19 April, 2024
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Oltre sessanta gli equipaggi che, sabato 16 e domenica 17 marzo, saranno in gara nella seconda edizione del Rally Sulcis Iglesiente. Per la precisione, cinquantacinque vetture saranno ai nastri di partenza del rally moderno e, a queste, si sommeranno le sette in gara nel rally storico, che si correrà sul medesimo percorso. Da sottolineare le quindici presenze femminili, tutte navigatrici.

Il moderno. Spiccano le dodici vetture della classe R5/Rally2, tra cui quelle dei vincitori e degli altri due equipaggi che salirono sul podio nella prima edizione. Su Skoda Fabia il pilota di Arbus nonché presidente del Team Sardegna Racing, Marino Gessa, che navigato da Salvatore Pusceddu andrà a caccia del bis nella gara di casa. Anche i secondi classificati nel 2023, Auro Siddi e Giuseppe Maccioni, hanno scelto la Skoda Fabia, così come i compagni di Scuderia nella Porto Cervo Racing, Sandro Locci e Fabrizio Musu, mentre gli altri smeraldini, Vittorio Musselli e Massimiliano Frau, impiegheranno l’unica Volkswagen Polo. Si affidano alla Skoda Fabia Evo gli equipaggi provenienti dalla Penisola formati da Claudio Marenco e Marina Melella, terzi nel 2023, Loris Ronzano e Gloria Andreis, Pietro Ballerini e Susy Ghisoni e i sardi Francesco Farci e Francesco Fois, portacolori dell’organizzatrice Mistral Racing, Antonio Dettori e Marco Demontis, alfieri dell’Autoservice Sport, e Alessandro Cadelano e Pietro Paolo Cottu. A completare il nutrito gruppo delle Rally5/R2, le Fabia del sulcitano trapiantato nella Penisola, Maurizio Mei, che correrà con Paolo Cargnelutti alle note e coi colori della Mistral, e Giuseppe Mannu e Carlo Pisano, nuova esperta coppia da tenere sotto controllo con il pilota osilese che ha già dimostrato nelle ultime uscite del 2023 di poter dire la propria anche sulle “quattro ruote motrici”, stavolta con le insegne di New Racing for Genova.

Attesa anche per l’equipaggio di casa formato da Ugo Valdarchi e Giorgio Aricò su Mitsubishi Lancer Evo IX (R4), alfieri Mistral come Cosimo Abate e Nicola Demontis, pronti  per la sfida tra Renault Clio S1600 Angelo Balzano e Marco Murranca dell’Ogliastra Racing. Su Renault Clio classe R3, invece, i gialloblù Alessandro Scurosu e Valerio Aunitu.

Le otto vetture in gara nella Rally4, tutte Peugeot 208, saranno quelle di Igor e Chiara Nonnis, Alessio Cuccheddu e Davide Panu, Giacomo Melis e Veronica Cottu, Roberto Cocco e Sergio Deiana, Andrea Pisano e Salvatore Musselli, Stefano Cani e Nicola Sanna, Alessandro Cuccu e Gian Matteo Bechere e Quirico Fundoni, che si affiderà alle note dell’esperto Francesco Fresu. Sempre su Peugeot 208, ma stavolta classe Rally4/R2, gli equipaggi Contini-Zara, Murgia-Porcu, Olla-Ladu, Cabras-Pischedda, Floris-Pirroni e Fosci-Atzeni.

Le Renault Clio saranno protagoniste anche nella Rally5 con la lotta a due tra Piredda-Tocco e Lorrai-Murgia, in A7 con Cocco-Fratta, in Rs P 2.0 con Castaniotto-Pinna e in N3 con gli equipaggi Piredda-Spanu, Incani-Fodde, Fosci-Tendas, Fadda-Deidda. Su Twingo Sport di Biella Corse Negri-Rubiola, poi le tre Peugeot 106 di Piras-Mulas, Pau-Pau e Sias-Scanu. Tutto targato Aci Cagliari l’equipaggio della Citroën Ds3 di Gianni Saddi, fiduciario provinciale Aci Sport, che si affiderà alle note del presidente dell’Aci cagliaritano, Antonello Fiori, al debutto nei rally dopo essersi già cimentato in diverse gare di Regolarità.

In gara anche la Ford Fiesta di Sitzia-Trincas (Rs 2.0), la Citroën C2 (Rs P 1.6) di Pisano-Sirigu e la Peugeot 106  A5 di Lorrai-Scorcu. In N2 lotta a quattro tra la Peugeot 106 di Basoli-Sanna e le Citroën Saxò di Serra-Sanna, Biccheddu-Atzori e Aunitu-Bonaiti. In Rs 1.6, sfida a tre tra Paulis-Medda, Caddeo-Carta e Gaglio-Fois. Chiudono, in Rsd P 2.0, Murgia-Mura su Seat Ibiza Cupra D e Schirru-Uccheddu su Fiat Seicento Sp.

Lo Storico. Nel 4º Raggruppamento, si rinnoverà la sfida tra Pietro ed Enrico Pes di San Vittorio, navigati rispettivamente da Alessandro Cossu e Nicola Romano su Peugeot 309 e Peugeot 205. I due fratelli che lo scorso anno chiusero sul podio alle spalle del padre Giulio, dovranno vedersela anche con Marco Casalloni e Alessandro Frau (Peugeot 205) e Carlo Volpe e Duilio Siddi (Fiat Ritmo). Nel 3º Raggruppamento la Porsche 911Sc di Marc e Stephanie Laboisse, fratello e sorella, nel 2º sfida a due tra Gianfranco Cambedda e Stefano Achenza su Fiat 128 e Roberto Zedda e Alessio Allena, al debutto nei Rally su Lancia Fulvia.

La manifestazione. Il 2º Rally Sulcis Iglesiente sarà gara d’apertura della Coppa Rally di Zona 10 Aci Sport e del  Campionato Regionale Delegazione Sardegna Aci Sport, nonché round dei trofei Pirelli Accademia Crz, R-Italian Trophy e Michelin Trophy Italia. Il 2º Rally Sulcis Iglesiente Historic aprirà il Campionato Regionale Delegazione Sardegna Aci Sport. In programma dieci speciali su asfalto (440,28 km totali, 72,50 cronometrati) che coinvolgeranno 12 comuni: Iglesias, Carbonia, Buggerru, Fluminimaggiore, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio. Sabato partenza da Iglesias (ore 15.00) e doppi passaggi sulle speciali “Portixeddu” e “Fluminimaggiore-Iglesias” con parco assistenza a Iglesias. Domenica tappe al parco assistenza di Carbonia, controllo a timbro a Villaperuccio, riordino a San Giovanni Suergiu e le prove “Nuxis-Santadi”, “Perdaxius” e “Coequaddus”, da ripetere due volte prima dell’arrivo a Iglesias alle 16.00.

Foto credit Gianluca Laconi

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La sala riunioni della RSA Sant’Elia di Nuxis, ha ospitato ieri sera il convegno dal titolo “L’amministrazione di Sostegno nella fase acuta del disagio psichico: dalle linee operative del T.S.O. alla prevenzione”, organizzato dall’associazione Amm.So Sardegna, in collaborazione con l’associazione Edera Sulcis Iglesiente. Dopo i saluti de sindaco di Nuxis, Piero Andrea Deias e del direttore della RSA Sant’Elia, Francesco Sanna, è iniziata una serie di interventi di addetti ai lavori, esperti della materia, da quello dell’avv. Alessio Allena – Foro di Cagliari – Presidente Amm.So. Sardegna, che ha anche coordinato gli interventi, al dott. Francesco Olla – Cancelliere del Tribunale di Cagliari – Sezione V.G.; dalla dott.ssa Maria Lucia Mastino – Giudice Onorario del Tribunale di Cagliari – Sezione V.G., al dott. Antonio Laddomada – Direttore SPDC ATS ASSL Carbonia; e ancora, dalla dott.ssa Elena D’Agnese – Assistente sociale del comune di San Giovanni Suergiu e vicepresidente dell’Associazione Edera Sulcis Iglesiente; al dott. Michele Fanutza – Vicesindaco ed assessore delle Politiche socio-assistenziali e culturali del comune di Nuxis.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo registrato gli interventi del dottor Francesco Olla e della dottoressa Maria Lucia Mastino che pubblicheremo a breve.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221028399967615/

                                    

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Venerdì 22 novembre la RSA Sant’Elia di Nuxis, a partire dalle 15.30, ospiterà il convegno dal titolo “L’amministrazione di Sostegno nella fase acuta del disagio psichico: dalle linee operative del T.S.O. alla prevenzione”.

Dopo i saluti de sindaco di Nuxis, Piero Andrea Deias e del direttore della RSA Sant’Elia, Francesco Sanna, sono previsti i seguenti interventi:

• “L’amministratore di sostegno: ruolo e finalità” – avv. Alessio Allena – Foro di Cagliari – Presidente Amm.So. Sardegna;

“La cancelleria del Tribunale: organizzazione in caso di istanze urgenti per T.S.O.” – dott. Francesco Olla – Cancelliere del Tribunale di Cagliari – Sezione V.G.;

“La funzione del Giudice Tutelare: analisi di presupposti e ragioni in ordine alla richiesta di T.S.O.”, dott.ssa Maria Lucia Mastino – Giudice Onorario del Tribunale di Cagliari – Sezione V.G.;

“La gestione della fase acuta nel beneficiario psichiatrico c.d. grave: terapia o progetto di vita?”, dott. Antonio Laddomada – Direttore SPDC ATS ASSL Carbonia;

“Inclusione sociale e responsabilizzazione del beneficiario: la vera prevenzione del T.S.O.?”, dott.ssa Elena D’Agnese – Assistente sociale del comune di San Giovanni Suergiu e vicepresidente dell’Associazione Edera Sulcis Iglesiente;

“Rapporto tra Comune e Amministratore di Sostegno”, dott. Michele Fanutza – Vicesindaco ed assessore delle Politiche socio-assistenziali e culturali del comune di Nuxis;

“Il ruolo delle Forze dell’ordine tra garanzie costituzionali e necessità di intervento” , rappresentante dell’Arma dei carabinieri o della Polizia locale

• “Esperienze dirette e casi pratici di intervento”, amministratori di sostegno – soci Amm.So. Sardegna.

Alle 19,10 il dibattito e la conclusione dei lavori.

Coordinerà i lavori l’avv. Alessio Allena, del Foro di Cagliari, presidente Amm.So. Sardegna che si svolgeranno in collaborazione con l’Associazione Edera Sulcis Iglesiente.

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La commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha iniziato un ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 164 (Rosella Pinna e più) che prevede “Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli”, ascoltando l’Anci e le associazioni di settore.

A nome dell’Anci il presidente Piersandro Scano, prima di affrontare il tema oggetto della riunione, ha invitato la commissione ad un approfondimento sul problema della peste suina, ricordando che il sindaco di Desulo Gigi Littarru è stato rinviato a giudizio (udienza il 6 dicembre prossimo) a seguito di una denuncia del responsabile dell’Unità di missione della Regione. «Noi sosteniamo la posizione del sindaco Littarru – ha detto Scano – ma soprattutto riteniamo che il principio della cooperazione istituzionale debba sempre prevalere nei rapporti fra Regione e Comuni, che costituiscono le articolazioni decentrate dello Stato».

Entrando poi nel merito della legge, Scano ne ha sottolineato l’impatto positivo sul sistema delle Autonomie, aggiungendo che «troppo spesso i Comuni devono fare fronte, in una materia delicatissima che tocca da vicino la condizione di vita dei soggetti più deboli, ad un pesante carico di responsabilità rispetto al quale non sono preparati». Dopo aver auspicato lo snellimento di alcuni passaggi procedurali, il presidente dell’Anci ha suggerito di inserire il provvedimento nel più ampio contesto della riforma degli Enti locali e dei nuovi organismi di governo del territorio.

Daniela Sitzia, vice presidente dell’Anci, ha messo l’accento sulla necessità di inserire la norma «in un nuovo sistema pubblico in grado di assicurare più efficacia alle politiche sociali e maggior coordinamento con gli Enti locali e le altre istituzioni interessate». Soprattutto nel settore delle malattie malati mentali, ha precisato, «occorre ridurre al minimo le situazioni di incertezza in cui si sovrappongono problematiche riguardanti assistenza, salute, diritti della persona e progetti di vita; perciò è necessario anche potenziare la formazione degli operatori per evitare possibili conflitti con i servizi sociali dei Comuni ed altri soggetti pubblici, in particolare dei settori sanitario e giudiziario, che hanno competenze in materia».

Anche dal mondo dell’associazionismo è arrivata la sollecitazione a considerare la figura dell’amministratore di sostegno come parte di un sistema che, finora, ha avuto difficoltà ad agire in maniera unitaria.

Per l’Amso il presidente regionale Mario Cuccu ha espresso una valutazione positiva sulla legge, «che può rivelarsi uno strumento utile per accompagnare, nel versante pubblico, la gestione di problematiche complesse». Istituti come lo sportello di consulenza previsto dalla legge, ha spiegato, «vanno incontro sia alle esigenze delle famiglie che a quelle dei Comuni e, in prospettiva, possono consentire un intervento molto più efficace se ben coordinato con i programmi Plus e con l’attività dei Distretti socio sanitari».

Alessio Allena, sempre in rappresentanza dell’Amso, ha suggerito l’introduzione di alcune misure di tutela del lavoro degli amministratori di sostegno, come la copertura assicurativa dei rischi professionali legati soprattutto alle malattie psichiatriche ed amministrativi, riguardanti l’accesso e la gestione di leggi di settore, rapporti con le banche.

«Sarebbe opportuna a questo scopo – ha concluso – l’istituzione di un fondo regionale apposito.»

Luisanna Loddo dell’associazione Abc ha invece portato all’attenzione della commissione l’esperienza delle famiglie. Come genitori, ha affermato, «abbiamo una sorta di paura degli interventi esterni che comunque svolgono una funzione diversa da quella di un congiunto o di una persona vicina alla famiglia del malato». Ci sentiamo a disagio, ha raccontato, «anche di fronte alla situazione estrema che porta alla dichiarazione di incapacità di intendere e di volere perché le persone, sia pure con problemi che impediscono una normale vita di relazione, possono comunicare a fare scelte autonome».

Le nostre esperienze, ha dichiarato Rita Polo (anch’essa dell’Abc), «fanno emergere in modo costante prospettive di vita possibili, per questo manifestiamo dubbi sulla presenza di figure esterne; auspichiamo comunque che non ci sia una concentrazione di casi da seguire in capo alla stessa persona perché le situazioni sono sempre diverse anche in ambito familiare, penso ad esempio ai coniugi separati o con problematiche di coppia».

Il punto centrale, ha sostenuto Elisabetta Mossa dell’Anfass, «sta nella sua capacità di prevenire la misura dell’interdizione, favorendo la collaborazione con la magistratura, migliorando un lavoro che già svolgiamo come associazioni, ferma restando la centralità del ruolo delle famiglie; le figure esterne hanno certamente bisogno di acquisire una professionalità particolare, che richiede la disponibilità ad un grande ascolto attivo della persona, per questo è molto importante sia la formazione che l’individuazione di requisiti culturali e personali molto precisi».

Raimondo Perra