22 December, 2025

La crisi della Portovesme srl, precipitata dopo l’annuncio fatto dalla Glencore sulla prossima fermata della linea zinco, ha portato oggi la RSU a rivolgere un accorato appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con una lettera che riportiamo integralmente.

Ill.mo Presidente della Repubblica,
ci permettiamo di mandarLe questa lettera come rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori della Portovesme srl fabbrica operante nel Sulcis Iglesiente e San Gavino Monreale per trasferirLe la situazione drammatica che il nostro territorio sta vivendo.
L’azienda è produttore di zinco in Italia e, sino a qualche mese fa, del Piombo e di alcuni derivati preziosi come oro e argento, presso lo stabilimento di San Gavino Monreale.
Il giorno 5 settembre la multinazionale Glencore, nostra capogruppo, comunica la decisione di interrompere le produzioni di zinco nel sito di Portovesme, fatta accezione per un piccolo reparto che tratta fumi di acciaieria. L’interruzione delle produzioni con il conseguente abbandono del sito, denota drasticamente il disimpegno da parte della società, verso un territorio che ha ospitato la multinazionale per oltre 25 anni con tutto quello che implica una “industria pesante” in termini di sacrificio ambientale.
Il nostro è uno stabilimento che arriva da 3 anni di cassa integrazione a rotazione e occupa 1.200 unità tra diretti e indiretti. Dopo la chiusura della linea piombo, ci viene comunicato che nel giro di qualche mese, nella migliore delle ipotesi, ci sarà lavoro solo per 200 persone.
Ci permettiamo di coinvolgerLa in questa vertenza per nome e per conto dei 1.200 lavoratori, delle 1.200 famiglie che vivono questo dramma, perché crediamo nelle istituzioni, per quello che rappresentano e possono fare, non solo in termini di solidarietà verbale, ma attraverso un concreto sostegno e un mirato intervento.
Un anno fa 4 lavoratori furono costretti a salire sulla ciminiera dello stabilimento e rimasero a 100 metri per 4 giorni ininterrottamente in condizioni al limite dell’umano, nel tentativo di attirare l’attenzione nei confronti di un’altra importante vertenza. Un gesto estremo, disperato ma necessario per dare risalto ad una situazione estremamente grave.
Molti dei temi che quotidianamente ci troviamo a discutere nel nostro territorio, come la denatalità, lo spopolamento, l’abbandono scolastico, la microcriminalità, crediamo abbiano tutti una soluzione di continuità, una matrice comune nel LAVORO.
Questa vertenza cade proprio in concomitanza con la Sua visita a Cagliari per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico; siamo di fronte ad una situazione in cui non solo si sta mettendo in discussione il diritto al lavoro, ma anche il diritto allo studio per i figli di quei lavoratori. Si sta mettendo in discussione la tenuta sociale del Sulcis Iglesiente.
Molto brevemente abbiamo provato a rappresentarLe il quadro di questa condizione per la quale avremo, se ci fosse la possibilità, il piacere e l’onore di incontrarLa per approfondirne le tematiche e le possibili risoluzioni, o se questo non fosse possibile, nutriamo la speranza che la voce di 1.200 famiglie non resti inascoltata; per queste ragioni confidiamo nella concreta speranza di un Suo autorevole impegno.
Nel ringraziarLa per l’attenzione che vorrà riservare a questo sincero e accorato appello,
Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Rsu Portovesme srl

La 33ª conoscalata Iglesias-Sant’Angelo verrà presentata nel cuore del centro storico di Iglesias, la sala Remo Branca del Palazzo Municipale, mercoledì 18 settembre, alle ore 11.00.
La gara, che ha come Ente di appartenenza l’Automobile Club Cagliari, si disputerà dal 20 al 22 settembre e sarà valida come prova di Campionato Italiano Velocità Montagna Nord e Sud e per il Campionato Sardo della specialità indetto dalla Delegazione Sardegna ACI Sport.
Continuano ad arrivare le iscrizioni (la scadenza è fissata per lunedì 16 settembre) e tra i piloti che hanno già confermato la presenza ci saranno il pluricampione italiano ed europeo Simone Faggioli, il vincitore della scorsa edizione Franco Caruso, il due volte leader della gara Diego Degasperi, fra le storiche Piero Lottini su Osella Pa9/90 vettura ex Bonucci e già appartenuta a Nesti, mentre tra i piloti sardi Marco Satta, Sergio Farris, Andrea Costa, Fabio Angioj, il presidente della Mistral Racing Giacomo Spanu al volante di una Skoda Fabia e Mario Murgia su una Hyundai i30N”, anticipano gli organizzatori dell’Ichnusa Motorsport.
Il programma della gara, concordato con il comune di Iglesias, prevede venerdì le verifiche sportive dalle 11.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle ore 18.00 e tecniche dalle 12.00 alle 13.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nella centralissima Piazza Sella, alle 19.00 (circa) in piazza Sella, il briefing con il direttore di gara Fabrizio Bernetti (coadiuvato da Vittorio Falchi, direttore di gara aggiunto) e successivamente, in attesa dell’amata gara sarda, ci sarà un momento conviviale che avrà come protagonisti i piloti e tutte le figure professionali che, in ogni edizione, lavorano alacremente per la buona riuscita della manifestazione.
Sabato sono in programma le prove ufficiali (due manches) e domenica 22 settembre la gara (sempre due manches) con inizio alle ore 9.00. La Iglesias-Sant’Angelo, 2ª Coppa Mario Casula Valeri, Memorial Giancarlo Nonnis, Coppa Tore Carboni, si correrà sul classico tracciato di 5.920 metri che si snoda nella strada statale 126 dal km 43,680 in prossimità del bivio per la frazione di San Benedetto e arrivo al km 49,600 in prossimità del valico di Genna Bogai.
La cerimonia di premiazione si terrà sul palco allestito a Iglesias, nella centrale e accogliente Piazza Sella, dalle ore 17.00.
La 33ª Iglesias-Sant’Angelo gode del sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Iglesias e del comune di Fluminimaggiore.

Nella foto di copertina, di ACI Sport, il pilota sulcitano Marco Satta

La Croce Rossa di Cortoghiana riceverà in comodato d’uso gratuito una stampante offerta dal comune di Villamassargia che ha stipulato una convenzione con la storica associazione di volontariato per avviare una collaborazione in ambito sociale.
La delegazione CRI, rappresentata dal presidente del comitato provinciale di Cagliari Vittorino Erriu e dai volontari Agnese Delogu e Aldo De Muro, è stata accolta in Comune dalla sindaca Debora Porrà, affiancata dal vicesindaco Francesco Mameli e dall’assessore Stefano Osanna (che ha la delega al Volontariato e alla Protezione civile). Il tavolo, a cui hanno partecipato anche il capitano della compagnia barracellare Fulvio Loi e il comandante della stazione dei carabinieri Fabio Fanutza, è stata l’occasione per sviluppare una riflessione comune sull’importanza di fare rete territoriale in un momento così cruciale per compensare le carenze in ambito sanitario.
«Con la convenzione abbiamo voluto prendere un impegno formaleha motivato la sindaca Debora Porràassumendo una responsabilità etica e sociale e siamo partiti con un segnale pratico di supporto.»
Tanti i progetti elencati dal presidente Vittorino Erriu che ha evidenziato la collaborazione già in essere tra Cortoghiana, Santadi e Iglesias e l’idea di ampliarsi con altri nuclei.
Appare urgente secondo Vittorino Erriu proporsi come unità territoriale e spingere su un rapporto di convergenza solidale con gli Enti locali, al fine di dare risposte a livello sanitario. A Cagliari, con l’impegno della Croce Rossa, è già partita la farmacia solidale e a breve girerà un ambulatorio mobile di prossimità.
«Stiamo mettendo in piediaggiunge Vittorino Erriu – attività di soccorso a mare con un gommone e una idroambulanza, tramite convenzione con la capitaneria di Porto, e stiamo lavorando per un corso di accesso per formare volontari.»
Un corso per insegnare tecniche di primo soccorso promosso dai volontari della Croce Rossa sarà proposto anche tra gli eventi della sagra delle olive, l’atteso appuntamento che si svolgerà a Villamassargia a fine ottobre e che quest’anno giungerà alla sua trentesima edizione. La CRI sarà presente, a testimonianza di un’alleanza preziosa.

Il gruppo del Pd ha presentato una mozione in Consiglio regionale, primo firmatario Antonio Solinas, sulla situazione di crisi alla Portovesme srl. Dopo aver ricostruito la situazione che ha portato allo stato di crisi e al recente annuncio della Glencore sulla fermata della linea zinco che «impatta per circa il 75% della forza lavoro sia sui lavoratori diretti che indiretti e attualmente operano all’interno dello stabilimento, seppur nel circuito della Cassa Integrazione a rotazione, circa 1.200 lavoratori suddivisi tra 600 diretti e altrettanti indiretti»; constatato che «l’alto costo dell’energia in Italia rappresenta una problematica seria che impatta in modo importante per un’azienda energivora, in particolare rispetto a stabilimenti simili presenti in Spagna e Germania dove il costo è decisamente basso. La Glencore non ha rispettato gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali che prevedevano che non si sarebbe fermata la linea zinco sino alla conclusione del progetto di fattibilità del litio e, dunque, con la decisione comunicata appare del tutto inaffidabile e rompe il patto di fiducia ventennale tra le lavoratrici, lavoratori, organizzazioni sindacali e istituzioni territoriali e regionali»; la mozione «impegna il presidente della Regione ad assumere, stante la grave evoluzione in corso in merito alla situazione di crisi e alla prospettata perdita di circa 1.200 posti di lavoro, tutte le iniziative necessarie, raccordandosi con gli attori coinvolti nella vertenza, affinché la Glencore Srl tenga fede agli impegni assunti, e così tutelare i lavoratori e garantire, per loro e le loro famiglie, il mantenimento del posto di lavoro».

La mozione oltreché quella di Antonio Solinas, presidente della V Commissione Attività produttive, reca le firme dei consiglieri Alessandro Pilurzu, Roberto Deriu, Carla Fundoni, Salvatore Corrias, Gianluigi Piano, Valter Piscedda, Camilla Soru e Antonio Spano.

 

L’Amministrazione comunale di Masainas ha deciso di investire gli avanzi di amministrazione a seguito delle decisioni prese nel Consiglio comunale del 3 settembre scorso.
Di seguito alcuni settori presi in considerazione e le cifre relative.
– Settore Lavori pubblici e Ambiente: completamento ecocentro comunale – 84.244,55 € (applicazione avanzi di bilancio comunale)
– Settore Sport: realizzazione impianto solare termico negli spogliatoi dell’impianto sportivo complesso di Masainas – 18.422,00 € (applicazione avanzi di bilancio comunale)
– Settore Ambiente: creazione capitoli per finanziamento RAS (L.R. 17/2023) per acquisto automezzi e attrezzature varie per la campagna barracellare per funzione antincendio
– Settore Servizio Tecnico: acquisto automezzo comunale – 40.000 € (applicazione avanzi di bilancio comunale)
– Settore Servizio sociale – € 146.095,35 (Applicazione avanzi di bilancio comunale)
– Settore Lavori pubblici, viabilità e sport: spese di progettazione – 58.650.40 € (applicazione avanzi di bilancio comunale)
L’intervento nel settore Sport relativo alla realizzazione dell’impianto solare-termico che fornirà l’acqua calda alle docce e ai bagni dello spogliatoio interno all’impianto sportivo complesso di Masainas, si inquadra negli interventi di efficientamento energetico che il comune di Masainas sta portando avanti con convinzione. Tra questi l’assessorato dello Sport preannuncia la imminente installazione di nuovi proiettori (tecnologia LED) nelle torri faro dell’impianto sportivo comunale per un importo di circa 50.000 €, in sostituzione dei fari attuali ormai non più efficienti né dal punto di vista funzionale né dal punto di vista del risparmio energetico.
«Per l’ecocentro il comune di Masainasspiega il sindaco Gian Luca Pittoniha beneficiato in passato di due finanziamenti regionali, uno da 82.000,00 € ed uno da euro 40.000,00 entrambi concessi dall’assessorato regionale dell’Ambiente. A questi ha fatto seguito un cofinanziamento comunale di 20.000,00 €, risorse che hanno consentito di redigere un progetto dell’importo complessivo di euro 142.000,00, ad oggi in fase di ultimazione. Con questo primo lotto di lavori, è stato possibile, acquisire le aree mediante procedura di esproprio, realizzare la recinzione, il piazzale, gli impianti di raccolta delle acque meteoriche e la predisposizione per la successiva realizzazione degli impianti idrici, fognari ed elettrici.»
«Tale infrastruttura realizzata in ampliamento al P.I.P. (Piano per Insediamenti Produttivi), affinché possa entrare in funzione, necessita della completa realizzazione delle opere di urbanizzazione, necessarie per connetterla con il resto della zona artigianale, quindi rete elettrica, fognarie acque nere e bianche, illuminazione pubblica e bitumazione della viabilità di accesso attualmente sterrata – aggiunge Gian Luca Pittoni -.
Oltre a questi interventi, che consentiranno di completare l’ampliamento infrastrutturale del P.I.P., occorre prevedere internamente al centro di raccolta, la fornitura e installazione di un prefabbricato ad uso ufficio e servizi igienici per il personale addetto alla gestione, una tettoia a protezione dei rifiuti valorizzabili e l’acquisto e installazione di cassoni scarrabili per l’accumulo e successivo conferimento presso i centri di recupero dei rifiuti valorizzabili. Tali ulteriori lavori sono stimati in circa 180.000 €.»
L’Amministrazione comunale di Masainas ha deciso di destinare, con la manovra del 3 settembre scorso, la cifra di 84.244,55 €, quale ulteriore contributo, sostenibile in questa fase della consiliatura comunale.

Il Comitato Regionale Sardo per il NO ha confermato il deposito delle firme perché sia indetto il referendum regionale contro la devastazione ambientale della Sardegna.
Il quesito: «Volete voi che il paesaggio sardo terrestre e marino sia modificato con l’installazione sul terreno ed in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?»
Presumibilmente il Referendum si svolgerà nella primavera del 2025. Il Comitato Regionale Sardo per il NO ha diffuso il seguente comunicato stampa:
Il giorno 10 settembre, alle ore 11,30, presso la Corte d’Appello di Cagliari abbiamo depositato le firme necessarie per indire il referendum regionale consultivo ex art. 4 L.R. N.20/1957 per la tutela del paesaggio sardo dalla
speculazione eolica e fotovoltaica.
Riteniamo che, stante il procedere delle installazioni industriali, la preoccupante sequenza di atti vandalici che hanno interessato gli impianti e la sostanziale inerzia della politica, il fattore tempo sia determinante anche per l’esito della iniziativa referendaria a difesa del territorio di Sardegna, delle sue attività produttive e della stessa identità del popolo sardo.
Per questo motivo abbiamo interrotto la raccolta un mese prima del termine di legge registrando comunque un grande successo con oltre 25.000 sottoscrizioni sul quesito: «Volete voi che il paesaggio sardo terrestre e marino sia modificato con l’installazione sul terreno ed in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?»
Il nostro impegno sarà ora indirizzato alla informazione ed al coinvolgimento della popolazione per giungere numerosi al voto e con esso alla espressione unitaria e democratica della volontà dei sardi su di un tema tanto importante per il futuro dell’isola.
Il Comitato Regionale Sardo per il NO sardegnaperilno@libero.it

Il comune di Carbonia comunica che è stato pubblicato il bando per l’assegnazione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione (art. 11 comma 3 legge n. 431 del 9 dicembre 1998) – affitto casa – relativamente all’annualità 2024.
«Si tratta di un piccolo ma importante sostegno attraverso il quale l’Amministrazione comunale dimostra di essere al fianco delle famiglie a basso reddito che, non possedendo una casa di proprietà, devono fronteggiare elevate spese per l’affitto di un’abitazione in cui vivere», ha dichiarato l’assessore delle Politiche della Casa, Giuseppe Casti.
Destinatari dei contributi sono i cittadini residenti nel comune di Carbonia titolari di contratti di locazione, regolarmente registrati, ad uso residenziale di unità immobiliari di proprietà private site nel comune di Carbonia e occupate a titolo di abitazione principale e in possesso di una certificazione ISEE non superiore ai limiti definiti dalla Regione Sardegna.
Il contributo è calcolato con decorrenza 1° gennaio, ovvero dalla data di stipula del contratto, se successiva.
La scadenza per la presentazione delle domande di assegnazione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione è fissata per il 21 ottobre 2024.
Il bando è consultabile attraverso il seguente link:
La domanda con la documentazione allegata, in formato Pdf, dovrà essere consegnata mediante trasmissione via Pec all’indirizzo: comcarbonia@pec.comcarbonia.org indicando il seguente oggetto: “Domanda di partecipazione assegnazione contributi integrativi per il pagamento del canone d’affitto. Annualità 2024.”
Qualora l’invio sia effettuato da una casella PEC non intestata al richiedente, occorrerà allegare copia di un documento d’identità dello stesso in corso di validità.

Presso la sede operativa, alle ex officine meccaniche della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha ospitato la riunione del board ERIH (European Route of Industrial Heritage), organizzazione no profit per la salvaguardia e la promozione del patrimonio industriale europeo.
La delegazione, coordinata dal professor Massimo Preite (Università di Firenze e Padova), al termine dei lavori ha visitato il Pozzo Sella ed il Palazzo Bellavista, presso la miniera di Monteponi ad Iglesias, Porto Flavia, Masua, Nebida e Fontanamare in territorio iglesiente e il Museo del Carbone, presso la Grande Miniera di Serbariu.
Il board di ERIH, nel rinnovare la collaborazione e i buoni rapporti col Parco Geominerario, ha potuto constatare dal vivo il grande valore intrinseco delle strutture minerarie dismesse e le potenzialità in termini di gestione sostenibile e valorizzazione turistica del vasto patrimonio archeologico industriale lasciato dall’epopea mineraria, Ad oggi, ERIH identifica in Sardegna gli “anchor point” di Montevecchio (Arbus – Guspini) e Carbonia (Serbariu) e i siti di interesse del Museo dell’Arte Mineraria ad Iglesias, l’Ecomuseo di Rosas (Narcao), Porto Flavia e Masua (Iglesias) e il sito minerario di Su Zurfuru (Fluminimaggiore).
 

La Giunta regionale ha espresso parere negativo e motivato sul Piano di Gestione dello Spazio Marittimo “Tirreno-Mediterraneo Occidentale” proposto dal Governo.

«Nonostante le nostre ripetute osservazioni in sede di Comitato Tecnico, tutt’ora il Piano sembra essere incompleto, privo di misure specifiche per le aree oltre le 12 miglia nautiche. Ciò lo rende sostanzialmente inefficace, non permettendo né la certezza del diritto per le istituzioni e gli operatori, né la possibilità di una piena partecipazione da parte delle comunità», ha commentato l’assessore regionali degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda.

La mancanza di misure specifiche per un’area di mare tanto vasta non può che avere effetti sostanziali sull’idoneità dello strumento per raggiungere gli obiettivi. Mancano, inoltre, le risorse economiche indicate come necessarie all’interno del Piano, e soprattutto la regolamentazione dell’off-shore.

«La Regioneha precisato Francesco Spaneddachiede con forza che vengano previste nel Piano l’inserimento, per gli impianti eolici, del limite di 25 miglia dalla costa e comunque della non visibilità dalla costa e dai percorsi panoramici, il divieto di installazione e passaggio di cavi in aree soggette a tutela ambientale, la previsione di studi degli impatti cumulativi in tutti i Piani di Gestione e un limite massimo di potenza installabile corrispondente agli obiettivi di installazione fissati dal PNIEC per la produzione nazionale. La Regione chiede, infine, la garanzia di equa ripartizione dello sforzo produttivo di energia per evitare una concentrazione eccessiva in un’unica zona.»

Il Piano, carente quindi dal punto di vista normativo, non tiene conto delle specificità del Mare di Sardegna e del suo rapporto con il paesaggio e gli ecosistemi dell’isola.

«Vogliamo una transizione energetica che sia pianificata nel rispetto del territorio e delle aspirazioni della cittadinanza», ha concluso l’assessore Francesco Spanedda.

E’ compatta la posizione della giunta Todde nel rifiuto del Piano proposto dal Governo.

«La Regione Sardegnaha dichiarato l’assessora della Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi sta lottando per difendere il proprio territorio. Siamo per una transizione energetica equa, democratica e garante del nostro patrimonio ambientale; per questo abbiamo espresso parere negativo sul Piano di Gestione dello Spazio Marittimo “Tirreno-Mediterraneo Occidentale” proposto dal Governo. Il ministro delle Infrastrutture, ancora una volta, ha perso l’occasione di pianificare un atto così importante in maniera condivisa con le Regioni.»

«Il Piano proposto ha precisato l’assessora Rosanna Laconiè incompleto, inefficace e non raggiunge gli obiettivi prefissati. Nello specifico rileviamo la sostanziale mancanza di elementi che permettano di regolamentare le aree marittime e di soddisfare il dovere di tutela ambientale. La mancata pianificazione delle aree idonee per gli impianti off-shore ha sottolineato Rosanna Laconi lascia spazio, ancora una volta, alla deregolamentazione che noi dobbiamo evitare a tutti i costi. La Sardegna è l’unica Regione a essersi opposta, questo non ostacolerà il nostro impegno per una pianificazione territoriale e marittima rispettosa delle esigenze delle comunità e dell’isola. Porteremo le nostre istanze al Ministro, in Parlamento e, se necessario, impugneremo la legge.»

La produzione di energia da fonti rinnovabili è urgente – secondo la Regione -. È necessario che avvenga in un quadro normativo nazionale rispettoso della Sardegna.

«Siamo onorati e orgogliosi di poter ospitare nella città di Carbonia la 10ª assemblea generale della rotta culturale Atrium, alla presenza di sindaci, amministratori, tecnici, studiosi e docenti provenienti da tutta Europa per partecipare a incontri, visite sul campo, laboratori, costruzioni di reti e di scambi reciproci nell’alveo di una prestigiosa rotta culturale, certificata dal Consiglio d’Europa. Gli incontri, in programma a Carbonia fino alla giornata di domani, consentono di esperire, condividere ed applicare buone pratiche di valorizzazione del patrimonio razionalista con azioni di rigenerazione materiale e immateriale in linea con gli obiettivi di mandato amministrativo che stiamo portando avanti fin dal nostro insediamento.»

Con queste parole il sindaco Pietro Morittu ha aperto la conferenza stampa di presentazione della 10ª Assemblea generale della rotta culturale Atrium, svoltasi ieri pomeriggio, nella sala polifunzionale di piazza Roma. I partecipanti hanno ringraziato gli amministratori e il personale del comune di Carbonia per la calorosa accoglienza e hanno tessuto le lodi della città di Carbonia, definita da Maria Giusi Luprano (ministero della Cultura) come uno spazio metafisico, che sembra essere raffigurato in un quadro di Giorgio de Chirico.

Hanno partecipato all’evento anche gli altri itinerari culturali del Consiglio d’Europa, tra cui la rotta dei Fenici, Iter Vitis, Erih, rotta che attiene al patrimonio industriale con studiosi provenienti da Croazia, Italia, Polonia, Gran Bretagna.

Al termine dei lavori, abbiamo intervistato il presidente di Atrium Ulisse Tramonti (docente di architettura all’Università di Firenze, in carica dal giugno 2022, quando subentrò a John Patrick Leech, oggi vicepresidente, docente di lingua e cultura inglese all’Università di Firenze, presente ieri a Carbonia), il sindaco ed il vicesindaco di Carbonia, Pietro Morittu e Michele Stivaletta. Erano presenti, tra gli altri, Alexandre Muraru, componente del Comitato scientifico Atrium e parlamentare della Romania; Irene Marconi, sindaco di Massa Marittima; Katarzyna Pitrowska, consigliera delegata di Cracovia – Polonia).