20 December, 2025

[bing_translator]

E’ una Pasqua diversa, per tutti, nell’intera comunità universale. Il Coronavirus in questa prima parte del 2020 ha letteralmente sconvolto la nostra vita, provocato decine di migliaia di vittime, tante altre, purtroppo, ne provocherà nelle prossime ore, nei prossimi giorni e settimane, forse anche nei prossimi mesi…L’uomo aveva conosciuto una Pasqua simile soltanto in altre cinque occasioni, in oltre due migliaia di anni (nel 541-542, con la peste di Giustiniano, che fece tra 50 e 100 milioni di morti; nel 1347, la Peste nera che si diffuse tramite i roditori e in Europa fece quasi 20 milioni di morti, e venne sconfitta nel 1353; la peste del 1630, diffusasi tra il 1629 ed il 1633, nota anche come peste manzoniana, che fece 1.100.000 morti; l’influenza spagnola, diffusasi tra il 1918 ed il 1920, che infettò circa 500 milioni di persone nel mondo, provocando almeno il 10% di morti, oltre 50 milioni; e, infine, l’influenza asiatica, pandemia di origine aviaria, che negli anni 1957/1960, fece circa due milioni di morti)

E’ una Pasqua assolutamente inedita, sia dal punto di vista religioso, sia da quello civile, da sempre caratterizzato da grandi festeggiamenti, pranzi in famiglia e tra amici, in casa o in vacanza, in giro per il mondo (quando si ha la possibilità di viaggiare), vigilia di una giornata, il Lunedì dell’Angelo, la Pasquetta, ancora più allegra e spensierata, da trascorrere al mare, in campagna o in montagna. Una Pasqua ed una Pasquetta rinchiusi in casa, in solitudine, che chi vivrà non potrà più dimenticare…

E’ una Pasqua diversa per tutti, ma resta una tappa transitoria, che rispettando le regole imposte a tutti noi dalle Istituzioni per contenere e prevenire la diffusione del virus, potremo presto metterci alle spalle. Non potranno farlo, purtroppo, le vittime di questo terribile nemico invisibile che si è introfulato tra noi e cerca, in ogni modo, di alimentare quanto più possibile il suo già terribile progetto distruttivo. E non potranno farlo i familiari delle vittime, così brutalmente colpite, che non hanno avuto neanche la possibilità di dare l’estremo saluto ai loro cari e assai difficilmente, anche in futuro, potranno ritrovare la serenità perduta, perché il dolore è troppo grande…

Anche in questa giornata di festa, dai più vissuta nelle rispettive abitazioni, sono tanti coloro che continueranno a lavorare, negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie, ma anche nelle Istituzioni e nei presidi di Polizia, per assistere chi lotta contro questo terribile nemico invisibile…e questo pomeriggio, come ogni giorno ormai da oltre un mese, arriverà il bollettino della Protezione civile, a dirci quante vittime il Coronavirus ha fatto oggi in Italia e quanti sono coloro che sono stati contagiati nelle ultime ore, sicuramente ancora tanti, troppi, anche se negli ultimi giorni è emerso qualche timido segnale di inversione di tendenza…

E’ una Pasqua triste, come non l’avevano mai conosciuta, che trascorreremo ricordando prima a noi stessi e poi agli altri, che al di là degli sforzi che portano avanti da diverse settimane e continueranno a produrre con grande spirito di sacrificio e straordinaria solidarietà, medici, infermieri, tutto il personale delle strutture sanitarie, spesso ancora oggi non nelle migliori condizioni logistiche per la carenza degli strumenti necessari a “combattere il nemico” (il sistema sanitario pubblico nazionale italiano, pur all’avanguardia nel mondo, non era preparato per affrontare e sconfiggere in tempi brevi una simile pandemia e, ad emergenza finita, dovrà essere sicuramente rivisto e corretto), l’arma migliore e più efficace per vincere la sfida che ci ha lanciato il Coronavirus, è nella disponibilità di ciascuno di noi!

Innanzitutto, RESTIAMO A CASA! E quando proprio non possiamo fare a meno di lasciare le nostre abitazioni, per ragioni di lavoro (la nostra economia ha subito un tracollo senza precedenti e va sostenuto subito per evitare di intraprendere una strada senza uscita), sanitarie (andare in farmacia o a sottoporci a cure per le tante altre patologie che, purtroppo, non sono state cancellate dall’irruzione del Coronavirus) o di approvvigionamento viveri (da fare con coscienza e senso di responsabilità), tuteliamo noi stessi e gli altri, utilizzando correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI), ormai entrati nel linguaggio comune.

L’emergenza delle scorse settimane, quando trovare le mascherine protettive era praticamente impossibile, è stata in larga parte superata, perché le Istituzioni hanno provveduto a reperire sul mercato, soprattutto quello internazionale, ingenti quantitativi di mascherine, e perché un po’ ovunque si è sviluppato uno straordinario senso di solidarietà, attraverso la produzione artigianale. Anche nel Sulcis Iglesiente si sono moltiplicate, giorno dopo giorno, le produzioni, come abbiamo documentato a più riprese, e oggi, giorno di Pasqua, vogliamo segnalare le mascherine chirurgiche “agricole” create a Sant’Antioco dall’atelier di moda di Cristiana Marongiu, evoluzione del lavoro avviato dal team Salidu-Pinna-Marroccu, Le mascherine ci accompagneranno probabilmente a lungo nella nostra vita quotidiana, queste ci regalano almeno un sorriso…

Nonostante tutto…Buona Pasqua…rigorosamente A CASA!

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

Nella giornata di Pasqua, la comunità di Villaperuccio è in lutto per la scomparsa di Virgilio Porcina, spentosi l’altra notte all’età di 89 anni.

«Giunge inaspettata, in questa vigilia di Pasqua, la notizia della scomparsa del sig. Virgilio Porcina. Si è spento serenamente stanotte all’età di 89 anni scrivono in un post nella pagina Facebook del comune di Villaperuccio, il sindaco Antonello Pirosu e l’Amministrazione comunale -. Viene a mancare un pezzo di storia della nostra comunità. Una persona mite e serena fino all’ultimo istante, credente e assiduo praticante della chiesa, rispettoso degli insegnamenti Cristiani.»

«Ha fatto del lavoro e dell’aiuto verso il prossimo la sua ragione di vita – aggiungono il sindaco Antonello Pirosu e l’Amministrazione comunale di Villaperuccio -. È stato sempre presente in tutti i momenti importanti della nostra comunità, non mancava mai a nessun funerale, rispettoso verso tutti e ascoltava attentamente dai più piccoli agli anziani. La sua generosità era conosciuta a tutti quanti, dimostrata pure qualche mese fa, donando al comune un lotto edificabile al centro del paese.»

«Se ne va a pochi mesi dalla scomparsa del fratello e compagno di lavoro. Dispiace enormemente non poterlo accompagnare in questo suo ultimo viaggio, le cui ristrette cerimonie religiose, per disposizioni di legge, dovranno avvenire in forma strettamente privata e alla presenza di pochissime personeconcludono il sindaco Antonello Pirosu e l’Amministrazione comunale di Villaperuccio -. Ai familiari in rappresentanza dell’intera comunità, vadano le più sentite condoglianze.»

[bing_translator]

Nonostante siano chiusi da settimane in ottemperanza dei vari decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Regioni, i 70 circoli della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia)  presenti sul territorio nazionale sono impegnati fortemente per l’emergenza Covid-19 (Coronavirus) in diverse azioni di volontariato e solidarietà, con servizi di supporto e assistenza, con donazioni sia alla Protezione civile nazionale sia alle rappresentanze regionali della stessa sia per acquisizione di materiali sanitari a favore di ospedali del territorio continentale di competenza sia a vantaggio di strutture ospedaliere di diverse zone della Sardegna.

È quanto emerso nel pomeriggio di giovedì 9 aprile 2020, nel corso della riunione via web che il Comitato Esecutivo della F.A.S.I. ha tenuto per fare il punto sulla situazione .

Questi interventi di solidarietà sono destinati a intensificarsi dopo Pasqua. Di tutti questi atti di partecipazione concreta alla necessità di concorrere – per quanto possibile, per quanto sta in ognuno dei Circoli e in ogni socio iscritto – ad alleviare i danni del flagello pandemico, si darà un resoconto morale a tempo debito.

Certamente l’impegno della F.A.S.I. e dei Circoli è proiettato verso il dopo Coronavirus,  quando sarà  indispensabile che i  Circoli si mobilitino per ritornare al “conosciuto” della  loro missione, quando si faranno sentire i postumi della devastazione causata dalla pestilenza in campo economico e sociale: importare in continente quanti più prodott possibile dalle diverse filiere produttive della Sardegna (e la F.A.S.I., con la sua struttura organizzativa di e-commerce denominata “Sarda Tellus”, è già in campo per rifornire i Circoli e i singoli direttamente a casa)  e per  favorire una ripresa di massa  delle partenze turistiche per la Sardegna.

[bing_translator]

«É una Pasqua dedicata ai medici, agli operatori sanitari, ai volontari, ai farmacisti, a chi lavora nei supermercati e a tutte le persone che ogni giorno, in prima linea, combattono il Coronavirus, questa terribile pandemia che sta sconvolgendo la Sardegna e il mondo. Il mio augurio per la nostra terra è quello di riuscire prima possibile a debellare il Coronavirus ed arginare così la crisi economica che inevitabilmente è aggravata dal blocco delle attività dovuta all’emergenza sanitaria.»

Per il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, la Pasqua quest’anno assume un significato particolare: «E’ un momento di dolore, di vicinanza alle famiglie in lutto, ma anche di fratellanza e di speranza».
«Il Consiglio regionaleha sottolineato Michele Paissta facendo tutto quanto possibile per fronteggiare questa grave situazione che non ha mai avuto precedenti. L’Assemblea regionale, qualche giorno fa, ha approvato a tempo di record un provvedimento della Giunta che prevede lo stanziamento immediato di 120 milioni di euro a favore delle famiglie sarde, e nei prossimi giorni ne approverà, con la stessa celerità, un altro che riguarda alcuni settori economici in difficoltàha aggiunto il presidente del Consiglio regionale -. Sono giorni di intenso lavoro per cercare di aiutare i più deboli e coloro che si trovano in difficoltà a causa di questa epidemia. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente della Regione e l’intera giunta per l’impegno instancabile nel potenziare tutte le misure utili a favore dei sardi, e tutta l’Assemblea, maggioranza e opposizione, che davanti ai gravi problemi dimostra unità, concretezza e grande responsabilità. Sono sicuro che insieme sapremo creare nuove opportunità e diventare protagonisti del cambiamento per essere più forti puntando sempre più sulle nostre capacità, credendo nelle peculiarità della nostra terra, promuovendo in tutti i modi e preferendo i nostri prodotti che sono unici e inimitabili. La Sardegna riaprirà al più presto: ma lo potrà fare solo con l’aiuto di tutti noi. Rispettiamo le regole, restiamo a casa, osserviamo le misure di sicurezza ha concluso Michele Pais -. Perché la Pasqua 2020 sia la Pasqua della rinascita: è questo Il mio augurio per la nostra terra.»

[bing_translator]

L’obbligo di restare a casa costituisce sicuramente l’arma più efficace per contrastare e prevenire la diffusione del Coronavirus, un sacrificio cui sono chiamati anche i bambini che hanno visto interrompersi improvvisamente le lezioni a scuola e tutte le altre attività sociali, sportive c culturali. Per cercare di regalare loro un momento gioioso, molte Amministrazioni comunali hanno assunto iniziative, in collaborazione con le associazioni locali. La più ricorrente è stata la consegna delle uova di cioccolato ma c’è che chi ha avuto un’idea diversa. E’ il caso dell’Amministrazione comunale di Nuxis che questo pomeriggio ha consegnato a a casa 57 bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria “Sa pipia cun s’ou”, pane coccoi di semola lavorato, con al centro un uovo sodo…

In ogni confezione, gli auguri personalizzati… Ciao ………. l’Amministrazione comunale augura Buona Pasqua a te e ai tuoi cari – 12 Aprile 2020.

 

[bing_translator]

Sin dalla sua fondazione, l’Associazione InformaGiovani si è impegnata nel valorizzare la mobilità internazionale e il volontariato come strumenti per supportare le comunità locali e per offrire a migliaia di giovani la possibilità di vivere esperienze dal forte impatto educativo, civico e interculturale in Italia e all’estero.
Abbiamo sempre pensato al volontariato come un potente strumento per costruire il senso dell’essere parte attiva di una comunità globale.
In questi giorni in Europa e nel mondo, a causa della diffusione del Covid-19, le nostre città, le nostre regioni, le nostre comunità locali e nazionali stanno vivendo gravi lutti ed una crisi senza precedenti.
Le misure di contenimento adottate hanno e avranno un impatto non solo a livello personale, ma anche a livello economico e sociale che durerà nel tempo.
Gli sforzi compiuti finora per contenere l’epidemia, così come i sacrifici personali di chi ogni giorno si trova di fronte all’emergenza negli ospedali o nell’assistenza alle persone più fragili o emarginate non devono essere vanificati dall’anteporre le scelte dei singoli alle esigenze della comunità.
Per questi motivi, lo staff e i volontari di InformaGiovani hanno deciso di annullare la stagione dei campi internazionali 2020.
Naturalmente, ci dispiace non poter offrire ai nostri partner in Italia la possibilità di ospitare i volontari e quindi realizzare importanti attività e progetti di grande valenza sociale.
Naturalmente ci dispiace di non poter offrire ai nostri volontari, ragazzi e ragazze, la possibilità di prendere parte alle iniziative che finora hanno caratterizzato il nostro impegno come associazione.
La nostra attività di programmazione e progettazione non si ferma.
Torneremo presto.

[bing_translator]

«I paesi che compongono il G20 dell’energia hanno confermato la volontà di operare una transizione verso un’economia più pulita e sostenibile, un progetto che sarà alla base della loro riunione di settembre e che costituirà la priorità della futura presidenza italiana del 2021.»
Lo afferma la sottosegretaria dello Sviluppo economico Alessandra Todde che ha rappresentato l’Italia ieri, in videoconferenza, alla riunione straordinaria dei ministri dell’Energia del G20 sull’impatto sociale ed economico causato dall’emergenza Coronavirus, in particolare sui mercati del petrolio e del gas.
Per Alessandra Todde «anche per la Sardegna si apre ora una stagione di importanti prospettive, perché all’isola arriveranno i fondi dell’Unione europea dedicati alla transizione energetica e questa sarà un’occasione per l’economia isolana per ripartire con attività produttive legate alla bonifica e alla valorizzazione dei territori, incentrate sul recupero di territori inquinati dalle industrie e successivamente abbandonati. Credo che il polo di Ottana rappresenti un luogo dove poter investire per in un centro di eccellenza tecnologica per le bonifiche, con l’obiettivo di costruire know how che possa essere sviluppato e utile a molti contesti in Sardegna. Inoltre il basso prezzo dell’energia legato all’andamento del prezzo del petrolio, potrà essere un valore aggiunto per le nostre attività produttive in fase di ripartenza dato che le nostre aziende hanno scontato l’alto prezzo dell’energia in termini di competitività. Per questo motivo è anche fondamentale la chiusura del contratto dell’energia per Sider Alloys adesso. Ma ricevo dalle parti segnali che siamo alle fasi finali della negoziazione».
Nel corso della riunione dei paesi del G 20 dell’energia si è convenuto sull’importanza di mercati aperti, trasparenti e competitivi, al fine di garantire la sicurezza delle forniture, e quindi del rilancio dell’economia globale al termine dell’attuale grave emergenza sanitaria, nell’interesse sia dei produttori che dei consumatori. In tale ottica, è stato deciso di affidare ad un gruppo tecnico il monitoraggio della situazione.
«La sicurezza dell’approvvigionamento energetico unito all’equilibrio degli interessi tra produttori e consumatori è chiave per la ripresa economica del nostro paeseha concluso Alessandra Todde -, al G20 di ieri la posizione dell’Italia è stata ascoltata e inserita nel documento condiviso. A riprova che anche nell’emergenza la fermezza e la coerenza sono valori irrinunciabili.»

[bing_translator]

Nella tarda mattinata di oggi, nei pressi del mercato rionale di Cagliari-Pirri, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Cagliari unitamente a personale della Stazione dei carabinieri di Burcei, hanno arrestato un pregiudicato 43enne di Selargius, in esecuzione alla misura cautelare in carcere disposta nella mattina di oggi dal Tribunale di Cagliari quale aggravamento del divieto di avvicinamento all’ex compagna che ha più volte violato e che è stato disposto a carico dell’uomo, in quanto imputato di stalking in danno dell’ex compagna.
Di fatto, i militari del citato Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti presso il suddetto mercato su richiesta (112) di intervento della vigilanza privata del mercato perché l’uomo, dichiaratamente, stava effettuando non meglio identificata attività di volontariato senza rispettare nessuna delle prescrizioni previste per il contenimento della pandemia Covid-19 (assenza di dispositivi di protezione e mancato rispetto delle distanze sociali).
In costanza di questo intervento, il Comando di Burcei ha segnalato alla Compagnia di Cagliari di dover eseguire la suddetta misura.
Il caso ha voluto che la prima circostanza (intervento al mercato) abbia costituito l’occasione per dare immediata esecuzione al citato provvedimento restrittivo; infatti, specie in questo periodo di ulteriore esigenza di tutela delle fasce più deboli (donne, anziani e minori), l’Arma, d’intesa con l’autorità giudiziaria, sta mettendo in campo un prioritario sforzo di prevenzione, nel quale la tempestività delle comunicazioni e dell’adozione dei necessari provvedimenti assume un ruolo determinante.
Pertanto, una volta identificato e pervenuto il provvedimento restrittivo in costanza di compiuta identificazione, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cagliari per l’adempimento delle formalità del caso.
All’uomo è contestato anche il reato di resistenza e violenza a P.U. perché, dopo aver mantenuto un relativo controllo nel corso delle prima attività di identificazione, ha opposto una significativa resistenza (dimenandosi e cercando di colpire i militari che procedevano) quando ha realizzato che si sarebbe dovuto procedere al suo arresto per altro motivo.
Al termine delle citate formalità di rito, l’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Uta, a disposizione della autorità giudiziaria che ha disposto l’esecuzione del provvedimento restrittivo.
Peraltro l’arrestato è stato sanzionato per aver circolato in difetto di motivi legittimanti e per non aver fatto uso dei prescritti dispositivi di protezione individuale.

[bing_translator]
Fin dai primi giorni della prossima settimana i Comuni sardi avranno a disposizione i 120 milioni erogati dalla Regione per il sostegno alle famiglie in difficoltà. Ma la Giunta vara intanto altri provvedimenti, di pari e superiore portata, anche per le aziende in crisi.
Li ha illustrati oggi in videoconferenza il presidente della Regione Christian Solinas, che ha esposto il pacchetto economico destinato alle attività produttive dell’Isola, dal turismo alla ristorazione, all’agricoltura, all’artigianato, con la previsione di una serie di interventi in sinergia con le banche tramite il pari passu, e l’accesso, per le piccole imprese che in Sardegna sono oltre 50mila, di un intervento una tantum destinato al riavvio immediato dopo la fermata.
SUBITO DISPONIBILI I FONDI PER LE FAMIGLIE
Per quanto riguarda i fondi destinati alle famiglie, il Presidente ha chiarito che è già partita la fase di attuazione della legge approvata dal Consiglio regionale. Si tratta di un intervento di grandissima portata, 120 milioni a fronte di uno stanziamento statale di 400 milioni destinato a tutti i cittadini italiani.
L’entità dell’intervento messo in campo dalla Regione è particolarmente evidente in rapporto alle erogazioni che i Comuni sardi avranno a disposizione. Il Presidente ha indicato due esempi: Alghero riceverà 300mila euro dallo Stato, 1 milione e 500mila euro dalla Regione; Sassari 821mila euro dallo Stato, 5 milioni dalla Regione. Somme immediatamente disponibili.
Abbiamo adottato, ha detto Solinas, il percorso tecnico più snello e veloce: a seguito della pubblicazione sui mezzi di informazione e sul web ciascun cittadino potrà presentare la sua domanda anche su supporto informatico; per chi ha difficoltà ad accedervi, sarà sempre possibile recarsi presso gli uffici comunali e compilare la domanda con autocertificazione, senza istruttoria e quindi senza tempi burocratici.
L’aiuto economico sarà immediatamente disponibile in liquidità, e non sotto forma di buono spesa.
Questo significa che il denaro sarà disponibile acquistare beni per se stessi o per i propri familiari, pagare bollette o farmaci, insomma per sostenere le necessità dei cittadini in qualunque tipo di bisogno determinato dall’emergenza.
Una procedura estremamente semplificata che arriva a coprire capillarmente ogni famiglia grazie alla ramificazione garantita dalle autonomie locali. Una famiglia tipo composta da 3 persone percepirà 800 euro, e 100 euro in più per ogni componente che ecceda il numero di 3. Un nucleo familiare di 4 persone riceverà 900 euro, uno di 5 1.000 euro. Il bando è previsto in questa fase iniziale per la durata di 2 mesi, ed è possibile procrastinarne l’avvio. Ciò significa che se una famiglia prevede di attraversare un momento più difficile a partire dal mese di maggio, potrà richiedere l’intervento regionale per i mesi di maggio e giungo e non a partire da aprile. Le misure sono cumulabili con altri interventi di sostegno fino al raggiungimento del tetto fissato.
SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Importanti novità sono state inoltre illustrate dal presidente Christian Solinas per quanto riguarda il sostegno al mondo delle imprese. «Si tratta ha detto il presidente della Regione -, di provvedimenti di sistema e che presuppongono un’ampia condivisione sociale e politica. La deliberazione adottata dalla Giunta rappresenta uno schema di intervento da trasmettere al Consiglio regionale all’inizio della prossima settimana, per una rapida approvazione ed esecutività, formulata in modo tale che tutte le forze politiche possano prenderne visione e presentare suggerimenti e modifiche. La Giunta è disponibile ad una ampia concertazione, che personalmente – ha sottolineato il presidente Christian Solinas -, ho deciso di estendere anche alle parti sindacali e datoriali in modo da procedere unitariamente e speditamente in questo percorso e in quelli successivi.
A completamento delle misure statali in termini di garanzia, la Regione adotta strumenti destinati ad ampliare la platea dei beneficiari. La garanzia statale al 100 per cento senza istruttoria, ha ricordato il Presidente Solinas, è stata limitata a interventi fino 25 mila euro, limite oltre il quale entra in gioco la valutazione discrezionale bancaria.
Il nostro tessuto di piccole e medie imprese, peròha detto ancora il presidente Christian Solinas  sta subendo elementi di crisi tale da non consentire una eccessiva discrezionalità degli istituti bancari, che rischierebbe di escludere soggetti in reale stato di bisogno. Per questo motivo la Regione sta realizzando un accordo innovativo con il sistema bancario, che prevede il concorso tra risorse regionali e risorse bancarie: un pari passu al 50%, con la previsione di un periodo di ammortamento più lungo, 10 anni, e un preammortamento di 24 mesi in modo tale che nel momento della ripresa delle attività di impresa non sorga un insormontabile problema di ratei di proporzioni insopportabili. Prevediamo inoltre ha detto il presidente della Regione -, una sospensione del merito bancario e della segnalazione alla centrale rischi per coloro che debbano usufruire di questo aiuto. Pensiamo anche ad un intervento a fondo perduto limitato alla quota di interesse.»
«Accanto a queste misureha proseguito Christian Solinas -, lavoriamo perché le micro e piccole imprese (circa 50 mila in Sardegna) possano usufruire anche di un contributo una tantum di liquidità, sul modello di quello che e’ stato fatto in altri paesi europei, e che sia quindi compatibile con disciplina comunitaria in tema di aiuti.»
AGRICOLTURA, PASTORIZIA, FORESTAZIONE
«Per l’agricolturaha detto il presidente Christian Solinas -, la Giunta ha previsto l’istituzione di un fondo di solidarietà da estendere a tutti i settori, compresa l’acquacoltura. Inoltre, una norma specifica per il pagamento immediato delle risorse destinate al mondo agricolo in relazione agli eventi calamitosi del 2017, e un regime di anticipazioni che possano pervenire a tutti coloro che hanno presentato domanda, senza attendere l’esito delle istruttorie. La macchina amministrativa regionale ha aggiunto il presidente della Regione -, è al lavoro per sbloccare le procedure di erogazione che da troppo tempo stanno bloccando la liquidazione dei contributi destinati ad agricoltori e pastori e agli altri soggetti in crisi. Laore ha portato avanti le istruttorie su 11mila pratiche arretrate, 4.500 delle quali sono già verificate. Con il sistema che mettiamo in atto, si sbloccheranno le anticipazioni e si potrà riscuotere il dovuto prima ancora di attendere l’esito dell’istruttoria. Prevediamo inoltre di stanziare altri 15 milioni sul fondo di accesso al credito, e di istituire uno specifico accordo con il sistema bancario per ulteriori agevolazioni destinate alle aziende agricole. Riserviamo inoltre 20 milioni da utilizzare per sovvenzioni dirette da distribuire secondo un disciplinare da adottare dopo l’approvazione della legge regionale.»
TURISMO
Per il settore turistico, che rappresenta l’8% del pil regionale e il 15% considerando l’indotto, in aggiunta al sistema di aiuti per le imprese con l’adozione del metodo pari passu con il mondo creditizio, la Regione ha in mente di integrare il regime di agevolazioni che incrementino le misure previste dalla Legge regionale recentemente approvata, e che istituisce interventi per contenere gli effetti della crisi ampliando gli strumenti di credito, garanzia e sostegno a favore delle imprese turistiche sarde per sostenere il lavoro, tutelare l’occupazione e mantenere in vita il sistema. Oltre a queste misure, ha detto il Presidente della Regione, ne adotteremo ulteriori con una particolare attenzione al sistema di garanzie, mediante uno strumento che preveda 2 anni di preammortamento e 10 di ammortamento complessivo dell’aiuto economico ricevuto.
«Si tratta ha concluso il presidente Christian Solinas -, di uno sforzo di straordinarie dimensioni compiuto dalla regione, per fare in modo che la Sardegna sia pronta a ripartire nel momento in cui l’emergenza sanitaria lo consentirà.»
In conclusione della videoconferenza, il presidente della Regione ha rivolto un pensiero a tutti i Sardi, augurando una buona Pasqua, ricordando con commozione le vittime di questa pandemia, che talvolta hanno cessato di vivere senza la vicinanza e il conforto dei familiari, e ha rivolto un ringraziamento a tutti coloro che sono impegnati quotidianamente per combattere l’emergenza.

[bing_translator]

La provincia di Nuoro, con 2 casi in 6 giorni, si conferma la più avanti, in Sardegna, nel contenimento del Covid-19. Dopo l’emergenza iniziale verificatasi tra i sanitari dell’ospedale San Francesco, e la giornata con il più alto numero di casi, 26, riscontrati il 26 marzo, le strutture sanitarie e l’intero sistema della Protezione civile, nella provincia di Nuoro sembrano essere riusciti a creare una barriera efficace alla diffusione del Covid-19 (il condizionale è d’obbligo, viste le caratteristiche di grande contagiosità), come emerge dai numeri. Dal 26 marzo ad oggi, in 16 giorni, la provincia di Nuoro ha registrato solo 15 nuovi casi di positività, 10 dal 1° aprile in 11 giorni, soltanto 2 negli ultimi 6 giorni (nessun caso negli ultimi 3 giorni).

La situazione appare sostanzialmente sotto controllo anche nella provincia del Sud Sardegna, con 24 casi dal 1° aprile ad oggi, e nella provincia di Oristano, con 23 casi negli stessi 11 giorni. La Città Metropolitana di Cagliari dal 1° aprile ha riscontrato 74 casi, mentre resta assai critica la situazione della provincia di Sassari, nella quale, nel mese di aprile, in 11 giorni, sono stati riscontrati 238 casi di positività al Covid-19.

Complessivamente, in Sardegna, nel mese di aprile si è passati da 722 casi positivi a 1.091 (+ 369), lo stesso numero 113 di ricoverati con sintomi, da 28 a 24 pazienti in terapia intensiva oggi, da 516 a 751 persone in isolamento domiciliare, da 34 a 130 i dimessi/guariti, da 31 a 73 i deceduti, da 5.257 a 10.120 i tamponi eseguiti.