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Home2020Maggio (Page 19)
Sindacato
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20 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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I 50 anni dello statuto dei lavoratori – tra saldi principi e necessaria innovazione – di Gavino Carta (CISL)

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Lo Statuto dei lavoratori, la legge n. 300 del 20 maggio 1970, compie 50 anni. In un momento tra i più difficili per l’Italia, a causa dell’emergenza sanitaria e per le conseguenze sul mondo produttivo, sul lavoro e sui cittadini è utile riflettere su questo anniversario per quello che ha rappresentato per i lavoratori e per l’intero Paese, ma anche per costruire un percorso che ne rafforzi e ne integri i contenuti alla luce dei cambiamenti nel frattempo intervenuti nell’economia e nel mercato del lavoro.
La norma viene approvata in una fase storica caratterizzata da un lato da un forte protagonismo operaio e sindacale in direzione di «un triplice sforzo: imporre equilibri nuovi nei rapporti di lavoro, inserire le rivendicazioni di categoria in un impegno più ampio per conseguire una serie di riforme sociali, convogliare verso il traguardo della unità organica- con dosaggio cauto e non senza contrasti- le spinte unitarie che vengono dalla base» (Sergio Turone in  Storia del Sindacato in Italia”).
Lo Statuto riflette le temperie sindacali e politiche di quel momento storico, ma evidenzia anche il ruolo e la forza delle lotte dei lavoratori in un decennio che va dal boom economico del Paese sino appunto all’approvazione della legge 300 il 20 maggio del 1970, preparata anche concettualmente nel biennio precedente con il ministro Brodolini, volto a regolare l’esercizio dei diritti sindacali nei luoghi di lavoro e, lì, il rispetto delle libertà fondamentali del lavoratore, con norme attinenti alla disciplina sostanziale del rapporto di lavoro.
Esso sancisce quindi definitivamente la cittadinanza sindacale nel mondo del lavoro anche sul versante giuridico, in osservanza dei principi costituzionali e come garanzia della causa dei lavoratori, in adiuvandum al principio della contrattazione come dimensione primaria della tutela sindacale.
Un aspetto fondamentale dello Statuto riguarda senz’altro il principio della libertà e del suo esercizio, dunque il diritto alla libera manifestazione del proprio pensiero, la libertà e il diritto di associarsi in un sindacato e di svolgere attività sindacale, il divieto dei sindacati di comodo, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, il divieto dei controlli a distanza con strumenti tecnologici.
Dunque una fonte normativa di primaria rilevanza dopo quella costituzionale, ma che valorizza, come la CISL stessa sempre sostiene, lo strumento principe dell’azione sindacale, e cioè il metodo contrattuale.
La nostra attenzione però non va oggi solo rivolta al singolo rapporto di lavoro, ma all’insieme del mercato del lavoro, attraverso uno Statuto dei lavori che, integrando ed innovando le conquiste e le tutele della legge 300, accompagni ed assista le nuove forme e specializzazioni del mercato del lavoro, garantendo l’offerta di tutele e servizi insieme alle prestazioni erogate dalla bilateralità.
Ma è proprio l’attuale situazione di emergenza sanitaria e produttiva a imporre una riflessione che va oltre il presente per affrontare la cittadinanza sindacale e i diritti dei lavoratori in un’ottica più rispondente alla globalizzazione dell’economia, alle sempre più ricorrenti emerge produttive e sanitarie, alla delocalizzazione delle aziende, ad una diseguale distribuzione della ricchezza e a una contestuale e lunga fase che alterna recessione e bassa accumulazione di ricchezza. Aspetti che richiamano una riflessione e una iniziativa sui nuovi diritti di cittadinanza del lavoro e nel lavoro.
Ricordare i cinquanta anni dello Statuto dei lavoratori implica quindi senz’altro una riflessione storica, ma è soprattutto una occasione per costruire nuove opportunità e conquiste per i lavoratori e per il Paese.
Gavino Carta
Segretario generale CISL sarda

 

Turismo
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20 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Agenzie di viaggio, Fiavet: «Siamo pronti a ripartire ma serve il sostegno della Regione»

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Le agenzie di viaggio della Sardegna si preparano ad affrontare una stagione turistica ricca di incognite dopo lo tsunami Covid-19. «Siamo pronti a ripartire ma, per garantire una vacanza in sicurezza ai nostri clienti, abbiamo bisogno di regole certe e chiare». Lo ha detto Salvatore Sulis, membro del direttivo di Fiavet Sardegna, sentito in audizione della commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale.

«La pandemia è arrivata in un momento di grande fiducia per il nostro settore – ha rimarcato Salvatore Sulis – i segnali per il 2020 erano molto promettenti. Molti di noi hanno dovuto fronteggiare una situazione inedita e lo hanno fatto nel migliore dei modi. Abbiamo svolto un ruolo fondamentale nella gestione delle cancellazioni e nell’assicurare il rientro a casa di clienti che si trovavano in vacanza quando è esplosa l’emergenza sanitaria.»

Il rappresentante di Fiavet ha elencato alla Commissione le difficoltà affrontate dal comparto con decine di lavoratori in cassa integrazione: «Il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga ha consentito di tamponare l’emergenza occupazionale – ha spiegato Salvatore Sulis – abbiamo accolto con favore anche la concessione dei voucher, strumento necessario per evitare il collasso dell’intero comparto turistico. Gli stessi voucher, tuttavia, si tradurranno per noi in un mancato introito fino al loro smaltimento, prolungando la situazione di estrema difficoltà».

Salvatore Sulis ha quindi elencato le proposte della Fiavet a sostegno delle agenzie di viaggio: «Serve un intervento a fondo perduto che ci permetta di ripartire conservando la nostra forza lavoro. Chiediamo inoltre una detassazione, non un posticipo dei pagamenti ma un anno in bianco, per tutte le tasse regionali e comunali che al momento non siamo in grado di pagare».

Alla Regione, Fiavet chiede inoltre di riconsiderare il progetto per l’apertura di infopoint turistici in tutte le edicole della Sardegna: «Sarebbe opportuno coinvolgere in questa partita anche le agenzie di viaggio che hanno professionalità e conoscenze per assicurare i migliori servizi al turista che viene in Sardegna».

Una sollecitazione forte, infine, sul fronte delle misure anti-Covid: «Per portare i turisti in Sardegna abbiamo bisogno di regole certe che consentano l’accesso in totale sicurezza ma con la serenità che deve offrire una vacanza – ha concluso Salvatore Sulis – ancora non sappiamo quando partirà la stagione, che controlli saranno necessari, come si viaggerà in nave e in aereo, come ci si sposterà in Sardegna. Chi programma una viaggio ha bisogno di avere un quadro chiaro».

Sport
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20 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Il Consiglio della FIGC è riunito a Roma, all’ordine del giorno le modalità di conclusione dei campionati. Il Carbonia ad un passo dalla serie D

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Nelle prossime ore potrebbe arrivare l’ufficialità per la promozione in serie D delle squadre che lo scorso 1 marzo, al momento della sospensione dell’attività agonistica imposta dall’emergenza Coronavirus, comandavano la classifica nei rispettivi gironi del campionato di Eccellenza. Tra le 30 squadre in attesa della tanto attesa conferma, c’è il Carbonia, assoluto dominatore del girone sardo, che il 1° marzo, dopo la splendida vittoria di Uri, guidava con 6 punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Castiadas, 12 sull’Ossese, 13 sulla Nuorese e 15 sull’Atletico Uri.

E’ in corso, a Roma, la riunione del Consiglio federale, chiamato a decidere, in merito alle modalità di conclusione dei campionati stagione sportiva 2019/2020. All’ordine del giorno dei lavori del Consiglio federale, oltre all’approvazione dei verbali delle riunioni del 24 febbraio e 10 marzo e alle comunicazioni del Presidente, figurano i seguenti punti: informativa del Segretario Generale; modifiche regolamentari; nomine di competenza; decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020: provvedimenti conseguenti; circolare UEFA n. 24 del 24 aprile 2020: competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/2020: provvedimenti conseguenti; Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/2021; termini tesseramento in ambito professionistico stagione sportiva 2020/2021; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale; varie ed eventuali.

Complessivamente le squadra che dovrebbero essere promosse sono 30, perché i gironi sono 28 ma in due regioni, Basilicata e Piemonte, la classifica è guidata a pari merito da due squadre e, non essendoci le condizioni per effettuare uno spareggio come vorrebbe il regolamento, verrebbero premiate entrambe. Promozione automatica anche per le prime classificate dei 9 gironi del campionato di serie D.

Se per quel che riguarda le promozioni non dovrebbero esserci dubbi, resta ancora da decidere se procedere a decretare retrocessioni o meno. Eventualmente, dovessero essere evitate le retrocessioni, almeno per una stagione i gironi verrebbero ampliati con un conseguente allungamento dei calendari 2020/2021.

 

Politica
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Articolo UNO Carbonia: «Costruiamo una coalizione forte per le Amministrative 2021»

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Ad un anno dalle elezioni Amministrative, la segreteria di Articolo UNO Carbonia chiama a raccolta le forze del centrosinistra.

«Tra un anno si terranno nella nostra città le elezioni comunali – si legge in una nota -. Articolo Uno, in questo periodo difficile, è impegnata a livello nazionale ad affrontare in prima linea la gestione della pandemia con il suo ministro della Sanità Roberto Speranza. Con la stessa serietà vuole lavorare a livello locale per arrivare al momento del voto con una proposta credibile, forte e vincente, in grado di restituire a Carbonia il ruolo di punto di riferimento del territorio e della Sardegna. Per questo motivo occorre costruire una coalizione forte, larga, aperta alle migliori intelligenze della nostra città, ai giovani, al mondo delle associazioni, ma lontana dalle forze di destra che promuovono l’odio e l’intolleranza e che oggi governano, con effetti disastrosi, la nostra Regione e siedono sui banchi della maggioranza.
Non è un progetto che può essere costruito qualche giorno prima del voto.»

«Abbiamo bisogno di capire se le altre forze del centro sinistra, primo tra tutti il PD, sono disponibili ad un percorso comune, che contempli momenti di discussione sul futuro della nostra città già dai prossimi mesi e che individui una modalità condivisa per la scelta del candidato o della candidata a sindaco – aggiunge la nota di Articolo UNO Carbonia -. La nostra città ha estremo bisogno di un progetto a lunga scadenza per gestire la preoccupante fase economica che il nostro territorio sta attraversando: la crisi industriale, la decrescita demografica, la diminuzione della popolazione giovanile, la gestione dei nostri siti culturali, la manutenzione degli edifici e delle strade, la sanità territoriale, insomma, temi che non sono stati adeguatamente affrontati nell’ultima esperienza amministrativa. Il nuovo governo di Carbonia dovrà essere di rottura rispetto all’ultima parentesi politica cittadina e di contrasto alle politiche dell’attuale governo regionale di destra e alla maggioranza che lo sostiene.»
«Nel mentre Articolo Uno è già al lavoro per coinvolgere tutti e tutte coloro che hanno a cuore il destino della nostra città e che si vogliono impegnare per costruire una città più solidale, propositiva, culturalmente attiva, attenta ai bisogni dei più deboli», conclude la segreteria di Articolo UNO Carbonia.

Ammortizzatori sociali
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Claudio Nuscis (CISL FP): «All’AIAS il F.I.S., il Fondo Integrazione Salariale, è stato “usato” in maniera discutibile»

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Il segretario generale della CISL FP Sulcis Iglesiente, Claudio Nuscis, ha inviato una nota al commissario straordinario A.T.S. Sardegna Giorgio Carlo Steri, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e, per conoscenza, all’AIAS Cagliari, al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, al prefetto di Cagliari Bruno Corda, alla direzione della A.S.S.L. di Carbonia Ferdinando Angelantoni e ai commissari giudiziali Gianluca Fadda e Giuseppe Aste, sulla gestione del Fondo Integrazione Salariale dipendenti AIAS.

«L’AIAS ha chiesto il F.I.S., il Fondo Integrazione Salariale, quello strumento che in questo momento d’emergenza garantisce un minimo di reddito a quei lavoratori che hanno dovuto interrompere la loro attività professionale, per quei dipendenti impegnati in servizi la cui attività è stata temporaneamente sospesa come i riabilitativi, gli ambulatoriali, i domiciliari e i diurni – scrive Claudio Nuscis -. E sin qui niente da eccepire. Se non fosse che, come al solito, questo ammortizzatore sociale è stato “usato” in maniera discutibile, penalizzante ed in alcuni casi discriminatoria. Già il 2 aprile scorso, la Direzione Amministrativa AIAS Cagliari aveva inviato alle segreterie regionali di categoria una nota recante la seguente dicitura “informativa per l’accesso all’assegno ordinario con causale – emergenza Covid-19 nazionale”, con allegati gli elenchi del personale interessato da tale procedura distinto per struttura. Sarà che in tanti anni “ci siamo fatti l’occhio”, sarà la diffidenza maturata, ma abbiamo notato sin da subito parecchie inesattezze. Cominciando dai nominativi non presenti all’interno di detti elenchi, proseguendo con quelli sospesi dal servizio attivo, perché in cassa integrazione, e finendo con ex colleghi dimessi da AIAS per giusta causa. Banale distrazione? Stranezze involontarie? Non per noi. Mettere in F.I.S. gli educatori della struttura di Domusnovas, dopo che due di essi erano stati trasferiti d’imperio lo scorso gennaio, sostituirli quasi sistematicamente con degli O.S.S. è una provocazione bella e buona – aggiunge Claudio Nuscis -. Così come lo è mantenere in F.I.S. gli OSS di Cortoghiana ed utilizzare al loro posto un dipendente che abitualmente fa l’autista oppure utilizzare nella medesima Struttura un educatore che lavora a Sestu in un Centro chiuso come tutte le altre strutture non residenziali. Provocazioni che confermano non solo la legittimità ma anche l’attualità della nostra richiesta di verifica dei requisiti dell’accreditamento delle strutture AIAS rivolta mesi fa sia all’assessore Mario Nieddu che al Commissario A.T.S. Con buona pace di chi ci considera solo dei poveri “ignoranti”. Punti di vista naturalmente, i nostri e i loro. Certo che in un momento di crisi come questo, a noi sarebbe apparso normale, per esempio, attuare la rotazione totale dei terapisti nelle strutture residenziali, avremmo auspicato una condivisione dei danni salariali per tutte le figure professionali coinvolte minimizzando le perdite individuali. Invece, oggi ci troviamo con dipendenti al minimo salariale e dipendenti con lo stipendio al 100% ed il bonus di 100 € in busta paga – conclude Claudio Nuscis -. Sino a quando la politica regionale, le istituzioni a tutti i livelli, continueranno ad essere sordi, muti e ciechi, su tutto ciò che accade in AIAS? Come si dice, “peggio del lupo che cambia il pelo (ma non il vizio) c’è solo il gregge che glielo liscia.»

Istruzione Lavoro
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Alessandra Zedda: «Ecco i dati della cassa integrazione in deroga. Ora tocca all’Inps pagare»

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I riflessi dell’emergenza Covid e la risposta degli assessorati del Lavoro e della Pubblica istruzione: sono i temi affrontati questo pomeriggio dalla II commissione, che ha audito gli assessori Alessandra Zedda (vicepresidente della Giunta) ed Andrea Biancareddu.
La prima ha spiegato ai commissari che «tutte le imprese sarde sono state colpite dalle conseguenze della pandemia e per questo si sono rivolte alla Regione alla ricerca di sostegno finanziario. Noi abbiamo competenza diretta soltanto per la cassa integrazione in deroga ma non è facile farlo comprendere all’esterno e differenziare le responsabilità che sono invece a capo di altre istituzioni come L’Inps e il ministero».

L’assessore Alessandra Zedda ha aggiunto che «per la Cig in deroga sono arrivate 14.486 domande relative a 33.049 lavoratori sardi per un importo impegnato che si avvicina ai 55 milioni di euro. Ancora stanno arrivando le ultime domande e dunque si tratta di dati parziali ma indicativi. Ad oggi abbiamo evaso oltre 14 mila pratiche mentre circa 400 erano errate o avevano bisogno di ulteriore istruttoria».

In risposta alle polemiche apparse sulla stampa nei giorni scorsi l’assessore del Lavoro ha detto: «Ognuno può parlare dei suoi dati e questi sono i nostri dati, che certifico. Attendiamo come tutti i dati dell’Inps ma il sito è bloccato: all’Inps ora spetta pagare, perché questo è quello che chiedono i lavoratori».
L’assessore ha poi toccato il tema dei progetti Lavoras, che riguardano tutti i Comuni della Sardegna e ha parlato della necessità di rimodulare il programma “Destinazione lavoro”, dei tirocini («serve un orientamento del ministero le lavoro»), oltre che della necessità di fornire un aiuto concreto alle 300 agenzie formative della Sardegna «per agevolare la ripresa». Per quanto riguarda il microcredito «ci sono 158 nuove pratiche per un totale di 4 milioni di euro impegnati».
Anche l’assessore Andrea Biancareddu ha portato numeri importanti alla commissione: «Ci siamo impegnati in questi mesi per spendere al massimo le risorse del bilancio approvato a marzo scorso e siamo riusciti a impegnare per ora il 67 per cento dei fondi a nostra disposizione».
In apertura di seduta, la commissione aveva audito la presidente del Corecom, Susy Ronchi, ed approvato il programma 2020 del Comitato per le comunicazioni.

Sociale
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Grazia Maria De Matteis: «La tanto attesa “Fase 2” è stata considerata l’alba di un importante giorno per tutti ed in particolare per i nostri minori»

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La tanto attesa “Fase 2” è stata considerata l’alba di un importante giorno per tutti ed in particolare per i nostri minori. L’entusiasmo e la leggerezza, tipici dell’età e fortunatamente preservati nonostante ciò che si dovuto affrontare, impongono alcune riflessioni.

Purtroppo, non è la fine del virus ma l’inizio di un nuovo percorso in cui il richiamo alla massima attenzione di chi ha il dovere di vigilare e responsabilizzare i nostri bambini e i nostri ragazzi appare necessario. L’attività motoria, la visita al museo, l’incontro al parco, la frequentazione di uno studio medico come di un qualsiasi altro luogo di cura o assistenza, devono esser sempre accompagnati da una attenzione alle prescrizioni di sicurezza oggi ancora maggiore; ciò al fine di garantire un futuro di ripresa di tutte le attività per i nostri ragazzi e la salute di tutti.

A tutte le istituzioni appare doveroso un richiamo affinché non sia sottovalutato il bisogno di relazione e socialità dei ragazzi e dei bambini, bisogno che tanto più in questa fase e con le scuole chiuse, necessita di essere canalizzato in attività e servizi adeguati, costruttivi, stimolanti e gestiti in sicurezza.

Grazia Maria De Matteis

Garante regionale per l’infanzia

Concorsi
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Tre bandi di concorso per 1.350 allievi agenti, 20 atleti delle Fiamme Oro e 42 medici della Polizia di Stato

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Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, tre bandi di concorso per l’assunzione di 1.350 allievi agenti, 20 atleti delle Fiamme Oro e 42 medici della Polizia di Stato.
Il concorso per 1.350 allievi agenti è riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno quadriennale ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 23.59 del 15 giugno 2020, utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile all’indirizzo https.//concorsionline.poliziadistato.it, cliccando sull’icona “Concorso pubblico”.
Le domande per il bando di concorso per l’assunzione di 20 atleti da assegnare ai gruppi sportivi della Polizia di Stato – Fiamme Oro, che saranno inquadrati nel ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato, dovranno essere trasmessa entro il termine perentorio di 30 giorni, che decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, utilizzando esclusivamente la procedura informatica.
Le domande per il bando di concorso per l’assunzione di 42 medici da immettere nella qualifica iniziale della carriera dei medici della Polizia di Stato, è indetto indetto con decreto del 13 maggio 2020, per le seguenti specializzazioni:
– Medicina del lavoro: 15 posti;
– Medicina legale: 14 posti;
– Psichiatria: 5 posti;
– Ortopedia: 2 posti;
– Medicina dello sport: 1 posto;
– Dermatologia: 1 posto;
– Medicina interna ed equipollenti: 1 posto;
– Chirurgia generale ed equipollenti: 1 posto;
– Malattie infettive: 1 posto;
– Fisiatria: 1 posto.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 23.59 del 15 giugno 2020, utilizzando esclusivamente la procedura informatica.

Parlamento europeo
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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Mercoledì 20 maggio, sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook del Parlamento europeo in Italia, si terrà un incontro dibattito su “QFP e Recovery fund”.

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Mercoledì 20 maggio, dalle 15.00 alle 16.30, sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook del Parlamento europeo in Italia, si terrà l’incontro dibattito “QFP e Recovery fund: la posizione del Parlamento europeo e del governo italiano“.

Con la risoluzione adottata la scorsa settimana sulla revisione del bilancio UE post 2020 e sulle proposte per la ripresa, il Parlamento europeo ha chiesto un piano da 2.000 miliardi per far fronte alla crisi. Francia e Germania hanno appena presentato una loro proposta di aiuti alle regioni più colpite per cinquecento miliardi. La Commissione europea il 27 maggio presenterà la proposta sul QFP, che includerà il nuovo ‘Recovery instrument’ (Strumento per la ripresa). Dal 1 giugno dovrebbero essere operative le nuove linee di credito decise dall’Eurogruppo e dal Consiglio europeo relative agli strumenti SURE, MES e BEI.

In questo contesto l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo promuove un dibattito sulle richieste del Parlamento europeo e del Governo italiano.

Programma:

Saluti introduttivi di Carlo Corazza, Responsabile del Parlamento europeo in Italia

Le priorità per l’Italia, intervento di Laura Agea, sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Affari europei.

Priorità e ruolo del Parlamento europeo, interventi di:

·       Antonio Tajani, Presidente della Commissione Affari Costituzionali e della Conferenza dei Presidenti, Capo delegazione Forza Italia

·       Irene Tinagli, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari

·       Marco Campomenosi, Capo delegazione Lega

·       Brando Benifei, Capo delegazione PD

·       Tiziana Beghin, Capo delegazione Movimento 5 Stelle

·       Carlo Fidanza, Capo delegazione Fratelli d’Italia

·       Nicola Danti, Capo delegazione Italia Viva

Modera Enrico Tibuzzi, responsabile sede ANSA di Bruxelles.

Sport
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19 Maggio 2020
Giampaolo Cirronis
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La voglia di ripartenza del mondo del tennistavolo si scontra con ostacoli di non facile risoluzione

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Ottimismo e cautela. Lo professano solennemente il presidente della Fitet Sardegna Simone Carrucciu ed i componenti del consiglio tra cui il vice presidente Gian Luca Mattana ed i consiglieri Maurizio Muzzu, Sergio Ticca e Riccardo Lisci.
Su questi due punti fondamentali si è snodata la riunione in videoconferenza sulla piattaforma online “Zoom”, alla quale hanno aderito i rappresentanti di oltre il 75% delle società di tennistavolo presenti sul territorio isolano. Tra gli ospiti che non sono voluti mancare anche il consigliere federale Mario Gabba, il FAR (Fiduciario Arbitro Regionale) Emilia Pulina e i tecnici regionali olimpici e paralimpici Francesca Saiu ed Ana Brzan.
Simone Carrucciu si mostra assai soddisfatto del coinvolgimento di così tante persone dopo oltre due mesi dal blocco totale di tutte le attività. A riprova che la fame di tennistavolo si fa sentire nonostante le mille incertezze gravitati attorno alla ripresa in totale sicurezza dell’attività agonistica.
Ed è proprio su questo aspetto che si è impostata gran parte della discussione; in definitiva è emerso che nonostante lo scrupolo da dosare nell’osservanza delle norme di distanziamento sociale e la corretta igienizzazione corporale, non sarà per niente facile dare il via libera senza un briciolo di timore, giustificato dal futuro molto incerto.
Comprensibile dunque che da parte dei timonieri della Fitet Sardegna avallare certe decisioni diventa una responsabilità imperdonabile se le oscure tenebre del contagio si palesassero nuovamente.
Per adesso ci si accontenta di far riassaporare il gusto agonistico della disciplina agli atleti di interesse nazionale che ovviamente devono seguire un protocollo severissimo.
Molto enigmatiche risultano le riaperture delle strutture scolastiche che, sebbene appartenenti agli enti locali, per il loro utilizzo sarà fondamentale il parere dei dirigenti scolastici. Saranno chiamati a vagliare tante possibilità, legate alla frequenza diurna, serale e notturna degli stabili, da non gremire come nei periodi pre “Emergenza Ssanitaria Covid-19”.
I tempi di attesa non sono quantificabili anche perché le soluzioni plausibili per una innocua permanenza nelle aree sportive al chiuso, oltre ai rigidi formulari da rispettare, di sicuro comporterà un notevole aumento dei costi di gestione alle società sportive.
Simone Carrucciu si è espresso, inoltre, su promozioni e retrocessioni dei campionati regionali 2019/2020. Si è appreso infatti che il Consiglio le ha rimandate di qualche settimana per ponderarle con la massima attenzione, vagliando i pro e i contro di tutte le soluzioni possibili. Nulla si può ancora programmare per l’annata 2020/2021 anche per ciò che concerne l’attività individuale.
Sicura è invece l’intera elargizione del premio di attività giovanile 2019/2020 promosso da diversi anni dalla Fitet Sardegna, sebbene mancasse una competizione per definirne la classifica definitiva: si è deciso di prendere in considerazione il 75% dell’attività svolta.
Le riunioni su piattaforma digitale diventeranno un refrain continuo con all’oggetto tematiche stringenti quali l’organizzazione di corsi di formazione destinati ai tecnici di base e agli aspiranti arbitri. Stesso discorso vale per gli aggiornamenti formativi che vedranno interessati sia i tecnici, sia gli arbitri già abilitati.
Da parte delle responsabili dei settori giovanili e paralimpici c’è tanta voglia di ripresa delle attività, con qualche adeguamento al difficile periodo. Purtroppo, la loro buona lena si scontra con le tante incognite che la dura realtà pandemica sprigiona giorno dopo giorno.
A fine maggio, molto probabilmente, il presidente nazionale della FITeT Renato Di Napoli (supportato dal suo vice Carlo Borella, dal segretario generale Giuseppe Marino e dal responsabile Progetto Italia Matteo Quarantelli) incontreranno, sempre su piattaforma web, i dirigenti delle società sarde. Illustreranno nel modo più chiaro possibile le prossime evoluzioni strettamente legate al ritorno sui campi; ma si farà pure una panoramica sulle agevolazioni di tipo economico che la federazione ha riservato per la prossima stagione agonistica, concernenti iscrizioni ai campionati, tesseramenti e affiliazioni.
«Ringrazio di cuore tutti i partecipanti alla conferenza telematica – ha detto il presidente regionale Simone Carrucciu – perché hanno mostrato tanta attenzione e interesse alle tematiche illustrate. Ho avuto la conferma, ma non c’è da stupirsi, di come sia intenso l’amore che tutti noi abbiamo per il tennistavolo. Anch’io come tutti i nostri affiliati, non vedo l’ora di ripartire, ma eviteremo di fare mosse azzardate che metterebbero a repentaglio la salute dei nostri atleti e di tutti coloro che gravitano attorno alle loro vite. Oggi più che mai, vale il detto, l’unione fa la forza.»

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