20 December, 2025
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L’intera comunità di Sant’Antioco e del Sulcis Iglesiente ha dato l’estremo saluto ieri a don Giulio Corongiu, morto domenica pomeriggio in un incidente stradale verificatosi nei pressi della località di Maladroxia. La chiesa di Nostra Signora di Bonaria, che don Giulio Corongiu ha guidato da parroco per tantissimi anni, come previsto non è stata sufficiente ad accogliere tutti e centinaia di fedeli si sono ritrovati sulla piazza antistante, dove è stato sistemato uno schermo gigante per consentire a tutti di seguire la cerimonia funebre officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Mario Farci.

Al termine della cerimonia, sono stati numerosi gli interventi, tra questi quello del sindaco Ignazio Locci, che hanno rimarcato l’opera svolta da don Giulio Corongiu nella comunità antiochense, in particolare per i giovani e per i meno fortunati, con il sostegno dei ragazzi e delle ragazze dell’oratorio Don Bosco.

Il vescovo ha comunicato che temporaneamente il vuoto lasciato da don Giulio Corongiu, in attesa della nomina del nuovo parroco, verrà ricoperto come amministratore parrocchiale da don Elio Tinti, parroco della chiesa di Santa Maria Goretti Vergine Martire e amministratore parrocchiale della chiesa di San Pietro Apostolo, affiancato da don Leonardo Crobu, vicario parrocchiale presso la parrocchia San Carlo Borromeo di Carloforte.

Giornalista, autore televisivo, conduttore di programmi tv d’inchiesta, tra i quali il seguitissimo “Report”, ma anche scrittore. Ed è proprio in questa veste che si presenterà al pubblico di Sant’Antioco, domenica 21 settembre, in piazza Italia, a partire dalle 18.00, per raccontare il suo ultimo libro “La Scelta”, dal titolo fortemente evocativo. Perché è un testo che parla del suo cammino spaziando tra alcune delle sue più celebri inchieste: un viaggio all’interno del giornalismo d’inchiesta, il marchio di fabbrica di Sigfrido Ranucci, che traccia anche un quadro intimo del suo autore, dove vita e professione si intrecciano e si legano indissolubilmente.

L’appuntamento con il baluardo del giornalismo d’inchiesta italiano è in programma domenica 21 settembre: con lui dialogherà Paolo Lusci, da sempre impegnato nel mondo dell’editoria, noto e apprezzato dal pubblico antiochense e non soltanto. Il libro “La Scelta”, edito da Bompiani, potrà essere acquistato nel banchetto vendita che verrà allestito per l’occasione.

«Abbiamo scelto Piazza Italia perché abbastanza ampia per accogliere il numeroso pubblico che certamente parteciperà all’evento – commenta il sindaco Ignazio Locciper noi è un vero piacere ospitare Sigfrido Ranucci, poterlo ascoltare, apprezzandone l’alto valore professionale. Un appuntamento imperdibile, al quale invito tutta la cittadinanza. Ringrazio Sigfrido Ranucci per avere scelto Sant’Antioco e Paolo Lusci per la preziosissima collaborazione.»

Stamane un centinaio di persone hanno manifestato in viale Trento, a Cagliari, di fronte al palazzo della Regione, la loro opposizione all’ampliamento della fabbrica delle bombe Rheinmetall-RWM.

«La Giunta regionale e la sua Presidente sono chiamati infatti a deliberare in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale effettuata a posteriori sugli ampliamenti realizzati irregolarmente dalla fabbrica RWM nel suo stabilimento di Domusnovas Iglesiasscrive in una nota Graziano Bullegas, segretario di Italia Nostra Sardegna -. Le numerose criticità e gli enormi impatti ambientali emersi nel corso del procedimento di VIA ex-post non consentono di esprimere alcuna valutazione positiva, come esposto nella lettera aperta inviata alla Presidente Todde la scorsa settimana. I manifestanti, sotto lo stretto controllo della polizia che presidiava il palazzo regionale, hanno esposto striscioni e, con interventi e volantini, hanno esortato la Giunta a difendere le ragioni della tutela dell’ambiente e della salute e della sicurezza della popolazione, contro quelle della guerra, del riarmo, e dei profitti dei fabbricanti d’armi. Come nella lettera aperta inviata la scorsa settimana, i manifestanti hanno esortato la Presidente Todde a resistere alle pressioni governative ed aziendali e a non concedere nessuna autorizzazione per l’apertura dei nuovi impianti realizzati irregolarmente da RWM. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal capo di gabinetto della Presidente, impegnata a Roma in un incontro col ministro della giustizia Nordio. All’ing. Caschili è stata consegnata una scheda di sintesi dove si trovano raccolte molteplici ragioni per le quali l’esito della VIA ex-post sull’ampliamento RWM dovrà essere necessariamente negativo – conclude Graziano Bullegas -. Il capo di gabinetto ci ha comunicato che la Presidente non ha un orientamento pregiudizialmente favorevole alla concessione di una valutazione positiva per l’ampliamento irregolare dello stabilimento RWM e si impegna a sottoporre le nostre osservazioni all’attenzione degli assessorati competenti e della stessa avvocatura regionale. Si impegna inoltre a fissare a breve un ulteriore incontro.»

«Dal punto di vista tecnico, la vertenza è chiusa, ma ora serve la volontà politica per realizzare le infrastrutture necessarie a portare il gas nel Sulcis e un intervento sul CSF per quanto riguarda le sanzioni alla Russia. Il ministro ha preso l’impegno di intervenire e convocare un incontro specifico sulle sanzioni, ma ricordiamo che il tempo passa e abbiamo circa un mese e mezzo di autonomia prima che Rusal finisca in liquidazione. Parliamo di un’azienda che, in questi sedici anni, ha mantenuto la pace sociale, che ogni mese paga gli stipendi e i fornitori, che ha investito e dichiarato di voler continuare ad investire nello stabilimento. La politica deve creare le condizioni perché possa restare nel Sulcis.»

E’ il commento di Nino D’Orso e Simone Zucca della Femca Cisl e Antonello Saba, segretario Cisl Sulcis, all’esito della riunione svoltasi oggi al Mimit sulla vertenza Eurallumina.

«Una riunione interlocutoria, in attesa che venga sciolto il nodo legato al blocco delle azioni, decisione in capo al Comitato sicurezza finanziaria (Csf).»
I segretari Filctem Cgil regionale e territoriale Francesco Garau e Emanuele Madeddu hanno commentato così l’esito della riunione odierna con il ministro Adolfo Urso nella quale è stata affrontata la vertenza Eurallumina.
«La recente firma del Dpcm va nella direzione giusta per risolvere il problema energetico ma il futuro della fabbrica è in bilicohanno detto i segretariil Mimit si è attivato per far sì che ci sia un percorso per riaprire la pratica al Csf. E’ necessario avere buon senso su una questione caratterizzata, purtroppo, da un paradosso: in altri tre Paesi europei dove Rusal produce ossido di alluminio, Irlanda, Svezia Germania, si va avanti con le produzioni, non ci sono state sanzioni, non sono stati bloccati i beni, qui in Italia invece sì.»
L’auspicio è venga superato al più presto questo paradosso. «I tempi non sono indifferenticoncludono Francesco Garau ed Emanuele Madeddula forza lavoro è già stata ridotta da 100 a 38 lavoratori, con 160 maestranze in cassa integrazione a zero ore.»

«Prendiamo atto con favore dell’approvazione del DPCM Energia, ma non possiamo esimerci dal denunciare che nella vertenza Eurallumina, da oltre sedici anni si ripetono annunci, piani e impegni che però non hanno mai portato alla ripresa delle attività.»

Così la Uil Sardegna che insieme alla Uiltec Sardegna ha preso parte alla riunione odierna al Mimit.

«Il decreto è un passaggio importante – afferma la segretaria generale UIL Sardegna, Fulvia Murru – ma se non si scioglie subito il nodo degli asset congelati a causa delle sanzioni, rischiamo di trovarci davanti all’ennesima presa in giro. I lavoratori non possono più vivere sospesi, tra promesse e tavoli interminabili. Abbiamo chiesto al Ministro di garantire per lo stabilimento sardo lo stesso trattamento riservato agli altri impianti del gruppo in Germania, Svezia e Irlanda: non accetteremo che la Sardegna venga penalizzata ancora una volta”.

Per la UIL Sardegna non è più accettabile che la politica continui a rinviare soluzioni, lasciando famiglie e comunità senza prospettive. «Il Sulcis e la Sardegna aggiunge Fulvia Murru hanno già pagato un prezzo altissimo: o si sbloccano davvero le condizioni per ripartire, oppure sarà chiaro che non c’è la volontà politica di salvare questa fabbrica e il suo indotto.»

La UIL ribadisce che la vertenza Eurallumina non è solo una questione industriale, ma un banco di prova della credibilità delle istituzioni: «Basta promesse a vuoto, servono atti concreti e immediati. Ogni altro rinvio sarebbe uno schiaffo alla dignità dei lavoratori e di un intero territorio», conclude Fulvia Murru.

Si è svolto oggi l’atteso incontro al Mimit sul tavolo Eurallumina, con Regione Sardegna, vertici aziendali, Confindustria, rappresentanti di Invitalia e dell’Agenzia del Demanio, istituzioni locali e organizzazioni sindacali.

Al centro del confronto, la recente firma del Dpcm da parte del Mimit, del Mase e del Mit, che apre la strada al percorso di decarbonizzazione della Sardegna.

«Il Dpcm offre finalmente una risposta concreta alle imprese. Con questo provvedimento il Governo conferma gli impegni assunti per accompagnare la transizione energetica della Sardegna con infrastrutture adeguate e tempi certi», ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso. Il decreto, atteso da oltre un decennio e coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec), garantirà alle aziende dell’isola, compresa Eurallumina, un approvvigionamento energetico a prezzi di mercato.

Il ministro ha quindi ribadito l’attenzione dell’esecutivo verso la situazione di Eurallumina, azienda che riveste un ruolo strategico sia dal punto di vista industriale sia per l’indotto occupazionale del territorio. Urso ha sottolineato che “il Governo è pronto a mettere in campo tutti gli strumenti economici e finanziari disponibili, a partire dai contratti di sviluppo, per sostenere il rilancio del sito produttivo”.

Nel corso dell’incontro è stata inoltre approfondita la sospensione operativa dovuta al congelamento degli asset, legata alla riconducibilità della proprietà a una realtà russa, quindi soggetta alle sanzioni imposte dall’Unione europea dopo l’invasione dell’Ucraina. Il Ministro ha annunciato al tavolo che sulla specifica situazione dell’azienda, e sulla sua possibilità di operare nel nostro Paese, è in corso un ulteriore esame da parte del Comitato di sicurezza finanziaria (Csf), auspicando che «tale situazione possa essere superata, nel più breve tempo possibile».

A conclusione della riunione, le strutture tecniche del Mimit si sono impegnate a riconvocare le parti non appena emergeranno nuovi elementi.

Venerdì 19 settembre 2025, l’area archeologica di Pani Loriga si trasforma in un palcoscenico sotto le stelle per un evento speciale dedicato a Fabrizio De André.

Un percorso tra storia, sapori e musica:
18.00 – passeggiata guidata nel sito
19.15 – Degustazione dei vini della Cantina Santadi
20.30 – Spettacolo musicale e narrativo #Sessantaminutidi…De André con:
• Fabio Concu – voce e chitarra
• Diego Deiana – violoncello
• Paolo De Liso – percussioni
• Ilaria Pes – narrazione

️ Biglietto unico:
€15 (include visita, degustazione e concerto)
€8 ridotto
Ingresso gratuito per i bambini sotto i 10 anni

Prenotazione obbligatoria:
• +39 348 8866797
• +39 0781 954203

Consigli utili: scarpe comode e torcia per godersi al meglio l’esperienza.

Dalle miniere di Montevecchio alle torri sul mare, dalle comunità locali alle scuole, fino alle Suore Clarisse e alle Drag Queen: il progetto contro la violenza di genere unisce mondi diversi in un’unica voce di memoria e resistenza.

È partito il 7 settembre da Montevecchio “Orme d’ombra”, il cammino di sensibilizzazione ideato e condotto dall’artivista Rosalba Castelli, presidente di Artemixia APS ETS. Un percorso a piedi lungo oltre 1.200 km che intreccia memoria, comunità e prevenzione della violenza di genere, portando con sé i nastri rossi ricamati a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso Cotugno di Torino, ciascuno con il nome di una donna vittima di femminicidio.

Il viaggio si è inaugurato dal Sentiero delle Cernitrici, con la deposizione dei primi 11 nastri alla presenza delle comunità di Arbus e Guspini. Rosalba Castelli ha poi proseguito verso Piscinas e Portixeddu, fino a Buggerru dove, il 10 settembre, ha deposto altri quattro nastri insieme alla comunità locale, alle istituzioni, all’assessora Simona Spada e a diverse associazioni territoriali.

L’11 settembre è stato il turno della prima torre di Cala Domestica, che ha accolto il nastro dedicato a Meena Kumari. 

Una giornata indimenticabile a Iglesias.

Oltre 300 persone si sono riunite in Piazza Oberdan per una marcia collettiva tra le vie decorate da ombrelli colorati, fino al Monastero Beata Vergine del Buon Cammino. La giornata si era aperta con la benedizione delle Clarisse e l’incontro con 20 donne della comunità Emmaus, impegnate in percorsi di rinascita: alcune di loro hanno camminato con Rosalba fino alla piazza.

Hanno partecipato istituzioni, associazioni e cittadinanza, tra cui l’assessora Angela Scarpa, la presidente della commissione politiche sociali Giuseppina Lorenzoni, la sindaca di Domusnovas Isangela Mascia, la vicesindaca Maria Elena Lusci e l’associazione Circhiola con la presidente Grazia Villafranca. Presenti anche pellegrine arrivate appositamente, come Nadia, 55 anni.

Un ringraziamento speciale è andato al Cammino Minerario di Santa Barbara e al suo fondatore recentemente scomparso, Giampiero Pinna. La moglie, Mimma Perra, ha annunciato un impegno concreto: garantire acqua a pellegrine e pellegrini lungo il percorso.

Nel Monastero, le Clarisse hanno letto preghiere e testi sulla prevenzione della violenza e ricordato le vittime sarde di femminicidio. Rosalba ha donato il nastro di Santa Barbara alle sorelle e quello di Grazia Raccis, giovane uccisa a Domusnovas a fine ’800, all’associazione Circhiola.

Il rito collettivo ha unito passato e presente, rinnovando l’impegno contro la violenza di genere. Infine, con la sua voce e le mani a ritmo, Rosalba Castelli ha chiamato la piazza al silenzio e poi al grido: “Dobbiamo fare rumore!”. Iglesias ha risposto compatta: una comunità intera unita nel dire “basta”.

Il cammino è proseguito a Gonnesa: la città si è riunita intorno alla memoria della gonnesina Susanna Massidda, il cui nastro è stato deposto accanto al pilone del cammino, sul muro esterno del municipio. Grazie all’attivazione delle associazioni locali come UTE Gonnesa e alla consigliera comunale Beatrice Collu. 

Il 16 settembre Orme d’ombra sarà a Carloforte, dove è prevista alle 11 una camminata comunitaria con le classi quinte del liceo cittadino, associazioni e cittadinanza, fino alla deposizione di un nastro sull’arco di Carloforte. 

Il mattino del 17 settembre, invece, l’artivista sarà accolta da Portoscuso in una camminata dall’antica tonnara alla Torre Spagnola.

Il progetto sta riscuotendo un’attenzione crescente: numerose scuole stanno contattando Orme d’ombra per ospitare la testimonianza di Rosalba Castelli e avviare percorsi educativi sulla prevenzione della violenza di genere, la cura delle relazioni e la decostruzione degli stereotipi.

Fin dal suo inizio il cammino si è aperto con un segnale forte di inclusione e pluralità: al suo arrivo dall’aeroporto di Cagliari, Rosalba è stata ospite del locale Fico d’India, dove ha presentato il progetto durante una serata di spettacolo Drag Queen. 

Dalle Clarisse alle comunità popolari, dalle scuole ai luoghi della notte, Orme d’ombra sta creando un abbraccio collettivo che unisce la Sardegna e il Piemonte.

Rosalba Castelli: «Sono profondamente commossa dalla partecipazione e dall’affetto che sto ricevendo tappa dopo tappa. Orme d’ombra nasce come cammino di memoria, ma sta diventando anche un cammino di comunità: la Sardegna mi sta accogliendo con un abbraccio che non dimenticherò mai. Dalle donne detenute di Torino che hanno ricamato i nastri, fino alle bambine, alle studentesse e agli studenti, alle Clarisse e alle Drag Queen che incontro lungo il percorso: ognuno e ognuna porta un pezzo di questo viaggio, e insieme gridiamo che la violenza si può e si deve fermare».

Isangela Mascia, sindaca di Domusnovas : «Il progetto ideato e realizzato da Rosalba è non solo interessante ma soprattutto innovativo e incredibilmente inclusivo. Parliamo fin troppo di donne e femminicidio ma forse lo facciamo spesso con parole sbagliate, o forse è il metodo che non funziona. Durante il breve tratto di strada nel quale abbiamo accompagnato fisicamente Rosalba, ci siamo confrontate sul fatto che la vita è di ognuna di noi e nessuno deve essere autorizzato a deciderne le sorti. Ma a volte parlare non basta, e allora camminiamo insieme, ragioniamo insieme, divulghiamo insieme. La comunità di Domusnovas da qualche anno utilizza anche le parole scritte, i disegni dei bambini, le frasi di chi vuole stare accanto a chi ha bisogno, e quelle di chi ha realmente bisogno di aiuto. Lo fa grazie a “Sa mariga de s’aggiuru”, l’anfora dell’ aiuto, che viaggia in tutti i paesi della Sardegna per raccogliere pensieri e disegni, e lo fa arrivando a tutte e tutti, fin dalla scuola dell’ infanzia».

Oggi poi abbiamo aggiunto un pezzettino alla nostra personale battaglia contro la violenza di genere: il nastro rosso con il nome ricamato sopra donato da Orme d’Ombra alla nostra associazione Circhiola è un simbolo per noi fondamentale, da quando questa associazione si occupa di far conoscere la storia di Grazia Raccis, prima vittima di femminicidio conosciuta del nostro paese, e alla quale, nel nostro piccolo abbiamo dedicato una piazza.

Parole, segni, simboli.

È uno dei nostri modi di affermare che “adesso basta”!!

Grazie a Rosalba per averci coinvolte in questa sua fantastica avventura. Siamo con te!

Attrus’annusu in saluri!

Angela Scarpa, assessora delle Politiche sociali del comune di Iglesia: «L’iniziativa di Rosalba Castelli tiene viva l’attenzione sulla lotta contro la violenza sulle donne, un impegno che deve essere di tutta la comunità».

Monica Napoli, assessora deo Servizi sociali e delle Pari opportunità del comune di Portoscuso: «Il comune di Portoscuso ha accolto con grande partecipazione e entusiasmo la tappa del progetto artistico e sociale “Orme d’ombra”, che vede la camminatrice Rosalba attraversare 100 torri della Sardegna per onorare la memoria delle donne vittime di violenza. Siamo onorati che Portoscuso sia parte di questo percorso di sensibilizzazione così importante. Rosalba, con il suo cammino, porta con sé la voce di tutte le donne che hanno subito violenza e ci ricorda il nostro dovere di istituzioni e cittadini nel contrastare questo fenomeno».

Il progetto “100 torri, 100 cammini, 100 vite”, promosso dall’associazione Artemixia, si inserisce nel quadro normativo internazionale e nazionale per la prevenzione della violenza di genere e la promozione di una cittadinanza attiva e inclusiva.

«Come Amministrazione comunale siamo profondamente sensibili a queste tematiche. Continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione e a lavorare per una cultura del rispetto e della parità di genere nella nostra comunità.»

L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte e l’impegno sociale possano unirsi per veicolare messaggi di cambiamento e speranza.»

Elisabetta Di Bernardo, vicesindaca del comune di Carloforte: «Per la nostra comunità è un grande orgoglio ospitare il progetto Orme d’ombra e accogliere Rosalba Castelli nelle strade di Carloforte. La camminata del 16 settembre rappresenta un momento collettivo di condivisione e di impegno contro la violenza: deporre sull’arco della città un nastro con il nome di una donna vittima di femminicidio significa trasformare un luogo simbolico in un segno visibile di memoria e resistenza. Siamo particolarmente fiere e fieri che proprio la scuola di Carloforte sia la prima a incontrare questo cammino: le quinte classi del nostro liceo, insieme alla cittadinanza e alle associazioni, saranno parte attiva di un messaggio potente che dice con forza no alla violenza e sì alla vita».

 

Cinema, giornalismo, musica e teatro protagonisti a Villacidro il 18 e il 19 settembre: cinque appuntamenti che proseguono il cartellone della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, aperto a maggio.

A Villacidro prosegue il ricco programma culturale (aperto a maggio) che prevede incontri, presentazioni, concerti e spettacoli, che culminerà con la premiazione dei vincitori della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

Il cartellone settembrino entra nella sua seconda settimana di appuntamenti con una due giorni che propone cinque variegati spunti. Si parte giovedì 18 settembre, alle 17.00, a Casa Dessì, con la presentazione degli esiti del Laboratorio Claymation di cinema di animazione condotto dalla regista Michela Anedda. L’incontro, dal titolo “Siamo noi i registi”, conclude il laboratorio dedicato al cinema di animazione che fa parte del progetto “Nuovi linguaggi per l’immaginario” organizzato dalla Fondazione Dessì grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna. Il laboratorio di Claymation di è svolto nella primavera del 2025 e ha coinvolto le classi medie dell’Istituto Comprensivo Loru-Dessì di Villacidro.

Alle 18.00, al Mulino Cadoni, si prosegue con l’incontro “Ricordando Gianni Filippini”, storico direttore de L’Unione Sarda (1977-1986), successivamente editorialista e, dal Duemila, più volte direttore editoriale della testata. La serata, dedicata alla memoria del giornalista scomparso nel 2022, sarà condotta da due suoi compagni di strada: Lorenzo Paolini, attuale direttore editoriale e condirettore de L’Unione Sarda e la giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe.

Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, spazio alla musica dal vivo, con il live set “Apnea” con Matteo Muntoni (basso elettrico/chitarra acustica), Matteo Leone (voce/chitarra elettrica/percussioni), Matteo Orani (chitarra elettrica) e Nicola Vacca (batteria e percussioni). Sul palco prenderà vita, riprodotto dal vivo, l’universo sonoro dell’ultimo lavoro di Muntoni, artista capace di intrecciare radici classiche e sperimentazione contemporanea. La sua musica nasce da un tradizionale approccio di studio e composizione, che si rinnova con l’apporto offerto dalle tecnologie digitali e dall’attitudine, dal sapore jazzistico, all’improvvisazione.

Venerdì 19 settembre al teatro Don Bosco, alle 18, andrà in scena “Il muro dell’orto”, l’incontro tra Giuseppe Dessì e la famiglia Mundula – Crespellani, reading di e con Teresa Porcella, Gianluca Medas (voce) e Gianni Cammilli (chitarra). Il lavoro prende spunto dal fitto dialogo umano e culturale che Giuseppe Dessì intrecciò con la famiglia Mundula-Crespellani, un legame di amicizia e di scambio intellettuale che segnò profondamente la vita letteraria e artistica del Novecento sardo e non solo. Una proposta che restituisce un ritratto inedito di Dessì: non solo uomo di lettere, ma anche amico ironico e vitale, come emerge dagli scambi epistolari e dalla memoria degli incontri villacidresi.

Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, chiuderà gli appuntamenti della settimana lo spettacolo teatrale “La Catena” tratto dall’opera di Emilio Lussu, nel cinquantenario della sua scomparsa. La drammaturgia è di Nicola Fano, con Andrea Bosca e le musiche di Johanees Schlosser. “La catena“ porta in scena l’attualità del pensiero e della lotta di Emilio Lussu, voce scomoda contro ogni dittatura; e un secolo dopo quegli accadimenti, traccia un potente ritratto di un uomo che, contro violenza e soprusi, non smise mai di credere nella libertà.