7 May, 2024
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Ad un mese dall’organizzazione del primo corso di rianimazione BLSD, svolto il 23 gennaio dalle 9.00 alle 14.00, ed organizzato dall'”Accademia del Soccorso”, il comune di Iglesias organizza per venerdì 26 febbraio, alle ore 11.00, presso il Centro Direzionale in via Isonzo, un incontro con la stampa per presentare il progetto “Iglesias Cardio Protetta” e l’installazione di due defibrillatori, il primo nella centralissima Piazza Sella, il secondo nella frazione di Nebida.

“Iglesias Cardio Protetta” è un progetto portato avanti dall’assessorato delle Politiche Sociali e Giovanili, in collaborazione con l’Associazione Alberto Riccaboni, e nasce in continuità con il progetto #benesserekm0, che ha visto medici e professionisti locali collaborare per l’ideazione della prima vera campagna di sensibilizzazione dedicata al tema della salute pubblica.

«L’obiettivo di questi progetti afferma Angela Scarpa, assessore delle Politiche socialiè quello di informare e formare i cittadini, al fine di ridurre i rischi e promuovere una cultura della prevenzione.»
Per quanto riguarda la Regione Sardegna, infatti, i dati del 118 identificano ogni anno circa 800 arresti cardiaci in luogo pubblico e nei luoghi di lavoro.
«I numeri sono rilevantiaggiunge il sindaco Mauro Usai – e ci spingono a programmare e potenziare gli interventi legati alla prevenzione della salute.»

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Paola Massidda, sindaco di Carbonia, ha scelto il suo profilo Facebook per un breve bilancio della sua esperienza alla guida del comune di Carbonia, prossima alla conclusione (venne eletta il 19 giugno 2016, con il trionfale testa a testa nel ballottaggio con il sindaco uscente Giuseppe Casti).

«Ho preferito disturbare con la mia onestà, piuttosto che compiacere con l’ipocrisiaha scritto Paola Massidda -. Questi cinque anni da sindaco sono stati come un regalo inaspettato. Amministrare la Città dove sono nata, dove lavoro e dove mi son sposata e cresco i miei figli, è stato il più grande onore che potessi avere.Il bagaglio di esperienza professionale e umana che si acquisisce in questo percorso è un arricchimento personale che diventa il tuo prezioso patrimonio. Basta un messaggio di stima e affetto di un tuo concittadino per gratificarti e stimolarti al superamento di sempre nuovi ostacoli.»
«Un risultato raggiunto col lavoro tuo e dei tuoi compagni di viaggio è sufficiente per darti nuova energia per cercare di raggiungerne altri ventiha aggiunto Paola Massidda -. Ma è anche vero che per cinque anni al centro del mio mondo non c’è stata più la mia persona né la mia famiglia, ma ho pensato e vissuto esclusivamente per la mia città e oggi, la mia famiglia e la mia persona, reclamano maggiori attenzioni. Certo, inutile nascondere che i nuovi scenari politici che in periferia viviamo come calati dall’alto e senza quella maturazione che scelte di questo calibro meriterebbero, hanno sicuramente agevolato la mia scelta. È difficile immaginare – per me addirittura impossibile – che chi solamente cinque anni fa’ hai combattuto prima e sconfitto poi possa diventare, come per incanto, il tuo alleato. Perché quelle battaglie, quella richiesta forte di cambiamento che abbiamo incarnato e portato avanti non senza sofferenza e pagando un prezzo altissimo, hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi l’unica ragione che può animare un rinnovato impegno. Ed è giusto che chi crede in questa strada la persegua con coraggio e determinazione.»
«Ma non esistono uomini e donne per tutte le stagioni quindi, nonostante dentro il Movimento sia ancora forte la spinta per proseguire il mio lavoro, è inevitabile per me fare un passo indietro. Lavorerò come e più di prima in questi mesi che mi separano dalla fine del mandato per chiudere questa esperienza nel miglior modo possibileha concluso Paola Massidda -. A riveder le stelle! »

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Continua a diminuire il numero di nuovi casi positivi al Covid-19 in Sardegna, 33 nelle ultime 24 ore, 1.533 i test eseguiti. Salgono a 40.688 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 718.833 tamponi. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 2,1%.

Si registrano 4 decessi (1.113 in tutto). Sono 275 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-2), 26 (-3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.907. I guariti sono complessivamente 26.136 (+101), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 231.

Sul territorio, dei 40.688 casi positivi complessivamente accertati, 9.603 (+23) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.512 nel Sud Sardegna, 3.453 (+3) a Oristano, 8.105 a Nuoro, 13.015 (+7) a Sassari.


 

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Scatta oggi il girone di ritorno del campionato di serie D. E sono subito i derby a concentrare l’attenzione delle tifoserie che, purtroppo, non possono accedere agli stadi per sostenere le loro squadre del cuore. Il girone G propone tre derby sardi: Lanusei-Muravera (dirige Lorenzo Vacca di Saronno, assistenti di linea Matteo Taverna di Bergamo e Giuseppe Cucinotta di Brescia), Torres-Carbonia (dirige Daniele Caldirola di Milano, assistenti di linea Gino Passaro di Salerno e Diego Spatrisano di Cesena) e Latte Dolce Sassari-Arzachena (dirige Gianluca Martino di Firenze, assistenti di linea Orazio Attardi di Ragusa e Ferdinando Savino di Napoli). Completano il programma della giornata le partite Cassino-Insieme Formia, Nola-Vis Artena, Gladiator-Latina e Savoia-Monterosi. Due partite sono state rinviate a causa di casi di positività al Covid-19: Team Nuova Florida-Afragolese e Giugliano-Nocerina.

Se il derby Lanusei-Muravera è quello che propone la presenza della squadra sarda più in alto in classifica e oggi, probabilmente, più ambiziosa, il Muravera, che occupa il quarto posto insieme a Nocerina, Savoia e Carbonia, ma deve recuperare ben tre partite, quello che porta con sé più fascino per le due protagoniste, è sicuramente Torres-Carbonia, due squadre che hanno sempre avuto una grande rivalità sportiva ed hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio sardo. Il Carbonia non dimentica due vittorie importanti all’Acquedotto, ottenute agli inizi degli anni ’80, nel campionato di serie D 1980/81, con goal dell’indimenticabile Marco Congiu e nel campionato di serie C2 1982/83, con goal di Alessandro Zaccolo.

Torres e Carbonia quest’anno hanno affrontato il campionato con ambizioni differenti, sicuramente maggiori quelle della squadra sassarese, ma il campo, fin qui, ha dato verdetti differenti. La Torres ha messo insieme solo 12 punti, frutto di 2 vittorie, 6 pareggi e ben 9 sconfitte, ed occupa la terz’ultima posizione in classifica, un solo punto avanti al Giugliano (che deve recuperare 3 partite) e al Nola (che è stata penalizzata di 1 punto). Il Carbonia, viceversa, partito con obiettivo la salvezza, è stato fin qui la squadra rivelazione del girone, con 27 punti, frutto di 7 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, ed è quarto alle spalle di Latina, Vis Artena e Monterosi, sulla stessa linea di Muravera, Nocerina e Savoia.

La Torres ha cambiato completamente volto rispetto a quella che si presentò al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia il 27 settembre, uscendo sconfitta per 2 a 0, con goal di Ador Gjuci e Marco Piredda. La società guidata dal presidente Salvatore Sechi ha cercato di porre rimedio all’avvio disastroso, caratterizzato da numerose sconfitte consecutive, cambiando direttore sportivo, allenatore e mezza squadra, ma finora i risultati non sono stati pari alle attese. Oggi in panchina c’è Archimede Graziani, che nel corso del girone d’andata ha rilevato l’esonerato Aldo Gardini.

Il Carbonia, guidato brillantemente dai due ex Marco Mariotti in panchina ed Andrea Colombino dietro la scrivania a “disegnare” l’organico, ha iniziato bene ed è andato via via crescendo nel corso di un girone d’andata tormentato dal Covid-19, brillando sia nei derby (tre vinti in casa con Torres (2 a 0), Latte Dolce Sassari (3 a 2) e Muravera (2 a 0); due pareggiati in trasferta, a Lanusei ed Arzachena, entrambi per 1 a 1) e in trasferta nella Penisola, dove ha colto tre splendide vittorie sui campi di Cassino (4 a 0), Giugliano (3 a 2) ed Afragolese (2 a 0). In campo, all’Acquedotto, oltre a Marco Mariotti ed Andrea Colombino, ci saranno anche altri due ex: Marco Russu ed Ador Gjuci. Marco Mariotti deve fare i conti con numerose assenze, per squalifiche (Marco Piredda e Moussa Soumarè) ed infortuni (Werther Carboni, Fabio Mastino, Fabio Fredrich, Daniele Cannas e Joseph Tetteh). Figurano tra i convocati i nuovi Gabriele Piras e Matteo Moro (alla loro prima presenza) e Marco Manis (andato in panchina mercoledì a Santadi contro l’Insieme Formia). Quest’ultimo dovrebbe fare il suo esordio tra i pali dal 1′.

Giampaolo Cirronis

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Si avvicina il terzo incontro della rassegna culturale “Gli appuntamenti del martedì”, organizzata dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis in collaborazione con il comune di Tratalias e l’autore Gianluca Lindiri.

Martedì 23 febbraio, alle ore 18.00 sarà la volta dello scrittore e fumettista Daniele Mocci che presenterà il suo ultimo libro “L’ultimo giorno di primavera” (Condaghes) e il nuovo lavoro dell’Associazione Culturale Chine Vaganti “Cagliari 1970 – Tracce oltre la leggenda” (Catartica Edizioni).

 Si potrà partecipare direttamente sulla piattaforma Zoom, dove sarà possibile interagire con l’autore sia con la chat (se si possiede webcam e microfono) sia in audio/video.

Per accedere all’aula virtuale su Zoom basta cliccare su questo Link https://us02web.zoom.us/j/87661762207 o inquadrare con il tuo dispositivo mobile il QR CODE che trovi nelle locandine che promuovono l’evento.

 La presentazione verrà trasmessa anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis. In questo caso se si volesse intervenire sarà sufficiente utilizzare i commenti per porre le domanda all’autore.

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Gravissimo incidente stradale sulla 554, al bivio di Selargius. Una Porsche, intorno alle 18.10 ha perso il controllo andando a finire contro il guard rail. I vigili del fuoco intervenuti hanno affidato il conducente, Andrea Cossu, ex calciatore oggi dirigente del Cagliari Calcio, che si trovava fuori dall’abitacolo, distante dall’auto, al personale del 118 intervenuto sul posto che lo ha trasportato al più vicino ospedale, in codice rosso.

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A partire da lunedì 22 febbraio sulla strada statale 126 “Sud Occidentale Sarda” saranno avviati gli interventi di demolizione del cavalcavia​ ferroviario dismesso che sovrasta la statale all’altezza di Bindua (km 33), a Iglesias.

I lavori saranno eseguiti da una ditta esterna per conto della Regione Autonoma della Sardegna e comporteranno la chiusura al traffico di un tratto di statale fino a giovedì 25 febbraio. Il traffico verrà deviato lungo la SP 84 e viabilità locale, consentendo ai mezzi di soccorso, frontisti e residenti la percorribilità della statale 126 fino all’area di cantiere.

 

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Sono 73 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.227 i test eseguiti. Salgono a 40.655 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 717.300 tamponi. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 3,2%.

Si registrano 7 decessi (1.109 in tutto). Sono 277 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-5), 29 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.974. I guariti sono complessivamente 26.035 (+115), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 231.

Sul territorio, dei 40.655 casi positivi complessivamente accertati, 9.580 (+22) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.512 (+16) nel Sud Sardegna, 3.450 (+4) a Oristano, 8.105 (+5) a Nuoro, 13.008 (+26) a Sassari.

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«Perché è stato rallentato l’iter legislativo-istituzionale per l’attuazione delle zone franche in Sardegna?»

La domanda è contenuta nell’interrogazione presentata dal consigliere regionale Fabio Usai alla Giunta regionale sulla mancata attuazione delle zone franche in Sardegna, prevista dall’articolo 12 dello Statuto Speciale Sardo, dal Decreto legislativo n. 75 del 1998; dalla delibera della RAS n. 21 del 2016 e, infine, del DPCM emanato il 16 maggio 2019.

«Nel programma elettorale della nostra coalizione spiega Fabio Usai -, veniva ribadita come priorità quella di concretizzare gli elementi caratterizzanti dello Statuto Speciale della Sardegna, per dare luogo a un processo federalistico in grado di valorizzare e rafforzare gli elementi d’indipendenza economici, fiscali e sociali della nostra isola. Tra essi, in riferimento a quanto previsto nella carta statutaria, nonché a quanto sancito da diversi provvedimenti e dispositivi di legge regionale e nazionali (D.Lgs 75-1998; delibera della RAS n.21 del 2016 e DPCM 16 maggio del 2019), quello dell’attuazione delle zone franche intercluse nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme ed Arbatax, nonché in altri porti e aree industriali ad essi funzionalmente collegati o collegabili.»

«Ad oggi – aggiunge Fabio Usail’attuazione dei provvedimenti legislativi per la realizzazione delle zone franche nelle specifiche aree individuate a tale scopo, non è stata completata. E ancorché la delimitazione e messa in opera delle aree preposte a tale scopo sia diretta competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri, ciò, inderogabilmente, avviene su proposta diretta della Regione: la quale, ancora oggi, non sembrerebbe aver ancora compiutamente strutturo e presentato tale richiesta.»

«Pertanto, vista e considerata l’enorme importanza e opportunità assegnate dallo strumento della Zona Franca, in sinergia con quello delle ZES, per il rilancio economico e sociale di importantissime e vaste aree della Sardegna (alcune delle quali come Portovesme gravemente colpite dalla deindustrializzazione e, dunque, bisognose di incisivi stimoli per la loro ripartenza), e in prospettiva per l’intera isola se si dovesse (anche in un’ottica di riscrittura e rafforzamento dello statuto autonomistico per allineare l’isola alle comunità nazionali più avanzate sul tema fiscale come l’Irlanda, le Canarie e la Catalogna) allargare la fiscalità di vantaggio ai confini regionaliconclude Fabio Usaisollecito fortemente la Giunta regionale a relazionare sui motivi per cui è stato rallentato l’iter legislativo-istituzionale per l’attuazione di questi fondamentali strumenti di riequilibrio economico; nonché ad adempiere ai propri doveri politico-istituzionali in merito alla definizione dei passaggi burocratici per ciò che è di sua competenza e a fare tutto quanto è in suo potere per intervenire presso il neo insediato Governo nazionale affinché si adoperi per definire l’operatività delle zone franche in Sardegna.»

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Lo scorso mercoledì 17 si sono riunite le Segreterie Unitarie di Filctem Cgil Flaei Cisl e Uiltec Uil provinciali e regionali insieme alla RSU della Centrale Enel Sulcis. La discussione ha avuto come punto nodale gli aggiornamenti riguardanti l’evoluzione dei progetti di infrastutturazione del Polo Industriale di Portovesme e, di conseguenza, del sistema di metanizzazione della Sardegna, non escludendo il fattore opportuno e centrale che con il nuovo Governo nazionale si dovrà capire se l’idea di Transizione Energetica per la Sardegna che sino ad oggi ha portato avanti il Governo Conte, sarà confermata oppure ci saranno cambiamenti. Per questo motivo ,è stata fatta l’analisi di ciò che il Governo Conte ha deciso, senza una preventiva discussione con le OO.SS., sino alla sua “caduta”. Tra le cose che sono state reputate positive c’è stata la fattiva volontà di mettere al centro della Transizione Energetica della Sardegna il Polo Industriale di Portovesme, in quanto è stato oggetto di una serie di provvedimenti legislativi già definiti dal Decreto Semplificazioni e in corso di definizione. Nel provvedimento, oltre all’individuazione dell’infrastruttura immateriale della Virtual Pipe Line per il trasporto del GNL in Sardegna a prezzi calmierati in maniera strutturale, grazie all’accordo specifico con Snam, verrà progettata e installata di una unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione del GNL meglio definita come FSRU da ormeggiare presso la banchina lato est del porto industriale.
Tale infrastruttura è stata individuata sulla base di alcuni elementi fondamentali:
1. la tempistica dell’iter autorizzativo che sarebbe ridotto in maniera importante con un provvedimento ad-hoc;
2. l’individuazione di un luogo in cui l’infrastruttura si possa realmente posizionare tenendo conto che le poche aree disponibili a terra non sono immediatamente utilizzabili;
3. il sostegno infrastrutturale al polo dell’alluminio e alla costruzione della nuova Centrale dell’Enel;
4. la nascita di nuove intraprese economiche che saranno favorite dall’abbattimento del costo energetico. In tutto questo il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale per le attività immediatamente realizzabili e per quelle che certamente nasceranno.
Tutte queste attività riteniamo possano e debbano coesistere. Qualsiasi altra iniziativa imprenditoriale diversa da quella che già insiste nel Polo Industriale di Portovesme, rappresenta per noi un valore aggiunto da sostenere senza alcuna preclusione. Per far sì che questo possa accadere, non possiamo prescindere da alcune considerazioni che debbono essere fatte, ovvero:
• il processo di de-carbonizzazione è irreversibile e non rinviabile, ovviamente quello che si deve compiere è una transizione giusta, capace di tenere insieme ambiente e lavoro, garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali. Non può certo sfuggire che il passaggio delle Centrali elettriche dal carbone al gas richiederà una forza lavoro diretto ed indiretto inferiore;
• l’Europa oltre ad affrontare il tema ambientale ha inserito attraverso la Just Transition Fund le risorse per i nuovi progetti;
• nell’ambito della Rubrica 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza le risorse per la giusta transizione previste per l’Italia ammontano a circa 500 milioni di euro a prezzi correnti. Aggiungendo a queste risorse i 500 milioni provenienti da Next Generation EU e il cofinanziamento nazionale, si ottiene una disponibilità di 1,2 miliardi di euro a prezzi correnti per finanziare strategie territoriali nell’ambito delle politiche di coesione giusta e compatibile con l’ambiente nelle aree di Taranto e del Sulcis.
Sarà compito del Centro Regionale di Programmazione predisporre i piani territoriali ed avanzare progetti nel pieno rispetto delle regole previste dall’Unione Europea. Ad oggi la Regione Sardegna non ha ancora presentato nessun progetto relativo ai primi 500 milioni, non capendo che la politica deve pianificare oggi il futuro per garantire al nostro territorio e ai lavoratori la continuità occupazionale e nuove intraprese economiche. Soprattutto, sarà importante individuare anche la possibilità di creare quella filiera di impresa che parta dallo studio dei nuovi progetti sui vettori energetici del futuro e che si concretizzi la vera e propria fabbricazione di quei sistemi che serviranno per la loro produzione. Nel nostro territorio esistono le competenze tecniche e professionali per sviluppare un nuovo modo di fare impresa e creare lavoro nell’assoluto rispetto del territorio e in linea con i dettami della Commissione europea che ci indica che al 2050 tutte le produzioni dovranno essere a Zero emissioni nel pieno rispetto del Green Deal europeo. Come OO.SS e Delegati della centrale Sulcis riteniamo che queste dovranno essere le basi su cui discutere per un vero e serio piano di ripartenza del Polo Industriale di Portovesme e per dare la giusta prospettiva occupazionale al territorio.
Segreterie Unitarie di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil provinciali e regionali
RSU della Centrale Enel Sulcis