25 December, 2025

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Dal 30 novembre al 4 dicembre a Bacu Abis, si svolgerà la terza edizione della “Festa del Minatore”. L’evento prevede un ricco programma di iniziative organizzate dal coordinamento delle associazioni di volontariato “Bacu Abis”, in collaborazione con la parrocchia “Santa Barbara”, “La Cernita Teatro”, con il patrocinio del comune di Carbonia.

«Si tratta di una festa molto sentita dai cittadini di Bacu Abis, che potranno commemorare i minatori deceduti sul lavoro con numerosi eventi a loro dedicati. Il modo migliorare per onorare la loro memoria e ripercorrere le origini dei nostri padri e dei nostri nonni», spiega il sindaco, Paola Massidda.

La “Festa del Minatore” prenderà il via domani, sabato 30 Novembre, alle ore 17.30 al Cineteatro di Bacu Abis, dove la direttrice della compagnia “La Cernita Teatro” Monica Porcedda sarà protagonista di un monologo che aprirà la serata in favore della ricerca scientifica per la lotta contro il cancro, denominata “Accendiamo le Stelle”.

Domenica 1° dicembre, a partire dalle ore 8.15, è prevista la “Camminata lungo i vecchi percorsi minerari”, con visita dei 5 pozzi minerari di Bacu Abis, partenza da Pozzo Castoldi e arrivo presso la Chiesa di Santa Barbara, dove alle ore 10.30 i cittadini potranno assistere alla Santa Messa celebrata da don Giuseppe Tilocca. Un importante appuntamento si svolgerà nel pomeriggio di sabato, alle ore 16.00, allorché al Cineteatro di Bacu Abis andrà in scena lo spettacolo ispirato dal libro di Roberto Camedda, dal titolo “All’ombra della sirena. Volume 2. Racconti di vita mineraria narrati dai figli dei protagonisti”, in collaborazione con l’associazione culturale “Su Zurfuru Mine” di Fluminimaggiore, il coordinamento delle associazioni di volontariato di Bacu Abis, “La Cernita Teatro”, con il patrocinio del comune di Carbonia e la regia di Monica Porcedda.

Domenica 1° dicembre i festeggiamenti proseguiranno sempre al Cineteatro, alle ore 18.30, con un tributo al cantautore Fabrizio De André, di cui la comunità di Bacu Abis potrà riecheggiare le canzoni nel concerto ad opera dei “Zirichiltaggia”.

Lunedì 2 dicembre, alle ore 17.00, al Cineteatro è in programma la proiezione del film “Bacu Abis ieri e oggi”, curata da Sandro Orrù.

Martedì 3 dicembre, alle ore 16.00, nella sede del Coordinamento Associazioni di Bacu Abis, sono previsti giochi per bambini, palloncini, truccabimbi, giochi, balli e divertimento con “Mister Balloon”.

Il gran finale della “Festa del Minatore” si svolgerà mercoledì 4 dicembre, in occasione della celebrazione di Santa Barbara, la protettrice dei minatori. Alle ore 15.30 si terrà il raduno della comunità di Bacu Abis a Pozzo Castoldi e la commemorazione dei caduti nelle miniere, che verranno omaggiati con la deposizione di una corona d’alloro, alla presenza delle autorità civili, politiche e religiose.

A seguire si svolgerà la Santa Messa celebrata don Giuseppe Tilocca e, alle ore 17.45, al Cineteatro verranno celebrati gli 80 anni di presenza a Bacu Abis delle Suore Orsoline di Somasca. Alle ore 19.00, nella sede di via Gavorrano, il coordinamento delle associazioni di Bacu Abis offrirà un rinfresco a tutti i partecipanti.

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Il Consiglio comunale di Sennori ha approvato questa mattina, con i soli voti della maggioranza, il progetto “Percorso Vita”, con il quale sarà realizzato un camminamento di 3 km e 210 metri che si svilupperà sulla circonvallazione, lungo la strada provinciale 72, consentendo l’attività fisica all’aria aperta, in una politica orientata a promuovere uno stile di vita attento alla salute, al benessere e alla qualità della vita dei cittadini.

L’intervento sarà sviluppato con una spesa di 1 milione di euro, finanziato con mutuo a tasso zero dall’Istituto per il Credito Sportivo, banca pubblica a servizio del Paese per il sostegno allo sport e alla cultura.  Il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico del Comune, prevede la realizzazione di un percorso esclusivamente pedonale che affiancherà la strada provinciale toccando i quartieri comunali Montigeddu, Santa Vittoria, le Conce, fino al campo sportivo “Basilio Canu”. Lungo i 3,21 chilometri del percorso ci saranno tre punti di sosta con vista panoramica sul Golfo dell’Asinara, no dei quali dotato di area fitness attrezzata, con tanto di pannelli illustrativi che spiegheranno come svolgere al meglio gli esercizi fisici.

«Sono orgoglioso di aver portato a compimento con la mia amministrazione questo progetto che ha una alta valenza sociale, promuovendo lo sport e le buone pratiche di vita – commenta il sindaco, Nicola Sassu -. Ringraziamo la provincia di Sassari, e in particolare il commissario straordinario, Pietrino Fois, e l’architetto Gianni Milia, responsabile del Settore Viabilità, per la disponibilità e collaborazione dimostrata in tutta la fase progettuale, e un ringraziamento dovuto va anche a tutto lo staff dell’Ufficio tecnico comunale, e al consigliere con delega ai Lavori Pubblici, Roberto Desini, che ha seguito passo dopo passo il progetto, curando i rapporti istituzionali con Provincia e Regione. Approvando il “Percorso Vita”, rispondiamo a una richiesta dei cittadini, che da tempo segnalavano la necessità di poter usufruire di una infrastruttura di questo tipo. Ora faremo del nostro meglio – conclude il sindaco di Sennori – per fare in modo che l’opera possa essere completata entro la fine del mandato.»

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Questo pomeriggio, a Sassari, dalle 14.00 alle 17.00, nella sala riunioni de La Nuova Sardegna, si tiene il corso di formazione per i giornalisti sui termini dell’informatica. Parole come algoritmo, blockchain, piattaforma, shadow banning, cloud computing, hackeraggio o intelligenza artificiale vengono usate, recepite e rilanciate dai giornali ogni giorno. Che sia un giornalista che si trova a raccontare di una rete di hacker, o un notista politico che tenta di raccapezzarsi con la strategia pro blockchain del Governo, è innegabile che la nostra categoria si trovi di fronte ad una mole di concetti informatici che non sempre riesce a comprendere e a spiegare correttamente al lettore. In questo modo delle parole di per sé “esatte” e precise, si trasformano in termini di significato incerto ed ambiguo. Il lessico tecnologico è quindi famigliare (per diffusione) quanto estraneo (per comprensione) rischiando spesso di generare un’informazione fuorviante. E’ il caso ad esempio dell’abuso del termine “intelligenza artificiale” il cui impiego a sproposito da parte della stampa mondiale ha portato al fatto, denunciato da una recente ricerca, che “quasi la metà delle startup europee dell’AI non ha niente a che vedere con l’intelligenza artificiale“, ma la sbandiera per essere più appetibile sul mercato “visto che tutti ne parlano”. Il corso della durata di tre ore analizzerà quindi le parole chiave legate alla tecnologia informatica che ricorrono sempre più spesso sui nostri giornali, spiegandone le origini, la storia, l’etimologia, il lato tecnico e il reale concetto informatico che c’è dietro, in maniera pratica e comprensibile Perché se “l’informazione non è un algoritmo”, è importante che anche il giornalista sappia che cosa significhi precisamente questo termine.

Relatori: Andrea Melas, giornalista, scrittore, programmatore ed esperto di comunicazione digitale. Pioniere di internet nel mondo della formazione, creatore di piattaforme e-learning, ha al suo attivo iniziative patrocinate dalle Istituzioni che hanno coinvolto le più prestigiose aziende del settore IT. Insegnante e consulente informatico, è stato il primo a spiegare il web nelle scuole superiori italiane con una lezione spettacolo.

Paola Marras, giornalista, webmaster e progettista web, è tecnico superiore per la comunicazione ed il multimedia. Copywriter ed esperta SEO, ha lavorato per vari enti di formazione, e portato avanti progetti di comunicazione digitale e di digital pr.

Ai giornalisti che parteciperanno al corso saranno assegnati 3 crediti formativi. L’evento è organizzato dall’Associazione della Stampa Sarda (su Sigef, Ente terzo).

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E’ in libreria il romanzo ‘L’amica di mia figlia’, edito da CSA Editrice, ultima pubblicazione dell’autrice Silvia Piga, di Tempio Pausania.

Silvia Piga, classe 1988, è nata e vive in Sardegna. Laureata in Lettere Classiche e Scienze dell’Educazione, da anni insegna privatamente a studenti delle scuole elementari, medie, superiori e università. È l’autrice del saggio di successo ‘#Tutti pronti per la maturità’, edito dalla CSA Editrice, e di diversi racconti brevi premiati in concorsi letterati nazionali e internazionali. Grazie alla professione in ambito educativo, ha a cuore tematiche importanti che riguardano i giovani, fra le quali il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare.

Il romanzo ‘L’amica di mia figlia’ narra la storia di Amelia, una ragazza affetta da anoressia, e della sua idea per venirne fuori. La madre Angela è schiacciata dal dolore, ma trova la forza di mantenere la promessa di leggere il diario scritto da Amelia e scopre una figlia diversa da quella che conosceva: una combattente che ha trovato uno stratagemma per sconfiggere l’anoressia mentale, la prigione dorata, la gabbia del secolo. Angela unisce le parole della figlia al metodo di un noto esperto in materia, e apre un blog in cui condivide l’autoterapia di Amelia. I contatti sul sito aumentano di giorno in giorno e pazienti, genitori e familiari di anoressici trovano nello strumento una risorsa che aiuta. Fino a che qualcuno legato alle vecchie scuole di pensiero decide di attaccare Angela, le sue idee e quelle di Amelia. La storia è ispirata a quella dell’autrice che è stata per anni afflitta dal problema e che ora può regalare agli altri la sua esperienza e la sua conoscenza.

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«La chiusura positiva della pratica relativa al futuro dello stabilimento Eurallumina di Portovesme è un fatto positivo e una conquista della lotta portata avanti con tenacia dai lavoratori che hanno sempre creduto nel riavvio degli impianti. Ciò che emerge dalla conclusione della procedura è altrettanto importante e certifica una cosa: ambiente e industria possono convivere.»
Lo scrivono in una nota, i segretari di Filctem Sso Emanuele Madeddu, Femca Vincenzo Lai e Uiltec Antonio Melis.
«Questo fatto, che deriva dalla valutazione di impatto sanitario – concludono i tre segretari -, deve essere il punto di partenza per una valorizzazione e un rilancio significativo e importante del sistema industriale.»

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“Combattere i cambiamenti climatici e preservare il nostro ambiente, gli oceani e la biodiversità” dovrebbe essere la principale priorità del Parlamento europeo, secondo la maggioranza dei cittadini dell’UE consultati in un nuovo sondaggio Eurobarometro commissionato dal PE e condotto nell’ottobre 2019. I cambiamenti climatici erano già stati indicati come una delle principali ragioni per votare alle elezioni europee dello scorso maggio, in particolare per i giovani. Ora, per la prima volta, i cittadini mettono i cambiamenti climatici in cima all’elenco delle priorità in un Eurobarometro.

In totale, il 32% degli europei indica la lotta contro i cambiamenti climatici e la salvaguardia dell’ambiente come le questioni più importanti all’esame dei deputati. È il tema più citato in 11 Stati membri, in particolare in Svezia (62%), Danimarca (50%) e Paesi Bassi (46%).

In Italia la lotta ai cambiamenti climatici è – insieme all’immigrazione – il secondo tema che il Parlamento dovrebbe affrontare come priorità (25% degli intervistati). A guidare la classifica è la lotta alla disoccupazione (37%).

L’indagine Eurobarometro ha anche chiesto agli intervistati quale minaccia ambientale andrebbe affrontata con più urgenza. La maggioranza assoluta (52%) ritiene che si tratti dei cambiamenti climatici, seguiti da: inquinamento dell’aria (35%), inquinamento marino (31%), deforestazione e crescente quantità di rifiuti (entrambi il 28%).

Anche in Italia i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico sono i temi più citati (rispettivamente 46% e 41%), seguiti però dalla quantità crescente di rifiuti (38%).

Il presidente del Parlamento David Maria Sassoli, che lunedì sarà a Madrid per partecipare all’apertura della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP25, ha dichiarato: «Questo sondaggio mostra chiaramente che gli europei vogliono che l’Unione sia in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici. Nella plenaria appena conclusa a Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che dichiara l’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo. Stiamo ascoltando i nostri cittadini e sottolineando la necessità di andare oltre le parole per agire immediatamente».

Le proteste guidate dai giovani fanno la differenza

Nel corso dell’anno, le proteste guidate dai giovani hanno mobilitato milioni di persone nell’UE e nel mondo.
Il nuovo Eurobarometro mostra che quasi sei cittadini europei su dieci sono fiduciosi o convinti che le proteste guidate dai giovani abbiano un impatto diretto sulle politiche sia a livello nazionale che europeo.
Gli irlandesi (74%), gli svedesi (71%) e i ciprioti (70%) sono i più convinti che le proteste porteranno all’adozione di misure politiche a livello dell’UE, rispetto al 42% dei cechi e al 47% dei cittadini del Regno Unito. In Italia la percentuale di intervistati convinti dell’influenza sulla politica europea delle proteste si attesta al 57%.

L’Eurobarometro

Dal 1973, l’Eurobarometro misura le percezioni e le aspettative dell’UE da parte dei cittadini europei. Kantar ha raccolto i dati per questo Eurobarometro dall’8 al 22 ottobre 2019 in tutti i 28 Stati membri dell’UE. Un campione rappresentativo di 27.607 europei di età superiore ai 15 anni è stato intervistato faccia a faccia. I dati ed il rapporto completi saranno pubblicati il ​​10 dicembre 2019.

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Sono pronti per il Fight club championship 5 i 16 atleti che, sabato 30 dicembre alle 20,30, si affronteranno nella gabbia allestita al Tarantini Fight club training center di via Venezia. Mma, Muay thai e Kick boxing saranno le protagoniste della serata che, considerate le presenze, si preannuncia di grande interesse. Otto combattimenti suddivisi tra match destinati ai cadetti e incontri professionistici che metteranno a confronto i “guerrieri” sardi con quelli delle scuole della Lombardia, della Toscana e del Lazio. Match event sarà quello tra le due atlete delle scuole sassaresi Michela Demontis, allenata dal padrone di casa Angelo Tarantini, e Martina Rindi della Kimura Academy Sassari.

Ad aprire la serie dei combattimenti saranno le due cadette Sara Chieri del Tarantini Fight Club ed Manuela Campus della Macomer Kombat Group. Le due giovani atlete si confronteranno nell’antica disciplina dell’Arte dei Re, la Muay thai.

A seguire il cancello dell’ottagono si aprirà per un match di Kick boxing che vedrà incrociare le tibie, nella categoria 75 kg, Andrea Mascia (Alias Gym Iglesias) e Valerio Spada (KB Capoterra).

Sarà ancora Muay thai femminile, 54 kg, con Jessica Meloni del Tarantini Fight Club che si confronterà con Cristina Giavara.

Saranno quindi le arti marziali miste (Mma) a catalizzare l’attenzione del pubblico per il resto della serata, con cinque incontri di grande interesse.

A rompere il ghiaccio per primi saranno Gilberto Sitzia (Alias Gym Iglesias) ed Andrea Sotgiu (Bad Boys Sassari) che si confronteranno nella categoria 58 kg. Sarà la vota poi di Andrea Pani (Nur Mma Porto Torres) e Marco Zonca (Alias Gym Iglesias) nei 64 kg. Quindi nei 66 kg l’atteso match tra Cristopher Biccheddu (DM Olbia) che si confronterà con uno degli atleti promettenti del Tarantini Fight Club, Giovanni Mulas.

Chiuderanno la serata due incontri professionistici. Il primo vedrà contrapposti Dylan Hazan della scuola Gloria Roma e Gionata Gensini allentato dal Team Akuna Prato. Il main event sarà quindi quello che vedrà contrapposte, nei 48 kg, le due sassaresi Michela Demontis e Martina Rindi.

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L’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha presentato stamane le linee guida di “Mediare per unire”, il nuovo progetto sperimentale voluto dalla Regione in collaborazione con l’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, che ha come obiettivo la razionalizzazione delle azioni ricomprese nel sistema della mediazione culturale della Sardegna.

«La mediazione culturale favorisce l’integrazione sotto il profilo sociale, ma noi abbiamo voluto aggiungere un aspetto importante che è proprio quello del lavoro, o meglio delle nuove forme di occupazione che riguardano tutti i cittadini del mondo», ha evidenziato Alessandra Zedda.

Secondo il programma, entro dicembre saranno attivati in tutto il territorio sardo i servizi e le attività di mediazione interculturale a cura delle cooperative sociali i cui progetti si sono classificati al primo posto nella graduatoria del bando indetto nei mesi scorsi. Si tratta di un’attività innovativa che ha l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone straniere assicurando il dialogo con le istituzioni pubbliche.

«In Sardegna accogliamo americani, indiani, cinesi che scelgono la nostra Isola come luogo di lavoro e come seconda patria. I nostri progetti coinvolgono tutte quelle persone che hanno maggiore difficoltà a integrarsi nel settore della sanità, in quello scolastico e sociale, ma soprattutto in quello del lavoro. La sfida è riuscire a dare una opportunità sotto il profilo occupazionale, creando nuove figure professionali legate al mondo dell’innovazione che implicano anche la conoscenza di una lingua straniera», ha concluso l’assessore Alessandra Zedda.

La figura centrale del progetto è rappresentata dal mediatore interculturale: un operatore professionale che ha il compito di facilitare la comunicazione, sostenendo e accompagnando le parti attraverso la rimozione delle barriere culturali e linguistiche e la promozione della cultura dell’accoglienza.

«La Sardegna è l’unica regione italiana ad avere avviato un progetto di intermediazione culturale – ha sottolineato il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi -. In particolare con questo servizio si lavorerà su diversi ambiti: innanzitutto lavorativo, ma anche scolastico/formativo, sanitario, sociale e giudiziario. Sarà coperto l’intero territorio regionale tramite delle cooperative che gestiranno l’attività. I CPI (centri per l’impiego) vedono garantita la presenza del mediatore culturale per facilitare l’accesso ai servizi a tutti cittadini stranieri.»

I servizi offerti sono: mediazione linguistico-culturale, interpretariato e traduzione non professionale; accompagnamento e supporto nell’adempimento di procedure amministrative e burocratiche, ottimizzazione delle relazioni fra l’utente straniero e le istituzioni; orientamento alla rete dei servizi e alle opportunità offerte dal territorio, mediazione sociale, prevenzione e gestione di situazioni di conflitto, informazione e orientamento sui diritti, doveri e opportunità formative, lavorative, abitative e di assistenza sanitaria. Il progetto è interamente finanziato con fondi POR FSE 2014-2020.

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Nasce dal desiderio di raccontare le meraviglie del mondo alla sua bimba appena nata, il tratto fantastico di Katsumi Komagata, pluripremiato e poetico designer giapponese considerato da molti l’erede dell’indimenticato disegnatore, scrittore e scultore Bruno Munari. Toccare, conoscere, sentire e scoprire sono le cifre di un alfabeto immaginifico che hanno reso l’artista nipponico uno dei più prolifici inventori e sperimentatore dell’oggetto libro di tutto il Novecento. Komagata, che nel 2012 è stato tra i protagonisti del MoMA di New York in occasione dell’allestimento “Century of the child: growing by design 1900-2000” è l’atteso ospite, giovedì 5 dicembre, di una giornata di incontri e laboratori organizzata dallo Sportello Proprietà Intellettuale di Sardegna Ricerche, nell’ambito della mostra “Ri-Creazione” in scena fino al 15 dicembre negli spazi di Sa Manifattura, Cagliari.

Una mostra che sin dalla sua apertura, avvenuta il 10 ottobre, ha scelto di raccontare l’universo dei giochi da un punto di vista speciale: quello della loro creazione e del loro pensiero inventivo. Un percorso fantastico, ma anche ironico, divertente e intelligente che giovedì 5 dicembre vedrà Komagata protagonista di ben due incontri: a partire dalle 9.30, negli spazi di Sa Manifattura, incontrerà gli studenti di un laboratorio riservato agli allievi del Liceo Artistico “Foiso Fois”, mentre nel pomeriggio, nella sala 203 di Sa Manifattura (ore 17.00), dialogherà col pubblico in un appuntamento aperto a tutti.

Un viaggio delle meraviglie, dunque, da percorrere tra gli incredibili effetti speciali delle pagine create da Katsumi Kagomata, insuperabile nel rendere la carta uno strumento magico per la creazione di libri originali, giochi visivi e tattili, universi pop-up che stimolano la fantasia dei bambini. «Sono entusiasta di condividere il processo di ingegnosità e creatività realizzato dagli organizzatori della mostra – ha detto Katsumi Komagata poco prima di lasciare One Stroke, il suo studio di Tokyio -. Ho lavorato molto in particolare sulla percezione estetica dei giovanissimi ma anche dei non vedenti, e nell’incontro cagliaritano avremo modo di scoprire quali i processi cognitivi che stimolano la loro immaginazione».

Medaglia d’argento dell’Art Directors’ Club di New York e vincitore nel 2006 del Design Award di Tokyo con il progetto per l’Ospedale dei bambini di Kyushu, in Europa Komagata vanta una lunga e proficua collaborazione con lo studio francese Les Trois Ourses, sodalizio che punta alla formazione artistica dei più piccoli. Tra i suoi straordinari lavori, spicca la serie “Little Eyes”, preziosi libri di giochi visivi in grado di sviluppare lo sguardo e l’immaginazione, e l’ideazione di libri tattili per bambini non vedenti.

 

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Il comune di Iglesias ha deciso di aderire e concedere il proprio patrocinio al progetto di educazione finanziaria, sostenibilità ambientale ed economia circolare “SAVE – Sostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza”, organizzato congiuntamente dal Museo del Risparmio di Torino, l’European Investment Bank Institute e da Italscania.
L’iniziativa, oggetto di un protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, propone un’esperienza didattica itinerante, rivolta in particolare agli studenti delle scuole, indirizzata ad aumentare la consapevolezza nella gestione delle risorse, siano esse finanziarie o ambientali.
«Un progetto di grande interesse, che intende favorire un approccio educativo coerente con un’idea di crescita sostenibile – ha spiegato il sindaco Mauro Usai – offrendo anche la possibilità di imparare utilizzando lo strumento del gioco, con numerosi momenti ludici e con l’utilizzo di materiali multimediali.»
Un camion dotato di un rimorchio speciale, sarà allestito, presso il piazzale del Centro Direzionale del comune di Iglesias in via Isonzo 7, il 3 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 16.00, ed il 4 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, in modo da proiettare contenuti multimediali e offrire laboratori didattici elaborati dal Museo del Risparmio di Torino.
«Considerata la preziosa occasione per gli studenti della nostra città e le meritevoli finalità del progetto, confido nella più ampia partecipazione – ha detto l’assessore della Pubblica istruzione Alessandro Lorefice – coinvolgendo i docenti, i dirigenti e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, in continuità con quanto avviene in tante realtà d’Italia e di tutta l’Europa.»