16 December, 2025

I sindaci dei comuni del Sulcis si ribellano al caro smaltimento rifiuti determinato dall’obbligo di conferimento dell’indifferenziato agli impianti del Casic. Nei prossimi giorni ufficializzeranno la richiesta di poter conferire alla discarica di Candiazzus o, comunque, di modificare la legge regionale che regolamenta il settore, in quanto penalizza pesantemente i loro bilanci con un costo di 197 euro a tonnellata, contro i 140 euro richiesti dalla discarica di Candiazzus.

«A noi non interessa quale sia il sito cui destinare i nostri rifiuti – ha detto il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – ma il prezzo di smaltimento a tonnellata e quindi chiediamo che venga rispettato il prezzo di 140 euro, a fronte dei 197 che attualmente ci vengono imposti dal Casic.»

 

Il coordinamento dei sindaci del Sulcis chiederà un incontro al Governatore Cappellacci per esaminare lo stato d’attuazione del Piano Sulcis. La decisione è maturata questo pomeriggio, nel corso di un incontro svoltosi nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia. Numerosi i temi da affrontare con il presidente della Regione, dal bando della fiscalità di vantaggio all’avvio delle bonifiche, ai progetti di infrastrutturazione del territorio e ai progetti di nuovo sviluppo. I sindaci (erano presenti i primi cittadini di Carbonia, Giuseppe Casti; Tratalias, Marco Antonio Piras; Villaperuccio, Antonello Pirosu; Villamassargia, Franco Porcu; Calasetta, Antonio Vigo; Sant’Antioco, Mario Corongiu; e Giba, Learco Fois) lamentano gravi ritardi nell’avvio delle iniziative del Piano Sulcis. Domani mattina partirà la richiesta per un incontro da organizzare per martedì 2 dicembre 2013.

Riunione dei sindaci

Ancora grossi disagi per l’Interruzione della strada provinciale n° 2 tra i km 53 e 700 – 54 e 500, in località Barbusi. Il 22 novembre è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra la Gestione Commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e il comune di Carbonia per il temporaneo utilizzo della viabilità di servizio lungo la Strada Provinciale 2, in località Barbusi.

Il protocollo si è reso necessario per la chiusura, decisa dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias, del ponte sulla strada provinciale n° 2 all’altezza di Barbusi che, anche in seguito alle abbondanti piogge, ha manifestato alcuni segni di cedimento.

Al fine di minimizzare gli eventuali disagi arrecati dalla chiusura del tratto di strada provinciale, il comune di Carbonia ha deciso di cedere (temporaneamente) in utilizzo all’ex provincia di Carbonia Iglesias le strade laterali di sua proprietà. Il protocollo impegna la Gestione commissariale della ex provincia di Carbonia Iglesias ad assumere gli oneri necessari a garantire la salvaguardia e la sicurezza della circolazione stradale e a farsi carico dell’installazione della segnaletica verticale e orizzontale sul tratto di strada di proprietà comunale. Il protocollo d’intesa è valido sino al completamento dei lavori di ripristino del ponte e della viabilità sulla strada provinciale n° 2, che dovrà avvenire entro 60 giorni dalla firma del protocollo.

Per provvedere alla temporanea regolamentazione delle strade interne di proprietà comunale, l’Amministrazione comunale ha emesso l’ordinanza numero 525 che dal 25 novembre 2013 modifica la viabilità delle strade di proprietà comunale nella frazione di “Genna Corriga”.

Lavori SP 2 x web

Dopo le alluvioni, le tragedie , il pianto e gli interventi di emergenza, ora è il tempo della ricostruzione. «Le aziende agricole devono essere messe in condizione di potersi riavviare rapidamente», ha dichiarato Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna. «Copagri ha indicato ai suoi associati l’esigenza di comunicare ai Comuni e, tramite, loro ad Argea, i danni subiti dalle piogge torrenziali».L’associazione si rivolge anche all’assessore, e gli chiede «di predisporre rapidamente, di deliberare la proposta di declaratoria degli eventi eccezionali (sulla base della relazione che compete ad Argea Sardegna) per poter poi subito trasmettere gli atti al ministero, così che il dicastero possa attivare il Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali», ha aggiunto Cirronis. «Il decreto ministeriale può disporre, oltre il risarcimento dei danni per scorte, strutture e perdita delle produzioni, l’attivazione delle misure creditizie e previdenziali previste per l’emergenza».

«Forti della nostra esperienza, sappiamo però che le provvidenze tarderanno ad arrivare agli agricoltori», ha precisato Pietro Tandeddu, coordinatore regionale dell’organizzazione, «sarebbe opportuno che il Consiglio regionale approvi una norma che consenta l’anticipazione delle misure previste dalla legge, sfuggendo ai vincoli del patto di stabilità e accelerando le procedure di istruttoria».

È inoltre necessario che il ministro, tenendo fede agli impegni assunti, indirizzi Agea nazionale a stabilire una corsia preferenziale per l’ erogazione immediata dei crediti che i produttori sardi vantano in relazione ai pagamenti diretti comunitari e ai benefici previsti dal Psr. «Si spera che la Regione», ha concluso Tandeddu, «per il tramite del Governo, abbia richiesto anche l’attivazione del Fondo europeo di solidarietà».

In prospettiva, Copagri si augura un’attenzione diversa sulla prevenzione, verso la tutela e salvaguardia del territorio, sperando che la Regione possa destinare a tale fine adeguate risorse a valere sul Programma Fesr relativo alla nuova fase di programmazione 2014-2020, nonché confermare, nella costruzione del nuovo Psr, le misure in essere volte alla difesa del suolo e alla salvaguardia ambientale. I produttori agricoli, inoltre, potrebbero contribuire con l’impiego dei propri mezzi e le proprie attrezzature nelle azioni di riassetto idrogeologico. Questo se la Regione vorrà esaltare la multifunzionalità delle aziende agricole nella fornitura di servizi pubblici sotto la direzione degli enti locali o altri soggetti pubblici.

In considerazione delle numerose richieste di proroga pervenute, motivate dalle situazioni di difficoltà che si sono determinate in seguito all’alluvione che il 18 novembre scorso ha colpito la Sardegna, l’assessorato regionale degli Affari generali ha prorogato alle ore 13.00 del 3 dicembre la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte dei comuni per la realizzazione di reti per la sicurezza del cittadino e del territorio.

L’obiettivo di questa iniziativa è di rafforzare e innovare la rete dei servizi delle pubbliche amministrazioni locali e dare loro la possibilità di dotarsi delle infrastrutture necessarie per l’attivazione di nuovi servizi destinati a cittadini e imprese.
I quattro milioni e mezzo di euro disponibili, provenienti dal Por Fesr 2007-2013, saranno destinati, in particolare, a:
– l’acquisto di sistemi e attrezzature tecnologicamente avanzate di telecontrollo e telesorveglianza;
– l’allestimento o l’adeguamento delle sale operative e/o di gestione dei sistemi.
Possono presentare le manifestazioni d’interesse:
– i comuni singoli;
– le unioni di comuni con almeno 5 mila abitanti (tale limite dovrà essere rispettato anche nel caso in cui proponenti siano solo alcuni comuni facenti parte dell’Unione);
– altre forme di aggregazione tra comuni territorialmente contigui con popolazione complessiva pari ad almeno 5 mila abitanti.

Si è tenuta questo pomeriggio nella sede della Regione, una riunione di coordinamento tra la struttura dell’assessorato dei Lavori pubblici e l’Anas, rappresentata dal capo compartimento per la Sardegna Valerio Mele, riguardo agli interventi di ripristino della viabilità provinciale in seguito all’alluvione. In base alle indicazioni fornite dal Commissario delegato per l’emergenza, Giorgio Cicalò, l’assessorato attraverso i servizi dei Geni civili competenti per territorio, ha già avviato una ricognizione del fabbisogno necessario per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie provinciali danneggiate.
L’Anas invece, secondo quanto stabilito dal ministro delle Infrastrutture, dovrà effettuare gli interventi con le risorse straordinarie messe a disposizione dallo Stato. I Geni civili, su mandato dell’assessorato, stanno effettuando sopralluoghi e verifiche sullo stato di efficienza delle strade e anche delle opere idrauliche di competenza regionale. Durante la riunione sono state inoltre esaminate insieme dall’Anas le maggiori criticità, tutte in corso di risoluzione con la viabilità alternativa o con interventi di somma urgenza, che hanno interessato le strade statali. L’impegno assunto dall’Ente strade è stato quello di riportare alla normalità tutte le situazioni più gravi nel più breve tempo possibile.

Dovranno essere presentate ai Comuni di appartenenza le schede di ricognizione per il ripristino del patrimonio edilizio privato e per i danni subiti dalle attività economiche e produttive nell’alluvione che ha devastato la Sardegna. I moduli, pubblicati e scaricabili sul sito istituzionale della Regione www.regione.sardegna.it cliccando sul banner Modulistica emergenza alluvione, dovranno essere consegnati alle amministrazioni comunali. Ai fini della determinazione del fabbisogno necessario per gli interventi di ripristino degli edifici privati, le Amministrazioni Comunali interessate dall’evento calamitoso emettono, secondo quanto prescrive l’ordinanza n. 3 del Commissario delegato per l’emergenza, apposito Avviso Pubblico, a cui possono rispondere i proprietari degli immobili interessati e le imprese danneggiate. Le autocertificazioni saranno validate da una perizia tecnica e, successivamente, inviate dalle dai Comuni alla struttura del Commissario Delegato che, in attuazione dell’articolo 9 dell’ordinanza n. 122, trasmette al Dipartimento della Protezione Civile la relazione contenente la ricognizione e rappresenta la sintesi dei dati raccolti.

 

Sarà siglato questa mattina, alle 10.00, nella sala riunioni dell’assessorato della Programmazione (via Cesare Battisti a Cagliari) il Protocollo di accordo sulle misure per favorire la cessione pro soluto dei crediti vantati nei confronti di Regione, agenzie regionali, enti regionali ed enti locali della Sardegna per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali. L’accordo sarà sottoscritto dall’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, dalle società di intermediazione finanziaria, dalle associazioni datoriali e dagli enti locali.
Alessandra Zedda 1

Il presidente della Regione ha chiesto lo sblocco del patto di stabilità, procedure straordinarie e l’allentamento del fisco per superare l’emergenza, nel corso del confronto con il ministro Andrea Orlando e con i sindaci del territorio a Torpé.
«La Sardegna soffre un divario infrastrutturale – ha osservato il Governatore – che incide anche sulle opere necessarie per la difesa del suolo e per contrastare il rischio idrogeologico. Per questo é necessario che il superamento del patto di stabilità riguardi anche le azioni necessarie ad evitare le emergenze e non solo quelle inerenti ad affrontarle.» 
Il presidente della regione ha inoltre puntualizzato che la mancata spesa dei fondi citati dal ministro dell’Ambiente è dovuta proprio al patto di stabilità ed alla eccessiva rigidità della Ragioneria dello Stato circa la necessità di spendere per competenza e non per cassa.
«Per altre Regioni del Nord – ha evidenziato Cappellacci – vi è stata un sensibilità diversa. Confidiamo che in questo momento prevalga un sentimento di leale collaborazione istituzionale anche con la nostra isola. Altro problema è quello della necessità di non trovarsi più, almeno in questi casi, in situazioni incagliate da intoppi burocratici: per rendere più efficace la difesa del suolo si utilizzino procedure straordinarie e anche gestioni commissariali che, nel rispetto della trasparenza, assicurino la massima efficienza e tempi certi.»Ugo Cappellacci infine, ha sottolineato la necessità di andare incontro alle imprese.

«Occorre intervenire subito sulle politiche fiscali per consentire alle aziende e ai territori di rialzasi e ricominciare a operare. Resteremo vicino ai sindaci anche nelle fasi successive all’emergenza. Mercoledì organizzeremo un confronto con i primi cittadini per fare il punto sulle iniziative in corso e programmare le azioni che devono accompagnare le comunità durante tutto il percorso di uscita dall’emergenza.»
Ugo Cappellacci copia

Continua la necessità di prodotti e materiali per le popolazioni alluvionate, attualmente dare priorità a questi prodotti: detersivi, stracci, scope, guanti, stivali in gomma 41-42, stufe, bombole gas; senza interrompere la fornitura di, ad esempio, biancheria per la casa, biancheria intima, alimenti e prodotti per l’infanzia, alimenti a lunga conservazione, prodotti e attrezzature per la pulizia della casa, prodotti per l’igiene personale, piccoli elettrodomestici, batterie elettriche, cuscini, materiali per la manutenzione della casa, materiali didattici (quaderni, penne).
Man mano che le abitazioni potranno essere di nuovo agibili, servirà fornire alle famiglie quanto necessario per ripristinare una dignitosa situazione domestica, per esempio, elettrodomestici, mobili, suppellettili, stoviglie, lampadari, lampadine. Inoltre, per i tecnici che stanno intervenendo al ripristino delle abitazioni servono:
Per elettricisti:
– Cappuccetti elettrici di varie misure (2,5/6/10) (per fare connessioni scatole)
– Spray riattivante per contatti elettrici (per togliere umidità contatti)
– Compressore d’aria (per chi viene)
– Pistola riscaldante (per asciugare contatti)
– Phon
– prese e spine volanti per prolunghe
– cavo 2 x 2 1/2 più terra (prolunghe)
– cavo 2 x 1/2 più terra (per prolunghe)
– placche per i frutti
– prese da frutto di qualsiasi serie
– interruttori da frutto
Per idraulici:
– Termostati per scaldabagni elettrici
– Schede per autoclavi Presscontrol
– Autoclavi e scaldabagni
I prodotti potranno essere consegnati presso il Centro diocesano di assistenza della Caritas di Cagliari (via Po 57 – 61, Cagliari) con i seguenti orari: domani (domenica, 24 novembre) dalle 8.30 alle 15.00; a partire da lunedì (25 novembre) h.8.30-8.00 per tutta la settimana prossima. Chi arriva con carichi grossi potrà scaricare in un altro deposito e dovrà contattare preliminarmente Andrea Nicolotti cell. 3924394684.
Inoltre, si può far riferimento al centro di raccolta Caritas a San Gavino Monreale, via Verdi 1, San Gavino Monreale, previo appuntamento con Carla Serpi (cell. 3466237478)
Avviso a tutti i volontari
I volontari qualificati elettricisti e idraulici e quelli generici disposti a spalare fango, appartenenti alla Diocesi di Cagliari e disponibili ad andare a Olbia da lunedì in poi, dovranno contattare il prima possibile Giada Melis 3407530558; ufficio Caritas diocesana: 07052843238; Andrea Nicolotti cell. 3924394684.
I volontari qualificati elettricisti, idraulici, etc. e i volontari generici delle altre zone della Sardegna disponibili ad andare a Olbia da lunedì, dovranno mandare il prima possibile una mail caritastempio@tiscali.it e ASPETTARE di essere contattati prima di partire, in base alle necessità.
Tutti i volontari dovranno essere dotati di attrezzature proprie, in piena autonomia alimentare e di spostamento ed eventualmente, se rimangono più giorni, “alloggiativa”.
Per le offerte in denaro:
Caritas diocesana Cagliari: conto intestato a Arcidiocesi di Cagliari – Caritas Diocesana
IBAN IT70Z0335901600100000070158; Bancoposta IT87 Z076 0104 8000 0101 2088 967
Casuale: Emergenza alluvione Sardegna – tifone Cleopatra
IBAN Caritas Tempio_Ampurias
IBAN: IT83Z0305985081100000000286