28 March, 2024
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Seconda serata, a Nureci, per Mamma Blues, la tre giorni dedicata alla musica del diavolo in programma fino a Ferragosto nel centro dell’Alta Marmilla a chiusura della diciottesima edizione del Festival Dromos. Oggi l’Arena Mamma Blues accoglie Pat Thomas, la “Golden Voice Of Africa”, in concerto (alle 22) con la Kwashibu Area Band, formazione guidata dal polistrumentista Kwame Yeboah e dal sassofonista Ben Abarbanel-Wolff al sax, con Philip Sindy alla tromba, Emmanuel Opoku Ware alle tastiere e alla chitarra, Emmanuel Ofori al basso, Prince Larbi alla batteria ed Eric Owusu alle percussioni. Prima di salire sul palcoscenico un altro appuntamento attende il cantante ghanese: uno spazio di confronto con il pubblico alle 20.00 alla Corte Saba.

“Prima rock star” del Ghana, Pat Thomas è una delle figure centrali di quella generazione di musicisti che negli anni Sessanta e Settanta diedero nuova linfa all’highlife – il genere musicale nato agli inizi degli anni Cinquanta, e caratterizzato dal connubio tra ritmi tradizionali, influssi caraibici e strumenti occidentali -, innestando nuovi arrangiamenti e contaminazioni con l’Afrobeat, le sonorità afro-disco e i fiati del jazz. Fondamentale, all’inizio della sua carriera, l’incontro con il chitarrista, compositore, arrangiatore, bandleader e produttore Ebo Taylor, altro protagonista della scena musicale ghanese già dalla fine degli anni Cinquanta.

Quest’ultimo compare anche nel nuovo disco di Pat Thomas, uscito la scorsa estate per l’etichetta di culto londinese Strut e realizzato con la Kwashibu Area Band con la collaborazione di un altro nome di spicco della musica africana, il batterista nigeriano Tony Allen (anche lui ospite di Dromos lo scorso 6 agosto a Baratili San Pietro). Il lavoro discografico ripercorre i quasi cinquant’anni di musica del cantante ghanese, donando nuova luce a un importante percorso culturale, e proiettandolo verso il futuro.  

A precedere il concerto di Pat Thomas & Kwashibu Area Band, nella prima parte della serata all’Arena Mamma Blues riflettori puntati su Moses Concas, il ventiseienne musicista sardo vincitore quest’anno di Italia’s Got Talent, con la sua straordinaria combinazione di armonica a bocca e beatbox che ha conquistato il cuore dei giudici e degli spettatori. Al talent televisivo è approdato dopo anni di pratica, due dei quali passati a Londra, la città dove vive. 

Il dopofestival nei Giardini del Sottomonte, intorno alla mezzanotte, vede invece di scena il Rubens Power Trio. Il gruppo isolano, formato da Rubens Massidda alla voce e alla chitarra, Mauro Mulas all’organo hammond e Matteo Ledda alla batteria, propone un repertorio a base di rock and blues, con rivisitazioni del grande Robert Johnson, dei maestri del Chicago blues come Muddy Waters, John lee Hoocker e Little Walter, e di formazioni degli anni Sessanta come i Cream e la Jimi Hendrix Experience. 

Lunedì (15 agosto) il gran finale di Dromos nella notte di Ferragosto è con una star internazionale del calibro di Sarah Jane Morris. La cantante inglese incontra il pubblico alle 20.00 alla Corte Saba e alle 22.00 sale sul palco dell’Arena Mamma Blues, accompagnata da Tony Remy alla chitarra, Alastair Gavin alle tastiere, Henry Thomas al basso e Liam Genockey alla batteria. Apertura di serata e dopo festival con il blues, le sonorità funk e la black music dei Bad Blues Quartet, formazione cagliaritana che riunisce cantante Eleonora Usala, Federico Valenti alla chitarra, Simone “Speemo” Arca al basso e Francesco “Frank” Stara alla batteria.

Martedì (16 agosto) un ulteriore appuntamento fuori programma: la band romana Fleurs du Mal in concerto alle 19 (ad ingresso gratuito), nella piscina dell’Arena Mamma Blues.

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