25 April, 2024
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I vigili del fuoco del Comando di Cagliari sono intervenuti questo pomeriggio, intorno alle 16.00, per un incidente verificatosi nella strada che collega la SS 130 da Decimomannu a San Sperate CA (SS 130 dir) dove per cause ancora da accertare un’autovettura ha perso il controllo, è uscita di strada ed il conducente è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo. Eì stato estratto dagli operatori VVF e affidato ai sanitari inviati dal servizio di emergenza del 118.
La squadra VVF ha provveduto anche alla messa in sicurezza del veicolo e della sede stradale.
Per gli accertamenti e i rilievi di legge sono intervenuti i carabinieri.

 

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Il gruppo dei Progressisti protesta e sprona la Giunta regionale e l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Cagliari affinché si proceda con l’annullamento e la rettifica di quanto determinato dagli uffici in riferimento all’erogazione di pasti da asporto per gli studenti.
«Il pasto erogato agli studenti dell’Ateneo cagliaritano, composto da pane e salame, va contro ogni principio di sana alimentazione e risulta essere lesivo dei diritti degli studenti e contrario ai principi di buona amministrazione.
Temiamo che con il pretesto delle norme di prevenzione Covid si stia semplicemente attuando una politica di risparmio sulla pelle degli studenti», sottolinea la consigliera regionale del gruppo Progressisti Laura Caddeo.

I Progressisti evidenziano come «tale pasto non tenga in minimo conto le esigenze di tutti gli studenti (intolleranze, allergie o scelte culturali e religiose) impedendo di fatto che una larga fetta di giovani possa mangiare».

In considerazione anche di quelle che definiscono le «cervellotiche metodologie di prenotazione dei pasti», i consiglieri regionali dei Progressisti chiedono «un intervento immediato del presidente della Regione perché tale disservizio venga a cessare immediatamente e si ripristini al più presto un servizio mensa degno di questo nome».

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Fiocco rossoblù nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Duilio Casula. Alle 6.58 di questa mattina è nato Tian, figlio di Nahitan Nández, centrocampista del Cagliari e della nazionale uruguaiana, e di Sarah Mauri Garcia. Il piccolo e la mamma stanno bene. Il bimbo è nato alla 38ª settimana e pesa 2 chili e 720 grammi. A coordinare l’equipe è stato il dottor Bruno Piras coadiuvato dal ginecologo Marco Petrillo, l’ostetrica Marinella Podda, l’anestesista Mariella Lotta e la pediatra Carla Secci. In sala parto anche gli specializzandi Valeria Taccori e Giulia Carboni, gli oss Martina Cadoni e Gloria Piroddi.

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Due nuovi contagi sono stati registrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, nella provincia del Sud Sardegna, su 812 tamponi eseguiti. Sono due dei migranti algerini sbarcati qualche giorno fa sulle coste del Sulcis. Il numero complessivo dei casi dall’inizio dell’emergenza sale così a 1.368.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 85.381 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 7, nessuno in terapia intensiva, mentre 6 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.212 pazienti guariti (+1 rispetto all’ultimo aggiornamento), più altri 10 guariti clinicamente. Non si registrano nuove vittime, 133 in totale.
Sul territorio, dei 1.368 casi positivi complessivamente accertati, 253 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 (+2 rispetto all’ultimo bollettino) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 875 a Sassari.

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Gli studenti dell’Università di Cagliari, non si fermano. Dopo mesi di mobilitazioni proseguono la lotta per il diritto allo studio con una battaglia serrata nei confronti dell’ERSU. Da ieri mattina la protesta si è spostata nella mensa di via Trentino dove alla lotta si sono uniti i lavoratori delle mense che da mesi si vedono allontanati dal proprio posto di lavoro, proprio per le inadempienze della dirigenza stessa dell’ente che ancora oggi non ha chiaro l’indirizzo che essa stessa vuole intraprendere per tamponare questa emergenza, salvo un mero risparmio economico fatto sulla pelle dei lavoratori e degli studenti. Da ieri pomeriggio la mensa è stata occupata in attesa che i vertici dell’ERSU approvino la riapertura delle cucine della casa dello studente e che il servizio mensa, quanto meno, tenga conto delle basilari esigenze primarie degli studenti che non possono campare di soli panini e meritano pasti dignitosi.

«Consapevoli che solo la lotta paga – scrivono in una notaproseguiamo questa battaglia per la difesa del diritto allo studio e del diritto al lavoro dei dipendenti delle mense e tutto il personale presente nelle strutture universitarie. Gli interessi degli studenti sono legati, ora più che mai, a quelli dei lavoratori. Solo l’unione di intenti e l’organizzazione ci daranno risposte concrete.»

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Manifestazione dei sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, questa mattina, a Cagliari, davanti al Palazzo del Consiglio regionale. Al centro della protesta, le lunghissime liste d’attesa, problema acuito ulteriormente dall’emergenza Coronavirus, il blocco delle attività sanitarie, specialistiche, ambulatoriali e chirurgiche, delle cure per il parkinson, delle terapie oncologiche e per le malattie cardio vascolari, la mobilità passiva. I sindacati dei pensionati chiedono inoltre di essere coinvolti nella discussione sulla riforma sanitaria avviata in Consiglio.

Una delegazione è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Michele Pais e dai capigruppo di maggioranza ed opposizione.

«L’emergenza Covid non ha fatto altro che amplificare una situazione già drammaticahanno sottolineato i segretari confederali Marco Grecu (Cgil Spi), Adalberto Farina (Cisl Fnp) e Rinaldo Mereu (Uilp) le visite specialistiche sono ferme o hanno subito un rinvio con un ulteriore allungamento delle liste d’attesa. La situazione è critica per tutto ciò che riguarda il parkinson, le terapie oncologiche, le malattie cardiovascolari, gli interventi chirurgici».

I sindacati hanno evidenziato il diverso approccio avuto dalla sanità pubblica rispetto a quella privata convenzionata che, nonostante l’emergenza Covid, ha continuato ad erogare le prestazioni: «Il sistema pubblico è al collasso hanno affermato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil occorre porvi subito rimedio».

I sindacati confederali hanno auspicato una maggiore attenzione da parte della politica per gli anziani: «Sono i soggetti più deboli, quelli dai quali proviene un’alta domanda di assistenza. La riforma della Sanità deve tener conto di queste esigenze potenziando i servizi nel territorio. Vanno bene gli ospedali, ma i presidi territoriali sono altrettanto importanti per la prevenzione e la tutela del diritto alla salute di chi è avanti con gli anni». Dai sindacati, infine, è arrivata la richiesta di un intervento da parte della politica per porre rimedio alle croniche carenze di personale tra i medici e gli infermieri.

Il presidente del Consiglio Michele Pais, a nome di tutti i capigruppo, ha assicurato la massima attenzione per le richieste presentate dai pensionati: «C’è assoluta convergenza sulle tematiche evidenziate – ha detto – sono certo che il Consiglio e la Giunta sapranno trovare una soluzione a un problema, quello delle liste d’attesa, che riguarda tutti i cittadini sardi. C’è inoltre la volontà unanime di venire incontro alle esigenze dei più anziani».

Una delegazione dei sindacati dei pensionati sarà ricevuta lunedì prossimo, alle 12.30 dall’assessore della Sanità Mario Nieddu.

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Partiranno a breve i lavori di rimozione del relitto della Cdry Blue, la nave mercantile di 108 metri, arenatasi la notte tra il 21 e il 22 dicembre scorso sulla costa sud ovest dell’isola di Sant’Antioco, tra Portu Sciusciau e Capo Sperone.
Già da qualche giorno, sono arrivati al porto commerciale di Sant’Antioco il pontone, munito di gru, ed il rimorchiatore della Resolve Marine, l’azienda americana che dovrà occuparsi dei lavori di taglio e smantellamento del relitto della nave.
«Al momento si stanno approntando le apparecchiature a bordo per il successivo trasferimento sul sito della Cdry, per le operazioni di demolizione», dichiara Bernardo Camboni, manager della Seamar, la ditta di Cagliari, rappresentante in loco della Resolve Marine.
La demolizione seguirà tre fasi precise, come spiega ancora Bernardo Camboni: «Sono previste tre macro fasi. La parte “opera morta”, ovvero il taglio di tutta la parte che sta sopra la linea di galleggiamento, sarà divisa in due fasi. A cominciare da poppa, saranno tagliate tutte le infrastrutture fino ad arrivare a prua. Una volta rimossa la parte di opera morta verrà demolita la parte immersa, quindi stive e sala macchine».
Come avverrà questa operazione?
«Probabilmente la nave sarà riafflottata con dei galleggianti, per poter operare con più sicurezza e facilità.»
Il mercantile verrà “sminuzzato” in pezzi molto piccoli e si prevedono due possibilità di smaltimento: il trasloco diretto dal relitto al cantiere oppure un passaggio intermedio, con le parti che verranno trasportate al porto di Sant’Antioco e da lì spedite al cantiere di demolizione. Salvo condizioni meteo avverse, il pontone resterà accanto alla nave e rientrerà in porto una volta a settimana.
La Resolve Marine è tra le tre migliori aziende al mondo che si occupano di smantellamento navale. Tra i lavori più importanti di cui è stata protagonista ci sono quelli di recupero della Costa Concordia.
«Sono tre le aziende al mondo cosiddette “big”prosegue il manager della Seamar -. Tra queste c’è la Resolve. Quindi abbiamo il top del top. Si tratta di una ditta che ha una professionalità indubbia, nel merito di questo tipo di operazioni.» La previsione per la durata dei lavori è di circa due mesi. Saranno le condizioni meteo ad influire maggiormente sul processo.
«Si lavora d’estate proprio perché il tempo dovrebbe essere più favorevole rispetto all’inverno – prosegue Bernardo Camboni -. Anche perché la nave si trova in un’area aperta, verso il mare aperto, esposta ai venti predominanti da ovest e da sud-ovest.»
Il controllo a sostegno delle operazioni sarà effettuato dalla Guardia di Finanza. «Il servizio navale della Guardia di Finanza, quando richiesto dagli enti competenti, mette a disposizione il proprio naviglio, per porre in essere quelle che sono le attività richieste, a supporto di specifici eventiafferma il Capitano Stefano Sogliuzzo, comandante della Stazione Navale di Cagliari, che ci ospita a bordo del Guardiacoste “G204 Finanziere Garulli“, per un sopralluogo a distanza della Cdry Blue -. Qualora richiesto, siamo a disposizione come servizio navale, attraverso l’impiego di nostri mezzi navali e aerei. Questo, anche qualora ritenuto necessario, da parte di chi ha il compito di rimuovere la nave da questa posizione.»

Il tratto di mare interessato dai lavori sul mercantile, intanto, resterà interdetto al traffico marino e diportistico. «Interdetto non solo per la posizione della naveprosegue il comandante Stefano Sogliuzzo ma anche perché, in questo tratto, la costa è abbastanza particolare e ci sono dei punti in cui il diportista deve fare più attenzione durante la navigazione.»
Una navigazione resa pericolosa per via delle secche e degli scogli a pelo d’acqua, non visibili ad occhio nudo, soprattutto in circostanze come quelle che portarono il mercantile ad arenarsi sulla costa, durante una notte di forte burrasca. Condizioni meteo marine avverse non rendono il lavoro facile nemmeno agli uomini della Guardia di Finanza, che talvolta si trovano a risolvere situazioni di emergenza anche col mare in tempesta.

«Potete notare, anche con pochi centimetri di onda, quanto possa essere difficoltosa anche la semplice vita a bordo di un’imbarcazionespiega il Capitano Stefano Sogliuzzo -. Chiaramente, tutto ciò si va a complicare ulteriormente quando ci ritroviamo a dover operare in situazioni con mare ancora più formato e quindi con condizioni più critiche. Sicuramente non facilita l’operato degli uomini della Guardia di Finanza.»
Federica Selis

 

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E’ indetto un concorso pubblico per l’assunzione di 2.133 funzionari amministrativi da suddividere presso 18 diverse amministrazioni centrali: 24 posti nei ruoli dell’Avvocatura Generale dello Stato; 90 posti nel ruolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri; 3 posti nei ruoli della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; 350 posti nei ruoli del Ministero dell’Interno; 48 posti nei ruoli del Ministero della Difesa; 243 posti nei ruoli del Ministero dell’Economia e delle Finanze; 250 posti nei ruoli del ministero dello Sviluppo economico; 12 posti nei ruoli del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; 67 posti nei ruoli del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; 210 posti nei ruoli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; 92 posti nei ruoli del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; 159 posti nei ruoli del Ministero dell’Istruzione; 22 posti nei ruoli del Ministero dell’Università e della Ricerca; 250 posti nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo; 19 posti nei ruoli del Ministero della Salute; 264 posti nei ruoli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro; 23 posti nei ruoli dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione; 5 posti nei ruoli dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e 2 posti nei ruoli dell’Agenzia per l’Italia Digitale. 

Per partecipare al concorso bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti… 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ripam_7_20.html .

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Sono stati consegnati ieri dal presidente del Rotary Club Iglesias, nella sala riunione del centro direzionale in via Isonzo, i tre defibrillatori acquistati grazie a una raccolta fondi e che saranno destinati al Liceo Scientifico Asproni, all’Ipia Ferraris e alla palestra polifunzionale “Il Pallone” di Serra Perdosa, che fa parte dell’Istituto Comprensivo Costantino Nivola.
«Abbiamo consegnato i dispositivi a tre Istituti scolasticiha dichiarato il presidente, Pierluigi Castiglione -, che utilizzano per l’attività didattica delle palestre, strutture in cui è indispensabile avere in dotazione presidi medici che garantiscano un pronto intervento in caso di necessità, fondamentale per la sopravvivenza delle persone. Oltre a questo vogliamo ricordare l’importanza di sostenere il mondo della scuola con iniziative come l’assegnazione delle borse di studio a studenti meritevoli, attraverso il progetto “Solidarnosu” ed il “Premio Mariella Maggio Slavik”.»
«È fondamentale investire sulla sicurezza – ha aggiunto l’assessore alla Pubblica istruzione, Alessandro Loreficegrazie alla dotazione nelle scuole e negli impianti sportivi di dispositivi salva vita, e alla formazione di persone addette al primo soccorso. Ringraziamo il Rotary Club per la donazione e per l’impegno costante nel campo del sostegno alla studio, con borse di studio e iniziative dedicate al mondo della scuola.»
Antonio Caria

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Da sempre, Iglesias aiuta concretamente i più bisognosi, che forse sarebbe meglio definire “i più sfortunati”, perché, l’inabilità al lavoro, l’inabilità psico/fisica  l’indigenza, l’anzianità non autosufficiente, sono determinate anche da circostanze sfortunate. Tale concetto, rappresenta l’asse portante di una società inclusiva, solidale ed equa, che non abbandona nessuno, pertanto, apprendiamo con preoccupazione e dispiacere, l’eventuale chiusura di Casa Serena, unica struttura pubblica socio-assistenziale ad Iglesias e forse in Sardegna che ospita una sessantina di bisognosi, di cui, il 75% è in condizioni di non autosufficienza, con necessità di cure e assistenza continua, di giorno e di notte. Hanno bisogno di amore, di conforto, di cure, di carezze, di pazienza, di indulgenza per i loro comportamenti talvolta esagerati ma generati dalla loro sofferenza. Il loro futuro è ricorrente; da quando arrivano, Casa Serena diventa la loro casa, gli operatori sono la loro famiglia, escono solo per ricoveri ospedalieri, da cui, se fortunati, rientrano per proseguire il soggiorno fino alla fine dei loro giorni. Vivono nel ricordo (chi ce l’ha) dei loro cari e nell’attesa delle loro visite e dei loro abbracci. A Casa Serena festeggiano i compleanni, guardano la tv, mangiano, dormono, ma soprattutto, ricevono ciò di cui hanno bisogno; un sorriso d’amore. La gente come noi non resisterebbe a lungo, scapperebbe il giorno dopo, invece, loro, più passa il tempo e più si sentono a casa. Si affezionano ad un operatore piuttosto che ad un altro, alcuni per empatia, altri perché è scambiato per la figlia che forse non ha mai avuto.

Il loro passatempo preferito è guardare la tv, qualcuno ce l’ha in camera, qualcuno, pur avendola, ha dimenticato cosa sia, ma tutti ricordano e vogliono  amore, e quando lo ricevono, i loro occhi si illuminano, il viso si rilassa e tutti, proprio tutti, gravi e meno gravi, offrono tenerezza che rallegra il cuore più di ogni bene materiale, e chi non è avvezzo a queste situazioni rischia la lacrima. Non si può destabilizzare questi nostri concittadini chiudendo Casa Serena e rinunciare a un servizio socio/assistenziale di questa portata.

Detto questo, siamo con il nostro Sindaco e con chi, avendo a cuore la sorte dei ricoverati e dei lavoratori di Casa Serena, si impegneranno fattivamente per evitare disoccupazione ed effetti devastanti che la destabilizzazione di questi non autosufficienti produrrà. La soluzione definitiva non può che essere l’immediata apertura della struttura Margherita di Savoia, per cui sono stati impegnati 2.200.000 € di soldi pubblici per la ristrutturazione iniziata nel 2006. Avvicendare il M.D.S. a Casa Serena, consentirebbe un risparmio significativo, sarebbe un alloggio adeguato alle esigenze degli ospiti, eviterebbe disoccupazione e si confermerebbe parte della buona storia del nostro territorio a favore dei più bisognosi, infatti, il M.D.S. fu costruita nel 1881 come Istituto pubblico per Assistenza e Beneficienza di inabili al lavoro, sopravvisse anche grazie ai contributi di cittadini sensibili verso i più bisognosi, avallando la finalità nobilissima dell’istituto, che nel 1966 fu convertita a Casa di Riposo per Anziani e nel 1977 fu affidata al comune di Iglesias. 

Segreteria SPI CGIL Iglesias