16 May, 2024
Home2019Settembre (Page 42)

[bing_translator]I

Come già annunciato negli scorsi mesi, a settembre Italo-Treni effettuerà nuove assunzioni di giovani diplomati e laureati, ambiziosi, amanti delle grandi sfide, dotati di talento e in grado di poter fare la differenza. La ricerca di nuovo personale riguarda soprattutto Hostess e Steward, che rappresentano le figure chiave per l’accoglienza e il comfort dei viaggiatori e la cura del servizio a bordo treno e Operatori di Impianti, che svolgeranno attività di movimentazione e stazionamento dei treni oltre ad eseguire controlli tecnici. Le altre figure ricercate riguardano referenti impianti di manutenzione, che dovranno coordinare il personale assegnato all’impianto di manutenzione e verificare la corretta applicazione dei processi manutentivi oltre a contabili, macchinisti e ingegneri, i quali devono occuparsi dello sviluppo tecnico e dell’efficienza dei treni per garantire un servizio ferroviario di altissimo livello. Italo è la prima compagnia ferroviaria privata europea che opera sull’Alta Velocità e dispone di una flotta tra le più tecnologiche, affidabili e sicure, che offrono viaggi ricchi di esperienze, di intrattenimento e di servizi personalizzati, nel massimo comfort e pensati per le diverse esigenze di ogni tipo di viaggiatore. Per poter lavorare all’interno dell’azienda, leader di eccellenza e qualità e sempre attenta ai temi dell’accoglienza, dello stile e dell’immagine, è importante avere tra i requisiti anche  … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_italo_sett_2019.html .

[bing_translator]

Olbia.

L’on. Roberto Li Gioi (M5S) ha presentato un’interrogazione per chiedere lo sblocco delle opere di mitigazione del rischio idraulico del territorio di Olbia.

«Sono trascorsi quasi sei anni dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013 che ha messo in ginocchio la città di Olbia e ancora i cittadini attendono che vengano realizzati gli interventi strutturali di messa in sicurezza del territorio. E se da un lato ascoltiamo la preoccupazione dei residenti nelle zone a rischio, dall’altro lato, da parte delle istituzioni, quali risposte sono arrivate? Ancora nessuna. Sullo stato dei lavori a regnare è un silenzio tombale. Sappiamo però che tanti soldi sono stati spesi per la predisposizione della progettazione ma la realizzazione delle opere non è ancora iniziata. In particolare 123 milioni e 300mila euro sono stati assegnati a tutte le opere per la mitigazione del rischio idraulico del territorio di Olbia. Di questi, 98 milioni sono stati sbloccati a gennaio 2019 dal Ministro Costa per l’esecuzione di opere immediatamente cantierabili.»

«Il paradosso – aggiunge Roberto Li Gioi – è che in realtà queste opere immediatamente cantierabili non sono: gli uffici dei Lavori pubblici infatti hanno completato la progettazione, seppure dopo vari anni. Quelli dell’assessorato all’Ambiente invece devono ancora rilasciare la definitiva autorizzazione affinché i lavori possano partire.E il presidente della Regione cosa sta facendo per sbloccare definitivamente questo infinito iter burocratico che lascia nell’ansia più totale migliaia di cittadini che vivono nell’incertezza più assoluta dopo aver subito pesantemente le conseguenze di due catastrofiche alluvioni?»

Roberto Li Gioi, attraverso un’interrogazione in Consiglio si rivolge al presidente Christian Solinas, all’assessore dei Lavori pubblici e all’assessore alla Difesa dell’Ambiente, affinché relazionino immediatamente sullo stato dell’arte degli interventi previsti in base all’Accordo di Programma siglato nel 2015.

«La stagione autunnale è alle porte – conclude Roberto Li Gioi – ed è urgente avere garanzie della messa in campo tempestiva degli interventi di cui i cittadini attendono la realizzazione come loro diritto sacrosanto.»

La preoccupazione è doppia: «Come sottolineato dal deputato del M5S Nardo Marino, Olbia rischia di perdere i finanziamenti a causa delle inaccettabili lungaggini delle istituzioni locali e regionali. E questo sarebbe un fatto gravissimo a danno dei cittadini che in queste ore vivono con il terrore del ripetersi di un evento che ha seminato distruzione e morte»”.

[bing_translator]

Dopo la doppia tappa a Cagliari LIFE AFTER OIL, festival cinematografico dedicato a sostenibilità ambientale e diritti umani, approda sabato 14 settembre, ad Ottana, per una nuova giornata ricca di proiezioni. E non solo, perché il programma prevede anche esibizioni in maschere tradizionali e musica.
Si comincia alle 16.30 con la rituale presentazione del festival da parte del direttore artistico Massimiliano Mazzotta. Dieci minuti dopo lo schermo del Centro Polivalente ospiterà la visione di “Guai ai vinti. Pane e amianto”, introdotto dall’autore Paolo Carboni, che riguarda da vicino il paese in provincia di Nuoro perché racconta il degrado ambientale prodotto dall’industria nel territorio e i drammi personali e familiari derivanti dalle malattie causate dai veleni di Ottana. A seguire due piccoli lavori d’animazione che pur molto diversi dialogano tra loro. “Pacha, Mud We Are: The Ceremony for the Pachamama” di Aldana Losiseau (Argentina), poetico omaggio alla Madre Terra venerata dalle popolazioni andine, e “All Possible Futures” di Peter Whittenberger (Stati Uniti) che si presenta come un viaggio nel tempo incentrato sul possibile impatto di rifiuti nucleari. Un film che si domanda, con un linguaggio sperimentale, quale sia la nostra responsabilità per le culture future. Spazio quindi al breve documentario di Bjarke Hvorslev (Danimarca) che nel titolo, “Tavaha”, riprende un’espressione nordica usata per la cura dell’oceano e racconta il punto di vista del surfista-ambientalista Simen Knudsen che si batte contro l’inquinamento della plastica in mare. Chiude la prima parte della giornata di Ottana, alle 18.30, “Green Warriors: Paraguay ‘s Poisoned Fields ” di Martin Boudot (Francia) che indaga su una scomoda verità: per nutrire il bestiame l’industria della soia utilizza nei campi pesticidi che possono causare gravi danni di salute alle persone, soprattutto ai bambini.
Alle 21.00 ci si trasferisce in Piazza San Nicola (in caso di maltempo nella Palestra Comunale) con un’esibizione di Boes eMerdules accompagnati dalla musica del dj Leonardo Marras in arteLeo Mas, in arrivo direttamente da Ibiza, attivo da più di trent’anni e considerato uno dei più grandi nomi della musica house a livello internazionale.  Dopo la performance, ripartono le proiezioni con le suggestive immagini raccolte da Elliot Spencer che con “Impermanence” (Australia) accompagna lo spettatore in un remoto villaggio tibetano, puntando lo sguardo su bambini che studiano i testi buddisti e la loro relazione con un ambiente aspro quanto affascinante. Alle 21.45 il regista Daniel Lambo, ospite a Ottana, presenterà il lungometraggio documentario “Breathless” (Belgio) dove mostra, partendo da fatti familiari, la sua ricerca appassionata per trovare la verità sull’industria mortale dell’amianto, dal Belgio sino all’India. La serata prosegue con i corti “La plastikeria” di Cesare Maglioni (Italia-Spagna) che ricorda a tutti, anche con efficace ironia, il dramma che stanno vivendo mari e oceani per via dell’invasione dei rifiuti di plastica, e “Breaking Chains: Bonded Labour in Brick Kilns” di Raju Hittalamani (India) che mette in evidenza la situazione dei lavoratori migranti nel Punjab che finiscono per lavorare come schiavi nei forni per mattoni. “Atomkraftwerk Zwentendorf” di Hope Tucker (Stati Uniti), in programma alle 23.45, è un curioso viaggio nell’unica centrale nucleare austriaca: costruita e mai aperta. Quarant’anni fa il popolo austriaco, con un referendum, disse no all’energia nucleare e la centrale che era stata appena ultimata non entrò mai in attività. Dopo la mezzanotte ancora due brevi opere: la fiction “Ciruzziello” di Ciro D’Aniello che va a toccare temi sociali come malattia, disabilità, e alle 00.20 il lavoro di animazione di Lorenzo Lodovichi intitolato “I-Occupy” che con suggestioni sovietiche e ambientazioni di ispirazione brutalista racconta una manifestazione politica. Terminate le proiezioni spazio, dalle 00.30, al dj set con protagonista ancora Leo Mas.

[bing_translator]

La Giunta Regionale della Cia – Agricoltori Italiani della Sardegna, riunitasi in settimana a Tramatza, preso atto dello stato di difficoltà dell’agricoltura isolana, delle numerose vertenze in atto, sulle quali si non si trovano adeguate soluzioni, ha deliberato l’avvio di una mobilitazione della Confederazione sul territorio sardo.

Gli agricoltori sardi sono stanchi dei continui rinvii alle soluzioni dei problemi del settore primario, dei balletti sulle responsabilità: l’agricoltura sarda necessita di risposte serie ai problemi emergenziali ed alle questioni strutturali.

Le imprese agricole vanno sostenute in un processo di professionalizzazione imprenditoriale.

Sulle emergenze: oltre il prezzo del latte, rimangono bloccati i pagamenti degli impegni assunti attraverso le misure del programma dello sviluppo rurale della Sardegna per le annualità precedenti.

Sono fermi i pagamenti delle misure agro ambientali e delle misure sugli investimenti. Tra le tante questioni irrisolte vi è anche quella relativa al ristoro danni derivanti dalla siccità 2017.

Sulle questioni strutturali: il riordino della filiera ovicaprina regionale, tracciare un percorso che introduca regole e criteri certi che durino nel tempo e che possano definire le relazioni tra chi compra latte e chi vende, che vi sia riconoscimento della qualità del latte e qualità dei formaggi per rendere competitivo il comparto – stroncare le posizioni dominanti che frenano l’evoluzione del comparto, istituzione di un autorità di controllo, tavolo nazionale di filiera e tavolo regionale permanente; ARAS: non si arriva a una soluzione vera e ancora ci si fraintende sull’importanza delle sue funzioni a sostegno dello sviluppo di una zootecnia regionale specializzata e di qualità: sono servizi essenziali imprescindibili.

Sull’Organismo Pagatore Regionale: le imprese agricole della Sardegna hanno scommesso con qualche perplessità a causa delle probabili difficoltà iniziali, difficoltà scontate per ogni nuovo strumento operativo chiamato ad operare per il settore primario che si dimostra difficile e complesso. L’avvio delle attività previsto per il 16 ottobre: oggi si apprende che non sarà rispettata quella data e si sta ipotizzando di chiedere una proroga e fissare la data di avvio nel mese di giugno 2020. Domanda lecita: le imprese agricole a chi rivolgeremo le domande del PSR, chi pagherà le domande in corso e soprattutto saranno erogati gli anticipi delle domande già presentate, entro novembre come da consuetudine, ancora, avremo il saldo sui pagamenti come fino a oggi ha garantito l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura che fa capo al MIPAF?

 Sulle relazioni tra Regione Sardegna e Imprese Agricole: riteniamo vada ripensato lo stesso modello di relazioni e la dotazione strumentale che regola i rapporti divenuti non solo insoddisfacenti ma addirittura insostenibili. Va fatta una riforma vera di cui tutti abbiamo necessità.

Sul piano dell’interlocuzione e della proposta politica osserviamo Servono competenze vere e capacità decisionali al servizio di un’idea sostenibile dello sviluppo e di una proposta progettuale che vede al centro l’agricoltura per quanto essa rappresenta e per i legami trasversali che la caratterizzano (spopolamento, diritto alla residenzialità delle popolazioni rurali, servizi e sostegno alle comunità interne, ecc.).

È necessario un nuovo modello agricolo isolano, sostenibile e competitivo, una nuova organizzazione della pubblica amministrazione che s’interfaccia con le imprese agricole e con le comunità rurali che chiedono diritto di residenzialità.

La Cia – Agricoltori Italiani della Sardegna nei prossimi giorni e nei prossimi mesi sarà impegnata in una serie di incontri di natura tecnica e politica con i propri associati per condividere, discutere e delineare proposte e soluzioni che diano respiro all’agricoltura sarda.

Al fine di aprire una discussione sulla situazione complessiva del comparto agricolo sardo, chiediamo inoltre che venga avviata un interlocuzione con il Presidente della Regione Solinas e con la Giunta Regionale, finalizzata alla condivisione di un progetto di sviluppo per le aree rurali e agricole.

Francesco Erbì

Presidente Cia Sardegna

 

[bing_translator]
Una serata di festa per i bambini per salutare con giochi, spettacoli, danze e tanto divertimento la fine dell’estate 2019. Domani, sabato 14 settembre, alle ore 17.30, nel Parco di Villa Sulcis si svolgerà la quinta edizione de
ll’Addio all’Estate, un evento organizzato dall’Associazione culturale Sturmtruppen con il patrocinio del comune di Carbonia.

«Si tratta di un’iniziativa consolidata e di successo che vedrà i nostri bambini dilettarsi con balli, canti e una lotteria con estrazione di premi», ha detto il sindaco Paola Massidda.
La manifestazione è intitolata a Francesca Medau, la giovane donna scomparsa cinque anni fa.

La festa di fine estate è dedicata in particolar modo ai bambini fino ai 14 anni di età e vedrà come ospite speciale Gianni Dettori, l’artista cagliaritano celebre per le sue apparizioni televisive su Videolina con la Compagnia Lapola.

L’animazione per i bambini sarà curata da Mr. Balloon e prevede anche la presenza dei giochi gonfiabili. Spazio anche alla musica e alla danza con le spettacolari performance eseguite dalla Scuola di ballo Elledance di Emanuela Ledda e Silvia Loi.
La serata sarà presentata da Veronica D’Onofrio.

[bing_translator]

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, denuncia che, a due anni dal via libera all’adeguamento e messa in sicurezza della strada Sant’Antioco-Calasetta, i lavori non sono mai iniziati.

Il 27 giugno del 2017 la Giunta regionale approvava la delibera N° 31/12 con cui disponeva “L’adeguamento della tratta Sant’Antioco-Calasetta (S.S. 126 dir Sud Occidentale sarda) mediante la realizzazione di interventi puntuali quali l’allargamento della sede stradale, la rettifiche di curve e la sistemazione delle protezioni laterali”. Ma ad oggi, nonostante siano trascorsi oltre due anni dalla deliberazione, il cantiere non ha preso avvio, pregiudicando la sicurezza di chi quotidianamente od occasionalmente percorre quella statale. Eppure, i soldi ci sono: oltre 5 milioni e mezzo di euro di fondi CIPE rientranti nell’ambito del Piano straordinario per il Sulcis, così come è certo il soggetto attuatore dell’intervento, l’ANAS S.p.A. Ma il cantiere non prende avvio e, nel frattempo, considerata la pericolosità dell’arteria, si susseguono gli incidenti stradali.

«Pretendiamo che l’ANAS avvii immediatamente il cantiere – commenta il sindaco Ignazio Locci – è inaccettabile che, anche di fronte alla disponibilità economica e alla progettazione, i lavori restino bloccati da una burocrazia incancrenita o dall’incapacità dell’ANAS di fare il proprio lavoro. Quella strada è pericolosissima, tanto che era stata inserita tra gli interventi da realizzare con i fondi legati al Piano Sulcis. Ci auguriamo che il nostro appello non cada nel vuoto e chi di competenza proceda celermente.»

Sono ben 7 gli interventi specifici in programma nella statale e inseriti nella delibera. Di questi, così come recita  il documento, alla luce del finanziamento a disposizione solo tre si sarebbero dovuti realizzare. L’auspicio è che almeno questi inizialmente in programma vengano immediatamente avviati.

 

[bing_translator]

Imperdibile anteprima, domani sera (sabato 14) a Cagliari, della ventiduesima edizione di “Forma e Poesia nel Jazz”, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, in programma da giovedì 26 a domenica 29.

All’Auditorium del Conservatorio “G.P. da Palestrina”, riflettori puntati su Sergio Cammariere, in concerto a partire dalle 21.00. Ad affiancare sul palco il cantautore e pianista, Daniele Tittarelli al sax contralto, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni.
 

[bing_translator]

«Il poligrafo del servizio di Emodinamica dell’Ospedale Sirai tornerà a funzionare. Abbiamo lavorato con Ats per una soluzione che tenesse conto dell’urgenza di ripristinare un macchinario fondamentale per la diagnostica e quindi per la qualità del servizio erogato.»

Sono le parole dell’assessore della Sanità Mario Nieddu. Nella giornata di ieri, Ats ha infatti emanato la determina per l’affidamento diretto per la manutenzione straordinaria del Sistema Poligrafico Axiom Senis in dotazione all’Unità Operativa di Emodinamica dell’Assl di Carbonia. L’intervento avrà un costo di circa 43mila euro.

«Ora ci aspettiamo – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – che il problema venga risolto in tempi rapidi, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i disagi per il territorio e garantire la sicurezza e la salute dei cittadini del Sulcis.»

[bing_translator]

Questo pomeriggio i carabinieri della stazione di Flumini di Quartu, nel corso di un mirato servizio perlustrativo, hanno arrestato per coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 53enne disoccupato del posto. I militari, al termine di perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto nelle pertinenze di un’abitazione in uso all’uomo, una serra artigianale allestita per lo sviluppo di quaranta piante di cannabis indica, alte 220 cm circa ciascuna, e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. Il soggetto, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattinata di domani dall’Autorità Giudiziaria.