25 December, 2025

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In Sardegna sarà Alghero ad ospitare mercoledì 21 marzo la XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Nella città catalana sono attese oltre cinquemila persone, tra giovani, studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni, per una manifestazione voluta dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti per ricordare chi ha perso la vita difendendo i valori della libertà e della democrazia. 

Il programma della giornata (organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale algherese) prevede alle ore 9.30 il raduno dei partecipanti in piazza Sulis. Qui, a partire dalle ore 10.00, sul palco allestito nei pressi della torre, porteranno il loro saluto i rappresentanti delle istituzioni. Gli interventi precederanno il cuore della manifestazione: la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Tra i nomi che verranno letti ci saranno anche quelli dei sardi Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos ed ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

Il programma della manifestazione proseguirà con il collegamento con Foggia per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti. La chiusura in musica sarà invece affidata alla cantante Chiara Effe, accompagnata dalla sua band. Con il suo il brano “Non son buono”, l’artista cagliaritana lo scorso anno è giunta seconda al premio nazionale “Musica contro le mafie”.

La ricorrenza, ideata e organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, quest’anno per la prima volta avrà una valenza istituzionale (essendo stata riconosciuta ufficialmente con una legge varata lo scorso anno) e si celebrerà a livello nazionale a Foggia, col tema “Terra, solchi di verità e giustizia”. In Sardegna è stata scelta invece la città catalana, per rimarcare, come ha spiegato il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, «la necessità di non abbassare la guardia in nessun territorio e rimarcare l’esempio positivo di una comunità come quella algherese fortemente impegnata sul fronte della solidarietà e del volontariato». «Il cuore della manifestazione è semplice e importante – ha aggiunto Giampiero Farru -. Autorità, ragazzi e volontari leggeranno i nomi delle vittime innocenti, come a comporre un coro di una società che si unisce per lanciare questo messaggio pulito».

Per il sindaco di Alghero Mario Bruno «la manifestazione vuole essere una testimonianza e un monito contro tutti i condizionamenti possibili e di qualunque genere che rischiano di arrivare alle istituzioni. Ma Alghero è una città vivace, con oltre cento associazioni riunite in una consulta, che testimoniano ogni giorno un modello opposto a quello che le mafie vogliono imporre. Con questa manifestazione Alghero vuole quindi lanciare un messaggio di pulizia e il messaggio chiaro è: non provateci. In piazza ci saranno i giovani e gli studenti, insieme a tante associazioni, perché la manifestazione del 21 marzo, tra le tante organizzate quest’anno ad Alghero, è certamente quella più attesa e significativa».

Replicando la formula adottata negli ultimi due anni, il 21 marzo Foggia sarà dunque la piazza principale, ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e, di seguito, con momenti di riflessione e approfondimento. A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.

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«Non abbiamo colto il disagio e la richiesta di cambiamento che ci proveniva da larga parte della società, e gli elettori ci hanno richiamato punendoci il 4 marzo con il più basso consenso della storia della sinistra, anche in Sardegna. Dobbiamo ripensarci rapidamente e profondamente, dobbiamo dotarci di strumenti e strategie che ci riconnettano con essi.»

Lo ha detto Silvio Lai, nella direzione regionale del Partito democratico svoltasi ad Oristano.

«L’assemblea regionale che deve essere convocata il prima possibile dovrà decidere, prima che sui dirigenti, sul progetto di sinistra in Sardegna promuovendo, se lo condividiamo, la nascita di un nuovo partito sardo che si confederi con il partito democratico, attivando l’articolo 13 dello statuto nazionale – ha aggiunto Silvio Lai -. E devono essere i nostri iscritti a dirlo attraverso un referendum interno, che va proposto già dall’assemblea di aprile. Ritengo necessaria una svolta per una nuova formazione che vada oltre il Pd, rivolta a sinistra e indipendente dalle dinamiche nazionali, capace di essere più concentrata sui temi dello sviluppo della regione, in questi anni le questioni nazionali hanno condizionato la nostra capacità anche di dialogo con i sardi. Anche le buone politiche sviluppate dalla azione positiva della Giunta Pigliaru, sono finite in secondo piano travolte da un dibattito nazionale nel quale le ragioni ed il merito non hanno avuto alcun peso.»

«Non possiamo che essere a fianco del presidente Francesco Pigliaru e della Giunta di Centrosinistra in questo ultimo anno di mandato – ha concluso Silvio Lai -, per implementare e rafforzare l’azione positiva sino a qui esercitata.»

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La VBA/Olimpia ha sfiorato un’altra grande impresa, questo pomeriggio, nel match casalingo con una delle squadre più forti del girone, la Fenice Pallavolo Roma, terza in classifica alle spalle di Pol. Sarroch e Roma Volley. Dopo aver vinto nettamente i primi due set, 25 a 18 e 25 a 19, Ceccoli e compagni hanno tenuto testa alla formazione capitolina anche nel terzo set, nel quale hanno avuto la possibilità di chiudere con un clamoroso 3 a 0 dopo il 3 a 1 inflitto due settimane fa alla capolista Pol. Sarroch, ma alla fine lo hanno perso 26 a 24 e da lì la Fenice Pallavolo Roma ha ritrovato lo slancio per la rimonta, finendo con l’imporsi nel quarto set, 25 a 22, e infine al tie-break, 15 a 11.

La squadra di Tony Bove veniva da tre vittorie consecutive e s’è confermata ai massimi livelli, riuscendo a strappare comunque un punto preziosissimo per consolidare ulteriormente una già buona classifica (è sesta con 28 punti, con 11 punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione).

La Pol. Sarroch è passata a Sabaudia senza problemi, con un perentorio 3 a 0 (17 a 25, 17 a 25, 23 a 25), mentre la Pol. Roma 7 Volley (terza in classifica) non ha lasciato scampo al Cus Cagliari Sandalyon, travolto per 3 a 0 (25 a 15, 25 a 22, 25 a 17).

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Archiviata la Fiba Europe Cup, la Dinamo si rituffa nel campionato sul campo dell’Orlandina Capo D’Orlando, formazione ultima in classifica insieme a Pesaro ma da non sottovalutare in una fase decisiva della regular season.

«Affrontiamo una squadra completamente diversa rispetto al girone d’andata, che recentemente ha messo dentro Nicholas Faust come guardia, ha recuperato Vojislav Stojanovic e ha inserito Valery Likhodey da numero 4; domani contro di noi dovrebbe debuttare Justin Knox come pivot – ha detto coach Federico Pasquini alla vigilia del match -. Capo d’Orlando è reduce da due partite giocate molto bene a Torino e Pesaro, dove hanno comandato per lunghi tratti per poi perdere nel finale. Mi aspetto quindi che scendano in campo con grande energia e determinati a fare di tutto per vincere, per recuperare i punti persi in chiave salvezza nelle precedenti trasferte: li attendono due sfide in casa, prima contro di noi e poi Brescia, e sicuramente useranno anche la spinta e il calore del pubblico nelle mura amiche.»

«Per quanto riguarda noi vogliamo ritornare quelli che siamo stati per 35 minuti nella sfida contro Cremona, vogliamo fare una partita di livello fuori casa e mettere da parte la partita modesta dell’altra sera senza nessuna forma di scusante. Vogliamo girare pagina – ha concluso Federico Pasquini – perché a Le Portel abbiamo fatto una partita completamente priva di quell’energia necessaria se vuoi essere competitivo fuori casa.»

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Tematiche di stretta attualità sono state trattate ieri sera nel convegno-dibattito intitolato “”La mediazione familiare. Un percorso per le unioni affettive””, organizzato dall’’associazione ME.T.A. (Mediazione-Tutela-Ascolto) con il patrocinio del comune di Carbonia.

L’’incontro si è tenuto nella sala polifunzionale di piazza Roma a Carbonia ed ha visto la presenza, per l’’Amministrazione comunale, del sindaco Paola Massidda e dell’’assessore ai Servizi Sociali Loredana La Barbera.

“Il comune di Carbonia ha dimostrato di essere attento e sensibile a questi argomenti, che necessitavano di un approfondimento alla luce dell’’avvenuto mutamento delle dinamiche delle relazioni familiari e coniugali in seguito all’applicazione della Legge Cirinnà, n. 76 del 20 maggio 2016. Legge che ha regolamentato le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

«L’’incontro svoltosi ieri – ha detto Loredana La Barbera, assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia -, è stato molto costruttivo per tutti i cittadini presenti, consentendo, grazie al contributo di qualificati relatori esperti in materia, di fare luce su questi aspetti”.»

Oltre alle varie sfaccettature riguardanti le unioni civili, l’’evoluzione del costume e del diritto di famiglia, nel corso del dibattito i relatori si sono concentrati anche sullo strumento della mediazione familiare, un intervento professionale che mira a riorganizzare le relazioni familiari in presenza di una volontà di separazione o di divorzio manifestata dai due partner.

Hanno partecipato al convegno il dottor Massimiliano Zarri, docente dell’’Università di Bologna ed esperto in politiche comunitarie; l’’avvocato Stefania Bandinelli, presidente dell’’AIAF Sardegna (Associazione Italiana degli avvocati per la Famiglia e i Minori); la dottoressa Assunta Pischedda, presidente dell’’associazione Me.T.A. e la dottoressa Katia Palmas, psicoterapeuta della Me.T.A.

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Una tariffa della Tari sui rifiuti meno pesante per aziende agricole e strutture agrituristiche. Alcuni Comuni isolani si sono già mossi per varare il nuovo disegno. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, invita la Giunta regionale a dare impulso alle agevolazioni, così da favorire la ripresa delle attività produttive.

«Si parte da un principio indiscutibile – spiega Gianluigi Rubiu -. Ovvero, le imprese rurali del comparto agrozootecnico e le strutture agrituristiche sono delle sentinelle del territorio, non possono quindi essere equiparate a ristoranti e alberghi nella tassazione comunale sui rifiuti. Si vuole favorire la istintività dell’agriturismo quale attività di grande valore della multifunzionalità agricola. Una funzione – aggiunge Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interrogazione urgente – delle imprese agricole che si lega quindi al cibo di qualità ed alla difesa del territorio. Una singolarità che rende appunto l’agriturismo – alla pari delle aziende agricole – una sentinella ambientale e un luogo di accoglienza nel territorio rurale.»

«La Regione dovrebbe avviare le interlocuzioni con gli amministratori e i funzionari dei diversi centri isolani – conclude Gianluigi Rubiu – con la finalità di ridurre l’imposizione tributaria derivata dalla Tari e incoraggiando così le attività legate all’universo rurale.»

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E’ una giornata ricca di motivi di interesse per il calcio sulcitano, l’ottava di ritorno, sia nel girone A del campionato di Promozione sia nel girone B di quello di Prima categoria.

In Promozione, il Carloforte si gioca probabilmente le ultime chances di riagganciare il treno della promozione, sul campo di una delle due capolista, il La Palma Monte Urpinu (dirigerà Matteo Manis di Oristano, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia ed Alessandra Murru di Cagliari), dalla quale lo divide un margine di 7 punti. Una vittoria potrebbe rilanciare le ambizioni di Lazzaro e compagni, soprattutto se il Gonnosfanadiga dopo aver espugnato il Comunale Nuovo Puggioni domenica scorsa,dovesse riuscire a fermare anche la marcia dell’altra capolista Arbus; è evidente che, viceversa, una sconfitta farebbe precipitare i tabarchnini a 10 punti dalla vetta , margine pressoché incolmabile nelle ultime sette giornate.

L’ex capolista San Marco Assemini ’80 cercherà il rilancio nel match casalingo con il Quartu 2000 che vedrà l’esordio del nuovo tecnico Massimiliano Pani (un ex del Quartu 2000), chiamato in settimana al posto dell’esonerato Paolo Ledda.

Il Carbonia ospita il Bari Sardo (dirigerà Antonio Pergola di Cagliari, assistenti di linea Daniele Lai di Carbonia ed Andrea Porcu di Oristano) per riscattare l’immeritata sconfitta di Arbus e migliorare la sua classifica ma anche per preparare al meglio il retour match della semifinale di Coppa Italia con il Sant’Elena, in programma mercoledì 21 marzo, che affronterà forte del vantaggio di 3 a 0 maturato a seguito della decisione del giudice sportivo che ha sanzionato la squadra quartese per l’impiego di un calciatore, Danilo Lepori, che avrebbe dovuto scontare una giornata di squalifica, ricevuta dopo il ritorno dei quarti di finale con la San Marco Assemini ’80, ed ha acuito il margine della vittoria del Carbonia maturata sul campo per 2 a 1. E’ singolare che si sia di fronte al secondo caso di un risultato modificato dal giudice sportivo a favore del Carbonia, dopo quello verificatosi con il Carloforte al primo turno eliminatorio (anche allora, sul campo, a Villamassargia, il Carbonia si impose per 3 a 2, ed il calciatore in posizione irregolare era Gianluca Recano).

Sugli altri campi, si giocano Andromeda-Siliqua, Idolo-Vecchio Borgo Sant’Elia, Sant’Elena Quartu-Seulo 2010 e Selargius-Arborea.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, allo stadio Monteponi di Iglesias va in scena il big match tra Monteponi e Villamassargia, le dominatrici del campionato, divise da 2 punti. Nel confronto diretto del girone d’andata, a Villamassargia, si impose la squadra di casa per 2 a 0.

Derby tra Atletico Masainas ed Atletico Narcao, il Cortoghiana gioca a Villamar, l’Atletico Villaperuccio a Pula; giocano in casa la Fermassenti con il Villanovafranca e il Domusnovas Junior Santos contro la Libertas Barumini.

Completano il programma dell’ottava giornata del girone di ritorno le partite Gioventù Sarroch-Senorbì e Gioventù Sportiva Samassi-Villacidrese.

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La VBA/Olimpia Sant’Antioco ospita questo pomeriggio, inizio ore 15.00, la Fenice Pallavolo Roma, formazione che occupa il terzo posto in classifica alle spalle della Pol. Sarroch e della Roma Volley, per la sesta giornata di ritorno del girone F del campionato di serie B di pallavolo maschile. Reduce da tre vittorie consecutive, “score” che non raggiungeva da tempo, la squadra di Tony Bove scenderà in campo con la serenità che le deriva dai 27 punti  che le danno il sesto posto e tanta tranquillità in prospettiva di quello che era l’obiettivo di inizio stagione: la salvezza.

Alle 16.00 la capolista Pol. Sarroch affronta a Sabaudia l’Ist. Estetico, mentre la terza squadra sarda del girone, il Cus Cagliari Sandalyon, reduce dalla sconfitta casalinga subita nel derby con la VBA/Olimpia Sant’Antioco, alla stessa ora affronta in trasferta la Pol. Roma Volley, avversario molto forte, terzo in classifica a pari punti con la Fenice Pallavolo Roma (con una partita in più disputata).

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha pubblicato la graduatoria dei Piani di azione ammessi e non ammessi al finanziamento per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (Gal) e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.

I Piani di azione ammessi a finanziamento sono 15, quelli non ammessi 2.

Tra i Piani di azione ammessi a finanziamento, al primo posto con 99 punti c’è quello del Gal Marmilla. Il Gal Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari si è classificato al settimo posto, con 92 punti.

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Ieri pomeriggio, a Cagliari, presso il Comando Legione Carabinieri Sardegna, in via Sonnino, è stata presentata alla stampa e a un nutrito pubblico di autorità civili e militari l’11ª edizione del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2018 (Calendariu Historicu de s’Arma de sos Carabineris), tradotto in lingua sarda (variante logudorese).

La presentazione, introdotta dal Gen. di Divisione Giovanni Truglio (Comandante della Legione Carabinieri Sardegna), cui è seguito un breve discorso di saluto del Gen. di Corpo d’Armata Gianfrancesco Siazzu, già Comandante Generale dell’Arma, si è sviluppata attraverso gli interventi del Professor Aldo Accardo (promotore del progetto), che ha sottolineato l’importanza anche culturale dell’iniziativa, unica nel suo genere e ampiamente riconosciuta anche al di fuori della Sardegna, nonché dei professori Luciano Carta e Maurizio Virdis (autori della traduzione, sin dall’inizio, del progetto) i quali hanno dibattuto in merito alle peculiarità e alle difficoltà incontrate nella traduzione dei testi nella varianti logudorese e campidanese.

Il successo dell’iniziativa (del 2008 è la prima edizione) è testimoniato da una tiratura media di circa 9.000 copie all’anno.

Il Calendario 2018 è incentrato sul tema “I valori etici e sociali dell’Arma”, una rappresentazione visiva dell’essenza dell’Istituzione che rende omaggio all’attività svolta dall’Arma in Italia ed all’Estero a favore di tanti Paesi e delle loro Forze di Polizia.  L’“impegno per l’ambiente”, la “sicurezza personale e sociale”, la “tutela delle categorie deboli”, l’“integrazione multiculturale”, il “valore della tradizione”,  la “libertà di espressione”, la “libertà di riunione”, la “cooperazione internazionale”, la “tutela del patrimonio culturale”, la “tutela dei minori”, l’ “ordinata convivenza civile”, l’“identità culturale”, dodici temi per dodici mesi dell’anno che dodici affermati pittori contemporanei, ognuno proveniente da un’area del mondo dove l’Arma dei Carabinieri è intervenuta oppure ha avviato collaborazioni con le forze locali, hanno espresso e raffigurato.

Proprio l’importanza del richiamato principio dell’identità culturale ha ispirato la scelta di pubblicare un’edizione in lingua sarda del calendario, peraltro già tradotto nelle principali lingue europee e in arabo, a testimonianza della sensibilità dell’Arma verso le peculiari esigenze dei territori in cui opera, anche attraverso uno strumento semplice ma idoneo a rappresentare il modo di essere Carabiniere, cittadino e soldato della legge, vocato alla prossimità e al servizio di tutti.