, oltre il pantalone rosa” (Graus Edizioni, 2013), hanno partecipato Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli, Adele Santoro, docente di materie letterarie, nonché referente del Liceo Mazzini di Napoli, Cristina Grillo, referente del liceo Manzoni di Caserta, Daniela Speranza, psicoterapeuta, e con la partecipazione del commissario capo dott. Massimiliano Mormone, del compartimento Polizia Postale Napoli.

Particolarmente intenso è stato il momento in cui Teresa Manes, mamma e autrice di due libri (ha raccontato la sua drammatica vicenda iniziata il 20 novembre 2019, quando il figlio Andrea decide di togliersi la vita perché vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe. Motivo di riflessione e curiosità da parte degli studenti è stata la sottolineatura di come il fenomeno del bullismo sia di per sé un fenomeno inconsapevole: «Nessun bullo è consapevole di essere tale. Ecco perché, troppo spesso, una vittima può trasformarsi in carnefice. Il bullismo nasce da uno scherno inconsapevole, da una battuta, dalla leggerezza, anche tipica dell’età adolescenziale, con cui vengono usate le parole. Troppo spesso le parole fanno più male delle botte».

«Si può sopravvivere al bullismo – conclude Teresa Manes – rompendo il silenzio che troppo spesso regna nelle famiglie, tra le generazioni. Parlatene, affrontate i problemi con i vostri genitori, con i vostri professori. Ragazzi, non siete soli.»

Molto significativo è stato anche l’intervento di Massimiliano Mormone, commissario capo della Polizia Postale di Napoli, che ha spiegato con quale semplicità il web può trasformarsi in una arma imprevedibile, dai rischi del revenge porn, per la quale è attualmente in fase di dibattito una proposta di legge, fino al reato di sostituzione di persona tramite la creazione di profili falsi sui social. Il dott. Mormone conclude mettendo in guardia i ragazzi: «Quando navigate sul web, non fate cose che non fareste in una pubblica piazza. Se, dall’altra parte, pensate di navigare o postare contenuti sul web in completo anonimato, sappiate che non c’è niente di più sbagliato. È estremamente facile, attraverso gli strumenti della polizia postale, risalire a chi ha pubblicato un post, scritto un commento o condiviso un qualsiasi contenuto multimediale».

Hanno partecipato all’incontro i seguenti istituti:

L’IC Pascoli II; IC Alpi Levi, IC Fava Gioia, la SMS Solimena, l’IPSAR Rossini, l’IC Vittorino da Feltri, liceo Pasquale Villari, Galileo Galilei, Villa Fleurent, Carlo Levi, ITC Viviani, ITC Caruso, liceo Genovesi, Tito Livio, Savio Alfieri, IC D’Aosta Scura, Istituto Nazareth.

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Non ha tradito le aspettative la tappa ligure della Carovana dello Sport Integrato. A Quiliano, a due passi da Savona, i ragazzi dell’Equipaggio 4 sono stati accolti con grandissimo calore dagli studenti locali, e hanno potuto realizzare anche il sogno di affacciarsi su uno dei più prestigiosi campi della Serie A: lo storico Marassi di Genova. Dopo lo sbarco in terra ligure, infatti, i ragazzi – guidati dai loro coordinatori – hanno potuto assistere dal vivo allo spettacolo di Genoa-Roma, sfida valida per la 35ª giornata del massimo campionato nazionale. «La Carovana è entrata nel tempio della Serie A e ha trovato spazio sugli spalti per presentare le sue bandiere e per far conoscere ai tifosi le attività del Football Integrato – ha fatto sapere il responsabile Csen Progetti Andrea Bruni – abbiamo superato la frontiera dell’eccellenza sportiva. Ci auguriamo che le società sportive nazionali sappiano cogliere questa proposta di integrazione sociale e ospitarla con uno spazio apposito nel prossimo campionato». Dopo averli visti in azione per 90 minuti, i ragazzi della spedizione targata Csen hanno provato a emulare i loro beniamini nella gara esibizione che è andata in scena stamani nel bellissimo palasport di Quiliano. Galvanizzati dal tifo assordante dei giovani studenti dell’Istituto Omnicomprensivo locale, gialli e verdi hanno dato vita a una partita frizzante, terminata con un risultato di salomonica parità: 3-3. Grande festa anche dopo il fischio finale del direttore di gara, con i giovanissimi spettatori locali che hanno scattato fotografie e chiesto autografi agli atleti della Carovana. Anche a Quiliano, insomma, si è realizzata la magia dello Sport Integrato.

Nel pomeriggio di lunedì, invece, l’Equipaggio è stato protagonista dell’evento pubblico di presentazione nei locali della biblioteca comunale di Quiliano. Ad accogliere la Carovana è stato il primo cittadino Alberto Ferrando: «Quando Csen ci ha proposto di mettere in piedi una tappa della Carovana abbiamo aderito subito con grande entusiasmo. È un’occasione per far stare assieme persone con abilità diverse. Qui le differenze contano e giocano un ruolo di assoluta importanza». Ai fini della buona riuscita della tappa ligure è stato decisivo il lavoro del tutor regionale Daniele Marceddu e della coordinatrice Francesca Orlando: «E’ stato un grande successo – ha detto quest’ultima – siamo orgogliosi, è stata una bellissima esperienza. Ho visto tantissimo entusiasmo e un’adrenalina pazzesca sia in campo che sugli spalti. La Liguria può essere terreno fertile in termini di Football Integrato. Il Comitato provinciale di Savona è assolutamente ben disposto in questo senso».

«A differenza di altri abbiamo fin da subito compreso l’alto valore morale del progetto Carovana – ha spiegato invece Mauro Diotto, presidente Csen per la provincia di Savona – da noi ci sarà sempre posto per iniziative di questo genere». La diciassettesima tappa della Carovana si è svolta in uno dei migliori impianti della zona grazie all’impegno della Polisportiva Quiliano, presieduta da Aureliano Pastorelli: «Siamo onorati di poter ospitare la Carovana – ha detto – lavoriamo spesso nel mondo dell’integrazione, proponendo dei progetti patrocinati dal Comune. Vorremmo ospitare ancora questo evento, magari per più tappe. Noi saremo sempre a disposizione». Parte attiva nell’organizzazione della tappa ligure i ragazzi del Liceo “Della Rovere” di Savona, protagonisti dell’alternanza scuola-lavoro coordinati dal professor Marco Lavagna: «Quando mi è stato prospettato questo progetto l’ho accolto con un pizzico di scetticismo – ha ammesso – sono stato nel calcio per tanti anni ed è un mondo che mi ha profondamente deluso. Questa nuova disciplina, però, ha avuto il potere di riconciliarmi con una passione che credevo smarrita. Sono felice di averla scoperta e di aver potuto guidare i miei studenti in questa bellissima avventura». Sugli spalti, come detto, l’hanno fatta da padroni i bimbi dell’Istituto Omnicomprensivo di Quiliano: «Gli studenti hanno saputo cogliere la vera essenza dell’iniziativa – ha sottolineato la dirigente scolastica Angela Cascio – lavoriamo per consentire a tutti di esprimersi al massimo. Non c’è una meta definitiva uguale per tutti, ma ognuno ha il suo specifico percorso da valorizzare, e anche la scuola deve impegnarsi per questo». Non ha fatto mancare la sua presenza il Cip Liguria, rappresentato da Giuseppe Corso: «Il Football Integrato rappresenta un passaggio fondamentale – ha spiegato – e la Fisdir sta lavorando tanto in questo senso. Dobbiamo cercare di portar fuori i ragazzi disabili dalle case e far loro praticare dello sport. Questa è la prima, grande soddisfazione cui puntare, indipendentemente dalle organizzazioni. Ringrazio Csen per avermi dato l’opportunità di partecipare a questa tappa».

Non c’è sosta per l’Equipaggio 4, che nella prima mattina di martedì si rimetterà in marcia con destinazione Montecatini Terme, “base operativa” della tappa toscana, che avrà come culmine la gara esibizione che si disputerà al Palasport di Casalguidi mercoledì 8 maggio.