19 May, 2024
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Ancora un rinvio per la ripartenza del campionato di serie D. Il Dipartimento Interregionale, salvo ulteriori e diversi provvedimenti che dovessero rendersi necessari, ha fissato la data del 6 dicembre per la ripresa regolare del campionato con le partite della 7ª giornata (la 9ª per i gironi A e C) che avrebbero dovuto disputarsi lo scorso 8 novembre. Priorità quindi ai recuperi ancora da giocare calendarizzati per il prossimo 29 novembre. I recuperi ancora non programmati si disputeranno dopo il 6 dicembre. Tra questi Giugliano-Carbonia.

Il programma dei recuperi del 29 novembre per il girone G.

5ª e 6ª giornata: Lanusei-Latina, Muravera-Giugliano, Nocerina-Nola, Vis Artena-Sassari Latte Dolce, Team Nuova Florida-Insieme Formia.

 

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Sono 511 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 3.702 i tamponi eseguiti. Salgono a 18.089 i casi dall’inizio dell’emergenza. Dei 511 nuovi casi, 277 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 234 da sospetto diagnostico.

Si registrano 12 decessi (379 in tutto): 5 uomini e 7 donne, in un’età compresa fra i 68 e gli 88 anni. Le vittime: 5 residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, 3 nella provincia di Sassari, 2 nella provincia di Oristano e 2 nel Sud Sardegna.

In totale sono stati eseguiti 343.699 tamponi. Sono 504 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (ventidue in meno rispetto al dato di ieri), 70 (+1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.340. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 5.727 (+210) pazienti guariti, più altri 69 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 18.089 casi positivi complessivamente accertati, 3.783 (+108) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 2.861 (+39) nel Sud Sardegna, 1.466 (+70) a Oristano, 3.105 (+109) a Nuoro, 6.874 (+185) a Sassari.

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La Giunta regionale ha inserito un finanziamento di 100.000 euro a favore del comune di Carbonia, nell’assestamento di bilancio approvato ieri che prevede uno stanziamento di ben 400 milioni di euro «per affrontare l’emergenza e rafforzare gli interventi già programmati e dare un forte sostegno al sistema produttivo sardo fortemente colpito e penalizzato alle conseguenze della pandemia in corso», destinato a interventi di ristrutturazione dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

Si tratta, come si può ben capire, di un finanziamento importantissimo, grazie al quale sarà possibile superare l’emergenza strutturale dello stadio della città mineraria, che ha rischiato di mettere in dubbio lo svolgimento delle partite del campionato di serie D, prima che riesplodesse il contenzioso tra il comune di Carbonia e la società Carbonia Calcio, sul pagamento degli affitti arretrati, sfociato nella chiusura dell’impianto e nel forzato trasferimento della squadra a Villamassargia per gli allenamenti e per la partita di domenica scorsa con il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere.

Sul finanziamento regionale per lo stadio “Carlo Zoboli”, alcuni minuti fa Checco Fele, ex amministratore delegato della società biancoblù, ha pubblicato nel suo profilo Facebook, il seguente post.

«A proposito dei 100.000 euro a destinazione vincolata, al comune di Carbonia per lo Stadio Zoboli, a nessuno sfugga (soprattutto ai “paladini” dell’ultima ora che si attribuiscono parte del merito senza averne neanche un briciolo), che ciò si deve al sensibile interessamento dell’on.le Giorgio Oppi e dell’assessore dello Sport on.le Andrea Biancareddu, per le problematiche economico/finanziarie che la nostra città attraversa in questo momento…con la speranza che il Carbonia Calcio rientri a Carbonia prima che sia troppo tardi…»

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La campagna sull’uso corretto degli antibiotici prosegue e si rafforza con un nuovo importante partner: a scendere in campo è Federfarma Sardegna, la federazione unitaria dei titolari delle farmacie, che ha aderito con entusiasmo al progetto e dalla prossima settimana distribuirà il materiale in tutta l’Isola attraverso la sua rete.

La campagna, promossa dalla Regione attraverso l’assessorato della Sanità, ideata e realizzata dal Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, coinvolge tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna. Si parte da uno slogan semplice ed efficace («Antibiotici, usarli non è un gioco. Prendili correttamente») con l’obiettivo di riuscire ad abbassare il consumo eccessivo e inappropriato degli antibiotici. Per farlo è necessario agire sugli attori della filiera del farmaco: il medico che lo prescrive, il farmacista che lo dispensa, il cittadino che lo assume. La campagna ruota proprio attorno a questo concetto con testimonial d’eccezione come la Dinamo Sassari, con Gianmarco Pozzecco e Marco Spissu.

«Il farmacistaspiegano il presidente di Federfarma, Giorgio Congiu, e la responsabile del progetto per la federazione dei farmacisti, Maria Pia Orrù  ha l’importante ruolo di istruire il paziente sul corretto uso dell’antibiotico. È fondamentale far capire ai pazienti che se non usiamo l’antibiotico nel modo corretto, cioè non interrompere la terapia anzitempo o utilizzare in modo inappropriato un antibiotico avanzato da una terapia precedente, rischiamo poi che questo antibiotico non funzioni più e che si dovranno assumere antibiotici sempre più forti fino ad arrivare all’antibiotico-resistenza che è provocato proprio da un uso inappropriato e indiscriminato degli antibiotici. Consideriamo poi – proseguono Giorgio Congiu e Maria Pia Orrù – che la farmacia e i farmacisti grazie alla loro capillarità e professionalità sono sempre disponibili ad ascoltare il cliente-paziente e suggerire delle regole a tutela della salute. Bisogna ascoltarli.»

Per l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, «la collaborazione con i farmacisti incarna a pieno lo spirito di questa campagna d’informazione. Il gioco di squadra è fondamentale per dare forza al messaggio e sensibilizzare le persone all’uso corretto e consapevole dei farmaci. La Regione è sempre in prima linea per la tutela della salute dei cittadini anche attraverso la corretta informazione. La cultura della salute è la componente essenziale di un sistema sanitario che funziona. Sugli antibiotici il progetto curato dall’Aou di Cagliari, con la partecipazione di interpreti d’eccezione, lancia un messaggio chiaro per prevenire i danni dell’antibiotico resistenza: usarli non è un gioco».

«Del restoaggiunge il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – le partite importanti si vincono sempre con il gioco di squadra. Il coinvolgimento di tutti è importante e l’appoggio di Federfarma è essenziale per la riuscita di questa campagna.»

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È stato pubblicato l’Avviso per la concessione di contributi in conto occupazione che prevede un sostegno economico, nell’ambito del regime di Aiuti “de minimis”, a favore delle Cooperative Sociali di tipo “B” iscritte all’albo regionale, in attuazione della legge regionale del 22 aprile 1997.

«Il modello imprenditoriale delle Cooperative sociali di tipo ‘B’ risponde ai bisogni e alle esigenze espressi da cittadini svantaggiati sia in ambito lavorativo che di partecipazione attiva nella società e si conferma uno dei principali strumenti di sostegno di una cospicua fascia di popolazione fragile che la Regione intende tutelare e proteggere»ha osservato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.

La dotazione finanziaria complessiva di 4 milioni e 500mila euro – equamente ripartita per gli anni 2020, 2021 e 2022 – prevede la concessione di un contributo in conto occupazione a ciascun socio lavoratore nella misura del 50 per cento della retribuzione lorda prevista dal contratto collettivo nazionale di categoria, oppure nella misura dell’80 per cento per ciascun socio appartenente alle categorie di persone svantaggiate.

«Il provvedimento . ha concluso l’assessore regionale del Lavoro – nasce dall’ascolto e dal lavoro meticoloso e attento con le associazioni di categoria e il mondo rappresentativo delle cooperative e vuole continuare a perseguire l’obiettivo di integrazione sociale dei cittadini e di inserimento nel mondo del lavoro per le persone svantaggiate.»

La presentazione delle domande potrà essere effettuata, a partire dalle ore 10.00 del 27 novembre 2020 ed entro e non oltre le ore 23.59 del 9 dicembre 2020, esclusivamente utilizzando l’applicativo reso disponibile dalla Regione Sardegna nell’ambito del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) all’indirizzo: www.sardegnalavoro.it.

L’ordine cronologico di invio telematico delle stesse richieste costituisce unico elemento di priorità nell’assegnazione dell’aiuto. Le Cooperative e i Consorzi di Cooperative, all’atto della presentazione della Domanda, prenoteranno la quota parte di risorse richieste per il singolo destinatario.

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Ha patteggiato la pena di tre anni il giovane che l’11 marzo 2018 causò il tragico incidente che alle porte di Gonnesa costò la vita al 20enne Alberto Riccaboni. Nulla e nessuno potranno mai restituire al papà Enrico Riccaboni, luogotenente dei carabinieri, e a mamma Rosanna il loro unico figlio Alberto, strappato loro quasi tre anni fa da un tragico incidente stradale, a soli vent’anni, ma ora si è arrivati a una condanna. Oggi, venerdì 20 novembre 2020, in Tribunale, a Cagliari, davanti il giudice per le indagini preliminari, dott. Giorgio Altieri, Alessandro Zedda, 24 anni, di Iglesias, colui il quale ha causato quel “maledetto” sinistro, con l’aggravante di essersi posto alla guida sotto l’effetto di stupefacenti, oltre alle altre sanzioni amministrative del caso, ha patteggiato tre anni, pena per la quale non è prevista la sospensione condizionale: in fase esecutiva chiederà comunque misure alternative alla detenzione in carcere

Lo schianto fatale si è verificato l’11 marzo 2018, una domenica, in pieno giorno, alle 11.30. Alberto, che risiedeva anche lui con la sua famiglia a Iglesias, assieme ad altri tre compagni di squadra stava rientrando a casa da una partita di calcetto su una Nissan Note condotta, appunto, da Zedda, che procedeva lungo la Statale 126 in direzione Iglesias quando all’improvviso il conducente, al km 30+200, nel territorio comunale di Gonnesa, in prossimità di una curva a visuale libera, ha invaso la corsia opposta scontrandosi frontalmente, a una velocità di circa 80 km/h, con una Citroen Xsara che sopraggiungeva nella direzione contraria di marcia, condotta da un quarantaseienne di Gonnesa e con a bordo la figlioletta che all’epoca aveva dieci anni. Purtroppo, il violento impatto è costato la vita ad Alberto Riccaboni, che si trovava sul sedile posteriore della Nissan e che ha riportato un trauma cranico con frattura esposta fronto-parietale destra: il giovane è stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale Brotzu dove però l’indomani, 12 marzo, il suo cuore ha cessato di battere. Anche tutte le altre persone coinvolte hanno riportato seri traumi e fratture, in particolare i due occupanti della Xsara, con prognosi anche pesanti, ma loro, almeno, si sono salvati.

Ad aggravare la posizione dell’imputato, gli esami tossicologici a cui è stato sottoposto che hanno dato esito positivo: dunque, il Pubblico Ministero titolare del procedimento, il dott. Marco Cocco, lo ha indagato per omicidio stradale con l’aggravante di aver causato la morte di una persona mettendosi alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il suo legale già nell’aprile 2018 aveva già chiesto di patteggiare due anni ma la pena non era stata ritenuta congrua dall’allora Gup che aveva invitato a rivalutarne il calcolo. Successivamente, l’avvocato dello Zedda aveva chiesto di rinunciare alla richiesta di patteggiamento, il giudice aveva rigettato l’istanza e ritrasmesso il fascicolo al Sostituto Procuratore il quale, con atto del 27 maggio 2019, ha quindi chiesto il rinvio a giudizio del ventiquattrenne per i reati di cui all’art. 589-bis commi 1 e 2 c.p. “perché, conducendo con imprudenza e imperizia il suo autoveicolo, che recava il battistrada degli pneumatici anteriori gravemente usurato e trovandosi in stato di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti ai sensi dell’art. 187 D. Lgs. 282/1992, cagionava per colpa la morte di Alberto Riccaboni, trasportato nello sesso veicolo”, nonché il ferimento di altre quattro persone. In relazione alla richiesta il Gup aveva fissato l’udienza preliminare del processo che però è stata rinviata più volte, praticamente quasi per un anno, causa Covid.

I familiari della vittima, per essere assistiti, attraverso il responsabile della sede di Cagliari, dott. Michele Baldinu, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e nel frattempo sono stati integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione della Nissan. Oggi si è definitivamente chiuso anche il capitolo penale con la nuova richiesta di patteggiamento. La mamma ed il papà di Alberto, nel loro immenso dolore, dopo la sentenza si sono astenuti da qualsiasi commento.

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12 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati tra i residenti nel comune di Iglesias. Lo ha comunicato alcuni minuti fa il sindaco, Mauro Usai.
Sono in corso le attività di tracciamento dei contatti diretti, comunicati dai pazienti positivi, e sono stati disposti ulteriori controlli. Contestualmente viene reso noto che, rispetto ai dati precedenti, 29 persone risultano essersi negativizzate.
Il totale dei pazienti attualmente positivi è 60.
«Proseguono le attività di controllo, di screening e di vigilanza sanitaria, per rendere possibile l’individuazione delle persone positive ed il monitoraggio della situazionedice il sindaco, Mauro Usai -. E’ di fondamentale importanza mantenere viva l’attenzione ed attenersi rigorosamente alle prescrizioni di sanità pubblica. Mascherina, distanziamento personale, igiene delle mani e comportamenti prudenti, l’unico modo per uscire il prima possibile da questa emergenza.»

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Non c’è stato scampo per S.P., 54 anni, artigiano di Capoterra, che è stato denunciato dal Corpo forestale di Uta per la cattura e la detenzione di due cervi sardi, nella zona del Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, in località Spagnolu, a Sarroch.
Il fatto è accaduto ieri: gli agenti hanno hanno ritrovato gli scarti di macellazione di un esemplare di cervo sardo. Secondo il loro racconto, intorno alle 19.00, è stato intercettato che, alla vista del fuoristrada del Corpo forestale, si sarebbe dato alla fuga ad alta velocità. Il fuggitivo è stato bloccato sulla strada provinciale, all’ingresso di Capoterra.
A seguito della perquisizione, sono stati rinvenuti 3 zaini con i resti sezionati di un cervo sardo, corrispondente ai residui ritrovati poco prima nel parco di Gutturu Mannu. Dopo un secondo controllo, sono stati trovati anche i resti conservati in frigo di un ulteriore cervo sardo, oltre che strumenti illeciti di cattura (cavetti in acciaio, nonché munizioni che l’uomo non poteva detenere non essendo titolare di porto d’arma perché pregiudicato).
Al bracconiere è stato contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale e la sua auto è stata sottoposta a sequestro, perché sprovvista di assicurazione.
Antonio Caria

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«Una famiglia di San Giovanni Suergiu, composta da 5 persone, si è negativizzata al tampone odierno.»
Lo ha comunicato alcuni minuti fa la sindaca, Elvira Usai.
«Gli attuali positivi sino ad ora ufficializzati dalla ASL sono 10 e stanno tutti beneha aggiunto Elvira Usai -. Auguriamo a tutti loro di negativizzarsi quanto prima e di tornare alla loro vita quotidiana.»
«Vorrei ringraziare tutti i cittadini che stanno collaborando con i loro comportamenti responsabili a bloccare la propagazione dei contagi: la fiducia e la comunicazione costante con l’amministrazione e la ASL sta facilitando il lavoro di tutti. Continuiamo a rispettare le regoleha concluso Elvira Usai -: non fate assembramenti, igienizzate le mani e indossate la mascherina ovunque.»