20 December, 2025

«La sentenza è una grande vittoria per la lotta alla crisi climatica, l’indipendenza energetica del Paese e l’abbassamento delle bollette che gravano sui bilanci di famiglie e aziende.» È questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, alla sentenza del Tar del Lazio al ricorso presentato da ANEV, che smonta una parte importante del decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sulle aree idonee per lo sviluppo delle rinnovabili. La sentenza annulla i commi 2 e 3 dell’articolo 7 del DM aree idonee che garantivano una ampia e incomprensibile discrezionalità alleRegioni.
«Il MASE continua Stefano Ciafaniproceda velocemente a riscrivere il decreto ministeriale e le Regioni si adeguino alla sentenza del TAR Lazio, garantendo uno sviluppo veloce e ordinato degli impianti a fonti rinnovabili e sotterrando per sempre quell’ascia di guerra contro le fonti pulite, in primis fotovoltaico ed eolico, che non abbiamo mai visto usare purtroppo contro i veri scempi che hanno devastato, in alcuni casi in modo permanente, il paesaggio del Belpaese.»
La sentenza
I principali punti rilevati nel DM del 21 giugno 2024 dal TAR del Lazio riguardano in primo luogo la mancanza di principi e criteri omogenei a livello nazionale per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione degli impianti FER, sottolineando che l’articolo 7, comma 2, del Decreto si limita sostanzialmente a ripetere quanto già previsto dalla legge 53/2021; in secondo luogo, i giudici evidenziano che le eventuali limitazioni alla realizzazione di impianti FER devono essere proporzionate, ragionevoli e giustificate da motivazioni ambientali e paesaggistiche concrete e adeguate, senza impedire in modo aprioristico e vincolante la realizzazione di tali impianti, e perciò ritengono illegittima la discrezionalità lasciata alle Regioni di individuare, senza specifiche motivazioni, una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto, proporzionata al bene oggetto di tutela, fino a un massimo di 7 km.
Infine, il TAR ritiene fondato il motivo di ricorso, con il quale è stata contestata la legittimità del DM per l’assenza di una normativa transitoria di salvaguardia dei procedimenti di autorizzazione degli impianti FER in corso di svolgimento. Di conseguenza, obbliga le amministrazioni ministeriali a rieditare i criteri per la individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili.

In conseguenza della sentenza del TAR, la Regione Sardegna dovrà rivedere la definizione delle aree idonee e non idonee contenuta nella legge regionale 20/2024. Si tratta di un’opportunità preziosa per rimettere in discussione un approccio aprioristico che ha portato a considerare la quasi totalità del territorio sardo come non idoneo, compromettendo le potenzialità della transizione energetica in Sardegna sia in termini di riduzione delle emissioni che di sviluppo sostenibile.
«Ci auguriamo che il Governo provveda con rapidità all’esecuzione del dettato della sentenzadichiara Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegnae che la Regione scelga questa volta di governare il processo di transizione affrontando il tema delle aree idonee in maniera propositiva, raccogliendo la sfida culturale incardinata sulla costruzione di una nuova relazione tra impianti e paesaggio.»
«La transizione energetica è un processo complessoaggiunge Giorgio Querzoli, responsabile scientifico di Legambiente Sardegnae le scelte che faremo avranno conseguenze importanti e durature per la nostra regione: energia a buon prezzo per i sardi e per le imprese che vorranno scegliere di investire in Sardegna, meno ciminiere ed emissioni climalteranti, indipendenza energetica e nuovi posti di lavoro in un settore in grande crescita e che guarda al futuro.»

È approdata a Carloforte Cardioteam Una Vela per il cuore, la campagna di screening del cuore promossa da Cardioteam Foundation e Fondazione Sanlorenzo in collaborazione con ANCIM. Partita dal porto di Lerici e dopo la tappa elbana, la barca a vela – attrezzata di sonographer ed ecocardiografo wireless di ultima generazione – è alla sua seconda tappa in Sardegna per effettuare ecocardiogrammi gratuiti, con un programma di circa 20 visite al giorno per un totale di oltre 500 consulti.

Lo scafo Serena Cardioteam è arrivato a Carloforte, dove rimarrà fino al 23 maggio per poi muoversi a Sant’Antioco, dal 26 al 30 maggio, dopo avere toccato, come prima, l’isola de La Maddalena.

«Siamo orgogliosi ed emozionati di questa nuova edizione a sostegno della prevenzione nelle Isole del Tirreno – racconta Marco Diena, a nome della Cardioteam Foundation. La Maddalena ci ha accolto a braccia aperte e anche le date nell’Isola di San Pietro sono già sold out: siamo davvero onorati di portare un aiuto concreto anche in questi territori dove l’assistenza medica, e non solo, è spesso difficile o preclusa.»

«Il progetto Una vela per il cuore è veramente vicino alla nostra mission e alla nostra sensibilità – aggiunge Cesare Perotti, tra i fondatori di Fondazione Sanlorenzo. Con mia sorella Cecilia e mio padre Massimo, abbiamo creato questa Fondazione per sostenere le comunità isolate nell’accesso ai propri bisogni fondamentali, come istruzione, mobilità, imprenditoria locale: quello dell’accesso alla prevenzione e alle cure mediche è forse il diritto più importante e siamo orgogliosi di dare il nostro contributo insieme a Cardioteam anche qui, in Sardegna.»

Dopo il primo giro d’Italia del 2023-24, quest’anno l’attenzione si concentra sul Tirreno e sulle sue isole, dove l’assistenza sanitaria, e cardiologica, è più difficile da raggiungere. Da qui la partecipazione di Fondazione Sanlorenzo, nata proprio per sostenere a livello sociale e ambientale le comunità delle piccole isole del Mediterraneo, spesso mal collegate alla terraferma e con scarso accesso ai servizi più essenziali.

 

Anche le classi dell’Istituto Comprensivo Sebastiano Satta – Scuola Primaria Is Gannaus rappresenta la città di Carbonia tra i protagonisti dell’edizione 2025 degli Anter Green Awards (XI edizione), il contest nazionale promosso da ANTER – Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, che coinvolge 66 scuole, 337 classi e oltre 5.000 studenti in tutta Italia.

Il progetto educativo “Il Sole in Classe” ha portato nelle aule italiane il tema delle energie rinnovabili, culminando nella realizzazione di un video creativo di un minuto, prodotto dagli studenti con l’aiuto di docenti e ambasciatori ANTER.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare grandi e piccoli sull’importanza delle energie rinnovabili e di stili di vita sostenibili.

Fino al 22 maggio, tutti possono votare il video della scuola di Carbonia tramite il seguente link:

https://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/istituto-comprensivo-s-satta-scuola-primaria-is-gannaus-carbonia-sud-sardegna-1

Le 10 scuole più votate riceveranno premi per il sostegno dei progetti educativi, offerti dalle aziende della rete di Imprese NWG New World in Green.

In aggiunta, tre scuole riceveranno un Premio della Critica da parte di una giuria di esperti.

I vincitori saranno proclamati a fine maggio e premiati a novembre 2025 a Roma, dove si terrà la cerimonia istituzionale.

Gli uffici del comune di Carbonia resteranno chiusi nella giornata di venerdì 16 maggio. La chiusura è giustificata dalle esigenze di contenimento della spesa pubblica, considerato che la giornata ricade successivamente alla festività patronale di San Ponziano e che, pertanto, è prevista una minore affluenza di pubblico nelle strutture comunali.
Non sarà creato alcun disservizio per la cittadinanza, dal momento che saranno garantiti i servizi pubblici essenziali.

L’audizione dei sindacati e dei rappresentanti della Glencore in commissione industria, alla quale abbiamo partecipato, ha mostrato come il Governo sia in forte ritardo su tutto, dal Dpcm energia per la metanizzazione al buyer della linea zinco per Glencore di cui il ministro Urso aveva parlato a dicembre al ministero e in Sardegna.
Dopo quasi 5 mesi il risultato è il nulla, nessun accesso in data room, nessun nome sullo sfondo che arrivi dal ministero e dalle sue interlocuzioni.
D’altra parte la riconversione degli impianti, con il progetto black mass non sia ancora conosciuto nei suoi termini ed effetti nonostante si affermi che sia stato selezionato dalla Ue come progetto strategico.
Occorre che il Parlamento venga a conoscenza di quelli che sono i dati reali di questo progetto, le sue ricadute occupazionali, sociali ed economiche sul territorio. Le nostre preoccupazioni sono aumentate dopo l’audizione di oggi dell’ad Garofalo il quale a domanda da noi posta ha confermato 1) la totale assenza di accessi alla data room di imprenditori interessati all’acquisto 2) di un numero potenziale di occupati con il progetto black mass di 200-300 tra diretti e indiretti, 3) che il progetto black mass non potrà partire prima del 2028.
Il quadro complessivo che emerge dalla vicenda Glencore è quello di una smobilitazione con una perdita netta di occupazione di almeno 7-800 persone in meno e di un bluff da parte del Governo che aveva affermato che la produzione di zinco è strategica per l’Italia di avere pronto un acquirente per la linea zinco che è stata spenta dalla società.
E questo in un quadro complessivo del Sulcis dove il sistema industriale è al palo anche a causa dei ritardi del Governo sul DPCM sulla metanizzazione, sul quale nonostante il lavoro della nuova Giunta Regionale, mancano risposte fondamentali sulle garanzie per tutti i cittadini sardi di avere gli stessi diritti (e lo stesso prezzo del metano) degli altri cittadini italiani.

Silvio Lai, deputato Pd

Francesca Ghirra, deputata Avs

Le classi III A e IIIB del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Ipia “Ferraris” di Iglesias, accompagnati dalle docenti Simona Deidda e Barbara Pisano hanno vinto il primo premio del Eco-Digithon, una maratona educativa per lo sviluppo di soluzioni innovative, digitali e/o tecnologiche per il raggiungimento non solo degli obiettivi dell’Agenda 2030 ma anche per rispondere alle istanze della propria comunità locale. Dal 7 al 9 maggio nella città di Foligno, si è tenuta l’ultima fase del Eco-Digithon ovvero la competizione tra Istituti Tecnici professionali e licei italiani che hanno preso parte al Eco-Digithon realizzato grazie al progetto ENNEPlus co-finanziato dalla Commissione europea.
«In un mondo dove la scarsità di risorse è un’evidenza sempre più pressante, scosso dalle retoriche della guerra e della prevaricazione, voi proponete un’alternativa concreta alle dinamiche predatorie e una volontà profonda di essere protagonisti del cambiamento», si legge nella motivazione della giuria.

L’Ipia Ferraris, una Scuola tra le più periferiche d’Italia, ha ancora una volta dimostrato di avere in sé la creatività per contribuire al cambiamento, tipica delle periferie, che possono venire alla ribalta, a partire dalle proprie fragilità, passando per il protagonismo dei ragazzi. Al Ferraris il riciclo e il recupero sono diventati una moda, un’abitudine che via via si consolida, entra nella didattica, educa e alimenta la quotidianità. Così una bottiglia di “ammorbidente” è diventata un lampeggiante, il motore dell’alzacristalli di una vecchia 126 e altri materiali vari sono diventati un prototipo di un cancello automatico utilizzato prima per scopi didattici e poi come servizio alla comunità; la proposta che haconvinto la Giuria, anche perché verrà utilizzata a servizio della comunità.

«Il comune di Siliqua ha sposato il concept e gli studenti incontreranno gli operai del Comune per spiegare come applicare le best pratices», ha detto la sindaca Francesca Atzori, che ha accompagnato i ragazzi a Foligno.

«Aver utilizzato come coperchio dell’alimentatore del cancello, un pannello di plexiglass utilizzato come barriera durante il Covid ha detto Mattia Gambula, uno degli studenti presenti ha rappresentato il senso della nostra esperienza: da un periodo negativo come quello della Pandemia, è nata un’occasione di recupero che ci ha spalancato le porte per quest’avventura.»

Lorenzo Carboni, Nicola Poletti, Giuseppe Pitzalis, a nome di tutti gli altri compagni che hanno collaborato alla realizzazione del prototipo, esprimono l’orgoglio per aver vinto e la gioia di un’esperienza che li ha messi in contatto con ragazzi provenienti dalla Sicilia, dalla Campania, dall’Umbria.

«Abbiamo sentito il peso di rappresentare la nostra isola, con le sue fragilità e le potenzialità. Sono felice di aver trasmesso la mia passione per il riutilizzo a tanti ragazzi: i grandi obiettivi dell’Agenda 2030 possono rimanere lettera morta, se non arrivano poi alla portata di tutti», ha detto la prof.ssa Simona Deidda.

Le fa eco la prof.ssa Barbara Pisano: «Le piccole cose che ciascuno può realizzare con le sue forze formano, educano, avvicinano le grandi tematiche alla porta di casa tua, dentro la tua scuola, nella tua vita e danno la speranza del cambiamento».

«Ringraziamo la nostra Dirigente, per averci supportato nel progetto e creduto in noi, inoltre un sentito grazie a Servizi Ecologici SRLS per aver investito nel nostro progetto», ha concluso la prof.ssa Simona Deidda.

Adesso nuove avventure aspettano gli studenti: l’incontro con gli operai di Siliqua, la partecipazione social Hackathon Umbria un Hackathon in versione Europea, dove i nostri ragazzi saranno i rappresentanti per l’Italia e incontreranno i vincitori di Spagna, Portogallo, Austria, nella bellissima cittadina di Spello dal 3 al 6 luglio.

Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha revocato oggi con effetto immediato e con immediata cessazione dalla carica, il mandato all’assessore dei Lavori pubblici, Rigenerazione urbana e Grandi opere Alberto Cacciarru. Lo ha annunciato quest’ultimo, con un post pubblicato nel suo profilo Facebook a metà pomeriggio.

«Mi è stato appena notificato dal messo comunale il decreto di revoca immediata del mio mandato di assessore ai LL.PP.. Nei giorni scorsi avevo rimandato al mittente la richiesta delle mie dimissioni. L’accordo, per il quale – ingenuamente – credevo bastasse una stretta di mano e la parola tra uomini d’onore e che prevedeva durasse 5 anni, è così stato disatteso dal Sindaco.»

Alberto Cacciarru aveva ricevuto le deleghe assessoriali dei Lavori pubblici, della Rigenerazione urbana e delle Grandi opere, il 12 giugno 2023, dopo le elezioni del 28 e 29 maggio, vinte trionfalmente dalla coalizione che sosteneva la candidatura alla carica di sindaco di Mauro Usai, impostosi con il 73,73% delle preferenze. Era stato candidato nella lista Progetto per Iglesias, risultando primo dei non eletti con 110 preferenze.

«Il provvedimento di revoca ha scritto Mauro Usai nel decreto sindacale n° 2 del 14 maggio 2025non è da intendersi riferito a qualsivoglia genere di valutazione afferente a qualità personali o professionali dell’assessore revocato, ne è da intendersi sanzionatorio, ma è legato a nuovi equilibri politici.»

Mauro Usai dovrebbe nominare il nuovo assessore domani mattina e nei prossimi giorni seguirà un secondo avvicendamento in Giunta, con l’assessore in uscita destinato ad altro ruolo.

 

Oggi Abbanoa ha comunicato gli esiti delle prove effettuate sulla qualità delle acque distribuite a Barbusi, che hanno certificato la conformità delle stesse ai valori prescritti dal D. Lgs 18/2023.
Sempre in data odierna, con nota pervenuta al protocollo dell’Ente, la ASL Sulcis Iglesiente ha comunicato il giudizio di idoneità dell’acqua al consumo umano.
Pertanto, preso atto delle risultanze emerse dal monitoraggio effettuato da Abbanoa e dalla ASL Sulcis Iglesiente, il sindaco Pietro Morittu con ordinanza n. 49 del 14.05.2025 ha provveduto alla revoca del precedente atto da egli emesso in data 9.05.2025.
L’acqua risulta quindi utilizzabile dai cittadini di Barbusi per gli tutti gli usi ad essa destinati.
L’Amministrazione comunale in una nota ringrazia i cittadini di Barbusi per la pazienza e la collaborazione dimostrata.

«Tari 2025: il lavoro contro il rincaro delle bollette sta dando i suoi frutti e quest’anno non ci sarà alcun aumento sulle spalle dei cittadini massargesi.»
Lo ha annunciato oggi la sindaca Debora Porrà. Grazie al miglioramento del servizio e al conseguente e costante aumento negli anni della percentuale di differenziata, le buone premialità e l’attività di recupero all’evasione, «vengono tenuti costanti e sotto controllo i costi a carico della cittadinanza». È emerso nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale, riunitosi a casa Fenu lo scorso 29 aprile, con l’approvazione delle tariffe della Tari 2025, anticipando di misura la scadenza di legge, attualmente prorogata al prossimo 30 giugno.
«Confermiamo il piano dell’anno scorso, confortati anche dai dati della differenziata ha aggiunto la prima cittadina -. Una vera sfida, considerando che, con la chiusura delle discariche e le varie spese di gestione, i costi di conferimento dei rifiuti urbani sono sempre più alti, tuttavia siamo riusciti a mantenere invariate le tariffe.»
Constatato anche che a livello nazionale c’è stato un aumento significativo della componente della tariffa fissa, secondo quanto indicato da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, l’Amministrazione Porrà ha cercato di limitare tale impatto attraverso la distribuzione dei costi non pesando sulle tasche dei cittadini, ma con il recupero di risorse da bilancio comunale, in particolare grazie alle somme incassate dall’evasione.
Fondamentale anche per il futuro, la collaborazione dei cittadini nel differenziare i rifiuti. «Anche l’Amministrazione sarà attiva nel monitoraggio delle percentuali che dal primo trimestre 2025 stanno già toccando l’80 per cento ha osservato la sindaca di Villamassargia -. Al fine di mantenere questo obiettivo fino a dicembre, “proporremo delle modifiche al calendario con passaggi anche per sfalci e tessili e migliorando i servizi su prenotazione, al fine di consentire di ridurre al massimo la frazione del secco”. “Terremo i cittadini sempre informati dei risultati intermedi di ogni trimestre.»
Per evitare gli aumenti in bolletta, l’Ente è così intervenuto con un importo di 100mila euro che nel complesso copre il costo della pulizia delle strade, gli sfalci dell’erba degli spazi pubblici e il conferimento dei rifiuti degli immobili comunali. Quest’anno Arera ha inoltre introdotto la componente perequativa UR3 di sei euro, con la finalità di finanziare il Bonus sociale Tari, un ulteriore aiuto rivolto a chi è in difficoltà economiche e che sarà commisurato in base al reddito.
«Come Amministrazione – ha concluso la Sindaca Debora Porràabbiamo voluto ripartire il risparmio dovuto all’intervento dell’Ente su tutte le utenze, domestiche e non, per sostenere, senza distinzioni, tutti i cittadini e non solo le fasce più fragili che beneficeranno anche del Bonus Tari disponibile da questa estate.»

La campagna di sensibilizzazione per il contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti nei giovanissimi, avviata con le affissioni murarie dei giorni scorsi, prosegue con nuovi appuntamenti e si integra, in maniera coordinata, con tutte le altre azioni messe in campo dall’Amministrazione Comunale e dal Servizio delle Politiche Sociali

Il primo appuntamento è fissato per le 16.30 di venerdì 23 maggio, presso la sala consiliare di Sant’Antioco: l’incontro, dal titolo “Orientiamoci – Prendersi cura è prevenzione, intende innanzitutto raccontare la situazione e il vissuto di molte famiglie di Sant’Antioco e del territorio, con figli in età adolescenziale e preadolescenziale. Saranno presenti la Asl, tramite i referenti della Neuropsichiatria infantile e del Serd, le istituzioni scolastiche locali, un rappresentante del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, l’Arma dei carabinieri. Tutti riuniti e presenti in un’alleanza educativa e di supporto alla famiglia. Sarà l’occasione per presentare uno spaccato della realtà attuale rispetto all’utilizzo di alcool e sostanze stupefacenti nei giovani e giovanissimi e alle relative conseguenze sanitarie e sociali. Al contempo si intende operare una comunicazione diffusa sul ruolo dei singoli servizi e sulle modalità di accesso.

Il 3 giugno, invece, sarà ospite di Sant’Antioco la criminologa Roberta Bruzzone. È previsto un incontro chiuso, presso il Liceo Lussu, che coinvolgerà tutti gli studenti del triennio delle scuole superiori di Sant’Antioco appartenenti al Liceo Lussu e all’Istituto IPIA. La sera, alle 19.00, in Piazza Italia, si terrà un appuntamento pubblico rivolto a tutta la comunità e, in tale occasione, verranno trattati temi di consapevolezza di ruolo e di responsabilità genitoriale.