27 December, 2025

«Quello della realizzazione dei nuovi ospedali è un impegno che abbiamo preso con i sardi già dal 2019, ancora prima del voto, ed è stato apprezzato dagli elettori che ci hanno conferito il mandato di realizzare strutture più moderne ed efficienti. Da allora abbiamo governato la Sardegna passando attraverso un evento epocale e drammatico come la pandemia che ha portato via due anni e mezzo a questa legislatura. Il Covid non ha però cancellato la promessa fatta ai sardi.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in risposta alle polemiche politiche dei giorni scorsi sollevate attorno alla decisione della Giunta di procedere alla realizzazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di quattro nuovi ospedali, a Sassari, Alghero, Cagliari e nel Sulcis Iglesiente.

«Oggi alcuni fra gli ospedali più importanti dell’Isola – sottolinea il presidente della Regionesono ospitati in strutture vecchie di oltre cinquant’anni, spesso fatiscenti, in edifici che si sviluppano in verticale in una concezione ormai superata. Tutto questo mentre negli ultimi 15 anni Cagliari, ad esempio, ha perso ben 3 ospedali. Abbiamo bisogno di strutture moderne, con uno sviluppo orizzontale che consenta un’organizzazione dei servizi e dei percorsi più razionale e performante, con standard che non potranno mai essere raggiunti nelle condizioni attuali. Il nostro sistema sanitario ha bisogno dei nuovi ospedali anche per ottimizzare le risorse economiche e professionali che avrebbero così la possibilità di essere allocate in modo più efficiente in un momento storico in cui tutta l’Italia deve fare i conti con la carenza di medici e personale del comparto sanitario.»

«È impensabileaggiunge Christian Solinas che oggi possa esserci qualcuno disposto a mettere un freno a tutto questo. Abbiamo individuato le risorse necessarie, oltre 1,5 miliardi di euro, frutto di una contrattazione con il Governo da me portata avanti in questi anni. Dire “no” alla realizzazione dei nuovi ospedali significherebbe lasciare indietro la Sardegna e i sardi, mentre il mondo corre in avanti. La strumentalizzazione che si sta facendo su questo delicatissimo tema, pur di trascinare il discorso sul piano dello scontro politico fine a sé stesso è poco utile alla collettività, così come le tante affermazioni non veritiere che continuano a essere ripetute.»

«Realizzare i nuovi ospedali sottolinea il presidente Christian Solinasnon significa certo abbandonare le vecchie strutture. Queste verranno mantenute in perfetta efficienza fino all’apertura delle nuove. Solo allora, quando tutto il personale ed i pazienti saranno nei nuovi ospedali, si procederà alla riqualificazione e rifunzionalizzazione dei vecchi ospedali da destinare a nuovi servizi sanitari, socio-assistenziiali e amministrativi. Questa scelta consentirà di evitare l’enorme disagio di aprire cantieri con i pazienti ricoverati e con l’esigenza di ridurre o chiudere a turno l’operatività di interi reparti. Pensare e sostenere che intervenire sulle vecchie strutture, rinunciando a realizzare le nuove, possa essere una garanzia per il futuro del nostro sistema sanitario è una contraddizione in termini. La cortina fumogena sollevata sul Brotzu per alimentare confusone e paure è l’emblema di questo corto circuito. La piastra tecnologica di cui si parla è un edificio nuovo di cui attualmente non esiste nemmeno una progettazione esecutiva approvata, né un permesso di costruire, e che andrà a impattare su spazi interni già pesantemente sacrificati, con ulteriori criticità sulla viabilità interna, sui parcheggi e sulla complessiva logistica del plesso, distante persino dalla stessa superficie dell’elisoccorso. Al di là delle perplessità che la piastra può generare a fronte di un costo importante, la realtà è che questo intervento non riqualificherà nemmeno un metro quadro del vecchio ospedale, né un euro degli investimenti previsti a questo scopo andrà a migliorare la vecchia struttura su cui oggi si registrano i problemi più gravi. Pur di avvelenare il clima si è arrivati a mettere in contrapposizione il nuovo stadio con il nuovo ospedale pubblico d’eccellenza da 1.000 posti letto , che accorperebbe Brotzu e Businco, dando ai sardi il meglio della tecnologia e delle cure con un polo oncologico di riferimento regionale, un polo pediatrico ed il più importante centro di alta specializzazione (DEA di secondo livello) dell’Isola – conclude Christian Solinas -. Bene, non esiste alcuna contrapposizione tra stadio e nuovi ospedali e fare chiarezza è un obbligo per impedire che continuino strumentalizzazioni che fanno male a tutti e non rispondono agli interessi dei cittadini.»

Gli Istentales in concerto questa sera a San Giovanni Suergiu, dalle 22.00, in Piazza IV Novembre, nell’ambito della festa di San Giovanni Battista, organizzata dal Comitato della Festa patronale San Giovanni Battista, in collaborazione con il comune di San Giovanni Suergiu e la 3P Tour di Tratalias (3ptour@tiscali.it – Incontriculuturali.it/eventi). Lo spettacolo rientra nell'”Istentales Tour – Zente Nostra”.

Carla Cocco … Canzoni dal Mondo, è lo spettacolo musicale inserito nel progetto Africa Sarda che dal 2022 porta nelle piazze, che andrà in scena questa sera all’anfiteatro comunale di Vallermosa, con inizio alle ore 21.00, organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Vallermosa e dal comune di Vallermosa, con la collaborazione della 3P Tour di Tratalias (3ptour@tiscali.it  – Incontriculuturali.it/eventi).

La cantante di Carbonia si esibirà con Matteo Marongiu al basso, Ausilio Camboni alla tastiera e Renato Cicalò alle percussioni.

 

Prende il via il 1° luglio da Villasimius, “Lapola Circus”, la nuova produzione della compagnia cagliaritana prodotta dalla 3P Tour di Tratalias (3ptour@tiscali.it – Incontriculuturali.it/eventi), sotto la direzione artistica di Federica Porcu, con il patrocinio dell’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna.

“Lapola Circus” è un grande spettacolo con il quale Massimiliano Medda, fondatore della compagnia Lapola, ha riunito 4 artisti: Cossu e Zara, Gianni Dettori, Francesca Murgia ed i cinque attori de Lapola: Massimo Medda, Stefano e Massimo Lorrai, Marco Camboni, accompagnati dalla musica di Francesco Ghiani. A tutti gli spettacoli partecipa come ospite il trio Tamurita in acustica. In preparazione del tour estivo, lo spettacolo è stato proposto in quattro date nel teatro Si e Boi di Selargius tra Marzo e Aprile, e da queste prove di spettacolo sono stati estratti 8 spettacoli che sono stati trasmessi a Telesardegna.

Il calendario del tour estivo del “Lapola Circus”, con le date già confermate, alle quali potranno aggiungersene altre nei prossimi giorni:

1 luglio – Villasimius

13 luglio – Carbonia

22 luglio – Posada

11 agosto – Monserrato

13 agosto – Ussassai

14 agosto Orgosolo

20 agosto – Festival Solanas

26 agosto – Cabras

9 settembre – Burcei

21 ottobre – Villamassargia.

Torna Creuza de Mà – Musica per Cinema, la manifestazione ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzata dall’associazione culturale Backstage, la cui diciassettesima edizione si svolgerà dal 18 al 23 luglio in una location dal fascino unico come Carloforte, nel sud della Sardegna.

L’appuntamento sull’isola di San Pietro sarà ancora una volta un momento in cui raccontare l’incontro tra due arti come la musica e il cinema e avviare insieme a registi, musicisti, studenti e appassionati una riflessione su questo connubio, in un luogo magico che con la musica ha un rapporto privilegiato.
Le atmosfere di Carloforte, i suoi vicoli, gli scorci e gli scenari incantevoli che ospitano numerosi appuntamenti, i “sentieri che conducono al mare” del brano di Fabrizio De André che dà il nome alla manifestazione, contribuiscono a creare la magia che un appuntamento come Creuza de Mà ha saputo consolidare negli anni.

Tra i primi ospiti annunciati dell’edizione 2023, sarà a Carloforte Mauro Pagani, figura chiave della storia della musica italiana nonché autore di numerose colonne sonore per autori tra cui Gabriele Salvatores, Davide Ferrario, Roberta Torre.
L’omaggio a un maestro come Mauro Pagani, la cui carriera è contraddistinta dal sodalizio artistico con Fabrizio De André con cui scrisse a quattro mani Creuza de Mà, non è ovviamente casuale. Mauro Pagani sarà celebrato con la cittadinanza onoraria di Carloforte, sarà protagonista di un incontro dedicato alla sua carriera e regalerà a Creuza de Mà la sua unica data estiva con uno speciale concerto in Piazza della Repubblica.

 

 

E’ calato il sipario sul Calasetta Water Sports Festival, dopo oltre 15 giorni non solo di sport d’acqua, ma anche di tanti, tantissimi concerti, dj set, spettacoli, momenti culturali e inclusivi, che hanno reso questo evento sempre più speciale. Un inizio estate invidiabile, con la piazza del paese piena tutte le sere in occasione delle tante serate organizzate e con la spiaggia La Salina colorata e dinamica, con gli eventi sportivi che hanno coinvolto SUP (tappa del Campionato Italiano con la federazione Italiana Sci nautico, Wakeboard, Surfing), Wingfoil, Kitesurf (dimostrazioni e prove), Windsurf (Mondiali Slalom giovanili in collaborazione con Federazione Italiana Vela e le classi nazionali e Internazionali AICW e IFCA) e canoa Kayak Ocean Race (tappa del Campionato Regionale con la Federazione Italiana Canoa kayak). Se è rimasta un po’ di amarezza per i Mondiali Slalom Youth e Junior di windsurf in cui il vento ha letteralmente scioperato non permettendo di regatare e quindi di assegnare alcun titolo iridato, l’organizzazione ha comunque, superato se stessa facendo trascorrere al meglio anche le giornate passate nell’attesa del vento. Ospitalità, attenzione verso l’altro, solidarietà, disponibilità sono state di gran lunga superiori alla mancanza di vento, lasciando a tutti un ricordo di Calasetta speciale. Antonio Iesu presidente del Centro Nautico Marinai d’Italia Sant’Antioco e Salvatore Casula, hanno fatto i salti mortali affinché tutti, ospiti stranieri, italiani e concittadini potessero vivere il Calasetta Water Sports Festival da protagonisti, in tutti i suoi preziosi scorci e valori, aiutati da tanti amici che si sono resi disponibili chi per una cosa, chi per un’altra. Non sono mancati momenti culturali in cui la Sardegna ha potuto esprimere le sue antiche tradizioni e l’artigianato locale è stato valorizzato con originalissimi premi consegnati alle premiazioni degli eventi sportivi di livello nazionale, internazionale e regionale, realizzati in pezzi unici dall’artista Elisabetta Farchi. Una delle idee più apprezzate quella della vera inclusione alle attività proposte dal Festival, dei ragazzi delle Onlus Gli equilibristi e della Polisportiva Olimpia, un concreto esempio di condivisione. Un progetto che proseguirà anche durante l’estate, grazie all’impegno di Antonio Iesu e il supporto di Salvatore Casula. Si pensa già al 2024: la manifestazione è un connubio di sport, eventi culturali, musicali, è turismo, mare, vita di paese con il puntuale ritrovo in piazza la sera, un altro elemento che in giro per l’Italia e per il mondo si è un po’ perso. L’organizzazione è complicata, ma la missione non è impossibile, quando la passione fa superare tanti ostacoli, che obiettivamente a volte sembrano insormontabili. Con una attiva partecipazione e collaborazione di tante altre realtà locali potrà essere possibile replicare, con altre nuove iniziative, che avranno sicuramente l’obbiettivo di far conoscere Calasetta a chi ancora non l’ha mai vista e offrire un inizio estate ancora una volta speciale.
 

Si avvia alla conclusione l’intensa settimana dei seminari di canto e musica di matrice popolare di Mare e Miniere, in corso da martedì a Portoscuso, che tra domani (sabato 24) e domenica 25 vivrà le sue ultime giornate. E saranno tutti nel segno dell’iniziativa organizzata dall’associazione culturale Elenaledda Vox, con la direzione musicale del compositore e polistrumentista Mauro Palmas, gli ultimi appuntamenti in programma nelle due serate all’antica Tonnara di Su Pranu, con i suoi iscritti (circa 130) come protagonisti principali.
Alla ribalta per primi i giovanissimi allievi del laboratorio di Musiche dal mondo tenuto da Giulia Cavicchioni: una ventina di bambini dai cinque ai nove anni, che domani sera (sabato 24), alle 21.30, daranno prova del lavoro svolto con la musicista e insegnante di violino, responsabile e direttrice artistica del Baule dei suoni di Albese con Cassano, in provincia di Como: un’associazione culturale nata alla fine degli anni Ottanta con l’obiettivo di avvicinare alla musica bambini, ragazzi e adulti, attraverso un nuovo approccio alla didattica della musica d’insieme, dove la scoperta e lo studio della tradizione popolare italiana e delle musiche del mondo procedessero di pari passo con la condivisione e l’inclusione.
In programma nella seconda parte della serata di sabato un’anteprima esclusiva del docufilm diretto da Tommaso Mannoni con Mauro Palmas, che racconta tutta l’esperienza di Mare e Miniere, da quando è nata, e in particolare da quando sono nati i seminari, nel 2014. L’opera, il cui titolo verrà svelato solo più avanti nel tempo, è un montaggio di circa 150 ore di materiale filmato, con immagini delle varie edizioni dell’iniziativa e testimonianze dei suoi protagonisti.
Gli allievi di questa edizione saranno invece al centro dei riflettori la sera dopo, domenica 25, a partire dalle 21.30, per la vetrina finale della sei giorni a Portoscuso, momento di congiunzione fra il lato didattico e quello spettacolare della manifestazione; con loro sul palco dell’antica Tonnara di Su Pranu i musicisti-docenti delle rispettive classi (tranne Luigi Lai, che termina i corsi sabato).
Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico con ingresso gratuito. 

Indipendentismo e oltre. Quali alleanze possibili per il Cambiamento? Il recente confronto politico tra un gruppo indipendentista e il centro sinistra, seppur legittimo, non può non tener conto del passato di chi ha governato la Sardegna e delle responsabilità sullo stato di sottosviluppo dell’Isola. Un bilancio dell’operato politico deve essere al centro del confronto.
Oggi la società sarda necessita di un cambiamento radicale se si ambisce ad una svolta sul piano sociale, economico e politico. Ciò non sarà possibile finché i rapporti di forza tra cambiamento e conservazione saranno a favore della conservazione. La svolta implica la rottura radicale di un sistema consolidato di poteri nelle mani di una élite sempre più oligarchica. Nessuna svolta è possibile se non si sconfiggono i potentati negli schieramenti che si alternano al governo della Sardegna e se non si liberano gli apparati pubblici dall’occupazione da parte dei partiti politici e delle loro clientele.
Le alleanze sperimentate in questi anni da indipendentisti, non hanno prodotto alcun sostanziale cambiamento per la Sardegna. La mia stessa esperienza alla XIV legislatura nel Consiglio della RAS, benché parte attiva del dibattito, non è riuscita a far sì che il cambiamento si affermasse. Le dinamiche di potere, anche nei piccoli partiti del centro sinistra e i tradimenti per eliminare le diversità politiche sono stati la costante.
Le coalizioni che si sono succedute negli ultimi tempi, non hanno permesso alla Sardegna di superare il sottosviluppo. Il cambiamento implica la rottura di un sistema di potere forgiato e consolidato nel tempo da una visione egoistica perpetuata dalla stessa classe politica sarda.
La Sardegna necessita di forme avanzate di autogoverno che arginino il progressivo svuotamento delle libertà e delle autonomie individuali e collettive. Le servitù e i soprusi aumentano in nome dell’interesse nazionale. Quindi le auspicate forme di autogoverno di ogni comunità non sono compatibili con la centralizzazione dei poteri, voluta da tutti i governi in Italia e dalla stessa RAS nei confronti delle collettività.
Oggi non basta aderire a un programma per scongiurare il pericolo di una nuova vittoria del sardo-leghismo. Non si tratta solamente di vincere le elezioni. Non è questo il modo per riportare al voto chi fugge dalla politica, dalle urne e dalla speranza di una svolta.
Per le elezioni regionali, le alleanze implicano accordi e mediazioni su temi di importanza vitale. Come conciliare un’alleanza sulla Sanità con chi ha concorso al suo smantellamento? Le scelte sul fronte energetico, industriale, ambientale, agropastorale, trasporti, rete stradale, sull’RWM che fabbrica bombe… fanno parte di un operato politico già espresso e che ha segnato le sorti dei territori e dei residenti.
La militarizzazione, non può essere oggetto di accordi elettorali per competenze e in assenza di un’autonomia forte e autorevole. Non lo è neppure la riforma dello statuto speciale, una panacea in ogni tempo per tutti i mali.
Un nodo da sciogliere è la modifica della Legge elettorale di cui destra e sinistra, a fine mandato e in campagna elettorale, hanno promesso per mai attuarla. Una legge che limita la libertà dell’elettore escludendo le minoranze politiche e costringendole ad annessioni opportunistiche per poter competere alle elezioni. Una legge che blinda il potere dei soliti noti con il disprezzo della democrazia e dei diritti di rappresentanza per tutti.
Nessuna alleanza è auspicabile con chi promuove la deriva centralista del potere e l’espropriazione delle competenze territoriali. Una reale svolta implica la decentralizzazione dei poteri, più libertà al cittadino, più autonomia decisionale ad ogni comunità.
Oggi quali alleanze possibili?
Sono in un nuovo percorso che aggreghi i fermenti di lotta dei territori, che unisca le diversità e le singole differenze che si sono espresse, organizzando liste elettorali dai Comuni alla Regione fuori da logiche già sperimentate. Questa è la grande sfida e unica speranza per i sardi.
La Questione sarda, non può essere risolta da chi ha concorso a determinarla.
Claudia Zuncheddu – Sardigna Libera

La Giunta regionale ha dato il via libera alla costituzione di una cabina di regia che dovrà, con urgenza, monitorare e predisporre un programma di sviluppo occupazionale per le zone svantaggiate della Sardegna.

«Un progetto concreto per la ripartenza dei territori in crisiha affermato Ada Laicome le aree di crisi complessa e quelle interne, che crei ricadute occupazionali e sviluppo locale. Si tratta di un nuovo approccio, integrato, sinergico e condiviso per co-programmare in modo mirato ed efficace le risorse destinate alla coesione territoriale, e ridurre le condizioni di svantaggio che limitano quei territori svantaggiati, in linea con gli obiettivi del PNRR.»

Il gruppo di lavoro interassessoriale sarà composto da un delegato designato da ciascun assessorato competente in materia, mentre il ruolo di coordinamento sarà ricoperto dall’assessorato regionale del lavoro, che convocherà periodicamente le riunioni, che saranno comunque precedute da una fase preliminare di ricerca per meglio orientare le politiche attive del lavoro e le attività formative da realizzare nei diversi territori regionali. A tal fine, verranno coinvolti tutti gli attori istituzionali, sociali e produttivi del territorio. A completamento dell’attività esplorativa preliminare, il gruppo di lavoro elaborerà i progetti di tenuta, tutela e creazione del lavoro, che saranno ricompresi nel Programma di Sviluppo occupazionale. Le attività di supporto e comunicazione saranno garantite da un’apposita assistenza tecnica.

Il Solky Summer Camp, attività estiva in lingua inglese, è un’esperienza di carattere sperimentale strutturata come “vacanza studio” della durata di 2 settimane e si configura come un’importante occasione formativa che prevede la combinazione di un corso di lingua inglese con attività sportive, ludiche, ambientali, archeologiche, artistiche che avranno luogo presso i siti di interesse del comune di Sant’Antioco.

Il comune di Sant’Antioco finanzierà 25 borse di studio per la partecipazione totalmente gratuita di ragazzi meritevoli: 15 saranno a favore di studenti non ripetenti che abbiano frequentato la Scuola Secondaria di Primo grado nell’anno scolastico 2022/2023, e ulteriori 10 indirizzate a studenti non ripetenti che abbiano frequentato la Scuola Secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2022/2023.

Il Summer Camp si svolgerà dal 31 luglio all’11 agosto, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00, potranno aderire fino ad un massimo di 50 ragazzi non ripetenti, e per l’iscrizione è necessaria la residenza nel comune di Sant’Antioco alla data di pubblicazione del bando (potranno tuttavia accedere anche giovani residenti fuori dal comune di Sant’Antioco, senza alcuna priorità) e un’età non superiore ai 19 anni alla data di pubblicazione dell’avviso.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 12 luglio 2023.