22 December, 2025

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«Lo scorso sabato 26 maggio, insieme alla portavoce deputata Lucia Scanu, ho visitato l’ospedale di Sorgono. Ho voluto verificare di persona la situazione dell’unico presidio sardo appartenente a zona disagiata e classificato “di montagna”, che dovrebbe quindi (sulla carta) beneficiare di interventi di potenziamento anziché, secondo quanto avviene nella pratica, essere sulla via del depotenziamento. Questo presìdio è il riferimento per circa 17mila abitanti e quasi 20 comuni. In mancanza dei servizi di questo ospedale, gli utenti della zona sono costretti a recarsi a Nuoro o a Oristano, con tempi di percorrenza per le ambulanze di circa 2 ore, che d’inverno possono allungarsi». A fare questo annuncio è la deputata sarda Mara Lapia (M5S), in una nota diffusa agli organi di stampa.

«Non posso qui elencare tutte le problematiche che ho riscontrato e che mi sono state esposte – prosegue la parlamentare – ma mi limiterò ad indicare le principali. Ci sono due sale operatorie nuove di zecca (ultimate nel 2016), per le quali pare che servano soltanto 120mila euro per terminare l’impianto dei gas medicali, ed essere pronte all’uso. C’è un nuovo reparto di Pronto Soccorso (finito sempre nel 2016), anche questo fermo, in attesa che venga sbloccato il Project Financing. Fa rabbia sapere che ci siano tanti soldi dei contribuenti sardi che sono stati spesi e che non possono essere restituiti in termini di servizi agli utenti per questioni burocratiche, amministrative, o forse ancor peggio, per colpevoli temporeggiamenti della politica.

Nelle varie operazioni di manutenzione sono state spostate “provvisoriamente” due macchine, una per la mammografia, e una per fare le ortopanoramiche. Questo “provvisoriamente” dura dalla fine del 2015 (due anni e mezzo) e a tutt’oggi queste macchine, che vanno semplicemente rimesse al loro posto, sono chiuse in un magazzino inutilizzate. Ricordo che il tumore alla mammella è la prima causa di mortalità in Italia per le donne e l’attività di prevenzione per mezzo di queste apparecchiature è importantissima.

Reparto di Endoscopia: secondo i protocolli la procedura di sterilizzazione degli strumenti dura 52 minuti. Essendoci un solo strumento l’operatore è costretto ad attendere, tra una visita e l’altra, quasi un’ora di tempo. L’acquisto di un secondo strumento, dal costo di 10.000 euro, consentirebbe di raddoppiare il numero di visite endoscopiche dell’Ospedale di Sorgono, con evidentissimi benefici per le lunghissime liste di attesa della provincia di Nuoro (provate a prenotare una colonscopia e scoprirete di dover attendere oltre un anno). Anche qui si parla di prevenzione, e nello specifico di tumore del colon retto, seconda causa di mortalità maschile in età tra i 50 e i 69 anni.

Laboratorio analisi: nonostante la struttura è dotata di macchinari e personale, i 15mila prelievi effettuati ogni anno vengono inviati a Nuoro. Siamo proprio sicuri che questo sia un risparmio?

Radiologia: a causa di un guasto tecnico il tavolo radiologico è rimasto inutilizzabile per oltre un mese tra aprile e maggio. Quindi per oltre un mese tutti gli utenti bisognosi di una radiografia hanno dovuto rivolgersi altrove. Dopo ripetuti solleciti il guasto è stato parzialmente riparato e oggi almeno i pazienti interni, ovvero i ricoverati, possono fare le radiografie a Sorgono. Tutti gli altri “esterni” continuano subire il disagio di doversi recare in altre strutture.

Ad essere maliziosi si potrebbe pensare che questi “disservizi” siano funzionali ad un disegno strategico ben chiaro: ridurre i numeri delle prestazioni erogate dal presidio di Sorgono per poi poter giustificare, carte alla mano, della non necessità di tanti servizi, ad oggi sotto-utilizzati non certo a causa dello scarso bacino di utenza servito. Sotto-utilizzi che, anche nel breve periodo, si traducono in risparmi, sbandierati come successi dai vertici della nuova ATS.

Ragionare sulle carte e sui freddi numeri può essere utile ma talvolta anche fuorviante. E’ solo verificando di persona, come è successo a me, che si può essere testimoni di una urgenza chirurgica che, se non avesse trovato chirurgo e anestesista sul posto, probabilmente non sarebbe sopravvissuta al trasferimento nell’ospedale di Nuoro o Oristano. Lo stesso discorso valga per i servizi di dialisi e oncologia: i malati tumorali e dializzati non potrebbero mai andare a curarsi a Nuoro o Oristano perché in prevalenza anziani, fortemente debilitati e con una strada impervia, pericolosa d’inverno, costosa e che crea notevoli disagi anche ai familiari. Purtroppo chi conosce la realtà prospetta che alcuni anziani deciderebbero di non curarsi, e questa è una cosa triste e inaccettabile. 

Lo stesso problema delle distanze è a mio parere di vitale importanza riguardo alle nascite. Il punto nascita è stato chiuso nel 2012. Questo comporta che, in casi di urgenza, le partorienti vengano portate in ambulanza a Oristano (sempre 2 ore) con condizioni critiche soprattutto in inverno, e senza possibilità di avere un anestesista che le assista nel viaggio perché essendo da solo non può spostarsi dall’ospedale. Ritengo quindi importante, e me lo pongo come obiettivo, riaprire il punto nascita.

Chiudo con un messaggio di speranza. Ho trovato una bella struttura, nella quale con grande dedizione operano degli ottimi medici. Ci sono tutti i presupposti (anche burocratici visto il riconoscimento di zona disagiata di montagna) affinché l’ospedale di Sorgono inverta il suo declino e possa ricominciare ad erogare ai cittadini maggiori e migliori servizi. Io lavorerò in questa direzione, con il massimo del mio impegno.

Per questo – conclude Mara Lapia – invito tutti ad essere a Sorgono, giovedì 7 giugno, alle 9.30, per una giornata di mobilitazione generale dei cittadini e dei territori.»

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Verrà presentato mercoledì 6 giugno, alle ore 17.30, presso la Casa del Popolo, in via Barbagia 11, a Carbonia, In collaborazione con il circolo ARCI “La Gabbianella Fortunata” di Carbonia, il CIC ARCI Iglesias e la Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente, il libro “Ma come fanno gli operai” di Loris Campetti, storica firma del quotidiano “Il Manifesto”. Saranno presenti Loris Campetti, giornalista ed autore del libro, e Roberto Forresu, segretario della FIOM del Sulcis Iglesiente. Presenterà la serata Marco Corrias.
Colpiti dalla crisi e dalle politiche liberiste, privi di rappresentanza partitica e con un sindacato inadeguato, gli operai sono soli. Ai loro occhi la sinistra è responsabile dell’attacco ai diritti: cancellazione dell’articolo 18, assalto alle pensioni, jobs act e precarietà.
Nelle urne, sempre più deserte, arriva il loro voto di vendetta: gli operai tradiscono la sinistra. O è piuttosto vero il contrario?
A questo quadro si aggiunge la crisi della solidarietà tra lavoratori, perché la perdita della speranza in un cambiamento apre la strada all’individualismo, che rischia di alimentare una guerra tra poveri: l’avversario non è più chi comanda, bensì chi sta più in basso ed è più debole. Ne sanno qualcosa gli immigrati.
Questo libro è un reportage sul cambiamento culturale dei lavoratori, un viaggio nelle grandi fabbriche, quelle in crisi e quelle con il vento in poppa, dalla Luxottica alla Fincantieri, dalla Brembo alla Beretta, dall’Agusta all’Aermacchi, dalla Maserati all’ex Pininfarina, a cui si affiancano puntate nella logistica e nei servizi. Parlano i ragazzi di Foodora che ci portano la cena a casa, arruolati con un sms e pagati a cottimo, e i dipendenti delle Coop reggiane giunte al capolinea e finite in tribunale.
Campetti traccia una lucida analisi politica e conduce un’indagine nella classe tradizionalmente spina dorsale della sinistra e che ora – forse – non esiste più.
Loris Campetti presenterà il suo libro anche a Cagliari il 7 e a Nuoro l’8 giugno.

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L’azienda “Sa Craberia” di Carbonia ha ricevuto 6 premi alla 13ª edizione 2018 del concorso “All’Ombra della Madonnina” – Onaf Delegazione di Milano, manifestazione tra le più importanti in Italia dedicata a formaggi, yogurt e latticini realizzati con solo latte di capra. I giudici si sono impegnati nell’assaggio di oltre 300 prodotti iscritti al concorso.

L’azienda guidata da Antonangelo Brau ha ricevuto i seguenti premi.

Premio eccellenza: Yogurt drink al limone e yogurt cremoso al naturale 

Premio qualità: Caciotta, cacioricotta e yogurt cremoso al pistacchio

Premio qualità superiore: Yogurt cremoso al limone.

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I consiglieri di minoranza del comune di Giba, Learco Fois, Roberto Zanda e Michele Orrù, hanno presentato  un’interrogazione urgente con la quale chiedono il ripristino immediato della funzionalità dell’impianto semaforico «incomprensibilmente disattivato o guasto da oltre un mese» e sollecitano risposte a precedenti interrogazioni, ancora senza risposta (richiesta di videoregistrazione dei Consigli comunali e la pubblicazione nel sito del Comune, presentata il 13/04/2017; richiesta di avviamento secondo turno del cantiere di forestazione anno 2013 per il quali i disoccupati stanno attendendo da ormai dieci mesi, presentata il 26/10/2017).

Nell’interrogazione, i tre consiglieri di minoranza denunciano che, in questo lungo periodo in cui il semaforo è rimasto spento, si sono registrati già due gravi incidenti stradali, uno in particolare, considerata la dinamica (furgone contro porta d’ingresso di un’abitazione dopo essere uscita dallo stop) avrebbe potuto avere conseguenze molto più pesanti che, solo per fortuna e grazie al cielo, non si sono verificate. Accertato che «il permanere di questo ingiustificabile ed incomprensibile immobilismo dell’Amministrazione comunale può essere causa di ulteriori gravi pericoli per la incolumità e la sicurezza pubblica, non solo per gli automobilisti, ma anche per gli ignari cittadini che si trovano a dover passare in quell’area o ad attraversare l’incrocio» e, infine, «che questo pericolo è fortemente aggravato dal fatto che in assenza di semaforo funzionante la segnaletica stradale sia orizzontale che verticale è del tutto insufficiente per non dire completamente inesistente per poter garantire un minimo di sicurezza stradale», Learco Fois, Roberto Zanda e Michele Orrù «chiedono di intervenire con la massima possibile sollecitudine al ripristino dell’impianto semaforico, al fine di mettere in sicurezza quel pericoloso tratto di strada e garantire, conseguentemente, l’incolumità e la sicurezza pubblica».

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L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras ha partecipato, a Bruxelles, alla prima giornata degli eventi organizzati dalla Regione Sardegna nell’ambito di EUSEW 2018, Settimana Europea dell’Energia Sostenibile, tredicesima edizione della Conferenza politica annuale che ha l’obiettivo di discutere e plasmare il futuro energetico dell’Europa.

«Risparmio energetico, creazione di reti intelligenti per distribuire l’energia, miglioramento della qualità dell’ambiente, a partire dall’efficientamento degli edifici pubblici – ha detto Maria Grazia Piras -: la Regione sta investendo risorse importanti e sta portando avanti buone pratiche in questi campi perché il futuro è rappresentato da una Sardegna sempre più sostenibile e all’avanguardia in tema di energia.»

La Regione si confronta con l’Europa sui temi dell’efficienza energetica a partire da ENERSELVES, progetto che ha una durata complessiva di 48 mesi nel quadriennio 2017-2020 e prevede il coinvolgimento della Regione Lazio e altre cinque regioni di Spagna, Svezia, Polonia, Malta e Romania e di 175 portatori di interesse. Con ENERSELVES saranno individuate 110 buone pratiche da raccogliere in una guida dove saranno scelte almeno 10 azioni regionali. Nella parte finale è prevista anche l’implementazione di un piano d’azione locale, con uno o più interventi, che dovrà essere finanziato con risorse comunitarie del POR Sardegna.
«Gli incontri di oggi e domani, qui a Bruxelles – ha sottolineato l’assessore Maria Grazia Piras – ci consentono di illustrare a una platea qualificata, composta da autorità pubbliche, società private, ONG e consumatori, le strategie adottate dal nostro Assessorato per promuovere iniziative tendenti al risparmio energetico e per ottenere energia pulita, sicura ed efficiente. Come avvenuto negli anni scorsi con il progetto Foster in Med, ENERSELVES consentirà alla Regione di intervenire con azioni finanziate dai fondi strutturali e d’investimento europei e migliorare quelle esistenti per supportare l’integrazione delle risorse energetiche rinnovabili negli edifici pubblici. Il nostro punto di riferimento – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – è il Piano Energetico Ambientale Regionale con il quale abbiamo anticipato alcune misure contenute nella Strategia energetica nazionale per la riqualificazione degli edifici pubblici incentrata su efficienza e autoconsumo. L’obiettivo più volte dichiarato è di ridurre del 50% le emissioni climalteranti associate ai consumi entro il 2030. Per ottenere questo risultato c’è bisogno di unità d’intenti. Ognuno di noi, Enti pubblici, imprese e cittadini, è chiamato ad agire in tal senso. Le risorse messe in campo dalla Giunta sono ingenti: 68 milioni di euro di investimenti per le reti Smart grid, 15 milioni per la mobilità elettrica, 6,5 milioni di euro per il Bando micro-grid e accumulatori, grazie ai quali quasi 100 Comuni stanno già avviando progetti sperimentali di reti intelligenti, e ancora 1 milione e mezzo di euro per migliorare l’efficienza energetica delle imprese, 6 milioni di euro per un altro intervento strategico e innovativo, già contemplato nel PEARS, che riguarda le due Smart Communities di Benetutti e Berchidda, unici due paesi in Sardegna dotati di rete elettrica di proprietà, nei quali verranno realizzate le Smart Grid e, infine, gli 11 milioni investiti per un esempio di buona pratica premiato anche dall’Unione Europea, vale a dire l’impianto sperimentale a concentrazione solare di Ottana, una piattaforma aperta alla ricerca applicata che rappresenta un esempio di ciò che si può fare con lo sviluppo di Smart Grid all’interno delle aree industriali. Si tratta – ha concluso l’assessora Piras – di un vasto programma di azioni che rappresentano una svolta di sviluppo in un mondo in cui l’energia è sempre più strettamente legata a internet, alla sharing economy e alle politiche di condivisione.»
Maria Grazia Piras, a margine degli eventi odierni, ha incontrato la responsabile della Direzione Energia della Commissione Europea, Andreea Strachinescu, che è rimasta particolarmente colpita dall’intervento su Benetutti e Berchidda, un esempio di buona pratica che sarà presentato nel corso dei prossimi appuntamenti europei sul tema dell’energia.

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Venerdì 15 giugno, si terrà a Cagliari, nella sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, il convegno-assemblea organizzato dalla Consulta delle Associazioni.

La segreteria uscente della Consulta delle Associazioni conferma le proprie irrevocabili dimissioni ed invita le associazioni di volontariato e tutti i cittadini interessati allo sviluppo del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna a partecipare al convegno-assemblea, per discutere della partecipazione dei cittadini al processo di rilancio del Parco Geominerario, a seguito del decreto di “Riforma” e della recente nomina del Presidente e del Consiglio direttivo del Consorzio di gestione del Parco.

Assieme alle associazioni di volontariato e ai cittadini, sono invitati a partecipare: i rappresentanti dei partiti, dei movimenti politici e delle organizzazioni sindacali; i parlamentari sardi ed i consiglieri regionali; il Presidente ed i componenti della Comunità del Parco in rappresentanza dei Comuni, della Regione Sarda e dei Ministeri interessati; il Presidente ed i componenti del Consiglio Direttivo del Consorzio del Parco; i firmatari della Carta di Cagliari ed i volontari che idearono il Parco Geominerario.

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Verrà inaugurata il 16 giugno 2018 presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA) a Bibbiena (AR) la mostra nazionale organizzata in contemporanea con oltre 100 mostre locali dislocate su tutto il territorio nazionale, nell’ambito del progetto “La Famiglia in Italia” che prevede anche la pubblicazione del catalogo della mostra nazionale di Bibbiena contenente tutte le opere esposte e di un volume delle mostre locali.

La Fabbrica Artigiana di Fotografia di Carbonia (F.A.F.) e la FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, hanno organizzato il progetto “La Famiglia in Italia”, nato in occasione del settantesimo compleanno della FIAF, che documenta ed interpreta la famiglia italiana contemporanea alla luce delle trasformazioni epocali che hanno riguardato i diversi ruoli dei suoi componenti, le identità sessuali, le esigenze economiche, il ruolo della donna, la presenza di immigrati e italiani di nuova generazione e molti altri aspetti che modificano continuamente un’idea di famiglia che per molti anni era apparsa congelata nelle sue statiche certezze.

Il territorio contribuisce al progetto nazionale con il lavoro ” Una famiglia particolare_Esperienze di un abitare assistito” del fotografo Giorgio Locci, socio della Fabbrica Artigiana di Fotografia Carbonia, associazione che opera per raccontare la vita della città di Carbonia e della Sardegna.

La mostra è stata realizzata con la collaborazione dell’Associazione Albeschida e del Circolo Soci Euralcoop di Carbonia.

L’inaugurazione si terrà nei locali del Circolo Soci Euralcoop in piazza Marmilla, a Carbonia, il giorno 15 giugno, alle ore 18,00. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle 18.00 alle 20,00, dal 15 al 29 giugno 2018.

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Il campione italiano MC4 Michele Pittacolo ha confermato il suo grande feeling con il Sulcis Iglesiente e s’è imposto nella terza tappa del Giro delle Miniere, svoltasi con partenza ed arrivo nel centro abitato di Villamassargia. Il corridore friulano, in piena preparazione per il mondiale di paraciclismo che si disputerà il prossimo agosto a Maniago, ha fatto sua la volata a due con l’olandese del Team Fryslan Mark Prinesn, mentre sul gradino più basso del podio s’è piazzato Roberto Basso della Serse Coppi. Prima tra le donne, la pluricampionessa italiana ed europea di Mountain Bike Claudia Paolazzi (Team Zanolini), vittoriosa dopo un appassionante testa a testa con Elena Barbagli (Ciclistica Senese).

Nulla è cambiato in classifica generale: pur battuto nello sprint finale da Pittacolo, Prinesn ha portato a casa la maglia bianca nella fascia “A”. Nella fascia “B” il primo posto è andato ad Alessandro Freschi (Team Bike Ballero), mentre tra le donne si è confermata Elena Barbagli.

Tutti i vincitori sono stati premiati sul podio di Villamassargia da Claudio Chiappucci, testimonial del Giro delle Miniere 2018.

Sono stati centotrenta i partenti al via della 3ª Coppa Città di Villamassargia. Nonostante il vento, i corridori hanno mantenuto medie orarie altissime per i primi 40 chilometri e hanno proceduto compatti. A quel punto Michele Pittacolo, autentico mattatore di giornata, si è lanciato in fuga. Gli unici a mantenere il suo ritmo sono stati Prinesn, De Bruyne e Pirroni (Sc Monteponi). I tre sono arrivati ad accumulare anche 2 minuti di vantaggio sul gruppo. A circa 5 chilometri dal traguardo, Pirroni e De Bruyne si sono staccati ed hanno finito per essere riassorbiti dal gruppone. La vittoria di tappa è diventata affare esclusivo di Pittacolo e Prinesn. Il friulano ha lanciato la volata ai 200 metri ed ha tagliato il traguardo con le braccia alzate, grazie ad uno scatto poderoso.

«Volevo fortemente vincere questa tappa – confessa Michele Pittacolo – nonostante la scarsa collaborazione degli olandesi durante la fuga, sono riuscito comunque a tagliare il traguardo per primo. Sono particolarmente soddisfatto perché la condizione continua a crescere in vista dell’appuntamento mondiale di agosto».

L’organizzatore Luigi Mascia traccia il bilancio finale del Giro delle Miniere: «I numeri dicono che questa manifestazione continua a crescere sotto ogni punto di vista. Abbiamo ospitato atleti provenienti da diverse nazioni d’Europa, ottenendo ottimi riscontri anche in termini di promozione del territorio. La tre giorni è stata caratterizzata da un ottimo livello tecnico: i corridori hanno potuto misurarsi su dei fondi stradali che, nonostante qualche buca, sono tra i migliori in Italia. Ringrazio i volontari, le amministrazioni comunali dei paesi attraversati dal Giro e anche i due testimonial Claudio Chiappucci e Max Lelli, che con la loro presenza hanno dato lustro alla manifestazione».

Ordine d’arrivo della 3ª tappa “Coppa Città di Villamassargia-Giro del Cixerri”

1 – Michele Pittacolo (ASD Pittabike) 2h 16m 13s

2 – Mark Prinesn (Team Fryslan) 2h 16m 14s

3 – Roberto Basso (ASD Serse Coppi) 2h 16m 30s

4 – Massimo Pintori (ASD Pul.sar) 2h 16m 30s

5 – Mario Eliseo Mariotti (Bike Team Demurtas Nuoro) 2h 16m 30s

Classifica finale fascia “A”

1 – Mark Prinesn (Team Fryslan) 5h 37m 47s

2 – Antonio Marongiu (Sardinia Bike School) 5h 41m 14s

3 – Simone Zugarini (Ciclistica Senese) 5h 41m 21s

Classifica finale fascia “B”

1 – Alessandro Freschi (Team Bike Ballero) 5h 41m 15s

2 – Alessio Freschi (Team Bike Ballero) 5h 41m 17s

3 – Armando Sevieri (Sc Monteponi) 5h 42m 21s

Classifica finale donne

1 – Elena Barbagli (Ciclistica Senese) 6h 11m 22s

2 – Claudia Paolazzi (Team Zanolini) 6h 12m 43s

 

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Dal 1° giugno, presso gli uffici dei Servizi sociali, situati in via XVIII Dicembre, e sul sito internet del comune di Carbonia, sono disponibili i nuovi moduli da compilare per la presentazione della domanda di accesso al ReI (Reddito di Inclusione).

A cambiare saranno anche i requisiti di accesso dal 1° luglio: «Non sarà più necessario appartenere a una famiglia al cui interno sia presente, al momento della domanda, almeno un figlio minore, un figlio disabile anche maggiorenne, una donna in gravidanza o un over 55 anni disoccupato. Si tratta di requisiti più elastici rispetto al passato, che prevedono il mantenimento del solo requisito economico familiare e un nuovo modulo da presentare come domanda di partecipazione al ReI», ha detto l’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbera.

Il Reddito di Inclusione (ReI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà, composta da due parti:

1. Un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta ReI);

2. Un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi, dopo i quali non può essere rinnovato se non sono trascorsi almeno 6 mesi. Si precisa che dalla predetta durata massima del ReI devono essere comunque sottratte le mensilità di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA),eventualmente già erogate al nucleo familiare.

Il progetto viene predisposto con la regia dei servizi sociali del Comune, che operano in rete con gli altri servizi territoriali (Centri per l’Impiego, Asl e scuole), nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti no profit.

I nuovi requisiti di accesso saranno i seguenti:
• un valore Isee in corso di validità non superiore a € 6.000,00;
• un valore Isre ai fini ReI non superiore a € 3.000;
• un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a € 20.000,00;
• un valore del patrimonio mobiliare non superiore a € 10.000,00, ridotto a € 8.000,00 per 2 persone e 6.000,00 per una persona;
Per accedere al ReI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare non percepisca Naspi o ammortizzatori sociali di sostegno al reddito, e non possieda autoveicoli o motoveicoli immatricolati per la prima volta nei 24 mesi antecedenti alla richiesta. Infine non è possibile possedere imbarcazioni da diporto. 

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È la storia a unire slovacchi e isola dell’Asinara. Qui, cent’anni fa, furono numerosi i soldati cecoslovacchi che, assieme ai circa 22.000 soldati dell’esercito austro-ungarico, vennero deportati come prigionieri. A loro renderà omaggio il 6 giugno l’ambasciatore slovacco a Roma Jàn Soth che, prima, parteciperà al Mut di Stintino alla chiusura della mostra “Centenario della Prima Guerra Mondiale 1914-1918”, e poi sarà sull’isola dell’Asinara.

Una visita quella dell’ambasciatore che, con la mostra dei pannelli fotografici che ripercorrono la storia di una Nazione, la Cecoslovacchia, e ritraggono i soldati cecoslovacchi al fronte e in Italia durante il primo conflitto mondiale, si inserisce nel lungo programma di eventi organizzato dall’amministrazione comunale di Stintino. Una serie di appuntamenti che hanno preso il via nel 2013, con il progetto “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri nell’isola dell’Asinara”.

L’arrivo dell’ambasciatore Jàn Soth è previsto per le 10,50 del 6 giugno al Mut, dove ad attenderlo ci saranno il sindaco di Stintino Antonio Diana, il prefetto Giuseppe Marani ed il comandante della Regione militare autonoma della Sardegna, il generale Giovanni Domenico Pintus.

Dopo i saluti delle autorità civili e militari è prevista la visita alla mostra curata da Gabriela Dudeková dell’Istituto di storia dell’Accademia slovacca delle Scienze, in collaborazione con l’Archivio del Club di storia militare “Beskydy”. L’esposizione ha ottenuto l’alto patronato del ministero degli Affari Esteri della Repubblica Slovacca. All’incontro parteciperanno anche Luciano Gutierrez, delegato del rettore dell’Università di Sassari, e Salvatore Rubino, rappresentante del Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna.

Alle 14.00, invece, le autorità si sposteranno sull’isola dell’Asinara dove è prevista una cerimonia di commemorazione all’ossario di Campo Perdu, alla presenza dell’ambasciatore slovacco e dell’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba. Dopo una visita a Cala Reale, il rientro a Stintino è previsto per le ore 16,30.