20 December, 2025

[bing_translator]

Il Servizio demanio e patrimonio dell’assessorato degli Enti locali ha pubblicato un avviso esplorativo finalizzato all’indagine di mercato per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, in merito alla valorizzazione e riuso del compendio regionale di Foresta Burgos. L’indagine, che è stata estesa ai confinanti immobili di proprietà del comune di Burgos, consentirà all’Amministrazione regionale di orientarsi nelle successive fasi del processo di concessione secondo le indicazioni contenute nella delibera della Giunta regionale n. 4/16 del 30 gennaio 2018.

«Diamo seguito – spiega l’assessore Cristiano Erriu – agli accordi sottoscritti dal presidente Francesco Pigliaru con il comune di Burgos. Le richieste della comunità locale, formulate alcuni mesi fa durante un incontro pubblico con i cittadini e i rappresentanti politici del territorio, non sono rimaste inascoltate. Questo compendio ha notevoli potenzialità sotto il profilo turistico e può offrire importanti opportunità di sviluppo economico e occupazionali. La Giunta ha individuato quale obiettivo strategico finale dell’iniziativa la crescita e il potenziamento dell’attività di allevamento del cavallo anglo-arabo-sardo e la promozione e sviluppo del turismo equestre. Le Agenzie regionali Agris e Forestas manterranno la loro presenza istituzionale nel compendio e continueranno a prestare la loro attività: del compendio, infatti, fanno parte i terreni ad uso pascolativo ed i fabbricati attualmente in uso a Forestas e Agris, dove sono presenti scuderie, officine, fienile, stalla, uffici e l’ex caseificio»

L’avviso riguarda il complesso immobiliare che ha ospitato la sede della ‘Scuola aperta per i servizi di Polizia a cavallo e per le Forze di Polizia ad ordinamento civile’ (in buone condizioni di conservazione e manutenzione, si estende su una superficie complessiva di circa 18 ettari ed è composto da 14 corpi di fabbrica, tra i quali due scuderie di rilevanti dimensioni, una mensa, appartamenti mono/bivani, l’alloggio del comandante e un galoppatoio all’aperto), il complesso immobiliare del borgo storico (costituito da 7 fabbricati comprendenti una serie di alloggi, una palazzina e un edificio di culto) più due edifici di proprietà comunale (la cosiddetta palazzina direzionale ed un fabbricato con originaria destinazione alberghiera, mai entrato in funzione) e un maneggio coperto di proprietà regionale, con una superficie di 2.600 metri quadrati.

Nel vigente PUC del comune di Burgos, la zona urbanistica in cui è ubicato il complesso immobiliare è classificata in parte come Zona F di interesse turistico (dove aveva sede la disciolta Scuola di polizia) e in parte come Zona E agricola.

«L’indagine – precisa l’assessore Erriu – è preordinata alla individuazione della migliore ipotesi di valorizzazione del compendio, sulla base del quale calibreremo il successivo bando di gara secondo quelle che saranno le risposte che otterremo dal mercato.»

Oggi l’avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione, nella sezione ‘Servizi alle imprese-locazioni e concessioni patrimoniali’. Nei prossimi giorni sarà pubblicato sul BURAS e su quattro quotidiani (due nazionali e due regionali). Le dichiarazioni di interesse dovranno pervenire entro il 30 novembre 2018 all’Assessorato degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica – Servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali di Sassari, via Roma 46, 07100 Sassari.

[bing_translator]

Nel 1962 viene costituito a Bologna Conad (Consorzio Nazionale Dettaglianti), la più grande organizzazione in Italia leader nel canale dei supermercati, formata da imprenditori indipendenti del commercio al dettaglio. Tra gli anni ’80 e ’90 Conad raggiunge i primi posti in Italia nella rete vendite moderna, grazie all’apertura di oltre 200 supermercati; nel 2005 apre il primo distributore di carburanti e l’anno successivo inaugura le prime parafarmacie. Oggi possiede oltre 3mila punti vendita, 108 parafarmacie e 36 distributori di carburante. Conad è alla ricerca di persone da inserire presso le sedi in Italia come addetti vendita … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_conad.html .

[bing_translator]

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, è intervenuta stamane, a Sassari, in apertura del XX “Congreso Latinoamericano de Derecho Romano”. Il simposio internazionale, organizzato  dal Gruppo di ricerca sulla diffusione del diritto romano, con la collaborazione del Centro di Studi Giuridici Latinoamericani dell’Università di Roma “Tor Vergata” e l’Associazione di Studi Sociali Latinoamericani presso l’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo), è un’occasione importante per sottolineare i rapporti fra l’Isola e l’America Latina, anche in tema di migrazioni.

«È doveroso per ogni giurista rendere omaggio alla ‘grandiosità del diritto romano’ – ha sottolineato la titolare del Lavoro al congresso, che vede la partecipazione di studiose e studiosi di prestigiose Università dell’America Latina – un elemento unificatore, un impianto normativo che è riuscito ad operare in società profondamente diverse e lontane da quella dove ha avuto origine. Il diritto romano è materia viva, per la capacità, anche oggi, di adattarsi a diverse realtà locali.»

«Le cattedre di Diritto Romano in Sud America sono un legame che continua ad unirci. I rapporti con la Sardegna sono saldi in particolare con l’Argentina e il Brasile, grazie ai Circoli dei Sardi all’estero – ha spiegato Virginia Mura -. Con la legge regionale n.7 del 1991 la Regione li ha riconosciuti come realtà per la difesa dell’identità dell’Isola, ma soprattutto per la promozione della cultura sarda e dei suoi prodotti, specie con riguardo alla filiera agroalimentare.»

Le prime notizie di presenze sarde all’estero sono del 1824 in Brasile. Del XIX secolo sono i primi flussi verso l’ex colonia portoghese, l’Uruguay, l’Argentina e verso gli Stati Uniti d’America. Il moto migratorio dei sardi assume proporzioni rilevanti nel ‘900. Il lungo periodo che va dalla fine della Prima Guerra Mondiale agli anni Settanta è quello in cui nell’isola si registra una vera e propria migrazione di popolo (solo tra il 1951 e il 1970 emigrano 400mila sardi su una popolazione di 1 milione 200mila abitanti). In tale contesto la Regione ha inquadrato le prime organizzazioni di sardi all’estero per finanziare prima le attività di assistenza mutualistica e in un secondo momento quelle di promozione dell’immagine della Sardegna. Nel quadro normativo regionale la citata legge n. 7 del ’91 ha istituito una Consulta Regionale per l’Emigrazione, che rappresenta i sardi nel mondo, con presenze massicce, oltre che nella Penisola, in Australia, Spagna, Belgio, Argentina, Brasile, e oggi gli avamposti  della nuova emigrazione Tokyo e Londra.  

«Non dimentichiamo di essere noi stessi un popolo di emigrati – ha commentato Virginia Mura -. Presso l’Assessorato ha sede anche Consulta Regionale per l’Immigrazione, un’istituzione chiamata ad operare in un momento cruciale per l’accoglienza di cittadini di paesi terzi per motivi umanitari e per la loro integrazione nell’Isola.»

«Nella programmazione triennale dei fondi per le organizzazioni dei sardi nella Penisola e all’estero – ha concluso l’assessore – ci poniamo come obiettivi specifici la partecipazione dei giovani, l’individuazione di indicatori di qualità dei progetti e il cofinanziamento delle iniziative da parte delle realtà locali. In particolare, con i circoli del Sud America abbiamo avviato dei progetti importanti, come gli scambi di studenti e di esperienze tra l’Università di Cagliari e l’Ateneo argentino di Tucumán.»

[bing_translator]

Venerdì 28 settembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, presso la Sala Eventi della Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, il il convegno “INVESTEU: Opportunità per le imprese e il territorio”. 

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il Gruppo BEI e la Cassa Depositi e Prestiti, ha l’obiettivo di illustrare a piccole medie imprese, associazioni di categoria, banche e istituti di credito, università ed amministrazioni pubbliche le opportunità offerte dal Piano di investimenti per l’Europa (il cosiddetto “Piano Juncker”) a sostegno degli investimenti e driver essenziale per innovazione, crescita e competitività.

I relatori, tutti altamente qualificati, comprendono esperti della Commissione Europea, della Bei, della Cassa Depositi e Prestiti, di Confindustria, Confcommercio e ABI Regione Sardegna. Sul versante politico interventi dell’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci e degli eurodeputati Renato Soru e Salvatore Cicu. 

[bing_translator]

Il comune di Sant’Antioco investe 420mila euro nell’edilizia privata. Obiettivo: sostenere la microeconomia legata al settore edile, tra piccoli artigiani e liberi professionisti, ridare decoro al centro urbano, offrire un contributo economico ai cittadini per interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente in diverse aree della città (si vedano tutti i requisiti di accesso, i moduli di domanda e la pianta delle zone interessate in allegato al bando pubblicato sul sito www.comune.santantioco.it). Le domande dovranno essere presentate attraverso lo Sportello Suape Sardegna, contestualmente alla richiesta del titolo edilizio, entro lunedì 19 novembre 2018.

«Innanzitutto va sottolineato che si tratta di risorse risalenti al 2004, che erano ormai andate perdute e che, invece, siamo riusciti a recuperare. Fondi che ci consentono di offrire ai cittadini una ghiotta occasione – commenta il sindaco Ignazio Locci – con la somma stanziata è possibile finanziare e realizzare numerosi interventi di edilizia privata. Inoltre, soprattutto in riferimento ai lavori sugli esterni delle abitazioni, questo avviso permetterà di ridare decoro, almeno parzialmente, al centro storico, in cui sono presenti molteplici edifici che necessitano di operazioni di manutenzione e ristrutturazione.»

Per l’assessore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici, Francesco Garau, si tratta di «un’opportunità che consente di intervenire in tutto il centro urbano per il risanamento conservativo delle facciate ma anche per la realizzazione di opere di consolidamento e recupero delle coperture in cattive condizioni. Un importante incentivo che permette di mettere in moto la microeconomia legata al settore dei piccoli artigiani edili e dei liberi professionisti». 

Il contributo pubblico copre una parte del costo totale dell’intervento ed è determinato secondo le percentuali e sulle seguenti fasce di reddito: 15% del costo per redditi non superiori a 46.063,90 euro; 25% del costo per redditi non superiori a 27.638,34 euro; 35% del costo per redditi non superiori a 22.975,39 euro. Saranno agevolate le richieste in cui si prevedono lavori di finitura esterna.

La graduatoria sarà formata e approvata in base alle condizione e ai criteri specificati nel bando di concorso, a disposizione presso l’Ufficio Tecnico Servizio Urbanistica del Comune di Sant’Antioco e sul sito www.comune.santantioco.it .

 

[bing_translator]

Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della stazione di Capoterra, nell’ambito dei servizi di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti hanno arrestato, in flagranza di reato, A.V., 18enne del posto. Il giovane è stato fermato dai militari nei pressi di un parco pubblico in località Liori e,dopo essere stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di:

  • 1 dose pari di 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo “hashish”;
  • 1 panetto e mezzo pari a 143,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”;
  • 1 bilancino di precisione:
  • monete di vario taglio, ritenute provento della stessa attività illecita.

L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

[bing_translator]

E’ un peso ingombrante, opprimente, quasi schiacciante quello della burocrazia in Sardegna che, attraverso leggi, leggine, scartoffie, regolamenti, cavilli, decreti, formulari e riforme, interferisce, rallenta o blocca la maggior parte dei bandi, concorsi, provvedimenti e atti a sfavore di aziende, imprenditori, dipendenti, produzioni e sviluppo economico. Nonostante i notevoli passi avanti compiuti dalla Regione negli ultimi anni, per tagliare tempi, carte e certificazioni, il più delle volte inutili e già nelle disponibilità delle Amministrazioni, i numeri dell’Isola parlano chiaro: 3.806 giorni per arrivare al termine di un processo tributario e 1.378 per vedere la conclusione di uno civile, 65 per essere pagati dalla Pubblica Amministrazione (anche se solo pochi anni fa si poteva arrivare anche a 36 mesi), 4 anni e mezzo, in media, per vedere conclusa un’opera pubblica, senza tener conto, per esempio, della lunghezza delle code negli uffici,  dell’esiguità della pratiche svolte on line, dei tentativi di corruzione o dell’indice della qualità del governo di un territorio. E il conto è salatissimo: in media circa 7mila euro a impresa, secondo calcoli nazionali di 3 anni fa.

«La burocrazia è un vero costo occulto cui i nostri imprenditori devono sottostare ogni giorno – denuncia Antonio Matzutzi, presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – che non è dovuto al mercato, ma allo Stato e alle sue articolazioni. Ogni giorno, le imprese devono letteralmente “rubare” tempo al lavoro per districarsi dal labirinto di migliaia di atti normativi. Riconosciamo il lavoro fatto, come per esempio nel caso del SUAP, per la maggioranza delle attività produttive, e del SUAPE, per alleviare le “pene burocratiche” alle imprese delle costruzioni, ma ancora non basta.»

Quello della burocrazia nostrana, che pone l’Isola al 6° posto nazionale, dopo Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata e Puglia, è un fardello descritto nel rapporto “Indice Confartigianato della Burocrazia per regione”, realizzato dall’Osservatorio di Confartigianato per le MPI.

Il dossier ha analizzato sette indicatori di pressione burocratica: Tempi della giustizia civile, Tempi della giustizia tributaria, Tempi di pagamento degli enti pubblici, Lunghezza delle code in uffici che erogano servizi, Durata opere pubbliche, Corruzione ed Assenteismo per malattia dei dipendenti pubblici.

La classifica attribuisce valori più elevati alle regioni con una maggiore pressione della burocrazia sulle imprese e dove sono più carenti le tutele dei diritti delle realtà produttive in campo civile e tributario, le condizioni di accesso ai servizi, l’efficienza delle imprese che gestiscono servizi pubblici locali, è di più bassa qualità la governance pubblica ed è minore l’uso delle tecnologie digitali. I primi sei posti della classifica regionale del maggior peso della burocrazia sono occupati da regioni del Sud e delle Isole. In generale la ripartizione del Mezzogiorno presenta un valore dell’Indice della burocrazia superiore del 48,2% a quello del Centro-Nord.

[bing_translator]

L’Accademia italiana della Cucina ha un nuovo delegato: è Aldo Panti che, nei giorni scorsi nello scenario del ristorante Pedramare, ha ricevuto il testimone dal suo predecessore Francesco Flumene.

L’Accademia italiana della Cucina, istituzione culturale di rilevante interesse pubblico, fondata da Orio Vergani nel 1953 e riconosciuta con dpr,  ha lo scopo di tutelare, favorire le tradizioni della cucina italiana, attraverso i propri organi territoriali. L’Accademia è presente con le proprie delegazioni a livello mondiale e a livello territoriale. In Sardegna sono attive delegazioni in ogni provincia.

In occasione della cerimonia al Pedramare, gli accademici e i numerosi ospiti hanno avuto modo di apprezzare il ricco menù predisposto da Pietro Dettori, qualificato chef con grande esperienza in importanti ristoranti a Roma e in Toscana. I piatti sono stati accompagnati dai vini della cantina sociale di Santa Maria La Palma.

A fare gli onori di casa è stata Silvia Carta Mantiglia, patron del locale.

La circostanza ha consentito di ufficializzare le nuove nomine della delegazione di Alghero. E così: delegato Aldo Panti, vice delegato Andrea Franco, tesoriera e segretaria Maria Nuvoli e componenti della consulta Maria Regina Corona, Domenica Obino e Gianfranco Righi.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 ottobre quando, in tutto il  mondo, accademici e ospiti si ritroveranno per descrivere le ricette delle torte dolci e salate della tradizione locale.

[bing_translator]

La borgata di Pozzo San Nicola è pronta per festeggiare il patrono. Saranno tre giorni di eventi, dal 21 al 23 settembre, con sagra della pecora, concerti e appuntamenti religiosi. I festeggiamenti sono stati organizzati dall’amministrazione comunale di Stintino, in collaborazione con alcune attività commerciali della borgata.

Piazza Leonardo da Vinci sarà il punto di ritrovo per quanti vorranno partecipare agli appuntamenti in programma. Il 21 settembre, alle ore 16.00, la piazzetta adiacente alla chiesa si animerà con i giochi per bambini. Alle 19.00, invece, si svolgerà l’attesa sagra della pecora. Gli amanti della gastronomia potranno gustare un primo di pasta con sugo di pecora, quindi un secondo di pecora bollita accompagnata da patate e cipolle mentre da bere un buon bicchiere di vino e acqua.

La serata proseguirà con il ballo liscio e la musica di Marco e Antonello.

Sabato 22 settembre, alle ore 21,30, piazza da Vinci ospiterà il concerto dei Tazenda che hanno scelto la borgata alle porte di Stintino per una tappa del loro Ammajos tour.

Domenica 23 settembre sarà dedicata interamente agli appuntamenti religiosi. Alle ore 17.00, la messa sarà celebrata dal parroco don Andrea Piras e a seguire la processione con il simulacro del santo, portato in spalla dai volontari per le vie della borgata. Alle 18,30, i commercianti e la popolazione della borgata offriranno un rinfresco-apericena. 

[bing_translator]

Si è svolto questo pomeriggio, nella sede dell’assessorato dell’Industria, a Cagliari, un incontro sul futuro dell’Eurallumina. Erano presenti gli assessori dell’Industria, Maria Grazia Piras, del Lavoro, Virginia Mura, e dell’Ambiente, Donatella Spano, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, i rappresentanti dell’azienda, una delegazione di lavoratori e i sindacati.

Nel corso dell’incontro, si è preso atto delle preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali sulle questioni degli ammortizzatori sociali e sull’iter di valutazione ambientale relativo al nuovo progetto presentato dall’azienda il 10 settembre scorso che comprende la realizzazione di un vapordotto in connessione con la centrale Enel di Portoscuso. Le esponenti della Giunta hanno confermato che le attività in capo a ciascun Assessorato hanno carattere di priorità giustificata dal rilevante impatto occupazionale che si genera sul territorio in relazione all’investimento dell’azienda (472 posti di lavoro tra diretti e indiretti e oltre 200 di cantiere: considerando l’indotto si stima in 1.200 unità la ricaduta occupazionale).

Il 15 settembre scorso è stato pubblicato l’avviso ai fini della consultazione pubblica, prevista dalla norma, che si concluderà dopo 60 giorni. Esauriti i termini, sarà convocata la Conferenza dei servizi per l’esame del progetto.

Per quanto riguarda l’occupazione, infine, la Regione ha rassicurato sulla possibilità che i lavoratori possano fruire della CIGS nel corso del 2019 e anche oltre, incalzando in tal senso il Governo nazionale.